mercoledì 12 dicembre 2012

SOGNI E RIFLESSIONI DI UNA NOTTE DI FINE AUTUNNO

Questo articolo sarà un pò diverso dagli altri. Rispetto ad altri miei articoli precedenti, partirà infatti da un mio sogno più che da una situazione esterna. Da premettere che non considero il mio sogno profetico, non lo considero mandato da un entità divina, extraterrestre o aggiungeteci chi volete voi, lo ritengo semplicemente illuminante.
Come sappiamo i sogni manifestano parte del nostro inconscio, così tutte le persone ed i contesti che incontriamo in esso, non sono altro che parti di noi stessi, ma non solo, l'esoterismo si spinge infatti più in là e così le varie culture tradizionali che già da tempo, prima della psicologia moderna, sapevano l'importanza del sogno come momento di riflessione sulla vita personale passata, presente e persino futura del sognatore, ma non solo, chi sgombrava la mente da pensieri preoccupanti ed ansia, poteva trovare le risposte che da svegli (a causa della vigilanza dell'ego e del superego) non si potevano trovare. La dimensione del sogno in alcuni casi può essere paragonata al programma "struttura" di Matrix, dove non a caso il "Dio del sonno" Morpheus, allena Neo per riuscire a farlo spostare in consapevolezza e senza più limiti fisici, in Matrix. L'arte del sogno coltivata dagli sciamani, da Castaneda e da tanti altri che affermavano l'importanza del sogno lucido e dell'acquisto di una totale consapevolezza quando dormiamo, perchè quando sogniamo entriamo più a fondo in noi stessi, ma anche in una vera e propria "altra dimensione", non solamente un luogo "intimo", ma da un certo punto di vista "concreto", solo che quasi sempre ci andiamo inconsapevoli. Ma quando capita di andarci consapevoli, allora davvero sembra di trovarsi nel film "inception" o in "matrix", versioni distorte di una realtà solidissima e che molti hanno vissuto.
Da quella che è soprattutto l'esperienza personale nel campo di questi fenomeni e anche da alcune letture, si può affermare che quando sogniamo possiamo raggiungere diversi livelli: da quello che chiameremo "struttura" dove ci possiamo divertire ad immaginare il contesto in cui muoverci e spesso i sogni lucidi si verificano in questo contesto, provocando quasi sempre delle "obe" (uscite fuori dal corpo) al proprio risveglio, a quello che ci fa arrivare a livelli più profondi. Non andrò oltre anche perchè nonostante significative esperienze personali, non sono un esperto, però questo preambolo lo ritenevo importante per mostrare come il sogno non è solamente la semplice manifestazione inconscia delle nostre preoccupazioni giornaliere e degli eventi avvenuti recentemente (questa è davvero la punta dell'iceberg). La lingua dei sogni essendo una lingua archetipale è legata all'inconscio collettivo, al nostro sé intimo, al divino dentro di noi, che anche se fa giungere messaggi a noi in forma distorta, piccolissime tracce impercettibili, non di meno esse giungono. Il sogno è nostro amico se lo sappiamo interpretare ed usarlo come un vero maestro, colui che non parla, ma mostra, che usa il vero linguaggio, quello archetipale. Così questo mio insignificante sogno, tutto sommato non sarà insignificante per chi segue il blog, perchè penso che il mio inconscio abbia risposto ad alcune domande che mi ponevo. Non è nulla di eccezionale, non troverete nessuna nuova rivelazione, semplicemente il sogno come manifestazione in se è grottesco, poetico ed ha espresso benissimo il tema di quest'articolo, ovvero il grande cambiamento che tutti stiamo aspettando, il punto zero, il punto omega, come avverrà? Sarà un processo? Un singolo evento? Ne ho parlato tante volte, ma per una volta il mio inconscio ha preferito raccontarmelo tramite una brevissima storia. Ripeto il sogno è un'esperienza personale, non una profezia, ma che parlandoci con il linguaggio simbolico e collegandoci con dimensioni meno illusorie, ci permette di fare maggior chiarezza in alcuni fatti. Avete sicuramente sentito il tal scienziato o musicista che affermava che l'ispirazione gli veniva in sogno? Ecco, semplicemente questo. E ora partiamo perchè poi l'articolo continuerà con una tradizionale seconda parte:

Mi trovavo a camminare in una via di una città con una mia conoscente; precedentemente (anche se nel sogno non ho vissuto questo evento), ero entrato per sbaglio in un edificio, una specie di municipio, dove si stava svolgendo una riunione probabilmente dei politici e potenti locali. A mia insaputa ed in modo indiretto probabilmente doveva aver creato imbarazzo quel mio ingresso in quel palazzo, forse perchè insieme erano riunite persone che non volevano farsi vedere insieme. Il tutto comunque aveva un qualcosa di assurdo, finto e molto teatrale come vedremo. Comunque sia stavo camminando per strada, finché mi accorgo che un poliziotto mi sta inseguendo. Per pochi momenti reputo assurdo che possa inseguire me (non avevo fatto assolutamente niente) e con la persona che era al mio fianco scherzavo su questo fatto, finché ho la certezza che il poliziotto, tra una grande folla, sta inseguendo proprio me ed allora in modo divertito e per nulla impaurito faccio notare a chi è al mio fianco che probabilmente il mio ingresso in quella specie di municipio doveva aver dato fastidio, perché avevo visto cose che non dovevo vedere e questo era il motivo di quell'inseguimento. Reputavo il tutto così assurdo, stupido e senza senso che non ero assolutamente preoccupato. Come usuale nei sogni, la scena si sposta istantaneamente in un altro luogo (saltando la logica cattura da parte del poliziotto) ed io mi trovo in una specie di centrale di polizia, interrogato praticamente sul nulla più assoluto. I poliziotti (ma non sembravano neanche tali, uso questa parola giusto per convenzione) cercavano di farmi avere una confessione di colpevolezza. Ero frustrato perchè ero stato fermato per un qualcosa di cui io non avvertivo neanche la pericolosità, per nulla, non posso neanche dire che la mia situazione era come quella del protagonista del romanzo "doppio sogno" o meglio del film "eyes wide shut", dove la sua curiosità, l'attrazione di superare un limite che alla fine ha sempre paura di superare, lo porta in guai grossi. Nel diverso tempo del sogno dovevano essere passate due, tre ore di continuo interrogatorio e chi mi interrogava cercava di stancarmi, rendermi docile, per fortuna non fisicamente e neanche verbalmente, ma semplicemente tenendomi lì, in un periodo di tempo che cominciai ad aver paura sarebbe diventato eterno. Ero annoiato, stressato ed incazzato ma non potevo andarmene di lì, ero bloccato in quell'interrogatorio che poteva rivelarsi infinito, seduto, davanti a persone che non mostravano la minima stanchezza e disponibilità a lasciarmi andare finché non confessavo la mia colpevolezza. 
Tutto questo finché avvenne l'inaspettabile: dietro di me vi era una finestra da cui si vedeva una specie di torre, che non so bene perché, era molto importante ed all'improvviso essa fu colpita da una specie di bolide infuocato proveniente dall'alto; forse un missile, forse un meteorite, chi lo sa e alla fine poco conta, perchè quell'evento, fece allarmare e fuggire via verso la torre le persone che mi stavano interrogando, quasi come se quegli esseri davanti a me fossero degli automi. Uscirono via senza degnarmi di uno sguardo, ora se ne fregavano altamente di me, era come se non fossi mai esistito per loro. Decisi di approfittarne fuggendo via anche io da quella centrale caso mai fossero tornati indietro; fuggì via felice e contento a nuoto per mare.
Come ho interpretato questo sogno? Tralasciando gli elementi personali, tentando un'analisi più divertente ed in linea con il blog,vediamo che si è parlato spesso di come la nostra realtà, la nostra civiltà abbia esaurito la sua spinta propulsiva e che ci stiamo avvicinando ad un punto zero che ci farà ripartire verso una nuova realtà. Probabilmente l'evento ci sarà, un pò come fu, chessò l'11 settembre 2001 che si verificò un mattino inaspettato lasciando il mondo a bocca aperta e cambiandolo in modi così profondi che allora non potevamo certo prevedere, ecco appunto un evento ci sarà, ma sarà qualcosa di catalizzatore, che darà il via ad un qualcosa che poi scatenerà un processo che è comunque già iniziato, insomma non un tabula rasa racchiuso in un solo evento, ma un evento che genera infiniti ed inaspettati processi.
La torre di Babele del sogno, il potere, la nostra realtà, sarà così impegnata a rimarginare le sue ferite mortali, che abbandonerà l'attenzione su di noi e così proveremo per la prima volta una così forte sensazione di libertà ed ignoto, che ci meraviglierà ma spaventerà anche, perchè non avremo costrizioni certo, ma neanche una via tracciata, ci troveremo davanti al mare sterminato, "aquario" ed una volta soli con noi stessi e con il mondo, probabilmente cominceremo a smettere di recitare. La scena dell'interrogatorio è quella che subiamo noi tutti i giorni, il teatro dell'assurdo e del grottesco, ansia e paura creata ad arte per mantenere il sistema e per far si che non allontaniamo l'attenzione da "loro", che rimaniamo ingabbiati nell'ingranaggio, nella ragnatela grottesca del sistema. Il tutto è avvenuto nel sogno in una situazione di forte quotidianeità, non avvertivo nulla di eccezionale, una normale giornata e un tremendo intoppo burocratico che sembrava finto e sembrava creato solamente perché "loro" volevano la mia attenzione, senza la quale forse sarebbero scomparsi. Il sistema, qualunque sistema, vive alla fine per via dei nostri pensieri rivolti ad esso, per la nostra attenzione e per nient'altro, anche per questo è duro a morire. Secondo voi perchè Berlusconi nonostante sia un fantasma, una chimera è tornato alla ribalta? Perchè la politica e i politici hanno perso così tanta credibilità, da non essere più legittimati dallo stesso sistema, sono morti viventi. Stiamo assistendo a semplici colpi di coda per mantenere vita un gioco che probabilmente solo il ritorno di Berlusconi può far rimanere in vita per un altro pò.
Siamo così ingabbiati dal sistema e dai problemi che genera e nonostante la sua distruzione e decadenza, esso continua a mostrarsi vitale ai ciechi, nonostante le varie "tempeste" che si stanno scatenando, da questo punto di vista posso dire che il mio articolo precedente "la tempesta" ha la sua dose di sincromisticismo predittivo, con la foto delle fabbriche, delle ciminiere che ricorda l'Ilva, infatti la prima foto che ho visto su internet il giorno della tromba d'aria che si è scatenata alle porte di Taranto è stata proprio quella di una ciminiera, proprio perchè giravano voci che alcune fossero crollate.
Tempeste apocalittiche, strane, grottesche, troppo particolari per essere dichiarate "normali" e che si infuriano sui posti e contesti simbolo della nostra società, da New York all'Ilva di Taranto, la fabbrica con più dipendenti d'Italia, la più grande ed una delle maggiori in Europa, ma anche la continua "tempesta" mediorientale.
Due sono gli eventi che accomunano la "tempesta" di New York e quella dell'Ilva; in entrambe le situazioni, la natura estrema del fenomeno ha reso pericolanti e distruttive delle gru:

   
Gru a New York





                                          
                                                                                              Gru crollata a Taranto

a New York l'evento simbolo dell'uragano Sandy è stata la gru col braccio spezzato, situata nel cantiere in cui si stava costruendo l'one 57, quello che nel 2015 è destinato a divenire l'edificio residenziale più alto, gru che ha messo in pericolo persone ed edifici e ha costretto un'intera area di Manhattan ad essere evacuata. Dopo un mese (più o meno preciso) a ridosso dell'Ilva, altra gru pericolante che cade in mare con un operaio all'interno e giorni dopo sempre all'Ilva, una gru si abbatte contro un cestello facendo cadere l'operaio che è rimasto appeso ad un'altezza di tre metri. Notizie simbolicamente collegate tra di loro, molto suggestiva quella ad esempio dell'operaio appeso, che rimanda alla carta dei tarocchi dell'appeso od impiccato che nonostante l'apparenza è una carta tutto sommato positiva, infatti nonostante la carta descrive un supplizio (in questo caso il lavoro come mezzo coercitivo senza il quale non è permessa la sopravvivenza sia fisica che mentale dell'uomo all'interno del sistema), il giovane rappresentato come appeso nella carta dei tarocchi ha un viso sereno, in preda all'estasi più che all'umiliazione (il giovane ha un'aureola) ed in cartomanzia riguarda l'armonia interiore o capacità di trascendere le emozioni, quello che servirebbe alla nostra società e all'uomo comune incastrato nel terrore della perdità del lavoro e della crisi.



11 settembre 2001
Il simbolismo archetipale si materializza nella realtà


   



















Da wikipedia:
La carta dell'appeso è l'immagine che chiude la storia dell'Orlando pazzo per amore, nel libro di Calvino "Il Castello dei destini incrociati". Orlando, il paladino impazzito e già rappresentato dal Matto, viene legato a testa in giù e, recuperato il senno, afferma: "Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all'incontrario. Tutto è chiaro".

Una volta che i cicli si sono completati, nasce l'illuminazione e secondo me l'umanità nell'attuale periodo ha questo possibilità che forse perderà, ma è un grande periodo di opportunità, di fine di diversi cicli; si discuteva di punto zero o di "ritorno al punto zero", parafrasando il video postato da Rossano Segalerba del film "Balle spaziali".
La carta dell'appeso simboleggia l'adattabilità e il desiderio di apprendere, porta con sè la conoscenza del futuro e una nuova comprensione del passato. Significa cambiamento improvviso, capovolgimento. Può anche alludere al compimento di una missione, portata avanti con abnegazione, disinteresse e distacco. Per gli esoterici la carta simboleggia il mito del Dio sacrificato che muore e risorge garantendo salvezza ai suoi fedeli. Il Dio che muore simboleggia la fine di un'era, di un sole e l'avvento di una nuova era, di una nuova realtà, credenza, religione. http://kriyayoga.altervista.org/tarots/XII-L'Appeso.html
Comunque sia elementi che si ripetono a distanza (il caso delle gru ad esempio) come nel già accennato passato "effetto werther", noi lo chiamiamo sincronismo alla Jung. Così sono andato a vedere la storia della gru e devo ammettere la forte ignoranza, pensavo fosse un macchinario moderno mentre in realtà è una delle macchine, degli strumenti di lavoro, di costruzione, più antichi nella storia dell'umanità. La gru si presta quindi tranquillamente ad essere utilizzata come simbolo dei cantieri di lavoro e del lavoro stesso, lavoro che oggi viene usato come mezzo di affermazione personale, di creazione di identità, creazione di personalità, modo per sopravvivere nella società, per mangiare, creare una famiglia, valore fondamentale, la stessa Repubblica Italiana si fonda sul lavoro, insomma lascio a voi l'ultima interpretazione di questi eventi in cui di contorno c'è una tempesta fin troppo estrema.