Prima di parlare dell'ultima fase
decadente del post-moderno, quella in cui ci troviamo attualmente, volevo
introdurre alcune nozioni cicliche storiche, molte derivano dallo studioso ed
esperto di ciclologia Francois Masson, cognome strano, che a sua volta ha
studiato molti altri autori ognuno dei quali fa partire la sua analisi ciclologica
basando il tutto sul grande anno platonico, ovvero sul numero del ciclo
precessionale/solare di 25.920 anni.
Questo studioso in un suo studio
degli anni 70, a
sua volta aveva diviso questo grande periodo in altri mini-cicli. La sua
visione storica così ampia permise a lui negli anni 70 di predire la fine
dell'URSS alla fine degli anni 80, inizio anni 90.
Egli scrisse:
Quindi gli eventi si ripetono ciclicamente, ma non è il ripetersi
sempre degli stessi eventi, è più simile ad una spirale ascendente; eventi
simili si manifestano in un contesto interamente nuovo, ma le loro radici più
profonde sono identiche.
In Francia, Michel Helmer è stato il primo a riaffermare e ad applicare
con successo questa antica teoria, aiutato dalla sua scoperta del numero
Phi=1,616 (f) il cui uso lo rende in grado di localizzare i momenti di massimo
di ogni ciclo.
Una visione tutto sommato simile
a quella di Terence McKenna che da una visualizzazione del tempo a spirale, una
spirale che si contorce in se stessa fino a raggiungere un punto zero. La
visione ciclica del tempo, del continuo ritorno è una delle conoscenze più
antiche che è stata rappresentata da tutti i popoli del nostro pianeta anche
tramite l'Ouroboros, il serpente che si morde la coda, simbolo antico ed universale.
Nella pop culture ciò è stato
rappresentato dal film la
Storia Infinita , tratta dal libro di Micheal Ende, dove
l'Aurin, il gioiello, lo splendore, il tempo, l'Ouroboros può essere indossato
solo da colui meritevole e che avrà il compito di salvare l'infanta imperatrice
che sta morendo perchè non ha un nome. Il nome è ciò che porta il non
manifestato a manifestarsi, in principio era il verbo, ciò che ha il potere di
manifestare, rendere possibile il manifestato.
Così abbiamo cicli conosciuti
(esotericamente parlando) come quello di 2160 anni (cambio di era zodiacale,
passaggio precessionale da una costellazione zodiacale ad un'altra, ad esempio
da pesci ad aquario) che porta in genere un cambio totale di religione e
civiltà. L'era dei pesci portò infatti la religione cristiana e l'avvento di
governi basati sull'utopia (comunismo, liberismo, monarchia, nazismo,
fascismo), fanatismo (stati teocratici) ed egoismo (democrazie plutocratiche)
Nell'era precedente dell'ariete, era iniziata la volontà dei popoli a differenziarsi e a sopraffarsi tra di loro, ariete è segno che
ama scoprire ed esprimersi individualmente ed infatti in quell'epoca nascono i
primi veri imperi. Segno dominato da Marte, in quel periodo nasce l'arte della
guerra, nascono gli eserciti e Marte viene adottato da molti imperatori e Dei
pagani. Si crea un universo di divinità che hanno gli stessi pregi e difetti
degli uomini, organizzati in una gerarchia e in un cielo piuttosto prossimo,
l’Olimpo.
Il popolo simbolo dell'era
dell'ariete è l'ebreo, con Mosé che porta la nuova religione ripudiando gli
idoli (il vitello d'oro simbolo della precedente era del toro).
Il dio Marte, nella Grecia antica Ares similare ad Aries-Ariete, era dell'ascesa dell'arte della guerra e degli eserciti |
L'ariete porta la religione nella
società, la civiltà è religione, il popolo ha un patto con Dio, cosa che l'era
dei pesci cristiana (in cui uno dei simboli più importanti è proprio il pesce
che tra i cristiani delle origini veniva utilizzato come segno di
riconoscimento), più fanatica, ma più individualista, sovvertirà, perché ogni
uomo deve essere sacerdote di se stesso e vivere il sacro interiormente. I
Caratteri fanatici dei pesci hanno portato al rafforzamento si di una
spiritualità individuale (rispetto a quella collettiva e legata ai destini di
un popolo che si aveva in Ariete e di cui
gli ebrei sono ancora gli eredi),
ma che in un mondo fortemente duale ha bisogno di intermediari e quindi abbiamo
un clero molto forte almeno per gran parte di questa era e dato che per alcuni
spiritualmente il pesce è simbolo della spiritualità che si fa materia, il
pesce si sente cosa diversa dal mare, dall'oceano che lo contiene e ciò porta
ad un'esasperarsi del dualismo che ha portato per gran parte di quest'era all'allontanamento
ed antagonismo dei principi maschili e femminili che come conseguenza ha
portato al sesso come taboo e ad un certo controllo delle emozioni e degli
stati d'animo che solo il post-moderno con vari rituali (tra cui il rock 'n roll)
ha portato a sprigionarsi.
L'era dell'aquario, come già
enunciato, si muoverà in binari opposti perchè scompariranno gli intermediari
ed il rapporto tra gli uomini e lo stesso potere avranno uno schema a rete
orizzontale. I social network e i nuovi modelli societari a reti e nodi sono un
prologo di un processo già iniziato, anche per questo motivo l'nwo non ha vita
lunga. Viviamo in un periodo caotico di riflusso, di ultimo colpo di coda che
temporaneamente potrebbe far manifestare per un'ultima volta questa concezione
vecchia di potere e quindi potremo vedere l'nwo manifestarsi, ma come già detto
sarebbe un fuoco di paglia temporaneo, non si può sfuggire a questi processi.
Tenendo in conto i miei articoli
precedenti e l'inizio del ciclo razionale-scientifico inaugurato dalla
rivoluzione francese, ho affermato come il periodo di ascesa di questo ciclo
sia terminato con lo scoppiare della prima guerra mondiale, dove le certezze di
un progresso infinito rivolto al bene e dove l'avvento della fisica
quantistica, distrussero la visione positivista scientifica fino ad allora in
auge.
Fatta questa premessa ed
introdotto il famoso ciclo di cambio di era zodiacale, soffermiamoci su un mini
ciclo molto importante ovvero quello di 180 anni che è il ciclo di cambiamento
politico dei regimi, addizioniamo questo numero al 1789 ed arriviamo al 1969,
dove vi fu una rivoluzione speculare a quella francese, che ampliò i dettami e
la visione delle rivoluzioni settecentesche, che avendo una visione molto più
universale, non potevano tener in conto i valori di ogni individuo, infatti se
la rivoluzione francese affermava che per raggiungere "liberté, egalité e
fraternité" ci fosse bisogno di un nuovo ordine e quindi di un cambio di
potere che avrebbe portato la distruzione della monarchia e del potere della
chiesa, nella rivoluzione speculare del '68 che concludendo il ciclo dei 180
anni da via ad un nuovo percorso politico, ci si sofferma su libertà più
individuali e meno universali, la rivoluzione del 68 é giovanile, legata alla
liberazione dei costumi, ad un individuo che vuole distruggere la civiltà
patriarcale ed avere una società più egualitaria non solo nella forma. Le
aspirazioni sono individualiste più che universali, se infatti la rivoluzione
francese portò alla distruzione dell'old order e all'ascesa delle nazioni e
degli stati democratici moderni, 180 anni dopo, il cambio di potere e regime
portato dal movimento studentesco del '68 fu un superamento del concetto di
stato nazione, o meglio il prologo della globalizzazione e di un potere che
lega le sue pretese di libertà ed uguaglianza ad organismi sovranazionali o
come rovescio della medaglia a movimenti privati e non più universali (i vari
piccoli partiti e movimenti nati nell’ultimo secolo come Greenpeace, gli
umanisti ecc.). E' chiaro per il movimento del '68 che il problema non è in se tanto
la forma di governo, quanto la libertà che ognuno ha all'interno di quello
stato nazione (perchè la democrazia c'è, bisogna solo farla funzionare), prospettive
meno universali più individuali.
Nel 68 eravamo ancora in una
forte epoca ideologica, ma i germi post-moderni contenevano in se anche un
superamento dell'ideologia, mostrato da molti movimenti, che più che
rivoluzione proletaria, si accodavano a diritti civili e libertà individuali,
il partito era lo strumento per realizzare questo scopo, non il fine.
L'invasione dell'Ungheria, la smitizzazione di Stalin e la primavera di Praga
avevano già preparato il campo per un mondo meno ideologico ed infatti le
pretese rivoluzionarie comuniste si trasformeranno in terrorismo negli anni 70,
insomma il cambio di potere, la staffetta tra le due rivoluzioni di pensiero
(il '68 è un ampliamento della rivoluzione francese) è il passaggio dagli stati
nazione alla loro decadenza, in un mondo maggiormente interconnesso (quello del 68) in cui ciò che è
importante è la libertà individuale e non più solamente quella collettiva come
nel 1789.
Sintetizzando potremo dire
tenendo in conto solo il lato politico 1789= lotta per la democrazia 1968=
libertà individuali e accrescimento di poteri sovranazionali e all’opposto di
forme di potere decentrate a sistema orizzontale.
Importante notare come la fase
rivoluzionaria si concluse nel 1799 e nel 1815 ci fu il congresso di Vienna, la
controriforma che cercò di imporre disperatamente di nuovo l'old order. Stessa
corrispondenza troviamo nel periodo dal 68 in poi:
dopo il 68, dieci anni dopo, l'atmosfera di ribellione, che vigeva già da inizio post-moderno e che aveva visto le manifestazioni studentesche del 68 come evento catalizzatore, svanisce, si aprono gli anni di piombo; in realtà la rivoluzione sessantottina (visto anche l'accelerarsi del tempo) è durata solamente una stagione, ma un piccolo spirito rivoluzionario è sopravvissuto per almeno 10 anni, però distorto dalla fase conservativa e non più di ascesa del post-moderno. Il movimento punk fu
l'ultimo sussulto e durò una stagione, l'omicidio Moro fu un segnale di fine
dei giochi. Abbiamo detto che dopo 16 anni dalla fine della rivoluzione francese (1799), ovvero
il 1815, ci fu la controriforma apportata dal congresso di Vienna. Se
aggiungiamo 16 anni al 1968 arriviamo alla controriforma del 1985, prologo di
globalizzazione, revivalismo, fine guerra fredda e vittoria del liberismo ed
imperialismo americano.
Un altro ciclo importante è quello di 360 anni, perchè qui a cambiare non è solo la politica dei regimi (come visto nella staffetta 1789-1968-69) ma cambia il regime ed anche l'ideologia interna, quindi l'influenza scientifica razionale dovrebbe concludersi nel 2149 (o qualche decennio prima), ma nel nostro presente inizierebbe l'età di decadenza di questa età, che avendo meno presa, porta all'emergere di una scienza di frontiera sempre meno accademica, in ciò aiutato dalle influenze innovative dell'aquario dominato da Urano che ci porterà ad un futuro molto prossimo con free energy, viaggi interspaziali, fino al collasso della visione scientifico razionalista che porterebbe l'uomo (oramai dominatore della materia e degli elementi e viaggiatore nello spazio immenso) a rivolgersi ai mondi interiori, a coltivare la sua spiritualità.
Un altro ciclo importante è quello di 360 anni, perchè qui a cambiare non è solo la politica dei regimi (come visto nella staffetta 1789-1968-69) ma cambia il regime ed anche l'ideologia interna, quindi l'influenza scientifica razionale dovrebbe concludersi nel 2149 (o qualche decennio prima), ma nel nostro presente inizierebbe l'età di decadenza di questa età, che avendo meno presa, porta all'emergere di una scienza di frontiera sempre meno accademica, in ciò aiutato dalle influenze innovative dell'aquario dominato da Urano che ci porterà ad un futuro molto prossimo con free energy, viaggi interspaziali, fino al collasso della visione scientifico razionalista che porterebbe l'uomo (oramai dominatore della materia e degli elementi e viaggiatore nello spazio immenso) a rivolgersi ai mondi interiori, a coltivare la sua spiritualità.
Ok in realtà possiamo resettare
questo intero mio scritto, perché questo momento storico particolare, quello
stargate che dagli anni 50 ci ha portati nel mondo a-storico attuale, che ci ha
trascinati alla coda finale della spirale, rende inutile discutere ancora di
ciclologia, perché siamo alla fine dell'anno platonico, reset, nuovo inizio, siamo
in un periodo unico nella storia dell'umanità conosciuta, a-storico e che
sintetizza tutte le pulsioni avvenute in tutta la storia umana. Il revivalismo,
l'imitazione, sono processi insiti dentro l'uomo, ma mai a questo livello, questo
è il periodo in cui si mette in discussione tutto, dove tutto viene archiviato,
dove si miscelano tutti i saperi umani, non è semplice revivalismo, semplice
imitazione ristretta ad un luogo, ad un popolo (i romani verso i greci ad
esempio). Questo processo si è accelerato con l'inizio della fase decadente del
post- moderno dal 1991, l 'inizio
del "tempo del non tempo" per i Maya, dove la globalizzazione,
l'interconnessione sempre più stretta, ha portato da una parte al rafforzarsi
degli organismi sovranazionali, dall'altra ad una voglia di decentramento e di
dinamiche a nodi e a rete, processo favorito da internet e dai nuovi movimenti
antagonisti che rivelano come la nostra realtà sia un intero matrix. L'ultima
Battaglia tra potere e umanità.
Insomma essendo in una zona a-temporale,
dove la storia è un cadavere, dove la puzza di deja vu è continua, ha senso
discutere di cicli? Sta avvenendo qualcosa di più grande.
Esistono naturalmente delle
corrispondenze e la ciclologia è ottima come mostrato per interpretare passato
e una parte del presente, ma non ci aiuterà nel futuro.
Certo è che in questo 2012, l 'immobilismo della
nostra attuale realtà ha raggiunto livelli fastidiosi enormi, ma comunque sotterraneamente
la morte della politica e dei partiti (che per ora è evidente solo in Italia ed
in genere nell'Europa meridionale), unita alla credibilità zero degli apparati
economici che sostengono il nostro sistema, ci da importanti segnali.
Insomma voglio questa volta che
siate voi pochi lettori di questo blog a dirmi cosa succederà dopo il crollo del
post-moderno e della nostra attuale civiltà! Un vostro parere...
*aggiunte piccole correzioni riguardo correlazioni 68 e rivoluzione francese
*aggiunte piccole correzioni riguardo correlazioni 68 e rivoluzione francese
Ricordo che da qualche parte ho scritto che, in un futuro non so quanto prossimo, saremmo stati testimoni di una convergenza tra mondo reale e mondo virtuale, a causa di un mutamento di paradigma, il quale avrebbe reso il concetto di materia molto più soggetto a manipolazioni da parte della psiche. Ciò può portare alla sostituzione di tv, radio, internet e cellulari con una specie di "campo telepatico diffuso" in cui, per esempio, determinati messaggi pubblicitari sarebbero attirati dalla condizione della nostra aura psichica. Un po' come adesso le pubblicità di Facebook sono tarate per un determinato profilo utente. Avendo passato la fase del totalitarismo - anche quello subliminale del NWO (che mi piace più chiamare "vecchio ordine", perchè di nuovo non ha più nulla) - non penso potrebbero esservi pericoli di tipo orwelliano.
RispondiEliminaSono un po' scettico verso le canalizzazioni extraterrestri che parlano di "ascensione" e "shift dimensionale" ma questo tipo di scenario che ho illustrato mi sembra abbastanza plausibile, tenendo conto anche del disclosure di tecnologie proibite, magari figlie di quei progetti dei servizi segreti delle superpotenze che utilizzavano poteri psichici per fini spionistici.
ps: mi pare ci sia un errorino a un certo punto del testo, tra l'anno della rivoluzione francese e il 1815 vi sono più di 15 anni.
Infatti, il funzionamento di internet, l'interconnessione, l'interattività, la virtualità, il processo autoriflessivo di ciò che scriviamo e diciamo nel passato, presente e futuro, l'avere in mano con un clic comodamente seduti tutto il sapere umano è oramai entrato pienamente nella coscienza collettiva umana che non si potrà più tornare indietro, l'evoluzione come dici tu dal campo virtuale dovrebbe spostarsi a quello psichico, quindi oltre internet.
RispondiEliminaSull'nwo in effetti vedendo gli ultimi eventi forse hanno a disposizione solo quest'anno per fare la voce grossa e questo degli anni fa non lo avrei mai pensato, quindi tutto sommato non c'è da essere così pessimisti.
Grazie per la segnalazione degli errori, comunque nonostante abbia fatto un pò casino con le date, in realtà le corrispondenze rimangono valide, devo solo per chiarezza scrivere 16 anni dopo la FINE della rivoluzione, nel senso i 16 anni rimangono comunque una cifra valida, perchè ufficialmente la rivoluzione francese viene fatta concludere nel 1799, quindi 1799+16=1815 e quella del 68 tutto sommato è durata una stagione e quello avvenuto successivamente sono stati gli effetti mondiali, ma come evento "rivoluzionario in se" alla fine è solo il 68, lo spirito rivoluzionario è sopravvissuto fino al 78 direi, (come i 10 anni della rivoluzione francese), ovvero omicidio Moro e fine del boom del punk, che new wave, gli stessi Clash e tutti i gruppi maggiori stavano abbandonando in favore della "sperimentazione". NOnostante l'errorino tutto sommato questa volta posso cavarmela con una piccola aggiunta eeh!
Rispondo al tuo desiderio di conoscenza su ciò che verrà.
RispondiEliminaI passaggi cruciali sono i seguenti per quanto vi potranno essere variazioni nel dettaglio:
- destrutturazione delle attuali categorie di riferimento nelle società occidentali e occidentalizzate
- eliminazione totale della classe media
- esplosione delle dinamiche conflittuali sociali
- iniziale aumento della mortalità in tutti i paesi del vecchio mondo
- una guerra e una grande epidemia mondiale
- riduzione drastica della popolazione mondiale
- reificazione della magia
- eliminazione della moneta, gestione della società con una economia legata alle risorse e legata ad un credito dalla nascita e un debito di solidarietà univocamente determinati e incontraffattibili
- pace e prosperità, nuovi stati di coscienza per coloro che meritano per nascita o merito acquisito nel nuovo modello economico in termini di karma
- un'intelligenza superiore non umana di cui tutti saranno partecipi come un grande organismo, le cellule non sane verranno estirpate in automatico senza traumi
- il lavoro manuale sarà solo un'attività di rafforzamento interiore e delegata invece a macchine pensanti per ciò che concerne la produzione, le costruzioni, la gestione del territorio
- nuove forme architetturali integrate nel verde e basate su concezioni circolari
- mezzi di trasporto individuali totalmente automatizzati
- fine della guerra
- fine dei confini materiali e non
- eliminazione della piaga del dissenso e creazione sincronica del consenso di un unico grande organismo
grazie della risposta elaborata Giovanni. Il dissenso comunque in se non è una piaga, anzi è motivo di crescita, soprattutto nei nostri tempi è fondamentale contro il sistema, diciamo che tu prevedi un futuro dove non avrebbe ragione di esistere il dissenso, ma finché rimaniamo qui in carne ossa, credo che per una società libera sia una cosa fondamentale.
RispondiEliminaCiao da Mediter
Personalmente non prevedo niente, neanche sulla mia vita in quanto non è già semplice esserne realmente artefici ma in cui si è comunque responsabili delle proprie azioni giuste o sbagliate che siano. Ti ho elencato semplicemente quelli che sono dei segnali che si possono cogliere, o che semplicemente arrivano, in modo nitido (a volte anche prorompente) sulle forze che si muovono e che ho voluto solo raccogliere e sintetizzare in un elenco parzialmente cronologico ed esso stesso molto parziale nonché assurdo come del resto è sempre più assurda la realtà in quanto l'esistente è il prodotto di principi che a lungo andare mostrano la loro validità o la loro stoltezza.
RispondiEliminaSecondo me il dissenso e il consenso sono due facce di una stessa medaglia e facendo parte della stessa medaglia viaggiano su binari ben precisi. Ove il dissenso si sposti da un binario prefissato può essere opportunamente ricollocato su un nuovo binario che pur apparentemente divergendo tende poi a convergere per altre vie come già accaduto anche nel recente passato con certe forme sociali anch'esse apparentemente totalmente antitetiche.
Mi sembra ci sia un approccio basato sulla teoria del chaos o si potrebbe dire dei sistemi dinamici, concetto che si definisce in matematica con sistemi di equazioni differenziali. In tali contesti pur nella apparente caoticità del sistema si possono andare ad individuare in modo analitico punti critici o cosiddetti punti di attrazione. In un sistema dinamico come potrebbe essere quello di Volterra si vanno a confrontare anche forze antitetiche che possono convivere in un equilibrio ciclico o comunque di forma definita o possono sopraffare o essere sopraffatte sia per debolezza che per eccesso di forza.
Consenso e dissenso considerati come due elementi di un tale sistema dinamico si muovono secondo una giostra. Quando la giostra viene a rompersi è necessario definire un nuovo equilibrio; equilibrio che non si vede prima se non fino al momento in cui se ne genera uno nuovo.
Considerate pertanto consenso e dissenso come due facce di una medaglia che stanno in un equilibrio apparentemente precario, potrebbe magari andarsi a trovare una forza o essenza che si trova su un altro piano di rappresentazione di tali forze apparenti e apparentemente antitetiche e che può, ove sia dotata di intendimento oltre il contingente, muovere verso un nuovo sistema di equilibrio basato su nuovi dualismi o magari apparenti unità senza perdere il suo potere di artefice pur trasformando la sua forma e la sua dinamica.
Cerco di arrivare dunque al concetto che volevo esprimere, ovvero che a mio avviso una visione basata su rapporti antitetici quale consenso e dissenso non necessariamente può essere dotata di una forza propria che superi i dualismi imposti dalla dinamica di un determinato sistema.
RispondiEliminaSecondo me sarebbe necessaria una forza che si esplichi sullo stesso piano superiore e che si autodetermini senza fare riferimento a categorie predefinite che possano ricadere nei giochi di attrazione repulsione del sistema dinamico.
Questa forza al contempo ove non sia pienamente sfruttata se non coscientemente ricercata e utilizzata può divenire elemento passivo, per quanto magari attivo-reattivo, delle dinamiche considerate e, se pur apparentemente imprevedibili, fornite di una loro prevedibilità anche in presenza di una metamorfosi dell'esistente.
Se le forze positive vengono a tessere una nuova tela senza essere coscienti del loro ruolo passivo qualsiasi forma di dissenso si rivela inutile se non controproducente rispetto ad un impeto positivo, divenendo anche più pericolosa del consenso che è una forma di affermazione per quanto errata rispetto ad una negazione che nega senza costruire in assenza di un riferimento certo che superi il contingente si rapporti al sé e all'altro e che sia slegata al tempo pur nel valore dell'immanenza e della singola goccia nel mare che solo essa può scegliere per sè se essere goccia del mare o evaporare.
Una società sarebbe libera ove fosse in grado di cogliere l'assurdità di una via intrapresa e cambiare strada senza sacrificare nessuno su tale cammino e tanto meno l'uomo anche se per i più alti ideali.
ne hai scritte di parole Giovanni eeH! il consenso e il dissenso non sono propriamente facce della stessa medaglia, o meglio molto spesso lo sono, perchè come dici tu il dissenso si sposta su binari già prefissati, però certamente non mi riferivo a quel tipo di dissenso che anzi è favorevole al sistema e rientra nella logica tipica dello scontro, anche per questo motivo nel mio blog spesso ho criticato un certo tipo di complottista che rientra in un tipo di dissenso che è semplicemente scontro senza crescita e cambiamento.
RispondiEliminaChi acconsente è passivo e subisce la realtà, i cicli, gli etat d'esprit e nell'immediato è la persona più fortunata del mondo, solo nel presente...
mediter
Beh, ne scrivi parecchie di più tu che sai tante cose. Ad esempio questa storia degli etat d'esprit non la colgo. Ho letto un po', parzialmente, il testo di Guenon ove definisce tale concetto e fa riferimento ai Superiori Sconosciuti. Saranno gli stessi di cui parlavo io nella mia metafora sui sistemi dinamici? Ad ogni modo non sono qualcosa di buono e giusto al di là se possano avere o meno un effetto di tal fatta sulla realtà. Tu da che parte stai? Anzi no, fai conto che non te l'ho chiesto. Ciao :-)
RispondiEliminaCiao Giovanni,
RispondiEliminaforse stai prendendo troppo male un commento che era una battuta anche perchè hai scritto davvero tanto, forse con un tono un pò autorevole e di certezza (ma ognuno ha il suo modo di interloquire. Poi chi ha letto i miei articoli sa benissimo che non ho mai elargito verità, ma mie personali visioni del modno, soprattutto per il fatto che in una grande fetta di articoli ho nominato il blog civiltà scomparse e thesynopticon, blog sicuramente più meritevoli dei miei e a cui devo tantissimo.
Sugli etats d'esprit basta leggere qualcosa di Guenon che ne parla molto meglio di me che ne ho sempre accennato e mai discusso, anche il blog di Santaruina è ottimo, per il resto non rispondo ad una domanda tutto sommato un pò provocatoria e non ti saprei neanche rispondere alla fine perchè non so come interpretarla. Ciao e grazie per i commenti.
Mediter
Tranquillo non me la sono presa per nulla. La mia domanda era chiaramente provocatoria e mi aspettavo una risposta. Ad ogni modo non importa, di nulla ciao. Santaruina è chiaramente preparato...
RispondiEliminaSalgo fino al 33
O Gadu Gadu Gadu
Lo stato laico io creo per te
O Gadu Gadu Gadu
Con egalitè e fraternitè
O Gadu Gadu Gadu
Io governo con poca umiltè
O Gadu Gadu Gadu
La religione io la rigetto
O Gadu Gadu Gadu
Poi mi prostro al Bafometto
O Gadu Gadu Gadu
Ti libererò da ogni prete
O Gadu Gadu Gadu
Dio scaccia Dio ma il mio non si avverte
O Gadu Gadu Gadu
E l’Ordine Nuovo sarà uno spasso
O Gadu Gadu Gadu
Lo metto a punto con squadra e compasso.
se sapessi cosa intendi con "da che parte stai" forse ti risponderei anche! Cercando di dare una risposta ad una domanda abbastanza vaga e non precisa posso dirti che non sto da nessuna parte perchè gli schieramenti non mi sono mai piaciuti, ti posso rispondere banalmente che sto dalla parte della vita, dove ogni essere vivente può esprimersi liberamente senza che vi sia un sistema o una credenza dogmatica che ne blocchi l'espressione. Per il resto davvero grazie per essere intervenuto però sono stato sempre chiaro nel mio blog, quindi se tanto ti interessa sapere come la penso leggi i miei articoli che hanno almeno il pregio di non far parte di una bandiera (cristiana, massonica o altro), quindi leggili liberamente senza preconcetti e pregiudizi.
RispondiEliminaCos'è la filastrocca finale? un esorcismo massonico? ;-) Ciao!
Mediter
;-)
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