mercoledì 31 ottobre 2012

ENERGIA E CAMBIO DI PARADIGMA - il tutto è maggiore della somma delle sue parti


Quando nel passato ho parlato di sistema, mi sono sempre riferito ad un insieme di relazioni complesse che tengono in vita un organismo strutturato in modo complesso, ad esempio il corpo umano può essere riferito come un sistema, dove ogni sua parte direttamente e indirettamente è importante per la vita di quell'organismo.
Nel sistema però le piccole parti agiscono ognuno individualmente e con i propri scopi, ma questo poco importa, saranno sempre condizionati dal sistema e quelle singole parti pur se dotate di caratteristiche proprie, ed azioni individuali, dovranno giocare pur sempre secondo le regole generali di quel sistema, anche per questo Aristotele affermò che "il tutto è maggiore della somma delle parti".
Nella storia umana vi sono state tantissime diverse civiltà e se andiamo indietro al mondo pre-industriale o ancora meglio, millenni addietro, esse potevano vivere autonomamente senza il bisogno di avere contatti con altri agglomerati umani, infatti il "sistema" più basilare di matrice umana è quello basato semplicemente sulla raccolta dei frutti che donava la terra e quindi sulla semplice sopravvivenza. L'agricoltura e la pastorizia erano i mezzi con cui si giungeva a questo risultato. L'umanità si trovava di fronte a situazioni precedenti la civiltà come la conosciamo oggi. In quel caso l'uomo viveva un piccolo sistema artificiale, molto germinale, a sua volta subordinato al più ampio e forte Eco-Sistema.
L'avvento delle civiltà ha portato sempre di più i sistemi artificiali umani ad essere più complessi e non basati solamente sulla sopravvivenza, perché la civiltà portava per la prima volta l'uomo non più ad essere solamente una "parte" dell'Eco-sistema, ma anche una parte del sistema-civiltà ed il sistema civiltà non riunisce più solamente un piccolo gruppo, ma un grandissimo gruppo umano. 
L'uomo in se è un essere particolare, rispetto infatti agli animali che popolano questo pianeta, completamente assorti nel loro Eco-Sistema, ha avuto la "scintilla" ed in più la ragione che lo hanno portato nelle varie epoche a voler superare il sistema. Una vera e propria tragedia, perché l'uomo è strettamente legato all'eco-sistema e fortemente dipendente del sistema-civiltà, eppure con un sogno nel cassetto:
la libertà assoluta, l'in-dipendenza dal sistema, perché il sistema porta dipendenza e subordinazione. Non si sfugge ad un sistema, sia esso artificiale o naturale. Persino i più estremi sistemi repressivi ed autoritari hanno avuto come sogno nel cassetto quello di liberare il proprio gruppo umano dalle "cattive" dipendenze di madre natura, gli stessi sistemi artificiali umani passati e presenti sono nati tutti con questo scopo, certo una piccola minoranza ne ha sempre approfittato per vivere sulle spalle della grande massa, ma in ogni uomo c'è sempre stato il sogno di liberarsi dalle ferree leggi dell'eco-sistema che portano inevitabilmente a fame, morte, malattia, dipendenza dai bisogni del corpo, paura della furia distruttrice della natura.
Nel sistema artificiale umano, le civiltà divennero quindi una barriera contro la dipendenza dalla natura, un modo anche per ingraziarsi gli "dei", tentare di imitare lo stesso Eco-Sistema, adattandolo però ad esigenze più umane ed è andato avanti così fino alla rivoluzione industriale che ha avuto il suo corrispettivo ideologico nelle rivoluzioni francese ed americana. Ciò che successe fu così rivoluzionario che non ha eguali nella storia conosciuta, non è un caso che il "Planetary underworld" di Calleman, il ciclo materialista e legato al concetto di "potere", sia nato pochi anni prima di questi eventi, infatti il motto "Liberté, Egalité e Fraternité", è un qualcosa molto più pratico e meno astratto di quando si possa pensare, infatti grazie a queste due rivoluzioni, le monarchie ed il vecchio ancien regime, basate su una concezione feudale e latifondista nell'organizzazione delle terre, lasciano spazio alla più moderna borghesia, che porta all'avvento del materialismo, della nascita delle civiltà laiche e che hanno totale potere sulla natura. L'uomo diventa non più subordinato all'Eco-Sistema, non più in balia dei suoi capricci che nel passato portavano a periodi di forte prosperità intervallati a periodi di carestia. Il materialismo, il suo liberté lo basa soprattutto sulla libertà rispetto alla natura, ovvero importanza primaria del mercato che garantisce un'alimentazione più vasta e varia, sfruttamento intensivo e nuove tecniche per garantire ogni varietà di cibo in ogni momento dell'anno.

Ogni cambiamento umano è stato reso possibile solamente grazie al cambio di utilizzo delle risorse o meglio di energia. Nel passato infatti l'energia utilizzata per procurarsi cibo era totalmente umana (la forza delle braccia) ed anche per questo motivo le civiltà erano più strettamente gerarchiche. Poi con il passare del tempo, l'energia umana ha richiesto sempre meno investimento, cominciando gradualmente a gettare tutta l'energia nelle mani delle macchine e poi successivamente delle risorse naturali (petrolio e carbone in primis).
Immaginate per chi aveva una visione distaccata della realtà, cosa poteva significare il miglioramento della macchina e la ricerca di nuove risorse per alimentare la fabbrica; un'idealista di inizio ottocento avrebbe sicuramente visto il tutto come la possibilità di liberare l'uomo dal lavoro, di garantire maggior cibo, maggior comfort, minore dipendenza dalle forze della natura. Nonostante queste asserzioni siano vere, come in ogni cosa, vi è stato sempre anche un lato oscuro che se è vero che ha aumentato benessere materiale e sempre più indipendenza dall'eco-sistema, ha portato anche la famosa classe operaia ad essere fortemente sfruttata per mandare avanti l'intero sistema. Le lotte operaie che almeno in occidente hanno portato nel secondo dopoguerra a situazioni per quanto difficili, lontane da quelle ottocentesche, sono state un'ulteriore evoluzione di quel discorso riguardo la "libertà" dall'Eco-Sistema, libertà che nell'inconscio collettivo umano è libertà dall'intera matrice del reale, cosa che soprattutto nel secondo dopoguerra mondiale, ha portato diversi uomini a richiedere gli stessi diritti di una piccola minoranza che si godeva a discapito degli altri, il potere e il dominio sulla natura. 
Il fatto che tutta l'umanità sempre più interconnessa ( a partire dalla rivoluzione industriale), in un Sistema-umano che diventava sempre più unico ed interconnesso, richiedesse gli stessi privilegi di una piccola minoranza, ha portato nel secondo-dopo guerra mondiale, alla morte totale della civiltà contadina (dipendente dalla natura) e ad una civiltà prometeica basata totalmente sulla tecnica. 
Come in ogni fase decadente (come quella in cui siamo), però sta succedendo qualcosa di altrettanto devastante e rivoluzionario, molto più del cambiamento che si ebbe con le rivoluzioni americane e francese, prima di arrivarci però bisogna fare una sintesi, perché mi rendo conto che il discorso fatto fin'ora, può lasciar sfuggire una visione generale delle cose che io intendo dare:
sintetizzando, tutto il percorso dell'umanità avvenuto nella storia conosciuta, dall'epoca antecedente alla civiltà, fino alla nostra è stato tutto un cammino che si è soffermato ed ha portato l'uomo a dominare la natura, per sfuggire alla dipendenze dell'eco-Sistema, perché l'uomo non è Buddha, ma un essere molto imperfetto e quindi inevitabilmente dipendente da un Sistema. Per sfuggire quindi alle dipendenze di madre natura, all'Eco-Sistema, l'uomo ha preferito adottare, invece che un equilibrio tra i due emisferi sinistro e destro e lo sviluppo di una crescita spirituale, il "prometeismo", ovvero la predominanza della tecnica per il dominio dell'eco-sistema; ciò ha ingabbiato l'umanità sempre più strettamente nel sistema-civiltà, che ha raggiunto proporzioni elefantiache con l'avvento della società industriale, che ha portato ad aumento di burocrazia, e creazione di un sistema-mondo fortemente interconnesso, una parodia insomma dell'uomo liberato dalla matrix. L'uomo è riuscito a costruirsi un suo Sistema ma si è lasciato ingabbiare da quel Sistema.
Si possono fare ulteriori annotazioni, ad esempio ogni Sistema ha un'energia che lo manda avanti, un fluido, un elisir simbolicamente; nel corpo umano ad esempio, il sangue permette la funzione di tutte le parti del corpo, basti pensare che quando il sangue non arriva ad una parte del corpo, ad esempio un braccio, noi perdiamo la sensibilità in quella parte del corpo, o la mancanza di sangue al cervello può provocare svenimento o peggio ancora infarto ecc. In una macchina, parallelamente, senza la benzina il motore non può accendersi e far partire la macchina. Nel sistema artificiale creato dall'uomo qual'è quella cosa corrispettiva al sangue o alla benzina? L'energia, la forza lavoro, le risorse utilizzate e ogni volta che esse cambiano, il sistema si rivoluziona completamente.



Tenendo in conto l'idea ciclica dei periodi umani di Calleman quindi possiamo vedere il tutto da una prospettiva storica:

-nel 3114 a.C. inizia il "lungo computo" dei Maya, che si concluderà nel 2012 d.C. Il periodo è chiamato "National Underworld" ed è infatti il periodo che decreta la nascita delle civiltà, della scrittura, delle nazioni, della guerra, del dominio patriarcale. Senza l'agricoltura una civiltà (che richiede il sostentamento di una grande massa di persone) non potrebbe mai svilupparsi. 
Energia simbolo: la forza dell'uomo;

-nel 1755 d.C. inizia la fase del "Planetary underworld", in cui la coscienza diviene materialismo e dove conta maggiormente il possesso di beni materiali rispetto ai valori spirituali. Nell'ottimo sito coscienzacreativa.com , viene specificato come il motore di quest'epoca è il potere. Nel passato il concetto di potere era accettato e legittimato, in quest'epoca diventa generalizzato e universale. E' il periodo in cui si analizzano le dinamiche del potere, in cui si parla di potere dato al popolo e condiviso e soprattutto come detto precedentemente è il periodo in cui l'uomo riesce a dominare completamente la natura grazie alla rivoluzione industriale che porta ad una nuova riorganizzazione delle terre e soprattutto il cambio di energia utilizzata, non più solo la forza dell'uomo, ma le risorse fossili.
Energia simbolo: risorse fossili; macchine sempre più complesse;

-nel 1999 comincia il "Galactic underworld", teso a riportare l'etica nelle relazioni sociali e ad un ritorno del principio femminile che comincia da 
quest'epoca a riequilibrarsi con il principio maschile e quindi maggiore importanza ad intuito e creatività
Energia simbolo: energie rinnovabili, energia virtuale. In questo periodo infatti le varie organizzazioni mondiali cominciano a stabilire dei tetti obbligatori per la produzione di energia elettrica, ad esempio L'Ue ha stabilito che entro il 2020 il 20% dell'energia elettrica debba essere prodotta con energie pulite e rinnovabili. Le energie rinnovabili sono entrate negli ultimi anni nell'immaginario collettivo e soprattutto nella vita comune (non più come qualcosa di futuro e poco utilizzato, ma presente). Il computer invece da semplice macchina con una forte complessità di calcolo, diviene grazie alla rivoluzione dei processori ed anche ad internet, un'estensione del proprio cervello, in cui l'energia intellettiva e creativa dell'uomo viene potenziata in maniera equa, garantendo a tutti l'accesso e lo svolgimento di operazioni complesse in minor tempo.

Ed ora andiamo all'ultimo ciclo di coscienza, l'ultima attivazione, "l'Universal underworld" iniziato il 9 marzo 2011 e concluso (almeno l'attivazione) il 28 ottobre 2011, quale energia simbolo avrà?
Prima di tutto quali sono le caratteristiche di questo ciclo? Le informazioni sono sempre prese dal sito www.coscienzacreativa.com :
interconnessione, unità, comprensione del piano divino, amore universale, fine della schiavitù di un uomo su di un altro, co-creazione consapevole. 
Insomma la parola d'ordine è Unità e non è un caso che due giorni dopo l'attivazione di questo livello (11 marzo) vi sia stata la catastrofe di Fukushima che ha portato tutti ad interrogarsi sul pericolo dell'energia più pericolosa mai apparsa sul nostro pianeta, quella nucleare e molte nazioni ad abbandonarla, persino lo stesso Giappone.
L'energia nucleare prodotta sfrutta il processo di fissione, la separazione degli atomi, mentre la fusione nucleare è ancora in via di sperimentazione e quindi tutte le fabbriche hanno in se il processo di fissione, di divisione, di separazione.
Il 28 ottobre 2011 giorno di fine dell'attivazione dell'Universal underworld e fine del calendario Maya di Calleman, si chiude perfettamente il cerchio ed infatti l'E-Cat basato sul mitico principio di fusione fredda (opposto a quello di fissione) fa un primo test ufficiale rivolto al mondo proprio il 28 ottobre 2011 portando di nuovo la comunità scientifica mondiale ad interrogarsi sulla veridicità o meno della fusione fredda. E-cat di cui successivamente nel 2012 la Siemens ha acquistato un brevetto. Sulla scia di questo macchinario escono vari studi che parlano di energie illimitate e gratis, alcune che puzzano di sensazionalismo e truffa (Keshe almeno fino a prova contraria), altre invece molto probabili, come ad esempio il motore a Noble Gas Plasma che non consuma combustibile e che sarà mostrato al mondo il prossimo 11 dicembre al Power-Gen Conference, ad Orlando in Florida, insomma una nuova era, dove l'energia fin'ora utilizzata (fossile, limitata, inquinante e pericolosa) è stata causa di guerre, divisioni, lotte di potere; essa diventerà illimitata e gratuita.
Energia simbolo dell'Universal underworld: energia non più fossile, fine del lavoro tradizionale, investimento dell'energia umana nelle capacità creative ed intuitive dell'uomo. Futuro sviluppo probabile di poteri Esp.
L'energia umana finalmente sarà focalizzata non più sulla sopravvivenza e sul possesso dei beni, ma sull'equilibrio interiore e sull'unità che permetterà una maggiore creatività e la fine della dipendenza dell'uomo sull'uomo.
Il sistema come visto in precedenza è una costante nell'umanità. Se non esiste il sistema artificiale detto civiltà, esisterà l'eco-sistema, le influenze planetarie. Non siamo certo Buddha che riuscì ad annullarsi nell'infinito e neanche questa può essere la nostra ispirazione primaria, ma certamente un equilibrio maggiore e la conoscenza delle dinamiche dei vari sistemi. Questo é ciò che ci auguriamo raggiunga l'uomo in un futuro non lontano. Sicuramente questa è la nostra meta, sta a tutti noi raggiungerla al più presto.


Le informazioni sul calendario Maya secondo la visione di Calleman sono state prese dal sito www.coscienzacreativa.com, ma alcune speculazioni su di esso sono solamente una mia visione personale

giovedì 25 ottobre 2012

IL RIEQUILIBRARSI DELLA REALTA'


Nel passato ho citato spesso il calendario di Calleman, sul fatto di come ritenga la sua visione ciclica e delle ere umane la più precisa e competente che abbia mai letto, lontana da sensazionalismi e soprattutto con una conoscenza della storia e dello sviluppo umano davvero eccellente. Ciò che manca infatti spesso allo studio delle discipline storiche è la visione del fattore umano, tutto si riduce ad una cronaca cronologica di eventi
tenendo da se lontano il fattore uomo o una visione ampia su come gli eventi storici abbiano influito sulla psiche dell'uomo, sulla coscienza collettiva.
Carl Johan Calleman
Nel recente passato (fine 2011) si è discusso molto in internet di come quel periodo sarebbe stato una sorta di stargate. Il calendario di Calleman più che descrizione di eventi esterni é una descrizione di eventi interni, per questo nessuno deve meravigliarsi se ancora se ne continua a parlare, anche dopo la famigerata data del 28 ottobre 2011. Ho già descritto a grandi linee cosa è successo dopo quella data, che ha avuto una concretizzazione materiale verso l'11 novembre, ovvero una certa accelerazione frenetica e vertiginosa degli eventi esterni (culminata nel 2011), sembra essersi di netto fermata, con l'arrivo di governi tecnici, una UE sempre più forte nel suo intento a mantenere lo status quo e a proporre politiche di distruzione di quel poco che è rimasto di sovranità nazionale con la minaccia incombente di bancarotta, l'arresto di forza propulsiva di movimenti come occupy wall street, wikileaks ed anonymous che sono entrati in una routine che ci sa di già visto, simbolicamente vi è stata la morte della politica e della democrazia, almeno nella sua forma moderna (rappresentativa).
Se è vero che esternamente da novembre 2011 c'è una sorta di riflusso, di deja-vu insostenibile e di ristagno, internamente le cose sono sempre più frenetiche, perché se nel passato la velocità degli eventi esterni distaccava lo sguardo dall'interno, questo 2012 ci ha costretto a guardarci maggiormente interiormente e pur senza l'anarchia degli anni precedenti, stiamo vivendo (ditemi se sbaglio) una sorta di riepilogo della nostra intera vita personale, fatta di incontri con situazioni e persone legate ad un passato lontano persino gente con cui ho condiviso poche settimane significative della mia vita, si sono fatte vive, ad esempio vi fu un'estate del 1997 (anno di svolta nella mia vita), in cui ero ancora piccolino e conobbi un ragazzo con cui formammo una comitiva e passai diversi momenti divertenti, condividendo la nostra passione per fumetti e mistero, ebbene questo ragazzo che dopo quell'estate mai più ho incontrato, si è fatto risentire tramite la conoscenza che avevo con un altro mio amico, insomma la teoria del piccolo mondo (di cui ho parlato in passato) che si materializza nella mia piccola realtà.
In questo periodo (soprattutto a partire da fine agosto) sono successe cose davvero inconcepibili per me, diciamo che alcuni pilastri della mia vita sono stati abbattuti. 
Facebook come detto in passato è una tecnologia che ci mette in contatto anche con persone di cui non avevamo notizia da anni o addirittura decenni e che nella vita lineare precedente, difficilmente avremmo incontrato, se non in circostanze particolari. Nomino Facebook semplicemente perché simbolicamente stiamo vivendo in una sorta di Facebook a tre dimensioni, fatta di incontri che nel passato sarebbero stati impossibili e sincronicamente magici, commenti sullo scibile umano e subire passivo di ciò che ci circonda, situazione molto più evidente proprio a partire da fine 2011. Questo naturalmente è solamente un mio parere sia chiaro, però non si può nascondere il fatto che se dovessimo parlare di 2011 con le sue varie "rivoluzioni" ed eventi e del 2012, il primo ci apparirebbe come un anno frenetico e rivoluzionario, il 2012 come l'anno della controriforma.
Quello che sta succedendo a mio parere è semplicemente questo:
prima di superare il nostro sistema di realtà attuale che dura da millenni, dopo i vari "semi" di futuro sparsi negli anni precedenti, ci sarà un periodo di ristagno e riflusso, che da un certo punto di vista serve anche a crearci un rigetto totale verso l'attuale sistema per poi abbandonarlo definitivamente (un pò come i vecchi carillon, per iniziare ad ascoltare di nuovo la musica si deve girare al massimo e con sforzo la levetta, anche quando c'è enorme pressione); questo rigetto oramai è quasi totale nella coscienza collettiva umana, cosa che se ci pensate bene prima del 2008 ad esempio, anno di inizio della crisi economica, non era assolutamente generalizzato, anzi i malumori verso il sistema, sempre forti in alcune frange, si sperava potessero essere curati con le armi del sistema stesso, ora la realtà ci impone di cambiare completamente mentalità è impossibile affrontare le attuali sfide con la vecchia mentalità. Questo periodo sta portando il famigerato nwo (per chi lo conosce in questo modo su internet, ovvero l'archetipo del potere onnipotente) a svilupparsi, per tutti gli altri ad un potere sempre più invasivo teso a mantenere status quo e ristagno e così anche nella cultura e nella musica ed in ogni ambito della realtà. Per fare un esempio, solo in questo modo si possono vedere l'ennesima ricandidatura di un personaggio politicamente morto come Berlusconi (che ieri ha negato tutto però dopo che tutto il 2012 prometteva il suo ritorno, Berlusconi che non è certamente ingenuo ha capito che i tempi sono cambiati) o di Renzi la cui novità e di non essere una novità o addirittura gli scandali sull'ex segreteria di Bersani e Vendola che è indagato. Vedete quanto sono patetici i vecchi partiti e vedete come la realtà è cambiata se fino a degli anni fa tutto ciò poteva essere visto come novità, ora è visto come costante fastidio e come vecchiume? Hanno persino paura di andare alle elezioni (sono tutti francamente impresentabili e vintage)  e molti darebbero un mandato a vita a Monti, tipo Casini, non a caso tra gli eredi della Dc, è tra quelli che ha capito meglio che per sopravvivere ancora un pò, c'è bisogno di un mega inciucio generale che eviti vecchie contrapposizioni destra e sinistra e che tenga tutti uniti, da qui la sua allenza, fino a degli anni fa impensabile, con il pd. Atteggiamento questo che molti condividono anche per lo spauracchio Grillo, che con tutti i difetti che può avere, rappresenta una mentalità che ha superato la vecchia politica legata alla democrazia rappresentativa.
I politici sanno di essere al capolinea e di essere giunti ad un livello di farsa tale, che c'è il rischio che Grillo e gli  astensionisti siano il primo partito, fatto epocale ed unico nella storia della politica italiana, non è un caso che le due regioni italiane più importanti, economicamente (la Lombardia), e simbolicamente (il Lazio), vedano crollare i loro consigli regionali per corruzione ed altro e siano costretti ad andare precocemente a nuove elezioni, da qui anche l'uscita di Bersani che vede bene un Monti-bis (come quasi tutti più o meno, tranne Lega e credo Idv), ma che se tutto si sfalda e non c'è una maggioranza, non potrà essere sostenuto, cioè Bersani è disponibile ad un governo di tecnici, ma manda messaggi in codice a Monti del tipo "stiamo tutti morendo, quindi ti sosteniamo, ma tu aiutaci che qui gli scandali ci stanno uccidendo".
Per capire meglio il nostro tempo facciamo l'esempio delle montagne russe (è il primo esempio stupido che mi è venuto in mente), pensiamo alle rotaie delle montagne russe come alla nostra storia attuale: come sappiamo prima di imboccare la famigerata discesa che ci provocherà emozioni di gioia e brividi che cambierà completamente il nostro stato emotivo, vi è la lenta e lunga salita che deve arrivare al punto più alto per fermarsi e poi ripartire. 
Ora paragonando tutto alla nostra realtà, la lentezza ed il ristagno (la salita lenta del trenino) è il nostro periodo attuale, dove però più o meno tutti stiamo cominciando ad avere la sensazione di attesa che tutto sta per cambiare (l'emozione di chi sta sulle montagne russe e sa che la discesa sta per avvicinarsi). Quando partirà la discesa, paura, gioia, brivido ed adrenalina enorme si scatenerà, ma prima vi sarà quel breve attimo
quando il trenino si fermerà completamente, nel punto più alto, con la visione della discesa sotto di noi e della fine della salita dietro di noi, quel punto dove passato e futuro si incontrano, poco prima della ripartenza, del reset ed in quell'attimo capiremo il nostro scopo ed in base a come reagiremo e naturalmente anche a quando avremo seminato in precedenza, la discesa sarà pura gioia ed adrenalina o terrore ed addirittura potremo persino stare male e vomitare.
Ritornando a Calleman, io concordo con la sua visione che vede in futuro una fine delle contrapposizioni e dei dualismi. E' nel futuro dell'umanità nel suo dna tutto ciò, un piano molto più grande del cosiddetto nwo che non è altro che qualcosa di temporaneo e legato ai nostri tempi. Esiste un "piano" forse è sbagliata la parola, diciamo una meta in cui nonostante i vari intoppi e problematiche, l'umanità raggiungerà, nulla nell'universo è dominato dal caso, anche per questo mi sta molto simpatica la visione di Calleman.
Prima di raggiungere quello stato si deve sempre creare un equilibrio, quello ben espresso ad esempio nel finale della trilogia di Matrix, dove il sistema si autodistrugge per ripartire grazie all'immolazione del Messia Neo, Avatar di quella Matrix, come Gesù ed il cristianesimo lo sono stati dell'era dei pesci; insomma il sistema sarà immolato, autodistrutto e si creerà un nuovo equilibrio necessario per il ri-perpetuarsi del sistema, equilibrio che piano piano si sta realizzando in tutti gli ambiti della nostra realtà:
da un punto di vista storico, l'Oriente come potenza economica e culturale, per la prima volta si trova quasi alla pari con L'occidente che è ancora preponderante, ma in forte decadenza. Fino agli anni 80 (l'ultimo decennio di dominio totale dell'occidente nell'immaginario collettivo), anche la guerra fredda era una questione interna occidentale, con l'Urss che nonostante si estendesse anche all'Asia era comunque sia geograficamente (per una buona parte) che culturalmente, occidentale (marxismo, ateismo ecc.), diciamo con un leggero tocco di esotismo, ma comunque "ariani" puri al 100%.
Con l'avvento della globalizzazione e i vari slogan dei no global e tutta la lettura di protesta da Naomi Klein a Chomsky, è cominciato un requilibrio per far si che il 20% della popolazione mondiale, che si pappa l'80% delle risorse mondiali (motto che dagli anni 90 finisce sulla bocca di tutti gli alternativi), si riequilibri e cominci ad avere atteggiamenti meno predatori. E' il periodo delle tigri asiatiche e poi successivamente la forte ascesa economica della Cina e di personaggi contro le politiche monetaria occidentali che spuntano come funghi in Sudamerica (Chavez, Morales ecc.).
A mio parere questi eventi sono un riequilibrio e non porteranno al dominio dell'oriente, semplicemente abbiamo così dominato e depredato tutto il pianeta, che visto il riequilibrio che sta avvenendo, le strutture di dominio dell'occidente cadranno inesorabilmente rendendoci sicuramente più umili e collaborativi, ma non si potrà tornare indietro ad un mondo bipolare o al sistema delle nazioni. Il requilibrio in questa fase significa declino occidentale ed ascesa orientale, ma dopo il riequilibrio vi sarà la fusione, che a livello simbolico (come fa notare Marco Fardin nei suoi articoli) vuol dire equilibrio principio maschile e femminile (occidente ed oriente). Per Calleman questo riequilibrio è iniziato nel 1999 (e non riguarda solo i principi maschili e femminili, ma anche l'etica nelle relazioni sociali, soprattutto politiche, da qui l'aumentare degli scandali), anche questo evidentissimo da un principio femminile vituperato ed umiliato per millenni e che ora emerge nei posti di potere dell'occidente, nella cultura, grazie anche alla nascita di fenomeni come il femminismo. 
Credo che per capire meglio come sia cambiato il mondo e come tutto si stia riequilibrando, possiamo fare un esempio pratico da vita di tutti i giorni, ovvero prendiamo una normale coppia attuale di fidanzati, faccio il mio esempio personale e vedo che la mia metà cerca lavoro e da per scontato che in quell'ambito debba avere le stesse opportunità dell'uomo. Oltretutto non mi permetterei mai di dire alla mia ragazza che è obbligata a cucinare, lavare i piatti e i vestiti, anche in queste quotidianità, la donna, se non è lei a volerlo, ai nostri giorni giustamente richiede collaborazioni nelle pulizie, nella cucina ecc. ecc. Giusto esempi banali per mostrare cose che diciamo fino a poche generazioni fa erano inconcepibili e che oggi sono la normalità, ecco appunto riequilibrio che in futuro si trasformerà in unione, in principio androgino che oggi vediamo distorto nei trans ad esempio e nella forte accoglienza nel politically correct e nella cultura ufficiale, dell'omosessualità e degli atteggiamenti mascolini nelle donne e femminili negli uomini, che non scandalizzano più nessuno. Anche la nazione più maschilista e teocratica del mondo (l'Arabia Saudita) è stata costretta nel 2011 a concedere alle donne l'entrata in politica e la possibilità di avere la patente.
Se il riequilibrio sta avvenendo in ogni elemento della realtà, non può esserne esclusa la categoria poveri e ricchi, che ad un livello più profondo diventa un riequilibrio anche tra uomo e Dio, espresso nella realtà con la caduta degli intermediari, delle religioni, lo svelamento delle dinamiche del potere, lo stesso riequilibrio tra l'elite occidentale (che domina da millenni) e quella orientale, il crollo della classe media e un appiattimento totale verso un'unica classe sociale che sarà completamente distinta dai ricchi che in una prima fase che già stiamo vivendo, diventeranno ancora più ricchi, ma chi troppo vuole nulla stringe e prima o poi anche in quell'ambito vi sarà un equilibrio. Questa fase di egalitè, fraternitè e liberté è ciò che ci attende in futuro, ma anche questa sarà una fase temporanea verso qualcosa di più solido, perchè l'equilibrio prima o poi si spezza e si ritrasforma in scontro...
Ritornerò i prossimi giorni con un nuovo articolo che probabilmente riguarderà il problema energetico; anche lì accennerò lo studio di Calleman, perchè vi sono delle significative sincronie che fanno pensare come la chiave del cambiamento della nostra società passerà prima di tutto in quell'ambito, che è anche il tema del finale del primo "ritorno al futuro", come visto nei miei articoli su quel film.