venerdì 3 novembre 2017

L'URAGANO HARVEY, LA NOTTE DELL'ANIMA E LA LIBERAZIONE DEI DEMONI COLLETTIVI INTERIORI

Nei precedenti articoli dedicati all'eclissi americana, avevo sottolineato come questo fenomeno dalla tradizione popolare è sempre visto come un presagio di sventura o come un simbolo di cambiamento nelle dinamiche di potere della nazione interessata al fenomeno.
Se prendiamo come valido lo spunto "come in alto così in basso", il fenomeno eclissi può essere visto come l'inizio di un momento di introspezione e liberazione dei demoni presenti all'interno della nazione guida dell'Occidente e più influente del mondo.


Se guardate questa figura possiamo affermare che questa eclissi segue una specie di ciclo che si ripresenterà in modo inverso ma perfettamente speculare nel 2024, come in una sorta di specchio; nel 2024 il cammino degli Usa sarà completamente diverso ed opposto a quello attuale. In questo attuale ciclo 2017-2024 gli Usa si rigenereranno e cambieranno rotta.
Il post-eclissi è stato molto movimentato per gli USA per via di eventi eccezionali che hanno rotto e distrutto molte barriere e creato molto sconcerto. Dapprima abbiamo avuto una serie continua di diversi uragani. Se il numero di uragani apparsi sull'Atlantico (ben 6) pur rappresentando un fenomeno molto raro é comunque avvenuto già due volte in passato (nel 1933, anno dell'ascesa di Hitler e nel 2004), ciò che ha lasciato meravigliato è la loro potenza, una serie così potente di uragani tutti uno dietro l'altro non è mai avvenuta da quando vengono fatte queste misurazioni (30 anni). Ciò ha provocato un disastro in Texas (uragano Harvey) e la più grande evacuazione nella storia degli Stati Uniti nello stato della Florida a causa dell'uragano Irma.
A ciò si aggiunge la più grande sparatoria della storia degli USA a Las Vegas, l'attentato ad Halloween a New York City (se non sbaglio il primo nella grande mela dopo il 9/11) e uno dei più grandi scandali mass-mediatici della storia americana ad Hollywood, la fabbrica delle illusioni. Il caso Weinstein, ovvero l'uragano "Harvey" che si è abbattuto contro Hollywood, al di la del gossip di bassa lega e del mettere in luce qualcosa che tutti sapevamo (l'accoppiata sesso-potere che è vecchia come il mondo e che in Italia conosciamo molto bene per via di Berlusconi) ma che mai negli Usa aveva generato una così grande mole di testimoni, sta praticamente distruggendo carriere e l'immagine di una gran parte dello star system che ha fatto sognare tutto il mondo in questi anni e si sta persino diffondendo a livello politico. Un'anticipazione dei guai che Hollywood ed in genere tutta la pop-culture che ha praticamente forgiato l'ideologia delle nuove generazioni, avrebbe subito, lo abbiamo accennato già in passato in questo articolo a cui può essere associato quest'altro, affermando che il più scabroso caso Saville in Inghilterra, sarebbe stata la miccia per future rivelazioni che stanno avvenendo oramai a cascata tanto che ogni giorno un uomo o donna di spettacolo diverso continuano a rivelare nuovi dettagli che stanno andando anche oltre il caso Weinstein. Visto la portata epocale dell'evento, più in là nell'articolo parleremo più approfonditamente di questo evento che è un vero e proprio spartiacque della storia attuale.
Sembra quasi che demoni ed archetipi potenti, scatenati da particolari rituali, abbiano preso possesso della nostra realtà, in una sorta di Armagedon il cui finale è ancora aperto.
Molti di questi eventi infatti sembrano voler bloccare una sorta di disclosure planetaria che oramai con rallentamenti o meno, sta comunque procedendo spedita per la sua strada.
Infatti siamo tutti bravi ad essere pessimisti, la realtà infatti ci mette anche del suo, però pochi davvero sono quelli che analizzano a fondo questa planetaria disclosure di argomenti fino a poco tempo fa taboo e soprattutto l'evidenza di una maggiore consapevolezza mondiale. Le analisi positive con prospettiva planetaria che vanno per la maggiore hanno purtroppo un retrogusto new age con le solite argomentazioni di passaggio alla quinta dimensione, ascensione, cintura fotonica, extraterrestri simili ad uccelli che arrivano qui per salvarci.
Non voglio discutere la validità o meno di alcune asserzioni, ma il tono sensazionalista ha evitato analisi più serie ed oggettive, tanto che chiunque tenta di proporre nell'informazione alternativa (o complottista) una visione tutto sommato ottimista dal punto di vista dei cambiamenti planetari, viene visto come un tonto-illuso, un collaborazionista dell'elite, un new ager, un sognatore ecc.
Bisogna anche specificare che la situazione non è simile al pre-2012-2013 dove vigeva il pessimismo più nero contrapposto all'ottimismo spiritualista new age, i confini sono più labili, ma nell'informazione alternativa chi propone articoli costruttivi e visioni positive del futuro ha poche visualizzazioni, o meglio come ho detto viviamo in una zona di mezzo che è tipica della fine in questo caso del complottismo come lo conosciamo oggi, ovvero forza dissidente.
Dopo la fine dell'evento apocalittico mai avvenuto più sponsorizzato della storia moderna (il 2012), come ho accennato in articoli passati, l'informazione alternativa è divenuta molto più pratica e cinica. La situazione in questi ultimi anni si è evoluta a livelli così grandi, che anche quei due articoli in cui parlavo del fenomeno 2012, anticipano certamente i tempi, ma descrivono qualcosa di ancora germinale che ora è esploso improvvisamente senza che l'informazione alternativa se ne renda conto.
Come scrissi in passato, nel post 2012 si è sdoganato uno dei più grandi taboo dell'informazione alternativa: l'imbattibilità dell'nwo. Questo però non ha assolutamente eliminato la parte ultra pessimista e nichilista dell'informazione alternativa che con i contenuti fear porn che trasmetteva è diventato paradossalmente uno strumento di potere e potremo dire "il mainstream" di questo movimento, quello che fa milioni di visualizzazioni.
Chi avverte una maggiore apertura ed un cambiamento positivo planetario condisce il tutto con battaglie tra nwo ed un gruppo di dissidenti, una sorta di guerra interna spesso venata da spettacolarismo, dove la gente normale rimane comunque sempre il gregge incastrato in questo gioco di illusione.
Sono davvero pochi i commentatori "alternativi" o "complottisti" che riescono davvero a dare una visione oggettiva e realista del futuro senza condire il tutto da sensazionalismo, fear porn o vedendo l'altro lato della medaglia, "illusione new age". La situazione non è così netta come nel pre 2012, come ho detto c'è più praticità ed oggettività, ma i numeri di coloro che si informano nella cosiddetta informazione alternativa sono il quadruplo in più rispetto al primo decennio del nuovo millennio quando il fenomeno è esploso.
Chi fa informazione alternativa o propone tesi complottiste non è più il pazzo isolato di internet e non appartiene più ad un gruppo di quattro gatti o ad un oscura setta, non si può parlare neanche più di una piccola, ma significativa minoranza silenziosa, questo era vero nel decennio zero (2000-2009). Il complottismo non è più la novità, non è più controcultura, ma è l'opposizione. Quando si è opposizione vuol dire che si entra nei meccanismi del mainstream. L'ufficialità ti rigetta come fa verso ogni cosa vagamente nuova all'orizzonte, ma sei comunque dentro il palcoscenico mondiale.
Chi parla di pedofilia ad alti livelli poteva scandalizzarsi e rischiare seriamente qualcosa negli anni 90 o nei primi anni 2000, quando davvero erano quattro gatti a parlare di temi che ora non sono più taboo ma ovvietà. A tutti quei siti alternativi che si sentono superiori ed alternativi o di far parte di una controcultura o magari di pochi iniziati che devono svelare segreti alla grande massa, il mio consiglio é di non pensare di esserlo, perchè solo in Italia siti e blog del genere sono centinaia se non migliaia ed il tempo dei veri pionieri e non dei semplici followers è finito.
Ad un atteggiamento tipico di una buona parte dell'informazione alternativa che tende a mostrarsi "la più trasparente, la più consapevole, quella che rivela segreti inconfessabili e scabrosi", facendo l'errore del giornalismo mainstream che è a caccia di scoop, più che di contenuti, bisogna invece opporre la furbizia, la calma e l'equilibrio del guerriero samurai o aggiungete voi che altro, la praticità, l'organizzazione. Se non volete cadere vittima del teatrino, fuggite dal giochetto di contrapposizione e cominciate a seguire il vostro intuito.
La fase pionieristica, dove quattro gatti parlavano di questo argomento, ripeto non esiste più, non siete speciali, siete in tanti, ci sono in giro per il mondo un numero spropositato di programmi tv complottisti e bisogna evitare il solito argomento sul fatto che si tratta comunque di tv spazzatura, perchè quando diverse case editrici ed anche potenti canali nazionali vi dedicano ampio spazio (Mistero, Voyager ecc.), vuol dire che non si è più underground. Se diverse figure legate alla politica fanno opera di debunking contro di voi, vuol dire che non siete più alternativi ed underground, ma l'opposizione. Se il primo partito o movimento italiano è divenuto tale proprio perché ha ottenuto voti enormi proprio da gente che non crede più al teatrino della politica, alla falsa contrapposizione destra-sinistra e che dal mainstream questo movimento viene chiamato un "covo di complottisti", dove un responsabile nazionale del movimento (Sibilia) si permette in un tweet di ridicolizzare l'allunaggio dell'Apollo del 1969, dove un deputato fa un'interrogazione parlamentare per riaprire una visione alternativa dell'evento dell'11 settembre, se in tutte le città nazionali italiane si fanno marce contro la legge sui vaccini e contro Big Pharma, ecco ha senso ancora fare i pionieri?
Bisogna prendere consapevolezza di come il mondo in bene e in male è cambiato dal primo decennio del nuovo millennio e che la fase attuale è soprattutto di organizzazione ed opposizione e non più la fase della verità gridata a quattro gatti e soprattutto non far verificare il fenomeno della "profezia che si autoavvera".
Alex Jones, uno dei complottisti più famosi al mondo, praticamente era un personaggio oscuro ed underground prima dell'epoca del web 2.0 (periodo che parte ufficialmente negli anni 2007-2008). Ora addirittura si può dire che ha un canale mass-media personale, con studi televisivi da fare invidia ad un tg di medio livello, servizi giornalieri, persino un ricco merchandising e più di 2milioni di iscritti. Ha fortemente influenzato la campagna che ha fatto eleggere il presidente Donal Trump con cui ha un forte rapporto di fiducia. Le visualizzazioni giornaliere che riceve sono enormi eppure difficili da quantificare visto che come nel caso di altri importanti esponenti dell'informazione alternativa, nascono come funghi canali youtube fake, che rubano visualizzazioni ai canali ufficiali.
Personaggi come David Icke e simili pubblicano in continuazione libri che diventano best seller a livello mondiale.
Proprio i giornali cartacei che fino allo scorso decennio ridicolizzavano e ritenevano senza futuro l'informazione su internet, sono stati costretti a trasferirsi proprio nel web per non rischiare un tracollo che comunque è stato rallentato ma non fermato. In Italia i giornali più mainstream o storici sono quelli più in crisi e solo la grande capacità di mezzi a disposizione, gli investimenti fatti nel web e l'enorme mole di contenuti multimediali (mi viene in mente "la Repubblica"), li fa sopravvivere. Vedete che fine ha fatto lo storico giornale "L'Unità", preda di un salvataggio disperato.
E' il crollo dell'informazione ufficiale o meglio della sua influenza che è forte e predominante solamente nella fase paradossalmente più importante, ovvero quella della creazione della notizia il cui monopolio è ancora delle agenzie stampa, dei tg e dei giornali cartacei. La fase seguente di investigazione della notizia oramai non è più monopolio del mainstream, ma il cervello umano automaticamente analizzerà un fatto partendo dallo stimolo iniziale (creazione della notizia del mainstream), appunto solo questo ha fatto si che la narrazione ufficiale della realtà pur con enormi toppe e fortemente traballante, sia ancora quella dominante, ma non più solitaria.
Siamo quindi in un mondo aperto a narrazioni alternative non più taboo. Vivendo in una situazione di caos e iper stimolatoria, risulta naturale che il mainstream essendo più organizzato e con più mezzi, abbia ancora un forte dominio sulla narrazione della realtà, ma state sicuri che se ad un complottista classico avessi detto come sarebbe evoluta la percezione dell'informazione alternativa della realtà ed il suo potere nel mondo attuale, non mi avrebbe creduto, anche perchè lo stesso complottista-tradizionale vi parlerebbe dell'informazione attuale tralasciando tutte le evoluzioni positive avvenute.
Questo è un fatto non raro, ma unico, mai verificatosi nella storia mondiale. La mole di informazioni inaccessibili ai comuni mortali fino a decenni fa, l'esposizione del centro operativo del potere (il re nudo) è qualcosa di nuovo di cui pochi si rendono conto.
E' naturale che l'opposizione pensa di essere una vittima perenne, non riesce a concepire che in un non lontano futuro ciò in cui crede sarà il nuovo mainstream, non riesce affatto a concepirlo, eppure nella storia è sempre avvenuto questo processo.
Tutto questo mio discorso che ha tralasciato innumerevoli altri campi in cui la narrazione lineare è in forte crisi, servono a mostrare come ad esempio le varie rivelazioni sugli scandali ad Hollywood ma anche nella politica inglese, sono parte di questo processo di rottura del mainstream di cui ho accennato svariate volte in passato, ma come al solito molti vedranno il caso Weinstein come uno specchietto per le allodole, non rendendosi conto che è comunque un inizio e sono pronto a scommettere che molti vedranno lo scandalo che colpisce decine di politici inglesi, come un attacco verso un paese che ha voluto adottare la brexit.
Il caso Weinstein in cosa si differenzia rispetto agli altri? Se è vero che la questione sesso-potere è vecchia come il mondo, perchè tutto ciò che sta venendo fuori cambierà tantissimo le dinamiche di potere nel campo del lavoro? Come questi eventi cambieranno il rapporto uomo-donna e la consapevolezza del potere come incubatrice e luogo accogliente verso gli psicopatici e i narcisisti deviati? Qui non posterò un mio giudizio personale sul caso Weinstein la cui disclosure per me è positiva, mostrerò semplicemente dei fatti oggettivi, faremo una sorta di predizione analitica di diverse dinamiche del futuro.

La psicologia moderna afferma che il trauma è un'esperienza così potente da disorientare la mente, tanto che essa stessa, proprio per evitare di affrontare la consapevolezza di esso, si dissocia ed infatti è molto difficile nella vita reale capire chi ha subito un trauma o meno, perché spesso chi lo ha subito (soprattutto un forte trauma) tende a spersonalizzarsi e a regredire l'esperienza agli anfratti più oscuri dell'inconscio. Ciò non eviterà alla persona di avere comportamenti particolari e persino problemi fisici.
Visto che in passato abbiamo parlato spesso di traumi collettivi e planetari, cosa succede quando si affronta un trauma, quando esso emerge e non si può più nascondere? La reazione iniziale è paura, rigetto, dopo di che parte il processo di guarigione o di totale annichilimento. Il caso Weinstein e l'enorme vaso di pandora che è seguito, sembra un'enorme seduta terapeutica dove i vari soggetti coinvolti, messi di fronte al trauma, preferiscono esporsi piuttosto che tacere come in passato, avendo maggiori protezioni e comprensioni dalla coscienza collettiva che la circonda. Quando l'evidenza diviene pubblica, vi è maggiore protezione ed il trauma subìto può essere affrontato.
Se è vero che dietro il caso Weinstein c'è uno star system ipocrita e corrotto ad alti livelli è anche vero che solo adesso c'è il clima culturale favorevole per parlare di queste cose senza evitare derisione ed omertà.
Molti dimenticano che in Italia fino al 1996 era in vigore per quanto riguarda i reati sessuali, il codice Rocco, che vedeva essi come "delitti contro la moralità pubblica ed il buon costume", con ammesso addirittura il "matrimonio riparatore" ed il delitto d'onore almeno fino al 1981, insomma non era un reato penale. Erano delitti contro la morale e non contro la persona stessa. Nella maggioranza del mondo occidentale la violenza sessuale è divenuta un reato contro la persona solo a partire dagli inizi degli anni 70 dopo i movimenti sessantottini e le battaglie femministe.
In un mondo interamente patriarcale il sistema giuridico ha cominciato a vedere diversamente i reati sessuali poco più di 40 anni fa ed in Italia addirittura negli anni 80 e 90, in più con un retroterra culturale maschilista molto potente fino ad oggi, che paradossalmente proprio con l'avvento del movimento femminista, ha visto i mass-media commercializzare e sessualizzare il corpo femminile come mai avvenuto in passato. Siamo stati bombardati da pubblicità a sfondo sessuale e da culi e tette che coprono intere facciate di condomini ed inondano intere città, con il mito della modella e della valletta, della donna completamente sessualizzata e senza cervello che noi in Italia conosciamo benissimo soprattutto dall'avvento delle tv berlusconiane, in più con la pornografia di massa divenuta virale soprattutto in tempi internettiani, quindi con questo retroterra culturale, con questa forte eredità, con l'ambiente lavorativo post-moderno dominato da maschi e da un sistema gerarchico di favori e di filtraggio a favore di psicopatici e carrieristi, dove il binomio do ut des basato su sesso-potere era una combinazione naturale e di cui tutti, anche il più sprovveduto, non negava la realtà, in questo contesto che rivelazioni scabrose potevano esserci o meglio, chi poteva avere il coraggio di farle senza essere presa per una puttana o una persona macchiata a vita? Stesso discorso vale anche per gli uomini, anzi ancor di più.
Corey Feldman e Corey Haim
Nel 2010 quando Corey Feldman si è fatto avanti per affermare che il maggior problema ad Hollywood è la pedofilia, la sua testimonianza è rimasta relegata all'underground, addirittura nel 2013 quando fu ospite di un programma tv con Barbara Walters che è una dei maggiori volti giornalistici della storia americana (sua l'intervista a Monica Levinsky nel 1999, che ancora oggi detiene il record di intervista più seguita della storia della tv mondiale), proprio essa intimò a Corey di smetterla di infangare il volto di Hollywood. Ecco il video:


Oggi la Walters simbolo del giornalismo perfetto e garbato del post-moderno nella sua fase più illuminata, viene riempita di insulti e provocazioni e tutti fanno a gara per intervistare Corey Feldman, persino la Cnn, che pochi giorni fa ha avuto un'esclusiva dalla star adolescenziale degli anni 80.
Dopo Feldman altre testimonianze illustri sono uscite fuori, come quella dell'attore protagonista del signore degli anelli Elijah Wood, che ha dichiarato come fu grazie ai genitori che lo tennero lontano da party ed ambienti particolari, se lui ora non è una vittima di abusi.
I faccioni di Corey Feldman e dell'amico scomparso Corey Haim, io figlio della generazione x/millennials, li conosco più che bene, star adolescenti simbolo dell'edonismo a mille, dell'ultimo decennio in cui il mainstream era nella sua fase luminosa, accettabile ed ascendente.
Non è un caso che la serie Strangers Thing, praticamente la serie tv cult più acclamata di questi ultimi due anni, sia ambientata nei pieni anni 80 e scimmiotti l'atmosfera, persino la grafica e le musiche nei titoli di testa e di coda di quel decennio e prende ispirazione tra le altre cose, da tutti quei film in cui Corey Feldman era tra i protagonisti, come "i Goonies", "Stand by me", "Lost boys" ecc. Strangers Things mischia X-files, complottismo e tutto l'immaginario fantasy e fantascientifico degli anni 80 parlando in sintesi di abusi e lavaggio di cervello compiuto soprattutto su minori. Gli autori si sono fortemente ispirati al programma mk-ultra della Cia (che viene citato nella serie) che guarda caso prevedeva proprio tra l'altro il lavaggio del cervello tramite l'induzione di traumi alle vittime.
La prima serie di Strangers things parte proprio da una classica sparizione di un bambino, che poi si scoprirà finito in un'altra dimensione popolata da mostruose creature a cui un laboratorio segreto di un governo americano tenta di carpire segreti sfruttando con traumi indotti, una bambina con poteri esp che funge da tramite tra la nostra dimensione e il cosiddetto "altromondo". Vi risulta familiare? Questa sorta di black ops segreta del governo americano simulerà la morte del bambino scomparso per evitare indagini e magagne nella piccola cittadina.
Conferenza sul "panico satanico"
Questa trama dovrebbe anche farci accendere una piccola lampadina, infatti è abbastanza lampante come i genitori oggi siano molto più paranoici e ultra-protettivi verso i propri figli, forse perché siamo nati in un tempo dove un giorno si e l'altro no (proprio a partire dagli anni 80) si è cominciato a parlare in maniera massiccia di ragazzi scomparsi, di rapimenti, di uccisioni, tutto ciò alimentato da una serie di libri e film horror che non parlano più di mostri dell'ottocento, di periodi oscuri medievali, ma dell'orrore della quotidianità. Da Rosemary's baby in poi, con l'esplosione nel mainstream cinematografico a partire dagli anni 70 di pellicole quali "Profondo Rosso" in Italia, "L'Esorcista", "Non aprite quella porta" ecc., l'horror da classico, gotico e distaccato dalla nostra realtà, ha cominciato a parlare del quotidiano, a spaventare intere generazioni inducendo continui traumi, in più un panico anche verso il satanismo e i delitti legati a questi nuovi movimenti, sembrano tutte operazioni di intelligence mirate a creare forti traumi nelle nuove generazioni. Non più mostri classici come Dracula o Frankestein, ma serial killer, sette sataniche, bambini destinati a divenire l'anticristo (la serie dei film omen ecc.). Chi da piccolo non è stato spaventato dal film IT (che guarda caso vede un remake in questo periodo al cinema), dalle voci sui ladri di organi e da altre morbose e spaventose voci su bambini scomparsi?
Questi traumi generazionali bloccano molte persone dal parlare ed affrontare temi scabrosi come la violenza sessuale perfettamente inserita come sistema "naturale" all'interno della società, soprattutto quando si parla di minori.
In America e successivamente in Europa si diffuse a macchia d'olio un "panico satanico", con i primi studi ed articoli sui "delitti rituali satanici". Dalla Chiesa di Satana di Anton La Vey, fino a diversi movimenti simili anche in Italia, il satanismo generava moda e paura. In Nord America l'FBI venne messa in allarme a causa di 62 casi di panico collettivo generato dall'amplificazione dei mass-media di questo fenomeno fra il 1982 ed il 1992.
Oggi sembra riaffiorare la stessa paranoia, stiamo rivivendo gli eighties con una versione meno storica della guerra fredda e con un decadimento del mainstream più forte e con un nuovo "panico satanico".
Ricordo come fosse ieri il caso avvenuto in Calabria a Polistena nel 1994, praticamente per diverse settimane fu un caso da prima pagina nei vari giornali e tg. Lì una famiglia uccise la figlia di 2 mesi a causa di un esorcismo. La famiglia credeva che la figlia fosse posseduta dal diavolo. Colpa della bambina quella di piangere in continuazione e di non calmarsi mai, neanche messa davanti al seno materno. E' un caso che insieme ai vari rapimenti di bambini degli anni 90, come quello famosissimo almeno per chi non era un bebè all'epoca, di Farouk Kassam, il tutto condito dall'attrazione verso gli horror, creava nella nostra generazione un habitat traumatico dove potevano tranquillamente essere inseriti comportamenti deviati e manipolazione mediatica. Forse da lì è nato il nichilismo e pessimismo della nostra generazione. Un bel lavaggio mentale non c'è che dire.
Farouk Kassam
Proprio il rapimento di Farouk Kassam è difficile da dimenticare. Mesi e mesi di servizi ed un piccolo pezzo di orecchio consegnato ai genitori. Un vero thriller horror in diretta nazionale. Il fatto scabroso della consegna di parti del corpo da parte dei rapitori ai genitori, divenne un must nei film che si occupavano di queste tematiche e venne persino parodiato da un Fantozzi degli anni 90 (con tra l'altro la scena mitica del Papa che da San Pietro fa un appello ai rapitori chiamando la bambina babbuina).
In più si aggiunge il fatto che la generazione nata tra i 60 ed 80 che è l'attuale classe dirigente in ascesa, viene da un periodo di rivolta dei costumi, di crisi della famiglia tradizionale e di ascesa di programmi governativi come il citato MKULTRA ed il semisconosciuto MKOFTEN, che partendo dalla sperimentazione e l'effetto di droghe e sostanze tossicologiche sugli animali e sulle persone, fece entrare nel progetto anche diversi maghi, astrologi, medium, specialisti in demonologia, con lo scopo scritto nero su bianco di "esplorare il mondo della magia nera". Sono documenti e progetti governativi, non teorie di un bloghetto sperduto nel web. Chi vuol fare il proverbiale 1+1 troverà pane per i suoi denti.
La nostra generazione ha subito più di ogni altra l'effetto scellerato ed oscuro dei mass-media.
Un trauma indotto, un etat d'esprit artificiale, la cosiddetta "notte oscura dell'anima" che vede il suo inizio ufficialmente nei primi anni 70, ma che ha creato l'humus necessario negli anni 60.
In tutto questo contesto è naturale che finora sia da un punto di vista culturale che legato ad un inconscio fortemente traumatizzato, la coscienza collettiva stia cercando di esorcizzare i suoi demoni e gli abusi continui.
Il caso Weinstein ha creato un effetto cascata inimmaginabile persino dai più ottimisti. Dopo Weinstein anche il capo di Amazon Studios si è dimesso per accuse di violenze sessuale.
Kevin Spacey
Sono quasi un centinaio le accuse verso Weinstein, a cui si sono aggiunte altre accuse verso vari attori, tra cui quella che ha fatto più rumore é l'accusa verso Kevin Spacey per il suo comportamento verso un ragazzino di 14 anni (ma ne seguiranno altre). Dopo l'accusa a Spacey, uno dei più celebrati attori hollywoodiani, suo fratello maggiore Randall Fowler si è fatto avanti avvertendo come il loro padre sia stato un nazista iscritto appunto al partito nazista americano, che imitava anche esteticamente Hitler con l'uso di baffetti ed in più abusava continuamente di lui, con in più immagini pornografiche appese un pò dappertutto nella loro casa tanto che nessuno dei fratelli Spacey poteva mai invitare un amico nella loro abitazione (dalla sua testimonianza emerge come abbiano cambiato casa ben 10 volte). Una vera abitazione degli orrori. "Ho avuto tre matrimoni e quaranta relazioni - spiega Randall Fowler -, nessuno di noi ha avuto la possibilità di crescere normalmente con due genitori così deviati".
Se guardiamo i fatti nudi e crudi, non è affatto strano che tutto avvenga adesso con un tempismo che i paranoici direbbero sospetto, ma in realtà proprio il processo di disvelamento del trauma avviene in questo modo, ad esempio solo con la caduta dell'URSS sono emersi a cascata tutte le atrocità commesse dai regimi comunisti nelle varie nazioni fuori dall'orbita occidentale, sopo dopo l'inizio degli anni 70 vi è stata una rivelazione dei limiti e degli abusi della famiglia patriarcale tradizionale che molti finti alternativi reazionari vorrebbero riaffermare, così come gli abusi e la schiavitù femminile in società. Il trauma si rivela quando esso viene messo in pubblica piazza, perchè nel momento in cui è subito esso viene nascosto ed introiettato. Fino agli anni 70-80 per molti la mafia come è conosciuta oggi, ovvero una potente ed internazionale organizzazione criminale, ancora era una leggenda metropolitana o qualcosa di stereotipato e legato a piccole realtà e romanzata dal cinema. Era quasi vista come l'nwo. Questo finché il trauma di un'organizzazione criminale così potente e radicata nel territorio, parallela allo Stato, così ramificata nel territorio, è emersa in tutto il suo orrore e da lì come avviene oggi con le testimonianze dei vari abusi sessuali, i testimoni sono usciti a cascata, prima pionieri, poi normali testimonianze oramai inglobate nel mainstream.
L'evento attuale di cambio di percezione verso la tematica dell'abuso sessuale-potere vede il suo simbolico inizio con gli abusi negli ambienti cristiani e nelle chiese, con la crisi di immagine del Vaticano che ha portato ad un cambio di immagine a 360 gradi con Papa Francesco, seguito dall'evento germinale (per la pop-culture) delle rivelazioni contro il DJ Jimmy Saville.
Questi eventi possono essere associati alle varie rivoluzioni ideologiche e di costume degli anni 60, ma se quelle rivoluzioni furono ideologiche, ovvero cambiarono un pensiero collettivo, quelle attuali sono anche di potere ed avranno una magnitudine molto più grande, proprio perché si riversa verso la fine di un ciclo. Basti vedere dopo il caso Saville cosa è successo in Gran Bretagna, ad esempio con la rivelazione persino più scabrosa del thriller horror più estremo, della cittadina di Rotherham nel nord dell'Inghilterra, dove sono stati abusati ben 1400 bambini nell'omertà assoluta e non solo, vi era anche una vendita del cosiddetto capitale umano. In questi giorni invece decine di deputati e ministri del governo May sono accusati di comportamenti sessuali inappropriati o di veri e propri abusi, basti pensare che il ministro della difesa Michael Fallon si è dimesso. Molte delle accuse fatte verso i deputati farebbero sorridere noi italiani abituati al ventennio berlusconiano, eppure è simbolo dei tempi che cambiano, dei traumi e della psicopatia, della devianza che viene allo scoperto.
I più intuitivi sanno i forti legami che Weinstein aveva con i Clinton, basti pensare che è stato tra i più importanti finanziatori della sua campagna elettorale, avevano anche delle abitazioni vicine e il produttore Hollywoodiano cercò anche di distruggere il candidato democratico Sanders in favore della Clinton. Un atteggiamento da famiglia mafiosa più che da semplice simpatizzante democratico e liberale.
Proprio il mondo progressista-liberale mostra la sua grande ipocrisia e fragilità, con personaggi che fino a poco tempo fa accusavano il sessista Trump ed ora si trovano a loro volta sotto l'occhio del ciclone a causa di ipocrisia ed omertà.
Quello che stiamo vedendo appunto non è solo un cambiamento nella coscienza collettiva, ma anche un'inversione del potere, sono fatti fortemente legati alla politica ed anche ai ruoli uomo-donna nella società.
Varie volte in passato abbiamo mostrato come i ruoli maschile femminile, emisfero destro e sinistro, oriente ed occidente, si stiano fortemente riequilibrando, portando ad una donna sempre più forte e a varie distorsioni ed eventi che portano ad un'acclamazione generale verso atteggiamenti androgini, l'inclusione e l'accettazione dei gay nella società, la cultura emo ed il nerd che da persona vista in passato come "sfigata" e bullizzata, diventa modello da seguire e quindi l'uomo macho che viene rigettato completamente dalla cultura ufficiale. Senza fare un'analisi complottista di tutte queste cose, si tratta semplicemente di cicli cosmici. Dopo millenni di dominio dell'emisfero sinistro logico-razionale, pratico, amante dell'organizzazione rigido-gerarchica, vuol dire la sua anche l'emisfero destro, dove creatività, intuito, apertura globale sono evidenti. Vivremo una fase lunga di equilibrio che in futuro porterà ad una sorta di matriarcato difficile ora da analizzare.
Tutto quello di cui ho parlato nel passato, ovvero l'emersione dei demoni interiori, l'inconscio collettivo che cerca di ripulirsi, sta avvenendo in diretta e pochi ne sono consapevoli. I messaggi anche nei media, tenendo in conto solamente gli eventi attuali, erano già lì presenti per chi voleva vederli. Tutto è già a disposizione, tutto è già scritto, la cosa fondamentale non è la meta finale che è già prestabilita, ma il viaggio verso la meta. Il tutto sta diventando sempre più trasparente, sia i sincronismi che i rituali mass-mediatici non sono più difficili da decifrare come in passato, sono tempi strani in cui accadono strane cose.


venerdì 25 agosto 2017

L'ECLISSI ED IL BLOCCO TEMPORALE


Quest’articolo serve come espansione del precedente “sole nero americano”.
Una cosa importante da sottolineare riguardo l’eclissi è che essa è un evento che sembra interrompere la normale (all’apparenza) scansione del tempo. Naturalmente l’eclissi ha una spiegazione scientifica, ma nella psiche umana è un evento che ci fa fermare meravigliati a guardare il cielo, che interrompe le normali attività. Si è fatto un esempio nel precedente articolo ben narrato dallo storico Erodoto riguardo la guerra tra Persia e Lidia, ma non sono pochi i casi di guerre interrotte in passato o destini di persone e popoli drasticamente cambiati con l’avvento di un’eclisse, ad esempio si afferma che l’imperatore Luigi di Baviera, figlio di Carlo Magno, morì di spavento per un’eclissi totale della durata di 5 minuti nell’840 d.C. La sua morte diede vita ad una guerra di successione tra i tre suoi figli, una guerra che terminò tre anni dopo con lo storico trattato di Verdun.
Anche quest’ultima eclisse del 21 agosto 2017 ha mostrato gli americani tutti a faccia all’insù, nei prati, all’aria aperta con degli occhiali da protezione, tutti fermi e gioiosi per quei scarsi due minuti di oscuramento del sole, un po' come avvenne durante l’11 settembre, dove il mondo (soprattutto occidentale) interruppe la propria attività quotidiana per assistere ad un evento inatteso o nel caso dell’eclissi, spettacolare. Un vero e proprio stop del tempo.
Lo stesso giorno dell’eclisse, la torre dell’orologio più famosa del mondo (Big Ben, il cui nome rimanda all'origine del tempo,del manifestato, dell'universo), nella città simbolo del tempo (Londra), viene fermato, con uno stop che probabilmente sarà lungo 4 anni. Abbiamo visto in questi anni, specie nei terremoti italiani, campanili con gli orari bloccati o torri dei campanili mezzi distrutti. Fine di un ciclo, fine del tempo, inizio di un nuovo eone.
Ricordiamo anche che proprio grazie all’eclissi del 29 maggio 1919, fu confermata la teoria della relatività di Einstein e la sua particolare e dimostrata teoria sullo spazio tempo che rivoluzionò in modo sottile e profondo l’intera cultura e società umana, sia nel suo modo di agire che naturalmente nella concezione del tempo, perché tutto parte da lì, se infatti il tempo non è più visto come stabile, dato e lineare, ne consegue che diverse categorie su cui si basano le azioni umane, crollano definitivamente.
L’eclissi interrompe la normale progressione lineare tra giorno e notte, rappresenta la pausa, uno scossone al normale alternarsi tra luce ed ombra, una specie di stop prima della ripresa del gioco dualistico della parti che riformuleranno su nuove condizioni la perenne battaglia dualistica che si afferma nel mondo.
Come ripetuto oramai da molti mesi ed in ogni articolo dall’elezione di Trump fino ad oggi, la battaglia è tra sovranisti e progressisti e le due coordinate di queste battaglie si esprimono in modo estremo tra posizioni oltranziste e razziste (stop immigrazione, chiusura confini, lotta e scontro verso le politiche favorevoli alle minoranze) e progressiste ed ultraliberiste (immigrazione non controllata, accentuazione e legislazione delle differenze e delle minoranze, apertura totale dei confini). Naturalmente ho volutamente esemplificato, perché chiaramente molti di quelli contro l’immigrazione sono tutto tranne che razzisti e stesso tra i cosiddetti progressisti e ultraliberisti c’è gente che va cauta verso l’immigrazione senza se e senza ma, però gli stereotipi sono utili perché oltre ad essere il riflesso degli archetipi sul nostro mondo, sono spesso le posizioni che noi incarniamo, la recita, il sigillo che usiamo nell’arena pubblica.
Non sorprende quindi che aumentino i temi sul razzismo, sul fascismo e nazismo, con questi movimenti che dopo l’occultamento e la loro segregazione nelle più isolate subculture, subiscono un forte revival, come mostrato ad esempio dal rinvigorirsi nella scena nazionale italiana di Forza Nuova (che presentò anche il proprio candidato sindaco a Roma nelle elezioni del 2016 e che è presente oramai attivamente in varie sedi in Italia e sempre più spesso presente tra le notizie dei tg).
Ad esempio in questi giorni la famosa scritta DUX creata nel 1939, presente nel monte Giano e lasciata intatta come patrimonio storico, è bruciata rovinando alcune lettere. Il sacerdote don Biancalani di Vicofari in provincia di Pistoia ha ricevuto minacce e Forza Nuova ha detto che monitorerà la santa messa che lui celebrerà per valutare la sua cattolicità e questo perché lui ha portato degli immigrati a farsi un bagno in una piscina di un Hotel. A causa di questi fatti temporaneamente un sostituto celebrerà la santa messa. Scontro a piazza dell’indipendenza a Roma tra diversi migranti e la polizia per lo sgombero forzato da un palazzo occupato, episodio che ha mostrato i vari estremismi di chi vede violenza ed accusa lo Stato e di chi elogia l’operato della polizia.
Apertura vs chiusura, sovranismo vs globalismo, emersione di temi nazisti e fascisti (i fatti di Charleston e le varie milizie neonaziste ecc.), bianco vs nero, individuo vs collettività, nella parodia storica senza più ideologie si acutizzano gli estremismi e lo status di una persona e non un pensiero o una cultura, divengono motivo di scontro.
Come trovare equilibrio tra questo caos generalizzato? Non lo so, ma certamente la buonanima Peter Steele (leader dei Type o negative) e molti di noi disgustati da questo falso gioco, risponderebbe con un odio ironico, in una canzone (il cui video riporto qui sotto) il cui testo sembra più adatto agli attuali tempi internettiani più che nel periodo in cui fu creato (1993). Steele lamentava di come la sinistra lo accusava di essere nazista e la destra comunista e lui rispondeva con un laconico “noi odiamo tutti quanti”. Ascoltate il testo e la sincera rabbia, tipico di una persona che si trova immesso all’improvviso nel mondo post-ideologico dove tutto è il contrario di tutto, pieno di riflessi e specchi deformi, dove un giorno puoi essere additato di essere di destra ed un altro di sinistra, la falsa parodia storica dove le categorie sono artificiali. 


Questa bolla artificiale è destinata a scoppiare naturalmente e se una cosa viene portata all’estremo non avendo più senso è anche per farla consumare. Come i termini destra e sinistra pian piano sono stati consumati, così lo saranno questi nuovi artificiali termini. Una volta che si abbandonerà la storia, solo allora si smetterà di giocare e recitare e finalmente si potrà vivere.

domenica 20 agosto 2017

SOLE NERO AMERICANO



 


C’è molto fermento nell’informazione americana alternativa e mainstream riguardo questa eclissi di sole. Qui in Italia non se ne parla tantissimo se non per motivi astronomici, anche per questo credo sia utile uno sguardo sul sincronismo e sul significato simbolico della prima eclissi totale di sole sul suolo statunitense dopo ben 99 anni, l’ultima infatti si verificò nel 1918.
Come sappiamo le tradizioni e le leggende popolari vedono l’eclissi solare come un presagio negativo e foriera di sventure.
L’eclissi infatti aveva il potere di scaraventare Re e Regine e renderli uomini comuni, ad esempio nel regno assiro l’eclissi di sole o di luna aveva il potere di portare un criminale o un prigioniero di guerra al potere, al posto dei regnanti ufficiali, come è ben descritto nella cerimonia dello sar puhi. All'approssimarsi di un'eclissi di luna o di sole sul trono degli Assiri veniva posto un "parafulmine" umano, così che i nuovi incoronati (criminali e gente reietta) venivano segnati in modo oscuro con un triste destino sulle loro teste. Il re spodestato si rifugiava in campagna per 100 giorni, finché i “finti” nuovi re venivano giustiziati. Spesso però l’eclissi come descritto da Erodoto ad esempio nella descrizione del conflitto tra i Lidi e i Medi, nell’antichità, essendo un evento difficilmente per non dire impossibile da prevedere, creò persino tregua tra due fazioni in lotta.
Nell’eclissi solare si dice che il sole si oscura divenendo “nero”. Il Sole nero o Schwarze Sonne (in tedesco) è un famoso simbolo esoterico che fu preso in prestito dal nazismo grazie ad Himmler.
Cito da wikipedia:

Gli adepti dell'associazione Vril Gesellschaft erano chiamati Die Herren vom Schwarzen Stein (DHvSS), e fu proprio da costoro che prenderà vita l'ordine esoterico nazista.
Quindi all'interno del variegato mondo delle SS c'erano:
Il simbolo del sole nero infatti è formato da una serie di svastiche, inscritte in un cerchio che poi si irradiano verso l’esterno.
Non sorprende che poco prima dell’eclissi di sole proprio negli Usa ritornino in auge nella cronaca mainstream i movimenti neonazisti a causa degli scontri avvenuti a Charlottesville, con Trump accusato di avere a sua volta simpatie neo-naziste per la tardiva accusa verso l’operato di quei movimenti, Trump che dai sostenitori di Hillary ed in genere dai non repubblicani è soprannominato spesso Hitler o comunque visto come un novello nazista capace di portare l’America verso uno stato totalitario. E’ stato così dall’inizio ufficiale della corsa presidenziale nel 2015-2016 e tutt’oggi è l’opinione comune dei suoi avversari ed è anche l’opinione del webmaster Goroadachi che in uno dei migliori siti predittivi del web, simbolicamente parlando, afferma che questa eclissi e la presidenza Trump porterà l’accrescersi di temi in stile “guerra mondiale” e “nazisti”, con una sempre più probabile guerra civile americana, che in molti blog persino moderati danno quasi per certa. Infatti era da parecchi decenni che la società americana non si trovava così disunita e polarizzata su opposte idee. E’ un concetto che abbiamo accennato in passato e tra le righe in diversi articoli che trattavano della fine dell’impero americano.
Del simbolo del sole nero ne ho parlato anche mesi fa in un articolo intitolato "Black Hole Sun", per via della morte prematura di Chris Cornell avvenuta il maggio di quest'anno, accennando al tema del video dei Soundgarden, lì l'avvento del sole nero mostra la distruzione di una normale cittadina americana, l'America profonda.
Bisogna anche dire che molti parlano sempre dell’Argentina, ma molti dimenticano che in realtà per molte delle menti più brillanti del nazismo, anche grazie al progetto paperclip, furono gli Usa la meta più ambita, quindi ognuno faccia le proprie riflessioni su come questo evento si sia inserito nella società americana e cosa effettivamente sta succedendo.
Steve Bannon
Sempre riguardo a temi del genere, il 18 agosto, Steve Bannon, capo stratega alla Casa Bianca della presidenza Trump, uno dei principali esponenti della cosiddetta Alt Right, accusato di essere di estrema destra, dà le dimissioni, ed è l’ennesima pedina persa da un’amministrazione che tra accuse di spionaggio con la Russia e simpatie di estrema destra, non sembra in buona salute.
La sinistra americana esulta, per un membro della Casa Bianca che veniva visto come uno dei più estremisti di tutta l’amministrazione Trump. Bannon ricordiamolo era direttore di Breitbart News che si dichiarava la piattaforma informativa ufficiale per l’alt right insieme a 4chan e 8chan, piattaforme digitali da cui fuoriuscì il famoso meme dalla faccia di ranocchio Pepe the frog (vedere questo interessante articolo di civiltascomparse), divenuto praticamente la mascotte della destra alternativa e della vittoria delle elezioni di Trump. Pepe the frog (di cui molti hanno notato la somiglianza con la divinità egiziana Kek) mimava il saluto nazista ed altri gesti simili (tra cui indossare magliette con la svastica, basta una semplice ricerca) di cui si dichiarava l’intento ironico. Sempre da quei social network sono usciti alla ribalta vari scandali tra cui il più famoso è quello del pizzagate.
Bannon ricordiamolo fu in precedenza allontanato dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale, per molti questa azione è dovuta all’ala moderata della presidenza formata da Ivanka Trump, figlia del presidente. Sembra quasi che Donald abbia usato molti membri dell’alt right per entrare nella stanze del potere salvo poi pian piano scaricarli, oppure utilizzarli come scudo contro una certa cricca di globalisti.
Parallelamente a quello che sta succedendo in Italia in modo più inconsapevole, anche negli Usa quindi l’informazione alternativa è stata praticamente invasa da simpatizzanti di estrema destra ed anche nel bel paese oramai possiamo parlare di destra alternativa italiana, che si accoppia con le varie ideologie sovraniste e nazionaliste. In Italia il tema immigrazione ed ONG sta radicalizzando proprio in questi giorni le varie discussioni, con schieramenti opposti di chi dichiara razzista e nazista chi accusa le ONG, mentre quelli contro l’immigrazione dichiarano traditori della patria chi difende l’immigrazione senza se e senza ma, con i pochi lucidi al centro che con la discussione che si radicalizza sempre di più, preferiscono un più sobrio no comment.
Lo avevamo affermato nell’articolo del novembre 2016 sulla presidenza Trump, di come con il passare del tempo ed in questi ultimi anni ‘10, il dibattito e gli schieramenti politici si sarebbero radicalizzati e incarnati nel mainstream in un revival di nazionalismo vs globalismo, l’ultimo scontro prima di eventi che cambieranno radicalmente la civiltà umana.
L’eclissi americana mi ricorda anche l’unica eclissi totale di sole che è stata visibile dalle nostre lande recentemente ( e l'unica che fin'ora ricordo di aver visto personalmente), l’ultima eclissi del millennio, anch’essa in agosto e precisamente nell'anno 1999, in quel caso fu un’eclissi europea ed un po' fu un presagio che avvertì che l’unificazione europea, pur con tutti i vantaggi, avrebbe portato anche a maggior povertà e divisione, con il rischio dell’implosione di tutta la zona euro.
L’eclissi può essere vista in modo simbolico anche come un momento di interiorità dove l’ego (il sole), viene oscurato e si fa da parte e dove tutto ciò che è oscuro e nascosto può essere messo in luce, una riflessione sui nostri limiti, in questo caso dell’impero americano, che tanto dolore sta dando al mondo con le sue azioni.
Comunque sia negli Usa lo scontro tra più fazioni si è sempre di più radicalizzato e diverse sono le milizie civili che cominciano con più coraggio e a voce alta a chiedere l’indipendenza e distacco dal governo centrale.
Nessuno poteva mai pensare che il monolitico e mastodontico URSS sarebbe stato spezzettato in decine di Stati, ma è ciò che succede quando c’è mancanza di fiducia nel centro e quando il monolite si indebolisce, quindi ciò che ora sembra impossibile non lo sarà nel futuro e forse questo sta a simbolizzare la presidenza Trump.
Intanto le torri continuano a bruciare, di nuovo ad esempio la Torre di Dubai (il cui incendio inaugurò l’anno 2016, anno dell'elezione di Trump) è tornata a bruciare in questi giorni e sempre in questi giorni è uscito il film "The Dark Tower" tratto dalla famosa saga creata da Stephen King (altro tema ricorrente che emerge, ovvero la metamorfosi del potere che si trasforma in oscuro e dominato dal male, la torre da bianca diventa nera, rimandando alla scacchiera, il manifestato, il gioco dualistico del potere, bianchi contro neri, ciò che credavamo pulito si mostra in tutto il suo squallore). Ricordiamo il simbolismo Trump-torre, attenzione questo non vuol dire credere in una disfatta di Trump, non per forza, ma se ricordiamo la storia della torre di Babele biblica, caduta la torre, iniziarono le divisioni e nacquero le varie lingue terrestri.
Quello che voglio dire come ho anche già scritto in questo articolo sui cicli astrologici secolari che stanno per concludersi, vivremo un breve periodo conflittuale dove si manifesteranno forti spinte totalitarie e fasciste (in realtà ci siamo già dentro e da un bel po' si vedono gli effetti), con leggi assurde e sempre più oppressive che la liquidità del vissuto e il caos generale non ci farà vedere come dannose. Finito questo periodo liquido oscuro ci risveglieremo come da un incubo, increduli di fronte a tanta cecità e molti dovranno scusarsi parecchio e non tutti ne usciranno indenni. All’arrivo di un nuovo eone sappiamo tutti che i protagonisti saranno i coraggiosi, quelli che contro tutti e tutto durante il periodo di sole nero, si sono opposti all’oscurità dilagante.
Sia per l’America questo periodo (non il giorno dell’eclisse, ma i mesi e gli anni successivi), un periodo di lucidità, trasformazione consapevole e abbassamento dei toni, perché come detto, che lo vogliano o meno come fu per l’URSS, ci sarà un ridimensionamento in generale di tutto l’Occidente, può essere tremendo o addirittura illuminante e felice, dipende da noi.

1https://it.wikipedia.org/wiki/Sole_Nero

giovedì 29 giugno 2017

RIFLESSI TEMPORALI II - figure di disturbo ed ideologie vecchio stampo in un mondo liquido






Quello che ho proposto è un filmato del settembre 2016, neanche un anno, eppure ne sono successe di cose. Un filmato istruttivo per mostrare due zeitgeist influenti di cui accennerò in seguito.
Ho voluto scegliere questo video perché è la perfetta testimonianza dei nostri tempi schizofrenici. Diverse volte mi capita di guardare su youtube filmati delle cosiddette figure di disturbo che appaiono in tv. Naturalmente l’originale, il modello a cui inconsapevolmente tutti si sono ispirati è Sgarbi, infatti prima del famoso critico d’arte (tranne alcune eccezioni di cui parlerò) la tv italiana era per lo più informazione, cultura ed intrattenimento, non vi era spazio diciamo per scontri o dibattiti estesi, era un contenitore da cui prendere informazioni, una specie di libro ad immagini ed il libro può servire per passare il tempo o per riflettere, aveva un carattere neutro diciamo, una fruizione passiva. Certo vale la critica di Pasolini che vedeva la tv come strumento di imborghesimento ed impoverimento culturale, però in realtà era lo specchio dei tempi di una società ancora non digitalizzata e dove gli scontri ed i dibattiti erano nelle piazze, nelle riunioni di partito, in un tempo dove l’agorà sociale era viva e vegeta.
La tv che era ed è uno specchio della nostra società (e quindi pur sempre un riflesso riallacciandoci all’articolo precedente), rifletteva la totale accettazione del cittadino verso la realtà sociale, o meglio verso la realtà che viveva. Se si era contro il sistema vi era una totale accettazione fideistica verso il PCI e sigle satelliti annesse, fossero anche terroristiche, vi era comunque un’ideologia, a cui gli attuali “oppositori del sistema”, ovvero l’m5s, che sono un riflesso dei partiti antisistema del passato (per quanto a modo loro importanti nella destrutturazione della realtà sociale italiana), non possono paragonarsi proprio per mancanza di un retroterra culturale ed ideologico solido. Non vi era quella cosiddetta apatia o nichilismo, la destra e sinistra erano vive e vegete e si viveva nell’illusione di fare la storia. Mentre oggi molte persone, in un mondo liquido e svuotato di significato, si vedono come semplici consumatori, senza un minimo sforzo nel capire il proprio scopo, anche perché nessuno riesce ad intravederlo. Si viveva, si odiava il sistema, ma si comprendeva la realtà, si pensava di averne tutte le chiavi di lettura. “La società del capitale a me fa schifo ma con i compagni stiamo lottando per la rivoluzione e stiamo vincendo diverse battaglie” poteva affermare un comunista negli anni 70 che aveva ben chiaro qual era lo scopo delle battaglie e il suo finale, i suoi erano veri e propri dogmi adombrati di marxismo-leninismo e pensiero gramsciano che avevano anche delle incarnazioni nel reale, a lor parere, nella Cina di Mao, a Cuba con Fidel Castro e nell'URSS, mentre per un socialista la mentalità simil comunista era adombrata da un progressismo più moderato dove la lotta di classe doveva essere moderata e non violenta e passare per importanti ma piccole riforme, per portare passo dopo passo la società verso l’assenza di classi, ovvero ciò che prospettava il comunismo. Vi erano persino i fascisti, orgogliosi di esserlo (prima del cambio a 360 gradi portato da Fini che portò i più integerrimi ad essere relegati ad un piccolo movimento extraparlamentare); vi erano i democristiani, i più cattolici e cristiani del lotto, in un partito che accoglieva i moderati (che sapevano ed erano coscienti di esserlo) e tutti coloro che vedevano nei valori cristiani il fondamento della democrazia e soprattutto di quelli che vedevano questo partito come il garante della democrazia, del boom economico ed in un certo senso dell’inserimento nell’ottica americana e non sovietica, ma non paragoniamo la DC ad un normale partito di sistema attuale come può essere il PD, se faceva milioni di accoliti e portava una marea di gente a votare, con percentuali altissime (cosa che oggi non vedremo neanche al lumicino), era anche per la chiarezza del suo programma, per il rapporto stretto con l’elettore, con quella mentalità tipicamente cattolica del forte legame familiare, del clientelismo, del “votami e ti do un lavoro”. Erano i tempi di Don Camillo e Peppone che da amici-nemici, portarono poi lo scontro ad esacerbarsi e ad essere influenzato da eminenze grige che misero a ferro e fuoco l’Italia negli anni 70. Era periodo di forti passioni ideologiche, di sudore e sangue. Tutto questo per dire che in Italia e nel resto del pianeta “si stava al mondo” e nella maggior parte dei casi si aveva un senso di appartenenza, che non voleva per forza significare “stare bene nella società”, semplicemente capirne i meccanismi, perché se uno capisce i meccanismi dell’ingranaggio in cui è incluso o il suo scopo o meglio pensa di saperlo, può essere anche uno straccione, ma certamente non finirà a prendere psicofarmaci, antidepressivi se non ha un lavoro, certo non è che queste pillole fossero presenti in Italia, almeno non come oggi, ma diciamo che quando si vive in una società non liquida, si ha anche una maggiore accettazione potremo dire o fatalismo verso quello che succede e certamente nessuno si permetterebbe mai di dar adito o seguito a personaggi nichilisti.
Non è un caso che in TV, le figure disturbanti, il segnale disturbante come nel film “essi vivono”, che avverte di vivere in un mondo dominato da elite aliene e che disturba i fruitori passivi della tv, la cosiddetta tv dello scontro, comincia timidamente ad apparire in Italia nella seconda metà degli anni 80, quasi ad annunciarci un nuovo far west futuro, dove le categorie di appartenenza passate non sarebbero più state valide ed infatti poco tempo dopo avvenne la caduta del muro di Berlino, la fine simbolica delle ideologie, della destra e della sinistra (ma chi poteva essere così profeta da capire cosa stava avvenendo?), con l’avvento del far west attuale che é il neoliberismo e il globalismo, con tutta la liquidità, precarietà e fine di fiducia nella società che portò. La fiducia divenne forte quindi negli oggetti materiali, quando infatti non si vede nessuno scopo nella realtà, quando quello che tu credevi realtà, quando la tua ideologia viene sconfermata da ciò che ti circonda, ti rifugi nella nostalgia, nella rabbia fine a se stessa o nel più puro edonismo materialista e non a caso i costrutti digitali si sono fortemente affermati sostituendo le vecchie agorà sociali, virtualizzando l’intero nostro mondo sempre meno 3D.
Da quel periodo in poi in parallelo con la realtà, la tv ci appare piena di risaputo, grottesca, pomposa, fortemente trash, come le litigate di Sgarbi che in una delle tante sue invettive iniziali della sua carriera, desacralizza l’icona classica televisiva per eccellenza, ovvero Mike Bongiorno, nella famosa litigata di inizio anni 90 sugli abitanti colpiti dall’eruzione dell’Etna, che mette in luce un personaggio imbolsito e buonista, come la sua tv oramai logora. Mike Bongiorno, sempre corretto, posato, una delle tante icone del boom italiano, degli “happy days” italiani, in quella famosa litigata si scompone, ripete in evidente difficoltà frasi e concetti ed addirittura da uno spintone a Sgarbi, minacciando persino di lasciare il suo programma. Forse non è un caso che Mike Bongiorno nel suo proseguo di carriera, riceverà forti attenzioni soprattutto per le sue gaffe.
Abbiamo già detto in altre lande che il Giovanni Battista, l’annunciatore, colui che precede, fu Grillo con l’accusa ai socialisti e l’intervento a Sanremo dell’89 a cui poi seguì il Bagaglino con l’altra opera di desacralizzazione della figura politica, Sgarbi, D’Agostino e i milioni di cloni a seguito (tra cui Paolini, l'interruttore archetipale dell'informazione lineare).
Una scena tratta dal Bagaglino
Una breve nota personale: ho avuto la fortuna all’università di seguire un corso di psicologia cognitiva che si basava proprio sui simbolismi (perfettamente volontari) usati dal bagaglino (e non solo) per direzionare un certo pensiero, con l’uso di spunti mitologici per portare la tv in una nuova era e modificare l’immaginario comune. Non c’è bisogno di citare adesso il professore, so solamente che in quel periodo in cui frequentavo questo corso, quindi all’incirca 2002-2003, esisteva ancora il bagaglino che ricordo usò un inside joke che solo in pochissimi potevano capire ed io ero uno di quei fortunati, ovvero Pippo Franco fece una battuta con il cognome del professore che aveva scritto appunto il libro che si soffermava sul bagaglino, grazie all’assonanza con una parola non proprio felice del vocabolario italiano. Lo spettatore neanche ci avrà fatto caso visto che la battuta di Pippo Franco dura due secondi appena e il libro del professore lo leggeranno solo alcuni studenti e qualche altro fortunato, ma è stato illuminante per mostrare come insulti e messaggi velati siano mandati in continuazione dalle trasmissioni televisive a terzi che non sono certo il pubblico.
Da quando i disturbatori (intesi come persone che interrompono la normale linearità della narrazione culturale, storica ecc.) sono emersi nel tubo catodico, come la realtà, la tv che è un riflesso di essa, ci mostra un mondo a cui è impossibile affiliarsi, per il risaputo continuo, perché si dice tutto e il contrario di tutto. I disturbatori, i segnali disturbanti, persino quelli che noi vediamo anti-sistema, sono il riflesso di una società sempre meno affiliata in una realtà che si sta sgretolando sotto i nostri occhi.
Il giovane filosofo Diego Fusaro
Io immagino che ad esempio se uno sente Giulietto Chiesa o Fusaro (per parlare di due dei personaggi non-mainstream presenti spesso nel mainstream e non è una frase paradossale), può immaginare che se li fanno parlare è perché non danno fastidio al sistema, perché sono falsi oppositori, o magari dal lato opposto possono elogiare una pur piccola voce contraria alla solita narrazione. Né l’uno e né l’altro. La tv è un riflesso sbiadito, con forti crepe, tanto che risulta difficile specchiarsi per interpretarne la realtà attuale, proprio perché l’avvento di internet la sta rendendo obsoleta ed è destinata a scomparire in un tempo non molto lontano (almeno se sopravviverà sarà totalmente diversa da quella attuale ed avrà un ruolo di appendice a qualcosa di diverso), però rimane pur sempre un riflesso, perché influenza ancora milioni di persone ed i riflessi non possono che specchiare (per fare audience e soldi, perché i riflessi amano imitare ed essere considerati) la nostra società e nella nostra società c’è un sentore liquido verso tutto l’estabilishment e la narrazione lineare, persino tra i più inglobati nel sistema, quindi è naturale che l’m5s si sia adattato e venga spesso intervistato (nonostante dichiari la tv obsoleta), è normale che compare Fusaro che critica la legge sui vaccini, l’intera società, la Nato e tanto altro (cose inconcepibili almeno fino agli anni 80-90), è normale persino accennare e mostrare un documentario sulla versione alternativa dell’11 settembre, sono normali queste cose perché pur nascondendole, una parte ampia della società è oramai interessata al disturbo, anche coloro che non sanno nulla di informazione alternativa, amano inconsapevolmente il disturbo, proprio perché in una grande maggioranza c’è una mancanza di fiducia e di affiliazione in una narrazione del reale che puzza di risaputo, da qui l’ascesa di programmi “disturbatori” o complottistici, naturalmente distorti e trash come possono esserlo Voyager, la Gabbia o Mistero con Ruggeri, dove intervenne persino Paolo Franceschetti.
Ed ora ritorniamo al filmato che ho postato all’inizio. Perchè Fusaro e Briatore? Dietro la scelta di questo filmato non vi è stato un lungo ragionamento, ma un’intuizione, appena visto, tac ho avuto l’illuminazione e ho detto “ devo postarlo”. Ora lo so non è un filmato divertente e parecchi possono trovare noioso Fusaro ed insopportabile Briatore, eppure rappresentano due zeitgeist potenti ed attuali, entrambi rammolliti ma che diciamo sono il sentire collettivo, il senso comune della società verso diciamo soluzioni future nella risoluzione dei problemi attuali della società, mentre il resto vive in un eterno presente con nostalgia o menefreghismo:
da una parte abbiamo il viaggiatore del tempo Fusaro che con una macchina del tempo personale è giunto a noi dagli anni 70. E’ impossibile non notare la storicità, la linearità e la logicità del ragionamento di Fusaro, cui la sintesi del suo intervento é: bisogna garantire il lavoro e non possono farlo i privati ma lo Stato, non possiamo andare avanti come nel caso dei terremotati con la beneficenza o la buona volontà dei singoli, ma deve essere lo Stato che garantisce ai cittadini delle case e il lavoro. Da una parte Briatore che afferma che lui da lavoro ad 800 e più persone e ha creato diversi progetti anche in Africa. Poi c’è uno scontro sulla cultura al che intelligentemente Briatore chiede a Fusaro cosa è la cultura, cosa intende il filosofo quando parla di questo concetto, altrimenti si parla di aria e lui è un uomo pratico, cosa é un bel quadro? Una città ben strutturata? Al che Fusaro che è tra i più consapevoli e meno manovrati uomini televisivi (perché alla fine è tale, un uomo, forse a malavoglia, di spettacolo) afferma che è consapevolezza di sé. Ora un ragionamento lineare (come è quello di Fusaro) pre caduta del muro di Berlino, non può che essere condivisibile, anche oggi visto l’ostentazione del lusso fatta dal Donald Trump italiano, con tutta quella cultura del vuoto, della massima aspirazione che è andare nella costa Smeralda al suo billionaire, una certa cultura ricca trash, da decadenza dell’impero, la cultura dell’apparenza, dello yatch, del self made man, della carriera e della realizzazione che avviene solo tramite i soldi. Appunto come si fa a non essere d’accordo con Fusaro?
Trump con Flavio Briatore, suo forte sostenitore
Questo non è un blog lineare, semmai ciclico, insomma ripetitivo ed in realtà la questione non è così cristallina e allora partirò da un altro scontro di Briatore con un personaggio novecentesco, ovvero Vauro. Abbastanza decadente (in termine di apprezzamento e popolarità) la parabola televisiva del vignettista toscano, tanto che potrebbe essere portato come esempio del danno che fa l’essere legato alla storicità e ad una visione lineare di essa. Ebbene tutti i telespettatori italiani sanno come Vauro ebbe il suo massimo di popolarità nel primo decennio del terzo millennio, praticamente metteva d’accordo tutti quelli che si sentivano superiori perché non votavano Berlusconi, perché erano contro la mafia e il malaffare e volevano un paese normale. Le sue vignette da Santoro nella maggioranza dei casi erano spassosissime, ne ricordo una in cui Storace (purissimo fascista e quindi sulla carta nemico assoluto di Vauro), si mise le mani sulla bocca per non far vedere che stava ridendo a causa di una riuscitissima vignetta sulla Polverini. Praticamente il programma di Santoro a lungo andare sopravviveva ed aveva i maggiori ascolti quando interveniva Travaglio coi suoi sermoni contro Berlusconi, ma soprattutto con le vignette di Vauro, che sembrava uno di quelli duri e puri, senza peli sulla lingua, che senza paura mandava affanculo persino i ministri ospitati con tanto di querele. Era il periodo berlusconiano dove il cavaliere pur parodiandolo, riusciva a far sopravvivere il bipolarismo destra e sinistra e a mantenere l’illusione della sua esistenza. Senza Berlusconi la sinistra italiana sarebbe crollata dopo il dissolvimento del PCI, dovrebbero fargli un monumento ed in effetti l’inciucio, l’intoccabilità delle sue tv, sono dovute proprio al desiderio da sempre delle elite italiane, di creare una situazione tipo USA, ovvero l’alternarsi di due poteri che mantengono intatti i privilegi delle elite, la cosiddetta politica dell’alternanza, in cui il gioco continua sempre senza dar fastidio a nessuno. Con Berlusconi sembrava essersi avverata questa prospettiva (descritta in modo profetico da Blondet nel libro cult “gli adelphi della dissoluzione”), tanto che la sinistra assunse il nome di partito democratico trasformandosi completamente in una pallida imitazione di quello americano (con Veltroni che si dichiarava l’Obama italiano), rinunciando ad ogni istanza di sinistra europea che ha sempre avuto tratti che vanno dal socialismo al comunismo. Senza prenderla lunga, crollato il berlusconismo, molti giornalisti e comici sono divenuti semi-disoccupati e ad esempio Vauro non si è rivelato altro che un irriducibile nostalgico, un uomo dogmatico che critica chiunque non si dichiari comunista, mostrando come per gli ancora irriducibili comunisti ciò che conta non è il cambiamento, ma che tu la pensi come loro e stai dalla loro parte, un mondo lineare, novecentesco, rigido e senza sfumature, non si spiega altrimenti (giusto per fare l’esempio più evidente, senza per forza parlare della sua frequentazione dei salotti in come ad esempio quello della bilderberghina Gruber) l’avversione feroce di Vauro contro l’m5s dal giorno uno, con una ferocia che non ha mai avuto verso il PD e che ebbe solamente ai tempi di Berlusconi, questo perché ad un uomo racchiuso nella nostalgia che ha visto sfumare le sue ideologie, un partito (l’m5s) che sembra la parodia post-moderna del PCI e che si professa né di destra e né di sinistra, deve essere sembrato un incubo che diventa realtà e Vauro su questo potete scommetterci (visto anche i vari insulti che scambia con i grillini), odia molto più Grillo che Berlusconi, perché Berlusconi è il padrone, categoria storica riconoscibilissima, il nemico che sai come combattere e che anzi ha regalato notorietà e soldi indirettamente al “rivoluzionario” Vauro.
Vauro Senesi
Perchè ho parlato di Vauro? Perchè anche in questo filmato si parla di mancanza di senso, di politica e il sermone di Vauro per quanto possa avere diverse verità, appare retorica fine a se stessa. Briatore ha almeno compreso certe dinamiche della società e se magari manifesta una società del vuoto, certamente almeno non cade nella retorica storica e della cultura che come spiegò bene Carmelo Bene, il profeta del non-tempo, nel suo etimo é colo- colonizzare, con la sua depravazione culturale che per il genio salentino è l’informazione, con il prete medium che è il giornalista. Sono sicuro che Carmelo Bene si troverebbe più a suo agio a bere un caffè con Briatore piuttosto che con Vauro. Guardate voi stessi questo filmato e vedete chi è più patetico. Qui abbiamo storia contro liquidità, la storia con la sua logicità e la liquidità con la sua praticità e mancanza di illusioni, entrambi stati dell'essere limitanti.



Ora Fusaro non è certamente Vauro, è un uomo con più colo (parafrasando Carmelo Bene) di Vauro, ma a differenza di quest’ultimo è consapevole della liquidità dei processi attuali e quindi non fa il bambino che batte i piedi cercando di interpretare la realtà come se vivessimo negli anni 70. E’ un uomo puramente di sinistra che da uomo consapevole, immerso nella sua cultura e non nella nostalgia totalizzante, sa che i nemici di quello che lui in modo retrò chiama ancora capitale, sono diventati paradossalmente molti uomini di sinistra e che sempre paradossalmente come in uno specchio, la sinistra internazionale è oggi più pericolosa della destra. Eppure c’è qualcosa di artificioso e non vero nel discorso di Fusaro, che è dimostrato dal sincero stupore della faccia di Briatore quando Fusaro rimarca che lui (Briatore) è uno dei vincitori del mondo post 1989 con la categoria degli imprenditori che mira a distruggere lo Stato. Capisco lo stupore di Briatore visto che l’imprenditore, inteso anche come colui che apre una semplice attività e non solamente lo spietato impresario di una multinazionale (ed ognuno credo può testimoniarlo con esperienze personali o indirette) in Italia è tartassato da tasse, favoritismi e mancanza di vera libera concorrenza proprio dallo Stato, tanto che il vero imprenditore (che nella maggior parte dei casi non è un miliardario che sfrutta la sua ricchezza per guadagnare mercati), in realtà è costretto continuamente a chiudere attività o ad adottare politiche restrittive. Briatore è rimasto stupito proprio per il concetto di Stato come moderatore e mantenitore dell’ordine, che da garanzia di diritti civili e lavori a tutti, Briatore è addentro al sistema e sa i magheggi che avvengono dentro il cosiddetto “Stato” che favoriscono anche lui. Lo Stato come garante della libertà è sempre stata una grande illusione e non è mai esistita, semmai in periodi maggiormente storici e con convergenze internazionali favorevoli è verissimo che lo Stato ha garantito welfare ed una certa ricchezza, il tutto però dipeso da dinamiche che vanno oltre il discorso “sovranità si-sovranità no” che non ci è mai appartenuta, eravamo dall’altra parte della cortina di ferro e si voleva mantenere l’Italia nell’ottica occidentale. Poi sappiamo bene che lo Stato non siamo mai stati noi, come ama dirci la propaganda, visto che proprio quelle politiche passate ci hanno portato all’indebitamento attuale, sono gli Stati che hanno rinunciato alla loro già piccola indipendenza (soprattutto dei vertici), vendendoci ai pescecani dell’alta finanza, proprio perché lo Stato è una gerarchia dove decidono i più potenti e prima o poi dopo un periodo illuminato, un leviatano, una struttura così mastodontica tende sempre ad accentrare più potere verso sé e a burocratizzarsi. Lo Stato è quello che ha cresciuto in suo seno il politically correct, i vari Fantozzi al suo interno.
Parlare male di Briatore invece è come sparare sulla croce rossa, rappresenta come detto in articoli precedenti, lo zeitgeist che è divenuto padrone a partire dall’ascesa della globalizzazione ad inizio anni 90 ed ancora dominante, ma giunto anch’esso al capolinea, quindi sia Fusaro, ancora aggrappato a termini come proletariato, lavoro classico (che sta scomparendo di giorno in giorno e non sarà certo sostituito da altro lavoro vecchio stile ed ha ancora la concezione che un lavoro pur alienante sia un diritto ed un fatto culturale, quando in termini filosofici si dovrebbe discutere soprattutto di come liberare l’uomo dal concetto attuale di lavoro come schiavitù alienante fatta per sopravvivere e realizzarsi solamente materialmente) che Briatore dove la concorrenza e il fare soldi e tener conto solo dell’individuo e non della collettività sono la massima aspirazione, sono ancora categorie falsamente storiche che stanno riproducendo quella guerra ideologica che nell’articolo su Trump ho indicato come il leitmotiv finale degli ultimi anni di questo decennio, ovvero nazionalisti (sovranisti) contro globalisti (collettività versus privato ed individuo), le ultime compagini del sentire ideologico degli ultimi secoli. Entrambi hanno a cuore il concetto di lavoro inteso in modo classico (che oramai sta scomparendo), quindi come strutturato gerarchicamente e strumento per fare soldi e quindi essere accettato nella società. La differenza è che Fusaro riprendendo il tema di questo mio vecchio articolo rappresenta il Katekon, Briatore é l’anti-katekon che mira ad un nuovo ordine dove a dominare a 360 gradi la realtà sia il mercato con tutta la sua liquidità e mancanza di Ethos.
Il Katekon però è già crollato e costruirne un altro oltre ad essere dannoso, in questa particolare congiuntura storica è anche impraticabile.
In questa fase le idee di Fusaro sono sicuramente una boccata d’aria fresca, semplicemente per distruggere il devastante pensiero globalista-neo liberista ed almeno prepararci a costruire qualcosa di più umano e diverso. Quando però questa ideologia andrà in crisi divenendo “storia passata”, dovremo far rivivere Frankestein? Resuscitare un cadavere oramai morto e che non ha più possibilità di attecchire semplicemente perché la gente oggi preferisce vivere piuttosto che fare un lavoro racchiuso in un ufficio e ripetitivo per tutta la vita? Ritornare agli stati nazioni in un mondo interconnesso ed oramai con tutti i pregi e difetti, multiculturale, dove neanche si ha più una vera identità nazionale? E perché ricreare qualcosa di astratto che oltretutto in un lontano passato ci fu imposto con la violenza? Ricreare un patriottismo per fare concorrenza agli altri popoli? Dall’unione dei due pensieri dovrà uscire qualcosa di diverso, sicuramente di più positivo di quello che uscì dalla sintesi tra capitalismo e comunismo alla fine degli anni 80, evento che però è servito a creare una coscienza planetaria impossibile da eliminare, semmai da far maturare in maniera consapevole e non distruttiva. Credo bisogna essere realisti più che nostalgici, perché la nostalgia spesso porta rabbia, inazione ed odio.

giovedì 15 giugno 2017

RIFLESSI TEMPORALI - segnali dal mondo anglo americano



Questo non è mai stato un blog politico e mai lo sarà, infatti i vari eventi politici che vanno da Berlusconi, a Renzi, al movimento 5 stelle fino all’elezione di Trump come presidente, sono sempre stati trattati in questo contesto da un punto di vista che va oltre il politico, ovvero predittivo, non nel senso divinatorio, ma di significato del processo e dell’evento, di quale significato simbolico, culturale, spirituale e materiale hanno nella nostra società, è sempre bene specificarlo, anche perché le analisi puramente politiche sono sommarie ed adombrate da tifo, cosa che voglio evitare.
In questi anni nel mio blog ho trattato spesso il tema delle elezioni ed il motivo per chi legge il mio blog è abbastanza chiaro, infatti esse sono forse lo strumento più preciso, matematico come dire, per vedere l’orientamento politico o meglio lo zeitgeist, non di un piccolo paese o di un gruppo sociale, ma di un’intera nazione composta da milioni di persone, proprio per la caratteristica di essere uno strumento di misurazione quantitativo. Tutte le elezioni da diversi anni a questa parte, io direi dal 2011 in poi in maniera più evidente, sono lo strumento materiale e non teorico che mette in luce tutto quello che viene discusso qui e sui blog amici, ovvero l’esaurimento della narrazione storica-lineare, l’accumulazione di eventi, l’esaurimento dell’Occidente come padrone dell’immaginario collettivo, il dominio della liquidità, la fine dell’appartenenza ideologica.
In ogni nazione occidentale le varie elezioni nella stragrande maggioranza dei casi hanno mostrato tutte lo stesso copione:
-vincitori anti ideologici, difficili da posizionare a destra o a sinistra. Gli stessi candidati si dissociano dall'essere incanalati in un preciso schema politico (l’esempio più recente è Macron).
- Mancanza di un vero e proprio governo e di vincitori (larghe coalizioni praticamente nella stragrande maggioranza dei paesi europei o negli esempi di Spagna e Belgio mancanza proprio del governo, infatti il Belgio non ha avuto un governo per diversi anni)
-Vincitori anti-sistema o anti-estabilishment
- Parodie storiche del passato (di questo ne parleremo soffermandoci sulle elezioni inglesi)
- Vincitori inaspettati ed impresentabili che scatenano forti reazioni emotive ed aggressive, anch’essi trasversali al solito bipolarismo della politica (Trump che oltretutto in passato si candidò con i democratici)
- Candidati giovanissimi (politicamente parlando) e rampanti che spesso “rottamano” o cambiano a 360 gradi la dialettica ed i pilastri dell’ideologia politica (quanti hanno il coraggio di dire che Renzi é di sinistra e quanti che è di destra?)

E’ una situazione presente in tutti i paesi occidentali senza nessuna eccezione (non parliamo dei nuovi arrivi, tipo i paesi dell’est Europa che vivono un po' il nostro riflusso o in rarissimi casi si attaccano con sforzo ad un senso di storicità oramai perduto).
Dell’Italia ne abbiamo già parlato tantissimo ed in numerosi articoli (vi consiglio di spulciare i miei vari articoli soprattutto quelli che vanno dal 2011 al 2013 proprio perché in quegli anni è iniziata la morte della seconda repubblica e della politica nel mainstream), della Francia ne ha parlato in modo lucido il blog civiltascomparse, ora tocca parlare dell’Inghilterra o meglio della Gran Bretagna, nazione che non può essere presa sottogamba, non è un normale Stato.
Se infatti in questo link avevo sottolineato come l’Italia fosse un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di potere, l’UK è la fonte, utilizzando un concetto del film Matrix, la sorgente dove abita l’architetto, l’architrave del moderno potere occidentale.
Lo stemma della City
A Londra è presente la City, uno Stato dentro lo Stato, basti pensare che supera persino Wall Street nell’indice dei centri del commercio mondiale ed ha un’influenza persino maggiore di Wall Street in molte altre transazioni.
I cosiddetti WASP, l’elite anglo-americana che domina il mondo occidentale e di convesso il mondo, ha origine nella Gran Bretagna e da lì si sviluppa e si è propagata al mondo grazie anche al più grande impero coloniale della storia (appunto quello britannico) che ha reso la lingua inglese quella principale, una specie di lingua mondiale usata per far comunicare i diversi popoli terrestri tra di loro.
In questa tornata elettorale tutti i media erano puntati sulla May (strasicura di avere la maggioranza assoluta) e Corbyn, un personaggio che ha attirato persino le simpatie di David Icke, candidato che dopo l’oscuro periodo di Blair, sembra aver riaffermato per la prima volta nell’area sinistra inglese, un sentimento non più radical chic, globalista, ma anti-estabilishment (si dichiara contro L’Ue, la Nato), rivelandosi un’anomalia in tutto il panorama della sinistra tradizionale europea ed infatti anche in quelle lande le accuse verso Corbyn sono state le solite “populista, estremista” ecc.
Dall’altra parte abbiamo la May che è l’autentica reincarnazione della Tatcher, sia nei modi sbrigativi e brutali nell’effetto, nel suo carattere macho, in quella femminilità virile e spietata di cui appunto la Tatcher è stata un archetipo dei nostri tempi. Anche lei una conservatrice.
Theresa May e Margaret Tatcher
Nell’altra sponda abbiamo invece il Reagan dei nostri tempi (Trump), di cui abbiamo già parlato ampiamente. Tutto questo ci porta ad un ricorso storico che è quello degli anni 80, ultimo decennio ideologico e “finto storico”, che fu seguito dal crollo dell’URSS e della guerra fredda.
Oggi abbiamo una nuova guerra fredda 2.0 sempre tra Russia ed Usa, ma a parti inverse, come uno specchio, e come tipico dei nostri tempi, è una parodia fatta di fake news che rimandano ad altri ricorsi storici come il maccartismo degli anni 50 (dove chi aveva un’idea semplicemente diversa dal governo veniva visto come alleato dei Russi e con simpatie comuniste) e alla presidenza Nixon con tanto di impeachment che rischia fortemente Trump.
Reagan con un giovane Trump
I ricorsi sono così tanti che è difficile seguire uno schema preciso, si saltella di decennio in decennio, anche se qualcuno con coraggio ci sta provando come Matteo Pacilli nel blog civiltascomparse.
Come accennato in articoli passati, il ruolo che fu degli USA nei decenni precedenti alla caduta del muro di Berlino (soprattutto gli anni 80), ora è recitato dalla Russia. Ci troviamo davanti uno specchio che ci fa vedere all’incontrario lo stesso copione già recitato.
Lo specchio è un simbolo importante in ogni tradizione spirituale che si rispetti, perché è il contatto più diretto con noi stessi, o meglio la contemplazione del nostro io (metaforicamente parlando).
L’apostolo Paolo scriveva nella sua lettera ai Corinti:
Noi ora vediamo in uno specchio, in enigma, ma verrà un tempo in cui vedremo faccia a faccia. Ora la mia scienza è parziale, ma verrà un tempo in cui io conoscerò per intero, come sono conosciuto” (I Corinti, 13, 12).
Lo specchio è infatti un riflesso e traslando questo concetto al tempo (come fece anche Lewis Carroll che come molte altre opere culturali vedeva lo specchio come il passaggio ad una diversa dimensione temporale, nel suo famoso libro “Alice oltre lo specchio”) ci rendiamo conto che il riflesso ci ridona un’immagine di noi che avevamo già immaginato. Noi anche senza essere allo specchio ci immaginiamo e sappiamo dare di noi un’immagine coerente, ma lo specchio, il riflesso, serve a mostrarci i dettagli più nascosti, i difetti, serve a contemplare, a pensare compiutamente l’immagine. 
I ricorsi storici che altro non sono che riflessi, specchi del tempo, servono a farci comprendere e completare quell’evento, così da superarlo e passare allo step successivo.
Infatti nelle tradizioni Tao e Shinto lo specchio ha un ruolo di purificazione, venne infatti fabbricato dagli Dei per indurre la Dea del Sole Amaterasu (il sole rappresenta l’ego, la personalità esterna), ad uscire dalla grotta da cui si era ritirata, per ridare la luce (saggezza e verità) al mondo.
Il processo dei corsi e ricorsi storici, del loop temporale è una strigliata alla nostra anima per farci uscire dalla matrice.
Riprendendo la trama del famoso film “ricomincio da capo” con Bill Murray, il protagonista del film, era, prima di entrare nel loop temporale, un essere cinico e vagamente psicopatico e con un ego enorme, tutto sommato anche realizzato lavorativamente, ma senza spigoli smussati e senza vere e proprie sfumature, un forte, ma grezzo sasso. La caduta nel loop temporale lo rende dapprima incredulo ed ansioso, poi capisce che può approfittarne per cercare di governare gli eventi con il potere della conoscenza e della predizione, per manipolare la realtà a suo vantaggio. I corsi e ricorsi storici vanno avanti e lui comincia a stancarsi di quella che vede come una vera e propria trappola, giunge quindi la prima illuminazione e consapevolezza, quella dell’eterno ripetersi, dell’illusione della nostra realtà. La reazione è rabbia, aggressività e nichilismo (tenterà il suicidio più volte durante questa fase e compierà azioni criminali), finché poi il nostro protagonista capirà che dovrà essere semplicemente se stesso e non forzare gli eventi, godere di ciò che ha, assaporare ogni più piccolo momento, l’unitarietà dell’evento. Giunta questa ulteriore consapevolezza potrà uscire dal loop.
Che l’Inghilterra in questo periodo e prossimamente sarà nell’occhio del ciclone non deve sorprenderci. E’ stato rimarcato diverse volte in queste pagine e nei blog amici (soprattutto nel periodo delle olimpiadi londinesi) di come questa nazione nei tempi moderni abbia assunto ed incarnato il simbolo del tempo, infatti come si rimarcava anche nel blog The Synopticon, Londra sembra una città monumento dedicata al tempo: dal suo simbolo principale che é il Big Ben che è la torre dell’orologio più famosa del mondo e il cui nome ricorda il principio dell’universo e del manifestato, al London Eye che assomiglia ad un orologio con le lancette e uscendo fuori dai lidi londinesi, il meridiano di Greenwich al quale si accordano tutti i fusi orari mondiali, alla serie forse più longeva della storia televisiva, che dura da più di 50 anni, ovvero doctor who, dedicata ai viaggi del tempo, che dopo un periodo di crisi (negli 80 e 90) e riemersa come una delle serie tv più apprezzate recenti, a partire dalla nuova struttura partita nel 2005. Londra è quindi la città del tempo e se andiamo dicendo che le teorie di McKenna con il suo rimarcare una futura singolarità quantistica, con tutto quel che può succedere durante, in sintesi ultra spicciola non porteranno ad altro che alla sconfitta del tempo, di Chronos, io come il blog Synopticon faceva anni fa mi chiedo “cosa succederà alla città del tempo quando Chronos sarà sconfitto”?
Sempre ripetendo concetti già scritti (perché il mio blog segue un po' i loop temporali, ha la stessa struttura diciamo;-) ), abbiamo detto che l’Occidente è la terra del tramonto, quella dove le ultime compagini della civiltà, di uno zeitgeist, del potere si manifestano. Infatti il sole sorge ad est e l’Oriente da sempre rappresenta l’inizio di una civiltà, di un sentire, tutto parte da est per poi spostarsi, maturare e morire ad Occidente.
Non è un caso che la fine della civiltà atlantidea la cui nostra civiltà si dice sia uno specchio, un riflesso, un ricorso storico questa volta enorme, che racchiude tutti gli altri, sia stata sommersa secondo la leggenda, nell’estremo Occidente del mondo allora conosciuto, come scrisse il filosofo Platone che fu il primo a parlarne, “oltre le colonne d’Ercole”.
In questo link, parlai di come la California (terra da dove è nata tutta la rivoluzione informatica attuale) fosse l’attuale limite estremo dell’Occidente, ed in effetti è vero, ma se consideriamo che l’elite wasp che domina il mondo attuale si muove in entrambe le sponde atlantiche e che Inghilterra e USA (fondati da ex inglesi) hanno una storia in comune, sono due fratelli gemelli, le ultime compagini della civiltà, la fine di questa civiltà sarà scatenata da questi due paesi che con la musica e tutta la pop-culture (che condividono alla pari, ricordiamo che i Beatles sono inglesi e non americani ad esempio) dominano insieme l’immaginario collettivo umano da più di 60 anni diciamo.
L’Inghilterra è anche sede della più potente ed opulenta monarchia mondiale. Insieme al Vaticano i regnanti britannici sono i maggiori esponenti attuali dell’ancien regime, infatti i Windsor sono i maggiori proprietari terrieri del mondo.
Si è discusso molto in ambiente sincromistico di come la casata reale essendo così esposta, avendo così tanto potere, sia tra i maggiori ricettori e la maggiore incarnazione simulativa di alcuni eventi cosmici, di come la nascita del nuovo regnante simbolizzi l’avvento del nuovo eone: come in alto così in basso. Se eventi cosmici nel macrocosmo hanno dei corrispettivi nel nostro microcosmo umano, gli attori inconsapevoli non possono che essere gente che ha l’influenza ed il potere su milioni di persone, su una buona parte della coscienza collettiva.
Che poi questa casata sia attraversata da scandali e voci poco rassicuranti è un altro fattore che potrebbe portare ad un bing bang futuro.
Ritornando alle elezioni inglesi, come tipico copione ci siamo trovati in un’altra situazione di stallo dove la May si è trovata con una maggioranza risicata non in grado di governare (portando alla resurrezione dei laburisti che da anni erano in preda ad una forte emorragia di voti) e ha dovuto allearsi con il piccolo partito degli unionisti (le cui trattative sono ancora in corso) per sperare di governare. Come ogni ricorso storico la May può solo riflettere la Tatcher, non seguirne per filo e per segno le orme.
Dall’Inghilterra è partita la Brexit che è la prima vera fuoriuscita di un paese dall’Unione europea, ha creato un forte scossone ancora in divenire, visto che è tutto un lavoro in progress e l’effettiva brexit deve essere ancora negoziata e se il fallimento dell’UE è stato mostrato nel mainstream da dove simbolicamente è iniziata la civiltà occidentale (Grecia), la miccia per la sua fine è stata data dall’Inghilterra, in cui anche le terribili rivelazioni sul dj televisivo Jimmy Savile, uno stupratore e pedofilo che ha messo in imbarazzo la rete tv più prestigiosa del mondo (la BBC) ed in genere il mondo dello spettacolo e del potere inglese, sono funzionate come miccia per altri casi simili che sembrano aver seguito la scia di questo evento. Ricordiamo che le rivelazioni e gli scandali degli abusi sessuali all’interno della chiesa sono partite dal mondo anglo-americano. Anche Assange, gli anonymous che mirano a sovvertire l’attuale potere provengono tutti da lì.
Il potere tempo-rale avrà la sua fine in quelle lande, con eventi di magnitudine tale da essere difficilmente prevedibili in questo periodo che però ci comincia a mostrare dei timidi antipasti.
Tutto questo per dire che alcuni poteri angli-americani attuali ( e non c’è bisogno di fare nomi, ne faremo solo uno che è abbastanza sputtanato) stanno portando inconsapevolmente un compito di esaurimento del concetto di potere tempo-rale.
In America Trump sta portando divisioni ed odio, persino tra i media mainstream, verso gli Usa, ultimo caso è l'accordo all'ultima conferenza climatica, dove il suo secco no è stato visto negativamente dalla maggioranza delle nazioni. Mai i media mainstream avevano descritto in modo così negativo un presidente degli Stati Uniti, come se fosse un qualunque dirigente di una piccola nazione.
La macabra foto con una finta testa di Trump decapitato, postata dalla comica Kathy Griffin nei suoi profili social, che poche settimane fa ha creato scandalo e scalpore e non è l'unico elemento da specchio o riflesso futuro o rituale propiziatorio del genere, esempi simili mainstream e non, ne trovate numerosi.
La copertina dell'Economist per l'anno 2017
Il 14 giugno è il giorno di nascita di Trump e nella città del tempo in periodi di rischio impeachment, di licenziamenti ed abbandono dello staff di Trump di diversi personaggi del suo entourage, cosa succede? Brucia una torre, la GrenFell tower, il cui nome è di se già malaugurante, infatti letteralmente ha il significato di “ramo abbattuto, fatto cadere”, tutto avviene nel distretto londinese W11.
Abbiamo parlato tantissimo della forte assonanza di Trump con il simbolo della torre (sappiamo che Trump ha una torre personale) il cui numero nei tarocchi é il 16, come 2016 anno dell’elezione di Trump, anno che non a caso si è aperto con il grande incendio della Dubai Tower e che nel giorno del compleanno di Trump vede nei due centri di poteri anglo-americani da una parte una torre che brucia e dall’altro una violenta sparatoria a Washington che ferisce il terzo maggior esponente repubblicano del paese. Per Goroadachi è un presagio (soprattutto in questo periodo dove sul caso Russiagate Trump verrà ascoltato in tribunale), di una sua immediata uscita, probabilmente tramite impeachment. Sicuramente Trump sarà colpito da qualcosa di forte, come mostrano anche gli astri, ma meglio non speculare. Una cosa si può dire, se Trump uscirà prematuramente dalle stanze del potere, gli Usa cambieranno volto completamente, si assisterà a qualcosa di certamente non piacevole ed anche inaspettato, qualcosa di cui ho accennato in qualche articolo passato.
Sempre Goroadachi ci informa di altri presagi riguardanti la vicinissima morte (a parer suo) della Regina Elisabetta, oramai entrata nel guiness dei primati, con uno dei regni più lunghi della storia, superando persino quello della regina Vittoria. Dal primo attentato terroristico di quest’anno avvenuto ad Istanbul al night club Reina (che ha il significato di Regina), al recente attentato al London Bridge, che rimanda all’operazione London Bridge che è il nome di un piano realmente esistente, strutturato dai vari settori del governo inglese, su come reagire dopo la morte della Regina Elisabetta II, infatti la frase “London Bridge is falling down” (che è anche una delle filastrocche inglesi più famose) è la frase chiave che verrà data al primo ministro inglese quando lei morirà.
Altra cosa interessante è che in questa operazione London Bridge, i diversi media clandestinamente daranno la notizia utilizzando la parola codice Mrs Robinson. L’attentato al London Bridge è avvenuto il 3 giugno; tre giorni dopo muore la famosa Mrs Robinson del film “il laureato” (da cui è stata inserita anche la famosa canzone di Simon and Garfunkel dal titolo omonimo), Anne Bancroft.
Il Ponte rimanda anche al pontefice, come ponte tra due mondi, il potere divino, legittimato dal cielo. La Monarchia ed il potere ecclesiastico sono i due ponti, i legami tra cielo e terra, il potere a cui sono tutti occultamente subordinati.
Piccoli eventi, piccoli simboli che creano una valanga e la valanga parte sempre all’estremità dell’occidente, nel suo punto focale, lì dove vi è il cuore della struttura.