Prima di parlare dell'ultima fase
decadente del post-moderno, quella in cui ci troviamo attualmente, volevo
introdurre alcune nozioni cicliche storiche, molte derivano dallo studioso ed
esperto di ciclologia Francois Masson, cognome strano, che a sua volta ha
studiato molti altri autori ognuno dei quali fa partire la sua analisi ciclologica
basando il tutto sul grande anno platonico, ovvero sul numero del ciclo
precessionale/solare di 25.920 anni.
Questo studioso in un suo studio
degli anni 70, a
sua volta aveva diviso questo grande periodo in altri mini-cicli. La sua
visione storica così ampia permise a lui negli anni 70 di predire la fine
dell'URSS alla fine degli anni 80, inizio anni 90.
Egli scrisse:
Quindi gli eventi si ripetono ciclicamente, ma non è il ripetersi
sempre degli stessi eventi, è più simile ad una spirale ascendente; eventi
simili si manifestano in un contesto interamente nuovo, ma le loro radici più
profonde sono identiche.
In Francia, Michel Helmer è stato il primo a riaffermare e ad applicare
con successo questa antica teoria, aiutato dalla sua scoperta del numero
Phi=1,616 (f) il cui uso lo rende in grado di localizzare i momenti di massimo
di ogni ciclo.
Una visione tutto sommato simile
a quella di Terence McKenna che da una visualizzazione del tempo a spirale, una
spirale che si contorce in se stessa fino a raggiungere un punto zero. La
visione ciclica del tempo, del continuo ritorno è una delle conoscenze più
antiche che è stata rappresentata da tutti i popoli del nostro pianeta anche
tramite l'Ouroboros, il serpente che si morde la coda, simbolo antico ed universale.
Nella pop culture ciò è stato
rappresentato dal film la
Storia Infinita , tratta dal libro di Micheal Ende, dove
l'Aurin, il gioiello, lo splendore, il tempo, l'Ouroboros può essere indossato
solo da colui meritevole e che avrà il compito di salvare l'infanta imperatrice
che sta morendo perchè non ha un nome. Il nome è ciò che porta il non
manifestato a manifestarsi, in principio era il verbo, ciò che ha il potere di
manifestare, rendere possibile il manifestato.
Così abbiamo cicli conosciuti
(esotericamente parlando) come quello di 2160 anni (cambio di era zodiacale,
passaggio precessionale da una costellazione zodiacale ad un'altra, ad esempio
da pesci ad aquario) che porta in genere un cambio totale di religione e
civiltà. L'era dei pesci portò infatti la religione cristiana e l'avvento di
governi basati sull'utopia (comunismo, liberismo, monarchia, nazismo,
fascismo), fanatismo (stati teocratici) ed egoismo (democrazie plutocratiche)
Nell'era precedente dell'ariete, era iniziata la volontà dei popoli a differenziarsi e a sopraffarsi tra di loro, ariete è segno che
ama scoprire ed esprimersi individualmente ed infatti in quell'epoca nascono i
primi veri imperi. Segno dominato da Marte, in quel periodo nasce l'arte della
guerra, nascono gli eserciti e Marte viene adottato da molti imperatori e Dei
pagani. Si crea un universo di divinità che hanno gli stessi pregi e difetti
degli uomini, organizzati in una gerarchia e in un cielo piuttosto prossimo,
l’Olimpo.
Il popolo simbolo dell'era
dell'ariete è l'ebreo, con Mosé che porta la nuova religione ripudiando gli
idoli (il vitello d'oro simbolo della precedente era del toro).
Il dio Marte, nella Grecia antica Ares similare ad Aries-Ariete, era dell'ascesa dell'arte della guerra e degli eserciti |
L'ariete porta la religione nella
società, la civiltà è religione, il popolo ha un patto con Dio, cosa che l'era
dei pesci cristiana (in cui uno dei simboli più importanti è proprio il pesce
che tra i cristiani delle origini veniva utilizzato come segno di
riconoscimento), più fanatica, ma più individualista, sovvertirà, perché ogni
uomo deve essere sacerdote di se stesso e vivere il sacro interiormente. I
Caratteri fanatici dei pesci hanno portato al rafforzamento si di una
spiritualità individuale (rispetto a quella collettiva e legata ai destini di
un popolo che si aveva in Ariete e di cui
gli ebrei sono ancora gli eredi),
ma che in un mondo fortemente duale ha bisogno di intermediari e quindi abbiamo
un clero molto forte almeno per gran parte di questa era e dato che per alcuni
spiritualmente il pesce è simbolo della spiritualità che si fa materia, il
pesce si sente cosa diversa dal mare, dall'oceano che lo contiene e ciò porta
ad un'esasperarsi del dualismo che ha portato per gran parte di quest'era all'allontanamento
ed antagonismo dei principi maschili e femminili che come conseguenza ha
portato al sesso come taboo e ad un certo controllo delle emozioni e degli
stati d'animo che solo il post-moderno con vari rituali (tra cui il rock 'n roll)
ha portato a sprigionarsi.
L'era dell'aquario, come già
enunciato, si muoverà in binari opposti perchè scompariranno gli intermediari
ed il rapporto tra gli uomini e lo stesso potere avranno uno schema a rete
orizzontale. I social network e i nuovi modelli societari a reti e nodi sono un
prologo di un processo già iniziato, anche per questo motivo l'nwo non ha vita
lunga. Viviamo in un periodo caotico di riflusso, di ultimo colpo di coda che
temporaneamente potrebbe far manifestare per un'ultima volta questa concezione
vecchia di potere e quindi potremo vedere l'nwo manifestarsi, ma come già detto
sarebbe un fuoco di paglia temporaneo, non si può sfuggire a questi processi.
Tenendo in conto i miei articoli
precedenti e l'inizio del ciclo razionale-scientifico inaugurato dalla
rivoluzione francese, ho affermato come il periodo di ascesa di questo ciclo
sia terminato con lo scoppiare della prima guerra mondiale, dove le certezze di
un progresso infinito rivolto al bene e dove l'avvento della fisica
quantistica, distrussero la visione positivista scientifica fino ad allora in
auge.
Fatta questa premessa ed
introdotto il famoso ciclo di cambio di era zodiacale, soffermiamoci su un mini
ciclo molto importante ovvero quello di 180 anni che è il ciclo di cambiamento
politico dei regimi, addizioniamo questo numero al 1789 ed arriviamo al 1969,
dove vi fu una rivoluzione speculare a quella francese, che ampliò i dettami e
la visione delle rivoluzioni settecentesche, che avendo una visione molto più
universale, non potevano tener in conto i valori di ogni individuo, infatti se
la rivoluzione francese affermava che per raggiungere "liberté, egalité e
fraternité" ci fosse bisogno di un nuovo ordine e quindi di un cambio di
potere che avrebbe portato la distruzione della monarchia e del potere della
chiesa, nella rivoluzione speculare del '68 che concludendo il ciclo dei 180
anni da via ad un nuovo percorso politico, ci si sofferma su libertà più
individuali e meno universali, la rivoluzione del 68 é giovanile, legata alla
liberazione dei costumi, ad un individuo che vuole distruggere la civiltà
patriarcale ed avere una società più egualitaria non solo nella forma. Le
aspirazioni sono individualiste più che universali, se infatti la rivoluzione
francese portò alla distruzione dell'old order e all'ascesa delle nazioni e
degli stati democratici moderni, 180 anni dopo, il cambio di potere e regime
portato dal movimento studentesco del '68 fu un superamento del concetto di
stato nazione, o meglio il prologo della globalizzazione e di un potere che
lega le sue pretese di libertà ed uguaglianza ad organismi sovranazionali o
come rovescio della medaglia a movimenti privati e non più universali (i vari
piccoli partiti e movimenti nati nell’ultimo secolo come Greenpeace, gli
umanisti ecc.). E' chiaro per il movimento del '68 che il problema non è in se tanto
la forma di governo, quanto la libertà che ognuno ha all'interno di quello
stato nazione (perchè la democrazia c'è, bisogna solo farla funzionare), prospettive
meno universali più individuali.
Nel 68 eravamo ancora in una
forte epoca ideologica, ma i germi post-moderni contenevano in se anche un
superamento dell'ideologia, mostrato da molti movimenti, che più che
rivoluzione proletaria, si accodavano a diritti civili e libertà individuali,
il partito era lo strumento per realizzare questo scopo, non il fine.
L'invasione dell'Ungheria, la smitizzazione di Stalin e la primavera di Praga
avevano già preparato il campo per un mondo meno ideologico ed infatti le
pretese rivoluzionarie comuniste si trasformeranno in terrorismo negli anni 70,
insomma il cambio di potere, la staffetta tra le due rivoluzioni di pensiero
(il '68 è un ampliamento della rivoluzione francese) è il passaggio dagli stati
nazione alla loro decadenza, in un mondo maggiormente interconnesso (quello del 68) in cui ciò che è
importante è la libertà individuale e non più solamente quella collettiva come
nel 1789.
Sintetizzando potremo dire
tenendo in conto solo il lato politico 1789= lotta per la democrazia 1968=
libertà individuali e accrescimento di poteri sovranazionali e all’opposto di
forme di potere decentrate a sistema orizzontale.
Importante notare come la fase
rivoluzionaria si concluse nel 1799 e nel 1815 ci fu il congresso di Vienna, la
controriforma che cercò di imporre disperatamente di nuovo l'old order. Stessa
corrispondenza troviamo nel periodo dal 68 in poi:
dopo il 68, dieci anni dopo, l'atmosfera di ribellione, che vigeva già da inizio post-moderno e che aveva visto le manifestazioni studentesche del 68 come evento catalizzatore, svanisce, si aprono gli anni di piombo; in realtà la rivoluzione sessantottina (visto anche l'accelerarsi del tempo) è durata solamente una stagione, ma un piccolo spirito rivoluzionario è sopravvissuto per almeno 10 anni, però distorto dalla fase conservativa e non più di ascesa del post-moderno. Il movimento punk fu
l'ultimo sussulto e durò una stagione, l'omicidio Moro fu un segnale di fine
dei giochi. Abbiamo detto che dopo 16 anni dalla fine della rivoluzione francese (1799), ovvero
il 1815, ci fu la controriforma apportata dal congresso di Vienna. Se
aggiungiamo 16 anni al 1968 arriviamo alla controriforma del 1985, prologo di
globalizzazione, revivalismo, fine guerra fredda e vittoria del liberismo ed
imperialismo americano.
Un altro ciclo importante è quello di 360 anni, perchè qui a cambiare non è solo la politica dei regimi (come visto nella staffetta 1789-1968-69) ma cambia il regime ed anche l'ideologia interna, quindi l'influenza scientifica razionale dovrebbe concludersi nel 2149 (o qualche decennio prima), ma nel nostro presente inizierebbe l'età di decadenza di questa età, che avendo meno presa, porta all'emergere di una scienza di frontiera sempre meno accademica, in ciò aiutato dalle influenze innovative dell'aquario dominato da Urano che ci porterà ad un futuro molto prossimo con free energy, viaggi interspaziali, fino al collasso della visione scientifico razionalista che porterebbe l'uomo (oramai dominatore della materia e degli elementi e viaggiatore nello spazio immenso) a rivolgersi ai mondi interiori, a coltivare la sua spiritualità.
Un altro ciclo importante è quello di 360 anni, perchè qui a cambiare non è solo la politica dei regimi (come visto nella staffetta 1789-1968-69) ma cambia il regime ed anche l'ideologia interna, quindi l'influenza scientifica razionale dovrebbe concludersi nel 2149 (o qualche decennio prima), ma nel nostro presente inizierebbe l'età di decadenza di questa età, che avendo meno presa, porta all'emergere di una scienza di frontiera sempre meno accademica, in ciò aiutato dalle influenze innovative dell'aquario dominato da Urano che ci porterà ad un futuro molto prossimo con free energy, viaggi interspaziali, fino al collasso della visione scientifico razionalista che porterebbe l'uomo (oramai dominatore della materia e degli elementi e viaggiatore nello spazio immenso) a rivolgersi ai mondi interiori, a coltivare la sua spiritualità.
Ok in realtà possiamo resettare
questo intero mio scritto, perché questo momento storico particolare, quello
stargate che dagli anni 50 ci ha portati nel mondo a-storico attuale, che ci ha
trascinati alla coda finale della spirale, rende inutile discutere ancora di
ciclologia, perché siamo alla fine dell'anno platonico, reset, nuovo inizio, siamo
in un periodo unico nella storia dell'umanità conosciuta, a-storico e che
sintetizza tutte le pulsioni avvenute in tutta la storia umana. Il revivalismo,
l'imitazione, sono processi insiti dentro l'uomo, ma mai a questo livello, questo
è il periodo in cui si mette in discussione tutto, dove tutto viene archiviato,
dove si miscelano tutti i saperi umani, non è semplice revivalismo, semplice
imitazione ristretta ad un luogo, ad un popolo (i romani verso i greci ad
esempio). Questo processo si è accelerato con l'inizio della fase decadente del
post- moderno dal 1991, l 'inizio
del "tempo del non tempo" per i Maya, dove la globalizzazione,
l'interconnessione sempre più stretta, ha portato da una parte al rafforzarsi
degli organismi sovranazionali, dall'altra ad una voglia di decentramento e di
dinamiche a nodi e a rete, processo favorito da internet e dai nuovi movimenti
antagonisti che rivelano come la nostra realtà sia un intero matrix. L'ultima
Battaglia tra potere e umanità.
Insomma essendo in una zona a-temporale,
dove la storia è un cadavere, dove la puzza di deja vu è continua, ha senso
discutere di cicli? Sta avvenendo qualcosa di più grande.
Esistono naturalmente delle
corrispondenze e la ciclologia è ottima come mostrato per interpretare passato
e una parte del presente, ma non ci aiuterà nel futuro.
Certo è che in questo 2012, l 'immobilismo della
nostra attuale realtà ha raggiunto livelli fastidiosi enormi, ma comunque sotterraneamente
la morte della politica e dei partiti (che per ora è evidente solo in Italia ed
in genere nell'Europa meridionale), unita alla credibilità zero degli apparati
economici che sostengono il nostro sistema, ci da importanti segnali.
Insomma voglio questa volta che
siate voi pochi lettori di questo blog a dirmi cosa succederà dopo il crollo del
post-moderno e della nostra attuale civiltà! Un vostro parere...
*aggiunte piccole correzioni riguardo correlazioni 68 e rivoluzione francese
*aggiunte piccole correzioni riguardo correlazioni 68 e rivoluzione francese