Nel precedente articolo abbiamo visto come la civiltà del dominio sia nata perchè patriarcale, fondata quindi sul dominio, sulla rigida gerarchia che poneva enorme disparità tra i governanti, visti come Dei in terra e il restante popolo come legittimamente subordinato al volere "divino".
Come mai nella storia abbiamo sempre queste enorme disparità in cui pochi uomini dominano la maggioranza?
Oltretutto se prima per giustificare questa situazione i governanti erano visti come vere e proprie divinità, successivamente si è parlato di diritto di sangue e di rappresentanza divina, fino ad arrivare ai nostri tempi attuali dove sulla carta queste cose non dovrebbero esistere più, mentre invece praticamente è cambiata solo la forma, ma la sostanza è la stessa presente ai tempi di Babilonia.
In realtà la vera domanda non è tanto perchè pochi uomini dominano la maggioranza, la logica in questo caso
ci viene in aiuto: basta essere forti mentalmente, carismatici, psicopatici e dotati di un minimo di conoscenza
in più rispetto al popolo per dominare tranquillamente su una larga massa di persone, ma in realtà questo spiega solo una parte del problema e non risponde a domande fondamentali sull'origine di queste civiltà ovvero come mai la grande maggioranza ha lasciato accadere queste cose? Perché era pronta a credere che un uomo potesse essere visto come divinità? Perché la maggioranza ha accettato di assoggettarsi ad una piccolissima casta? Perché questa situazione è avvenuta solo in alcuni luoghi, mentre altri hanno preferito forme di convivenza pacifiche, ugualitarie, tribali, circolari e non gerarchiche? Queste sono domande a cui la storia, persa come ogni conoscenza moderna ad una semplice catalogazione, non riesce a spiegare. Tipico di una civiltà vuota spiritualmente e moralmente, che preferisce i dati ai contenuti, gli effetti alle cause.
Rispondere a queste domande significa anche far luce sull'apatia della vita umana che è semplice sopravvivenza e "tirare a campare". Il mio non è un articolo moralista, odio articoli del genere, ma vuole semplicemente mostrare un dato di fatto:
l'uomo è pigro, la maggior parte pone il lavoro al primo posto come semplice mezzo di sopravvivenza, di ricchezza o di potere, il senso e le domande fondamentali della vita sono scomparse, non c'è nulla di magico nella nostra realtà, non siamo artefici delle nostre scelte che releghiamo al politico di turno, a chi ammiriamo, al sistema. Ci vergogniamo di mostrarci saggi e spirituali ed in compagnia di amici, i discorsi seri capitano naturalmente, ma difficilmente vanno oltre ai discorsi su ciò che si discute nei tg, è un discorso masturbatorio, retorico e che vuole mostrare le proprie capacità oratorie e spesso non vede noi protagonisti, parliamo delle azioni di personaggi in vista, con noi perennemente comparse. La tv, il cinema e la musica e tutto l'immaginario dei nostri tempi ci mostra vite eroiche dove noi siamo semplici spettatori. Per stare insieme e liberare il nostro inconscio e sentirci in comunione con la gente quando usciamo abbiamo bisogno di alcool, droghe, di ironia spicciola, di andare in luoghi che mai frequenteremmo da soli.
Insomma siamo in preda di un handicap davvero enorme, esseri con enorme potenzialità, che in realtà risultano semplicemente un piccolo passo sopra le bestie, semplicemente perché parliamo, utiliziamo un metalinguaggio capace di pensare se stesso, per il resto non siamo così diversi dagli animali, siamo passivi all'ambiente, al contesto che ci circonda. Subiamo passivamente le emozioni e non le controlliamo assolutamente così che rabbia ed odio possono facilmente emergere per via di un ego che si riconosce nelle dinamiche del sistema. Con l'avvento della civiltà del consumismo le cose sono peggiorate, perché il sistema subliminalmente ha optato una rivoluzione silenziosa ed inumana: ha svuotato di senso la realtà mercificando la realtà; nel tempo storico prima del post-moderno, si costruivano diversi sensi, significati e contenuti che per quanto falsi, nobilitavano le azioni dell'uomo che credeva di agire per il bene, ciò portava la sua vita ad essere dignitosa e semi-eroica, pensiamo ai soldati che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale, credendo di combattere per la libertà, o tutte le manifestazioni comuniste passate, quando ancora il comunismo era agli albori, fatte perché quelle persone credevano davvero che il capitalismo che sfruttava il lavoro dell'uomo arricchendo pochi a sfavore di molti, potesse essere combattuto con il comunismo. Sull'eroismo, la nobiltà e la significanza del mondo storico abbiamo già parlato tra le righe in passato.
L'antropologo David Watson come un vero e proprio profeta, proprio all'affacciarsi del post-moderno nel 1955 scrisse:
"La civiltà non è più un gracile fiore, da venire conservato con cura e fatto crescere con grande difficoltà qui e là in angoli riparati. Tutto questo è finito: l’umanità è arrivata alla monocultura, una volta per sempre, e si sta preparando a produrre la civiltà all'ingrosso, come se si trattasse di barbabietole da zucchero. Ogni giorno ci verrà servito lo stesso piatto".
Nei precedenti articoli ho parlato tantissimo di questo processo. Quello che interessa a me adesso è una visione generale del perché l'uomo nonostante le sue enormi potenzialità è così deficitario, così debole e fragile. Non ci soffermeremo sui processi storici come fatto in passato, ma sul protagonista, colui che ha creato questa situazione, l'uomo.
Abbiamo descritto nel precedente articolo come la civiltà abbia portato all'emergere del potere e del patriarcato, volevo prima di andare avanti nel discorso, portare alcuni contributi che ci faranno capire come mai l'uomo si è arreso al potere e al patriarcato.
"Questa discontinuità irreversibile, mortale per le società primitive, a cui diamo il nome di Stato" come si è realizzata? "La società primitiva manteneva il proprio equilibrio ed il proprio egualitarismo perché rifiutava il potere, rifiutava la proprietà. Il potere sovrano non è potuto emergere dal capo perché il capo non aveva potere sugli altri". Clastres continua: "la società primitiva è il luogo del rifiuto di un potere separato, perché essa stessa, e non il capo, è il luogo reale del potere...ben presto hanno avvertito che la trascendenza del potere racchiude, per il gruppo, un rischio mortale, che il principio di un’autorità esterna e creatrice della propria legalità è contestazione della cultura stessa - ed è l’intuizione di questa minaccia che ha conferito profondità alla loro filosofia politica. Infatti, scoprendo la grande affinità del potere con la natura, in quanto duplice limitazione dell’universo della cultura, le società indiane hanno saputo inventare un mezzo per neutralizzare la virulenza dell’autorità politica"
Insomma non tutti i popoli sono caduti nel tranello del potere. Chi ambisce al potere ha l'ego, un enorme ego che approfitta della BIPOLARITA' umana.
Cosè la bipolarità? lasciando da parte il disturbo bipolare di cui diverse persone soffrono, esso in realtà è un qualcosa di universale e generalizzato nella razza umana, perché indica come l'uomo viva in un contesto artificiale dove non emerge il suo vero sé e questo come molti psicologi e persino antropologi hanno affermato, porta alla bipolarità, ovvero all'emergere di umori contrapposti tra di loro che portano spesso ansia, depressione, paranoia, felicità ed altre emozioni estreme che possono apparire tutte insieme in un
periodo di tempo molto breve. In alcune persone questa patologia è manifestata in maniera estrema tanto che è visibile e riconosciuta dalla medicina ufficiale; nel resto dell'umanità è qualcosa che paradossalmente l'ego e il superego riescono ad alleviare fin quando possono, ma l'uomo in se è fragile perchè i pensieri nel suo cervello non sono da lui controllati, sono come un treno in corsa, gli passano continuamente nel cervello e ad ogni pensiero è associato un'emozione così che magari ci svegliamo "depressi", successivamente durante la giornata la depressione (di livello lieve non quella vera, parlo di casi generali) diventa melancolia, magari poi abbiamo qualche ora di tranquillità, poi addirittura felicità che magari può trasformarsi in vergogna ed ansia. L'ordine di questi sentimenti può variare ed essere completamente diverso a quello da me mostrato, ma questa pazzia immensa avviene ad ogni uomo ogni giorno, ovvero l'alternarsi di stati d'animo diversi.
Come detto, siamo giusto un gradino più in alto degli animali: quando la pecora vede il lupo la sua tranquillità diventa paura, se sfugge al lupo la pecora diventa ansiosa, paranoica per poi dimenticarsi quasi tutto e riacquistare la tranquillità. Questo processo nell'uomo è accompagnato da un meccanismo cognitivo consapevole, dal metalinguaggio, ma come gli animali, la maggioranza dell'uomo non sa dominare questi processi ed è passivo.
Ok siamo esseri incredibilmente imperfetti ed è un miracolo che siamo sopravvissuti fin'ora nonostante epidemie, guerre, religioni e mortali ideologie. Perchè siamo così? Nel primo articolo ho risposto parzialmente mostrando come la civiltà, il sistema così come è stato fondato alle origini e si è perpetuato fino ai nostri giorni è responsabile di ciò, ma come mi sono chiesto ad inizio articolo, perchè l'uomo è così? una situazione del genere sembra alludere ad un contesto di tipo post-traumatico, come se le civiltà fossero emerse da e in ragione di un forte trauma, che ha innalzato nell'uomo delle difese e delle maschere. La mia teoria è che ciò che in ogni mitologia di ogni parte della terra è chiamata Età dell'Oro, sia davvero esistita per l'umanità, ma le mitologie in ogni parte del mondo con incredibili punti in comune nonostante parliamo di tradizioni distanti interi continenti l'un dall'altra, parlano spesso del diluvio universale, delle acque che sommergono tutto, del fuoco che tutto inghiotte, insomma di una tragedia che distrugge un intero mondo e poi si parla successivamente (sempre in ogni cultura e tradizione) della "caduta dell'umanità", della fine dell'età dell'oro. La genesi bilica è solamente il libro più famoso su fatti di cui parlano tutte le tradizioni antiche terrestri. L'umanità insomma è passata da una condizione potremo dire di benessere o comunque di equilibrio mentale e spirituale, ad una caduta che si riferisce soprattutto alla persona uomo, alla sua interiorità, a come agisce e cosa sente nei confronti di ciò che lo circonda e nelle tradizioni terrestri emerge soprattutto questo fatto, simbolizzato dall'avvento della morte, della durata della vita che comincia ad accorciarsi ecc.
In un libro del 1975 "la mente senza frontiere" Leo Talamonti, il famoso studioso di misteri di frontiera scrisse:
"...Ora non resta che completare il quadro e specificare per quali ragioni il presunto progresso della razza (umana) sia stato in realtà un regresso. A nostro avviso, le facoltà telepatiche e affini che tuttora si manifestano in seno all'umanità non sono che il residuo DI PROFONDE CORRENTI DI FORZA PSICHICA COESIVA che in una situazione primordiale, ben più felice di quella attuale, bastava a mantenere armonici legami fra gli uomini, fra questi e le forze cosmiche. Forse la telepatia - che abbiamo visto manifestarsi sporadicamente nel suo ruolo di GRAVITAZIONE PSICHICA INTER-INDIVIDUALE - era allora una forza operante ed universale che cementava gli uomini fra loro. Si provi a immaginare il ruolo della messa in comune di sentimenti e pensieri in una collettività, come rarissimamente avviene anche oggi, ma in forma assai tenue: nessuno può far soffrire deliberatamente un altro, se avverte le sofferenze di quello come proprie; nessuno è poco intelligente, quando ha a propria disposizione le risorse intellettive dell'intero gruppo. È il segreto di una società perfettamente integrata. Per l'uomo di oggi è una utopia assurda; per quello di una volta, forse, fu qualcosa di più di una bella fantasia. Tutte le grandi tradizioni parlano di una MISTERIOSA CADUTA: di un'età del ferro che succedete a quella mitica dell'oro; di un peccato d'origine che valse a scatenare gli appetiti e gli sfoghi di un EGO separatista, aggressivo, sopraffattore".
Leo Talamonti interpreta la descrizione dell'età dell'oro, prima dell'avvento dell'ego separatista e dell'uomo bipolare, come una società telepatica ed unita che essendo tale non poteva concepire la sofferenza e la sopraffazione.
Insomma fu un trauma collettivo quello che colpì l'intera coscienza umana facendola regredire e scatenare anche le attuali paure inconsce ad esempio sul buio, sui luoghi chiusi, su alcuni tipi di animali come ragni, topi ecc. L'uomo ha inscritto nel DNA queste paure irrazionali, così come la sua bipolarità ed il suo ego separatista.
Ora ritorniamo per un attimo al particolare, per capire poi cosa è successo all'umanità nel generale:
la psicologia ha diversi meriti, non bisogna negarli, nonostante venga spesso utilizzata per motivi poco nobili (soprattutto l'ambito psichiatrico), ha comunque portato l'umanità attuale alla consapevolezza di un'entità umana divisa in diverse parti, dove alcune di esse rimangono nascoste per i freni inibitori che la società ci impone e soprattutto ha mostrato scientificamente gli effetti che il trauma ha sulla vita di ogni individuo. La psicologia ha portato alla consapevolezza qualcosa che molti di noi oggi diamo per scontato ovvero che un trauma una volta manifestato nella vita di un individuo, viene da esso represso, nascosto ed eliminato dalla
coscienza vigile e sveglia. E' un meccanismo di difesa utilizzato dalla nostra mente per non farci affrontare qualcosa di così devastante da poter distruggere il nostro ego, la nostra personalità. Purtroppo il trauma non è cancellato, ma persiste ed influenza inconsciamente la vita dell'individuo, almeno finché egli non deciderà di affrontarlo faccia a faccia e liberarsene definitivamente.
Questa grande scoperta della psicologia ha portato nell'uomo moderno alla comprensione di molti atti violenti, psicopatici, misantropi, asociali e altre patologie che si manifestano negli individui. Ma anche ad esempio l'ambiente familiare in cui si nasce influenzerà la vita di una persona per tutta la vita. Se l'ambiente familiare è stato confortevole ed amorevole, vedremo nascere un individuo sicuro di sé ed anche abbastanza socievole, mentre anche il minimo problema, creerà degli ostacoli nell'individuo del futuro. La nostra personalità, il nostro ego, tutte le nostre azioni dipendono da questi elementi.
Ora allarghiamo questo discorso a livello macrocosmico, perchè come umanità condividiamo tutti insieme lo stesso codice genetico e quindi il nostro imprinting, ciò che darà vita alla nostra personalità, al nostro ego e alla nostra persona che interagirà nella società, insomma ciò che da vita a Tizio e Cazio, non è solamente l'influenza del contesto familiare ma anche l'influenza della coscienza collettiva umana, del codice genetico umano e se noi siamo esseri bipolari ed ego-centrici è soprattutto per il trauma inscritto all'interno del codice genetico umano, poi questa situazione di handicap iniziale sarà naturalmente diversa in ogni essere umano, potendo anche essere molto lieve in esseri umani con un forte equilibrio interiore, ma rimane il fatto che è un difetto ereditario che ci porteremo fino alla morte.
In questa situazione post-traumatica, l'umanità avendo represso ed interiorizzato questo trauma, ha sviluppato l'ego che nella psicologia freudiana si trova tra l'ES ed il SUPEREGO. L'ES è la sfera caratterizzata dalla completa estraneità all'Io dove non vigono le leggi della logica, non esistono giudizi di valore, non funzionano i meccanismi della memoria a tal punto che i contenuti di tale sfera non risultano modificati nel tempo, l'umanità grazie a questa condizione viveva in una dimensione a-temporale,ovvero quella dimensione descritta dalla Bibbia ed altre tradizioni come idilliaca, non dominata da giudizi di valore, ovvero non vi era conoscenza dell'albero del bene e del male, non vi erano vere e proprie differenza maschio e donna, o meglio vi era un'unione tra i due principi che allontanava dalla separazione attuale. L'ES descrive alla perfezione il paradiso terrestre così come descritto nella Bibbia.
Successivamente dopo il trauma post-atlantideo (come ama definirlo Micheal Tsarion), evento che ha immesso nell'uomo la paura della fine del mondo, dell'apocalisse, l'ES è stato relegato in secondo piano come luogo in cui riservare i contenuti rimossi dalla nuova sfera umana nata dal trauma, ovvero l'EGO; L'ES è divenuto luogo sede dei traumi. Di conseguenza nella parole di Freud, l'ego diventa sede propria dell'angoscia, dovuta al triplice pericolo cui il soggetto è esposto: il pericolo che incombe dal mondo esterno,
dalla libido dell'Es e dal rigore del Super-io. Il super io però è un prodotto della civiltà e si sviluppa solamente nelle prime civiltà patriarcali e gerarchiche, mentre nelle società matriarcali, gilaniche o tribali è assente, anche per questo motivo i vecchi colonizzatori europei si trovarono con popoli completamente diversi da loro, dove la rigidità e l'attività censoria del SUPEREGO non esisteva.
A mio parere neanche i popoli umani pre - trauma vivevano in una situazione completamente idilliaca, anche perchè l'esistenza solamente dell'ES in quelle popolazioni garantiva unione, comunanza, mancanza di repressione e bipolarità certamente, ma anche uno stato potremo dire infantile e di scarsa difesa verso ad esempio coloro che presero possesso dell'umanità e che dai sumeri e nella bibbia vengono chiamati Annunaki o Elohim. Come non ricordo chi scrisse su internet, l'umanità nel passato era come il popolo blu di Avatar che a mio parere è una rappresentazione simbolica del passato archetipo del nostro pianeta che essendo ciclico diventa (a parti invertite naturalmente) simbolo anche del nostro tempo e del nostro futuro.
Se il potere e quindi la civiltà del dominio ha rafforzato l'ego e creato il super-ego e quindi estremizzato le caratteristiche negative di queste nuove personalità, aumentando nell'uomo angoscia e paura, essa è stato usato dall'umanità anche come un palliativo un anti-dolorifico potente per fargli dimenticare il suo tragico trauma passato, la sua condizione di decadenza. Anche per questo molti sono legati al sistema, perché porta ordine e tiene a bada il vaso di pandora, rafforza il superego che è una barriera contro i demoni interni, contro i traumi psichici rimossi, sia personali, sia universali e riguardanti l'intera umanità. Per questo motivo tante persone lottano e lotteranno per la preservazione del sistema che per loro è ordine verso il caos dell'inconscio. Per questo nessuno è davvero sincero e consapevole quando afferma di amare la libertà, noi non sappiamo davvero cos'è la libertà, che non è certamente un semplice liberarsi di un governo o di una ideologia.
Dopo tutta questa disamina possiamo renderci conto (tenendo a mente i miei precedenti articoli), come il crollo della civiltà del dominio indicato in vari articoli precedenti, sia qualcosa di molto più profondo e sconvolgente del semplice "arrestiamo tutti i cattivoni e iniziamo da capo". Il crollo della civiltà del dominio riguarda anche il crollo delle nostre maschere, della nostra personalità, dell'ego e se non saremo tanto forti arrivati a quel momento, saremo nudi, noi stessi contro i demoni interiori repressi e non abbattuti, in ciò sta anche la simbologia dell'uomo che deve morire per rinascere, una morte non letterale, ma simbolica, che riguarda l'EGO. Se questo processo riguardava nel passato uomini illuminati dalla verità e dalla conoscenza e forti interiormente, oggi questo processo sta riguardando l'intera umanità. Come già detto da me nel passato e sottolineato da molti miei colleghi internauti, internet non è altro che il prologo ad un mondo interconnesso,
ma per arrivare a quell'unione e comunanza purtroppo si arriverà al crollo del sistema e delle maschere, al caos, all'incontro con i demoni interiori. Il premio però sarà una vita vissuta da protagonista!
Sta già cominciando chiaramente il crollo, anche se per i mass media va "tutto come sempre". Ricordo, nel giro di un week-end di giugno di aver visto un sacco di persone piangere (una trentina nel giro di due giorni) per via di una specie di "contagio emozionale". Nello stesso giugno, all'inizio del mese, durante una luna piena, ho assistito, in una giornata, ad almeno tre litigi. E, nella stessa giornata, avvertivo una tale elettricità nervosa serpeggiante tra la folla cittadina, da spaventarmi. Ho l'impressione che questo fenomeno sia generalizzato un po' in tutto l'occidente, che ha chiaramente i nervi a fior di pelle, soprattutto per la vita stressante e, contemporaneamente, senza un chiaro sbocco di progresso (come poteva essere un tempo). Mi viene da scrivere. "non va più nulla per il verso giusto, ma è giusto così." Si è in una condizione come quando si è nervosi e stufi allo stesso tempo, e basta che si avverta all'improvviso un rumore più forte del solito, che si sobbalza subito.
RispondiEliminaMi viene da domandarmi una cosa, però: non è che la cruenta civiltà del dominio (probabilmente edificata e mantenuta in piedi per secoli da forze "extraterrestri") sia in qualche modo servita per togliere l'umanità dalla condizione infantile (e quindi debole, suggestionabile, manipolabile) propria della prima "età dell'oro"? Insomma, per preparare l'umanità a una seconda "età dell'oro" in qualche maniera più fortificata e meno attaccabile della precedente?
la tua domanda finale è anche la mia. Come molti miti compresa la genesi afferma, l'eta dell'oro era l'età di dominio degli dei più che dell'uomo "vivevano i giganti in quel periodo". L'uomo in se era secondo queste tradizioni nudo (spiritualmente ed emotivamente), non aveva mangiato dall'albero della conoscenza, era qualcosa di nuovo, infantile, che si trovava al centro di un gioco e di forze superiori che camminavano sulla Terra, entrambe eliminate dal disastro atlantideo come afferma Tsarion di cui condivido la visione storica e cronologica degli eventi. Dopo tutto quel casino è emersa un'umanità schizofrenica, bipolare che però è diventata "dominatrice" del pianeta per così dire. E' caduta l'età degli dei ed è iniziata l'età dell'uomo che in se (naturalmente si fa sempre teoria) ha qualche gene dei vecchi padroni e al suo interno una piccolissima minoranza (l'nwo) che si vuole erede di quegli Dei. Questo più o meno l'estrema sintesi del mio pensiero storico-mitologico. Poi abbiamo Gurdjieff che parlava di un organo "il kundabuffer" installato da questi Dei per evitare all'uomo di risalire al loro scopo primario che era semplice preservazione del sistema Terra e questo se scoperto dall'uomo poteva portare ad una ribellione e ad un desiderio dell'uomo di innalzarsi e lasciare a se stesso questo pianeta, poi il crollo del kundabbuffer sempre secondo Gurjieff avrebbe portato ad un uomo maggiormente anarchico che distrugge i suoi simili e direi io bipolare e separatista. Comunque in tutte queste storie si parla dell'intervento di queste "divinità" od extraterrestri" che modificano il dna umano ed in un certo senso alterano la personalità umana e anche in Gurdjieff si parla di traumi e catastrofi (lui in forma di racconto romanzato parlava se non sbaglio della caduta di un asteroide che causa lo staccarsi di quella che è la luna dalla Terra) che provocano un cambio della psiche terrestre. In tutte queste tradizioni si hanno temi ricorrenti come traumi planetari, interventi artificiali sull'uomo, però ritornando alle tue domande finali, secondo me c'e stato un gran casino e forse anche una certa gelosia di alcuni esseri verso l'uomo che ha fatto divenire la terra una prigione, ma oltre tutte queste controversie e questi eventi c'è un piano secondo me più grande che in effetti sta portando l'umanità ad appropriarsi delle sue potenzialità o come dice Marco in TheSynopticon, essere trasformata, raffinata e diventare da vita basata sul car-bonio ad essere un crist-allo, quindi più indirettamente secondo me che direttamente (non riesco a vedere gli Elohim come esseri positivi) tutti questi eventi porteranno l'umanità a liberarsi dei suoi handicap. Poi probabilmente nell'universo, nella galassia o nelle altre dimensioni la terra è vista come un'anomalia e chissà che non esista una federazione, un consiglio di saggi come nlle canalizzazioni di Ra, ma se esiste non interverrebbe mai direttamente a mio parere, un pò come la storiella di star trek che parla di prima direttiva, ovvero di non intervento verso civiltà non ancora pronte al grande salto, alla fine il cammino di ognuno è individuale, la strada non può percorrerla un altro al posto nostro e questo credo sia una verità anche a livello macrocosmico, anche per questo quello che è successo alla Terra è stato un orrore, qualcosa di anomalo che l'ha trasformata in una vera e propria prigione. Tsarion parlava di questi elohim come di esseri che andavano contro le leggi universali, geni della genetica che manipolavano ogni forma umana e persino animale, da qui i miti sul minotauro, i centauri, i rettiliani o storie come l'isola del dottor moreau, la terra è divenuta un inferno che va contro potremo dire l'equilibrio cosmico e quando una situazione è completamente artificiale e non in equilibrio prima o poi è costretta ad equilibrarsi.
RispondiEliminaCavolo sono stato troppo lungo spero non ti sei annoiato eeh!|
Mediter
A mio parere, il cuore della prigionia planetaria è di tipo linguistico- comunicazionale. Nel senso che l'umanità, probabilmente a causa di diversi traumi evolutivi, ha dimenticato il linguaggio dell'universo, della "matrix divina" per utilizzare un'espressione di Gregg Braden, e si è fatto da sè un proprio linguaggio (dallo schema comune a tutte le lingue del mondo) in cui ha predominato quel dualismo - fonte di giudizi, e soprattutto pregiudizi, e di dominio - il quale fa perdere di vista il linguaggio misterioso della vita, basato invece sui simboli e le coincidenze, senza divisione tra "bene" e "male", e senza giudizio di valore.
RispondiEliminaState dimenticando che , metafisicamente, è del tutto impossibile che ci siano altre forme di vita simili alla nostra.
RispondiEliminaPer quanto riguarda gli alieni, non serve poi cercali altrove, poiché al di sopra ed al di sotto di quel che i nostri sensi percepiscono vivono creature con cui non possiamo comunicare, e solo con alcune ciò è possibile in casi ben specifici.
Inoltre ogni esistente "vive" e sono ben possibili esistenze prive di spazio, il che non ci deve quindi portare poi tanto in là in cerca di chissà quali altri mondi.
Il discorso sulle civiltà gilaniche è stato interessante, ma uno studio delle popolazioni nomadi non permette questa supponente ed invertita identificazione con il maschile ed il fare/avere ed il femminile e l'essere.
E' pur vero che Ibn Arabi sostiene che la contemplazione tramite la donna è la più perfetta per l'uomo , in un certo qual modo a rappresentare che ogni realtà è dinamica ed ogni stato comporta un capovolgimento dei fronti ( come il tempo mangia e corrode lo spazio, al momento stesso in cui esso terminerà, verrà convertito in spazio, palesando la rivincita di quest'ultimo ).
Il mito dell'egualitarismo di tali comunità appare evidente se rapportato alle enormi disparità attuali, ma in sé, per la sua realtà precipua, rimane del tutto infondato , come anche quella del presunto "maschilismo attuale" che ricalca solo una retorica atta a portarci in braccio verso la profezia di Soloviev.
Inoltre Michael Tsarion sbaglia del tutto ad associare il diluvio e la caduta di Atlantide alla caduta ergo la fine dell'età dell'oro.
Prima del diluvio di Atlantide ci sono state altre epoche.D'altronde questi cataclismi terribili, che costituiscono una vera e propria "barriera" strutturale e sostanziale , poiché riducono le capacità umane ed i suoi mezzi d'indagine, si riperpetuano alla fine di ogni Grande Anno , che , in numero di 5, corrispondono all'intera durata di un Mantavara secondo l'hinduismo ortodosso.
Per quanto riguarda le civiltà amerindie, non la ridurrei in questo modo poiché è veramente un approccio superficiale, in un certo senso reazionario.
Inoltre non ha senso chidersi perché alcuni dominino ed altri siano sottomessi, poiché la molteplicità impone queste regole del tutto naturali.
Ha semmai senso comprendere , ED E' UN GIUDIZIO DI VALORE, se tale governo è legittimo e sano oppure no.
Di conseguenza la retorica del tuo articolo ( molto interessante comunque ) rischia di servire fini un po' distorti.
Le pseudo elité attuali non sono le elité benedette, dei santi, degli eroi di una volta.
Ogni tradizione sacra , degenerescente, ha subito infiltrazioni a iosa.
Tu parli del padre. Ma la soluzione non è certo la fandonia immorale della comunanza dei figli nelle società comuniste.Il fatto è che semplicemente, nell'età dell'oro, vigeva l'autoGERMINAZIONE, unica realtà compatibile con una creazione auto-consapevole del cosmo da parte dell'Essere.
Il resto dei conflitti fà parte del regno della dualità. Dualismo è quando ci si impantana nella dualità e la si sovverte, poiché ogni dualità è fatta per complementarizzarsi.
Come la generazione sessuale era necessaria , così si può scegliere se sfruttarla per salire o per scendere.
E' qui il discrimine tra potere legittimo e potere illegittimo. Solo chi è oltre il duale, solo chi ha smesso di esistere, può esimersi dalla scelta ( si pensi ad esempio al concetto stesso di Bodhisattva nel buddismo )
saluti
p.s. anche perché se davvero si ha così a cuore la non dualità e l'assenza di giudizio, chiedersi perché non sterminare qualche popolo rispetto a battersi per la sua sopravvivenza è una questione questa sì illogica.
Daouda
ciao Daouda, commento molto interessante il tuo che merita risposta articolata
RispondiEliminaRiguardo la tua affermazione su altre forme di vita ovvero il fatto che non c'è bisogno di trovarle chissà quanto lontane da noi, sono d'accordo, anche per questo il mio blog non ha mai voluto trattare del problema ufo o alieni visto la confusione in materia e l'enorme disinformazione, soprattutto la superficialità dell'ufologia come materia. Come ho affermato, se esseri extraterrestri esistono, non interagirebbero apertamente con noi per milioni di variabili, c'è anche il problema come facevi notare, sul fatto che noi siamo abituati a pensare ad esseri non terrestri per forza come umanoidi, non per forza deve essere così.
Riguardo però la tua frase sul metafisicamente impossibile (riguardo esseri simili a noi), mi sembra oltre una frase venata da una certezza che non ha ragione di esistere, anche da un punto di vista logico e non metafisico, secondo "come è in alto così in basso" è una delle prime leggi fondamentali universali che devono essere comprese e che mostrano come il legame che intercorre tra macrocosmo e microcosmo porta spesso la vita a esprimersi nei fondamentali allo stesso modo in uno stesso sistema e se è vero che non dobbiamo limitarci a pensare in base solamente al nostro orticello è anche vero che nessuna possibilità è esclusa, ma si va fuori argomento anche perchè tutto sommato è un argomento di cui ho fatto vaghi accenni perchè non fa parte degli temi che tratto sul blog, quindi prendilo come un semplice parere.
Sul maschile e femminile quelli sono archetipi, non ho parlato di civiltà in se maschiliste o femministe (infatti ne ho parlato come patriarcali, termine che naturalmente non ho inventato io, ma la stessa antropologia che con distacco dopo l'ottocento ultrapositivista ha potuto vedere ai popoli del passato con più distacco), ma di civiltà con l'archetipo maschile (emisfero sinistro dominante) e sistemi più equilibranti, si parla sempre di archetipi che nelle tradizioni antiche e persino nella psicologia sono trattate in questo modo. Puoi non essere d'accordo o meno ma quello che ho fatto è semplicemente mostrare gli archetipi su cui si muove la nostra civiltà che ha completamente messo da parte le qualità archetipali dell'intuito e dell'essere a favore della razionalità e della logica, questo lo vediamo tutti i giorni nella nostra esperienza personale e che le qualità logico razionali associate all'emisfero sinistro, siano associate all'archetipo del maschile, anche questo è un fatto, ripeto si parla di archetipi non di maschio e femmina in sé.
Mediter
Riguardo Tsarion come ho specificato anche nella risposta a Rossano, in realtà non era una vera e propria età dell'oro, diciamo che l'umanità era probabilmente più pura e non fortemente afflitta da traumi e non bipolare come invece lo è oggi, ma non per questo padrona del proprio destino. Per quanto riguarda la ciclicità delle ere è una cosa che ho sempre sostenuto in tutti gli articoli del mio blog, ma io a differenza di un induista ortodosso indù non vedo la ciclicità come una condizione permanente ed eterna, ma come una condizione potremo dire che l'umanità sta subendo, forse per raffinarsi, forse perchè come molti dettagli mostrano viviamo in un baratro, in un pianeta prigione da cui è impossibile fuggire anche fisicamente, in una specie di loop che solo un'umanità consapevole potrebbe far finire, forse stiamo arrivando a quel punto, forse ancora no, chi lo sa, c'è molta strada da fare. Anche in questi casi la rigidità di alcune tradizioni compreso un certo esoterismo ottocentesco riguardo i cicli, il karma e l'evoluzione non mi appartengono, l'universo a mio parere essendo un ologramma e completamente manipolabile e interscambiabile nei suoi fattori, quindi non credo alla fissità del tempo ciclico.
RispondiEliminaRiguardo le elite attuali essi si richiamano ad una tradizione antica, che non siano benedette non posso che essere d'accordo ed infatti ho affermato che alcuni di loro ( e lo si vede dal simbolismo e dall'enorme fissazione che hanno per le linee genetiche) credono e si richiamano a quegli antenati (che poi sia vero o meno questo è secondario, però questo gli ha permesso almeno da un punto di vista storico di essere più avanti rispetto alla gente comune), molti di loro erano infatti fissati nella fondazione di una nuova Atlantide (nelle parole di Francis Bacon ad esempio) compito che l'America appena scoperta poteva svolgere.
Il trauma ha riguardato tutti ed infatti ha colpito anche le società amerinde dove non mancavano sacrifici umani, semplicemente nei popoli meno civilizzati (tipo gli indiani di America che a differenza ad esempio dei popoli del Sud America non hanno affrontato una forte degenerazione) sopravviveva fortemente potremo chiamarlo egualitarismo, per piacere non chiamarlo comunismo, non è che un sentire passato e così antico debba essere chiamato comunismo solo perchè un'ideologia moderna si è appropriata di alcuni termini, quelle persone si sentivano semplicemente parte di una comunità che riteneva non intollerabile, ma proprio inconcepibile un sentire egoistico e una gloria prettamente personale, non in tutti quei popoli naturalmente, anche loro hanno avuto la loro bella decadenza.
continua...
Quella che tu chiami fandonia immorale (perchè poi?) è un qualcosa in effetti irrealizzabile in una civiltà in se fondata sulla gerarchia, più di un'utopia, in una civiltà attuale solo una dittatura potrebbe fondare la comunanza, quindi si nel nostro sistema la comunanza è immorale solo vedendola in questo modo ti posso dare ragione. La comunanza è un sentire interiore che ci rende partecipi che veniamo tutti dalla stessa fonte e che siamo interconnessi. A questo che piaccia o meno siamo destinati, certo in modo distorto e caotico la globalizzazione, internet, la società multiculturale stanno portando l'uomo a comprendere che rinchiudersi nel proprio orticello e far finta che ciò che ci sta intorno sia inferiore, cattivo o non esista, non è la soluzione. Tutti gli ottimi discorsi ad esempio sulla telepatia fatti da Rossano o che ho riportato anche io tendono a mostrare come in società come la nostra non telepatica e dove il linguaggio è distorsione del sentire interiore e dove l'ego (cioè la maschera) e come ci mostriamo esternamente, la comunanza è praticamente impossibile e anzi non augurabile, sarebbe meglio creare in queste condizioni una civiltà strutturate in tante piccole reti ognuna autonoma e con i propri obiettivi, più che una globalizzazione forzata. Il discorso di Calleman che trovo molto interessante così come quello di Terence McKenna è permeato da questa intuizione che oltretutto mostra l'illusione del tempo che ci sembra ciclico, solamente perchè contenuto in un enorme spirale.
RispondiEliminaMediter
Pace a te.
RispondiEliminaIl to blog , ma anche quello di Marco o di Rossano, sono molto molto interessanti e pieni di spunti perlomeno degni di attenta riflessione; lo scrivo con sincera convizione.
Noto con piacere, ma era evidente, che l'impostazione data sull'ufologia o quantomeno sulla possibilità di interazioni altre con diversi esseri è posta in modo sereno, prudente e ragionevole. D'altronde non abbiamo "prove".
Quel che però sottolineo è che , metafisicamente, tecnicamente ( non saprei come scrivere ) è impossibile che vi sia un'altra umanità da qualche altra parte, per il semplice fatto che ogni possibilità non può ripetersi.
E' un principio metafisico ineludibile la cui contraddizione implicherebbe la non possibilità di nulla di quel che sopraè-, è. ed esiste in quanto annichilirebbe l'assolutezza infinita stessa.
Ciò non significa che non vi siano state, nell'antichità, soprattutto quando gli homini erano più simili a dèi, delle entità intermedie tra l'homo e l'animale come i miti d'altronde testimoniano, ma vanno considerati come vigenti sulla Terra e non in altri luoghi improbabili.
D'altronde anche la demonologia pone un'ampia gamma di varietà tra l'homo e lo status angelico ( che dovrebbe venir inteso come stato archetipale ) che è lo status del sottile e degli aggregati psichici disincarnati, dei cosidetti elementali, status in cui ci si pone dopo il trapasso.
Per quanto mi riguarda, calcolando che la meta-fisica è ciò che è aldilà della logica stessa, che è solo un'applicazione della razionalità, non è possibile accettare
D'altronde la legge esplicata dal Trismegisto,in sé, non è un principio Universale ma una Generale poiché è una legge ( giust'appunto ) cosmica.
Difatti citi macrocosmo e microcosmo. Con ciò non voglio certo negare che vi possano essere delle trasposizioni analogiche per gli stati superiori dell'Essere, ma metto in guardia sulla confusione che intercorre tra spirituale e psichico e Universale e Generale.
Ed è qui che si gioca tutta la partita della pseudo restaurazione anticristica per usare un linguaggio cristiano.
Il problema riguardo al maschile e femminile non riguarda tanto la disamina che ne dai ma l'imprecisione dei termini.
RispondiEliminaL'Orso , simbolo guerriero, è un simbolo femminile, mentre il cinghiale, simbolo sacerdotale, è maschile.
Come mai alle femmine è associata la combattività , cosa che dovrebbe essere associata , per i nostri canoni, al maschile?
Come mai l'intuito, che come tu riporti, è femminile , viene invece relazionato al maschile?
Il problema è che come l'intuito vero non è quello chiamato incoscio, ma l'intellettualità ( cosa superiore alla razionalità ), ugualmente l'azione è un qualcosa di sottostante alla volontà ed alle emozioni, cose tipicamente caratterizzanti il femminile.
E' per questo che il tuo scritto sbaglia bersaglio ( per quanto abbia capito, ci mancherebbe, a cosa ti riferivi, che non era insomma una disquisizione sul tipo di società ed organizzazione comunitaria in sé ) e rischia di servire le retoriche che attualmente ci circondano.
Ciò non significa che sia sbagliato come poni il discorso, SIA CHIARO. E' che è mal calibrato in quanto dimentica che tale applicazione che ne fai è valevole rispetto ad UN DETERMINATO utilizzo di tali archetipi, ad un loro specifico utilizzo , ristretto e limitato ad una data analisi e comparazione.
E' per questo che cianciare di matriarcato come alcuni sovente fanno è una amenità , e financo perdersi nei riguardi del cosidetto patriarcato, il che non significa certo che il femminile non abbia avuto in passato ed oggi delle deviazoni, così come lo ha avuto il maschile.
Ma il modo piùà generale per intendere il maschile ed il femminile è quello che ti ho indicato. Il Maschile è intelletto, il femminile anima ( ossia razionalità-volontà-sentimentalità).
Inoltre, in verità, le qualità spiccatamente logiche e razionali da cui dovremmo essere circondati , oggi come oggi, sono a mio parere del tutto disattese.
E' proprio dell'epoca la nascista delle più irrazionali credenze , delle affezioni più idiote e della foga più istintuale. La razionalità , a camminare tra i bipedi ( a dirla come Schopenauer ) non si trova tanto facilmente, ed il perché è presto detto, poiché non vi è più il LUME della ragione, e la ragione và per conto suo e non può non cadere nel volontarismo e poi nel sentimentalismo più fastidioso, giungendo addirittura nel più crasso pragmatismo/utilitarismo, privo di qualsivoglia drittura.
Su Tsarion, di cui sinceramente non mi fido, precisavo solo che Atlantide fu un ciclo secondario dell'umanità attuale visto che , come hai annotato, parli spesso di cicli, credevo che ti fossi confuso.
Concordo con la tua disamina e d'altronde ogni cosa si può vedere sotto più aspetti.
Possiamo valutare il tutto come punizione, maturazione, o semplice dispiegarsi del processo naturale e mille altre interpretazioni.
Tutte sono valide, ma lo sono solo quando rispettano il proprio stesso limite. E' questa la grave ignoranza di un relativismo inintellettuale che facendo esulare i vari di punti dal proprio campo visuale, astraendoli e pretendendoli universali ( cosa in sé impossibile ) giunge a negare paradossalmente le posizioni altrui e le altre spiegazioni, quando invece tutte sono possibili se ordinate rispetto alla loro specificità, al loro oggetto.
Sono sicuro che arriveremo al punto zero, è ovvio ed ovviamente questo mondo è una prigione, quantunque spero non si cada nella deriva anticosmica, poiché ogni realtà merita.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda l'occultismo non mi è mai piaciuto.
Ma qui si tocca un altro punto nodale importantissimo, poiché le stesse scienze, o gli stessi mestieri, sono sempre stati concepiti come un appoggio alla meditazione ed alla propria "divinizzazione".
Le scienze sacre sono comunque, in sé stesse, secondarie rispetto ai riti puramente iniziatici come attesta il ternario: sofia-fisica-pratica da Dionigi areopagita ( vero allievo di Paolo , per quanto vogliano affermarne l'impossibilità ) ai misteri antichi od alle iniziazioni hindù od agli insegnamenti taoisti.
Come ti ho scritto, per me, l'egualitarismo, essendo un'impossibilità metafisica, non sussiste.Lo studio delle civiltà nomadi conferma la differenziazione di ruolo e sessuale. E' chiaro che ai nostri occhi , non solo quelli di popoli sedentari ma addirittura moderni, tutto ciò può sembrarare egualitario, ma così non era.
D'altronde non perché certe cose non siano esplicitate , non si ha un sentore implicito delle stesse ( sul ruolo del femminile, sul ruolo della proprietà privata, essendo i due punti maggiormente evidenziati ).
Ciò comunque è dato dal fatto che il nomadismo impedisce la sedimentazione delle potenzialità di una data comunità/etnia.
Non è un caso che nelle società sedentarie sia necessaria , spesso, una stratificazione castale.
Inoltre dobbiamo ricordarci, come hai fatto notare più o meno, che tali società erano non-capitaliste, il ché è fondamentale.
E' poi importante notare che tali civiltà avevano la loro decadenza e le loro deviazioni perché spesso, per partito preso, vengono taciute.
Molti amerindi appoggiarono ( almeno nei territori spagnoli ) i nuovi arrivati per liberarsi dall'oppressione dei loro tiranni.
Purtroppo andarono, in seguito, incontro ad un altrettanto nefasto destino.
Per quanto riguarda le pseudo elité , rendiamoci conto una volta per tutte che esse sono composte da IDIOTI.
Le facoltà mentali, la forza ( può essere )e sanità fisica ( soprattutto quando a noi relegano gli scarti ed i veleni), la comprensione magica o la ricchezza di beni e mezzi non gli garantiscono una superiorità, che ne campo materiale è indubitabile, rispetto a noi, poiché essi sono i più lontani, per via della loro deviazione, dal Centro spirituale.
Come anche nella normalità, è più facile che un analfabeta raggiunga stazioni spirituali maggiori di un genio scientifico...
Essi, queste pseudo elité, sono veramente da biasimare, loro, e non noi.
D'altronde questo è un processo naturale, e tutto si risolverà un "giorno", poiché altrimenti sarebbe contraddittoro, nell'Apocatastasi.
Ad ogni modo qul che chiami comunanza non sussisteva neanche nelle realtà antiche.
Sono sempre stati importantissimi i legami di sangue, soprattutto nelle popolazioni nomadi, che anzi li esacerbavano.
Difatti il concetto di famiglia nucleare non coincide con quello di famiglia, che è da accostarsi a quello di clan.
Inoltre ti ripeto, la concezione gerarchica non può essere ridotta ad una questione esteriore e codificata, dacché la gerarchia non solo è sempre presente in ogni tipo di realtà sociale, ma è naturale di per sé.
Il fatto è che noi crediamo che gerarchia sia sinonimo di oppressione, come anche, per via delle sciempiaggini anarchiche, che il potere lo sia, quando in sé sono cose del tutto neutre.
Per quel che ho capito, una volta avuto il NWO, avremo un qualcosa che lo distruggerà.
E' di questo qualcosa che dobbiamo "aver paura" poiché dirà quel che vogliamo sentirci dire.
Lì si proveranno ad ingannare anche "gli eletti"...per questo McKenna và letto a mio parere cun gran salis.
Lieto di leggervi, poiché le vostre acute riflessioni come i vostri studi specifici, diversi dai miei, sono di certo utili.
Una buona domenica, daouda
ciao Daouda è un piacere discutere con te! Molte riflessioni interessanti mi ha dato la tua risposta. Sulla vita aliena e la diversità di ogni manifestazione pur in se rimanendo valida l'asserzione di Ermete Trimegisto, non vedo come non posso darti ragione, ma è un campo di cui so pochissimo e non sento di avere vere opinioni e certezze, ho ragionato semplicemente ad intuito, tutto sommato è poco importante sapere che le forme non sono mai simili, su questo penso nessuno possa dire qualcosa per esperienza diretta.
RispondiEliminaRiguardo forme intermedie tra uomini e animali, certo, come anche le storie sul popolo dei serpenti, si parla sempre di popoli che abitano sulla terra, semplicemente per questo ritengo Tsarion (che comunque non ha la verità in tasca) tra i più chiari e lineari a parlare del passato, perchè lui si concentra su questo e non su alieni rettiliformi o grigi che vengono da astronavi, atterrano sul nostro pianeta e rapiscono umani. Come pochi rari studiosi che trattano di esseri interdimensionali o extra-terrestri, trovo le ricerche di Tsarion interessanti proprio perchè non partono dalle moderne teorie ufologiche, ma per capirne un pò di poiù risale ai testi antichi e tradizionali. Tsarion poi è semplicemente una delle tante ispirazioni (oltretutto molto recente come scoperta), non ho in questo veri e propri punti di riferimento stabili e fissi in questa materia, il mio è un continuo work in progress
sull'egualitarismo e gli archetipi la vediamo in maniera diversa, penso comunque anche per il fatto che io utilizzo quei termini con un significato diverso da quello utilizzato da te.L'archetipo maschile associato al sole e quindi alla personalità esteriore, quella più attiva che cerca il posto nel mondo, la luna il principio femminile che riguarda la parte intima, legata ai sentimenti. Tu parli di inconscio, in realtà non solo, si parla in genere di anima, ma in se è più importante sapere come un principio si manifesta in modo distorto nel mondo.
RispondiEliminaL'arte della guerra, il soffermarsi sul lato attivo esteriore e la repressione dei sentimenti e i taboo sessuali durati millenni, sono tutte distorsioni del principio maschile dominante, non è un caso che nelle tradizioni la donna sia trattata male e nella bibbia vista responsabile della degenerazione umana ed in molte civiltà repressa (soprattutto quelle teocratiche, in quelle allo stato naturale o scarsamente strutturate non vediamo mai una predominanza sessuale) semplicemente la civiltà patriarcale si è imposta ed ha fatto fuori diverse società gilaniche che adoravano la dea madre, statue che mostrano questa rappresentazione sono innumerevoli. Ma in se non era una guerra uomo o donna, ma prima delle civiltà sumere e babilonesi come mostrano molti antropologhi, esistevano isole felici dove vi era parità sessuale, mancanza di rappresentazioni guerriere.
Sulla gerarchia non sono d'accordo, o almeno in questa realtà la gerarchia viene formata e creata da sociopatici e da quelle elite che tu giustamente critichi.L'uomo senza condizionamenti infatti si trova a disagio nel comando e nel sottomettere a se altri uomini. Nulla in natura lavora gerarchicamente, ma in collaborazione, ognuno con i suoi compiti, tanto che una delle grandi scoperte moderne è stata la scoperta della matrice e del concetto di società a rete emerso persino prima di internet e proprio grazie a questa invenzione (internet) è risultato più chiaro il concetto, ovvero molte delle maggiori attività e sistemi umani hanno uno svolgimento non piramidale, ma a rete, interconnesso, in cui ogni persona è collegata a qualunque altra persona del nostro mondo da massimo 6 collegamenti, la Teoria del piccolo mondo di Stanley Milgram. In se il sistema ci ha trasformati in pecore non autosufficienti che in effetti hanno bisogno di strutture artificiali e fortemente gerarchiche e strutturate per sopravvivere, ma come puoi notare anche tu, i pochi non possono decidere sui molti e questo sistema imploderà all'interno proprio perchè innaturale e basato in ogni suo scomparto come piramide che non è forma naturale. So che probabilmente non sei d'accordo su questo evento perchè vedi che il cosmo per manifestarsi abbia bisogno di organizzazione, naturalmente rispetto la tua opinione ma questo è un pensiero su cui difficilmente cambierò idea. che invece e a mio parere totalmente artificiale.
Uguaglianza per me non vuol dire appiattimento e mancanza di varietà, siamo gocce in uno stesso oceano, la diversità e la separazione è illusione, ma vivendo in una realtà dualistica l'uguaglianza non è usata come forma di rispetto verso tutti gli esseri umani, ma come forma di appiattimento, eppure tutto questo confrontarci con ogni razza umana come mai è successo nella storia conosciuta porterà proprio la consapevolezza che siamo parte dell'umanità, non dell'ue, non dell'Italia o di un altro organismo sovranazionale o nazionale, questa è comunanza, che non sia possibile ora non vuol dire che non lo sarà nel futuro, internet sotto le righe mostra una futura civiltà telepatica ed interconnessa dove sarà addirittura superfluo l'appartenenza ad una razza, ad uno status sociale ecc. "si sarà semplicemente". Questa per me è la comunanza, capire che proveniamo dalla stessa fonte e quindi avere rispetto per ogni persona o meglio "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso".
Anche mio, ci mancherebbe!
EliminaIo purtroppo di Tsarion ho visto solo qualche video. Non che mi interessi in sé, ma ai fini della discussione posso solo basarmi su quel poco che ho sentito e qualche commento avuto e filtrato da altri, di cui mi fido, ma chiaramente sono sempre cose mediate, indirette.
Debbo scriverti che gli studiosi delle varie tradizioni corrono sempre il rischio di spiegare diversamente i simboli e gli insegnamenti del passato, e spesso c'è anche della malafede al riguardo. Io parto sempre cauto e scettico, apriori, eheh.
Certo secondo il volgo i nostri discorsi sembrerebbero campati in aria, fossero anche degli esperti scientifici,ma invece trattano di cose ben reali, ed importanti.
Per venire al simbolismo.
Tu dici sole sinonimo di esteriorità ed azione, quando per me è interiorità e contemplazione. Luna sinonimo di interiorità ed intimità, quando per me è esteriorità ed azione.
NON CHE LA TUA INTERPRETAZIONE SIA ERRATA, però , sinceramente, credo che dovresti modificare i termini che adoperi e ciò è proprio in vista di certe inversioni/confusioni da evitare...
un appunto sulla guerra. Laddove le civiltà si vanno più materializzando, giacché dall'età dell'oro all'età del ferro questo è il processo di caduta, è evidente che le bagatelle condominiali possono divenire poi guerre etniche e politiche.
La guerra è un'applicazione della giustizia, è un mezzo per portare ordine.
Non c'è differenza tra un popolo offensore ed un ladro, tutto sommato.
il problema è fare le cose in modo giusto.
Questo svilupparsi dipende dal fatto che mano a mano che l'uomo dalla propria interiorità si esternalizza ( rivestiti di tuniche di pelle! ) , si creano molteplici campi in cui è necessaria un abbraccio regolante ( ossia comprensivo ma rettitudinario ).
Ergo mano a mano saranno necessarie nuove istituzioni, e non c'è nulla di male in ciò.
IL MALE E' NEL SOVVERTIRE L'ORDINE SPONTANEO o peggio NEL STORPIARLE!
Le tradizioni sacra ci insegnano che lo spirito (maschile) è superiore all'anima(femminile) che è superiore al corpo che è tendenzialmente inerte, neutro.
Come ti ho scritto la sedentarizzazione ha comportato una sedimentazione delle caratteristiche umane.
Lo sporco cade sul fondo nella bottiglia ferma, mentre è più mescolato se la bottiglia è movimentata.
Questa è la situazione dei nomadi.
Ma ti ribadisco, anch'essi, addirittura i pellerossa, hanno della autorità, una preminenza del maschile ed un chiaro concetto della proprietà privata.
Ciò chiaramente non significa che io sia liberista, maschilista e autoritarista eh, sia chiaro!
Io credo che poi, relativamente ai cataclimi e le storie di civiltà perdute di cui abbiamo parlato anche noi, i discorsi sulle isole felici si vadano un po' a faarsi benedire...
il mio discorso sulla gerarchia era su come essa dovesse essere. Oggi è proprio come affermi, ci mancherebbe che io non sottoscriva questa tua affermazione come i tuoi articoli al riguardo.
EliminaPerò sinceramente non credo che né la lascivia sia da rivalutare, né chiaramente un rigorismo eccessivo ed inumano.
Ma a studiare la dottrina cristiana ad esempio, si scomprirebbe che molti degli scritti dei Padri sono da riservarsi ai ai monaci, ai chierici e non ai laici.
C'è quindi un sottofondo di ignoranza e malafede in certe critiche quantunque non si possano negare gli sbagli della Chiesa e delle religioni in genere per via dell'incomprensione o cattiveria degli homini.
Una cosa simpatica sui taboo sessuali...ho scoperto, e non solo sapevo, che il concubinato è riconosciuto dalla Chiesa ed esso fu bandito solo al concilio di Trento quindi in piena epoca rinasciemntale, epoca ormai già prodromica del marcio successivo.
Questa teoria della rete non è contraddittoria con la visione piramidale della realtà.
Ogni schema è di per sé limitato, ossia prodromico a fomentare disastri qualora sia usato in ambiti ad esso non propri.
Difatti una tale concezione a rete non ci porterà forse in un uniformismo democratico debosciato , atto a darci l'illusione di unità quando invece è ancora una volta un suo speculare rovesciamento, sempre più utile ai nuovi padroni di questo mondo, come è stato per l'uso livellante della'uguaglianza , anche politica ( democrazia )?
Sono d'accordissimo con il retto concetto di uguaglianza che esprimi. Però quando sento parlare di umanità, metto mano alla pistola!
D'altronde l'umanesimo laico pseudo comunista ben si concilia con il new ageismo.
Comprenderai che io non sono affatto positivo al riguardo, poiché sono un apocalittico, essendo un credente.
Ad ogni modo , a nuovi cieli e nuova terra, al risorgere dell'età dell'oro, quella comunanza ritornerà, perché è chiaro che dovrà tornare ad essere , analogicamente, quello che fu ai primordi.
Solo questo.
p.s. ti segnalo questo articolo. Anche se non concordo del tutto giacché la visione invasionista degli indoeuropei è da considerarsi superata, ed inoltre nuovi studi sulle civiltà pelasgiche ne smentiscono la SOLA femminilità ( che indubbiamente deve esserci ).
http://josephussblog.blogspot.it/2011/02/sulle-religioni-femminili.html
i miei calorosi saluti, daouda
ciao Daouda!
RispondiEliminaNon ritengo ci sia una superiorità del maschile sul femminile, sono due principi importanti che non possono sopravvivere separatamente, se lo fanno creano distorsioni e degenerazioni. Dire che un principio sia superiore ad un altro lo vedo proprio come un assunto che non ha ragione di esistere e credenza che ha provocato tanti mali sul nostro pianeta. Sono archetipi e non si può dire che un archetipo sia superiore ad un altro, sono entrambi fondamentali. Sicuramente c'è stato un dominio dall'epoca storica del principio maschile sul femminile, cosa che ha portato disequilibrio, se i due principi non vengono armonizzati ed equilibrati non possono che nascere società disequilibratrici, cosa che ha portato ad esempio la Chiesa all'attuale degenerazione. Perchè se la Chiesa divide e fonda la sua autorità sul maschio, ciò a lungo andare porta omofobia, misoginia e forti perversioni sessuali che ci sono sempre state ma che emergono fortemente solamente nei tempi attuali per una convergenza storica particolare che vede tutti il nostro sistema millenario fin'ora dominante essere in crisi e quindi escono molti scheletri nell'armadio sempre esistiti, come la pedofilia, una percentuale alta di omosessualità tra i prelati, che deriva proprio dalla divisione e dalla demonizzazione della donna e del principio femminile. Come mai sempre meno gente i fida dei preti? Perchè vengono visti come ipocriti (per fortuna non tutti lo sono), stessa cosa successa nella famiglia, che ha una forte crisi proprio perchè la famiglia borghese era patriarcale (non è un caso che la classe dominante del capitalismo abbia questa struttura) e nel nostro tempo caotico dove i due principi si stanno riequilibrando, una tale famiglia ha distrutto molti legami familiari, proprio perchè la nuova gioventù non si riconosce nelle nuove categorie di dominio e subordinazione, ma le nuove generazioni vogliono esprimere la propria individualità senza per forza seguire l'eredità del padre. Il Sistema e la famiglia non lo permettono e questo a partire dagli anni 50 ha portato il gap generazionale, la diffusione di droghe e ribellione verso un sistema che elegge la normalità o la banalità a sistema di espressione e una gioventù x che non riconoscendosi nei valori autarchici dei padri, non trova nient'altro e si rifugia nel nulla assoluto, nella semplice sopravvivenza. Stessa cosa successa alle donne che non potendo giustamente accettare un dominio maschile anacronistico in campo familiare, hanno cominciato a far valere le loro ragioni, portando forte crisi nel machismo storico e nell'uomo in generale che comincia a capire di dover collaborare e non dominare nella società. Questa non è mancanza di valori tradizionali e disciplina è semplicemente decadenza e poco equilibrio.
Una chiesa che reprime la sessualità e la rende taboo non può che far aumentare il suo odio verso di lei ed aumentare le perversioni e questo discorso a mio parere dipende sempre dal relegare la donna ad un livello subordinato, ma nel cosmo nulla funziona se un principio domina su un altro. Noi abbiamo in mente l'occidente e babilonia e pensiamo che l'uomo abbia sempre dominato, in realtà non è così ma è poco importante sapere questo, più importante è sapere che nel mondo attuale questo modo di agire non funziona più.
Riguardo gli archetipi non è un caso che alla luna sia associata l'anima e la personalità nascosta (e nelle tradizioni esoteriche il principio femminile viene associato allo spirito), perchè appare di notte ed il sole è ciò che viene alla luce ed è sotto gli occhi di tutti, quindi la personalità esteriore, ma anche il principio generatore e creativo, insomma il principio attivo dell'universo, ma comunque su questo non ci accorderemo mai, mi sembra come hai affermato che tu sei credente (cattolico?) quindi siamo di due scuole di pensiero diverse, anche questo è poco importante, la cosa più fondamentale è collaborare per il bene comune!
RispondiEliminaL'articolo da te segnalato purtroppo a mio parere ha una visione pregiudiziale nonostante abbia ottimi spunti. Comunque sia è naturale che non solo il dominio maschile, ma anche un dominio femminile porti degenerazioni e disequilibrio. Che poi un "credente" abbia questa visione della donna, mi stupirei del contrario, la Bibbia inizia con la genesi che vede la donna come responsabile del peccato originale, mi sembra normale che questa visione che ha procurato così tanti fraintendimenti morte e sangue sul nostro pianeta rimanga inconsciamente ancorata in molti credenti ed essi ne rimarranno influenzati per tutta la vita. Il patriarcato per me semplicemente è una delle cause della sofferenza umana e questa nella mia visione della vita non è una teorizzazione filosofica, si parla di esperienza personale che nei nostri tempi tutti conosciamo. Naturalmente questa è la mia visione e come tale sicuramente imperfetta, però finché c'è rispetto per la vita umana penso che i punti di incontro si possano sempre trovare.
Non è facile trovare la forza di scriverti per due ragioni principali : la prima è che quel che dici è ragionevole e ha motivazioni , per quel che "sento", buone ; la seconda è che di buone intenzioni è lastricata la via dell'inferno ed attualmente l'esoterismo è appannaggio di loschi figuri e la scienza distorce i sacri insegnamenti.
RispondiEliminaRischio di essere cattivo in entrambi casi cadendo nel non rispetto.
Partiamo dal senso della complementarietà.
Essa non è mai un'opposizione, ciò è assodato, eppure in tale rapporto permane una relazione di subordinarietà ossia in quel che è complementare permane SEMPRE un superiore ed un inferiore.
Questa superiorità ed inferiorità relativa però è risolta nell'Unità, che è la neutralità.
Prendiamo la qualità pure e la quantità pura ( principi assimilabili all'atto puro e la potenza pura di Aristotele ). Nell'imparzialità di giudizio che può avere solo una mente rivolta all'interiorità ( in qualche misura ovviamente, che io non sono virtuoso né a maggior ragione un Santo ) è ovvio che la qualità è superiore alla limitatezza del quantitativo.
Ora tali termini però non vanno assolutizzati, come per ogni cosa d'altronde questo giudizio che io ti esprimo è relativo all'obiettivo che ogni individuo si dà.
E' per questo che anche la tua valutazione , come la hai descritta, non è fallace in sé, ma rivela un indirizzo più parziale , e come ti ho fatto notare, è problematico per la confusione terminologica.
Nel Padre si cerca la virilità, ma essa và risolta nella sua tenerezza, ugualmente nella Madre si cerca la dolcezza, che si risolve nella sua determinazione.
Questo perché, ed è difficile da scrivere, il tutto è dinamico ed intrecciato...
NOn è quindi un gioco all'esclusione, ma all'integrazione, e nell'integrazione OGNI COSA E' INDISPENSABILE E NECESSARIA.
Nell'Infinito ogni cosa ha valore proprio perché non la ha giacché nell'Assoluto non vigono parti né è possibile un giudizio che presuppone una separazione.
"Sicuramente c'è stato un dominio dall'epoca storica del principio maschile sul femminile, cosa che ha portato disequilibrio, se i due principi non vengono armonizzati ed equilibrati non possono che nascere società disequilibratrici..."
Concordo
Riguardo la Chiesa mi astengo dall'intervenire perché è materia complessa e, per quanto non nego quel che affermi, non credo che però sia risolvibile così anche alla luce, come ti ho scritto, del fatto che il maschile è superiore per natura, archetipicamente, al femminile.
RispondiEliminaSe scrivo che non nego quel che affermi è proprio perché ho concordato più sopra. Solo che è questione urticante come anche il parlare dell'evoluzione del concetto di famiglia.
E' poi troppo spesso fonte di divisioni più che dialogo. E' quindi oppotuno comprendersi prima sui principi e poi scendere nei particolari, che meritano un'analisi accurata a sé stante , ma basata su di questi.
D'altronde poi le deviazioni morali ed i vari inghippi derivano anche dalla natura corrotta dell'homo, che sempre permane, e dal decadimento ciclico.
Tu scrivi che i principi si stanno riequilibrando e ciò non è falso.
Il problema è l'inversione.
Il problema è che non riavremo un femminile sano guarito dall'oppressione ma un femminile del tutto pervertito, ed in più stiamo distruggendo il maschile che già era deviato ( nell'opprimere il femminile così già si palesava ).
Il tutto però , al di fuori ed al di sopra di tutte le minchiate new age e femministe, che proprio mi generano una certa ripugnanza.
Questo modo di agire non funzione più in generale. Ma tutto sta nel chiedersi a che risultato si arriverà in vita, ma più pragmaticamente alla propria morte.
Nessuno deve imporsi quel che non riesce a fare poi il farmaco si tramuta spesso in malattia, ma gli insegnamenti dei Padri e dei Maestri rimarranno sempre validi, soprattutto in questi tempi che, partendo dall'età dell'oro UNITARIA, si stanno inversamente tramutando, verso la fine del ciclo, nel contrario, ossia nell'età oscura UNIFORME ( essendo l'uniformità l'opposto dell'unità' ). Ciò che è in alto è come ciò che è in basso, sempre, ma la legge dell'analogia prevede l'inversione, un po' come il sigillo di Salomone o la parabola del granello di Senape espressa dal Signore Gesù il cristo.
Posso risponderti riguardo al sesso. Tale deviazione nella Chiesa la si è avuta a partire dal 1500.
RispondiEliminaLe esortazioni dei Padri erano spesso rivolte solo ai monaci e non vanno esagerate poiché le loro esortazioni erano per modificare attegiamenti licenzioni portando i discorsi al loro estremo.
Nella Chiesa vi sono tre ordini: monaci, sacerdoti e laici che dovrebbero avere una precettista del tutto separata poiché quel che è per l'uno non può essere per l'altro.
Inoltre ho scoperto di recente che IL CONCUBINATO , ossia il sesso prima del matrimonio, era del tutto lecito ed approvato dalla Chiesa stessa, come ho scoperto che certe prescrizioni sessuali erano riferite ai soli sacerdoti, che un tempo d'altronde si sposavano.
Insomma il discorso è complesso e come anche sulla famiglia ti facevo notare che la famiglia borghese nucleare nega il concetto stesso di famiglia, o gens, o clan, o tribù, ossia il legame di sangue ( ed il razzismo biologico è, per certi versi, un risultato della scomparsa della famiglia, una sua riproposizione astratta in reazione all'immigrazionismo innaturale che si ha sotto il capitalismo).
Ora.
La luna in astrolgia ( per quel poco che ne sò ahimè ) è al primo cielo, il più basso...
Non è poi un caso che la Luna domini sulle acque inferiori ( le maree ).
In Alchimia alla luna è associato l'argento, al Sole l'oro.
Lo spirito femminile, come anche padre Dante cita, è la Sophia , ma è femminile in relazione a Dio.
Insomma ogni cosa è relativa.
Per il resto io sono cristiano e sappi che le scuole di pensiero sono e devono essere diverse essendo ciò ,d'altronde, lla natura del cogitare stesso rispetto i suoi campi di indagine, ma la verità è Una.
Dell'articolo che ho segnalato, che ho usato per permettere la visione, diciamo, da più angolature, ho già scritto che ha qualche difetto.
E forse, come scrivi, ha un taglio troppo prettamente "maschilista".
Per quanto riguarda il peccato originale sappi che la vera colpa è di Adamo poiché ha abbandonato Eva dedicandosi ai suoi divertimenti egoistici e non la ha protetta oltretutto dalle seduzioni del serpente.
Anche sul serpente come simbolo ci sarebbe da dire.
Difatti altro problema del simbolismo è che può esser letto in vari modi, ossia ogni simbolo và saputo interpretare.
In questi tempi in cui si è passati per una completa indifferenza verso i sacri simboli, disprezzandoli dopo l'epoca materialista ( che a mio avviso non aveva altro scopo che recidere il legame con il sacro, quantunque in un'analisi obiettiva non si possa che dire che tale processo era scontato vista la degenerazione avutasi nella religione e quindi anche nella comprensione simbolica ).
Per questo ammonisco riguardo il new age, e da questo punto di vista, un tale articolo può aiutare a prevenire tutto sommato ulteriori degradazioni.
Per quanto mi riguarda il patriarcato ed il matriarcato non dovrebbero esistere.
Ed una società matriarcale si risolve sempre patriarcalmente, come una società patriarcale all'inverso.
Io vedo questo oggi, e tutto ciò succede quando l'equilibrio, che è dinamico, non è più compreso né gestito.
L'estra destra và a sinistra e l'estrema sinistra gira e và a destra. Anche questo lo si è già visto.
Un caro saluto, Daouda
Daouda grazie per questo commento finale e per quelli precedenti (ma ti ho già ringraziato) che pongono un punto di vista diverso dal mio ma affatto inconciliabile. In questi tempi, essendo tutto degenerato è giusto tenere un forte equilibrio evitando derive sempliciotte potremo dire new age.
RispondiEliminaC'è anche da dire che la new age (come ogni cosa ha anche i suoi lati positivi però) come movimento in se è da un certo punto di vista fallito nel senso non è riuscita ad imporsi come nuova religione, nuova religione che rimane un laicismo razionalista che trae origine dall'ottocento senza però le certezze positiviste e quindi più relativista e nichilista, la new age ha di certo favorito in un certo qual modo questo sentire. In questo buio spirituale è difficile per tutti quanti noi trovare chiarezza o un lume che ci indichi la strada, anche per questo preferisco parlare di simboli e mitologia, cioè elementi e materie che lasciano l'individuo a riflettere e quindi cerco di dare spunti proprio perchè sono imperfetto e molto umano e cercherò sempre di evitare di parlare per assolutismi, ovvero dare certezze perchè non sono un maestro e ho tanti difetti, però mancanza di assolutismi non vuol dire non avere basi solide e punti stabili per evitare di cadere in alcune trappole.
Riguardo il tuo pensiero su patriarcato e matriarcato sul fatto che non dovrebbero esistere sono d'accordo, diciamo che nel passato in un certo periodo storico sono state manifestazioni non dico necessarie ma in linea con quei tempi, ma nei nostri tempi dovrebbero essere superate.
Riguardo il femminile pervertito, penso e spero (come ho scritto anche in passato) che la perversione sia dovuta semplicemente al riequilibriamento e al suo soffocamento durato millenni, che in questa fase non può che portare distorsioni che si spera in futuro si trasformeranno in qualcosa di positivo.
Ciao!
Certo che abbiamo punti di vista differenti, angolature e gusti diversi, ma i principi sono sempre quelli anche se modulati differentemente.
RispondiEliminaIo ahimé credo che il luciferismo umanista, mischiato al transumanesimo scientista ed al naturalismo ecosofista genererà vari mostri.
Ad ogni modo ribadire il vero è necessario, e tutti i maestri sono stati decisi come anche il Cristo "la sua parola è dura, chi può intenderla?" (Giovanni 6, 60).
Chi vivrà, vedrà!
un caro saluto, daouda
Riguardo al punto della vostra discussione che riassumerei come "gerarchia si, gerarchia no.", vi è una forma di gerarchia naturale - chiamata "Società tradizionale" da Salvatore Brizzi - basata sul livello di coscienza e di vicinanza ai piani superiori dello spirito. Ai piani alti di questa società vi sono gli individui più illuminati, e via via a scendere, man mano che ci si allontana dalla luce del divino, lo potremmo chiamare. Probabilmente anche i lontani avi di coloro che oggi sono a capo della piramide del potere - basavano i loro piani alti nella gerarchia sulla reale superiorità coscienziale-spirituale. Poi le cose sono degenerate, e i valori di riferimento gerarchico sono diventati sempre più densi e materiali.
RispondiEliminaLa questione è complessa, nel senso io mi attengo alla frase "il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutissimamente". Il concetto di gerarchia va a braccetto con il potere. Credo sia necessario che esista in una società un consiglio di saggi e di persone a cui riferirsi e chiedere consiglio prima di agire, ritornando terra terra, nella nostra società dove la bravura viene misurata dalle capacità tecniche è naturale che un esperto ad esempio di retroingegneria, debba coordinare e guidare i lavori degli operai che non hanno le capacità e le conoscenze di quell'ingegnere, ma questa io la vedo come collaborazione, uno schema circolare con l'esperto al centro e gli operai attorno a lui. Se invece abbiamo una piramide, abbiamo una compartimentalizzazione, dove chi è ai piani bassi non sa lo scopo per cui lavora, Catena di montaggio insomma, un discorso su cui si sono arrovellati filosofi e non solo parlando di alienazione del lavoro (generata da questa compartimentalizzazione) ecc. ed anche il motivoi perchè siamo tristi e riteniamo inumano questo sistema E' anche una legge universale, il libero arbitrio che permette ad un essere di sperimentare liberamente, senza subordinazione, la vita, altrimenti visto che ad esempio esistono extraterrestri saggi ed evoluti loro dovrebbero comandare l'umanità. Se esistono esseri del genere invece essi agiscono lasciandoci piena libertà e semmai ispirandoci e cercando di farci arrivare ad avere esperienze che possano farci crescere insomma azioni che non sono comandi dove un essere subordinato a quel comando deve obbedire senza sapere perchè, questa la chiamo logica militare.
RispondiEliminaLa gerarchia credo sia stata fondamentale da un certo punto di vista in alcuni popoli nel nostro mondo traumatizzato post atlantideo, ma oggi lo vedo un concetto superabile ed antiquato, almeno per i nostri tempi
Ciao da Mediter