mercoledì 12 aprile 2017

IT ALL STARTS WITH A BANG - i rituali per l'entrata nell'anomalia spazio temporale


Chi mi legge ha capito oramai la mia fissa su date, suddivisione ed analisi della storia dal punto di vista ciclico. Ebbene questo articolo si soffermerà sul primo decennio del post dopoguerra mondiale sul periodo storico che va dal 1945 fino diciamo ai primi anni 50. Quel periodo che diede vita all’entrata nell’anomalia storica in cui siamo invischiati da più di 70 anni.

Conoscendo il passato si conosce e comprende il futuro è un detto che non solo gli storici ma ognuno di noi dovrebbe imprimersi nella memoria per analizzare la realtà che ci circonda anche e soprattutto da un punto di vista personale e non per forza storico-culturale.

Va molto di moda in questo periodo l’ipnosi regressiva e non solo quella Malanga style (non ci crederete ma non esiste solo lui in questo campo, fate una breve ricerca su youtube e vi si aprirà un mondo), esistono persino studi di psicologia, olistici ecc. che con risultati esaltanti stanno letteralmente salvando migliaia di persone nella comprensione di loro stessi e qui non mi sto basando su dei video presenti in youtube (molti dei quali viziati dalle credenze dell’ipnotista), ma di esperienze di persone che conosco direttamente che mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta, rilevandomi una realtà sommersa che non vive di credulità e teorie, ma di esperienze sul campo. Non ho mai provato su me stesso l’ipnosi regressiva, ma come detto molte volte in questo forum, molti eventi del tempo passato in cui si è imbattuta l’umanità, sia dal punto di vista personale che a livello di inconscio collettivo e planetario, hanno creato una barriera ed un’evoluzione non proprio naturale della società in cui viviamo. Traumi planetari e personali hanno bloccato l’uomo nel suo percorso di sperimentazione e ricerca, rendendo il nostro splendido pianeta blu, un vero e proprio inferno dove sembra non esserci una via d’uscita verso qualcosa di diverso e migliore.

Mi viene in mente una puntata del serial “Buffy” (ve la consiglio proprio perché è una delle miglior trattazioni esistenziali sul percorso dell’eroe, che è da sempre la metafora del percorso iniziatico dell’uomo e sul ribaltamento del potere patriarcale in un potere condiviso), quando Buffy viene resuscitata dagli amici grazie ad un rituale magico reso possibile dal fatto che la sua fu una morte avvenuta in modo mistico, gli amici credevano di averla aiutata ma lei una volta tornata sulla Terra con sconcerto all’inizio pensa di essere all’inferno, solo dopo si rende conto di essere ritornata sulla terra e ciò porterà alla sua depressione per il resto della stagione. Ecco il suo dialogo che un po' riassume la vita di ogni uomo sulla Terra:



...Everything here is hard and bright and violent. Everything I feel, everything I touch. This is Hell. Just getting through the next moment, and the one after that. Knowing what I've lost. They can never know. Never."



Eppure tanti sono i momenti di gioia, di ricerca per cui diciamo che vale la pena vivere ed è proprio così. I nostro momenti su questo pianeta sono fondamentali, perché è qui che avviene la vera battaglia non in qualche inconoscibile dimensione spirituale.

Eppure sentiamo che c’è qualcosa che non va, ci sentiamo spesso estranei alla realtà, in questo periodo storico più che in passato. Come detto varie volte, il postmoderno, nato simbolicamente (come evidenziato benissimo dal blog civiltascomparse) nel 1956, ha portato la fine della linearità storica e l’ingresso in una singolarità temporale da cui non siamo ancora usciti. E’ un periodo dove tutto viene messo in discussione, compresi i cosiddetti elementi “imperiali” della storia. Tutto è caos, tutto è liquido, nulla si sedimenta.

Perchè il 1945? Perchè è l’inizio dell’era nucleare che porterà pochi anni dopo all’inizio dell’era spaziale, della pop-culture ecc. ecc.




It all start with a bang





Immaginate di essere uno storico che vive in diretta la seconda guerra mondiale. Un evento traumatico proprio perché si tratta di una guerra planetaria, la seconda oltretutto, dove vengono messi in mostra archetipi importanti, come quello della spirale tramutata in svastica, simbolo del sole nero, del centro galattico, sembra quasi una profezia dell’avvento di una singolarità quantistica, dell’ingresso in un buco nero. Il nazismo rappresenta il male assoluto, il potere che tutto vuole controllare, mentre gli alleati occidentali rappresentano il bene assoluto che vogliono difendere la libertà e l’autodeterminazione. Sembra tutto così cristallino e chiaro ad uno storico di mente aperta. Tralasciando dettagli più ambigui e complottistici, nello spettacolo, nella messa in scena mainstream tutto era delineato e preciso, c’era una sorta di sentore escatologico proprio per l’ampiezza degli ideali e la vastità della guerra che si combatteva, ma tutto era chiaro, nonostante già da diversi decenni, le arti e la cultura in generale stessero mostrando la decadenza dell’Occidente, ovvero il padrone dello zeitgeist planetario.

Queste persone stavano vivendo la storia in diretta che pur con una sorta di accelerazione che molti spiegavano con l’avanzamento tecnologico, procedeva su binari frenetici ma leggibili. La scala era più vasta ma non perdeva la sua storicità e le ideologie divenivano sempre più potenti e sentite, tanto che gli uomini in base alle loro credenze potevano in maniera logico-razionale interpretare il reale. Il relativismo poteva al massimo assumere una deriva privata e personale, ma nella società tutti erano schierati in maniera certa e leggibile. In quel periodo la maggioranza in Italia erano fascisti e una minoranza partigiani (quindi per la democrazia e la libertà e c’era chi espletava questa sua appartenenza come comunista o come amante del liberalismo democratico americano o di un’idea di democrazia oramai già ben conosciuta e sperimentata nel mondo post-rivoluzione francese).

Si dice che tutto sia iniziato con un bing bang, anche se questa teoria più si va avanti e più viene scartata, ma certamente lo scoppio della bomba atomica nell’arena pubblica, sulle città di Hiroshima e Nagasaki, all’estremo limite dell’Oriente, lì dove nasce il sole (ricordiamo che la bandiera del sole nascente è la bandiera militare del Giappone), fu come l’inizio di un nuovo giorno, l’entrata in un’anomalia, l’inizio come anche la scienza ci conferma, dell’allineamento del nostro sole al centro galattico.

In realtà fu una specie di prologo, oppure come lo sparo che viene udito prima che i corridori inizino la gara a velocità folle. In Italia ad esempio l’appartenenza politica e le categorie di analisi ed interpretazione della realtà erano perfettamente lineari nel post secondo guerra mondiale. In maniera semplice la serie dei film di Don Camillo, mostra in maniera stereotipata e divertente come era facile essere del mondo ed interpretare la realtà nella società che si apprestava a vivere il boom (si era nostalgici fascisti, ma soprattutto democristiani o comunisti), in un Occidente in cui la democrazia, ma anche il comunismo avevano battuto i cattivoni nazisti, c’era una vitalità ed un entusiasmo che non si sarebbe più ripetuto nella nostra società umana. Si poteva ricostruire da zero letteralmente. Iniziava un vero e proprio periodo di ricostruzione e la fiducia era illimitata.

Questa ulteriore dose di linearità e fiducia non avrebbe avuto vita lunghissima, ma certamente per diversi decenni, almeno fino agli inizi degli anni 70, portò un incredibile fiorire di arti e culture sovversive, di ricchezza economica ed artistica.

Il periodo che va dal 1945 fino al 1955, ovvero il primo decennio del post dopoguerra, nell’underground già ribolle l’anomalia, la distruzione del tessuto spazio-tempo lineare, già la liquidità ribolle. L’anno in cui tutti questi processi hanno inizio è l’anomalo 1947, data dell’incontro con l’anomalia spazio temporale.

L’anno di Roswell, dell’avvistamento di Kenneth Arnold che da inizio all’era ufologica e probabilmente all’accettazione dell’era spaziale nell’inconscio collettivo terrestre, l’anno della morte dell’inventore occulto della pop-music e di tanto altro (Aleister Crowley).

Tenete in mente questi eventi che sono collegati a ciò di cui parlerò in seguito.

Una parte enorme dell’attuale tecnologia è uscita fuori dai laboratori della American Telephones, ma soprattutto dai Bell Laboratories.

Tutto iniziò guarda caso nel 1947 con l’uscita del primo solido transistor proprio dai Bell Laboratories. Tutti questi eventi (Roswell e la messa in costruzione di tecnologie impossibili da immaginare fino a pochi mesi prima come vedremo) sono fortemente collegate, ma non nella maniera lineare ed ufologica, ossia si tratta di qualcosa di più che retroingegneria su manufatti alieni, si tratta di rituali occulti per il recupero di una tecnologia ancestrale, di cui l’evento Roswell forse è stato l’evento simbolico pop da dare in pasto al pubblico.

Se si va a fondo nella faccenda, si scopre che il GAO (la sezione investigativa del congresso degli Stati Uniti) ha riferito che tutti i messaggi usciti fuori dalla base dell’esercito a Roswell nel mese in cui avvennero i famigerati fatti (luglio), sono andati persi, ma non solo, tutte le comunicazioni dell’air force dal 1946 al 1949, da quelle finanziarie fino a quelle amministrative, sono state distrutte.

Come giustamente molti ricercatori tra cui Nick Redfern, sostengono, se il cover up riguardava gli eventi specifici di luglio, come mai questo blackout totale delle comunicazioni in realtà è datato anni prima degli eventi, addirittura in molti casi fino al 1945?

Forse perché gli eventi di Roswell del luglio 1947 sono stati anticipati anni prima, un semplice rituale e storiella da dare in pasto al pubblico.

Vi ricordate la storia dei Macrobes ben esposta da Tsarion, sulla conoscenza ancestrale, la nascita della scienza nel 1600? Ecco una piccola rinfrescata prima di continuare e capire meglio gli eventi che discuterò in seguito, qui e qui.

La bell Labs, fortemente collegata ai fatti di Roswell divenne successivamente la Lucent (Lucifer) Technologies, assonanza neanche nascosta dai partecipanti.

La Bell labs creò un sistema di ricerca chiamato Plan 9 e subito dopo il cambio di nome dei Bell labs in Lucent, la Plan 9 chiamò lo sviluppo del loro lavoro nel 1997 come INFERNO OS. I riferimenti a Lucifero e all’opera di Dante dove Lucifero è il re dell’inferno, sono ovvi, anche perché componenti del progetto prendono nomi utilizzati dal poeta come Styx (il fiume dell’inferno), Limbo, Caronte ecc.

La Terra è l’inferno dove fu confinato Lucifero e sull’assonanza tra Lucifero e Prometeo oltre a trovare tantissima letteratura, troverete vari riferimenti anche sul mio blog. Prometeo l’inventore della tecnica, colui che si ribellò e rubò il fuoco agli Dei.

Mentre In Europa nel 1945 vi era distruzione dappertutto e milioni di morti ed in Giappone si svolge un altro sacrificio con lo sganciamento della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki, lo stesso anno in un’oscura caverna egiziana viene scoperta la libreria Nag Hammadi, che porterà lo gnosticismo, una conoscenza antica di due millenni, a far sentire la sua voce dopo due millenni di oblio.

Un anno dopo la sezione dell’esercito americano Signal Corps (inventori del moderno circuito stampato) diedero vita all’era spaziale il 10 gennaio 1946 con il progetto Diana, che fece rimbalzare un segnale radio mandato sulla Luna, generando un eco ed un segnale sul nostro pianeta, a Fort Monmouth, New Jersey, dove fu tentato con successo l’esperimento.

Poco tempo prima dell’inizio dell’era degli ufo, nel 1946, appaiono i famosi missili fantasma nei cieli della Scandinavia. Ne saranno visti a migliaia durante tutto quell’anno.

Jack Parsons è una delle figure più misteriose ed affascinanti del novecento. Come scritto in wikipedia da cui riportiamo uno stralcio:

Lavorò al California Institute of Technology e fu uno dei fondatori principali del Jet Propulsion Laboratory (JPL) e Aerojet Corporation. Inventò il combustibile solido per razzi, rivoluzionando così la scienza missilistica. È noto anche per essere stato uno dei primi seguaci americani di Aleister Crowley.

Aleister Crowley come sappiamo fu una specie di moderno John Dee in molti suoi eventi, anche lui riuscì a contattare a suo dire esseri dell’altro mondo.
Jack Parsons

La sua “Grande Opera” nelle sue parole era quella di riuscire a contattare esseri da altri mondi provenienti da altre dimensioni, non umani, tramite invocazioni che lui chiamava Amalatrah. Uno degli esseri che riuscì a contattare, chiamato Lam, fu riprodotto da lui graficamente ed è stato fortemente evidenziato la somiglianza che ha con gli attuali Grigi.

Ebbene anche Parsons pochi giorni dopo i primi avvistamenti di missili fantasma nei cieli scandinavi, si recò solitario nel deserto Mojave dove affermò di aver incontrato la Dea Babalon (concetto di cui abbiamo già parlato nella serie di articoli su Charles Manson) che gli dettò il Liber 49.

Sempre lo stesso anno, ovvero il 1 luglio del 1946, gli Usa danno inizio all’operazione Crossroads (crocevia) che consisteva in test di varie e potentissime armi nucleari. Nelle tradizione magica, i crocevia sono luoghi dove si fanno i patti con i demoni e si prendono accordi con essi ed altri oscuri spiriti, vi è persino la leggenda costruita su Robert Johnson, il padre spirituale del blues, che lo ritrae in compagnia del diavolo al crocevia, dove riceverà la grande ispirazione che lo farà divenire uno dei musicisti più influenti del novecento.

Nel novembre del 1947 dopo la scoperta dei testi gnostici avvenuta due anni prima, avviene un’ulteriore importante scoperta, ovvero quella dei rotoli del Mar Morto, i sacri testi di una setta ebrea chiamata Esseni, che creerà grande scompiglio all’interno della Chiesa.

Quell’anno il Vietnam comincia a ribellarsi contro l’occupazione francese (prologo della più terribile successiva guerra vietnamita).

L’8 gennaio nasce anche “l’alieno sceso sulla terra”, ovvero David Bowie.

In quel mese la Divisione Z sposta le sue operazioni nella base Sandia, divenuta successivamente i laboratori Nazionali Sandia, ovvero il primo laboratorio di armi nucleari degli USA.

Intanto i missili con il carburante stabile di Parsons, incontratosi con la dea Babalon, sono lanciati con successo, tranne uno che viene dichiarato distrutto da un UFO.

Nell’album Sergent Pepper nella copertina è raffigurato anche Aleister Crowley di cui era seguace Parsons e i Beatles ammiratori, ebbene vi è una frase del sgt Peppers in persona nella canzone omonima dei Beatles, che insegna a suonare ai Beatles, in cui nel 1967 dice “it was 20 years ago today”, ovvero oggi fanno venti anni, il che ci riporta al 1 giugno 1947, il mese prima degli eventi di Roswell, ovvero dell’inizio dell’era ufologica, dell’era spaziale nella pop culture, o meglio nello zeitgeist mondiale.

Quello stesso mese vi fu l’avvistamento di Harold Dahl che dichiarò di aver visto ben sei UFO e testimoniò il primo incontro ufficiale con i famigerati Men in Black. Pochi giorni dopo avvenne il più famoso avvistamento del businessman Kenneth Arnold.

Poi il 1 luglio come già affermato, naturalmente avvenne l’evento a Roswell, un anno preciso dopo l’operazione Crossroads.
Crowley nell'album Sgt Peppers

Nessun ufologo si è mai soffermato sul fatto che quello stesso anno il presidente Truman promulgò il 18 settembre del 1947 il National Security Act che inaugurò la nascita della CIA e dell’NSA e sempre quel mese il primo utilizzo di un “computer” come lo conosciamo oggi fu effettuato.

Una nuova tecnologica e futuristica realtà tutto in 2-3 anni scarsi.

Poco dopo la morte di Crowley (le cui ceneri furono sparse nel New Jersey) i Bell Labs presentano il primo solido transistor al mondo.

Il leggendario ufologo John Keel affermò che le attuali manifestazioni ufo, non erano niente di diverso da i demoni descritti dalla civiltà mesopotamiche, studiati dai cosiddetti Assiriologi.

Sant’Agostino ci rivela dettagli interessanti su questi demoni, quotando il famoso mago Apuleio, affermando che essi hanno le stesse pulsioni mentali degli umani, che essi richiedono riti che se trascurati provocano loro enorme fastidio.

A quei tempi la base di Roswell era l’unica base al mondo con armi nucleari ad ala e ci sarebbero varie importanti considerazioni da fare sul nome Roswell, ma vi rimando all’articolo da cui ho preso queste informazioni, in cui troverete informazioni interessanti anche sulla sua latitudine: http://secretsun.blogspot.it/2016/04/lucifers-technologies-land-of.html

Tutta la tecnologia emersa dai Bell Laboratories ha sconvolto letteralmente il mondo, tutto quello che abbiamo adesso lo dobbiamo a quegli anni. La scienza e la cultura è stata rivoltata e rivoluzionata dai transistor, dai circuiti integrati, dai laser ecc.

A questo punto fondamentale è la testimonianza dell’insider Jack Shulmann (tra gli inventori del primo desktop visuale per computer, il cosiddetto ODIN), molto più pregnante di quella del colonnello Corso che parlando di Roswell parlava di “semplice” retroingegneria aliena. Ecco le sue parole:


sono cresciuto all’interno delle abitazioni dei Bell labs, quindi sapevo che c’era qualcosa di strano nei transistor. Conoscevo Bill Shockley (progettista del primo transistor) e Shockley era simile ad un buffone. Non c’è modo che lui abbia inventato il transistor.
Il simbolo per il transistor è composto da tre parti: positiv
o, positivo e negativo; o negativo, negativo e positivo ... biossido di silicio drogato con arsenico e boro, nel 1947. Nel 1947 dopare le cose col boro non era facile, è richiesto un tipo di apparecchiature che i Bell Labs non possedevano nel 1946. Avevano questo tipo di apparecchiatura ai Lawrence Berkeley Laboratories, ma avrebbe richiesto migliaia, migliaia e migliaia di ore ad uomo per inventare il transistor”



Questo è verissimo infatti ufficialmente si dice che il primo transistor era fatto di germanio e solo nei primi anni 50 fu sviluppato il primo transistor al silicio.

Un altro insider infatti ci fa sapere che fino a luglio-agosto-settembre del 1947 non era disponibile nessuna informazione dei Bell Labs sul transistor, questo insider afferma che ciò avvenne perché fu poi scoperto questo elemento nell’ufo caduto a Roswell.

Questo transistor fatto di Germanio in realtà era una chiavica, non era affatto robusto tanto che era inutilizzabile, lo ammettono anche diversi scienziati attualmente.

E mentre in tutto il mondo si cerca di far funzionare questo transistor al germanio, la Bell Labs azzittisce tutti dichiarando la creazione del transistor al silicio.

I transistor al germanio erano davvero interruttori scadenti, tanto che la corrente anche quando venivano spenti continuava a circolare, erano molto instabili e poi boom improvvisamente la Bell Labs esce fuori con i transistor al silicio.

La cosa strana di questa storia è che il transistor al germanio se si va a fondo nella storia non è stato mai un vero transistor e il passaggio da questa primitiva prova a quello al silicone non ha studi scientifici dietro, un percorso graduale o ricerche precedenti, per quanto si inventino balle, negli anni 20 e 30 le proprietà del transistor erano dichiarate impossibili e tutte le ricerche fatte in proposito non portarono a nulla di buono e fra poco parleremo meglio di questi dettagli.

Come venne fuori il boom tecnologico del secondo dopoguerra mondiale? Abbiamo visto come tutto sommato la nascita della scienza e le varie invenzioni avvenute nel settecento ma soprattutto nell’ottocento, pur se adombrate in piccola parte di mistero, in realtà si sono manifestate in maniera sensata, documentata ed anche graduale, si è avuto prima un retroterra ideologico, vari passi falsi, fino alle prime invenzioni.

Lo diamo per scontato e neanche ci facciamo caso, ma le prime televisioni, radio, computer, per essere alimentati avevano bisogno di lunghi tubi a valvole, pesanti e caldi, il motivo del perché ad esempio il primo calcolatore occupava un’intera casa mentre oggi può avere la grandezza di una mano di un bambino.

Nessuno ci ha fatto veramente caso, ma i cambiamenti furono enormi, fu come passare in un attimo dalla carrozza alla ferrari, ma tutto ciò che uscì dai Bell Laboratories ad esempio, trovò esposizione e la sua entrata definitiva nel mercato (come spesso avviene con le varie tecnologie), solo decenni dopo.

Il grafico qui sotto raffigurato, vi mostra questa anomalia quantica, come a partire dagli anni successivi al secondo dopoguerra mondiale, lo sviluppo scientifico, da graduale ed a piccoli passi, abbia ricevuto una anomala spinta di accelerazione, soprattutto a partire dal 1947. Il grafico è reale ma falsato in alcune parti, semplicemente perché il boom ci fu in quegli anni, ora viviamo in un anomala stagnazione, infatti quel grafico fortemente all’insù anche nei nostri decenni è dovuto al fatto che molte invenzioni fatte soprattutto nel primo decennio del secondo dopoguerra, sono state perfezionate e messe nel mercato parecchi decenni dopo. Le vere scoperte in realtà si sono avute in un piccolissimo spazio di tempo.



Nel 1997, precisamente 50 anni dopo il fondamentale 1947, il colonnello Corso sconvolge il mondo ufologico e non solo per le sue informazioni sulla retroingegneria aliena compiuta dai Bell Laboratories ecc.; tutto ciò che è venuto dopo si è dovuto anche grazie all’imperfetta e probabilmente opera di intelligence del colonnello, anche perché come ammette lo stesso Corso, egli entrò dentro tutta questa rete solamente dopo 15 anni dagli eventi di Roswell, quindi non seguì in diretta tutti gli eventi.

Pur nella sua sommarietà ed ambiguità in realtà Corso metteva la pulce nell’orecchio di tutti noi su fatti realissimi. Ad esempio il colonnello affermava che il transistor, di cui abbiamo ampiamente parlato, proveniva da Roswell.

I critici affermano che in realtà il transistor era in sviluppo già da molto tempo prima. Sommariamente in precedenza ho affermato che non è affatto vero, ma andiamo più a fondo in questa questione.

Vediamo cosa ci dice wikipedia su ciò che poi portò all’invenzione del transistor:



The thermionic triode, a vacuum tube invented in 1907, enabled amplified radio technology and long-distance telephony. The triode, however, was a fragile device that consumed a substantial amount of power”



Un vacuum tube, cioè un tubo enorme che consumava enorme potenza, oltretutto estremamente fragile, nulla quindi a che vedere con il moderno transistor, perché viene segnalato come prima frase della storia del transistor dalla wikipedia inglese?

Infatti ci viene detto che il primo vero transistor fu creato dal fisico Julius Edgar Lilienfeld nel 1925, tuttavia Lilienfeld non pubblicò alcuna ricerca a tal proposito come è descritto anche su wikipedia, quindi ancora abbiamo il nulla più assoluto, dicerie senza dimostrazioni pratiche, schemi o esperimenti che possano essere controllati e studiati oggi, tanto che oggi esiste solamente una replica, un modellino basato sul nulla.

Ancora wikipedia ci informa che visto che la creazione di materiali semiconduttori ad alta qualità era ancora decenni da venire (ma va), le idee di Lilienfeld non potevano avere nessun utilizzo pratico negli anni ‘20 o ‘30. Nel 1934 poi ci viene detto che l’inventore tedesco Oskar Heil cercò di creare un simile dispositivo (cioè basato su nessuna dimostrazione).

Come vedete questa è la “storia” del transistor, ovvero fatta di idee e nessuna vera e propria creazione di un dispositivo anche vagamente simile, ma facciamo finta che sia tutto normale. Almeno dal 1934 al 1947 abbiamo una testimonianza cartacea, qualche studio, qualche altra prova anche non mostrata? Assolutamente nulla, più di un decennio di silenzio.

Poi è storia, il primo prototipo funzionante fu creato dai Bell Laboratories nel 1947 e naturalmente loro dovevano giustificare questa scoperta, i vari steps, mettere in mostra una produzione cartacea e udite la barzelletta, perché davvero è andata così, i vari creatori del progetto per giustificare la mancanza di produzione cartacea o dimostrativa affermano che la creazione dei brevetti dei primi dispositivi è stata bloccata a causa dei brevetti di Lilienfeld. Oltretutto per una personalità così importante come Lilienfeld si sa davvero poco, basti pensare che si perde completamente traccia di lui dal 1935. Lilienfeld affermò di essersi recato alle isole vergini per sfuggire dall’area metropolitana di Boston che gli creava enormi allergie, solo questo sappiamo, nient’altro.

Molte persone allergiche di demoni, macrobes, alieni ed altro affermano che questa anomala avanzata di tecnologia, di cui il transistor è uno dei tanti esempi possibili, sia dovuta all’operazione paperclip che trasferì in segreto migliaia di scienziati nazisti negli Usa, portando tra l’altro anche al potenziamento e allo sviluppo della missilistica, ma in realtà spiega poco, anche perché come ammette lo scienziato missilistico Hermann Oberth “non possiamo prenderci tutto il merito dell’avanzamento in certi campi scientifici; noi siamo stati aiutati”. Sicuramente l’operazione paperclip partita alla fine del 1945, con la guerra già conclusa da qualche mese, ha aiutato in diversi campi ed anche sui nazisti si raccontano strane storie di particolari rituali, di sette esoteriche, di contatti con esseri di altri mondi e di tutta una mitologia che grazie allo studio di diversi storici ora è ampiamente accettata e verificata anche nel mainstream.

Mentre quindi si entrava nell’anomalia tecnologica, nell’era spaziale e si dava inizio alla guerra fredda, nella cultura più attenta e nell’underground si era già in pieno post-moderno con la sfiducia verso la scienza che per la prima volta veniva vista non solamente come creatrice di progresso, ma anche di distruzione e creazione di mondi distopici (come in modo futuristico fu già mostrato negli anni 20 dal film Metropolis).

Sicuramente l’evento culturale più importante di questo primo decennio fu lo svilupparsi dell’esistenzialismo che nato già secoli prima, ebbe il suo sviluppo completo (almeno nel mainstream) soprattutto nel secondo dopoguerra, soffermandosi sulla precarietà dell’individuo, sull’insensatezza l’assurdo ed il vuoto che caratterizzano l’uomo moderno. I francesi sono i principali esponenti, a partire dal 1944-45 con l’esistenzialismo ateo di Sartre o di Camus, ma anche il tedesco Jaspers.

Anche il relativismo scientifico di Einstein ha piena esposizione, la sua morte nel 1955 da inizio ad una nuova epoca, l’entrata nella parodia storica, ma questa è un’altra storia.

Per un’ottima trattazione storico-culturale sulla fine della storia e lo scoppio del bing bang, sugli anni che diedero inizio all’anomalia presentatasi in pompa magna a partire dal 1956 sui salotti del pubblico umano ed avere pieno ragguaglio e maggior profondità, consiglio questo articolo di civiltascomparse, uno di una lunga serie che si concentra soprattutto sul passaggio dalla storicità all’anomalia e può far come compendio a questo articolo che parla del prologo sul come si è creata nell’underground questa anomalia.





3 commenti:

  1. Ricordo quanto m'impressionarono le rivelazioni dell'ex colonnello Corso, di cui se ne parlò persino su raidue nell'autunno '97. Per la prima volta a parlare di ufo ed extraterrestri in tv non erano solo sciroccati ma un individuo che fu un serio ufficiale statunitense, e venne riportato più o meno il succo di ciò che tu hai scritto qui in questo articolo (per me è una specie di gioia quando vedo comparire un tuo nuovo articolo)...Ricordo proprio le sensazioni che provai davanti a quel servizio su raidue, mi dissi: "Ma allora potrebbe essere tutto vero, non solo fantascienza." Magari sarò stato anche un po' suggestionato dall'argomento "ad authoritas" (non è detto che un ex colonnello non possa raccontare comunque frottole) però sembrava filare il suo discorso, perché, in effetti, in confronto allo sviluppo tecnologico precedente, i microprocessori e il laser sembravano proprio averci poco o nulla a che fare, sembrava davvero roba aliena. Il punto è sempre un po' lo stesso: quanto di vero e quanto di falso, quanta realtà e quanta fantasia? Cosa sono davvero gli UFO e gli extraterresti, soltanto un mito moderno che si è ingigantito a dismisura? E poi queste figure sconcertanti come Crowley, il cui pensiero è stato molto molto influente. Ciononostante, non sono dell'idea che esista un piano ben preciso, un piano-complotto nascosto fatto di esseri umani homo sapiens sapiens, può esistere un piano ma solo a livello molto elevato, ben sopra a quello delle menti degli esseri umani. Questi ultimi fanno la Storia, ma in modo inconscio, danno una spiegazione delle loro azioni che è solo una spiegazione di comodo, stretta dentro il modo solito e angusto di pensare. Forse da qualche parte vi possono essere questi "dei", questi "illuminati", quelli "che sanno" (gli 0,00001 al vertice delle gerarchie mondiali?), ma penso che nemmeno loro decidano alcunché, sanno solo, moltissimo più di quelli sotto di loro. Probabilmente sanno, per esempio, che la razza umana nel suo sviluppo ha avuto influenze "non terrestri", e che probabilmente l'homo sapiens sapiens che conosciamo (il quale non ha nulla a che fare con gli homo prima di lui) ha origine da qualche altra parte e che si trova qui sulla Terra per chissà che fare alla fine.
    Anche lo scienziato più scientista deve ammettere che c'è davvero qualcosa di strano (non spiegato soddisfacentemente dall'evoluzione darwiniana) se si è potuti passare in uno sputo di tempo - secondo i tempi non solo del cosmo ma della Terra - dalle pietre scheggiate ai microprocessori.
    Probabilmente, lo 000000,1 che sa, da me citato prima, sa (con prove certe magari) che la nostra razza è antichissima, più antica dell'homo sapiens e che, in un certo senso, gli extraterrestri siamo noi, è questa la verità, e la nostra razza si divide in due gruppi: quelli imprigionati sulla terra (che "non sanno", "affetti da amnesia", "in quarantena", "col peccato originale") e quelli che vanno oltre la terra, in zone per noi lontanissime dello spaziotempo e vivono realtà che noi chiameremmo "utopiche".
    Tornando al tuo articolo, penso che sia un utile corollario riportare il link a un articolo in francese il quale tratta proprio di quel periodo dell'immediato dopoguerra dopo il 1945 e dice come dal 1945 al 1948 l'Occidente ha attraversato proprio una specie di "buco nero" in cui le carte sono state come rimescolate:
    http://www.dedefensa.org/article/glossairedde-le-trou-noir-du-xxeme-siecle
    Se dovessi trovarti un po' in difficoltà con la lettura in francese "strumenti per le lingue" di Google traduce molto bene dal francese all'italiano (meglio che dall'inglese all'italiano.)

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  2. grazie per l'articolo segnalato, lo leggerò al più presto
    sono d'accordo anche io sul fatto che diamo fin troppo potere a quello 0.00001% e tutto sommato oltre ad avere effettivamente una conoscenza maggiore (quello è il vero potere, non tanto le armi), giocano anche sulla pigrizia e sulll'ignoranza comune che a mio parere si divide in tre segmenti, ovvero:
    -complottisti "sono onnipotenti, sono troppo potenti, il banco vince sempre, sono inutili tutte le vostre battaglie"
    -gente comune "è andata sempre in questo modo e nulla potrà cambiare, le guerre, i potenti che fottono la gente, preferisco pensare al mio orticello o meglio non pensare a queste faccende che sono inutili e che noi non potremo mai influenzare"
    -i debunker "solite paranoie di chi ama semplificare tutto trovando un grande vecchio in ogni evento storico, gente irrazionale e fanatica che crede nelle fiabe".
    Francamente entrambe queste posizioni mi sembrano pericolose e spesso vanno per la maggiore e ci bloccano in una seria autoanalisi lontana dal più bieco complottismo nichilista, fino allo sterile scetticismo, passando per il politically correct. Come dicevi anche tu nell'articolo di Razzi che in confronto a queste persone è davvero un santo, forse perchè ha capito nella sua ignoranza che è tutto un bluff, un gioco di risaputo e di farsesco tale che l'unica soluzione è entrarci come se si fosse all'interno di uno spettacolo e varietà e questo probabilmente sarà l'evento principe che farà calare il sipario, il risaputo, il tono farsesco.
    Hai notato i media come sono fantozianamente orwelliani diciamo soprattutto dal post-brexit Trump? Orwellianamente inteso non in senso macchiavelico, ma appunto fantozziano, come un elefante in una cristallieria, sono grossolani, usano persino un complottismo alla rovescia. Quando la realtà mostrataci perde credibilità cosa rimane? Se abbiamo come presidente degli Usa, ovvero della maggior potenza mondiale lo stereotipo del self made man made in Usa, parecchio avvezzo allo spettacolo (il programma simil briatore, le apparizioni al wrestling), fin dove si accetterà questa credibilità che manda ancora avanti difficilmente il marchingegno? Mi vengono in mente gli anni 80 con Reagan, da quel decennio credo che sia nato il tono farsesco che oramai domina completamente la narrazione storica "lineare" ufficiale.

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    1. Ti dirò che coloro i quali mi irritano maggiormente in questi ultimi tempi sono "quelli che ci credono", che ancora pensano come sia utile e necessario stare da una parte contro l'altra. Quelli che leggono la realtà secondo la loro "echo chamber" preferita, che sia quella del Partito Democratico o di Salvini o di Grillo & c, che sia quella di Trump o della Clinton. Per dire, mi fanno girare i cosiddetti sia quelli che pensano che Putin sia un grande sia quelli che pensino sia "un dittatore".
      Ciò che hai scritto alla fine del commento, mi fa venire in mente i tempi in cui Berlusconi diceva di "aver fatto far la pace a Bush e Putin" o quando dava assurdamente del kapò a Shultz, invitando al contempo Blair nella sua villa in Sardegna piena di cavolate alla Umberto Smaila. Non so quanto Berlusconi ci fosse o ci facesse (Razzi sembra una sua versione turbo) ma, inconscio o meno, il suo intento sembrava quello di desacralizzare situazioni che già all'epoca non funzionavano più come prima.

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