Chi
mi legge ha capito oramai la mia fissa su date, suddivisione ed
analisi della storia dal punto di vista ciclico. Ebbene questo
articolo si soffermerà sul primo decennio del post dopoguerra
mondiale sul periodo storico che va dal 1945 fino diciamo ai primi
anni 50. Quel periodo che diede vita all’entrata nell’anomalia
storica in cui siamo invischiati da più di 70 anni.
Conoscendo
il passato si conosce e comprende il futuro è un detto che non
solo gli storici ma ognuno di noi dovrebbe imprimersi nella memoria
per analizzare la realtà che ci circonda anche e soprattutto da un
punto di vista personale e non per forza storico-culturale.
Va
molto di moda in questo periodo l’ipnosi regressiva e non solo
quella Malanga style (non ci crederete ma non esiste solo lui in
questo campo, fate una breve ricerca su youtube e vi si aprirà un
mondo), esistono persino studi di psicologia, olistici ecc. che con
risultati esaltanti stanno letteralmente salvando migliaia di persone
nella comprensione di loro stessi e qui non mi sto basando su dei
video presenti in youtube (molti dei quali viziati dalle credenze
dell’ipnotista), ma di esperienze di persone che conosco
direttamente che mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta,
rilevandomi una realtà sommersa che non vive di credulità e teorie,
ma di esperienze sul campo. Non ho mai provato su me stesso l’ipnosi
regressiva, ma come detto molte volte in questo forum, molti eventi
del tempo passato in cui si è imbattuta l’umanità, sia dal punto
di vista personale che a livello di inconscio collettivo e
planetario, hanno creato una barriera ed un’evoluzione non proprio
naturale della società in cui viviamo. Traumi planetari e personali
hanno bloccato l’uomo nel suo percorso di sperimentazione e
ricerca, rendendo il nostro splendido pianeta blu, un vero e proprio
inferno dove sembra non esserci una via d’uscita verso qualcosa di
diverso e migliore.
Mi
viene in mente una puntata del serial “Buffy” (ve la consiglio
proprio perché è una delle miglior trattazioni esistenziali sul
percorso dell’eroe, che è da sempre la metafora del percorso
iniziatico dell’uomo e sul ribaltamento del potere patriarcale in
un potere condiviso), quando Buffy viene resuscitata dagli amici
grazie ad un rituale magico reso possibile dal fatto che la sua fu
una morte avvenuta in modo mistico, gli amici credevano di averla
aiutata ma lei una volta tornata sulla Terra con sconcerto all’inizio
pensa di essere all’inferno, solo dopo si rende conto di essere
ritornata sulla terra e ciò porterà alla sua depressione per il
resto della stagione. Ecco il suo dialogo che un po' riassume la vita
di ogni uomo sulla Terra:
“...Everything
here is hard and bright and violent. Everything I feel, everything I
touch. This is Hell. Just getting through the next moment, and the
one after that. Knowing what I've lost. They can never know. Never."
Eppure
tanti sono i momenti di gioia, di ricerca per cui diciamo
che vale la pena vivere ed è proprio così. I nostro momenti su
questo pianeta sono fondamentali, perché è qui che avviene la vera
battaglia non in qualche inconoscibile dimensione spirituale.
Eppure
sentiamo che c’è qualcosa che non va, ci sentiamo spesso estranei
alla realtà, in questo periodo storico più che in passato. Come
detto varie volte, il postmoderno, nato simbolicamente (come
evidenziato benissimo dal blog civiltascomparse) nel 1956, ha portato
la fine della linearità storica e l’ingresso in una singolarità
temporale da cui non siamo ancora usciti. E’ un periodo dove tutto
viene messo in discussione, compresi i cosiddetti elementi
“imperiali” della storia. Tutto è caos, tutto è liquido, nulla
si sedimenta.
Perchè il 1945? Perchè è l’inizio dell’era nucleare che
porterà pochi anni dopo all’inizio dell’era spaziale, della
pop-culture ecc. ecc.
It
all start with a bang
Immaginate
di essere uno storico che vive in diretta la seconda guerra mondiale.
Un evento traumatico proprio perché si tratta di una guerra
planetaria, la seconda oltretutto, dove vengono messi in mostra
archetipi importanti, come quello della spirale tramutata in svastica,
simbolo del sole nero, del centro galattico, sembra quasi una
profezia dell’avvento di una singolarità quantistica,
dell’ingresso in un buco nero. Il nazismo rappresenta il male
assoluto, il potere che tutto vuole controllare, mentre gli alleati
occidentali rappresentano il bene assoluto che vogliono difendere la
libertà e l’autodeterminazione. Sembra tutto così cristallino e
chiaro ad uno storico di mente aperta. Tralasciando
dettagli più ambigui e complottistici, nello spettacolo, nella
messa in scena mainstream
tutto era delineato e
preciso, c’era una sorta di sentore escatologico proprio per
l’ampiezza degli ideali e la vastità della guerra che si
combatteva, ma tutto era chiaro, nonostante già da diversi decenni,
le arti e la cultura in generale stessero mostrando la decadenza
dell’Occidente,
ovvero il padrone dello zeitgeist planetario.
Queste
persone stavano vivendo la storia in diretta che pur con una sorta di
accelerazione che molti spiegavano con l’avanzamento tecnologico,
procedeva su binari frenetici ma leggibili. La scala era più vasta
ma non perdeva la sua storicità e le ideologie divenivano sempre più
potenti e sentite, tanto che gli uomini in base alle loro credenze
potevano in maniera logico-razionale interpretare il reale. Il
relativismo poteva al massimo assumere una deriva privata e
personale, ma nella società tutti erano schierati in maniera certa e
leggibile. In quel periodo la maggioranza in Italia erano fascisti e
una minoranza partigiani (quindi per la democrazia e la libertà e
c’era chi espletava questa sua appartenenza come comunista o come
amante del liberalismo democratico americano o di un’idea di
democrazia oramai già ben conosciuta e sperimentata nel mondo
post-rivoluzione francese).
Si
dice che tutto sia iniziato con un bing bang, anche se questa teoria
più si va avanti e più viene scartata, ma certamente lo scoppio
della bomba atomica nell’arena pubblica, sulle città di Hiroshima
e Nagasaki, all’estremo limite dell’Oriente, lì dove nasce il
sole (ricordiamo che la bandiera del sole nascente è la bandiera
militare del Giappone), fu come l’inizio di un nuovo giorno,
l’entrata in un’anomalia, l’inizio
come anche la scienza ci conferma, dell’allineamento del nostro
sole al centro galattico.
In
realtà fu una specie di prologo, oppure
come lo sparo che viene udito prima che i corridori inizino la gara a
velocità folle. In Italia
ad esempio l’appartenenza politica e le categorie di analisi ed
interpretazione della realtà erano perfettamente lineari nel post
secondo guerra mondiale. In maniera semplice la serie dei film di Don
Camillo, mostra in maniera stereotipata e divertente come era facile
essere del mondo ed interpretare la realtà nella
società che si apprestava a
vivere il boom (si era nostalgici fascisti, ma soprattutto
democristiani o comunisti), in un Occidente in cui la democrazia, ma
anche il comunismo avevano battuto i cattivoni nazisti, c’era una
vitalità ed un entusiasmo che non si sarebbe più ripetuto nella
nostra società umana. Si poteva ricostruire da zero letteralmente.
Iniziava un vero e proprio periodo di ricostruzione e la fiducia era
illimitata.
Questa
ulteriore dose di linearità e fiducia non avrebbe avuto vita
lunghissima, ma certamente per diversi decenni, almeno fino agli
inizi degli anni 70, portò un incredibile fiorire di arti e culture
sovversive, di ricchezza economica ed artistica.
Il
periodo che va dal 1945 fino al 1955, ovvero il primo decennio del
post dopoguerra, nell’underground già ribolle l’anomalia, la
distruzione del tessuto spazio-tempo lineare, già la liquidità
ribolle. L’anno in cui tutti questi processi hanno inizio è
l’anomalo 1947, data dell’incontro con l’anomalia spazio
temporale.
L’anno
di Roswell, dell’avvistamento di Kenneth Arnold che da inizio
all’era ufologica e probabilmente all’accettazione dell’era
spaziale nell’inconscio collettivo terrestre, l’anno della morte
dell’inventore occulto della pop-music e di tanto altro (Aleister
Crowley).
Tenete
in mente questi eventi che sono collegati a ciò di cui parlerò in
seguito.
Una
parte enorme dell’attuale tecnologia è uscita fuori dai laboratori
della American Telephones, ma soprattutto dai Bell Laboratories.
Tutto
iniziò guarda caso nel 1947 con l’uscita del primo solido
transistor proprio dai Bell Laboratories. Tutti questi eventi
(Roswell e la messa in costruzione di tecnologie impossibili da
immaginare fino a pochi mesi prima come vedremo) sono fortemente
collegate, ma non nella maniera lineare ed ufologica, ossia si tratta
di qualcosa di più che retroingegneria su manufatti alieni, si
tratta di rituali occulti per il recupero di una tecnologia
ancestrale, di cui l’evento Roswell forse è stato l’evento
simbolico pop da dare in pasto al pubblico.
Se
si va a fondo nella faccenda, si scopre che il GAO (la sezione
investigativa del congresso degli Stati Uniti) ha riferito che tutti
i messaggi usciti fuori dalla base dell’esercito a Roswell nel mese
in cui avvennero i famigerati fatti (luglio), sono andati persi, ma
non solo, tutte le comunicazioni dell’air force dal 1946 al 1949,
da quelle finanziarie fino a quelle amministrative, sono state
distrutte.
Come
giustamente molti ricercatori tra cui Nick Redfern, sostengono, se il
cover up riguardava gli eventi specifici di luglio, come mai questo
blackout totale delle comunicazioni in realtà è datato anni prima
degli eventi, addirittura in molti casi fino al 1945?
Forse
perché gli eventi di Roswell del luglio 1947 sono stati anticipati
anni prima, un semplice rituale e storiella da dare in pasto al
pubblico.
Vi
ricordate la storia dei Macrobes ben esposta da Tsarion, sulla
conoscenza ancestrale, la nascita della scienza nel 1600? Ecco una
piccola rinfrescata prima di continuare e capire meglio gli eventi
che discuterò in seguito, qui e qui.
La
bell Labs, fortemente collegata ai fatti di Roswell divenne
successivamente la Lucent (Lucifer) Technologies, assonanza neanche
nascosta dai partecipanti.
La
Bell labs creò un sistema di ricerca chiamato Plan 9 e subito
dopo il cambio di nome dei Bell labs in Lucent, la Plan 9 chiamò lo
sviluppo del loro lavoro nel 1997 come INFERNO OS. I riferimenti a
Lucifero e all’opera di Dante dove Lucifero è il re dell’inferno,
sono ovvi, anche perché componenti del progetto prendono nomi
utilizzati dal poeta come Styx (il fiume dell’inferno), Limbo,
Caronte ecc.
La
Terra è l’inferno dove fu confinato Lucifero e sull’assonanza
tra Lucifero e Prometeo oltre a trovare tantissima letteratura,
troverete vari riferimenti anche sul mio blog. Prometeo l’inventore
della tecnica, colui che si ribellò e rubò il fuoco agli Dei.
Mentre
In Europa nel 1945 vi era distruzione dappertutto e milioni di morti
ed in Giappone si svolge un altro sacrificio con lo sganciamento
della bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki, lo stesso
anno in un’oscura caverna egiziana viene scoperta la libreria Nag
Hammadi, che porterà lo gnosticismo, una conoscenza antica di due
millenni, a far sentire la sua voce dopo due millenni di oblio.
Un
anno dopo la sezione dell’esercito americano Signal Corps
(inventori del moderno circuito stampato) diedero vita all’era
spaziale il 10 gennaio 1946 con il progetto Diana, che fece
rimbalzare un segnale radio mandato sulla Luna, generando un eco ed
un segnale sul nostro pianeta, a Fort Monmouth, New Jersey, dove fu
tentato con successo l’esperimento.
Poco
tempo prima dell’inizio dell’era degli ufo, nel 1946, appaiono i
famosi missili fantasma nei cieli della Scandinavia. Ne saranno visti
a migliaia durante tutto quell’anno.
Jack
Parsons è una delle figure più misteriose ed affascinanti del
novecento. Come scritto in wikipedia da cui riportiamo uno stralcio:
Lavorò
al California Institute of Technology e fu uno dei fondatori
principali del Jet Propulsion Laboratory (JPL) e Aerojet Corporation.
Inventò il combustibile solido per razzi, rivoluzionando così la
scienza missilistica. È noto anche per essere stato uno dei primi
seguaci americani di Aleister Crowley.
Aleister
Crowley come sappiamo fu una specie di moderno John Dee in molti suoi
eventi, anche lui riuscì a contattare a suo dire esseri dell’altro
mondo.
Jack Parsons |
La
sua “Grande Opera” nelle sue parole era quella di riuscire a
contattare esseri da altri mondi provenienti da altre dimensioni, non
umani, tramite invocazioni che lui chiamava Amalatrah. Uno degli
esseri che riuscì a contattare, chiamato Lam, fu riprodotto da lui
graficamente ed è stato fortemente evidenziato la somiglianza che ha
con gli attuali Grigi.
Ebbene
anche Parsons pochi giorni dopo i primi avvistamenti di missili
fantasma nei cieli scandinavi, si recò solitario nel deserto Mojave
dove affermò di aver incontrato la Dea Babalon (concetto di cui
abbiamo già parlato nella serie di articoli su Charles Manson) che
gli dettò il Liber 49.
Sempre
lo stesso anno, ovvero il 1 luglio del 1946, gli Usa danno inizio
all’operazione Crossroads (crocevia) che consisteva in test
di varie e potentissime armi nucleari. Nelle tradizione magica, i
crocevia sono luoghi dove si fanno i patti con i demoni e si prendono
accordi con essi ed altri oscuri spiriti, vi è persino la leggenda
costruita su Robert Johnson, il padre spirituale del blues, che lo
ritrae in compagnia del diavolo al crocevia, dove riceverà la grande
ispirazione che lo farà divenire uno dei musicisti più influenti
del novecento.
Nel
novembre del 1947 dopo la scoperta dei testi gnostici avvenuta due
anni prima, avviene un’ulteriore importante scoperta, ovvero quella
dei rotoli del Mar Morto, i sacri testi di una setta ebrea chiamata
Esseni, che creerà grande scompiglio all’interno della Chiesa.
Quell’anno
il Vietnam comincia a ribellarsi contro l’occupazione francese
(prologo della più terribile successiva guerra vietnamita).
L’8
gennaio nasce anche “l’alieno sceso sulla terra”, ovvero David
Bowie.
In
quel mese la Divisione Z sposta le sue operazioni nella base Sandia,
divenuta successivamente i laboratori Nazionali Sandia, ovvero
il primo laboratorio di armi nucleari degli USA.
Intanto
i missili con il carburante stabile di Parsons, incontratosi con la
dea Babalon, sono lanciati con successo, tranne uno che viene
dichiarato distrutto da un UFO.
Nell’album
Sergent Pepper nella copertina è raffigurato anche
Aleister Crowley di cui era seguace Parsons e i Beatles ammiratori,
ebbene vi è una frase del sgt Peppers in persona nella canzone
omonima dei Beatles, che insegna a suonare ai Beatles, in cui nel
1967 dice “it was 20 years ago today”, ovvero oggi
fanno venti anni, il che ci riporta al 1 giugno 1947, il mese
prima degli eventi di Roswell, ovvero dell’inizio dell’era
ufologica, dell’era spaziale nella pop culture, o meglio nello
zeitgeist mondiale.
Quello
stesso mese vi fu l’avvistamento di Harold Dahl che dichiarò di
aver visto ben sei UFO e testimoniò il primo incontro ufficiale con
i famigerati Men in Black. Pochi giorni dopo avvenne il più famoso
avvistamento del businessman Kenneth Arnold.
Poi
il 1 luglio come già affermato, naturalmente avvenne l’evento a
Roswell, un anno preciso dopo l’operazione Crossroads.
Crowley nell'album Sgt Peppers |
Nessun
ufologo si è mai soffermato sul fatto che quello stesso anno il
presidente Truman promulgò il 18 settembre del 1947 il National
Security Act che inaugurò la nascita della CIA e dell’NSA e sempre
quel mese il primo utilizzo di un “computer” come lo conosciamo
oggi fu effettuato.
Una
nuova tecnologica e futuristica realtà tutto in 2-3 anni scarsi.
Poco
dopo la morte di Crowley (le cui ceneri furono sparse nel New Jersey)
i Bell Labs presentano il primo solido transistor al mondo.
Il
leggendario ufologo John Keel affermò che le attuali manifestazioni
ufo, non erano niente di diverso da i demoni descritti dalla civiltà
mesopotamiche, studiati dai cosiddetti Assiriologi.
Sant’Agostino
ci rivela dettagli interessanti su questi demoni, quotando il famoso
mago Apuleio, affermando che essi hanno le stesse pulsioni mentali
degli umani, che essi richiedono riti che se trascurati provocano
loro enorme fastidio.
A
quei tempi la base di Roswell era l’unica base al mondo con armi
nucleari ad ala e ci sarebbero varie importanti considerazioni da
fare sul nome Roswell, ma vi rimando all’articolo da cui ho preso
queste informazioni, in cui troverete informazioni interessanti anche
sulla sua latitudine:
http://secretsun.blogspot.it/2016/04/lucifers-technologies-land-of.html
Tutta
la tecnologia emersa dai Bell Laboratories ha sconvolto letteralmente
il mondo, tutto quello che abbiamo adesso lo dobbiamo a quegli anni.
La scienza e la cultura è stata rivoltata e rivoluzionata dai
transistor, dai circuiti integrati, dai laser ecc.
A
questo punto fondamentale è la testimonianza dell’insider Jack
Shulmann (tra gli inventori del primo desktop visuale per computer,
il cosiddetto ODIN), molto più pregnante di quella del colonnello
Corso che parlando di Roswell parlava di “semplice”
retroingegneria aliena. Ecco le sue parole:
“sono
cresciuto all’interno delle abitazioni dei Bell labs, quindi sapevo
che c’era qualcosa di strano nei transistor. Conoscevo Bill
Shockley (progettista
del primo transistor) e Shockley era simile ad un buffone. Non c’è
modo che lui abbia inventato il transistor.
Il simbolo per il transistor è composto da tre parti: positivo, positivo e negativo; o negativo, negativo e positivo ... biossido di silicio drogato con arsenico e boro, nel 1947. Nel 1947 dopare le cose col boro non era facile, è richiesto un tipo di apparecchiature che i Bell Labs non possedevano nel 1946. Avevano questo tipo di apparecchiatura ai Lawrence Berkeley Laboratories, ma avrebbe richiesto migliaia, migliaia e migliaia di ore ad uomo per inventare il transistor”
Il simbolo per il transistor è composto da tre parti: positivo, positivo e negativo; o negativo, negativo e positivo ... biossido di silicio drogato con arsenico e boro, nel 1947. Nel 1947 dopare le cose col boro non era facile, è richiesto un tipo di apparecchiature che i Bell Labs non possedevano nel 1946. Avevano questo tipo di apparecchiatura ai Lawrence Berkeley Laboratories, ma avrebbe richiesto migliaia, migliaia e migliaia di ore ad uomo per inventare il transistor”
Questo è verissimo infatti ufficialmente si dice che il primo
transistor era fatto di germanio e solo nei primi anni 50 fu
sviluppato il primo transistor al silicio.
Un altro insider infatti ci fa sapere che fino a
luglio-agosto-settembre del 1947 non era disponibile nessuna
informazione dei Bell Labs sul transistor, questo insider afferma che
ciò avvenne perché fu poi scoperto questo elemento nell’ufo
caduto a Roswell.
Questo
transistor fatto di Germanio in realtà era una chiavica, non era
affatto robusto tanto che era inutilizzabile, lo ammettono anche
diversi scienziati attualmente.
E
mentre in tutto il mondo si cerca di far funzionare questo transistor
al germanio, la Bell Labs azzittisce tutti dichiarando la creazione
del transistor al silicio.
I
transistor al germanio erano davvero interruttori scadenti, tanto che
la corrente anche quando venivano spenti continuava a circolare,
erano molto instabili e poi boom improvvisamente la Bell Labs
esce fuori con i transistor al silicio.
La
cosa strana di questa storia è che il transistor al germanio se si
va a fondo nella storia non è stato mai un vero transistor e il
passaggio da questa primitiva prova a quello al silicone non ha studi
scientifici dietro, un percorso graduale o ricerche precedenti, per
quanto si inventino balle, negli anni 20 e 30 le proprietà del
transistor erano dichiarate impossibili e tutte le ricerche fatte in
proposito non portarono a nulla di buono e fra poco parleremo meglio
di questi dettagli.
Come
venne fuori il boom tecnologico del secondo dopoguerra mondiale?
Abbiamo visto come tutto sommato la nascita della scienza e le varie
invenzioni avvenute nel settecento ma soprattutto nell’ottocento,
pur se adombrate in piccola parte di mistero, in realtà si sono
manifestate in maniera sensata, documentata ed anche graduale, si è
avuto prima un retroterra ideologico, vari passi falsi, fino alle
prime invenzioni.
Lo
diamo per scontato e neanche ci facciamo caso, ma le prime
televisioni, radio, computer, per essere alimentati avevano bisogno
di lunghi tubi a valvole, pesanti e caldi, il motivo del perché ad
esempio il primo calcolatore occupava un’intera casa mentre oggi
può avere la grandezza di una mano di un bambino.
Nessuno
ci ha fatto veramente caso, ma i cambiamenti furono enormi, fu come
passare in un attimo dalla carrozza alla ferrari, ma tutto ciò che
uscì dai Bell Laboratories ad esempio, trovò esposizione e la sua
entrata definitiva nel mercato (come spesso avviene con le varie
tecnologie), solo decenni dopo.
Il
grafico qui sotto raffigurato, vi mostra questa anomalia quantica,
come a partire dagli anni successivi al secondo dopoguerra mondiale,
lo sviluppo scientifico, da graduale ed a piccoli passi, abbia
ricevuto una anomala spinta di accelerazione, soprattutto a partire
dal 1947. Il grafico è reale ma falsato in alcune parti,
semplicemente perché il boom ci fu in quegli anni, ora viviamo in un
anomala stagnazione, infatti quel grafico fortemente all’insù
anche nei nostri decenni è dovuto al fatto che molte invenzioni
fatte soprattutto nel primo decennio del secondo dopoguerra, sono
state perfezionate e messe nel mercato parecchi decenni dopo. Le vere
scoperte in realtà si sono avute in un piccolissimo spazio di tempo.
Nel
1997, precisamente 50 anni dopo il fondamentale 1947, il colonnello
Corso sconvolge il mondo ufologico e non solo per le sue informazioni
sulla retroingegneria aliena compiuta dai Bell Laboratories ecc.;
tutto ciò che è venuto dopo si è dovuto anche grazie
all’imperfetta e probabilmente opera di intelligence del
colonnello, anche perché come ammette lo stesso Corso, egli entrò
dentro tutta questa rete solamente dopo 15 anni dagli eventi di
Roswell, quindi non seguì in diretta tutti gli eventi.
Pur
nella sua sommarietà ed ambiguità in realtà Corso metteva la pulce
nell’orecchio di tutti noi su fatti realissimi. Ad esempio il
colonnello affermava che il transistor, di cui abbiamo ampiamente
parlato, proveniva da Roswell.
I
critici affermano che in realtà il transistor era in sviluppo già
da molto tempo prima. Sommariamente in precedenza ho affermato che
non è affatto vero, ma andiamo più a fondo in questa questione.
Vediamo
cosa ci dice wikipedia su ciò che poi portò all’invenzione del
transistor:
“The
thermionic triode, a vacuum tube invented in 1907, enabled amplified
radio technology and long-distance telephony. The triode, however,
was a fragile device that consumed a substantial amount of power”
Un
vacuum tube, cioè un tubo enorme che consumava enorme potenza,
oltretutto estremamente fragile, nulla quindi a che vedere con il
moderno transistor, perché viene segnalato come prima frase della
storia del transistor dalla wikipedia inglese?
Infatti
ci
viene detto che il primo vero transistor fu creato dal
fisico Julius Edgar Lilienfeld nel 1925, tuttavia Lilienfeld non
pubblicò alcuna ricerca a tal proposito come è descritto anche su
wikipedia, quindi ancora abbiamo il nulla più assoluto, dicerie
senza dimostrazioni pratiche, schemi o esperimenti che possano essere
controllati e studiati oggi, tanto che oggi esiste solamente una
replica, un modellino basato sul nulla.
Ancora
wikipedia ci informa che visto che la creazione di materiali
semiconduttori ad alta qualità era ancora decenni da venire (ma va),
le idee di Lilienfeld non potevano avere nessun utilizzo pratico
negli anni ‘20 o ‘30. Nel 1934 poi ci viene detto che l’inventore
tedesco Oskar Heil cercò di creare un simile dispositivo (cioè
basato su nessuna dimostrazione).
Come
vedete questa è la “storia” del transistor, ovvero fatta di idee
e nessuna vera e propria creazione di un dispositivo anche vagamente
simile, ma facciamo finta che sia tutto normale. Almeno dal 1934 al
1947 abbiamo una testimonianza cartacea, qualche studio, qualche
altra prova anche non mostrata? Assolutamente nulla, più di un
decennio di silenzio.
Poi
è storia, il primo prototipo funzionante fu creato dai Bell
Laboratories nel 1947 e naturalmente loro dovevano giustificare
questa scoperta, i vari steps, mettere in mostra una produzione
cartacea e udite la barzelletta, perché davvero è andata così, i
vari creatori del progetto per giustificare la mancanza di produzione
cartacea o dimostrativa affermano che la creazione dei brevetti dei
primi dispositivi è stata bloccata a causa dei brevetti di
Lilienfeld. Oltretutto per una personalità così importante come
Lilienfeld si sa davvero poco, basti pensare che si perde
completamente traccia di lui dal 1935. Lilienfeld affermò di essersi
recato alle isole vergini per sfuggire dall’area metropolitana di
Boston che gli creava enormi allergie, solo questo sappiamo,
nient’altro.
Molte
persone allergiche di demoni, macrobes, alieni ed altro affermano che
questa anomala avanzata di tecnologia, di cui il transistor è uno
dei tanti esempi possibili, sia dovuta all’operazione paperclip che
trasferì in segreto migliaia di scienziati nazisti negli Usa,
portando tra l’altro anche al potenziamento e allo sviluppo della
missilistica, ma in realtà spiega poco, anche perché come ammette
lo scienziato missilistico Hermann Oberth “non possiamo
prenderci tutto il merito dell’avanzamento in certi campi
scientifici; noi siamo stati aiutati”.
Sicuramente l’operazione
paperclip partita alla fine del 1945, con la guerra già conclusa da
qualche mese, ha aiutato in diversi campi ed anche sui nazisti si
raccontano strane storie di particolari rituali, di sette esoteriche,
di contatti con esseri di altri mondi e di tutta una mitologia che
grazie allo studio di diversi storici ora è ampiamente accettata e
verificata anche nel mainstream.
Mentre
quindi si entrava nell’anomalia tecnologica, nell’era spaziale e
si dava inizio alla guerra fredda, nella cultura più attenta e
nell’underground si era già in pieno post-moderno con la sfiducia
verso la scienza che per la prima volta veniva vista non solamente
come creatrice di progresso, ma anche di distruzione e creazione di
mondi distopici (come in modo futuristico fu già mostrato negli anni 20 dal film Metropolis).
Sicuramente
l’evento culturale più importante di questo primo decennio fu lo
svilupparsi dell’esistenzialismo che nato già secoli prima, ebbe
il suo sviluppo completo (almeno nel mainstream) soprattutto nel
secondo dopoguerra, soffermandosi sulla precarietà dell’individuo,
sull’insensatezza l’assurdo ed il vuoto che caratterizzano l’uomo
moderno. I francesi sono i principali esponenti, a partire dal
1944-45 con l’esistenzialismo ateo di Sartre o di Camus, ma anche
il tedesco Jaspers.
Anche
il relativismo scientifico
di Einstein ha piena esposizione, la sua morte nel 1955 da inizio ad
una nuova epoca, l’entrata nella parodia storica, ma questa è
un’altra storia.
Per
un’ottima trattazione storico-culturale sulla fine della storia e
lo scoppio del bing bang, sugli anni che diedero inizio all’anomalia
presentatasi in pompa magna a partire dal 1956 sui salotti del
pubblico umano ed avere pieno ragguaglio e maggior profondità,
consiglio questo articolo di civiltascomparse, uno di una lunga serie
che si concentra soprattutto sul passaggio dalla storicità
all’anomalia e può far come compendio a questo articolo che parla
del prologo sul come si è creata nell’underground questa anomalia.
Ricordo quanto m'impressionarono le rivelazioni dell'ex colonnello Corso, di cui se ne parlò persino su raidue nell'autunno '97. Per la prima volta a parlare di ufo ed extraterrestri in tv non erano solo sciroccati ma un individuo che fu un serio ufficiale statunitense, e venne riportato più o meno il succo di ciò che tu hai scritto qui in questo articolo (per me è una specie di gioia quando vedo comparire un tuo nuovo articolo)...Ricordo proprio le sensazioni che provai davanti a quel servizio su raidue, mi dissi: "Ma allora potrebbe essere tutto vero, non solo fantascienza." Magari sarò stato anche un po' suggestionato dall'argomento "ad authoritas" (non è detto che un ex colonnello non possa raccontare comunque frottole) però sembrava filare il suo discorso, perché, in effetti, in confronto allo sviluppo tecnologico precedente, i microprocessori e il laser sembravano proprio averci poco o nulla a che fare, sembrava davvero roba aliena. Il punto è sempre un po' lo stesso: quanto di vero e quanto di falso, quanta realtà e quanta fantasia? Cosa sono davvero gli UFO e gli extraterresti, soltanto un mito moderno che si è ingigantito a dismisura? E poi queste figure sconcertanti come Crowley, il cui pensiero è stato molto molto influente. Ciononostante, non sono dell'idea che esista un piano ben preciso, un piano-complotto nascosto fatto di esseri umani homo sapiens sapiens, può esistere un piano ma solo a livello molto elevato, ben sopra a quello delle menti degli esseri umani. Questi ultimi fanno la Storia, ma in modo inconscio, danno una spiegazione delle loro azioni che è solo una spiegazione di comodo, stretta dentro il modo solito e angusto di pensare. Forse da qualche parte vi possono essere questi "dei", questi "illuminati", quelli "che sanno" (gli 0,00001 al vertice delle gerarchie mondiali?), ma penso che nemmeno loro decidano alcunché, sanno solo, moltissimo più di quelli sotto di loro. Probabilmente sanno, per esempio, che la razza umana nel suo sviluppo ha avuto influenze "non terrestri", e che probabilmente l'homo sapiens sapiens che conosciamo (il quale non ha nulla a che fare con gli homo prima di lui) ha origine da qualche altra parte e che si trova qui sulla Terra per chissà che fare alla fine.
RispondiEliminaAnche lo scienziato più scientista deve ammettere che c'è davvero qualcosa di strano (non spiegato soddisfacentemente dall'evoluzione darwiniana) se si è potuti passare in uno sputo di tempo - secondo i tempi non solo del cosmo ma della Terra - dalle pietre scheggiate ai microprocessori.
Probabilmente, lo 000000,1 che sa, da me citato prima, sa (con prove certe magari) che la nostra razza è antichissima, più antica dell'homo sapiens e che, in un certo senso, gli extraterrestri siamo noi, è questa la verità, e la nostra razza si divide in due gruppi: quelli imprigionati sulla terra (che "non sanno", "affetti da amnesia", "in quarantena", "col peccato originale") e quelli che vanno oltre la terra, in zone per noi lontanissime dello spaziotempo e vivono realtà che noi chiameremmo "utopiche".
Tornando al tuo articolo, penso che sia un utile corollario riportare il link a un articolo in francese il quale tratta proprio di quel periodo dell'immediato dopoguerra dopo il 1945 e dice come dal 1945 al 1948 l'Occidente ha attraversato proprio una specie di "buco nero" in cui le carte sono state come rimescolate:
http://www.dedefensa.org/article/glossairedde-le-trou-noir-du-xxeme-siecle
Se dovessi trovarti un po' in difficoltà con la lettura in francese "strumenti per le lingue" di Google traduce molto bene dal francese all'italiano (meglio che dall'inglese all'italiano.)
grazie per l'articolo segnalato, lo leggerò al più presto
RispondiEliminasono d'accordo anche io sul fatto che diamo fin troppo potere a quello 0.00001% e tutto sommato oltre ad avere effettivamente una conoscenza maggiore (quello è il vero potere, non tanto le armi), giocano anche sulla pigrizia e sulll'ignoranza comune che a mio parere si divide in tre segmenti, ovvero:
-complottisti "sono onnipotenti, sono troppo potenti, il banco vince sempre, sono inutili tutte le vostre battaglie"
-gente comune "è andata sempre in questo modo e nulla potrà cambiare, le guerre, i potenti che fottono la gente, preferisco pensare al mio orticello o meglio non pensare a queste faccende che sono inutili e che noi non potremo mai influenzare"
-i debunker "solite paranoie di chi ama semplificare tutto trovando un grande vecchio in ogni evento storico, gente irrazionale e fanatica che crede nelle fiabe".
Francamente entrambe queste posizioni mi sembrano pericolose e spesso vanno per la maggiore e ci bloccano in una seria autoanalisi lontana dal più bieco complottismo nichilista, fino allo sterile scetticismo, passando per il politically correct. Come dicevi anche tu nell'articolo di Razzi che in confronto a queste persone è davvero un santo, forse perchè ha capito nella sua ignoranza che è tutto un bluff, un gioco di risaputo e di farsesco tale che l'unica soluzione è entrarci come se si fosse all'interno di uno spettacolo e varietà e questo probabilmente sarà l'evento principe che farà calare il sipario, il risaputo, il tono farsesco.
Hai notato i media come sono fantozianamente orwelliani diciamo soprattutto dal post-brexit Trump? Orwellianamente inteso non in senso macchiavelico, ma appunto fantozziano, come un elefante in una cristallieria, sono grossolani, usano persino un complottismo alla rovescia. Quando la realtà mostrataci perde credibilità cosa rimane? Se abbiamo come presidente degli Usa, ovvero della maggior potenza mondiale lo stereotipo del self made man made in Usa, parecchio avvezzo allo spettacolo (il programma simil briatore, le apparizioni al wrestling), fin dove si accetterà questa credibilità che manda ancora avanti difficilmente il marchingegno? Mi vengono in mente gli anni 80 con Reagan, da quel decennio credo che sia nato il tono farsesco che oramai domina completamente la narrazione storica "lineare" ufficiale.
Ti dirò che coloro i quali mi irritano maggiormente in questi ultimi tempi sono "quelli che ci credono", che ancora pensano come sia utile e necessario stare da una parte contro l'altra. Quelli che leggono la realtà secondo la loro "echo chamber" preferita, che sia quella del Partito Democratico o di Salvini o di Grillo & c, che sia quella di Trump o della Clinton. Per dire, mi fanno girare i cosiddetti sia quelli che pensano che Putin sia un grande sia quelli che pensino sia "un dittatore".
EliminaCiò che hai scritto alla fine del commento, mi fa venire in mente i tempi in cui Berlusconi diceva di "aver fatto far la pace a Bush e Putin" o quando dava assurdamente del kapò a Shultz, invitando al contempo Blair nella sua villa in Sardegna piena di cavolate alla Umberto Smaila. Non so quanto Berlusconi ci fosse o ci facesse (Razzi sembra una sua versione turbo) ma, inconscio o meno, il suo intento sembrava quello di desacralizzare situazioni che già all'epoca non funzionavano più come prima.