mercoledì 16 maggio 2012

CICLICITA' POST-MODERNA E DECLINO DEL ROCK - seconda parte


Il post-moderno si apre sotto l'influenza di Plutone come già scritto nella serie di articoli di "Ritorno al futuro". Il post moderno è un'era plutoniana di distruzione totale per creare qualcosa di nuovo. Plutone è il pianeta che governa le forze nascoste sotterranee, simbolo anche del nucleare. Il suo archetipo si manifesta (come ogni cosa nell'universo) quando l'osservatore dell'universo olografico lo scopre nel 1930, anno in cui si sente per la prima volta parlare di post-moderno.
Così è stato anche per Urano, che è il pianeta del rinnovamento, del nuovo, non a caso scoperto poco prima della rivoluzione francese, ovvero nel 1781, ma era già stato osservato diversi decenni prima senza però capire che si trattava di un pianeta. Insomma le varie rivoluzioni di pensiero di fine settecento e ottocento sono state governate da Urano, mentre il più caotico post-moderno è dominato da Plutone, la cui influenza è più nascosta, ma smuove forze sotterranee pericolose. Plutone è simbolo del mondo sommerso, degli abitanti che vivono sottoterra, dell'ade, simbolo anche di un'inconscio le cui forze possono liberarsi definitivamente con il rock 'n roll, la rivoluzione dei costumi e la liberazione sessuale. Plutone, Ade, simbolo dell'Underworld manifesta i taboo tenuti a bada nel passato. Plutone ha un'influenza duratura ed estrema, anche se ha bisogno di parecchio tempo per manifestarsi pienamente.
I due pianeti più destabilizzanti, simboli del cambiamento e del rinnovo che trascina tutto (Urano) e sotterraneo ma non per questo meno destabilizzante (Plutone), vengono scoperti, gli archetipi che essi rappresentano liberati e non è una coincidenza che la loro scoperta avvenga nel periodo in cui l'uomo cerca di abolire la schiavitù, lotta contro la tirannia, contro il potere gerarchico, contro gli dei, in cui l'individuo diventa più importante della collettività, pretese magari rimaste teoria ma che non rimangono più solamente oggetto di studi filosofici, da ciò un progresso nelle scienze e in vari campi umani a una velocità vertiginosa che ci ha portato dalle carrozze trainate dai cavalli ai razzi mandati sullo spazio in poco meno di un secolo.
A ciò si aggiunge l'influenza mistica di Nettuno, scoperto nel 1846, che è il pianeta che domina la verità mistica. 
Nettuno porta alla consapevolezza che tutto ciò che è materiale si dissolve per lasciar posto allo spirito dell'anima, alle sensazioni, ai sogni. E' il pianeta della lenta trasformazione spirituale. Nettuno, positivamente domina la verità mistica, il desiderio universale di unione con l'entità spirituale che l'uomo avverte solamente. Influenza i sogni, le visioni e i suoi ideali. Può incoraggiare la carità, il sacrificio di sè.
Negativamente emerge l'avidità, l'inganno verso se stessi e verso gli altri. Inoltre può creare uno stile di vita improntato sul cinismo e sulla disillusione. I Nettuniani possono dedicarsi alle religioni, alla moda o ancora, perdersi nei paradisi artificiali e tragici, come droga e alcool. http://www.scienze-esoteriche.com/astrologia/pianeta-nettuno.php
Non è un caso che soprattutto dopo la scoperta di Nettuno, prolifichi anche tra la gente comune la voglia di esoterismo, la scoperta delle vecchie tradizioni, in ciò incoraggiato anche da un'archeologia che metteva in luce popoli appartenenti ad un passato remoto. Spiritismo e teosofia o l'antroposofia con tutti i loro difetti sono i simboli di una spiritualità individuale e poco legata ai dogmi, alle religioni e alle gerarchie ecclesiastiche, ad un uomo che vuole percorrere il proprio cammino di conoscenza spirituale individualmente e senza intermediari che interpretano al posto suo la metafisica.
Tutto ciò si manifesta anche in modo distorto, infatti, la voglia del divino può portare anche a perdersi nell'abisso e vediamo quindi il fenomeno degli hippie che basano la loro spiritualità spesso soprattutto sul trip e l'uso di droghe, pericolo insito nell'influenza nettuniana.
Fumeria d'oppio
Le esperienze passate sciamaniche fatte in consapevolezza (sostanze allucinogene per raggiungere stati superiori di coscienza), si espandono soprattutto a partire dall'ottocento anche tra la gente comune che fuma oppio per piacere, che usa allucinogeni e altre droghe senza consapevolezza, rovinando così corpo, mente e anima. Insomma questi tre pianeti aprono un vero e proprio vaso di pandora che distrugge il vecchio ordine.
Chi studia storia, ma questo è una consapevolezza anche dei profani della materia, capisce che essa segue dei cicli, lo vediamo ad esempio nella nascita degli imperi che hanno una fase di ascesa, conservazione e successivamente di decadenza, questo è anche il ciclo di crescita dell'uomo, delle stagioni,
di ogni cosa presente nella realtà ed infatti il grande ciclo scientifico-razionalista descritto nel precedente articolo, ha finito il suo periodo di ascesa nel 1912. Il periodo di ascesa ha avuto il suo anno culmine nel 1905. 
Naturalmente anche il post-moderno ha il suo periodo di ascesa che parte dal 1956 e si conclude nel 1971, il suo periodo di conservazione (1971-1991-'92) che in genere è un periodo dove il tutto si cristallizza e comincia ad esserci la routine, in cui ciò che era nuovo diventa conosciuto, una fase che precede quella decadente, dove non esistono spinte propulsive, dove le forze conservative trasformano gli impulsi rivoluzionari del primo periodo, in regole che servono a mantenere lo status quo. 
Proprio nel 1992, anno in cui inizia la fase decadente del post-moderno, in perfetta sincronia con il calendario Maya, inizia l'ultimo katun del quinto sole (l'era in cui siamo ancora per poco) chiamato dalle tradizioni Maya "il tempo del non tempo" che sarebbe cominciato proprio nel 1992 ed anticipato dall'eclissi solare dell'11 luglio 1991 prevista dai Maya con incredibile precisione centinaia di anni fa e che stava a simbolizzare il ritorno di Quetzacoalt, il serpente piumato. Secondo il Chilam Balam - un libro sacro maya - sette anni dopo  l’inizio dell’ultimo Katum (1999), inizierebbe un’era di oscurità e le convulsioni della Terra – scosse, uragani, eruzioni vulcaniche – aumenterebbero sensibilmente. Insomma l'inizio della fase decadente del post-moderno (91-92) coincide con la fase finale dell'era del quinto sole dei Maya.
Prima però di arrivare a quel periodo descriviamo meglio quelli precedenti, cercando di aggiungere nuovi dati, visto che oramai chi legge il mio blog, sa perfettamente cosa intendo per post-moderno in maniera abbastanza approfondita. Il termometro principale per parlare di questi cambiamenti sarà soprattutto la musica, come già detto nella serie di articoli su "Ritorno al futuro", la pop-culture intera è il settore principale in una società spettacolare come il post-moderno, per capire i cambiamenti che avvengono all'interno di essa:
come abbiamo accennato nel precedente articolo, oltre agli anni portali, esistono anche anni in cui il sentire dell'epoca raggiunge il culmine; ad esempio ho parlato del 1905 come l'anno in cui le spinte propulsive positive e negative della belle epoque ed in parte del ciclo razionalista-scientifico, raggiunsero il culmine.
C'è da premettere che noi siamo ancora dentro l'età scientifica-razionalistica che si è aperta nel 1789, però ci troviamo anche nel "non tempo", in un periodo particolare, in una specie di ancora di salvezza che da un certo punto di vista rende possibile l'impossibile, siamo in un'epoca dove sarebbe possibile sconfiggere l'influenza dei cicli cosmici ed agire in totale libertà fuori dalla matrice. Questa è l'enorme possibilità che ha l'umanità oggi, da qui si spiega come mai saperi per millenni tenuti nascosti, ogni tradizione e percorso spirituale è disponibile con un clic. Così si spiega il nostro periodo in cui sembra tutto sintetizzarsi, nulla cristallizzarsi, dove sembra quasi che stiamo ripercorrendo l'intero percorso umano senza che si veda nulla di nuovo all'orizzonte. Sembra di trovarsi quasi ad una specie di spettacolo teatrale che tende ad omaggiare
la storia terrestre; questa epoca è quella dei revival, non storica, dove ogni pulsione storica viene manifestata, ma non entra nei libri di storia, dove i poteri millenari che ci dominano vengono incredibilmente svelati,
quando su di loro si era saputo qualcosa sempre in maniera distorta nel passato.
Mi viene da ridere quando le persone parlando di nuova era, di 2012, si soffermano sulle solite cazzate hollywoodiane, sul sensazionalismo, quando la prova del cambiamento epocale é sotto il loro naso, nella loro stessa esperienza di vita e questo ha poco a che fare con una visione del 2012 alla voyager.
Il 2012 comunque rimane un anno portale importantissimo, almeno a livello simbolico ma anche un mezzo per l'elite di togliere la speranza del cambiamento, evitare alle gente di saper interpretare i segni (perchè il cambiamento più enorme è quello interiore) e far crescere la paura nella gente, perchè da una parte si può simulare una mini-apocalisse che spaventerebbe e renderebbe mansueti i più (opzione hollywoodiana), 
dall'altra parte (e di questo si parla poco), il 2012 potrebbe rivelarsi come un millenium bug molto più grande, ma ad un livello superiore servirebbe a togliere ogni speranza all'uomo su una sua liberazione prossima e sulla possibilità di cambiare le cose, sarebbe la più grande delusione che si sia vista. Per dire immaginate che fine farebbero i vari Wilcock, Braden ed altri, uno sciacallaggio digitale incomberebbe su di loro.
Immagino già i soliti debunker che nonostante l'età logica razionalista in cui ci troviamo, cercano di far leva sulle emozioni, la manipolazione e l'inconscio, vedendo il non succedere niente nel 2012, come la sconfitta persino di chi studia complotti, insomma i debunker non vedono l'ora di inserire tutti noi che amiamo andare oltre le fonti ufficiali e lo status quo (anche chi  non ha mai parlato di 2012 in maniera catastrofica senzazionalista), nel novero dei visionari, dei personaggi sconfitti dalla realtà delle cose. Gia me li vedo "è finito il tempo delle cazzate sull'11 settembre, sulle scie chimiche, il 2012 è passato, finalmente potete farvi da parte".
Si sa la gente è superficiale e nella sua mente vede che so l'11 settembre, il 2012, l'nwo come tematiche non separabili l'un dall'altro, perchè incosciamente sa che è così, ma il debunker
ne approfitterebbe di questa consapevolezza per fargli vedere questa unione da un punto di vista sbagliato. L'uomo non ama molto l'introspezione e aspetta da una parte sempre la pappa pronta o il messia che la venga a salvare, mentre dall'altra ci sono altri tipi di umani, tipo i debunker che sono pronti a salvare il sistema, a difendere lo status quo che nonostante tutto sta crollando miseramente, quindi 2012 grande fake o meno, quello che aspetta nel migliore dei casi soprattutto a quest'ultima categoria di persone legata allo status quo è una vittoria di Pirro, perché prima o poi dovranno confrontarsi con la realtà e soprattutto con loro stessi. Stanno interpretando una parte meschina, c'è da compatirli.
Ritornando al discorso principale, il primo periodo di ascesa del post-moderno ha il suo anno-culmine nel 1966-67, biennio che ogni amante del rock ricorda con i lucciconi negli occhi per il numero di capolavori ed album epocali e seminali per il genere che uscirono. Il 1967 è praticamente considerato all'unanimità come l'anno leggendario, irripetibile, probabilmente il migliore nella storia del rock e non è difficile capire come mai, basti pensare all'uscita di "Are you experienced" con cui Jimi Hendrix debutta, replicando in quello stesso anno con "Axis: bold as love";  ma furono tanti gli artisti epocali che debuttarono in quell'anno,  dai The doors (il cui primo album è stato composto nel '66 ma pubblicato il 4 gennaio '67) a cui segui l'altrettanto acclamato "Strange days"(sempre del '67) con la copertina circense che omaggia Fellini; le porte della percezione avvertivano come i nostri fossero strani giorni ed il modo perfetto di rappresentarli
copertina dell'album "Strange days" dei The Doors
erano artisti di strada e circensi, l'unico modo in cui il post-moderno possa essere descritto. Abbiamo anche il debutto dei Pink Floyd che è anche uno dei capolavori assoluti della psichedelia "the piper at the gates of dawn", per non parlare di uno degli album più acclamati della storia, di uno dei gruppi più divinizzati nel nostro pianeta ovvero "Sgt Peppers" dei Beatles, il meno famoso ma non altrettanto incredibile "forever changes" dei Love, e l'altrettanto avanti nei tempi "absolutely free" di Frank Zappa, che nel '66 aveva debuttato con "Freak out". Lascio da parte il '66 altrimenti faremo notte e parlerò fra poco dell'album simbolicamente più importante del '67 che ancora non ho nominato. Comunque sia, l'anno culmine, come già accennato, è quel periodo in cui il meglio di un'epoca si esprime al massimo della creatività, raggiunge lo zenit, per poi decomporsi e passare ad una successiva fase che in questo caso è quella della conservazione. Lo abbiamo visto citando il 1905 come anno culmine, che in se conteneva in nuce anche il superamento dell'epoca che esso portava al massimo della creatività.
Il periodo di ascesa del post-moderno riguarda tutto il periodo di boom economico, di voglia di cambiamento che si esprime anche in figure pionieristiche come Kennedy e Krushev che andarono vicini paradossalmente sia alla terza guerra mondiale che alla fine della guerra fredda e ad una pace mondiale perenne, tutto un movimento giovanile che chiede la liberazione sessuale, la fine della società patriarcale, un mondo meno gerarchizzato che si manifesta anche nelle rivolte razziali in Usa, con personaggi come Martin Luther King, Malcom X e il movimento delle pantere nere e tutto il movimento che distrugge gli ultimi rimasugli del colonialismo mondiale, con le varie lotte d'indipendenza che riguardano soprattutto l'Africa. Insomma è un momento d'oro dove tutto sembra possibile, tanto che anche dopo che tutta la vitalità ha raggiunto il suo zenith, forti rimasugli rimangono e i movimenti studenteschi del '68 lo dimostrano
e l'atterraggio lunare almeno simbolicamente, ne è la dimostrazione, ma già dopo il 1967 comunque si avverte che qualcosa sta finendo, perchè tutte le proteste e le conquiste sociali post-67 avverranno tutti in un'atmosfera fortemente politicizzata (il '68) e fin troppo spettacolare ed imperialista (la conquista sulla luna), il periodo di conservazione è alle porte, il senso di libertà dalle ideologie, tipico ad esempio degli Hippie e della beat generation, un ricordo. Tutto ciò porterà in Italia ai terribili anni di piombo. 
Quello che è successo in questa prima fase come ho già accennato in passato (parlo del periodo che va dal 1956 al 1971) è l'illusione di essere usciti dalla schiavitù, dovuta all'entrata del post-moderno che come sappiamo é anarchico e relativista, ma allo stesso tempo confusionario e poco affidabile, anche per questo dopo la sbornia iniziale data dallo stargate del 1956 che ha ucciso la storia, inizia la fase di vero e proprio smarrimento.
Rimanendo in ambito musicale e tenendo in conto l'anno culmine 1967, ho omesso di citare volontariamente un album importantissimo, il debutto dei Velvet Underground, con la famosa copertina disegnata da Andy Warhol (collaboratore ideologico del gruppo) che ritrae una banana.
Abbiamo detto che un anno culmine ha in se tutta la forza e la vitalità del periodo in cui si trova, ma che è anche il segnale di fine dei giochi, che avverte che presto il vento soffierà da un'altra parte, tutto questo rappresenta l'album dei Velvet Undergound, una mosca bianca rispetto ai psichedelici, colorati e visionari album di quell'epoca. Velvet Underground and Nico (cantante teutonica che canta alcuni brani dell'album), non parla di trip, visioni psichedeliche, temi bucolici o semplicemente amore, ma di degrado e come ogni precursore, non fu capito; naturalmente all'epoca nessuno calcolava quell'album che infatti
non ebbe successo, tanto che ci vorrà David Bowie per far emergere dall'oblio i Velvet Underground (Bowie che non a caso debutta proprio nel 1967, 
ma il decennio in cui dominerà la scena rock saranno i '70), grande amante della band, che riuscirà a far emergere dal degrado e dalla solitudine, uno dei leader della band (Lou Reed), che grazie a Bowie negli anni '70 avrà un enorme successo che permetterà anche una rivalutazione e conoscenza dei Velvet Underground, che ebbe così importanza nella successiva fase della  musica rock, che apocrifamente si dice che Brian Eno sul debutto dei Velvet abbia detto "Soltanto cento persone acquistarono il primo disco dei Velvet Underground, ma ciascuno di quei cento oggi o è un critico musicale o è un musicista rock". Naturalmente è una frase esagerata e in originale i cento dovrebbero essere diecimila, comunque chiunque ha una conoscenza a 360° della musica rock, saprà come è seminale per generi come il noise, il rock alternativo ed avanguardistico e tutto sommato come sia stato il primo album simbolicamente maledetto nel rock, dove il peace and love, i colori tipici della musica anni 60, scompaiono, qui siamo già oltre, si va oltre la fase di ascesa post-moderna. La banana fallica, dominerà ancora un bel pò il mondo che vive una fase decadente e noi decadiamo insieme a lui, non riuscendo a sganciarci da questo processo di distruzione. Basti pensare il testo di "Heroin", precursore di tutti i testi che parlano di droga in maniera non più gioiosa.
Così l'album nel 1967 passa quasi inosservato, mentre compie una rivoluzione, non a caso guidato da Andy Warhol, uno dei protagonisti e maggiori interpreti del post-moderno. L'intero album vuole portarci a questo processo di decomposizione e distruzione della musica e del rock ed infatti si parte con una simil ninna nanna, "sunday morning", dolce e malinconica che non sta male nel contesto degli anni 60, ma che è anche un cavallo di troia per l'ascoltatore ignaro che si avvicina per la prima volta all'album, perchè il resto dell'album mirerà a decostruire, destrutturare il rock (basti pensare "run run run" che potrebbe essere puro rock'n roll se non ci fossero di mezzo chitarre dissonanti e storie di droga). Comunque sia, dopo il primo "canto della sirena" ovvero "Sunday morning", successivamente i brani si incupiscono trattando di  uomini senza denaro, femme fatale, spacciatori di droga fino ad arrivare all'abisso di "heroin" che precede il completo noise e destrutturazione degli ultimi due brani (non a caso uno di questi ha il nome di "The Black Angel's Death Song").
Il Vaso di pandora è aperto, il rock che fino ad allora era mezzo per esprimere libertà e persino lotta sociale, viene ingabbiato nelle logiche della piramide del potere che ne aveva dato volentieri i natali, ma che ora riteneva troppo anarchico per continuare a sopravvivere, perché dopo gli anni 50, da mezzo spensierato per tenere a bada gli istinti giovanili che erano in gran fermento, diviene sperimentazione, megafono della contestazione verso l'autorità.
In realtà come già detto, il mondo non era ancora pronto ad accettare la destrutturazione e la futura morte del rock (che quest'album anticipava) ed infatti ebbe scarsissimo successo tra il grande pubblico, ma grande successo tra alcuni musicisti che faranno loro le atmosfere e le tematiche di Velvet Underground and Nico, portando il mondo e la musica oltre la fase peace and love, oltre la fase Hippie. Da quel momento in poi simbolicamente la musica rock preferirà costruire scenari cupi e angosciosi e creare veri e propri sabba neri, basti vedere i Black Sabbath (che aprono gli anni 70 con le campane che suonano in mezzo ad una tempesta nella canzone "black Sabbath" che apre il loro album di esordio), non a caso padrini del metal che in modo grottesco, ironico e spesso anche serio, giocherà con tematiche che riguardano satana ed il male assoluto. 
Anche le tematiche sataniche erano più gioiose e
scherzose negli anni 60, come dimostrano
i Rolling Stones.
Molti miti del rock sicuramente
hanno fatto il cosiddetto "patto del diavolo"
che non è altro che l'inchino al potere
che li usa come mezzi per propagare tra i giovani
particolari "etats d'esprit". 
Musica rock non più come mezzo di liberazione, ma di rabbia, odio, caos. Questo succederà nel mondo post-67, che anticipa gli ideologici e violenti anni 70, dove si capisce che la liberazione non è possibile, che il boom economico è finito, che la pace è una chimera. 
Il 1971 da inizio alla fase conservativa del post-moderno, prologo dei disastri attuali. Proprio in quest'anno fondamentale l'economia diventa virtuale perchè si gettano via gli accordi di Bretton Woods e il dollaro non è più convertibile in oro, una misura economica che avrà sviluppi profondissimi nel cambiamento economico e che è un prologo alla finanziarizzazione e alla crisi economica; dappertutto insomma si fanno grandi manovre per conservare ciò che è rimasto, perchè i tempi creativi sono finiti, lo dimostrano anche i Beatles che già in rotta da anni, finiscono in tribunale per discutere la divisione del patrimonio nel 1971, o l'uccisione in carcere di George Jackson, tra i fondatori delle Black Panthers. Naturalmente il rock   continuerà ad esistere, ma dopo la rivoluzione dei Velvet Underground (da un certo punto di vista come tematiche ed atmosfera anche  "the end" dei Doors ha avuto la stessa influenza), il rock non avrà più quell'aura gioiosa, psichedelica, colorata, ma assumerà tematiche dark, oscure, di disagio, di rabbia ed odio (il punk che nel '77 spazza via gli ultimi miti del rock rimasti, oramai chiamati anche dalla critica giustamente "dinosauri del rock"). Dopo l'odio, la violenza e il dark tutto è pronto per i materialistici, conservatori ed edonisti anni 80, che distruggono quel poco che rimaneva di contestazione sociale e atmosfera anarchica nel rock con la morte di John Lennon nel 1980, che chiude definitivamente l'era mitologica del rock, da qui in poi si giungerà al capolinea, con il Live Aid del 1985 (anno culmine della fase conservativa post-moderna) che come già detto nella serie di articoli su "Ritorno al futuro", apre l'epoca del revival, dove tutto è oramai un circo, una celebrazione e dove i pochi miti che ancora continuano imperterriti, puzzano di decadenza anche dallo sguardo.

Fine seconda parte

2 commenti:

  1. Ciao Mediter,
    mi domando come la vedi a livello simbolico la retrocessione di Plutone nella nuova categoria astronomica di "pianeta nano", avvenuta nel 2006. E poi la scoperta, da una quindicina d'anni a questa parte, di un gran numero di "pianeti extrasolari." Inoltre, recentemente la scienza ha ipotizzato che, soltanto nella nostra galassia, sarebbero miliardi i pianeti in grado di ospitare la vita. Tenendo conto del calcolo della probabilità, ciò significa ipotizzare l'esistenza di civiltà extraterrestri.
    Mi è piaciuto poi quando scrivi a proposito del pianeta Nettuno, scoperto in quella fase del XIX secolo in cui, parallelamente all'avanzamento della tecnica e dell'industria secondo le linee guida del razionalismo cartesiano, si sviluppò un forte interesse per l'occulto in occidente, assieme a una prima diffusione delle sostanze stupefacenti, dritte dritte dalle colonie. E questo, come fai notare, è in risonanza ciclica col 66-67 del secolo successivo. L'interesse per il paranormale, alla fine del XIX secolo, se ci fai caso, influenzò anche la scienza materialista. Se non ci fosse stata una curiosità per il "non visibile", sarebbe stata possibile la scoperta dei raggi X, per esempio?

    In quanto ai debunker, non preoccuparti. Ha un senso in tutto questo anche la loro esistenza.

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  2. Ciao Rossano,
    riguardo i pianeti extrasolari scrissi in passato, che la loro scoperta, dagli anni 90 in poi è il prologo alla civiltà galattica che si sta formando. La globalizzazione e soprattutto internet ha portato a termine quel processo di civiltà o meglio coscienza planetaria che è iniziata in nuce con le prime esplorazioni e viaggi transoceanici, insomma è da vederlo in positivo come prologo di una realtà non più solamente terracentrica.
    C'è anche da dire che io la vedo un pò come Tsarion da questo punto di vista, ovvero che a mio parere attualmente per noi è impossibile superare le cosiddette fasce di Van Allen. Se hai letto qualcosa su luogocomune, Mazzucco oltre alle prove fotografiche, riguardo al falso atterraggio lunare, porta come prova anche le fasce di Van Allen che in effetti sono un taboo che gli scienziati hanno paura di affrontare. Non si spiega con la nostra tecnologia come sia possibile superarle, insomma siamo ancora in quarantena. Le missioni spaziali attuali rimangono sempre in orbita sulla terra e i viaggi lunari sono completamente terminati e Marte viene usato a scopo pubblicitario, si rimanda sempre la missione umana su Marte. La quarantena sarebbe descritta nell'apocalisse con il drago gettato ed imprigionato sulla terra, dragone che sarebbero le elite imprigionate con noi in questo pianeta-prigione, poi magari sulla Luna, su una "luna alternativa" come la chiama la Conforto, potremmo anche esserci stati...
    Riguardo a Plutone in effetti non ho mai riflettuto molto sulla sua "declassazione", comunque a livello astrologico cambia poco a mio parere.
    Su Nettuno sono incredibili le corrispondenze e mi sono venute automaticamente appena letta la data di scoperta.
    Concordo con la tua ultima frase ;-)

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