giovedì 6 marzo 2014

RIVELAZIONE IN UN CESSO POST-MODERNO

Diverse volte su questo blog ho chiarito la mia visione sulla storia e la sua scansione temporale di tipo ciclico.
Abbiamo anche visto che la visione ciclica del tempo e delle epoche storiche è comune a praticamente tutte le culture terrestri e solamente l'avvento del cristianesimo ha introdotto una visione lineare della stessa, divenuta di uso comune soprattutto da quando il pensiero scientifico razionale ha preso dominio nella realtà e nella cultura a partire dal diciannovesimo secolo. Infatti proprio la scienza ha preso in prestito dal cristianesimo questa visione non circolare del tempo. Tutto ciò si è traslato in ogni pensiero filosofico ed ideologico moderno e nella stessa idea di storia (vedere questo link):
il passato (rozzo, ignorante, primitivo, superstizioso), il presente (problematico ma civilizzato, avanzato tecnologicamente) ed il futuro (salvezza e redenzione, periodo con possibilità di migliorare ancor di più tecnologicamente). La visione lineare della storia permeata dal pensiero scientifico parte da un punto A, dove l'umanità aveva scarsissime o nulle nozioni tecniche e tecnologiche ed un punto B dove l'umanità ha avanzate nozioni tecniche e tecnologiche tali da renderlo impermeabile alle superstizioni e imprecisioni passate.
Se chi ha occhi per vedere e orecchi per intendere, sa che la storia passata, le nuove scoperte archeologiche e sempre più studiosi stanno sconfermando l'idea dell'antichità come periodo primitivo, barbaro e senza la minima competenza tecnologica, è pur vero che la stessa nozione ciclica del tempo, pur essendo molto più precisa e veritiera di una visione temporale a linea retta, è anch'essa imprecisa. La visione ciclica è accurata se analizziamo un'era o più ere, imprecisa se volgiamo lo sguardo a periodi di tempo più vasti, come fece Terence McKenna che rappresentò il tempo a spirale. La ciclicità quindi, pur presente in questa visione del tempo, non è la struttura portante principale della dimensione spazio-temporale, essa simbolizza il loop in cui noi tutti siamo bloccati, un loop temporale che ogni tanto ha bisogno di una bella resettata.
Prendendo come spunto per una rappresentazione del tempo la spirale di McKenna, invece di raffigurarne una sola, io aggiungerei diverse spirali interrotte da una rottura temporanea di un loop che poi è subitaneamente pronto a ripartire.
Per una comprensione molto semplice e alla portata di tutti di questo concetto, si potrebbe prendere come esempio proprio la trilogia di Matrix. Li abbiamo una realtà virtuale (il nostro mondo), che vede il manifestarsi di un'anomalia (il messia, ovvero l'imprinting, l'anima di un'era), che salverà alcuni eletti e li porterà alla città di Zion, finché vi sarà una nuova totale distruzione che riporterà riequilibrio tra il bene ed il male. Neo sarà crocifisso e si potrà ripartire per un nuovo loop temporale.
Nel film viene specificato come vi siano state tante matrix diverse, persino una dove non vi era povertà e malattia (l'Eden perduto di ogni tradizione). Ciò che rimane sempre stabile in ogni matrix è l'utilizzo dell'umanità come "polli da batteria" ed anche una concezione lineare del tempo si può aggiungere, infatti il reset tra un ciclo ed un altro, cancella la memoria del flusso e riflusso storico fatto di traumi e distruzioni continue.
E' probabile, come affermato da McKenna, che l'umanità prima o poi riesca ad uscire dal suo "Groundhog day" personale?

Una piccola profezia tratta dalla pop culture, che si collega alla serie di articoli su "ritorno al futuro" fatti in questo blog:
in ritorno al futuro Doc (Giove, Zeus che lancia i fulmini), distrugge o meglio blocca il funzionamento della Torre dell'orologio (il tempo, Crono, Saturno), grazie all'aiuto di Marty e della macchina del tempo (Ade, Plutone, la post-modernità), rituale che si consuma nel "ballo incanto sotto al mare" (età transitoria pesci - aquario).



E' ora vi racconto come la post-modernità con tutto il suo carico di ansia, liquidità, relativismo, ignoranza ed idiozia, nonostante tutto riesca a mettere nella giusta prospettiva la realtà, ovvero che è tutto uno stupido affascinante e finto gioco. Vi racconto una brevissima esperienza molto post-moderna che mi è capitata dei giorni fa:
ero in un ristorante e dovevo andare al bagno per ovvi motivi. Appena entrato mi accorgo che al suo interno, a differenza della sala per cenare, ad altissimo volume, si sente una musica rock anni 60. Parallela alla musica, un giornale radio che racconta della complicata crisi tra Russia ed Usa per l'Ucraina. Rido riportando tutto nella giusta prospettiva. 


2 commenti:

  1. Questa sensazione di "Futuro zero", che ha percorso tutti gli interminabili anni ottanta degli ultimi trenta e rotti anni, e che non ha fatto altro che intensificarsi sempre di più, con la sempre più evoluta capillarità delle tecnologie comuniicative e massmediatiche, penso potrà essere redenta dalle uniche novità possibili oggi, quelle dovute a una ridefinizione del passato, uno scoprire cose nuove dal passato, far sì che la "storia come la conosciamo" (come l'hanno scritta i vincitori) non si mostri più come tale, ma aperta a nuove possibilità (debunker permettendo.) Ciò si può anche solo limitare, per esempio, alla ricerca di reperti del passato (anche di quello recente) che non si immaginava potessero esistere, anticipazioni, "oopart", ma ciò dovrebbe sconfinare gli ambiti delle trasmissioni tv come "Mistero" e "Voyager"...

    Vadim Zeland, "Avanti nel passato"

    http://www.ricchezzavera.com/blog/wp-content/uploads/2011/01/Vadim-Zeland-Avanti-nel-passato.jpg

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  2. Ne parlammo in passato "tutto è giù successo, deve essere solo scoperto", anche sull'11 settembre, credo che tu hai scritto un pensiero che condivido sul fatto che l'11 settembre era già successo, presente inconsciamente e subliminalmente... Diciamo che la rivoluzione delle nuopve tecnologie rende impossibile i livelli di segretezza passati, quindi tutto è conoscibile, semmai nascosto dalla mole numerosa di informazioni, ma non più segreto, anche in questo modo si spiega come ad esempio finalmente l'auto elettrica sia entrata in commercio (così anche i distributori, quando una tecnologia del genere esisteva da decenni, così come l'auto ad idrogeno ecc. ecc.
    Mediter

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