giovedì 15 giugno 2017

RIFLESSI TEMPORALI - segnali dal mondo anglo americano



Questo non è mai stato un blog politico e mai lo sarà, infatti i vari eventi politici che vanno da Berlusconi, a Renzi, al movimento 5 stelle fino all’elezione di Trump come presidente, sono sempre stati trattati in questo contesto da un punto di vista che va oltre il politico, ovvero predittivo, non nel senso divinatorio, ma di significato del processo e dell’evento, di quale significato simbolico, culturale, spirituale e materiale hanno nella nostra società, è sempre bene specificarlo, anche perché le analisi puramente politiche sono sommarie ed adombrate da tifo, cosa che voglio evitare.
In questi anni nel mio blog ho trattato spesso il tema delle elezioni ed il motivo per chi legge il mio blog è abbastanza chiaro, infatti esse sono forse lo strumento più preciso, matematico come dire, per vedere l’orientamento politico o meglio lo zeitgeist, non di un piccolo paese o di un gruppo sociale, ma di un’intera nazione composta da milioni di persone, proprio per la caratteristica di essere uno strumento di misurazione quantitativo. Tutte le elezioni da diversi anni a questa parte, io direi dal 2011 in poi in maniera più evidente, sono lo strumento materiale e non teorico che mette in luce tutto quello che viene discusso qui e sui blog amici, ovvero l’esaurimento della narrazione storica-lineare, l’accumulazione di eventi, l’esaurimento dell’Occidente come padrone dell’immaginario collettivo, il dominio della liquidità, la fine dell’appartenenza ideologica.
In ogni nazione occidentale le varie elezioni nella stragrande maggioranza dei casi hanno mostrato tutte lo stesso copione:
-vincitori anti ideologici, difficili da posizionare a destra o a sinistra. Gli stessi candidati si dissociano dall'essere incanalati in un preciso schema politico (l’esempio più recente è Macron).
- Mancanza di un vero e proprio governo e di vincitori (larghe coalizioni praticamente nella stragrande maggioranza dei paesi europei o negli esempi di Spagna e Belgio mancanza proprio del governo, infatti il Belgio non ha avuto un governo per diversi anni)
-Vincitori anti-sistema o anti-estabilishment
- Parodie storiche del passato (di questo ne parleremo soffermandoci sulle elezioni inglesi)
- Vincitori inaspettati ed impresentabili che scatenano forti reazioni emotive ed aggressive, anch’essi trasversali al solito bipolarismo della politica (Trump che oltretutto in passato si candidò con i democratici)
- Candidati giovanissimi (politicamente parlando) e rampanti che spesso “rottamano” o cambiano a 360 gradi la dialettica ed i pilastri dell’ideologia politica (quanti hanno il coraggio di dire che Renzi é di sinistra e quanti che è di destra?)

E’ una situazione presente in tutti i paesi occidentali senza nessuna eccezione (non parliamo dei nuovi arrivi, tipo i paesi dell’est Europa che vivono un po' il nostro riflusso o in rarissimi casi si attaccano con sforzo ad un senso di storicità oramai perduto).
Dell’Italia ne abbiamo già parlato tantissimo ed in numerosi articoli (vi consiglio di spulciare i miei vari articoli soprattutto quelli che vanno dal 2011 al 2013 proprio perché in quegli anni è iniziata la morte della seconda repubblica e della politica nel mainstream), della Francia ne ha parlato in modo lucido il blog civiltascomparse, ora tocca parlare dell’Inghilterra o meglio della Gran Bretagna, nazione che non può essere presa sottogamba, non è un normale Stato.
Se infatti in questo link avevo sottolineato come l’Italia fosse un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di potere, l’UK è la fonte, utilizzando un concetto del film Matrix, la sorgente dove abita l’architetto, l’architrave del moderno potere occidentale.
Lo stemma della City
A Londra è presente la City, uno Stato dentro lo Stato, basti pensare che supera persino Wall Street nell’indice dei centri del commercio mondiale ed ha un’influenza persino maggiore di Wall Street in molte altre transazioni.
I cosiddetti WASP, l’elite anglo-americana che domina il mondo occidentale e di convesso il mondo, ha origine nella Gran Bretagna e da lì si sviluppa e si è propagata al mondo grazie anche al più grande impero coloniale della storia (appunto quello britannico) che ha reso la lingua inglese quella principale, una specie di lingua mondiale usata per far comunicare i diversi popoli terrestri tra di loro.
In questa tornata elettorale tutti i media erano puntati sulla May (strasicura di avere la maggioranza assoluta) e Corbyn, un personaggio che ha attirato persino le simpatie di David Icke, candidato che dopo l’oscuro periodo di Blair, sembra aver riaffermato per la prima volta nell’area sinistra inglese, un sentimento non più radical chic, globalista, ma anti-estabilishment (si dichiara contro L’Ue, la Nato), rivelandosi un’anomalia in tutto il panorama della sinistra tradizionale europea ed infatti anche in quelle lande le accuse verso Corbyn sono state le solite “populista, estremista” ecc.
Dall’altra parte abbiamo la May che è l’autentica reincarnazione della Tatcher, sia nei modi sbrigativi e brutali nell’effetto, nel suo carattere macho, in quella femminilità virile e spietata di cui appunto la Tatcher è stata un archetipo dei nostri tempi. Anche lei una conservatrice.
Theresa May e Margaret Tatcher
Nell’altra sponda abbiamo invece il Reagan dei nostri tempi (Trump), di cui abbiamo già parlato ampiamente. Tutto questo ci porta ad un ricorso storico che è quello degli anni 80, ultimo decennio ideologico e “finto storico”, che fu seguito dal crollo dell’URSS e della guerra fredda.
Oggi abbiamo una nuova guerra fredda 2.0 sempre tra Russia ed Usa, ma a parti inverse, come uno specchio, e come tipico dei nostri tempi, è una parodia fatta di fake news che rimandano ad altri ricorsi storici come il maccartismo degli anni 50 (dove chi aveva un’idea semplicemente diversa dal governo veniva visto come alleato dei Russi e con simpatie comuniste) e alla presidenza Nixon con tanto di impeachment che rischia fortemente Trump.
Reagan con un giovane Trump
I ricorsi sono così tanti che è difficile seguire uno schema preciso, si saltella di decennio in decennio, anche se qualcuno con coraggio ci sta provando come Matteo Pacilli nel blog civiltascomparse.
Come accennato in articoli passati, il ruolo che fu degli USA nei decenni precedenti alla caduta del muro di Berlino (soprattutto gli anni 80), ora è recitato dalla Russia. Ci troviamo davanti uno specchio che ci fa vedere all’incontrario lo stesso copione già recitato.
Lo specchio è un simbolo importante in ogni tradizione spirituale che si rispetti, perché è il contatto più diretto con noi stessi, o meglio la contemplazione del nostro io (metaforicamente parlando).
L’apostolo Paolo scriveva nella sua lettera ai Corinti:
Noi ora vediamo in uno specchio, in enigma, ma verrà un tempo in cui vedremo faccia a faccia. Ora la mia scienza è parziale, ma verrà un tempo in cui io conoscerò per intero, come sono conosciuto” (I Corinti, 13, 12).
Lo specchio è infatti un riflesso e traslando questo concetto al tempo (come fece anche Lewis Carroll che come molte altre opere culturali vedeva lo specchio come il passaggio ad una diversa dimensione temporale, nel suo famoso libro “Alice oltre lo specchio”) ci rendiamo conto che il riflesso ci ridona un’immagine di noi che avevamo già immaginato. Noi anche senza essere allo specchio ci immaginiamo e sappiamo dare di noi un’immagine coerente, ma lo specchio, il riflesso, serve a mostrarci i dettagli più nascosti, i difetti, serve a contemplare, a pensare compiutamente l’immagine. 
I ricorsi storici che altro non sono che riflessi, specchi del tempo, servono a farci comprendere e completare quell’evento, così da superarlo e passare allo step successivo.
Infatti nelle tradizioni Tao e Shinto lo specchio ha un ruolo di purificazione, venne infatti fabbricato dagli Dei per indurre la Dea del Sole Amaterasu (il sole rappresenta l’ego, la personalità esterna), ad uscire dalla grotta da cui si era ritirata, per ridare la luce (saggezza e verità) al mondo.
Il processo dei corsi e ricorsi storici, del loop temporale è una strigliata alla nostra anima per farci uscire dalla matrice.
Riprendendo la trama del famoso film “ricomincio da capo” con Bill Murray, il protagonista del film, era, prima di entrare nel loop temporale, un essere cinico e vagamente psicopatico e con un ego enorme, tutto sommato anche realizzato lavorativamente, ma senza spigoli smussati e senza vere e proprie sfumature, un forte, ma grezzo sasso. La caduta nel loop temporale lo rende dapprima incredulo ed ansioso, poi capisce che può approfittarne per cercare di governare gli eventi con il potere della conoscenza e della predizione, per manipolare la realtà a suo vantaggio. I corsi e ricorsi storici vanno avanti e lui comincia a stancarsi di quella che vede come una vera e propria trappola, giunge quindi la prima illuminazione e consapevolezza, quella dell’eterno ripetersi, dell’illusione della nostra realtà. La reazione è rabbia, aggressività e nichilismo (tenterà il suicidio più volte durante questa fase e compierà azioni criminali), finché poi il nostro protagonista capirà che dovrà essere semplicemente se stesso e non forzare gli eventi, godere di ciò che ha, assaporare ogni più piccolo momento, l’unitarietà dell’evento. Giunta questa ulteriore consapevolezza potrà uscire dal loop.
Che l’Inghilterra in questo periodo e prossimamente sarà nell’occhio del ciclone non deve sorprenderci. E’ stato rimarcato diverse volte in queste pagine e nei blog amici (soprattutto nel periodo delle olimpiadi londinesi) di come questa nazione nei tempi moderni abbia assunto ed incarnato il simbolo del tempo, infatti come si rimarcava anche nel blog The Synopticon, Londra sembra una città monumento dedicata al tempo: dal suo simbolo principale che é il Big Ben che è la torre dell’orologio più famosa del mondo e il cui nome ricorda il principio dell’universo e del manifestato, al London Eye che assomiglia ad un orologio con le lancette e uscendo fuori dai lidi londinesi, il meridiano di Greenwich al quale si accordano tutti i fusi orari mondiali, alla serie forse più longeva della storia televisiva, che dura da più di 50 anni, ovvero doctor who, dedicata ai viaggi del tempo, che dopo un periodo di crisi (negli 80 e 90) e riemersa come una delle serie tv più apprezzate recenti, a partire dalla nuova struttura partita nel 2005. Londra è quindi la città del tempo e se andiamo dicendo che le teorie di McKenna con il suo rimarcare una futura singolarità quantistica, con tutto quel che può succedere durante, in sintesi ultra spicciola non porteranno ad altro che alla sconfitta del tempo, di Chronos, io come il blog Synopticon faceva anni fa mi chiedo “cosa succederà alla città del tempo quando Chronos sarà sconfitto”?
Sempre ripetendo concetti già scritti (perché il mio blog segue un po' i loop temporali, ha la stessa struttura diciamo;-) ), abbiamo detto che l’Occidente è la terra del tramonto, quella dove le ultime compagini della civiltà, di uno zeitgeist, del potere si manifestano. Infatti il sole sorge ad est e l’Oriente da sempre rappresenta l’inizio di una civiltà, di un sentire, tutto parte da est per poi spostarsi, maturare e morire ad Occidente.
Non è un caso che la fine della civiltà atlantidea la cui nostra civiltà si dice sia uno specchio, un riflesso, un ricorso storico questa volta enorme, che racchiude tutti gli altri, sia stata sommersa secondo la leggenda, nell’estremo Occidente del mondo allora conosciuto, come scrisse il filosofo Platone che fu il primo a parlarne, “oltre le colonne d’Ercole”.
In questo link, parlai di come la California (terra da dove è nata tutta la rivoluzione informatica attuale) fosse l’attuale limite estremo dell’Occidente, ed in effetti è vero, ma se consideriamo che l’elite wasp che domina il mondo attuale si muove in entrambe le sponde atlantiche e che Inghilterra e USA (fondati da ex inglesi) hanno una storia in comune, sono due fratelli gemelli, le ultime compagini della civiltà, la fine di questa civiltà sarà scatenata da questi due paesi che con la musica e tutta la pop-culture (che condividono alla pari, ricordiamo che i Beatles sono inglesi e non americani ad esempio) dominano insieme l’immaginario collettivo umano da più di 60 anni diciamo.
L’Inghilterra è anche sede della più potente ed opulenta monarchia mondiale. Insieme al Vaticano i regnanti britannici sono i maggiori esponenti attuali dell’ancien regime, infatti i Windsor sono i maggiori proprietari terrieri del mondo.
Si è discusso molto in ambiente sincromistico di come la casata reale essendo così esposta, avendo così tanto potere, sia tra i maggiori ricettori e la maggiore incarnazione simulativa di alcuni eventi cosmici, di come la nascita del nuovo regnante simbolizzi l’avvento del nuovo eone: come in alto così in basso. Se eventi cosmici nel macrocosmo hanno dei corrispettivi nel nostro microcosmo umano, gli attori inconsapevoli non possono che essere gente che ha l’influenza ed il potere su milioni di persone, su una buona parte della coscienza collettiva.
Che poi questa casata sia attraversata da scandali e voci poco rassicuranti è un altro fattore che potrebbe portare ad un bing bang futuro.
Ritornando alle elezioni inglesi, come tipico copione ci siamo trovati in un’altra situazione di stallo dove la May si è trovata con una maggioranza risicata non in grado di governare (portando alla resurrezione dei laburisti che da anni erano in preda ad una forte emorragia di voti) e ha dovuto allearsi con il piccolo partito degli unionisti (le cui trattative sono ancora in corso) per sperare di governare. Come ogni ricorso storico la May può solo riflettere la Tatcher, non seguirne per filo e per segno le orme.
Dall’Inghilterra è partita la Brexit che è la prima vera fuoriuscita di un paese dall’Unione europea, ha creato un forte scossone ancora in divenire, visto che è tutto un lavoro in progress e l’effettiva brexit deve essere ancora negoziata e se il fallimento dell’UE è stato mostrato nel mainstream da dove simbolicamente è iniziata la civiltà occidentale (Grecia), la miccia per la sua fine è stata data dall’Inghilterra, in cui anche le terribili rivelazioni sul dj televisivo Jimmy Savile, uno stupratore e pedofilo che ha messo in imbarazzo la rete tv più prestigiosa del mondo (la BBC) ed in genere il mondo dello spettacolo e del potere inglese, sono funzionate come miccia per altri casi simili che sembrano aver seguito la scia di questo evento. Ricordiamo che le rivelazioni e gli scandali degli abusi sessuali all’interno della chiesa sono partite dal mondo anglo-americano. Anche Assange, gli anonymous che mirano a sovvertire l’attuale potere provengono tutti da lì.
Il potere tempo-rale avrà la sua fine in quelle lande, con eventi di magnitudine tale da essere difficilmente prevedibili in questo periodo che però ci comincia a mostrare dei timidi antipasti.
Tutto questo per dire che alcuni poteri angli-americani attuali ( e non c’è bisogno di fare nomi, ne faremo solo uno che è abbastanza sputtanato) stanno portando inconsapevolmente un compito di esaurimento del concetto di potere tempo-rale.
In America Trump sta portando divisioni ed odio, persino tra i media mainstream, verso gli Usa, ultimo caso è l'accordo all'ultima conferenza climatica, dove il suo secco no è stato visto negativamente dalla maggioranza delle nazioni. Mai i media mainstream avevano descritto in modo così negativo un presidente degli Stati Uniti, come se fosse un qualunque dirigente di una piccola nazione.
La macabra foto con una finta testa di Trump decapitato, postata dalla comica Kathy Griffin nei suoi profili social, che poche settimane fa ha creato scandalo e scalpore e non è l'unico elemento da specchio o riflesso futuro o rituale propiziatorio del genere, esempi simili mainstream e non, ne trovate numerosi.
La copertina dell'Economist per l'anno 2017
Il 14 giugno è il giorno di nascita di Trump e nella città del tempo in periodi di rischio impeachment, di licenziamenti ed abbandono dello staff di Trump di diversi personaggi del suo entourage, cosa succede? Brucia una torre, la GrenFell tower, il cui nome è di se già malaugurante, infatti letteralmente ha il significato di “ramo abbattuto, fatto cadere”, tutto avviene nel distretto londinese W11.
Abbiamo parlato tantissimo della forte assonanza di Trump con il simbolo della torre (sappiamo che Trump ha una torre personale) il cui numero nei tarocchi é il 16, come 2016 anno dell’elezione di Trump, anno che non a caso si è aperto con il grande incendio della Dubai Tower e che nel giorno del compleanno di Trump vede nei due centri di poteri anglo-americani da una parte una torre che brucia e dall’altro una violenta sparatoria a Washington che ferisce il terzo maggior esponente repubblicano del paese. Per Goroadachi è un presagio (soprattutto in questo periodo dove sul caso Russiagate Trump verrà ascoltato in tribunale), di una sua immediata uscita, probabilmente tramite impeachment. Sicuramente Trump sarà colpito da qualcosa di forte, come mostrano anche gli astri, ma meglio non speculare. Una cosa si può dire, se Trump uscirà prematuramente dalle stanze del potere, gli Usa cambieranno volto completamente, si assisterà a qualcosa di certamente non piacevole ed anche inaspettato, qualcosa di cui ho accennato in qualche articolo passato.
Sempre Goroadachi ci informa di altri presagi riguardanti la vicinissima morte (a parer suo) della Regina Elisabetta, oramai entrata nel guiness dei primati, con uno dei regni più lunghi della storia, superando persino quello della regina Vittoria. Dal primo attentato terroristico di quest’anno avvenuto ad Istanbul al night club Reina (che ha il significato di Regina), al recente attentato al London Bridge, che rimanda all’operazione London Bridge che è il nome di un piano realmente esistente, strutturato dai vari settori del governo inglese, su come reagire dopo la morte della Regina Elisabetta II, infatti la frase “London Bridge is falling down” (che è anche una delle filastrocche inglesi più famose) è la frase chiave che verrà data al primo ministro inglese quando lei morirà.
Altra cosa interessante è che in questa operazione London Bridge, i diversi media clandestinamente daranno la notizia utilizzando la parola codice Mrs Robinson. L’attentato al London Bridge è avvenuto il 3 giugno; tre giorni dopo muore la famosa Mrs Robinson del film “il laureato” (da cui è stata inserita anche la famosa canzone di Simon and Garfunkel dal titolo omonimo), Anne Bancroft.
Il Ponte rimanda anche al pontefice, come ponte tra due mondi, il potere divino, legittimato dal cielo. La Monarchia ed il potere ecclesiastico sono i due ponti, i legami tra cielo e terra, il potere a cui sono tutti occultamente subordinati.
Piccoli eventi, piccoli simboli che creano una valanga e la valanga parte sempre all’estremità dell’occidente, nel suo punto focale, lì dove vi è il cuore della struttura.

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