lunedì 18 giugno 2012

LA VITA E' UN PALCOSCENICO



Giusto una curiosità sincronica tra un articolo e l'altro:
si parlava tempo fa di decadenza, crollo dello Star System, soprattutto musicale, ebbene la realtà ci manda continuamente messaggi in questo senso, basta saperli leggere; crolla un altro palco, naturalmente di un'altra Big Band, ovvero probabilmente la band simbolo, la più rispettata ed acclamata del nuovo millennio, i Radiohead, a Toronto a Downsview Park (be anche sul nome del luogo dove è avvenuto si potrebbe giocare sulla sincronia) ed è l'ennesimo incidente di crollo di un palco di una grande band, a rimetterci i soliti poveri operai:

l'ultimo incidente è avvenuto il 16 giugno a Toronto dove, a un'ora dall'apertura dei cancelli al Downsview Park, è crollato il palco dei Radiohead. Il bilancio è stato di un morto, il tecnico del suono della band britannica Scott Johnson di 33 anni, e tre feriti gravi. Il concerto che era sold out è stato subito cancellato. Il gruppo è atteso in Italia nelle prossime settimane, nonostante il lutto che ha colpito la band, dovrebbe confermare le quattro date: a Roma il prossimo 30 giugno ci sarà il primo concerto, seguito dalla tappa di Firenze il giorno dopo, poi a Bologna il 3 luglio, e a Codroipo (Udine) il 4 luglio. E proprio la data di Bologna, ha già subito una variazione a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l'Emilia Romagna nelle scorse settimane.  Ma quello del Downsview Park è solo l'ultimo di una serie di incidenti nel mondo della musica live. In Italia, ultimi solo in ordine temporale, il 12 dicembre scorso ci fu il crollo dell'impalcatura per il concerto di Jovanotti in programma al Palasport di Trieste, con un morto e sette feriti, e l'analoga tragedia, a Reggio Calabria, prima di un concerto di Laura Pausini, con un morto e due feriti. Tre operai che sono stati travolti dalla struttura per il cedimento del pavimento
 Particolarmente sfortunato l'appuntamento all'Heineken Jammin Festival al parco San Giuliano di Mestre che per ben due edizioni, nel 2007 e nel 2010, è stato colpito da una tromba d'aria che ha provocato danni ingenti e una cinquantina di feriti, e il conseguente annullamento della manifestazione. Colpita dalla maledizione del palco anche Madonna. Nel 2009 a Marsiglia la caduta di una gru e il conseguente crollo del palco provocò due vittime. Della scenografia restò un groviglio di 60 tonnellate di tubi e cavi metallici e il concerto della regina del pop venne annullato...
fonte: Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/4wBk9

sabato 16 giugno 2012

LE ORIGINI DELLA CIVILTA' DEL DOMINIO - prima parte



"I patriarcati sono società di dominio, ed è un mito che siano universali. Si tratta solamente di un caposaldo dell’ideologia patriarcale. 
Spiegare la nascita del patriarcato significa spiegare la nascita del dominio, e questo non è affatto un compito facile. Anzi, dato che i modelli di dominio dipendono da così tante condizioni correlate, dovettero passare lunghi periodi di tempo prima che questi sistemi di organizzazione sociale fossero inventati 
e perfezionati". Heide Goettner Abendroth

Il bene e il male, essere e non essere, giusto o sbagliato, sembrano categorie che da sempre accompagnano l'uomo, pensiero questo rafforzato dalle religioni storiche che hanno assolutizzato questi concetti costruendoci ideologie e generando odio e portando in guerra diversi popoli sulla loro versione di questi concetti.
In questa serie di articoli mi propongo di analizzare e investigare le origini della nostra sofferenza, dei nostri conflitti interiori, di tutto ciò che ci rende esseri così fragili, impauriti, pecore pronte a scappare e ad accodarsi al gregge. Intendiamoci questo è il mio semplice parere, non la verità assoluta è sempre bene ribadirlo, certamente il mio discorso non sarà religioso e neanche dogmatico, ma logico-intuitivo, quindi accettabile o meno che sia è fatto con la massima sincerità e senza presunzione. 
Sarà importante capire perché siamo pronti a seguire credenze così spudoratamente false e perchè ci allineiamo facilmente al sentire comune o meglio al sentire dell'epoca soffocando la nostra individualità e ancora perché abbiamo paura di mostrare il nostro vero sé e le nostre vere aspirazioni, perchè indossiamo una maschera nella vita di tutti i giorni  (patetico chi pensa di non farlo) e perché assumiamo atteggiamenti contro la nostra natura, ovvero atteggiamenti routinari e ritualizzati che vanno contro la nostra natura intima.
Rispondere a queste domande significa conoscere la storia dell'umanità e almeno avere risposte più chiare su chi è l'uomo e a cosa è destinato. Questo articolo può essere visto come un'espansione maggiormente approfondita e dettagliata di cose che avevo già accennato nei due articoli intitolati "il giudizio universale".
    
Erich Fromm
Riprendendo la citazione che apre questo articolo, molti storici ed archeologi sono concordi nell'affermare che la nascità della civiltà ha portato alla nascita del patriarcato e quindi del dominio dell'uomo su un altro uomo.
Uno dei più importanti studi psicologici sugli istinti e le passioni umane di Erich Fromm, il bestseller "quale male", osteggiato da molti suoi colleghi che amavano la molto più rassicurante visione "homo homini lupus" che giustifica guerre e violenza, andava contro la tesi instintivista della violenza, in ciò confortato dallo studio della paleontologia e dell'antropologia che mostravano che:

-i gruppi umani presentano, rispettivamente gradi così fondamentalmente diversi di distruttività che sarebbe impossibile spiegare i fatti col presupposto che distruttività e crudeltà siano innate;
-i diversi gradi di distruttività possono essere correlati ad altri fattori fisici e alle differenze esistenti nelle rispettive strutture sociali;
-il grado di distruttività aumenta con il crescente sviluppo della civiltà, e non il contrario

Il patriarcato come modus vivendi in se è contro l'equilibrio, perchè stimola il cervello rettiliano ritualizzato ed amante della routine (forma vivendis della civiltà), utilizza solo l'emisfero sinistro razionale, sottomettendo e abolendo l'intuito e l'emisfero destro ovvero l'emisfero femminile, da ciò ne consegue che la mancanza di equilibrio, l'assoggettarsi ad un sistema di civiltà di tipo patriarcale, ha portato l'uomo ad allontanarsi dal suo vero sé in cui i due emisferi del cervello (che sono comunque due hardware) sono in equilibrio.
Non sempre è stato così, nonostante la storiografia abbia paura di ammetterlo, perchè la rivelazione di una società non statale e gerarchica, sconvolgerebbe la visione comune che vede l'organizzazione di una civiltà o di una forma di convivenza, possibile solo se gerarchica e statale. Ad esempio le società gilaniche, scoperte dalla famosa archeologa Marija Gimbutas e poi dall'antropologa Riane Eisler:
il termine Gilan deriva da "gin" e "an", abbreviazione dei termini greci giné (donna) e andros (uomo), civiltà autorganizzate, non violente e in cui gli uomini e le donne avevano pari diritti. Queste civiltà le troviamo poco prima della nascita degli Stati, in un arco temporale lunghissimo che va dal 7000 al 3500 a.C. (poco prima dell'inizio del quinto sole dei Maya, ovvero 3114.a.C. in cui sarebbe sorto il mondo in cui ci troviamo ancora per poco. Giusto una mia annotazione). 
"DEA MADRE"
Nella cosiddetta "preistoria"
le divinità erano soprattutto femminili
Le società Gilan sono quindi non patriarcali, anarchiche ante-litteram, dove nessuna raffigurazione artistica riporta scene di guerra, ma al contrario molte statuette della Dea Madre che attestano come nel lontano passato Dio non era considerato una figura maschile come lo è oggi.
Oltre al già citato Erich Fromm sono tantissimi gli studiosi che dimostrano questa realtà del passato come lo scrittore Colin Ward e i tantissimi rilevamenti, in cui la Dea Madre era il Dio da rispettare e in cui i vari popoli si auto-organizzavano in maniera non gerarchica e statale, ma cooperativa e dove la donna aveva un ruolo di primo piano.
Perchè si passò successivamente, visto lo stato pacifico e prosperoso in cui vivevano questi popoli da millenni, ad una forma organizzativa repressiva, patriarcale e gerarchica? Perché la donna nei testi religiosi successivamente venne maltrattata (vedere la storia di Adamo ed Eva ma è solo una delle innumerevoli), messa in posizione subordinata all'uomo e la Dea Madre cancellata dalla coscienza collettiva? 
Uno dei grandi misteri, infatti, della nostra storia è l'uomo che ha assunto una posizione privilegiata e tutta la storia millenaria successiva dominata dal patriarcato! Le falsità storiche della superiorità dell'uomo sulla donna ai giorni nostri (di riequilibrio degli emisferi), sono così ridicole e improponibili, che tranne in qualche chiacchiera da bar davanti ad una bella bionda (birra of course) è difficile vederle altrove, al massimo in qualche popolo dove il patriarcato è ancora incarnato nella sua più alta espressione, come era centinaia di anni fa anche in Europa, ad esempio in qualche paese musulmano; neanche la forza fisica, indubbiamente superiore nell'uomo, può spiegarci il perché la donna ed il principio femminile siano stati così maltrattati, anche perché la dote intellettiva e strategica è richiesta per manipolare il popolo e la storia, la forza fisica è stata da sempre il braccio dei potenti, mai ai vertici della piramide dove erano richiesti cervello e non muscoli.
Questa sottomissione del principio femminile avvenne anche perchè con l'avvento del Kaly Yuga, l'epoca oscura, dove ciò che è spirituale viene degradato e dove il materialismo cresce la sua influenza, ciò che è importante non sono più le facoltà intuitive, ma quelle pratiche potremo dire e così le elite (di cui parleremo successivamente), interessate a dominare sull'uomo, sapevano che per far accettare all'umanità una forma organizzativa gerarchica, patriarcale e repressiva, bisognava reprimere il femmineo.
Che il principio maschile sia più a suo agio nel materialismo e in un'epoca di scarsa spiritualità, ce lo confermano gli archetipi, che danno dell'uomo un'immagine di un cacciatore in attiva relazione con l'esterno, mentre infatti il principio femminile sente, quello maschile sa, ed infatti il principio femminile è legato all' ESSERE, quello maschile al FARE.
Per capire meglio tutto questo discorso e come mai la storia dei popoli sia diventata una storia disequilibrante fatta di dominio, violenza e sofferenza, bisogna quindi andare in profondità sul significato di archetipo maschile e soprattutto capire quali sono le figure nella storia che lo rappresentano.
Il primo archetipo da analizzare è quello del PADRE: se la relazione madre-figlio è necessaria per dare sicurezza ai primi passi che il bambino compie nel mondo, sicurezza soprattutto interiore, che un rapporto sano e amorevole con la madre può dare, il padre è un elemento divisorio; come in  modo forse fin troppo estremo e legato alla sfera "sessuale", aveva rilevato anche Freud con il suo parlare di "complesso di Edipo" 
(in passato ho accennato alla psicologia come uno dei vasi di pandora liberati a fine ottocento, inizio novecento, inizio per Dostojevsky dell'età in cui i demoni girano liberamente sulla terra). Il padre è quindi il primo elemento simbolicamente conflittuale che si presenta nella vita di un essere appena nato, separa il figlio dal mondo simbiotico che egli aveva con la madre. Il Padre quindi è simbolo del contatto con la realtà, colui
che dal punto di vista positivo, deve darci le chiavi per interagire in modo armonioso con la realtà, il PADRE rappresenta l'etica, la protezione verso il mondo esterno, se infatti la MADRE garantisce un rapporto armonioso con il proprio sé intimo, con le nostre paure interne, il PADRE specularmente è invece la difesa culturale ed etica verso il mondo esterno, insomma sono entrambi archetipi fondamentali, il cui equilibrio garantisce armonia interiore e con la natura ed armonia ed interazione con l'esterno.
Ne risulta che quando la civiltà, basata e fondata sul patriarcato, ha soffocato il principio femminile, siamo stati gettati in questa realtà conflittuale senza difese interne e in questa situazione, favorita anche dal trauma post-atlantideo (di cui parlerò negli articoli successivi), ciò ha portato alla nascita di una civiltà inu-mana e alla nascita dell'ego, simbolicamente rappresentata nel mito del paradiso perduto.
L'uomo è divenuto prometeico, pieno di debolezze e conflitti interiori, insomma un essere sofferente in cui il dolore diviene condizione naturale dell'esistenza.
Crono divora i suoi figli
Non è assolutamente un caso che come avveniva nella mitologia greca, la maggior parte delle serie tv ed anche dei film mainstream che vedo, mostrano sempre un figlio/a che ha un rapporto conflittuale con il padre, tanto che ad esempio la serie tv LOST potrebbe essere sintetizzata come un gruppo di dispersi con un rapporto conflittuale con le figure genitoriali, soprattutto paterne. La mitologia greca che nacque nel periodo di massima ascesa del patriarcato e di infanzia-adolescenza delle civiltà e tra l'età dell'Ariete e del Toro che immetteva nel mondo l'arte della guerra, fa di questo uno dei suoi temi principali.
Il mito più famoso ad esempio è quello di Crono:

Il mito di Crono, figlio di Gea, la madre terra, e Urano, il dio del cielo, racconta di un padre negativo che sprofonda i figli nella terra per non essere da loro spodestato. Crono, uno dei dodici titani nati da Gea e Urano, viene coinvolto dalla madre per aggredire il padre, che una volta evirato dal figlio, scomparirà lasciando il regno dell'universo al suo aggressore. Crono, avvertito da una profezia, vive le angosce del padre, divora i figli per timore di  essere da loro cacciato, e Zeus, uno dei figli destinati a cadere nelle viscere del padre, viene salvato dall’intervento della madre Rea, che invece del figlio gli consegna una pietra avvolta in un telo. Sarà poi Zeus a regnare nell’universo grazie alla sua vittoria contro il padre. http://www.aipep.com/articoli/nomepadre.htm

Crono divinità che simbolizza il tempo, che simbolicamente nasce con la civiltà che routinizzando la vita dell'uomo grazie anche alla creazione del lavoro, ci rende suoi schiavi e ci spolpa fino a dissanguarci per tenere in vita il SISTEMA, la macchina, l'ingranaggio in cui Chaplin rimane incagliato (sincronicamente bloccato in ruote che richiamano gli ingranaggi interni dei vecchi orologi). Eppure Crono è pur sempre figlio di Gea-Gaia, la madre Terra, il cui rapporto per via della TECNICA, della civiltà, del tempo, è stato estromesso.
Tenendo in conto tutta questa bella storiella, molte pellicole attuali come lo stesso TREE OF LIFE, ci appaiono in tutta la loro sconcertante valenza simbolica archetipica.
La nascita della sofferenza, del dolore, del pianto e del travaglio che il Dio iroso della Bibbia da all'uomo é quindi dovuto al soffocamento del principio femminile che ha portato alla nascita della civiltà, del lavoro inteso come "alimento per il sistema" e non come modo di crescita ed auto espressione individuale e così la parte intuitiva femminile è stata soffocata e l'equilibrio rotto, nel mondo post-diluviano disastrato; vi erano naturalmente tantissime eccezioni prima della nascita ufficiale della civiltà, alcune roccaforti in cui vigevano società equilibratrici matriarcali o comunque tribali, parlo di società in cui l'influenza babilonese-mesopotamica, ellenica e successivamente cristiana non avevano messo piede. La civiltà, la conquista dell'ego, l'uomo separato dalla sua origine divina ha origine nella Mesopotamia e sicuramente anche nella Valle dell'Indo, dove si formano le prime civiltà, che daranno vita alla nostra attuale realtà in cui viviamo tutt'oggi.
Di questo parleremo successivamente.

lunedì 4 giugno 2012

MARE IN TEMPESTA

Distacco! Distacco! Distacco! Questa dovrebbe essere la parola d'ordine che ognuno di noi dovrebbe seguire in questo periodo di decadenza in ogni ambito, un bel distacco e vaffanculo alla realtà, perché se ci leghiamo troppo a qualcosa, se crediamo troppo a qualcosa in questo periodo, riceveremo un bello scossone e soprattutto la realtà ci porterà in rovina con lei.
Nel passato ad esempio avevo parlato di fine vicina della chiesa cattolica e del papato, be a mio parere ci siamo e tutti questi segnali si sono rafforzati e sono aumentati fortemente a partire da gennaio 2012.
Uno dei simboli più importanti della Chiesa Cattolica è la barca o nave, perchè essa simbolizza la Chiesa stessa, il viaggio, la barca è simbolo della chiesa perché ricorda il modo con cui Cristo parlava spesso alla folla che si radunava attorno a lui.
La nave con Cristo e gli apostoli

"Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e lì restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva…." (Mc 4,1).

Da questo brano, e da numerosi altri presenti specialmente nei vangeli sinottici, si recupera un significato ecclesiologico della barca che accanto a  quello simbolico del viaggio del cristiano formano un elemento iconografico preziosissimo. Tale simbolo è rappresentativo della Chiesa edificio ( la barca dalla quale Gesù ammaestrava la folla), ma anche della Chiesa - Popolo di Dio, in cammino verso la salvezza.

NAVE, simbolo della  Chiesa e della vita del cristiano che, sbattuta tra i flutti, combatte la “buona battaglia  per conservare la fede e meritare il premio eterno” (II Tm. 4,7). La Nave è la Chiesa, il pilota è Cristo - simboleggiato nella croce dell’albero - che conduce al porto della salvezza eterna quelli che a lei si affidano.  La Nave conduce al porto cui la orienta il FARO, simbolo di Cristo “luce del mondo”: l’anima fa il suo ingresso in Cielo.

Il 13 gennaio 2012 c'è stato l'affondamento della Concordia e il giorno dopo, Mario Monti da a Raztinger come regalo della carte geografiche e mappe nautiche, questo a dimostrazione simbolica che il Mario Monti ha messo l'Italia sulla giusta rotta e il Vaticano, che da sempre ha comandato ed influenzato la politica italiana
dietro le quinte, ha approvato sia la rotta in cui Mario Monti ha immesso l'Italia, sia il regalo che capitava  dopo una catastrofe navale della "Concordia europea" e quindi simbolicamente, questo regalo risultava prezioso e simbolicamente rilevante, non a caso Mario Monti va in Vaticano chiedendo a Ratzinger orientamenti ed indicazioni da seguire!
L'inchino all'isola del giglio della nave Concordia (Unione Europea), giglio simbolo del potere monarchico, del potere temporale che va a braccetto con il potere spirituale (la Croce). La Concordia affonda davanti il simbolo di questo potere:
pochi giorni fa un'altra nave ha avuto un incidente vicino l'isola d'Elba; a Taranto, il 6 marzo, un incidente di una nave militare battente bandiera panamense ha provocato un grande danno ambientale che ha riversato dalle 10 alle 15 tonnellate in mare di carburante, in una delle città che ha già il record di essere la più inquinata d'Italia; un'altra nave da crociera a fine marzo, la Azamara Quest, con a bordo circa 600 persone è stata vittima di un incendio che ha provocato diversi feriti e ha portato la nave alla deriva nell'Oceano al largo delle Filippine; morte di un marinaio il 24 maggio, scivolato dall'albero principale,  nella nave più prestigiosa della marina italiana, l'Amerigo Vespucci; poco prima dell'affondamento della Concordia, il 7 gennaio, la nave "Poesia" della Msc si incangliò in un banco di sabbia alle Bahamas; il 27 febbraio la nave Costa "Allegra" va alla deriva nell'Oceano indiano a circa 20 miglia al largo della costa dopo un incendio divampato a bordo.
Insomma sembra di trovarci davanti ad un tipico effetto Werther (vedere Wikipedia), che da una parte mostrerebbe anche l'interconnessione e l'esistenza di una coscienza collettiva umana unita e che risente a livello mondiale di eventi accaduti dall'altra parte del mondo e che specularmente, abbattendo la logica e le statistiche, si hanno con una frequenza incredibile in vari luoghi.
Non è un caso che a 100 anni dall'affondamento del Titanic, con tutti noi che inconsciamente o meno vediamo la nostra società e le nostre certezze distruggersi giorno per giorno, appunto non è un caso che nella realtà simbolicamente tutto si mostri con la metafora della nave, non più solo simbolo della Chiesa, ma nei tempi moderni ad esempio il Titanic (come già spiegato negli articoli precedenti) è preso a simbolo della nostra civiltà e della decadenza della modernità.
Il Potere Tempo-rale della chiesa e di tutti i potenti é al bivio finale e le varie distruzioni di campanili, le foto suggestive di orologi dei campanili distrutti o spaccati a metà, fanno davvero impressione, tenendo conto anche che si chiude il cerchio visto che l'ultima scossa più forte avvenuta nell'Emilia, ha il paese Concordia vicino l'epicentro.
La chiesa e il potere temporale infatti si trovano in un mare in tempesta e hanno bisogno di una nuova rotta.
Simbolicamente il regalo di Mari e Monti a Ratzinger stava a significare una nuova rotta della politica europea e mondiale partita dall'11 novembre 2011, in cui si dichiarava finita l'esperienza della democrazia rappresentativa ed in cui iniziavano a scendere in campo i tecnici e le politiche di austerità tese a impoverire l'Europa e a rafforzare la creazione di un super-stato europeo . Infatti in questi giorni sono emerse importanti novità, subito smentite visto la dichiarazione altisonante, infatti il settimanale tedesco 'Welt am Sonntag' aveva parlato ieri di un piano segreto di Ue,  Bce ed Eurogruppo per salvare l'Ue messo a punto nell'incontro tra Draghi, Barroso e Van Rompuy per creare un'unione bancaria e politica europea, ovvero puntare a "rafforzare la governance" che si aggiunge alle importanti tappe gia' superate e agli strumenti gia' individuati e decisi,  "dal 2 pack al fiscal compact ai fondi salva-stati per rafforzare l'Unione ed arrivare a un'unione economica oltre che monetaria".
Ed ora per chiarire un pò il tutto, ritorniamo al famoso incontro di Monti e Ratzinger il giorno dopo l'affondamento della Concordia:
oltre alle carte nautiche, Monti ha regalato al pontefice un libro del Poligrafico dello Stato e poi un suo libro, “Il governo dell’Economia e della Moneta”, una sua raccolta di saggi del 1992, un libro - ha detto Monti - "sul governo dell'economia mondiale, i cui temi rispecchiano lo spirito della nostra precedente discussione". Aggiunge poi il premier:  “E’ stato pubblicato proprio mentre lei parlava di Europa”. Ed Infatti sempre nel 1992 Raztinger scrisse un saggio su "i nuovi pagani e la chiesa". Ratzinger non si riferiva all’ateismo orientale, ma al “paganesimo intraecclesiale che segna i popoli occidentali della cristianità, dove dal Medioevo con l’identificazione tra Chiesa e mondo l’appartenenza alla Chiesa è diventata necessità politico-culturale”.
In più il 1992 era anche l’anno della pubblicazione di “Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti”, in cui Joseph Ratzinger ritorna sempre sulla riaffermazione del senso pubblico dell’ethos cristiano - rilevava: “Una società, che nella sua fisionomia istituzionale è costruita su basi agnostiche e materialistiche e autorizza l’esistenza di tutte le restanti possibili convinzioni soltanto a condizione che rimangano confinate al di sotto della soglia di quanto è pubblico e ha rilevanza civile, non sopravvive a lungo”.
In questo intervento Ratzinger avvertiva il pericolo di come il post-moderno pur facilitando il potere tempo-rale per via di una mancanza di attivismo politico, rendeva anche scettici e relativisti verso il potere e le credenze la popolazione e rendeva quindi difficile lo stabilirsi di un nuovo patto, di un nuovo ordine mondiale.
Il 1992 fu proprio l'anno in cui la nave del potere cambiò rotta per far partire la globalizzazione, ben 500 anni dopo la scoperta dell'America che aprì la prima fase di globalizzazione.
Il 1992 fu l'anno infatti di un'altra importante nave, la Britannia, dove si incontrarono i vari potenti del mondo che con le decisioni fondamentali avvenute lì dentro traghettò l'Europa e l'Italia verso la gobalizzazione (de-localizzazione della produzione, aumento delle privatizzazioni e del potere delle multinazionali, perdita del potere sovrano delle nazioni). Insomma un nuovo assetto mondiale.
Tutto questo simbolismo navale e di mare tende a simbolizzare il fatto che il potere per cambiare tutto e non cambiare niente e traghettare il mondo verso una nuova fase, ha bisogno di cambiare di nuovo le regole della società, in un mondo che cambia sempre di più e che è sempre più insofferente, non solo al potere, ma al concetto stesso di potere.
Il simbolismo navale riemerge proprio perchè il potere sta cambiando di nuovo rotta specularmente a ciò che avvenne nel 1992, il problema è che il mondo è cambiato rispetto a 20 anni fa e la decadenza riguarda tutto il nostro reale, quindi il potere per sopravvivere ha bisogno di un completo restyling che potrebbe sacrificare qualche pedina come il Vaticano che in tanti segnali e nell'immagine sempre più compromessa che ha all'esterno, indicano come in forte crisi, in una coscienza collettiva (soprattutto occidentale) sempre più laica ed aggressiva verso il suo potere spirituale e temporale.
Dal doppio terremoto a Cristhchurch (chiesa di Cristo) in Nuova Zelanda (in un articolo passato ho mostrato come specularmente la Nuova Zelanda richiami molto la forma dell'Italia se capovolta), agli scandali pedofilia, alle attuali spie e ai problemi che vi sono nello IOR ed anche al riemergere del caso Emanuele Orlandi che ha portato la gente a manifestare a piazza San Pietro gli scorsi giorni.
Ed intanto il nord Italia, la "Padania", trema nella regione Emilia, da una parte simbolo forte del lavoro, una regione che più delle altre è stata nel passato tra le protagoniste delle lotte operaie, non a caso oltre ai campanili, agli orologi, al tempo o potere tempo-rale, uno dei simboli della  catastrofe di questo terremoto sono i vari capannoni dove lavorano operai, veri responsabili del numero enorme di morti che ci sono state in queste ultime settimane, insomma il lavoro è il simbolo messo a repentaglio in questo terremoto oltre al tempo.
Immagine trasmessa dalla Nasa ieri 3 giugno,
sembra di vedere l'Italia o meglio
Italia centrale e meridionale
Un Terremoto sincronicamente prima politico (la Lega Nord spazzata via dagli scandali) e poi geologico, che ha messo a dura prova le zone più ricche d'Italia, un'Italia prostrata, umiliata, da sempre crocevia di tantissimi poteri forti e che essendo paese di frontiera ha avuto sempre un destino di stragi e sangue, erede dell'Impero Romano su cui si basa tutto il potere attuale occidentale (gli Usa hanno costruito la loro potenza con le similitudini verso l'Impero Romano) e patria del maggior potere spirituale (Il Vaticano). Questo è il motivo del perchè l'Italia diviene simbolo di decadenza e crollo e si fa archetipo della decadenza mondiale del potere.
C'è anche da dire che il simbolismo marittimo è uno dei simboli più importanti del potere,  in questi giorni ricorre ad esempio il Giubileo della Regina nella patria del meridiano zero, del big ben, che non acaso si è aperto con il Thames Diamond Jubilee Pageant, il solenne corteo di mille imbarcazioni che ieri, 3 giugno, ha scortato la regina a bordo della Royal Barge lungo il Tamigi.
Perchè questa importanza viene data al simbolismo marittimo? In aiuto in modo sincronico viene in mente il concetto di sovranità individuale che in questi giorni sta emergendo nei circuiti di informazione alternativa. Già degli anni fa ne aveva parlato persino Icke, ma tutto sommato davo poca importanza al fenomeno, ovvero il fatto che le nostre leggi, il nostro diritto, le nostre costituzioni, si basano tutte sul diritto marittimo che ci rendono proprietà altrui e non esseri umani indipendenti. Tutto questo per alcuni ha origine da diverse bolle papali create durante il medioevo che vedevano l'umanità dopo il diluvio universale come dispersa in mare e quindi insieme ai suoi averi, tutto era di proprietà della Chiesa almeno finché nessuno avesse reclamato qualcosa.
La prima di queste bolle papali è  "l'Unam sanctam Ecclesiam" creata nel 1302, seguita da altre due bolle papali che cercavano di rafforzare il concetto già in quella prima bolla espresso.
Per informazioni su questo argomento visitare il sito "tempo di cambiare" di Italo Cillo o vedere qualche video di Jordan Maxwell sulla legge dell'ammiragliato.
Intanto vi lascio con un video che probabilmente molti di voi conoscono, che sintetizza alla perfezione cosa succede quando un cittadino in un tribunale rifiuta di scendere a patti con le "loro" regole e applica la sovranità individuale, alla fine tutti i nostri guai dipendono da una mancanza di conoscenza.