venerdì 21 novembre 2014

MAGIA, PERCEZIONE E ZEITGEIST: il Seicento e la rivoluzione scientifica - prima parte

Questo è un articolo ispirato da "La stirpe di Caino, 007, John Dee e le due Elisabette" del blog Civiltà Scomparse del compagno internauta Rossano Segalerba, quindi per chi non lo ha già fatto, consiglio di leggere prima quell'articolo e poi successivamente il mio.



Cos'è la percezione? E' un processo che elabora i dati sensoriali che noi prendiamo dalla realtà (tramite i nostri cinque sensi) per dargli un significato. Da non confondere con la sensazione, spesso legata all'intuito o all'istinto, ad elaborazioni temporanee, infatti la percezione dà una struttura, organizza i dati che provengono dall'esterno, insomma è tramite la percezione che noi comprendiamo gli oggetti del mondo, tramite la percezione che noi riusciamo a muoverci ed interagire nel mondo. E' uno dei processi mentali più importanti compiuti dall'uomo, tanto che per chi lavora nel campo dell'informazione e per lo stesso potere è uno dei Sacri Graal da conquistare per avere successo, appoggio, per indirizzare una persona, un popolo, una nazione o l'intera umanità verso uno scopo, una credenza, una visione del mondo.
Attenzione però, la percezione rimane pur sempre una elaborazione soggettiva che non ha niente di oggettivo ed anche per questo la propaganda non può basarsi solamente su di essa per essere vittoriosa, anche se sicuramente senza una manipolazione percettiva la propaganda non potrebbe mai funzionare, anzi la percezione a mio parere occupa un 70-80% di ciò che noi chiamiamo propaganda. Ecco il motivo del perché ad esempio le multinazionali, i partiti politici, la pubblicità in generale ecc. ecc., si concentrano molto sui simboli, sulle forme, sui colori, sugli stessi protagonisti all'interno del loro gruppo, essi sono il loro biglietto d'ingresso, l'anticamera che deve attirare la gente nel loro gruppo.
La politica, i partiti politici, i leader e i potenti del mondo, non hanno nessun interesse a dire la verità, loro scopo è quello di farsi "percepire" come buoni, affidabili, dare una buona impressione (sensazione) e portar così alla convinzione (percezione) che non è mai realmente empirica e quindi basata sui fatti, o almeno lo è in piccola parte.
Una delle tragedie dell'essere umano è di essere per lo più "percettivo", ovvero di pensare che la sua esperienza personale basti per spiegare il mondo, che il proprio punto di vista è quello giusto, l'uomo vede il mondo, lo percepisce, ma non lo comprende.
Questo è anche uno dei motivi principali (ricollegandomi così al precedente articolo), del perchè le teorie illuministiche sono oltre ad una ingenua utopia, anche qualcosa che ci allontana paradossalmente dalla realtà delle cose. Certo l'Illuminismo da un certo punto di vista ha come scopo l'uso della ragione, quindi far si che la percezione si basi su costrutti il più oggettivi possibili del tipo una proposizione "X mi è antipatico, ergo X è antipatico" è assolutamente falsa per gli illuministi, perché X è antipatico ad Y per una sua esperienza personale, ma non ha un costrutto oggettivo questa proposizione.
La scienza delle origini in maniera certamente nobile, ha voluto soffermarsi su questi principi, ovvero di utilizzare la percezione, ma prenderla come un primo step che doveva essere seguito da una verifica sul campo, un approccio appunto neutrale e scientifico. Infatti la scienza moderna che nasce nel '600 (Royal society, Galileo, Copernico ecc.) era una vera e proprio bomba atomica capace di distruggere tutta l'impalcatura della propaganda delle elite di millenni basata su religione, diritto divino, legittimità del potere, superiorità delle linee nobiliari rispetto alla plebe ecc. ecc.
E' stato un momento fondamentale nella storia umana, pieno di pensatori sovversivi nel senso più estremo del termine, basti pensare Giordano Bruno e John Dee. Nel 1600 si è accesa una miccia pericolosa, perché per la prima volta si è messo in dubbio la percezione e come sappiamo il Potere senza percezione non ha legittimità ad esistere. Da quel periodo in poi (anche se in maniera germinale) sono sorti diversi pensatori che hanno traslato il metodo scientifico nell'analisi economica e politica della realtà, qualcosa di davvero sovversivo:


a partire dal '700 -' 800 un Governo per essere legittimo deve garantire il benessere della collettività (o almeno di un gruppo di persone, di una casta inteso non per forza in senso elitario), deve mirare all'ordine e alla stabilità, concetti che anche nel passato come è naturale che sia, erano importanti, ma strutturati in maniera percettiva, mentre nell'epoca moderna la validità deve essere garantita da un'analisi empirica, ne risulta che tutti i discorsi sul governo basato su linee di sangue e diritto divino, cadono catastroficamente. Ciò che diviene importante infatti è la competenza (meritocrazia) e la conoscenza del modo di governare, non il diritto divino o la linea di sangue. Il Re Caio può avere anche sangue blu, essere incoronato dal papa ed avere una legittimità sacra, ma a partire dal 1700 per lo più, sarà comunque considerato un incompetente se non fa bene il suo lavoro e se nel passato l'incompetenza del governante non trovava altri sbocchi (essendo un'affaire della nobiltà), dal 700 in poi può significare anche morte e cambio totale di forma di governo. Nel passato il potere elitario era visto come qualcosa di naturale, era una guerra tra nobili e non realmente ideologica, non vi era bisogno di manipolare il popolo (o almeno non in modo massiccio come avviene oggi), perché il popolo era fuori dai giochi visto il suo legittimare il potere come sacro e necessario. Le maschere dietro cui si nascondeva l'old order (diritto divino, di sangue e di casta), crollarono quindi inesorabilmente nella percezione comune. La religione cominciò sempre di più ad assumere un ruolo secondario e legato maggiormente alla morale ( e non più al potere), diventando un elemento della società e non la sua parte fondante e la nobiltà decade e perde completamente il ruolo di "unica destinataria nell'arte di governare". Nascono quindi gli Stati moderni laici e si dichiara l'uguaglianza di tutti gli uomini.
Il Socialismo Scientifico di Marx ed Engels è il risultato di questo paradigma, dove l'appropriazione di beni da parte di pochi non è più vista scientificamente come qualcosa di naturale. Il "materialismo storico", evoluzione naturale del grande bing bang portato dalla rivoluzione scientifica, diventa per Marx un metodo per valutare oggettivamente la realtà storica e soprattutto economica in maniera deterministica e scientifica, soffermandosi sui processi materiali e quindi mettendosi contro Hegel che metteva "l'Idea" in primo piano.
A partire dal 1600-1700, l'umanità ha avuto la possibilità di liberarsi dalle catene del passato. Il ruolo secondario delle religioni ha portato l'uomo a sviluppare la tecnica con la possibilità di liberarsi dal fardello del lavoro fisico e la competenza si è sostituita al diritto sacrale e di sangue o almeno sembrava che tutto dovesse portare a questo traguardo, in effetti avevamo tutte le basi ideologiche e pratiche per far divenire il mondo un paradiso, ma è successo un qualcosa tra il 700 e il 900 che ha bloccato completamente questo processo di liberazione.
Sicuramente la deriva prometeica, simil religiosa, ultra empirica e razionalista della scienza è stata tra i fattori che ha bloccato questo processo. In questa de-evoluzione continua, una grande mano almeno ideologicamente è stata sicuramente data dagli Illuministi e dai loro altari costruiti verso la dea Ragione verso la quale, per gli Illuministi appunto, tutta la realtà è interpretabile oggettivamente. Non è un caso che in pieno boom del pensiero scientifico associato al materialismo e all'ateismo, che ha il suo acme intellettuale nell'800, si sviluppino fenomeni di dogmatismo e fanatismo scientifico che rivelano la vera natura della scienza accademica allora giovane e ruspante, basti pensare una seminale figura come Auguste Comte, considerato il padre del Positivismo (movimento ideologico fondante del pensiero scientifico, che si articolava nell'elogio e fiducia del progresso che la Scienza poteva garantirci) e della Sociologia. Comte fondò una religione atea e scientifica (e la parola religione non è usata in modo dispregiativo, ma stesso lui utilizzava questo termine). Suo desiderio era creare una "chiesa positivista", con la scienza come nuova religione che doveva strutturarsi appunto come una chiesa, con le sue suddivisioni gerarchiche nei vari ruoli e quindi i vari sacerdoti e un'impronta ideologica dogmatica.

John Dee

Nel '600 (anche se molte basi furono fondate nel Rinascimento), si cercò di rifondare una spiritualità autentica (come ben spiega lo stesso McKenna che si interessò molto alla figura di John Dee ), infatti la magia, l'occultismo, l'esoterismo e soprattutto l'alchimia sono tutte materie che cominciano ad essere sdoganate proprio in quel secolo e la magia (vista dal cristianesimo come qualcosa di satanico), viene apprezzata anche da personaggi potenti ed istituzionali, tanto che Elisabetta I appoggia fortemente tutto il lavoro di John Dee. L'alchimia, la magia e tutti i movimenti esoterici sorti in quel secolo (come i Rosacroce), non sono altro che il preludio alla moderna scienza, sono i veri fondatori ideologici della scienza che per manifestarsi aveva bisogno di creare un'ideologia avversaria al cristianesimo e quindi uno spiritualismo di ricerca e non più di fede, un miglioramento alchemico dell'uomo tramite l'aiuto e la manipolazione di forze naturali ed extra-naturali e non più tramite intermediari umani e istituzionali, un percorso individuale e non più collettivo.
In questo clima di sdoganamento di materie magiche ed esoteriche, non è un caso che nella vecchia Inghilterra si sviluppi e nasca ciò che oggi chiamiamo Scienza, grazie alla fondazione di una delle più antiche accademie del mondo, la Royal Society, fondata nel 1645 da un insieme di studiosi e filosofi che si incontravano tra di loro per promuovere la conoscenza delle cose naturali tramite l'osservazione e la sperimentazione, ciò che appunto oggi è chiamato Scienza. L'irlandese Robert Boyle (1627-1691), considerato il fondatore della chimica moderna, accenna in una lettera scritta nel 1647, all'esistenza di un «Collegio Invisibile» che nonostante la sua giovane età e inesperienza, lo avrebbe degnato di attenzione. Questo perché i suoi membri sarebbero stati "persone che si sforzano di cacciare le meschinità di spirito, predicando una carità così vasta da includere tutto ciò che è umano e che si accontenta solo della buona volontà universale. Infatti sono così timorosi di venir meno al loro buon fine, che s'interessano a tutta l'umanità", una descrizione che calza a pennello al movimento dei Rosacroce (che ha sempre reclamato la paternità di questo collegio invisibile), o almeno a come si presentavano esternamente.
Il Collegio Invisibile in una rappresentazione
rosacruciana
Robert Moray fu uno tra i fondatori della Royal Society ed era così apprezzato che si diceva che il Re in persona spesso faceva visita al suo laboratorio. Il 20 maggio 1641 egli fu iniziato alla loggia massonica di Mary's Chapel a Edimburgo, evento acclarato che dimostra che molte logge erano pienamente operative in quel periodo, ben prima del 1717, anno in cui si indica la nascita della Massoneria. In quel periodo il simbolismo massonico era fortemente influenzato dall'alchimia e dal rosicrucianesimo continentale. Robert Moray faceva parte del cosiddetto "Collegio invisibile", che raccoglieva un insieme di studiosi e filosofi, molti dei quali avrebbero poi fondato la Royal Society, Collegio per il quale la mistica non era assolutamente separabile dalla scienza, come dimostrano anche i tanti lavori alchemici rimasti in ombra di Isaac Newton e lo stesso interesse che i membri avevano per le opere alchemiche, compreso John Dee che si può dire l'iniziatore ufficiale di tutto questo cambio di mentalità. 
Questa pratica era molto diffusa in ambienti massonici e rosacruciani. 007 era il numero utilizzato dalla corte di Elisabetta I e John Dee, per scambiarsi messaggi cifrati che usavano per comunicare tra di loro, numero che richiama gli agenti segreti. Da ricordare anche la leggenda che grazie a John Dee fu possibile sconfiggere l'Armada spagnola diretta verso le coste inglesi. Questi elementi mostrano l'importanza di un personaggio che ebbe un forte influsso ed influenza sulla corte reale inglese e nello sviluppo della Royal Society, eppure spesso sottovalutato dalla storiografia ufficiale.
Anche nella cerimonia di apertura delle olimpiadi del 2012 di Londra, vi sono dei richiami a John Dee, impersonificato da 007:



"...la “regina” paracadutata nel mezzo dei giochi olimpici, assieme a nientemeno che 007 stessoTutto ciò è messo in scena in un frammento – di qualità hollywoodiana – di sei minuti e mezzo interpretato  dalla regina d’Inghilterra e dall’attore Daniel Craig nella veste dell’agente 007. Molta gente, che ha trovato ciò divertente, non ebbe idea che c’era all’opera un simbolismo più grande qui. Lei stessa, l’elicottero e l’agente 007 che ci viaggiava dentro, venne salutato da tutti, perché apparentemente rappresentava il veicolo spaziale con cui gli “angeli caduti” sono…caduti. Il loro paracadutarsi finale nel mezzo dell’arena olimpica poteva proprio significare la rappresentazione della “caduta”, come in “Fallen Angels"estratto da Civiltascomparse

Ed in effetti come ho già scritto in questo blog, tutta la cerimonia dei giochi olimpici di Londra 2012 aveva un carattere come dire prometeico ed oltre a 007 vi erano altri riferimenti nascosti a John Dee.

Il tema predominante della cerimonia d'apertura si soffermava sul passaggio dalla civiltà contadina agreste, alla fondazione della nuova Torre di Babele. L'Inghilterra è la nazione dove è nata la moderna scienza e la società industriale attuale ed è stato il primo e vero impero mondiale della storia a noi conosciuta, con un potere ed un'influenza che si estendeva in tutti i continenti, tanto che oggi la lingua mondiale con cui interagiscono i diversi popoli, nell'economia e nella politica é l'inglese (e non solamente perché gli Stati Uniti, eredi dell'impero britannico, sono dominanti, ma anche per una questione di cultura e lingua imposta dall'impero britannico).
Grande importanza nella cerimonia d'apertura ha l'opera "la tempesta" di William Shakespeare, dove la figura del mago Prospero dominatore degli elementi è ispirata a John Dee. La figura di Dee è divenuta in tutta la letteratura seguente, l'archetipo con cui delineare il mago: l'utilizzo di sfere, specchi ed altri oggetti magici di cui lui faceva largo uso, ispireranno Tolkien nella scrittura di personaggi come Gandalf o Saruman.
Per molti dietro la figura di Shakespeare ci sarebbe nient'altro che Francis Bacon, il cui libro "la nuova Atlantide" ha forte assonanze con "La Tempesta". La nuova Atlantide per Bacon è una società che recupera il sapere originario e quindi anche la tecnica e la manipolazione della natura per migliorare la condizione umana, una riscoperta del sapere scientifico tramite la manipolazione delle percezioni umane che passano da una visione religiosa, mistica, simbolica della realtà, ad una visione empirica, scientifica, razionale, materialista ed ateo-agnostica. 
John Dee fu tra i maggiori promulgatori del metodo sperimentale scientifico in Inghilterra e tra coloro che riuscirono a traghettare la magia e l'alchimia verso i lidi attuali della scienza moderna, egli infatti affermava che la Magia deve essere vista come Scienza più che Arte ,"procede dalle esperienze e ricerca le cause". Anche l'importante "prefazione matematica alla Geometria di Euclide" di John Dee, testo che influenzerà molti matematici seguenti, ha l'approccio quantitativo della moderna scienza nei confronti dell'universo, pur se essendo stato scritto nel 600, in un periodo di rivoluzione percettiva e dello zeitgeist e quindi almeno nelle elite intellettuali, un periodo di percezione libera, "liquida" e quindi anarchica, John Dee affianco ad un approccio quantitativo, raccomandava anche uno qualitativo e quindi magico, perché lui nei numeri vedeva un significato mistico.
Ora avendo appurato l'importanza della figura di John Dee nell'Inghilterra Elisabettiana che si sarebbe apprestata a trascinare il mondo verso un cambio di mentalità, con la conseguente nascita del pensiero scientifico e della rivoluzione industriale, parliamo brevemente di contatti con entità non umane, perché il fulcro centrale della ricerca di Dee era proprio questo e forse spiega l'incredibile anomalia che rappresentava la nazione inglese nel mondo del diciassettesimo secolo.
Tutti i popoli del mondo hanno la loro storia di contatti con entità non umane che spesso venivano chiamati Dei e lungi da essere una questione prettamente religiosa, in realtà questi contatti avevano forte influenza nella società proprio da un punto di vista pratico, si uccidevano infatti spesso animali e persino esseri umani per ingraziarsi questi esseri.

In Letteratura, spesso ne troviamo traccia: sciamani e druidi da ogni parte del mondo, praticavano l'estasi per il contatto con questi esseri, tramite l'uso di fumigazioni ed allucinogeni, con rituali precisi tramite i quali ricercavano delle rivelazioni. Nella tradizione greco-romana (di tradizione medio-orientale) invece il sacerdote o il celebrante cercava di incarnare il Dio o lo spirito contattato per un tempo determinato, all'interno di un oggetto o di un animale. Tutti questi rituali avevano un carattere assolutamente pratico ed andavano oltre alla semplice credenza religiosa ed erano una parte fondamentale del loro sistema di vita.
Il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe con l’opera Faust (scritta tra il 1793 e il 1832) nel quale Faust si confronta con Mefistofele e altri demoni sancendo un patto di sangue, si è ispirato ad un personaggio realmente esistente nel cinquecento, tale Johann Georg Faust, vissuto tra il 1480 e il 1540, alquanto stravagante e dotato di grande cultura, era infatti un astrologo, un guaritore ed un medico, oltre ad un'esorcista e uno studioso esoterico. Le sue avventure furono messe nero su bianco nel libro Le storie e le avventure del dottor Johann Faust, stampato nel 1587, nel quale si narravano le peripezie e la vita di un maestro dell’occulto e il suo patto con il diavolo Mefistofele. 
Uno dei più importanti alchimisti della storia, Paracelso, istruiva come entrare in contatto con esseri Elementali, che rappresentavano i quattro elementi, quelli che le fiabe e le favole chiamavano fate e gnomi. Nel primo capitolo del De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus si precisa che queste creature, pur essendo molto simili all’uomo per caratteristiche fisiche e intelligenza, sarebbero prive dell’anima, che distingue l’uomo dagli animali. Afferma infatti Paracelso: “Per essere uomini non manca loro che l’anima. E poiché gli manca l’anima, non pensano né a servire Dio né a seguire i suoi comandamenti […] Così, come tra le creature terrestri l’uomo è quello che s’avvicina più a Dio[…], tra gli animali sono i nostri esseri quelli che s’avvicinano più all’uomo”. Molta letteratura dal seicento in poi contiene manuali d'istruzioni in cui si spiega tramite formule e rituali come contattare questi esseri, dimostrando che a partire dal seicento si recuperano misteri antichi andati persi e si aprono dei veri e propri stargate che mettono in contatto molti uomini con questi strani esseri. Che lo sviluppò rapido della tecnica sia dovuto al recupero di questa tradizione esoterica ed ermetica (con associato contatto con entità non umane), andata persa, paragrafando l'ultimo articolo di Matteo Pacilli, a causa del cristianesimo istituzionale, che ufficializzò il falso gnosticismo fatto di fede e assenza di ricerca spirituale?

Ai nostri giorni Aleister Crowley (il fondatore occulto della pop-culture) divenne uno dei primi, se non il primo contemporaneo a prendere contatto e a descrivere e mostrare graficamente un essere proveniente da un’altra dimensione (che stranamente ma non troppo ricorda i famosi alieni grigi che sono divenuti gli esseri intradimensionali del post-moderno). Egli aderì ad uno dei più importanti movimenti esoterici del nostro tempo, la Golden Dawn, dove una parte importante era dedicata all'evocazione e controllo degli spiriti. Giusto per citare l'importanza che la magia di Crowley e della Golden Dawn ebbe nella fondazione della pop culture e dell'immaginario del rock, possiamo citare il "mago di Oz", ispirato alla figura di Crowley, o basti pensare alla figura di Kennet Anger, regista d'avanguardia ed estremo fan dell'opera di Crowley (che ricordiamo è riportato nella copertina di Sgt Peppers dei Beatles, vedere figura sopra) che determinò una speciale presa sulla musica rock, poiché un suo film dal titolo "Evocazione di mio fratello il Demonio" si avvalse della colonna sonora di un giovanissimo Mik Jagger, tanto che molta letteratura afferma che queste esperienza fu fondamentale per Jagger nella fondazione insieme a Kate Richards dei Rolling Stones, cosa che in effetti appare costitutiva di molti loro successi rock (Sympathy for the devil, Their satanic majestic request, Goat's head soup, etc.), senza parlare dei Led Zeppelin la cui influenza di Crowley è stata fondamentale nel loro percorso artistico, basti pensare l'enorme memorabilia di oggetti di Crowley posseduti da Jimmy Page. La Golden Dawn collega il suo pensiero a quello tradizionale dei Rosacroce, la famosa fratellanza del seicento, si ritorna sempre in quel secolo.
Ritornando a John Dee, egli, come descritto nell'articolo del blog "Civiltà Scomparse", tentò più volte di contattare esseri disincarnati: 

Dee fu uno che praticò lo gnosticismo ermetico, una scuola di pensiero basata sugli antichi insegnamenti precristiani del dio greco Hermes. Hermes, infatti, fu una semplice copia di un molto più antico dio egizio della conoscenza e del linguaggio: Toth. In tal senso, tutto lo “gnosticismo ermetico” può essere visto come un culto degli insegnamenti di Toth. Secondo i miti egizi, Toth fu uno degli dei che scesero sulla Terra, assieme a Isis e Osiris, per portare i frutti della conoscenza, della civiltà e delle scienze al popolo egiziano. Nel 1581, usando la sua conoscenza di queste antiche pratiche, Dee iniziò una serie di tentativi di comunicare con “entità elevate”: il suo aiutante, Sir Edward Kelly, lo aiutò a canalizzare tali entità.estratto dal blog civiltascomparse

Tutti i più importanti cambiamenti della storia umana quindi, compreso l'avvento della scienza, si realizzano tramite il cambio della percezione che avviene spesso grazie a rituali, eventi e pratiche magiche e quindi per qualcosa di assolutamente soggettivo e nient'affatto oggettivo, perché la storia non è altro che un continuo cambio e manipolazione di percezioni, cosa che la scienza accademica, tutta concentrata nel mostrare qualcosa empiricamente e solo allora dargli la patente di autenticità, dimentica. La scienza accademica ed ufficiale a partire dagli Illuministi, dimentica il soggetto, l'uomo (elemento che una parte della fisica quantistica, per fortuna sta recuperando), perché il mondo viene considerato come oggettivo, comprensibile tramite la ragione, che esiste di per se. Facendo così la scienza accademica ha azzerato tutto il processo evolutivo del pensiero scientifico delle origini, diventando un'ideologia dominante ed utilizzata dal potere sia per motivi utilitaristici che ideologici, perché la scienza come la religione, assume il ruolo di materia che da risposta sulla vita e quindi unica vera fonte autentica del sapere umano, essa diviene nient'altro quindi che una nuova ideologia del potere.
La scienza ha quindi la sua origine nel magico, nel territorio percettivo dell'ignoto.
Nella seconda parte dell'articolo parleremo meglio di questo punto, ritorneremo brevemente su Dee e parleremo dei nostri giorni e quindi del 2012 ed argomenti connessi.

sabato 15 novembre 2014

SINCROMISTICISMO ED ANALISI FINANZIARIA-ECONOMICA DEL FILM RITORNO AL FUTURO: IL VIDEO

Sto preparando un post di risposta all'ultimo interessante articolo che trovate sul blog CiviltaScomparse , lo pubblicherò nei prossimi giorni, intanto vi lascio con un video pieno di ottimi spunti e che a me personalmente ha appassionato molto.
Purtroppo è in lingua inglese, ma a mio parere è facilmente fruibile anche da chi ha un inglese base, anche perchè il commento audio é correlato da immagini eloquenti e soprattutto è un punto di vista intrigante e legato al sincromisticismo riguardo il film "Ritorno al futuro", pellicola di cui feci anche io una lunga analisi tempo fa e che naturalmente trovate sul blog.
Questo lungo video si concentra sulle correlazioni finanziarie ed economiche, sullo status e il contesto in cui il film è inserito (gli anni 80), quindi il reaganismo e più in generale la filosofia attuale del mondo occidentale basata sul guadagno come valore e meta dell'uomo e come ogni buon video di sincromisticismo, ha anche una parte predittiva.
Proprio a partire dagli anni 80 il "fare soldi e spendere e consumare a più non posso" è divenuto un valore, un sentire dominante che ha cambiato definitivamente la struttura della società post-moderna, infatti credo che a partire dagli anni 80 il carillon (la nostra storia) che trasmette sempre la stessa storia, si sia come inceppato, proponendo sempre la stessa nota.
La visione comunemente accettata del mondo, soprattutto nel mondo occidentale, che bene o male ha subito varie evoluzioni, si è come inceppata e cristallizzata nei "big '80", uno dei motivi del perché quel decennio crea così ribrezzo, odio, nostalgia ed amore allo stesso tempo. Nel video troverete tutti i temi trattati nel mio blog e in quelli amici, a mio parere è un piccolo capolavoro e voglio essere sincero è sicuramente un'analisi più intrigante di quella che ho offerto io del film, che ritengo valida, però il vantaggio di questa versione che vi propongo è che è un video, quindi molto più emozionale e piena di prove e dettagli intriganti.
Buona visione!



lunedì 10 novembre 2014

IL LOOP TEMPORALE E L'ASCESA DEL DOPPIO


They say we're young and we don't know

We won't find out until we grow
Well I don't know if all that's true
Cause you got me, and baby I got you





I've got you babe- Sonny and cher, la canzone che ad ogni inizio loop, fa risvegliare Bill Murray nel film Ricomincio da capo




Nel nostro tempo diventano sempre più frequenti le analisi cicliche del tempo, il risaputo storico soprattutto in questi ultimi anni ha raggiunto un livello così elevato, che ogni analisi del nostro attuale periodo anche a livello mainstream viene vista come un ripetersi ciclico di eventi passati e come tale per risolvere il dilemma bisogna tornare al passato.
E' una consapevolezza importante ed originale almeno nell'approccio. Certo è che a partire dal 2011 il ripetersi ciclico di eventi è divenuto molto più accumulativo, portando anche i più distratti ad interrogarsi sulla ciclicità del tempo e sulla ripetizione storica, conoscenze antiche ma che a causa della storicità e della falsa linearità del periodo pre post-modernità, non potevano avere un costrutto teorico pratico, cosa che invece avviene oggi.
Come primo esempio possiamo parlare della situazione italiana ed infatti a partire dal 2011 non si fa nient'altro che rievocare e rivivere gli eventi che vanno dal post crollo del muro di Berlino. Questa evidenza è divenuta più chiara proprio a partire dal 2011 con l'ingresso di Mario Monti in politica, che rievocava in maniera sincronicamente perfetta l'elezione di Amato nel 1992 con rischio di bancarotta economica annessa (a cui l'Italia è andata vicina sia nel 1992 che nel 2011) e crollo del sistema dei partiti, ne ho parlato in un articolo passato e quindi non c'è bisogno di ricordare tutte le incredibili somiglianze tra quel periodo e questi ultimi anni. Il crollo della prima repubblica è stato seguito da un cambio completo del sistema partitico: l'ingresso delle destre al governo e la successiva ascesa di Berlusconi (rottamatore della vecchia politica), l'ascesa del partito anti-sistema della lega, la creazione di un finto bipolarismo modello inglese-americano impossibile da attuarsi nel nostro paese, con relativa nascita del termine inciucio (gli accordi sotto banco tra destra e sinistra, tra D'Alema e Berlusconi, la garanzia a quest'ultimo dell'intoccabilità delle sue aziende), moderazione delle sinistre.

Tornando ai nostri tempi, il rottamatore attuale è Renzi, il partito antisistema l'm5s, il finto bipolarismo creato ai tempi da D'Alema e Berlusconi si è mostrato appunto ai giorni nostri come totalmente falso, con l'attuale patto del nazareno e l'inciucio alla luce del sole ed una assoluta eguaglianza tra destra e sinistra tutte intese ad una politica opposta agli estremismi. Ancor più incredibili le vicende riguardo la seconda rielezione di Napolitano, con gli stessi attori di dieci anni fa, Rodotà ed appunto Napolitano. Contesti diversi, fatti simili. 
L'accumulazione incredibile del risaputo come si sa genera il doppio, una sorta di entrata in una dimensione parallela che genera il doppio papa, il primo doppio mandato di un presidente di quasi novant'anni, una tangentopoli bis, una nuova p2 (la p3). Anche wikipedia ci mette del suo riecheggiando un nuovo doppio, la seconda guerra fredda, che assume le stesse caratteristiche della prima. E' così abbiamo il nuovo terrorismo invisibile ed invasivo alla Al Qaeda, Isis, un vero e proprio doppio dell'organizzazione di Osama Bin Laden. L'elenco è infinito e si potrebbe continuare ad oltranza e per chi è interessato può spulciare diverse concordanze cicliche segnalate in vari articoli passati.
La teoria di McKenna spiega a mio parere benissimo perchè si stanno accumulando le ripetizioni storiche, infatti paradossalmente le teorie cicliche tradizionali del tempo, che prevedono spazi temporali enormi tra un ciclo ed un altro in maniera quasi lineare, non riescono a spiegare l'illusione attuale di accelerazione del tempo e del ripetersi frequente di eventi storici.
Lo scorrere del tempo in un ciclo storico può essere spiegato solamente se il tempo viene rappresentato con una spirale, perchè ogni processo storico parte sempre da una situazione di staticità, stabilità, crescita graduale, fino all'intercorrersi e alla vertiginosa manifestazione degli eventi. Verso la fine ad esempio di un impero, di una ideologia politica, di una società, si vede sempre una manifestazione rapida e come conseguenza caotica degli eventi. In un imbuto l'acqua tende a muoversi molto più rapidamente verso il fondo e quando il movimento è più veloce non è un caso che ci "vediamo doppio". Basta fare l'esperimento con una penna muovendola velocemente da destra a sinistra o viceversa e se faremo movimenti veloci non riusciremo a distinguerla bene, anzi ci sembrerà di vederne più di una in contemporanea, anche per questo motivo la figura del doppio riveste un'importanza fondamentale nel nostro tempo, perchè in tempi di accumulazione degli eventi e di velocità vertiginosa del tempo, il doppio si manifesta in continuazione, sia nella scena mondiale che nella vita personale.

Il ripetersi ciclico che porta alla manifestazione dell'archetipo del doppio è a sua volta portatrice di ulteriori archetipi che sono gli stessi sia se parliamo di eventi esterni dall'influenza mondiale, che di eventi personali. Ad esempio ogni ripetersi ciclico avrà la figura dell'ombra che è strettamente legata a quella del doppio, anzi possiamo affermare che l'ombra, il nostro "nemico", il nostro avversario, si forma proprio per via del doppio che a sua volta si è generato a causa del blocco dell'uomo nel loop temporale.
Soffermiamoci bene su questo concetto : il lato oscuro è chiamato ombra e l'ombra come si sa, si forma su una superficie a causa di una sorgente luminosa che trova un "ostacolo" nel suo percorso, creando la proiezione di quel corpo che appunto ostacola la luce. Platone nel suo famoso "mito delle caverne" utilizza proprio le ombre come simbolizzanti ciò che viene creduto reale dagli abitanti delle grotte, mentre in realtà sono solamente delle proiezioni di ciò che è reale e tangibile.
L'ombra è un ostacolo al percorso, una proiezione, qualcosa da superare per raggiungere la nostra meta. E' il nostro "doppio" e non è un caso che la letteratura mondiale di tutti i tempi si è sbizzarrita con questo mito, associando il doppio con il lato oscuro, basti pensare la nostra narrativa moderna con "lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", film come Psycho e miriadi di altri esempi. Ogni racconto ha la sua ombra e nella nostra vita personale si manifesta come demoni personali, persone che ci stanno antipatiche e con cui siamo in conflitto. Tutti questi elementi in realtà rispecchiano parti di noi stessi non accettate, represse. Ciò che è superato, accettato e vinto, non ci può dare nessuna repulsione, perché non ha nessun potere su di noi, l'ombra diventa un campanello d'allarme, è un ostacolo non superato, indica la nostra imperfezione ed i nostri limiti, ma anche ciò che non è conosciuto e come conseguenza ciò che crea in noi paura e repulsione. L'ombra è ciò che toglie l'innocenza, ma è anche ciò che ci fa recuperare la nostra essenza. Nella fiaba archetipa di "cappuccetto rosso", il lupo (l'ombra) è la maschera sociale, la paura, ma ciò che renderà Cappuccetto Rosso meno ingenua permettendogli di riconoscere la propria essenza (la Nonna, ovvero la saggezza). 
Da quando il loop è entrato nel vivo (ciò che noi chiamiamo storia), il doppio è entrato nella nostra realtà portando al nascere delle religioni dualistiche (tra le prime abbiamo lo Zoroastrismo che parla di lotta tra due divinità, luce ed oscurità, bene e male), aumentando sempre di più la sua influenza, fino ad avere un riconoscimento semi-scientifico per così dire in ambito psicologico e psichiatrico, con la scoperta dell'inconscio (ombra, ciò che è nascosto) che influenza il conscio. Da una rappresentazione simbolica nata millenni fa e rappresentata dalle religioni, con l'accellerarsi del tempo e il restringersi del loop, il doppio diventa un'evidenza empirica, un modo per fare politica, una maniera di stare nel mondo.
Molti affermano che la venuta del doppio si è avuta dopo la rivoluzione francese, profetizzata ed annunciata da diversi scrittori come Mary Shelley con Frankestein, Poe, Hoffmann, ma anche la teosofia. Il mondo post-rivoluzione francese è infatti il mondo in cui l'uomo non è più al centro dell'universo, il cogito ergo sum di Cartesio non è più il principio fondante della realtà, anzi l'uomo non è altro che un animale evoluto (Darwin), una delle tante specie presenti sulla Terra, limitato, imperfetto ed addirittura con un lato oscuro (l'inconscio, l'alter ego, l'ombra che esplode nella narrativa e negli studi del Settecento e dell'Ottocento). 
Il Soggetto non è più al centro della narrazione, anzi esso perde sia in Nietzsche che in Freud, consistenza e razionalità, perchè in entrambi emerge una figura inquietante, un alter-ego, il doppio appunto, che è una figura non razionale, ma naturale e primigenia, che si basa sugli istinti. Nietzsche arriverà quindi a rifiutare tutti i valori morali e le categorie assolute annunciando la morte di Dio, mentre Freud invece di arrivare al nichilismo metafisico di Nietzsche, cerca un modo per far convivere il Soggetto (non più centro della realtà) in una manifestazione caotica, divisa e doppia.
La suddivisione dell'io, il doppio, sottotraccia promulgata da millenni di religioni ed esoterismo, diviene una consapevolezza mondiale, grazie all'accelerazione del loop temporale che porta il doppio a manifestarsi e a non essere più contenuto, esso si libera nella realtà portando l'uomo a confrontarsi con il suo passato e con i suoi limiti. Non è un caso che la moda della catalogazione, la nascita dei musei, dell'archeologia, dell'antropologia, la fissazione per le antiche civiltà (Antico Egitto in primis) avviene proprio nel periodo tra il Settecento e L'Ottocento, spazio temporale in cui la velocità del loop porta (riprendendo l'esempio precedente della penna) la realtà a sdoppiarsi e a ripetersi frequentemente rispetto al passato. Nella prima metà dell'Ottocento vi è infatti la nascita del Romanticismo, da cui usciranno molte riflessioni sul doppio, a questo riguardo Freud riferendosi a questo movimento e al modo in cui parlava dei vari personaggi protagonisti della narrazione afferma sul suo libro Il perturbante, in Saggi sull'arte, la letteratura e il linguaggio:

"...la comparsa di personaggi che, avendo uguale aspetto, debbono venire considerati identici; l'accentuazione di questo rapporto mediante il salto di processi mentali dall'una all'altra di queste persone - che noi chiameremmo telepatia - così che l'uno è compartecipe del sapere, del sentire e delle esperienze dell'altro; l'identificazione con un'altra persona sì da dubitare del proprio Io o da sostituire al proprio Io quello estraneo, e quindi un raddoppiamento dell'Io, una suddivisione dell'Io, uno scambio dell'Io;... il costante ritorno dell'uguale, la ripetizione degli stessi tratti del volto, degli stessi caratteri, degli stessi destini, delle stesse azioni delittuose, e perfino dei nomi attraverso parecchie generazioni successive...".



Quadro del pittore romantico Caspar David Friedrich dal titolo Un uomo una donna davanti alla luna realizzato nel 1819 circa (Dresda, Gemaldegalerie)


Il Romanticismo infatti è opposto all'illuminismo che credeva alla razionalità della realtà, al fatto che l'uomo potesse comprendere il mondo tramite la ragione. Gli esponenti del Romanticismo cominciano a comprendere come l'io, l'uomo, sia un essere frammentato, cominciano ad avere consapevolezza del doppio, per questo non credono nelle rassicuranti teorie illuministiche.
Uno dei maggiori poeti romantici, Heinrich Heine, non a caso scrisse una poesia dedicata al tema del doppio, titolata appunto "il doppio", tema che appare in innumerevoli autori romantici, come Hoffman ad esempio, nel racconto "gli elisir del diavolo". Anche Dostoevskij sarà fortemente influenzato da questo tema che riproporrà nel suo romanzo "il sosia", la cui trama parla del senso di alienazione di un impiegato. E proprio parlando di distacco, di doppia vita, di stress da vita moderna, abbiamo Marx che parla di un individuo alienato, isolato, frammentato dal lavoro che lo rende partecipe di ritmi e bisogni non naturali. L'avvento del mondo industriale e della tarda modernità, porta all'accelerazione del tempo, ad una vita più veloce e stressante che porta la frammentazione dell'individuo alla luce del sole. 
In tempi storici lineari, in periodi pre-illuministici, i processi storici erano molto più lenti, la realtà più statica ed il doppio tenuto a bada e rappresentato come qualcosa di mistico, religioso (diavolo, satana, l'inferno), ma con l'accelerazione del tempo e con l'entrata del loop alla fine dell'imbuto, il doppio perde la sua connotazione religiosa-simbolica-mitologica, per divenire qualcosa di interiore all'uomo e alla società stessa. I demoni non sono relegati all'inferno, ma sono dentro di noi ed intorno a noi e l'inferno è la terra stessa.
Una consapevolezza orribile per molti uomini che cominceranno a vedere al passato con forte nostalgia (il Romanticismo non è altro che un movimento nostalgico verso il passato) e a ricercare proprio nel passato il significato del presente, ad esempio la nascita del Louvre porta il collezionismo da essere privato e dinastico, a pubblico e collettivo e l'archeologia e l'antropologia diventano metodi di studio per capire le cause che hanno portato all'attuale presente. La mania del passato diventa collettiva a causa di un presente stressante, caotico e frammentato, un modo per trovare ordine ed unione, in un mondo sempre più doppio nelle sue manifestazioni.
Il doppio è quindi alla base di tutta la civiltà storica che utilizza in ogni processo culturale, storico, dialettico e conoscitivo in generale, il dualismo ontologico, che ha influenzato la stessa scienza. Rivedere in questo senso il mio breve articolo Collasso del tempo e nichilismo.
Cercando di sintetizzare al massimo quello che ho scritto fin'ora, la ciclicità temporale e la struttura del loop in cui è intrappolata l'umanità, porta ad un ripetersi di eventi e alla creazione e alla manifestazione del doppio, che in tempi antichi era relegato al mito e a figure religiose, mentre a partire dal 18° secolo, diviene un processo reale e tangibile che entra nel nostro quotidiano. La spiralità del tempo porta il manifestato ad essere percepito ad ogni sua fase come più veloce, breve e caotica, portando ad episodi di sdoppiamento, dove il doppio domina completamente la realtà, per via della contrazione del tempo, dell'accumulazione e del risaputo storico ed ecco perché attualmente il doppio è presente praticamente dappertutto ed anche perché si accettano e si comprendono fenomeni come la psicopatia e l'amoralità. L'ombra non è più nascosta, il doppio si è rivelato completamente, non può essere nascosto e l'unico modo per uscire da questa impasse è integrarlo in noi, accettarlo e superarlo.

Il protagonista di "Ricomincio da Capo" ad un certo punto della storia è stanco ed esausto dal ripetersi continuo della stessa giornata e tenterà in vari modi di suicidarsi, adotterà il nichilismo cercando di autodistruggersi, ma nella canzone che gli da la sveglia ad ogni nuovo loop, è nascosto il modo in cui uscirne, ovvero bisogna crescere, accettarsi e così farà il protagonista del film, comprendendo i suoi bisogni e quelli altrui, abbandonando il suo cinismo ed invece di conquistare Rita, la donna che comincia ad amare, facendo il Casanova, comincerà ad essere semplicemente se stesso, dando stimolo ai suoi ritmi naturali. Diventa un uomo migliore cosa che lo fa uscire definitivamente dal loop.
Non è forse vero che se non comprendiamo un errore esso si ripresenterà a noi continuamente in futuro? Se dimentichiamo o addirittura siamo indifferenti al fatto che il fuoco brucia, continueremo a toccarlo in continuazione, ad avere piccole bruciature, finché poi capiterà un incidente più serio che ci farà comprendere come non si possa maneggiare il fuoco a mani nude. E' un processo presente in ogni ambito della nostra vita, non c'è bisogno chissà di quale evidenza empirica, sappiamo che se non comprendiamo un errore, se non superiamo un limite, esso si ripresenterà a noi. Il segreto del loop temporale è proprio questo, perché se è vero che l'umanità ripete gli errori e come spesso viene detto "non impara nulla dal suo passato, dalla storia" e pur vero che individualmente noi possiamo divenire una barriera, una dimensione alternativa che riesce a manipolare e a non farsi fortemente influenzare dal loop. Stesso il loop temporale in se non è qualcosa di negativo, ma è uno strumento vantaggioso tramite il quale comprendere se stessi, perché si può vivere bene solo se si conosce la propria interiorità.


Piccolo aggiornamento: è notizia di questi giorni la vicina dimissione di Napolitano (forse a capodanno o nel 2015 o prima chi lo sa), quindi dopo il doppio papa, avremo il doppio presidente della repubblica (cosa nuova in Italia), che a sua volta ha avuto il doppio mandato, evento che si collega in un certo senso a ciò che ho scritto in questo articolo riguardo il doppio, come manifestazione in questo caso esterna negli eventi mondiali. Certo era da ingenui credere che il secondo mandato di Napolitano sarebbe durato sette anni e quindi diciamo questa notizia non ha la stessa portata e sorpresa delle dimissioni del papa nel 2013 (anch'esse anticipate da varie notizie di probabili dimissioni), ma sicuramente è un evento molto significativo.