domenica 28 agosto 2011

IL GIUDIZIO UNIVERSALE- seconda parte

Meglio tardi che mai!
La seconda parte di un articolo che avevo promesso doveva essere pubblicato pochi giorni dopo la prima parte, ottiene un enorme ritardo... la realtà tridimensionale irrompe fortemente su quella virtuale e quindi c'è sempre meno tempo.
Dal 16 giugno, giorno del mio ultimo articolo, sono successe così tante cose che è davvero difficile elencarle tutte, il mondo ripete se stesso con velocità sempre più vertiginosa, l'avvicinamento al punto zero non può che portare questa sorta di anarchia e sovra-informazione che fa si che la Guerra in Libia, il declassamento del rating degli Usa, le continue proteste in tutto il mondo, medio-orientale e non, la coscienza oramai ufficiale di un debito che mai potrà estinguersi e quindi di un sistema economico che è chiaramente un cadavere tenuto in vita, una sorta di Frankestein, ebbene tutti questi eventi (dipende dal periodo), spesso vengono declassati in seconda o terza pagina perchè è impossibile tener conto di tutto ciò che avviene e così la guerra in Libia dopo un periodo di quasi assenza dai tg, ritorna in auge per via della disfatta definitiva (?) di Gheddafi.
Notizie del genere nel passato avrebbero occupato mesi interi nella programmazione dei tg e dei dibattiti televisivi e non, ora tutto è molto più caotico e più sfuggente, proprio come affermavo nel mio precedente articolo, ovvero tutto appare più falso, teatrale.

Un discorso del genere non è nuovo a chi segue il mio blog o quello di Rossano Segalerba, ed è una cosa così evidente... eppure sono pochi gli intellettuali o i filosofi (ma anche i semplici ricercatori in rete) che si interrogano su tutto questo, forse perchè agli attuali presunti filosofi a differenza di quelli del passato, manca la facoltà intuitiva, essi si sono conformati al grigiore dell'attuale società, a quel materialismo-razionalista che è impotente a spiegare l'attuale realtà e le categorie usate da queste persone per spiegare il mondo sono solitamente riduzionistiche o utilitaristiche e davvero sono lontani dal darci una visione chiara di ciò che sta succedendo.
Eppure forse, anche se rischiamo di andare oltre e fare voli pindarici, dobbiamo rivolgerci alla sapienza antica per capire un pò cosa sta succedendo nel nostro mondo, forse capiremo anche il senso che ha il titolo del mio articolo. Cominciamo per gradi:

I
tutto l'esoterimo vede la nostra realtà come governata da diversi cicli cosmici, che non riguardano solo il pianeta, ma anche l'uomo, essendo tutto un unicum, l'uomo non può che esserne influenzato. Il pianeta terra è visto da diverse tradizioni, come un essere che ha la sua evoluzione, uno dei tanti logos del nostro sistema solare, l'intelligenza del pianeta si sta evolvendo insieme a noi.
C'è stato un periodo che ho studiato molto esoterismo e la mia libreria brulicava di libri teosofici. La teosofia in ambienti complottistici é mal vista, eppure essa è necessaria per capire le derive di pensiero moderne esoteriche o meno, non scordiamoci che con tutti i difetti che la teosofia poteva avere, è stato una forte barriera e una risposta non fanatica e dogmatica al positivismo ottocentesco e al dilagare dello spiritismo che era pur sempre un movimento simbolo di quell'epoca positivista e materialista.
La teosofia ha portato a conoscenza dell'occidente le dottrine orientali e diversi termini che sono utilizzati attualmente, comunemente. Questo per dire che il pubblico occidentale ha cominciato a conoscere termini come karma, cicli planetari, evoluzioni delle razze,de-evoluzione ecc, grazie soprattutto alla teosofia. Per molti è un male, perchè questo avrebbe generato l'attuale sincretismo che poi sarebbe degenerato nella new-age attuale, per me personalmente che ritengo che nulla sia solo nero o bianco, ha portato anche diversi vantaggi, ovvero mi ha portato a conoscere autori che mai avrei pensato di leggere e mi ha portato lontano da un certo escatologismo, da una visione apocalittica e fin troppo
derivata dal giudaismo e dal cristianesimo, che avevo in passato, che generava in me sensi di colpa in continuazione per ogni cosa fuori dal normale che leggevo, facevo o pensavo; questa penso è un'esperienza che molti specie in Italia, possiamo dire di avere in comune.
Eppure la teosofia andava a braccetto sia con il materialismo che con la nascente psicologia ed erano processi necessari per aprire il vaso di pandora intimo che ogni uomo ha in sé... cerchiamo di spiegare meglio questo improbabile legame che ho fatto, verso tre modi di pensare che hanno influenzato enormemente il mondo moderno...
Come dicevo precedentemente ogni tradizione esoterica vede il tempo non come lineare, ma ciclico e questo anche la teosofia lo ha pienamente dimostrato nel suo sincretismo e nel suo prometeico voler unire le diverse tradizioni passate. Le religioni che sono una forma essoterica di rivelazione, tranne quelle orientali, hanno una visione lineare della storia, del tempo, eppure vediamo che anche nella natura tutto segue dei cicli, non potrebbe essere lo stesso per l'uomo?

II

La storia dell'eden incontaminato non è una storia solamente biblica, la storia di un'umanità innocente che viveva in un eden incontaminato, non appartiene solamente alla tradizione cristiana, è presente praticamente in tutti i miti del mondo, quella biblica è certamente quella più chiara nei suoi simboli. Nella genesi si narra che Adamo ed Eva vivevano in un giardino incontaminato, dove non vi era malattia, dove la morte non esisteva, essi erano nudi e non se ne vergognavano. Ebbene questa storia sta a rappresentare un'umanità che viveva in un mondo non dualistico (l'albero della conoscenza del bene e del male infatti era sconosciuto all'uomo ed Eva non aveva ancora tentato Adamo), le differenze maschio e femmina non erano così importanti, un'umanità forse ancora non totalmente calata nella realtà tridimensionale (non
conoscenza della morte). Ecco come veniva descritta da Esiodo nel suo poema "Le opere e i giorni", l'età dell'oro: "ai tempi di Crono gli uomini vivevano senza preoccupazioni, perennemente giovani erano nutriti dalla terra stessa senza fare nessun lavoro. Morivano come colti dal sonno e dopo la loro estinzione vennero trasformati in spiriti protettori degli uomini". I testi iranici dell'"Avesta" narrano del Regno d'Oro di mille anni di Yima, il primo uomo e primo re, sotto il cui impero gelo e caldo torrido, vecchiaia, morte e malattie erano sconosciute.
Quale condizione non genera dolore sia mentale che fisico? una situazione in cui l'ego, l'autoconsapevolezza non sia fortemente sviluppata,perchè il dolore purtroppo è condizione naturale di un essere auto-consapevole ed infatti la peculiarità del nostro ciclo per molte tradizioni esoteriche è stata quella dell'autoconsapevolezza, dell'individuo che man mano acquista consapevolezza di sé e comincia a vedersi separato dagli altri. La tragedia che porta Adamo a mangiare la mela, a conoscere il bene e il male, a vedersi come nudo e diverso dalla sua compagna Eva. L'autoconsapevolezza diviene un argomento che comincia ad essere studiato dagli antichi greci non a caso, perchè proprio in quel periodo anche le forme governative cominciavano ad assumere caratteri che favorivano maggiormente gli individui più che la collettività, i tempi delle grandi dinastie dei faraoni, degli ancestrali imperi sacerdotali configurati gerarchicamente come alveari, stava ricevendo un duro contraccolpo, fino alla morte definitiva che fu data dal concetto di democrazia (nell'antica Grecia) e dallo stesso impero romano, un impero fortemente basato sul culto della personalità ed anche dell'individuo, dove il sacro (che l'imperatore rappresenta) é chiaramente una parodia, o meglio un sacro individuale, che permette comunque vizi e gloria personale.
Il Sacro abbandona il governo e le forme della società, scampoli del vecchio modo di governare la società rimangono nella chiesa che è comunque costretta per via del messaggio "umanitario ed auto-consapevole del Cristo", a distinguere nettamente tra potere temporale e spirituale e a eguagliare gli uomini (anche ad un pover'uomo viene aperta ciò che oggi chiameremo una carriera ecclesiastica, ovvero dentro la vecchia casta sacerdotale).
Il cristianesimo fa concentrare l'uomo sulle emozioni positive e sul controllo dei demoni interiori: "perdono, amore, compassione", tutti sentimenti mai esposti così chiaramente ed in modo così massiccio. Il buddhismo sicuramente è un'antecedente, ma il tutto essotericamente parlando assumeva nelle vecchie tradizioni un'aura sacra, mitica ed eroica che relegava le emozioni agli dei.
Il cristianesimo rende l'EGO, soggetto non più da contrapporre o da eliminare, ma da coltivare. Paradossalmente la rivoluzione cristiana che vede gli uomini uguali, i poveri come eredi del regno dei cieli, l'atteggiamento dogmatico e rituale tipico degli scribi e dei farisei come condannare, apre le porte all'inferno dell'ego, come stesso affermò Gesù nel vangelo "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada"

III. 

Il vaso di pandora viene aperto con l'inizio dell'era dei pesci, ma siamo ancora agli inizi, i processi storici ancora seguono percorsi apparentemente lineari e il vaso di pandora inizialmente si scatena solamente sulle forme organizzative della società umana, dovremo aspettare dapprima il rinascimento, il "cogito ergo sum" di Cartesio, ma soprattutto il settecento con le sue varie rivoluzioni politiche e di pensiero, con il susseguente avvento del materialismo e dell'ateismo, per vedere aperto completamente il vaso di pandora umano, i demoni cominciano a circolare sulla terra, i vizi vengono elevati a virtù. Un personaggio fuori dal suo tempo come De Sade scandalizza il mondo. E' il periodo in cui il lato oscuro dell'uomo comincia ad emergere, in cui il percorso di conoscenza totale dell'albero del bene e del male, fa iniziare un processo finale che porterà l'uomo a navigare nel suo lato oscuro e ad accettarlo, perchè il male volente e nolente è parte della vità e non combattendolo, ma accettandolo e poi plasmandolo, solo così si può finalmente raggiungere un equilibrio che ci porterà inevitabilmente a superare i confini dualistici e alla fine alla morte dell'ego.
Il XX secolo è paradossale da questo punto di vista: il malaffare eletto a sistema di vita, il consumismo e la lascività come modelli da seguire, il vizio come necessità e virtù, la persona buona come debole ed a-sociale! Ben sapeva Dostoevskij nel suo romanzo "i demoni", profeticamente, che il XX° secolo sarebbe stato un periodo importante in cui i demoni per via della "mancanza di Dio", sarebbero emersi e avrebbero regnato sulla terra. Non a caso in quel secolo emerge la psicologia con la "scoperta" dell'inconscio come luogo sede dei demoni oscuri imposti come tabù dalla società e liberati definitivamente il secolo scorso anche tramite i rituali collettivi di sangue delle due guerre mondiali (o a livello più popolare la pornografia), una sorta di "terapia" globale, che porta a scacciare tutta la merda tenuta dentro da un ego ai suoi albori e che nell'ultimo millennio si è formato e ha chiesto residenza nel nostro pianeta facendo uscire tutto l'oscuro che aveva dentro.
Il giudizio universale è appunto l'ultima battaglia bene e male, che è una battaglia interna che mira a creare un equilibrio tramite una sorta di teoria degli opposti.
Una pulizia globale che mira a ripulire il pianeta dei resti del vaso di Pandora aperto parecchio tempo fa.
La teosofia nell'esoterismo, il materialismo e la psicanalisi sono stati fattori forti e fondamentali in questi processi.
Non tutti possono sopravvivere al giudizio universale... questa mattina ho letto il nuovo articolo di Synopticon che parla proprio (con una certa sincronia) di come nei prossimi anni questo schifo, questa melma che ci circonda, raggiungerà livelli insopportabili che provocheranno diversi shock, che solo un uomo che comprende ed ama se stesso (ed anche i suoi lati oscuri) potrà superare da vincitore, finalmente risorgendo ed uscendo dalla sua tomba.