mercoledì 2 maggio 2012

CICLICITA' E SCANSIONE DEL TEMPO - prima parte


Ho parlato spesso di ciclicità del tempo, di date portali, di stargate. Penso sia giunta l'ora di andare più
nello specifico.
In questo articolo ci saranno tantissime date che avranno la funzione di mostrare la ciclicità della storia e di come spesso si aprano portali importanti, occasioni per lo più sprecate dall'umanità, che accellerano la nostra realtà o processi così importanti e rivelatori, che proprio per il loro carattere rivoluzionario, comprendiamo solo decenni o addirittura secoli dopo.
Tramite questa analisi ognuno poi potrà farsi la propria opinione sul futuro che ci aspetta. Partiremo dalla rivoluzione francese naturalmente, perché il nostro mondo attuale ha il suo anno zero proprio in quell'evento, anche se la miccia è partita nel 1776 ed il retro del dollaro statunitense spiega molto sinteticamente perché.

Ho omesso altre date storicamente importanti come il 1848 ad esempio che è fondamentale per capire lo sviluppo geopolitico soprattutto europeo (che è quasi speculare al 2011, stesso Beppe Grillo ricordo che in un articolo affermò che il 2011 si ricorderà in futuro come un nuovo '48, non penso, ma comunque il concetto è tutto sommato corretto). Ho preferito invece soffermarmi sulle date simbolicamente più potenti e naturalmente dare più spazio all'ultimo secolo ed ai nostri giorni.

1789: Rivoluzione francese, inizio del macro-ciclo storico attuale, di cui portiamo ancora grossa eredità. Fine dell'old world order basato su potere religioso e monarchico e primo seme piantato per il new world order.
La libertà che guida il popolo- dipinto di Eugène Delacroix- 1830
CARATTERISTICHE: razionalismo, democrazia, laicismo, ateismo, fiducia smisurata nella scienza, crisi delle religioni, potere delle nazioni che paradossalmente apre ad una società maggiormente sovranazionale e globale semplificata dai motti universali "Liberté, Fraternité, Egalité".
Secondo Sri Yukteswar, guru di Yogananda, oggi non viviamo nel Kaly Yuga (l'età oscura per l'induismo, dove l'umanità degenera e non evolve e il male domina) a suo dire terminato nel 1699, ma nel Dvapara Yuga e quindi non siamo più in quella fase involutiva e discendente cominciata circa nell'11.501 a.C, ovvero più o meno nel periodo della caduta di Atlantide e del "diluvio universale" tenendo in conto le diverse tradizioni dei popoli terrestri. Certo vedendo come è la situazione attuale, l'enorme e incredibile scia di sangue portata dal XX° secolo, l'accrescimento di lobby e poteri oscuri e sovranazionali, sembrerebbe il contrario. In realtà stiamo combattendo una guerra per sopravvivere ed abbattere la matrice, siamo arrivati alla fine dei giochi, rispetto al passato abbiamo questa possibilità di vittoria e ciò fa si che le forze in campo (del male e del bene) si scatenino a più non posso, con l'umanità schiacciata nel mezzo. Questo porta come già detto in articoli passati, ad una forte fuoriuscita di oscurità e di comportamenti estremi nell'uomo, una sorta di terapia collettiva che riguarda l'umanità, che funziona come una seduta terapeutica, dove sputiamo tutti i nostri problemi ed angosce allo psicologo per liberarci e superare il "trauma". Questo sta avvenendo a livello mondiale dal 18° secolo più o meno.
Il ciclo discendente che ha avuto il suo punto più basso con l'avvento del Kaly Yuga nel 701 a.C e terminato nel 1699 (secondo Sri Yukteswar) è stata l'età in cui si sono perse tutte le conoscenze tradizionali, l'età della perdita di innocenza e conoscenza, l'età dell'avvento delle guerre, della fame e delle malattie, di un'umanità traumatizzata dalle varie catastrofi avvenute in tempi ancestrali, un'umanità che ha dimenticato la sua origine divina lasciando spazio all'inferno dell'ego, che si è rispecchiato nella realtà, nel dominio di potenze oscure.
Nel 18° secolo paradossalmente con l'affermarsi del materialismo, c'è anche un gran fermento e una voglia di libertà e di pace che non ha eguali. Abbiamo Voltaire con il suo motto "posso anche non essere d'accordo in ciò che tu dici, ma darò la vita affinché tu possa dirlo", Rousseau con il suo teorizzare un ritorno dell'uomo alla natura, ad un ritmo di vita meno stressante, tutto un pensiero che va contro le istituzioni millenarie, il potere gerarchico e le religioni organizzate, insomma un qualcosa a livello così collettivo che l'umanità mai aveva sperimentato. Questo sentire non è più presente in testi religiosi o trattati filosofici, ma diviene un sentire comune di cui si fanno portavoce diverse persone che sono pronte a morire per questi ideali.
Da questo periodo in poi le guerre dovranno giustificarsi e non saranno più ammissibili eventi "medievali" tipo "la guerra delle rose" ovvero la lotta dinastica tra Lancaster e York nel 15°secolo. I poteri oscuri dovranno ingegnarsi sui poteri manipolativi e creare la propaganda perchè i giochi sono cambiati e l'umanità vuole combattere per la propria libertà e non più per un'eresia, per una dinastia o per i capricci di qualche potente.
Tutti questi fermenti ancestrali, nel futuro (una buona parte almeno), saranno riversati negli sport (gli ultrà sono la versione miniaturizzata delle dispute pre-rivoluzione).
Nessuna guerra è giusta ed i motivi tutto sommato sono sempre gli stessi, ma rispetto al passato devono assumere un tono "umanitario", nobile ed universale.
Sri Yukteswar
La guerra di religione compiuta da Bush è una parodia subito svelata come guerra imperialista per il petrolio, insomma si può essere pessimisti ad oltranza ma questo io lo chiamo miglioramento. 
Il Movimento rivoluzionario del 1789, manipolato e certamente imperfetto e pieno di difetti (ma non potrebbe essere diversamente)  ha sempre pronti dietro le quinte poteri oscuri pronti ad impossessarsi della voglia di universalità e di un mondo senza limiti che nasce in quel periodo dentro l'uomo, pronti a trasformare questo sogno nell'nwo. Anche per questo penso sia superficiale vedere l'esperienza rivoluzionaria e tutto quel fermento come un semplice fenomeno politico o colpo di stato contro la cristianità o addirittura come un evento voluto dal solito diavolo che può assumere anche la forma degli illuminati.
Tutto è sottoposto a dei cicli cosmici a cui persino le potenze oscure devono sottostare e noi attualmente siamo in una fase ascendente che in un primo tempo come stesso Yukteswar affermava, serviva all'uomo per utilizzare e dominare gli elementi, raggiungere una conoscenza scientifica dell'elettricità e delle altre forze esteriori che dominano il nostro pianeta (come il nucleare). Yukteswar afferma che questa è la prima fase e che siamo ancora a metà sviluppo. Personaggio particolare rispetto ad altri indiani che non tengono in conto spesso il fenomeno della precessione degli equinozi e quindi l'anno platonico di 26mila anni, Sri Yukteswar è tra i pochi indiani che quando parla di durata di ogni ciclo umano non parla di centinaia di migliaia di anni (secondo le scritture sacre il kaly yuga che è anche quello che dura di meno, ha questa durata), ma di pochi
millenni, andando oltre ai numeri esposti nei veda che per lo più sono simbolici. Insomma nell'anno zero del nostro mondo (1789) o meglio un pò prima, si apre un portale che ci porta in una fase ascendente dello sviluppo umano e questo sempre paradossalmente porta i poteri occulti, sempre più minacciati nel loro potere, ad agire con maggior forza a causa della paura di perdere per sempre le redini di questo pianeta, visto il risveglio che sta affrontando l'umanità, insomma tentano l'assalto finale. L'nwo si manifesta ai nostri tempi proprio perchè ci troviamo alla fine dei giochi, al giudizio universale che vedrà, si spera, la risoluzione di questi conflitti e c'è da augurarsi che l'umanità da questa battaglia uscirà libera di agire senza più intermediari.

1912: questo mini-ciclo che parte in questa data è subordinato al più grande ciclo "scientifico-razionalista" partito dal 1789, e porta al superamento dell'ottimismo e del fervente attivismo precedente (dovuto all'inizio della fase ascendente).
Questo ciclo che va dal 1912 al 1956 (e che al suo interno ha, come vedremo, un mini ciclo preparatorio finale che va dal 1945-1956) è l'ultimo ciclo storico umano, dopodiché è partita la parodia storica, il post-moderno.
Il mio amico di CiviltàScomparse nel suo blog, rispondendo ad un mio commento, ha fatto un'importante considerazione che mi ha portato a riflettere su come proprio nel periodo della cosiddetta "Belle epoque" sia stata in un certo senso deviata la linea temporale in maniera negativa e favorevole ai poteri oscuri. La scienza con il suo progresso, l'irrompere di un personaggio così avanti nel futuro come Nikola Tesla, a cui dobbiamo tantissimo, molto più di quel si creda, in materia di sviluppo tecnologico, la fiducia nell'umanità e nel suo progresso. Tutto il periodo post rivoluzione francese, fino agli anni di poco precedenti allo scoppio della prima guerra mondiale, hanno posto le fondamenta di tutta la nostra società, sia dal punto di vista tecnologico (una gran parte delle tecnologie che abbiamo oggi sono versioni moderne e migliori di tecnologie ottocentesche) che ideologico-culturale (psicologia, marxismo, socialismo, interesse
Jules Verne- uno dei più grandi visionari della storia,
uno dei pochi uomini ad aver anticipato il futuro in maniera
così creativa
nell'esoterismo, forte concentrazione nel potere dell'individuo e dei suoi sentimenti, espressi anche in una musica meno elitaria e più individualista dagli autori romantici, nascita in nuce di elementi fondamentali della pop-culture quali il fumetto e le varie storie di fantascienza e horror, basti pensare Verne, Edgar Allan Poe, Mary Shelley, Bram Stoker ecc.).
Dopo la Belle Epoque dovremo aspettare gli anni sessanta del novecento per avere un altro periodo così speranzoso e di grandi opportunità per l'umanità di togliersi dal giogo della matrice che incatena il nostro pianeta.
Un anno importante in questo periodo storico è stato il 1905 che all'inizio volevo inserire come anno fondamentale, ma in realtà il portale credo si sia aperto proprio nel 1912, con l'affondamento del Titanic
che per gli storici è visto come la fine della Belle Epoque, intanto proprio il 1905 si stava formando una linea temporale positiva per l'umanità, che però significativamente aveva in se anche eventi che erano il prologo della decadenza e dell'apertura del tremendo ciclo storico che va dal 1912 al 1956, l'ultimo periodo storico umano, che rispetto al post-moderno è meno caotico (ma anche più sanguinoso) e facilmente analizzabile dagli storici, basti pensare che anche dopo il secondo dopoguerra mondiale per un certo periodo, in Italia per via del terremoto politico storico e culturale che si ebbe dal 1912 in poi più o meno, nei libri scolastici la storia si fermava fino alla prima guerra mondiale. Il 1905 successero diversi eventi fondamentali nella storia mondiale futura, la Belle Epoque in nuce conteneva tutto il post moderno ed il futuro successivo.
Il 1905 è una data che da diversi anni mi affascina, perchè si presenta come un anno in cui si sono fatte le prove generali verso il futuro, in cui microcosmicamente era contenuto in nuce tutto il nostro mondo futuro. Dopo il 1905 si perde la prima opportunità di far fare un balzo in avanti all'umanità, opportunità che il crollo del titanic e l'anno successivo la fondazione della Federal reserve americana (1913) e ancorà più avanti la prima guerra mondiale, allontanarono per diversi decenni:
dal punto di vista di semplice evento storico, abbiamo un evento simbolicamente "distruttivo" per il superomismo occidentale ariano, il 2 gennaio 1905 si arrende all'esercito giapponese, a Port Arthur in Cina, l'esercito della Russia zarista. Questo evento, come riporta anche wikipedia, ovvero la catastrofica sconfitta di un esercito europeo e cristiano da parte di truppe orientali, lascia stupefatto il mondo. Era la prima volta
1905 - volo del Wright Flyer III
che accadeva e segno di un mondo futuro meno unipolare e dominato dall'occidente. Sempre in Russia nel 1905 si fanno le prove generali della rivoluzione di ottobre che nel 1917 darà il via al primo stato comunista al mondo, infatti scoppiano dei moti rivoluzionari, con gli stessi attori che troveremo nel 1917, ma il tutto viene sventato e rimandato nel futuro, in tempi più favorevoli ed intanto lo Zar per paura di nuovi moti è costretto ad emanare la prima costituzione russa. Ma il 1905 è soprattutto l'anno in cui Albert Einstein in quattro pubblicazioni rivoluziona la fisica moderna, dimostrando l'effetto fotoelettrico ed il moto browniano, ma soprattutto con l'introduzione della relatività ristretta. In questo anno miracoloso L'aeroplano Wright Flyer III, costruito dai fratelli Wright, compie il primo storico volo di un aeromobile più pesante dell'aria.
Nel 1905 viene fondata anche una delle città simbolo del revival, dell'imitazione, del sincretismo e della mercificazione culturale, insomma del post- moderno, ovvero Las Vegas, che in stile tipicamente post-moderno miniaturizza e sintetizza le diverse culture e luoghi terrestri.
Insomma gli ultimi anni dell'ottocento, con Tesla, le esposizioni universali della scienza, la nascita di una spiritualità che può affermarsi anche al di fuori delle religioni organizzate e l'enorme voglia di libertà, espresso anche da forme culturali più individuali e personali, tutto questo processo che io simbolicamente faccio iniziare nel 1789, mentre Sri Yukteswar nel 1699, ha il suo acme nel 1905, poi successivamente lo stargate del 1912 (che in se simbolicamente rimanda alla futura caduta dei titani rappresentata dall'affondamento del titanic) ci porta in un mondo oscuro dove l'umanità affronta per la prima volta due sanguinose e tremende guerre mondiali che provocano milioni di morti e che si chiudono con lo scoppio di un'arma capace di spazzare via l'umanità in un baleno, il tutto intervallato da regimi totalitari, crisi economica e grande depressione. Se avessimo vissuto oggi quei momenti ci sarebbero state scene di isteria collettiva pensando che la fine del mondo era giunta. Fu un periodo pieno di massacri, di sacrifici creati proprio per fermare la forte spinta propulsiva verso la libertà e le catene del lavoro e dai dogmi che era partita nel post-rivoluzione. Nel nostro pianeta in quel periodo si è scatenato letteralmente l'inferno, il vaso di pandora è stato liberato, le forze oscure hanno fatto banchetto e ne hanno approfittato per ingigantire il loro potere su un mondo uscito distrutto e indebitato e quindi da ricostruire. 
Il fascio come simbolo deriva dall'impero
storico per eccellenza ovvero quello
romano, la stessa svastica è un altro
simbolo universale. Il potere, che vuole
giungere al suo traguardo massimo
ovvero controllo totale del manifestato,
non a caso si manifesta alla fine della storia.
Non a caso il periodo che va dal 1912 al 1956 è l'ultimo periodo storico e la storia chiede il suo tributo di sangue prima di uscire di scena, scatenando letteralmente gli elementi e gli animi. Si sa il finale è sempre più pirotecnico e nel finale di storia abbiamo due guerre che come numero di morti superano tutte le guerre fino ad allora combattute, sembra quasi che quelle due guerre non a caso denominate "mondiali", racchiudano tutte le guerre fatte dall'uomo, l'archetipo della guerra.
I totalitarismi (nazismo e fascismo) hanno lo stesso sapore assoluto, racchiudono in se in maniera pura ed estrema il concetto di potere gerarchico, di potere assoluto, tanto che in confronto anche al solo ideale nazista, ogni regime sanguinario passato (che aveva sempre meno capacità invasiva rispetto al più moderno nazismo) ci appare moderato. In quella fascia temporale si semina tutta l'angoscia e la stanchezza attuale verso la storia perché in quel periodo, la fiducia nella scienza viene meno (perché si scopre che essa può essere usata per il male) ed Einstein apre ad una scienza completamente nuova, anche il progresso inteso in senso materiale ha un brusco stop nel famoso crollo del 29 che è anch'esso mastodontico e pirotecnico proprio come in un finale. Tutto ciò però ha portato anche lati positivi, perché come già detto, anche il male volente o nolente è subordinato a questi cicli cosmici come l'uomo ed infatti lo scoppio della bomba atomica simbolizza la fine della storia che si avrà a partire dal 1956. Intanto gli anni che vanno dal 1945 al 1956 sono anni potremo dire di ricostruzione e di rielaborazione; la storia è agli sgoccioli e sembra a tutti di vivere in un capitolo finale, penso che molti nel post dopoguerra mondiale si siano sentiti così, insomma davanti a scelte estreme e planetarie, come diceva Einstein, la prossima guerra se si combatterà sarà con la clava se prima scoppierà un altro conflitto mondiale. Si cominciava anche a parlare di conquista dello spazio, di diritti umani (e del 1948 infatti la dichiarazione universale dei diritti umani emanata dall'onu), c'era forte ottimismo ma anche la nascita di quel sentire escatologico e apocalittico che cade proprio all'affacciarsi del duemila ed in più, lo stesso fenomeno UFO che diviene caso mediatico e di studio, fa sentire la sensazione di fine dei soliti giochi, c'è la sensazione che la posta in gioco non è più il proprio orticello, ma la vita in sé. I sacrifici delle due guerre mondiali, la bomba atomica, la fondazione dell'onu e la guerra fredda danno una sensazione di universale, di fine del gioco ed in effetti la storia finisce negli anni 50 ed il rock è tra i tanti testamenti che ne decretano la fine, perchè dal 1956 non c'è più la storia, ma lo spettacolo, le emozioni; tutto, anche la storia, si giocherà su sensazioni, emotività, manipolazione. 
La realtà non è mai quella che ci aspettiamo e se gli ingenui abitanti occidentali degli anni 50 si aspettavano una fine dovuta ad un invasione di marziani o in una decisione drastica che avrebbe portato ad un conflitto atomico, in realtà ciò che stava finendo era il tempo lineare, il dominio della storia e si dava il via all'era della percezione emotiva, del sincretismo, della relatività. 
Tutto questo porta a pensare al post moderno come ad una sorta di epilogo di un libro che spesso serve più a riassumere una storia già raccontata con l'aggiunta di qualche dettaglio chiarificatore, insomma non un nuovo capitolo, ma ciò che chiude il libro. Il post-moderno ci porta in questa dimensione, in questo epilogo e noi siamo sazi e informati oramai dell'intero contenuto del libro e ciò che semplicemente vogliamo fare e cambiare libro o semplicemente diventare noi stessi scrittori.

Fine prima parte

2 commenti:

  1. A proposito della spinta reazionaria al risveglio culminato con Woodstock nel 1969 - che poi sfociò nel riflusso reaganiano prima e nella globalizzazione neoliberista poi - vi è un abbastanza celebre articolo del giornalista Paolo Barnard intitolato "Ecco come morimmo" (lo dovresti trovare con estrema facilità) in cui, naturalmente dal suo punto di vista, non particolarmente "esoterico", mostra però bene il progetto reazionario partito dal 1971-75 che ebbe piena maturazione anni dopo, con la restaurazione di una "matrix tirannica" assai più infida e subdola di un tempo perchè basata sul consumo più massificato che mai, il divertimento generalizzato e soprattutto (cosa mai successa precedentemente) la partecipazione diretta del popolo - o, per meglio dire, popolino - ai meccanismi dei mass media, cosa che raggiunse il culmine negli anni 90-2000, come ben sappiamo.
    Scrivo di questo perchè penso e spero che ne dirai nella seconda parte.

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  2. Ricordo di aver letto l'articolo di Barnard e sono sostanzialmente d'accordo con la sua ipotesi temporale, anche perchè nella scaletta mentale che mi sono fatto se proprio deve essere presa una data simbolica di inizio della decadenza del post-moderno quella è il 1971 o meglio gli inizi anni 70, tutto ciò espresso molto chiaramente anche dalla musica come al solito, certamente ne parlerò nel prossimo articolo.

    Mediter

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