venerdì 11 novembre 2016

prologo all'articolo - LA CADUTA DEL MAINSTREAM E DELLO STAR SYSTEM - stimoli egoici distrutti

Sono mancato un bel pò dalla blogosfera, sia per motivi personali che come dire tecnici.
Spero di ritornare attivo a come lo ero almeno due anni fa, intanto buona lettura con il mio nuovo articolo.






C'è una costante nella storia umana moderna che gli evita una visione al di là del proprio cerchio di esperienze: l'ego.
Esso appunto ragiona per stimolo-risposta, è un costrutto della società e dei rapporti umani, non ha nulla di naturale.
Essendo strutturato in questo modo, basa per lo più la sua visione del mondo sulle sue esperienze personali, sullo stimolo che inducono in lui. Se è uno stimolo positivo, quella visione sarà introiettata e presa come una parte della propria visione del mondo, altrimenti sarà rigettata.
Come sappiamo dalla psicologia comportamentista, lo stimolo può essere anche creato ed indotto artificialmente, quindi vivendo noi umani in un ambiente artificiale, ne consegue che la maggioranza degli stimoli sono tutti indotti artificialmente dai media, dalla pubblicità, dal nostro capo, dai nostri superiori, dai nostri amici e familiari, lo stimolo quindi nella nostra società ha per sua natura un potere manipolatorio.
Fino a 60-70 anni fa, l'esperienza, lo stimolo, aveva intermediari (ovvero creatori e manipolatori dello stimolo) meno invasivi, era un'esperienza più diretta, eravamo certamente molto più ignoranti e timorosi di Dio rispetto ad oggi, ma anche più flessibili e meno pregiudizievoli e dogmatici rispetto ad alcuni cambiamenti. Eravamo una creta più malleabile e più flessibile (con tutti i lati negativi che ciò porta), ma riuscivamo anche a crearci stimoli diretti e meno manipolatori. L'ego attualmente è una pietra, un sepolcro.
Cosa c'entra questo discorso con l'elezione di Trump? Vedrete.
Intanto diciamo che essendo l'ego (questo anche in tempi antichi) abbastanza refrattario a mettersi in discussione ed ai cambiamenti, l'unico modo in cui esso aderisce ad una nuova esperienza di vita persino contraria alla propria visione del mondo è il trauma.
L'ego è una difesa contro traumi umani-collettivi passati (ne ho parlato spesso in passato quindi non mi soffermerò ulteriormente) è nato grazie a vari traumi globali ancestrali e ne consegue che il sistema-uomo cambia mentalità, evolve solamente tramite gli sbagli, gli errori, i traumi. Questa è storia e non può essere negata. E' il nostro limite ma anche la nostra forza. Senza errori, senza traumi l'uomo difficilmente muove le proprie chiappe dal divano, questo lo rende un essere facilmente manipolabile ma anche positivamente creativo e mobile. L'uomo è refrattario nel suo cuore ad un cambiamento ma sa che per sua natura avrà cambiamenti continui nel suo vissuto.
Le dichiarazioni alle vittorie di Trump seguono quindi il copione dei vari orticelli, visioni della realtà ed ego presenti nel teatro mondiale:
chi è legato al mainstream, chi si fa costruire dai media i propri stimoli e visione della realtà, la sua elezione fa schifo, è stata un vero e proprio trauma, come in misura minore lo fu anche la Brexit, mentre per il complottista classico è in atto un pararsi le spalle ed una ritirata strategica nella solita visione tutto è merda.
Il complottista classico pochi giorni prima di questa elezione aveva una visione maggioritaria del tipo "Trump serve per far vincere la Clinton; Trump è troppo scomodo, non vincerà". Ora naturalmente sorgono messaggi abbastanza demenziali del tipo "se ha vinto è perchè volevano farlo vincere, il banco vince sempre".
Il cortocircuito in cui si trova il mainstream e la parte più classica del complottismo è quella di due ego che vedono la loro narrazione, i loro stimoli, andati a puttane e che quindi giustificano la loro visione con il solito "tutto è marcio", non riuscendo ad andare al di là del loro naso, cosa che cercherò di fare in questo articolo che non è naturalmente un articolo politico, quindi a favore o contro Trump, ma è semplicemente un articolo che vuole interpretare senza intermediari, senza stimoli indotti artificialmente, ciò che è accaduto. E' qualcosa che ho fatto anche nel mio ultimo articolo in questo blog sui candidati presidenziali, dove ho rilevato come Trump in se non porta nessuna novità politica, anzi non è neanche un personaggio affidabile e non é neanche un discorso di meno peggio, Trump potrà anche in futuro favorire i poteri forti, ma quello che è importante in questa elezione è come essa influisce sulla coscienza collettiva umana che è poi ciò che conta, ciò che porta a cambiare il mondo, quindi in questo mio articolo scordatevi teorie del tipo Trump é pro-estabilishment o contro estabilishment, ci saranno valutazioni politiche ma saranno il più obiettive possibili, senza stimoli artificiali e non di pancia.
Per evitare un articolo troppo lungo, per ora mi fermo qui, il prologo serve come codice su come interpretare l'articolo, senza prenderlo sul serio, deve essere semplicemente uno spunto che crea intuizione e illuminazione, non perchè contiene verità assolute, tutt'altro, conterrà anche vari divertissment, ma cercherò anche di mettere in luce visioni archetipali e stimoli universali.
A presto.

Nessun commento:

Posta un commento