venerdì 25 maggio 2012

CICLICITA' E SCANSIONE DEL TEMPO - Ultima parte


Prima di parlare dell'ultima fase decadente del post-moderno, quella in cui ci troviamo attualmente, volevo introdurre alcune nozioni cicliche storiche, molte derivano dallo studioso ed esperto di ciclologia Francois Masson, cognome strano, che a sua volta ha studiato molti altri autori ognuno dei quali fa partire la sua analisi ciclologica basando il tutto sul grande anno platonico, ovvero sul numero del ciclo precessionale/solare di 25.920 anni.
Questo studioso in un suo studio degli anni 70, a sua volta aveva diviso questo grande periodo in altri mini-cicli. La sua visione storica così ampia permise a lui negli anni 70 di predire la fine dell'URSS alla fine degli anni 80, inizio anni 90.
Egli scrisse:

Quindi gli eventi si ripetono ciclicamente, ma non è il ripetersi sempre degli stessi eventi, è più simile ad una spirale ascendente; eventi simili si manifestano in un contesto interamente nuovo, ma le loro radici più profonde sono identiche.
In Francia, Michel Helmer è stato il primo a riaffermare e ad applicare con successo questa antica teoria, aiutato dalla sua scoperta del numero Phi=1,616 (f) il cui uso lo rende in grado di localizzare i momenti di massimo di ogni ciclo.

Una visione tutto sommato simile a quella di Terence McKenna che da una visualizzazione del tempo a spirale, una spirale che si contorce in se stessa fino a raggiungere un punto zero. La visione ciclica del tempo, del continuo ritorno è una delle conoscenze più antiche che è stata rappresentata da tutti i popoli del nostro pianeta anche tramite l'Ouroboros, il serpente che si morde la coda, simbolo antico ed universale.
Nella pop culture ciò è stato rappresentato dal film la Storia Infinita, tratta dal libro di Micheal Ende, dove l'Aurin, il gioiello, lo splendore, il tempo, l'Ouroboros può essere indossato solo da colui meritevole e che avrà il compito di salvare l'infanta imperatrice che sta morendo perchè non ha un nome. Il nome è ciò che porta il non manifestato a manifestarsi, in principio era il verbo, ciò che ha il potere di manifestare, rendere possibile il manifestato.
Così abbiamo cicli conosciuti (esotericamente parlando) come quello di 2160 anni (cambio di era zodiacale, passaggio precessionale da una costellazione zodiacale ad un'altra, ad esempio da pesci ad aquario) che porta in genere un cambio totale di religione e civiltà. L'era dei pesci portò infatti la religione cristiana e l'avvento di governi basati sull'utopia (comunismo, liberismo, monarchia, nazismo, fascismo), fanatismo (stati teocratici) ed egoismo (democrazie plutocratiche) 
Il segno di Ariete iconograficamente richiama
il Bafometto, a cui vengono associati
movimenti occulti che dominano il pianeta e che
nell'era dell'Ariete, dopo la distruzione di Atlantide,
avrebbero ripreso il dominio sulla terra per
instaurare la "pace universale nell'umanità" come
nell'interpretazione che da Eliphas Levi del Bafometto,
rappresentato con una testa di capra con
le corna e le scritte "solvi" et "coagula", ovvero
dividi ed unisci, dividi et impera, crea il caos per
creare ordine
Nell'era precedente dell'ariete, era iniziata la volontà dei popoli a differenziarsi e a sopraffarsi tra di loro, ariete è segno che ama scoprire ed esprimersi individualmente ed infatti in quell'epoca nascono i primi veri imperi. Segno dominato da Marte, in quel periodo nasce l'arte della guerra, nascono gli eserciti e Marte viene adottato da molti imperatori e Dei pagani. Si crea un universo di divinità che hanno gli stessi pregi e difetti degli uomini, organizzati in una gerarchia e in un cielo piuttosto prossimo, l’Olimpo.
Il popolo simbolo dell'era dell'ariete è l'ebreo, con Mosé che porta la nuova religione ripudiando gli idoli (il vitello d'oro simbolo della precedente era del toro).
Il dio Marte, nella Grecia antica Ares
similare ad Aries-Ariete, era
dell'ascesa dell'arte della guerra
e degli eserciti
L'ariete porta la religione nella società, la civiltà è religione, il popolo ha un patto con Dio, cosa che l'era dei pesci cristiana (in cui uno dei simboli più importanti è proprio il pesce che tra i cristiani delle origini veniva utilizzato come segno di riconoscimento), più fanatica, ma più individualista, sovvertirà, perché ogni uomo deve essere sacerdote di se stesso e vivere il sacro interiormente. I Caratteri fanatici dei pesci hanno portato al rafforzamento si di una spiritualità individuale (rispetto a quella collettiva e legata ai destini di un popolo che si aveva in Ariete e di cui
gli ebrei sono ancora gli eredi), ma che in un mondo fortemente duale ha bisogno di intermediari e quindi abbiamo un clero molto forte almeno per gran parte di questa era e dato che per alcuni spiritualmente il pesce è simbolo della spiritualità che si fa materia, il pesce si sente cosa diversa dal mare, dall'oceano che lo contiene e ciò porta ad un'esasperarsi del dualismo che ha portato per gran parte di quest'era all'allontanamento ed antagonismo dei principi maschili e femminili che come conseguenza ha portato al sesso come taboo e ad un certo controllo delle emozioni e degli stati d'animo che solo il post-moderno con vari rituali (tra cui il rock 'n roll) ha portato a sprigionarsi.
L'era dell'aquario, come già enunciato, si muoverà in binari opposti perchè scompariranno gli intermediari ed il rapporto tra gli uomini e lo stesso potere avranno uno schema a rete orizzontale. I social network e i nuovi modelli societari a reti e nodi sono un prologo di un processo già iniziato, anche per questo motivo l'nwo non ha vita lunga. Viviamo in un periodo caotico di riflusso, di ultimo colpo di coda che temporaneamente potrebbe far manifestare per un'ultima volta questa concezione vecchia di potere e quindi potremo vedere l'nwo manifestarsi, ma come già detto sarebbe un fuoco di paglia temporaneo, non si può sfuggire a questi processi.
Tenendo in conto i miei articoli precedenti e l'inizio del ciclo razionale-scientifico inaugurato dalla rivoluzione francese, ho affermato come il periodo di ascesa di questo ciclo sia terminato con lo scoppiare della prima guerra mondiale, dove le certezze di un progresso infinito rivolto al bene e dove l'avvento della fisica quantistica, distrussero la visione positivista scientifica fino ad allora in auge.
Fatta questa premessa ed introdotto il famoso ciclo di cambio di era zodiacale, soffermiamoci su un mini ciclo molto importante ovvero quello di 180 anni che è il ciclo di cambiamento politico dei regimi, addizioniamo questo numero al 1789 ed arriviamo al 1969, dove vi fu una rivoluzione speculare a quella francese, che ampliò i dettami e la visione delle rivoluzioni settecentesche, che avendo una visione molto più universale, non potevano tener in conto i valori di ogni individuo, infatti se la rivoluzione francese affermava che per raggiungere "liberté, egalité e fraternité" ci fosse bisogno di un nuovo ordine e quindi di un cambio di potere che avrebbe portato la distruzione della monarchia e del potere della chiesa, nella rivoluzione speculare del '68 che concludendo il ciclo dei 180 anni da via ad un nuovo percorso politico, ci si sofferma su libertà più individuali e meno universali, la rivoluzione del 68 é giovanile, legata alla liberazione dei costumi, ad un individuo che vuole distruggere la civiltà patriarcale ed avere una società più egualitaria non solo nella forma. Le aspirazioni sono individualiste più che universali, se infatti la rivoluzione francese portò alla distruzione dell'old order e all'ascesa delle nazioni e degli stati democratici moderni, 180 anni dopo, il cambio di potere e regime portato dal movimento studentesco del '68 fu un superamento del concetto di stato nazione, o meglio il prologo della globalizzazione e di un potere che lega le sue pretese di libertà ed uguaglianza ad organismi sovranazionali o come rovescio della medaglia a movimenti privati e non più universali (i vari piccoli partiti e movimenti nati nell’ultimo secolo come Greenpeace, gli umanisti ecc.). E' chiaro per il movimento del '68 che il problema non è in se tanto la forma di governo, quanto la libertà che ognuno ha all'interno di quello stato nazione (perchè la democrazia c'è, bisogna solo farla funzionare), prospettive meno universali più individuali.
Nel 68 eravamo ancora in una forte epoca ideologica, ma i germi post-moderni contenevano in se anche un superamento dell'ideologia, mostrato da molti movimenti, che più che rivoluzione proletaria, si accodavano a diritti civili e libertà individuali, il partito era lo strumento per realizzare questo scopo, non il fine. L'invasione dell'Ungheria, la smitizzazione di Stalin e la primavera di Praga avevano già preparato il campo per un mondo meno ideologico ed infatti le pretese rivoluzionarie comuniste si trasformeranno in terrorismo negli anni 70, insomma il cambio di potere, la staffetta tra le due rivoluzioni di pensiero (il '68 è un ampliamento della rivoluzione francese) è il passaggio dagli stati nazione alla loro decadenza, in un mondo maggiormente interconnesso (quello del 68) in cui ciò che è importante è la libertà individuale e non più solamente quella collettiva come nel 1789.
Sintetizzando potremo dire tenendo in conto solo il lato politico 1789= lotta per la democrazia 1968= libertà individuali e accrescimento di poteri sovranazionali e all’opposto di forme di potere decentrate a sistema orizzontale.
Importante notare come la fase rivoluzionaria si concluse nel 1799 e nel 1815 ci fu il congresso di Vienna, la controriforma che cercò di imporre disperatamente di nuovo l'old order. Stessa corrispondenza troviamo nel periodo dal 68 in poi:
dopo il 68, dieci anni dopo, l'atmosfera di ribellione, che vigeva già da inizio post-moderno e che aveva visto le manifestazioni studentesche del 68 come evento catalizzatore, svanisce, si aprono gli anni di piombo; in realtà la rivoluzione sessantottina (visto anche l'accelerarsi del tempo) è durata solamente una stagione, ma un piccolo spirito rivoluzionario è sopravvissuto per almeno 10 anni, però distorto dalla fase conservativa e non più di ascesa del post-moderno. Il movimento punk fu l'ultimo sussulto e durò una stagione, l'omicidio Moro fu un segnale di fine dei giochi. Abbiamo detto che dopo 16 anni dalla fine della rivoluzione francese (1799), ovvero il 1815, ci fu la controriforma apportata dal congresso di Vienna. Se aggiungiamo 16 anni al 1968 arriviamo alla controriforma del 1985, prologo di globalizzazione, revivalismo, fine guerra fredda e vittoria del liberismo ed imperialismo americano.
Un altro ciclo importante è quello di 360 anni, perchè qui a cambiare non è solo la politica dei regimi (come visto nella staffetta 1789-1968-69) ma cambia il regime ed anche l'ideologia interna, quindi l'influenza scientifica razionale dovrebbe concludersi nel 2149 (o qualche decennio prima), ma nel nostro presente inizierebbe l'età di decadenza di questa età, che avendo meno presa, porta all'emergere di una scienza di frontiera sempre meno accademica, in ciò aiutato dalle influenze innovative dell'aquario dominato da Urano che ci porterà ad un futuro molto prossimo con free energy, viaggi interspaziali, fino al collasso della visione scientifico razionalista che porterebbe l'uomo (oramai dominatore della materia e degli elementi e viaggiatore nello spazio immenso) a rivolgersi ai mondi interiori, a coltivare la sua spiritualità.
Ok in realtà possiamo resettare questo intero mio scritto, perché questo momento storico particolare, quello stargate che dagli anni 50 ci ha portati nel mondo a-storico attuale, che ci ha trascinati alla coda finale della spirale, rende inutile discutere ancora di ciclologia, perché siamo alla fine dell'anno platonico, reset, nuovo inizio, siamo in un periodo unico nella storia dell'umanità conosciuta, a-storico e che sintetizza tutte le pulsioni avvenute in tutta la storia umana. Il revivalismo, l'imitazione, sono processi insiti dentro l'uomo, ma mai a questo livello, questo è il periodo in cui si mette in discussione tutto, dove tutto viene archiviato, dove si miscelano tutti i saperi umani, non è semplice revivalismo, semplice imitazione ristretta ad un luogo, ad un popolo (i romani verso i greci ad esempio). Questo processo si è accelerato con l'inizio della fase decadente del post- moderno dal 1991, l'inizio del "tempo del non tempo" per i Maya, dove la globalizzazione, l'interconnessione sempre più stretta, ha portato da una parte al rafforzarsi degli organismi sovranazionali, dall'altra ad una voglia di decentramento e di dinamiche a nodi e a rete, processo favorito da internet e dai nuovi movimenti antagonisti che rivelano come la nostra realtà sia un intero matrix. L'ultima Battaglia tra potere e umanità.
Spirale di Fibonacci, la misura aurea presente in ogni forma
in natura dal macrocosmo al micro-cosmo, graficamente
rimanda anche alla visione a spirale del tempo proposta
da Terence McKenna, come anche accennato
da François Masson nel suo studio ciclico proposto
sopra in cui grazie allo studioso Michael Helmer
veniva fuori la misura 1,616 ovvero la
misura aurea 1,618
Insomma essendo in una zona a-temporale, dove la storia è un cadavere, dove la puzza di deja vu è continua, ha senso discutere di cicli? Sta avvenendo qualcosa di più grande.
Esistono naturalmente delle corrispondenze e la ciclologia è ottima come mostrato per interpretare passato e una parte del presente, ma non ci aiuterà nel futuro.
Certo è che in questo 2012, l'immobilismo della nostra attuale realtà ha raggiunto livelli fastidiosi enormi, ma comunque sotterraneamente la morte della politica e dei partiti (che per ora è evidente solo in Italia ed in genere nell'Europa meridionale), unita alla credibilità zero degli apparati economici che sostengono il nostro sistema, ci da importanti segnali.
Insomma voglio questa volta che siate voi pochi lettori di questo blog a dirmi cosa succederà dopo il crollo del post-moderno e della nostra attuale civiltà! Un vostro parere...

*aggiunte piccole correzioni riguardo correlazioni 68 e rivoluzione francese

mercoledì 16 maggio 2012

CICLICITA' POST-MODERNA E DECLINO DEL ROCK - seconda parte


Il post-moderno si apre sotto l'influenza di Plutone come già scritto nella serie di articoli di "Ritorno al futuro". Il post moderno è un'era plutoniana di distruzione totale per creare qualcosa di nuovo. Plutone è il pianeta che governa le forze nascoste sotterranee, simbolo anche del nucleare. Il suo archetipo si manifesta (come ogni cosa nell'universo) quando l'osservatore dell'universo olografico lo scopre nel 1930, anno in cui si sente per la prima volta parlare di post-moderno.
Così è stato anche per Urano, che è il pianeta del rinnovamento, del nuovo, non a caso scoperto poco prima della rivoluzione francese, ovvero nel 1781, ma era già stato osservato diversi decenni prima senza però capire che si trattava di un pianeta. Insomma le varie rivoluzioni di pensiero di fine settecento e ottocento sono state governate da Urano, mentre il più caotico post-moderno è dominato da Plutone, la cui influenza è più nascosta, ma smuove forze sotterranee pericolose. Plutone è simbolo del mondo sommerso, degli abitanti che vivono sottoterra, dell'ade, simbolo anche di un'inconscio le cui forze possono liberarsi definitivamente con il rock 'n roll, la rivoluzione dei costumi e la liberazione sessuale. Plutone, Ade, simbolo dell'Underworld manifesta i taboo tenuti a bada nel passato. Plutone ha un'influenza duratura ed estrema, anche se ha bisogno di parecchio tempo per manifestarsi pienamente.
I due pianeti più destabilizzanti, simboli del cambiamento e del rinnovo che trascina tutto (Urano) e sotterraneo ma non per questo meno destabilizzante (Plutone), vengono scoperti, gli archetipi che essi rappresentano liberati e non è una coincidenza che la loro scoperta avvenga nel periodo in cui l'uomo cerca di abolire la schiavitù, lotta contro la tirannia, contro il potere gerarchico, contro gli dei, in cui l'individuo diventa più importante della collettività, pretese magari rimaste teoria ma che non rimangono più solamente oggetto di studi filosofici, da ciò un progresso nelle scienze e in vari campi umani a una velocità vertiginosa che ci ha portato dalle carrozze trainate dai cavalli ai razzi mandati sullo spazio in poco meno di un secolo.
A ciò si aggiunge l'influenza mistica di Nettuno, scoperto nel 1846, che è il pianeta che domina la verità mistica. 
Nettuno porta alla consapevolezza che tutto ciò che è materiale si dissolve per lasciar posto allo spirito dell'anima, alle sensazioni, ai sogni. E' il pianeta della lenta trasformazione spirituale. Nettuno, positivamente domina la verità mistica, il desiderio universale di unione con l'entità spirituale che l'uomo avverte solamente. Influenza i sogni, le visioni e i suoi ideali. Può incoraggiare la carità, il sacrificio di sè.
Negativamente emerge l'avidità, l'inganno verso se stessi e verso gli altri. Inoltre può creare uno stile di vita improntato sul cinismo e sulla disillusione. I Nettuniani possono dedicarsi alle religioni, alla moda o ancora, perdersi nei paradisi artificiali e tragici, come droga e alcool. http://www.scienze-esoteriche.com/astrologia/pianeta-nettuno.php
Non è un caso che soprattutto dopo la scoperta di Nettuno, prolifichi anche tra la gente comune la voglia di esoterismo, la scoperta delle vecchie tradizioni, in ciò incoraggiato anche da un'archeologia che metteva in luce popoli appartenenti ad un passato remoto. Spiritismo e teosofia o l'antroposofia con tutti i loro difetti sono i simboli di una spiritualità individuale e poco legata ai dogmi, alle religioni e alle gerarchie ecclesiastiche, ad un uomo che vuole percorrere il proprio cammino di conoscenza spirituale individualmente e senza intermediari che interpretano al posto suo la metafisica.
Tutto ciò si manifesta anche in modo distorto, infatti, la voglia del divino può portare anche a perdersi nell'abisso e vediamo quindi il fenomeno degli hippie che basano la loro spiritualità spesso soprattutto sul trip e l'uso di droghe, pericolo insito nell'influenza nettuniana.
Fumeria d'oppio
Le esperienze passate sciamaniche fatte in consapevolezza (sostanze allucinogene per raggiungere stati superiori di coscienza), si espandono soprattutto a partire dall'ottocento anche tra la gente comune che fuma oppio per piacere, che usa allucinogeni e altre droghe senza consapevolezza, rovinando così corpo, mente e anima. Insomma questi tre pianeti aprono un vero e proprio vaso di pandora che distrugge il vecchio ordine.
Chi studia storia, ma questo è una consapevolezza anche dei profani della materia, capisce che essa segue dei cicli, lo vediamo ad esempio nella nascita degli imperi che hanno una fase di ascesa, conservazione e successivamente di decadenza, questo è anche il ciclo di crescita dell'uomo, delle stagioni,
di ogni cosa presente nella realtà ed infatti il grande ciclo scientifico-razionalista descritto nel precedente articolo, ha finito il suo periodo di ascesa nel 1912. Il periodo di ascesa ha avuto il suo anno culmine nel 1905. 
Naturalmente anche il post-moderno ha il suo periodo di ascesa che parte dal 1956 e si conclude nel 1971, il suo periodo di conservazione (1971-1991-'92) che in genere è un periodo dove il tutto si cristallizza e comincia ad esserci la routine, in cui ciò che era nuovo diventa conosciuto, una fase che precede quella decadente, dove non esistono spinte propulsive, dove le forze conservative trasformano gli impulsi rivoluzionari del primo periodo, in regole che servono a mantenere lo status quo. 
Proprio nel 1992, anno in cui inizia la fase decadente del post-moderno, in perfetta sincronia con il calendario Maya, inizia l'ultimo katun del quinto sole (l'era in cui siamo ancora per poco) chiamato dalle tradizioni Maya "il tempo del non tempo" che sarebbe cominciato proprio nel 1992 ed anticipato dall'eclissi solare dell'11 luglio 1991 prevista dai Maya con incredibile precisione centinaia di anni fa e che stava a simbolizzare il ritorno di Quetzacoalt, il serpente piumato. Secondo il Chilam Balam - un libro sacro maya - sette anni dopo  l’inizio dell’ultimo Katum (1999), inizierebbe un’era di oscurità e le convulsioni della Terra – scosse, uragani, eruzioni vulcaniche – aumenterebbero sensibilmente. Insomma l'inizio della fase decadente del post-moderno (91-92) coincide con la fase finale dell'era del quinto sole dei Maya.
Prima però di arrivare a quel periodo descriviamo meglio quelli precedenti, cercando di aggiungere nuovi dati, visto che oramai chi legge il mio blog, sa perfettamente cosa intendo per post-moderno in maniera abbastanza approfondita. Il termometro principale per parlare di questi cambiamenti sarà soprattutto la musica, come già detto nella serie di articoli su "Ritorno al futuro", la pop-culture intera è il settore principale in una società spettacolare come il post-moderno, per capire i cambiamenti che avvengono all'interno di essa:
come abbiamo accennato nel precedente articolo, oltre agli anni portali, esistono anche anni in cui il sentire dell'epoca raggiunge il culmine; ad esempio ho parlato del 1905 come l'anno in cui le spinte propulsive positive e negative della belle epoque ed in parte del ciclo razionalista-scientifico, raggiunsero il culmine.
C'è da premettere che noi siamo ancora dentro l'età scientifica-razionalistica che si è aperta nel 1789, però ci troviamo anche nel "non tempo", in un periodo particolare, in una specie di ancora di salvezza che da un certo punto di vista rende possibile l'impossibile, siamo in un'epoca dove sarebbe possibile sconfiggere l'influenza dei cicli cosmici ed agire in totale libertà fuori dalla matrice. Questa è l'enorme possibilità che ha l'umanità oggi, da qui si spiega come mai saperi per millenni tenuti nascosti, ogni tradizione e percorso spirituale è disponibile con un clic. Così si spiega il nostro periodo in cui sembra tutto sintetizzarsi, nulla cristallizzarsi, dove sembra quasi che stiamo ripercorrendo l'intero percorso umano senza che si veda nulla di nuovo all'orizzonte. Sembra di trovarsi quasi ad una specie di spettacolo teatrale che tende ad omaggiare
la storia terrestre; questa epoca è quella dei revival, non storica, dove ogni pulsione storica viene manifestata, ma non entra nei libri di storia, dove i poteri millenari che ci dominano vengono incredibilmente svelati,
quando su di loro si era saputo qualcosa sempre in maniera distorta nel passato.
Mi viene da ridere quando le persone parlando di nuova era, di 2012, si soffermano sulle solite cazzate hollywoodiane, sul sensazionalismo, quando la prova del cambiamento epocale é sotto il loro naso, nella loro stessa esperienza di vita e questo ha poco a che fare con una visione del 2012 alla voyager.
Il 2012 comunque rimane un anno portale importantissimo, almeno a livello simbolico ma anche un mezzo per l'elite di togliere la speranza del cambiamento, evitare alle gente di saper interpretare i segni (perchè il cambiamento più enorme è quello interiore) e far crescere la paura nella gente, perchè da una parte si può simulare una mini-apocalisse che spaventerebbe e renderebbe mansueti i più (opzione hollywoodiana), 
dall'altra parte (e di questo si parla poco), il 2012 potrebbe rivelarsi come un millenium bug molto più grande, ma ad un livello superiore servirebbe a togliere ogni speranza all'uomo su una sua liberazione prossima e sulla possibilità di cambiare le cose, sarebbe la più grande delusione che si sia vista. Per dire immaginate che fine farebbero i vari Wilcock, Braden ed altri, uno sciacallaggio digitale incomberebbe su di loro.
Immagino già i soliti debunker che nonostante l'età logica razionalista in cui ci troviamo, cercano di far leva sulle emozioni, la manipolazione e l'inconscio, vedendo il non succedere niente nel 2012, come la sconfitta persino di chi studia complotti, insomma i debunker non vedono l'ora di inserire tutti noi che amiamo andare oltre le fonti ufficiali e lo status quo (anche chi  non ha mai parlato di 2012 in maniera catastrofica senzazionalista), nel novero dei visionari, dei personaggi sconfitti dalla realtà delle cose. Gia me li vedo "è finito il tempo delle cazzate sull'11 settembre, sulle scie chimiche, il 2012 è passato, finalmente potete farvi da parte".
Si sa la gente è superficiale e nella sua mente vede che so l'11 settembre, il 2012, l'nwo come tematiche non separabili l'un dall'altro, perchè incosciamente sa che è così, ma il debunker
ne approfitterebbe di questa consapevolezza per fargli vedere questa unione da un punto di vista sbagliato. L'uomo non ama molto l'introspezione e aspetta da una parte sempre la pappa pronta o il messia che la venga a salvare, mentre dall'altra ci sono altri tipi di umani, tipo i debunker che sono pronti a salvare il sistema, a difendere lo status quo che nonostante tutto sta crollando miseramente, quindi 2012 grande fake o meno, quello che aspetta nel migliore dei casi soprattutto a quest'ultima categoria di persone legata allo status quo è una vittoria di Pirro, perché prima o poi dovranno confrontarsi con la realtà e soprattutto con loro stessi. Stanno interpretando una parte meschina, c'è da compatirli.
Ritornando al discorso principale, il primo periodo di ascesa del post-moderno ha il suo anno-culmine nel 1966-67, biennio che ogni amante del rock ricorda con i lucciconi negli occhi per il numero di capolavori ed album epocali e seminali per il genere che uscirono. Il 1967 è praticamente considerato all'unanimità come l'anno leggendario, irripetibile, probabilmente il migliore nella storia del rock e non è difficile capire come mai, basti pensare all'uscita di "Are you experienced" con cui Jimi Hendrix debutta, replicando in quello stesso anno con "Axis: bold as love";  ma furono tanti gli artisti epocali che debuttarono in quell'anno,  dai The doors (il cui primo album è stato composto nel '66 ma pubblicato il 4 gennaio '67) a cui segui l'altrettanto acclamato "Strange days"(sempre del '67) con la copertina circense che omaggia Fellini; le porte della percezione avvertivano come i nostri fossero strani giorni ed il modo perfetto di rappresentarli
copertina dell'album "Strange days" dei The Doors
erano artisti di strada e circensi, l'unico modo in cui il post-moderno possa essere descritto. Abbiamo anche il debutto dei Pink Floyd che è anche uno dei capolavori assoluti della psichedelia "the piper at the gates of dawn", per non parlare di uno degli album più acclamati della storia, di uno dei gruppi più divinizzati nel nostro pianeta ovvero "Sgt Peppers" dei Beatles, il meno famoso ma non altrettanto incredibile "forever changes" dei Love, e l'altrettanto avanti nei tempi "absolutely free" di Frank Zappa, che nel '66 aveva debuttato con "Freak out". Lascio da parte il '66 altrimenti faremo notte e parlerò fra poco dell'album simbolicamente più importante del '67 che ancora non ho nominato. Comunque sia, l'anno culmine, come già accennato, è quel periodo in cui il meglio di un'epoca si esprime al massimo della creatività, raggiunge lo zenit, per poi decomporsi e passare ad una successiva fase che in questo caso è quella della conservazione. Lo abbiamo visto citando il 1905 come anno culmine, che in se conteneva in nuce anche il superamento dell'epoca che esso portava al massimo della creatività.
Il periodo di ascesa del post-moderno riguarda tutto il periodo di boom economico, di voglia di cambiamento che si esprime anche in figure pionieristiche come Kennedy e Krushev che andarono vicini paradossalmente sia alla terza guerra mondiale che alla fine della guerra fredda e ad una pace mondiale perenne, tutto un movimento giovanile che chiede la liberazione sessuale, la fine della società patriarcale, un mondo meno gerarchizzato che si manifesta anche nelle rivolte razziali in Usa, con personaggi come Martin Luther King, Malcom X e il movimento delle pantere nere e tutto il movimento che distrugge gli ultimi rimasugli del colonialismo mondiale, con le varie lotte d'indipendenza che riguardano soprattutto l'Africa. Insomma è un momento d'oro dove tutto sembra possibile, tanto che anche dopo che tutta la vitalità ha raggiunto il suo zenith, forti rimasugli rimangono e i movimenti studenteschi del '68 lo dimostrano
e l'atterraggio lunare almeno simbolicamente, ne è la dimostrazione, ma già dopo il 1967 comunque si avverte che qualcosa sta finendo, perchè tutte le proteste e le conquiste sociali post-67 avverranno tutti in un'atmosfera fortemente politicizzata (il '68) e fin troppo spettacolare ed imperialista (la conquista sulla luna), il periodo di conservazione è alle porte, il senso di libertà dalle ideologie, tipico ad esempio degli Hippie e della beat generation, un ricordo. Tutto ciò porterà in Italia ai terribili anni di piombo. 
Quello che è successo in questa prima fase come ho già accennato in passato (parlo del periodo che va dal 1956 al 1971) è l'illusione di essere usciti dalla schiavitù, dovuta all'entrata del post-moderno che come sappiamo é anarchico e relativista, ma allo stesso tempo confusionario e poco affidabile, anche per questo dopo la sbornia iniziale data dallo stargate del 1956 che ha ucciso la storia, inizia la fase di vero e proprio smarrimento.
Rimanendo in ambito musicale e tenendo in conto l'anno culmine 1967, ho omesso di citare volontariamente un album importantissimo, il debutto dei Velvet Underground, con la famosa copertina disegnata da Andy Warhol (collaboratore ideologico del gruppo) che ritrae una banana.
Abbiamo detto che un anno culmine ha in se tutta la forza e la vitalità del periodo in cui si trova, ma che è anche il segnale di fine dei giochi, che avverte che presto il vento soffierà da un'altra parte, tutto questo rappresenta l'album dei Velvet Undergound, una mosca bianca rispetto ai psichedelici, colorati e visionari album di quell'epoca. Velvet Underground and Nico (cantante teutonica che canta alcuni brani dell'album), non parla di trip, visioni psichedeliche, temi bucolici o semplicemente amore, ma di degrado e come ogni precursore, non fu capito; naturalmente all'epoca nessuno calcolava quell'album che infatti
non ebbe successo, tanto che ci vorrà David Bowie per far emergere dall'oblio i Velvet Underground (Bowie che non a caso debutta proprio nel 1967, 
ma il decennio in cui dominerà la scena rock saranno i '70), grande amante della band, che riuscirà a far emergere dal degrado e dalla solitudine, uno dei leader della band (Lou Reed), che grazie a Bowie negli anni '70 avrà un enorme successo che permetterà anche una rivalutazione e conoscenza dei Velvet Underground, che ebbe così importanza nella successiva fase della  musica rock, che apocrifamente si dice che Brian Eno sul debutto dei Velvet abbia detto "Soltanto cento persone acquistarono il primo disco dei Velvet Underground, ma ciascuno di quei cento oggi o è un critico musicale o è un musicista rock". Naturalmente è una frase esagerata e in originale i cento dovrebbero essere diecimila, comunque chiunque ha una conoscenza a 360° della musica rock, saprà come è seminale per generi come il noise, il rock alternativo ed avanguardistico e tutto sommato come sia stato il primo album simbolicamente maledetto nel rock, dove il peace and love, i colori tipici della musica anni 60, scompaiono, qui siamo già oltre, si va oltre la fase di ascesa post-moderna. La banana fallica, dominerà ancora un bel pò il mondo che vive una fase decadente e noi decadiamo insieme a lui, non riuscendo a sganciarci da questo processo di distruzione. Basti pensare il testo di "Heroin", precursore di tutti i testi che parlano di droga in maniera non più gioiosa.
Così l'album nel 1967 passa quasi inosservato, mentre compie una rivoluzione, non a caso guidato da Andy Warhol, uno dei protagonisti e maggiori interpreti del post-moderno. L'intero album vuole portarci a questo processo di decomposizione e distruzione della musica e del rock ed infatti si parte con una simil ninna nanna, "sunday morning", dolce e malinconica che non sta male nel contesto degli anni 60, ma che è anche un cavallo di troia per l'ascoltatore ignaro che si avvicina per la prima volta all'album, perchè il resto dell'album mirerà a decostruire, destrutturare il rock (basti pensare "run run run" che potrebbe essere puro rock'n roll se non ci fossero di mezzo chitarre dissonanti e storie di droga). Comunque sia, dopo il primo "canto della sirena" ovvero "Sunday morning", successivamente i brani si incupiscono trattando di  uomini senza denaro, femme fatale, spacciatori di droga fino ad arrivare all'abisso di "heroin" che precede il completo noise e destrutturazione degli ultimi due brani (non a caso uno di questi ha il nome di "The Black Angel's Death Song").
Il Vaso di pandora è aperto, il rock che fino ad allora era mezzo per esprimere libertà e persino lotta sociale, viene ingabbiato nelle logiche della piramide del potere che ne aveva dato volentieri i natali, ma che ora riteneva troppo anarchico per continuare a sopravvivere, perché dopo gli anni 50, da mezzo spensierato per tenere a bada gli istinti giovanili che erano in gran fermento, diviene sperimentazione, megafono della contestazione verso l'autorità.
In realtà come già detto, il mondo non era ancora pronto ad accettare la destrutturazione e la futura morte del rock (che quest'album anticipava) ed infatti ebbe scarsissimo successo tra il grande pubblico, ma grande successo tra alcuni musicisti che faranno loro le atmosfere e le tematiche di Velvet Underground and Nico, portando il mondo e la musica oltre la fase peace and love, oltre la fase Hippie. Da quel momento in poi simbolicamente la musica rock preferirà costruire scenari cupi e angosciosi e creare veri e propri sabba neri, basti vedere i Black Sabbath (che aprono gli anni 70 con le campane che suonano in mezzo ad una tempesta nella canzone "black Sabbath" che apre il loro album di esordio), non a caso padrini del metal che in modo grottesco, ironico e spesso anche serio, giocherà con tematiche che riguardano satana ed il male assoluto. 
Anche le tematiche sataniche erano più gioiose e
scherzose negli anni 60, come dimostrano
i Rolling Stones.
Molti miti del rock sicuramente
hanno fatto il cosiddetto "patto del diavolo"
che non è altro che l'inchino al potere
che li usa come mezzi per propagare tra i giovani
particolari "etats d'esprit". 
Musica rock non più come mezzo di liberazione, ma di rabbia, odio, caos. Questo succederà nel mondo post-67, che anticipa gli ideologici e violenti anni 70, dove si capisce che la liberazione non è possibile, che il boom economico è finito, che la pace è una chimera. 
Il 1971 da inizio alla fase conservativa del post-moderno, prologo dei disastri attuali. Proprio in quest'anno fondamentale l'economia diventa virtuale perchè si gettano via gli accordi di Bretton Woods e il dollaro non è più convertibile in oro, una misura economica che avrà sviluppi profondissimi nel cambiamento economico e che è un prologo alla finanziarizzazione e alla crisi economica; dappertutto insomma si fanno grandi manovre per conservare ciò che è rimasto, perchè i tempi creativi sono finiti, lo dimostrano anche i Beatles che già in rotta da anni, finiscono in tribunale per discutere la divisione del patrimonio nel 1971, o l'uccisione in carcere di George Jackson, tra i fondatori delle Black Panthers. Naturalmente il rock   continuerà ad esistere, ma dopo la rivoluzione dei Velvet Underground (da un certo punto di vista come tematiche ed atmosfera anche  "the end" dei Doors ha avuto la stessa influenza), il rock non avrà più quell'aura gioiosa, psichedelica, colorata, ma assumerà tematiche dark, oscure, di disagio, di rabbia ed odio (il punk che nel '77 spazza via gli ultimi miti del rock rimasti, oramai chiamati anche dalla critica giustamente "dinosauri del rock"). Dopo l'odio, la violenza e il dark tutto è pronto per i materialistici, conservatori ed edonisti anni 80, che distruggono quel poco che rimaneva di contestazione sociale e atmosfera anarchica nel rock con la morte di John Lennon nel 1980, che chiude definitivamente l'era mitologica del rock, da qui in poi si giungerà al capolinea, con il Live Aid del 1985 (anno culmine della fase conservativa post-moderna) che come già detto nella serie di articoli su "Ritorno al futuro", apre l'epoca del revival, dove tutto è oramai un circo, una celebrazione e dove i pochi miti che ancora continuano imperterriti, puzzano di decadenza anche dallo sguardo.

Fine seconda parte

mercoledì 2 maggio 2012

CICLICITA' E SCANSIONE DEL TEMPO - prima parte


Ho parlato spesso di ciclicità del tempo, di date portali, di stargate. Penso sia giunta l'ora di andare più
nello specifico.
In questo articolo ci saranno tantissime date che avranno la funzione di mostrare la ciclicità della storia e di come spesso si aprano portali importanti, occasioni per lo più sprecate dall'umanità, che accellerano la nostra realtà o processi così importanti e rivelatori, che proprio per il loro carattere rivoluzionario, comprendiamo solo decenni o addirittura secoli dopo.
Tramite questa analisi ognuno poi potrà farsi la propria opinione sul futuro che ci aspetta. Partiremo dalla rivoluzione francese naturalmente, perché il nostro mondo attuale ha il suo anno zero proprio in quell'evento, anche se la miccia è partita nel 1776 ed il retro del dollaro statunitense spiega molto sinteticamente perché.

Ho omesso altre date storicamente importanti come il 1848 ad esempio che è fondamentale per capire lo sviluppo geopolitico soprattutto europeo (che è quasi speculare al 2011, stesso Beppe Grillo ricordo che in un articolo affermò che il 2011 si ricorderà in futuro come un nuovo '48, non penso, ma comunque il concetto è tutto sommato corretto). Ho preferito invece soffermarmi sulle date simbolicamente più potenti e naturalmente dare più spazio all'ultimo secolo ed ai nostri giorni.

1789: Rivoluzione francese, inizio del macro-ciclo storico attuale, di cui portiamo ancora grossa eredità. Fine dell'old world order basato su potere religioso e monarchico e primo seme piantato per il new world order.
La libertà che guida il popolo- dipinto di Eugène Delacroix- 1830
CARATTERISTICHE: razionalismo, democrazia, laicismo, ateismo, fiducia smisurata nella scienza, crisi delle religioni, potere delle nazioni che paradossalmente apre ad una società maggiormente sovranazionale e globale semplificata dai motti universali "Liberté, Fraternité, Egalité".
Secondo Sri Yukteswar, guru di Yogananda, oggi non viviamo nel Kaly Yuga (l'età oscura per l'induismo, dove l'umanità degenera e non evolve e il male domina) a suo dire terminato nel 1699, ma nel Dvapara Yuga e quindi non siamo più in quella fase involutiva e discendente cominciata circa nell'11.501 a.C, ovvero più o meno nel periodo della caduta di Atlantide e del "diluvio universale" tenendo in conto le diverse tradizioni dei popoli terrestri. Certo vedendo come è la situazione attuale, l'enorme e incredibile scia di sangue portata dal XX° secolo, l'accrescimento di lobby e poteri oscuri e sovranazionali, sembrerebbe il contrario. In realtà stiamo combattendo una guerra per sopravvivere ed abbattere la matrice, siamo arrivati alla fine dei giochi, rispetto al passato abbiamo questa possibilità di vittoria e ciò fa si che le forze in campo (del male e del bene) si scatenino a più non posso, con l'umanità schiacciata nel mezzo. Questo porta come già detto in articoli passati, ad una forte fuoriuscita di oscurità e di comportamenti estremi nell'uomo, una sorta di terapia collettiva che riguarda l'umanità, che funziona come una seduta terapeutica, dove sputiamo tutti i nostri problemi ed angosce allo psicologo per liberarci e superare il "trauma". Questo sta avvenendo a livello mondiale dal 18° secolo più o meno.
Il ciclo discendente che ha avuto il suo punto più basso con l'avvento del Kaly Yuga nel 701 a.C e terminato nel 1699 (secondo Sri Yukteswar) è stata l'età in cui si sono perse tutte le conoscenze tradizionali, l'età della perdita di innocenza e conoscenza, l'età dell'avvento delle guerre, della fame e delle malattie, di un'umanità traumatizzata dalle varie catastrofi avvenute in tempi ancestrali, un'umanità che ha dimenticato la sua origine divina lasciando spazio all'inferno dell'ego, che si è rispecchiato nella realtà, nel dominio di potenze oscure.
Nel 18° secolo paradossalmente con l'affermarsi del materialismo, c'è anche un gran fermento e una voglia di libertà e di pace che non ha eguali. Abbiamo Voltaire con il suo motto "posso anche non essere d'accordo in ciò che tu dici, ma darò la vita affinché tu possa dirlo", Rousseau con il suo teorizzare un ritorno dell'uomo alla natura, ad un ritmo di vita meno stressante, tutto un pensiero che va contro le istituzioni millenarie, il potere gerarchico e le religioni organizzate, insomma un qualcosa a livello così collettivo che l'umanità mai aveva sperimentato. Questo sentire non è più presente in testi religiosi o trattati filosofici, ma diviene un sentire comune di cui si fanno portavoce diverse persone che sono pronte a morire per questi ideali.
Da questo periodo in poi le guerre dovranno giustificarsi e non saranno più ammissibili eventi "medievali" tipo "la guerra delle rose" ovvero la lotta dinastica tra Lancaster e York nel 15°secolo. I poteri oscuri dovranno ingegnarsi sui poteri manipolativi e creare la propaganda perchè i giochi sono cambiati e l'umanità vuole combattere per la propria libertà e non più per un'eresia, per una dinastia o per i capricci di qualche potente.
Tutti questi fermenti ancestrali, nel futuro (una buona parte almeno), saranno riversati negli sport (gli ultrà sono la versione miniaturizzata delle dispute pre-rivoluzione).
Nessuna guerra è giusta ed i motivi tutto sommato sono sempre gli stessi, ma rispetto al passato devono assumere un tono "umanitario", nobile ed universale.
Sri Yukteswar
La guerra di religione compiuta da Bush è una parodia subito svelata come guerra imperialista per il petrolio, insomma si può essere pessimisti ad oltranza ma questo io lo chiamo miglioramento. 
Il Movimento rivoluzionario del 1789, manipolato e certamente imperfetto e pieno di difetti (ma non potrebbe essere diversamente)  ha sempre pronti dietro le quinte poteri oscuri pronti ad impossessarsi della voglia di universalità e di un mondo senza limiti che nasce in quel periodo dentro l'uomo, pronti a trasformare questo sogno nell'nwo. Anche per questo penso sia superficiale vedere l'esperienza rivoluzionaria e tutto quel fermento come un semplice fenomeno politico o colpo di stato contro la cristianità o addirittura come un evento voluto dal solito diavolo che può assumere anche la forma degli illuminati.
Tutto è sottoposto a dei cicli cosmici a cui persino le potenze oscure devono sottostare e noi attualmente siamo in una fase ascendente che in un primo tempo come stesso Yukteswar affermava, serviva all'uomo per utilizzare e dominare gli elementi, raggiungere una conoscenza scientifica dell'elettricità e delle altre forze esteriori che dominano il nostro pianeta (come il nucleare). Yukteswar afferma che questa è la prima fase e che siamo ancora a metà sviluppo. Personaggio particolare rispetto ad altri indiani che non tengono in conto spesso il fenomeno della precessione degli equinozi e quindi l'anno platonico di 26mila anni, Sri Yukteswar è tra i pochi indiani che quando parla di durata di ogni ciclo umano non parla di centinaia di migliaia di anni (secondo le scritture sacre il kaly yuga che è anche quello che dura di meno, ha questa durata), ma di pochi
millenni, andando oltre ai numeri esposti nei veda che per lo più sono simbolici. Insomma nell'anno zero del nostro mondo (1789) o meglio un pò prima, si apre un portale che ci porta in una fase ascendente dello sviluppo umano e questo sempre paradossalmente porta i poteri occulti, sempre più minacciati nel loro potere, ad agire con maggior forza a causa della paura di perdere per sempre le redini di questo pianeta, visto il risveglio che sta affrontando l'umanità, insomma tentano l'assalto finale. L'nwo si manifesta ai nostri tempi proprio perchè ci troviamo alla fine dei giochi, al giudizio universale che vedrà, si spera, la risoluzione di questi conflitti e c'è da augurarsi che l'umanità da questa battaglia uscirà libera di agire senza più intermediari.

1912: questo mini-ciclo che parte in questa data è subordinato al più grande ciclo "scientifico-razionalista" partito dal 1789, e porta al superamento dell'ottimismo e del fervente attivismo precedente (dovuto all'inizio della fase ascendente).
Questo ciclo che va dal 1912 al 1956 (e che al suo interno ha, come vedremo, un mini ciclo preparatorio finale che va dal 1945-1956) è l'ultimo ciclo storico umano, dopodiché è partita la parodia storica, il post-moderno.
Il mio amico di CiviltàScomparse nel suo blog, rispondendo ad un mio commento, ha fatto un'importante considerazione che mi ha portato a riflettere su come proprio nel periodo della cosiddetta "Belle epoque" sia stata in un certo senso deviata la linea temporale in maniera negativa e favorevole ai poteri oscuri. La scienza con il suo progresso, l'irrompere di un personaggio così avanti nel futuro come Nikola Tesla, a cui dobbiamo tantissimo, molto più di quel si creda, in materia di sviluppo tecnologico, la fiducia nell'umanità e nel suo progresso. Tutto il periodo post rivoluzione francese, fino agli anni di poco precedenti allo scoppio della prima guerra mondiale, hanno posto le fondamenta di tutta la nostra società, sia dal punto di vista tecnologico (una gran parte delle tecnologie che abbiamo oggi sono versioni moderne e migliori di tecnologie ottocentesche) che ideologico-culturale (psicologia, marxismo, socialismo, interesse
Jules Verne- uno dei più grandi visionari della storia,
uno dei pochi uomini ad aver anticipato il futuro in maniera
così creativa
nell'esoterismo, forte concentrazione nel potere dell'individuo e dei suoi sentimenti, espressi anche in una musica meno elitaria e più individualista dagli autori romantici, nascita in nuce di elementi fondamentali della pop-culture quali il fumetto e le varie storie di fantascienza e horror, basti pensare Verne, Edgar Allan Poe, Mary Shelley, Bram Stoker ecc.).
Dopo la Belle Epoque dovremo aspettare gli anni sessanta del novecento per avere un altro periodo così speranzoso e di grandi opportunità per l'umanità di togliersi dal giogo della matrice che incatena il nostro pianeta.
Un anno importante in questo periodo storico è stato il 1905 che all'inizio volevo inserire come anno fondamentale, ma in realtà il portale credo si sia aperto proprio nel 1912, con l'affondamento del Titanic
che per gli storici è visto come la fine della Belle Epoque, intanto proprio il 1905 si stava formando una linea temporale positiva per l'umanità, che però significativamente aveva in se anche eventi che erano il prologo della decadenza e dell'apertura del tremendo ciclo storico che va dal 1912 al 1956, l'ultimo periodo storico umano, che rispetto al post-moderno è meno caotico (ma anche più sanguinoso) e facilmente analizzabile dagli storici, basti pensare che anche dopo il secondo dopoguerra mondiale per un certo periodo, in Italia per via del terremoto politico storico e culturale che si ebbe dal 1912 in poi più o meno, nei libri scolastici la storia si fermava fino alla prima guerra mondiale. Il 1905 successero diversi eventi fondamentali nella storia mondiale futura, la Belle Epoque in nuce conteneva tutto il post moderno ed il futuro successivo.
Il 1905 è una data che da diversi anni mi affascina, perchè si presenta come un anno in cui si sono fatte le prove generali verso il futuro, in cui microcosmicamente era contenuto in nuce tutto il nostro mondo futuro. Dopo il 1905 si perde la prima opportunità di far fare un balzo in avanti all'umanità, opportunità che il crollo del titanic e l'anno successivo la fondazione della Federal reserve americana (1913) e ancorà più avanti la prima guerra mondiale, allontanarono per diversi decenni:
dal punto di vista di semplice evento storico, abbiamo un evento simbolicamente "distruttivo" per il superomismo occidentale ariano, il 2 gennaio 1905 si arrende all'esercito giapponese, a Port Arthur in Cina, l'esercito della Russia zarista. Questo evento, come riporta anche wikipedia, ovvero la catastrofica sconfitta di un esercito europeo e cristiano da parte di truppe orientali, lascia stupefatto il mondo. Era la prima volta
1905 - volo del Wright Flyer III
che accadeva e segno di un mondo futuro meno unipolare e dominato dall'occidente. Sempre in Russia nel 1905 si fanno le prove generali della rivoluzione di ottobre che nel 1917 darà il via al primo stato comunista al mondo, infatti scoppiano dei moti rivoluzionari, con gli stessi attori che troveremo nel 1917, ma il tutto viene sventato e rimandato nel futuro, in tempi più favorevoli ed intanto lo Zar per paura di nuovi moti è costretto ad emanare la prima costituzione russa. Ma il 1905 è soprattutto l'anno in cui Albert Einstein in quattro pubblicazioni rivoluziona la fisica moderna, dimostrando l'effetto fotoelettrico ed il moto browniano, ma soprattutto con l'introduzione della relatività ristretta. In questo anno miracoloso L'aeroplano Wright Flyer III, costruito dai fratelli Wright, compie il primo storico volo di un aeromobile più pesante dell'aria.
Nel 1905 viene fondata anche una delle città simbolo del revival, dell'imitazione, del sincretismo e della mercificazione culturale, insomma del post- moderno, ovvero Las Vegas, che in stile tipicamente post-moderno miniaturizza e sintetizza le diverse culture e luoghi terrestri.
Insomma gli ultimi anni dell'ottocento, con Tesla, le esposizioni universali della scienza, la nascita di una spiritualità che può affermarsi anche al di fuori delle religioni organizzate e l'enorme voglia di libertà, espresso anche da forme culturali più individuali e personali, tutto questo processo che io simbolicamente faccio iniziare nel 1789, mentre Sri Yukteswar nel 1699, ha il suo acme nel 1905, poi successivamente lo stargate del 1912 (che in se simbolicamente rimanda alla futura caduta dei titani rappresentata dall'affondamento del titanic) ci porta in un mondo oscuro dove l'umanità affronta per la prima volta due sanguinose e tremende guerre mondiali che provocano milioni di morti e che si chiudono con lo scoppio di un'arma capace di spazzare via l'umanità in un baleno, il tutto intervallato da regimi totalitari, crisi economica e grande depressione. Se avessimo vissuto oggi quei momenti ci sarebbero state scene di isteria collettiva pensando che la fine del mondo era giunta. Fu un periodo pieno di massacri, di sacrifici creati proprio per fermare la forte spinta propulsiva verso la libertà e le catene del lavoro e dai dogmi che era partita nel post-rivoluzione. Nel nostro pianeta in quel periodo si è scatenato letteralmente l'inferno, il vaso di pandora è stato liberato, le forze oscure hanno fatto banchetto e ne hanno approfittato per ingigantire il loro potere su un mondo uscito distrutto e indebitato e quindi da ricostruire. 
Il fascio come simbolo deriva dall'impero
storico per eccellenza ovvero quello
romano, la stessa svastica è un altro
simbolo universale. Il potere, che vuole
giungere al suo traguardo massimo
ovvero controllo totale del manifestato,
non a caso si manifesta alla fine della storia.
Non a caso il periodo che va dal 1912 al 1956 è l'ultimo periodo storico e la storia chiede il suo tributo di sangue prima di uscire di scena, scatenando letteralmente gli elementi e gli animi. Si sa il finale è sempre più pirotecnico e nel finale di storia abbiamo due guerre che come numero di morti superano tutte le guerre fino ad allora combattute, sembra quasi che quelle due guerre non a caso denominate "mondiali", racchiudano tutte le guerre fatte dall'uomo, l'archetipo della guerra.
I totalitarismi (nazismo e fascismo) hanno lo stesso sapore assoluto, racchiudono in se in maniera pura ed estrema il concetto di potere gerarchico, di potere assoluto, tanto che in confronto anche al solo ideale nazista, ogni regime sanguinario passato (che aveva sempre meno capacità invasiva rispetto al più moderno nazismo) ci appare moderato. In quella fascia temporale si semina tutta l'angoscia e la stanchezza attuale verso la storia perché in quel periodo, la fiducia nella scienza viene meno (perché si scopre che essa può essere usata per il male) ed Einstein apre ad una scienza completamente nuova, anche il progresso inteso in senso materiale ha un brusco stop nel famoso crollo del 29 che è anch'esso mastodontico e pirotecnico proprio come in un finale. Tutto ciò però ha portato anche lati positivi, perché come già detto, anche il male volente o nolente è subordinato a questi cicli cosmici come l'uomo ed infatti lo scoppio della bomba atomica simbolizza la fine della storia che si avrà a partire dal 1956. Intanto gli anni che vanno dal 1945 al 1956 sono anni potremo dire di ricostruzione e di rielaborazione; la storia è agli sgoccioli e sembra a tutti di vivere in un capitolo finale, penso che molti nel post dopoguerra mondiale si siano sentiti così, insomma davanti a scelte estreme e planetarie, come diceva Einstein, la prossima guerra se si combatterà sarà con la clava se prima scoppierà un altro conflitto mondiale. Si cominciava anche a parlare di conquista dello spazio, di diritti umani (e del 1948 infatti la dichiarazione universale dei diritti umani emanata dall'onu), c'era forte ottimismo ma anche la nascita di quel sentire escatologico e apocalittico che cade proprio all'affacciarsi del duemila ed in più, lo stesso fenomeno UFO che diviene caso mediatico e di studio, fa sentire la sensazione di fine dei soliti giochi, c'è la sensazione che la posta in gioco non è più il proprio orticello, ma la vita in sé. I sacrifici delle due guerre mondiali, la bomba atomica, la fondazione dell'onu e la guerra fredda danno una sensazione di universale, di fine del gioco ed in effetti la storia finisce negli anni 50 ed il rock è tra i tanti testamenti che ne decretano la fine, perchè dal 1956 non c'è più la storia, ma lo spettacolo, le emozioni; tutto, anche la storia, si giocherà su sensazioni, emotività, manipolazione. 
La realtà non è mai quella che ci aspettiamo e se gli ingenui abitanti occidentali degli anni 50 si aspettavano una fine dovuta ad un invasione di marziani o in una decisione drastica che avrebbe portato ad un conflitto atomico, in realtà ciò che stava finendo era il tempo lineare, il dominio della storia e si dava il via all'era della percezione emotiva, del sincretismo, della relatività. 
Tutto questo porta a pensare al post moderno come ad una sorta di epilogo di un libro che spesso serve più a riassumere una storia già raccontata con l'aggiunta di qualche dettaglio chiarificatore, insomma non un nuovo capitolo, ma ciò che chiude il libro. Il post-moderno ci porta in questa dimensione, in questo epilogo e noi siamo sazi e informati oramai dell'intero contenuto del libro e ciò che semplicemente vogliamo fare e cambiare libro o semplicemente diventare noi stessi scrittori.

Fine prima parte