giovedì 11 giugno 2015

CALIFORNIA UBER ALLES: segnali nell'etere




     Dead Kennedys - California uber alles




San Andreas è un film del filone "catastrofico", uscito nelle sale cinematografiche a fine maggio. Narra di un terribile terremoto che colpisce la California e di un pilota di elicotteri
che per trarre in salvo sua figlia con la ex moglie compie un viaggio da Los Angeles a San Francisco




Andreas Lubitz, il "pilota suicida", a San Francisco, prima foto ufficiale mostrata al mondo




La California è tra i dieci Stati più ricchi al mondo.
Da sola contribuisce al 13% del pil degli USA.
Da diversi anni (ben 4) è colpita dalla siccità più grave della sua storia.
La siccità è al massimo livello nel 42% del territorio e presente nel 99,85% del territorio.
Risulta uno degli eventi più catastrofici che mai ha colpito questa regione, rischiando di danneggiare anche l'agricoltura e l'approvvigionamento di cibo, fondamentale per tutti gli Stati Uniti.
Se fin'ora  le riduzioni nel consumo dell'acqua erano intorno all'8%, in questi giorni è stato emesso un ordine obbligatorio
di ridurre del 25% i consumi d'acqua per via della scomparsa di molti bacini idrici.
Le riserve di neve sono il 6% in meno di quelle normali.
La California per la prima volta nella sua storia raziona le sue riserve idriche ed i suoi consumi




Intanto a maggio 2015 un'altra catastrofe è avvenuta in California, precisamente a Santa Barbara, con 400mila litri di greggio
riversatisi nell'oceano.
Di questi 400mila, 8000 avrebbero già raggiunto l'acqua e si starebbero spostando verso la Refugio State Beach





Intanto le radiazioni di Fukushima hanno raggiunto già da diverso tempo le coste californiane e diverse scuole ed istituti di ricerca stanno monitorando le radiazioni, ad esempio il Lawrence Berkeley National Laboratory monitora le foreste pure di Kelp, fondamentale ecosistema della regione.

Tutti questi eventi e tasselli sono da tenere fortemente in considerazione, perché negli ultimi 60 anni, tutta la cultura occidentale nel bene e nel male è stata forgiata ed influenzata principalmente da ciò che avveniva in California. Non solamente Hollywood, che già da sola ha avuto un effetto dirompente sulla concezione del mondo di miliardi di persone (non solo in occidente), ma anche i pochi esempi di cultura alternativa e controculture del mondo formatesi negli anni 60, che scatenarono in tutto il mondo proteste che generarono la fine del mondo patriarcale e l'avvento della libertà sessuale (il famoso 68), provenivano tutte da quei lidi (il movimento beat, gli hippie, Allen Ginsberg, Timothy Leary, la psichedelia, Castaneda, Charles Manson, il rock psichedelico e di protesta ecc.). 
La moderna new age, la Silicon Valley nei dintorni di San Francisco (sede dei nerd e cervelloni del mondo e di tutte le aziende che hanno rivoluzionato il mondo dei computer e della moderna tecnologia, forgiando la globalizzazione e l'ultima fase del post-moderno, basti pensare che alla Silicon Valley troviamo la sede di Facebook, della Intel, di Linkedin, Microsoft, Apple, Paypal, Google, Ebay ecc.).                                                           Ricordiamo che la fondazione dell'Onu si è avuta a San Francisco, dove fu forgiata la struttura tutt'oggi vigente di questa organizzazione.

L'incredibile influenza della California, braccio ideologico del nuovo ordine mondiale, fu ben sintetizzata dai Red Hot Chili Peppers nell'album Californication del 1999, il cui titolo stava a significare proprio la californizzazione del mondo, ovvero l'appiattimento della cultura verso un unico modello, quello californiano. Anthony Kiedis, cantante dei Red Hot, infatti ha dichiarato che ogni volta che si spostavano per i loro tour mondiali, notava che ogni nazione e luogo che visitavano gli sembrava perfettamente identico alla California.


     
      California rest in peace
      Simultaneous release
     California show your teeth

       She's my priestess, I'm your priest



Se quindi la California è stato il luogo dove si è forgiato l'American Dream (o il California dreamin) e l'immaginario degli ultimi 60 anni almeno, proprio in quelle lande si accenderà la miccia o si darà il via alla fine degli USA e del sistema di dominio occidentale
La California e Los Angeles sono definiti infatti "i luoghi più occidentali del mondo" e in effetti dopo la California abbiamo l'infinita distesa del pacifico ed il continente asiatico, la dove il sole sorge (nucleare in Giappone), l'Est, l'inizio del nuovo mondo. Sincrosimbolicamente non è poi tanto strano capire come una terra fino all'800 semi deserta, sia divenuta il centro del mondo, lì dove si crea l'immaginario culturale e dove nuove forme di potere (le multinazionali globalizzate e legate all'informatica), nascono e prosperano. Gli ultimi scampoli del sistema nascono sempre all'estremo occidente.


La California però già nei secoli scorsi è subito entrata nella leggenda, prefigurando da un certo punto di vista la rinascita e lo stradominio occidentale dell'ultimo secolo, enfatizzando il mito della frontiera e della corsa all'oro, il mito dell'Ovest.

     
        Cercatori d'oro nell'800, ricordiamo anche che il personaggio Disney di Zio Paperone,
         nemico di Rockerduck, diventò ricco grazie alle miniere in California.
Per molti entrambi questi personaggi inventati, simbolizzano due potenti famiglie del mondo, I Rotschild e i Rockfeller.



Non è neanche un caso che tutta la cultura edonista degli anni 80 provenga ancora una volta da quelle lande. Portata nelle classifiche da diverse band californiane o comunque che fecero di Los Angeles il loro quartier generale proponendo un'amalgama sonoro fatto di hard rock melodico di classifica, metal contaminato da pop (spesso soprannominato hair metal per le capigliature piene di lacca dei componenti) con in più una sorta di rock che fa sua le lezioni del glam, del travestitismo e della filosofia edonista di alcune band degli anni 70, con testi che vanno alla pura origine del rock, ovvero sesso, divertimento e spensieratezza. 
La California ha avuto un ruolo principe in due decenni fondamentali dell'attuale sistema di pensiero mondiale (tralasciando gli ultimi attuali in cui è ancora principe, ovvero l'era dei computers), gli anni 60 e gli anni 80: gli anni 80 erano speculari agli anni 60, rappresentavano il loro lato oscuro. Se i sessanta proponevano una cultura alternativa e pacifista, gli ottanta un materialismo ed un edonismo estremo. Nella musica come nell'arte, la California simbolizzava e proponeva gli esempi più eclatanti.




Il grande regista John Carpenter creò nei primi anni 80 la mitica figura di Jena Plissken (in originale il vero nome é Snake Plissken, ovvero serpente), diventata una delle ultime icone "storiche cinematografiche" della generazione x. Il film divenne una duologia.
Il primo film ha il titolo di Fuga da New York.
Come tutti i film di Carpenter, che sia una storia di fantascienza, thriller, horror o fantasy, si nasconde un contenuto fortemente politico (basti pensare solamente al famosissimo film fortemente amato dai complottisti "essi vivono"). In questo caso vi è la solita critica alla società americana. 
Nel film oramai gli Usa hanno raggiunto un livello di criminalità intollerabile e quella che un tempo era la libera città di New York ora è un enorme carcere a cielo aperto dove neanche la polizia e l'esercito (che circondano la città dall'esterno), possono entrare. Il film fu girato nel 1981 ma era ambientato in un immaginario futuro 1997.
Alcuni terroristi dirottano l'aereo presidenziale (che doveva partecipare ad un'importante conferenza di pace con Cina e vecchio URSS) ed intendono far schiantare il velivolo contro uno dei grattacieli di New York (mmmmm). Il presidente riesce a sfuggire gettandosi da una capsula di salvataggio ma è bloccato a New York.
Jena Plissken è un prigioniero condannato a morte, ma anche tra i migliori vecchi eroi nazionali ed è per questo che viene ingaggiato per una missione suicida, liberare il presidente, in cambio della sua libertà.

l'aliante di Jena Plissken diretto verso le torri gemelle


La sua missione inizia con il nostro eroe che atterra sul grattacielo del world trade center con un aliante. Il presidente si scoprirà è un uomo senza scrupoli che pur di salvare la pelle sarà disposto a far morire chi lo ha salvato. Jena (ovvero Snake) riuscirà a fuggire da New York e a sabotare la conferenza internazionale, infatti quando il presidente trasmetterà al mondo i nastri che aveva in una valigetta, uscirà fuori la musica jazz.
L'America di Carpenter sincromisticamente è un paese dove manca la libertà (patrioct act), dove la criminalità raggiunge livelli preoccupanti (la proprietà della armi, le stragi scolastiche e le varie stragi da arma da fuoco o l'abuso di potere dei poliziotti) dove i terroristi sono i nuovi "nemici" del potere. Nel finale Jena ridicolizza il potere con la pop culture che ha relativizzato e distrutto l'ultimo impero storico (L'URSS) ed annullato le ideologie e le differenze destra e sinistra. Il Jazz che esce fuori dal nastro è simbolo del caos ordinato (tipico della musica jazz), perfettamente strutturato, e pur se pazzoide, ancora interpretabile (riflusso storico del mondo post-ideologico dal 1989 al 2008-2010).





Il secondo film della duologia di Snake Plissken è Fuga da Los Angeles. 
Questo film Sincromisticamente é persino più pregnante del primo film, ma ha dalla sua una reputazione pessima sia da parte dei fans che dei critici.
Se il primo è uno dei film cult della generazione x e degli anni '80, Fuga da Los Angeles è un film sfortunato, proprio perchè esce in un periodo di mezzo:
l'anno è il 1996, lo zeitgeist è orientato altrove e certamente la tamarragine e il personaggio del "duro a morire" tipico dello zeitgeist degli '80, incarnato dal personaggio di Snake, poco si adatta al clima di attesa dell'apocalisse e alla voglia di spiritualità di fine millennio (nonostante come vedremo, il film contenga anche questi elementi), che ben sarà manifestata in pellicole profonde ed "esoteriche" come Matrix, la nona porta, Dark City ecc.
Il cinema di genere è in caduta libera e gli artigiani ed indipendenti come Carpenter (che non possono permettersi budget altissimi e che vivono sempre all'ombra dello star system nonostante i suoi lavori siano saccheggiati e copiati da più parti) sono dei pesci fuor d'acqua. La sceneggiatura del film oltretutto non sorprende come nel passato, proprio perchè è un ripetersi di varie trovate geniali presenti già nel primo film (la struttura narrativa ad esempio è praticamente identica) e che naturalmente riproposte nuovamente non creano lo stesso effetto sorpresa. Oltretutto in quel periodo vi fu il boom della cgi, ovvero i primi film con effetti speciali creati con la computer grafica in 3d. Matrix fu fortunato perchè uscì in un periodo in cui questa tecnica aveva fatto già passi avanti, (nonostante si tratta di un film uscito pochi anni dopo quello di Carpenter), mentre appunto "Fuga da Los Angeles" si trova in un'epoca semi-preistorica da questo punto di vista e riguardare gli effetti speciali del film, purtroppo da una forte sensazione di falso (da videogioco insomma) e fa scappare più di un sorriso, ma purtroppo è tipico di molti film degli anni 90 (quelli con basso budget naturalmente).
Per il resto il film è narrativamente parlando, adrenalinico, con molto più ritmo del primo (che a conti fatti tralasciando gli effetti speciali tamarri dei '90, in molte parti è invecchiato peggio) e non manca di trovate sorprendenti, tra cui l'incredibile finale che risulta un'esperienza rara nella storia del cinema attuale.



         
                    La musica cosiddetta surf, con i Beach Boys come principali esponenti,
e la cultura del surf, con persino un filone cinematografico, si espande nel mondo grazie alla California, che immette il mito dell'onda perfetta da cavalcare per non farsene travolgere, così come le teorie new age (per lo più californiane) dell'onda quantica
                              
Fatta questa lunga premessa, Snake dopo New York si trova intrappolato e deve fuggire da Los Angeles.
La trama:
siamo nel 2013, il nuovo presidente degli Stati Uniti è un cristiano bigotto che è stato eletto, subito dopo la staffetta epocale del 2000, grazie ai suoi toni da predicatore e soprattutto ai continui proclami su una prossima apocalisse che avrebbe colpito in special modo Los Angeles, città del peccato (ansia apocalittica enfatizzata dal potere dopo il 2001, 2012 docet?). Quando la catastrofe colpisce effettivamente Los Angeles, provocando un disastro geologico di proporzioni bibliche, che porta il territorio di Los Angeles a staccarsi dal continente americano, è facile per il presidente essere eletto-
Nel 2013 la viziata figlia del presidente si è unita ai ribelli di Sendero Luminoso, capitanati dal peruviano Cuervo Jones, il quale ha un dispositivo in grado di rendere inutilizzabile qualsiasi congegno elettronico del pianeta terra. Essi si trovano a Los Angeles, diventata meta di soggetti pericolosi per gli Usa, anche in questo caso, una specie di carcere a cielo aperto.
Snake come a New York, viene costretto a compiere la missione di salvataggio, con l'immissione di un virus mortale nel suo corpo e con la promessa della cura se riuscirà a salvare il mondo dai ricatti di Sendero Luminoso.
Come si vede dal poster sopra e dall'immagine a fianco, varie sono le scene iconiche del film, la più memorabile è lo tsunami che si abbatte su Los Angeles (sincro-tsunami del 2004 e 2011? ), con Snake che con una tavola da surf riesce a cavalcare le onde e a salvarsi, fino allo sconvolgente finale, dove Snake riesce a recuperare il marchingegno capace di portare il mondo nel medioevo, ma stanco di tutti i giochi di potere e della civiltà occidentale del potere, con un gesto sconvolgente e nichilista, sarà proprio lui a spegnere il pianeta.
Snake in questo caso incarna molte idee di questo blog ( ;-) ), infatti la frase iconica di questo film e ciò che porterà allo sconvolgente finale é proprio la convinzione di Snake, parole sue, che "più le cose cambiano, più restano le stesse". L'accumulazione di eventi e il ripetersi ciclico della stessa storia porta Snake nel finale ad una decisione estrema.
Una volta che il pianeta piomba nel blackout, che il reset della nostra civiltà si verifica, Snake ci lascia con un ultima iconica frase, che è un augurio e una speranza: "benvenuti nel regno della razza umana".