L’attuale periodo che stiamo vivendo, partito all’incirca
agli inizi di febbraio, più o meno intorno ai giorni in cui papa Ratzinger ha
annunciato le sue dimissioni e che si concluderà forse alla fine di settembre
come molti segnali ci indicano (li vedremo successivamente) è qualcosa che
l’umanità ha vissuto molte volte in passato e va sotto il nome di
RESTAURAZIONE.
Cosa significa questo termine? Come e perché si è
manifestato in passato? Da cosa è stato preceduto? Da cosa è stato seguito?
RESTAURAZIONE è una parola a cui viene soprattutto
attribuito un significato di tipo politico, ma viene usata non comunemente
anche per indicare il restauro di un edificio, quindi il termine RESTAURAZIONE
non rimanda alla creazione di qualcosa di nuovo, ma all’abbellimento, al
mantenimento di qualcosa di già esistente che é in decadenza o rovinata e che
quindi ha bisogno di un’opera di restauro. Il significato più standard però è
di natura politica ed è associato strettamente ad un preciso periodo storico.
Cito da Wikipedia:
"La Restaurazione , sul piano strettamente storico-politico, è
il processo di ristabilimento del potere dei sovrani assoluti in Europa, ossia
dell'Ancien Régime, in seguito alla sconfitta di Napoleone. Essa ha inizio nel
1814 con il Congresso di Vienna, convocato dalle grandi potenze per ridisegnare
i confini europei (gli Imperi di Austria e Russia e i Regni di Prussia e Gran
Bretagna).
In senso più ampio,
per Restaurazione si intende il movimento reazionario teso a contrastare le
idee della Rivoluzione francese, diffuse in tutta Europa dagli eserciti
napoleonici"
Per questo motivo in questi ultimi giorni dopo
l’insediamento del governo Letta sentiamo da ogni parte parlare di
Restaurazione, perché con questa parola si tende oramai ad identificare un
processo politico che tende a bloccare ed arginare le nuove tendenze della
società, l’affacciarsi di nuove idee e poteri. Un’opera di restauro come stesso
Beppe Grillo ha detto, ovvero un semplice imbiancare una parete già vecchia e
logora. Non è un caso che il motto del famoso romanzo “il gattopardo” (citato
molto in questi giorni) “cambiare tutto
per non cambiare niente”, possa essere preso come simbolo dell’idea che
hanno i protagonisti della RESTAURAZIONE.
Il Congresso di Vienna |
Questo importante processo politico in genere avviene sempre
dopo un periodo rivoluzionario o caotico e nonostante sia nato agli inizi del 1800,
possiamo vedere come esso si sia manifestato sotto altri nomi anche in passato
e questo sempre dopo periodi di fermento, di nuove idee, di delegittimazione
del sistema del potere. Quest’ultimo proprio per non scomparire ha sempre
tentato di arginare il nuovo con processi di RESTAURAZIONE. La stessa Chiesa
Cattolica Romana nella prima metà del 1500 era fortemente impaurita dalle nuove
confessioni cristiane che stavano emergendo nel nord Europa togliendo
centralità e potere al Vaticano, basti pensare Lutero o l’anglicanesimo. Questo
fu il motivo di uno dei più grandi incontri tra esponenti del clero della
storia del Cristianesimo che va sotto il nome di Concilio di Trento, chiamato controriforma, ma potremo sostituire
questo termine anche con RESTAURAZIONE, infatti in quel caso si cambiò tutto
per non cambiare niente, fu una mossa per mostrare a tutti che la Chiesa era
forte, autoritaria ed unita, un po’ come l’attuale opera di Restaurazione fatta
con l’elezione a papa di Francesco I che è semplice restyling di una
istituzione che se nell’immagine si è rinnovata, per il resto rimane sempre la
stessa. L’attuale opera di Restaurazione è cominciata proprio con le dimissioni
di Ratzinger e l’elezione del nuovo papa; nella politica italiana invece la
Restaurazione si è manifestata nell’arginare gli impeti rivoluzionari dell’m5s
con un governo di inciucio che ha provocato forte smarrimento politico negli
italiani, visto da tutti come un ritornare indietro, una mossa così
spudoratamente “gattopardesca” da risultare quasi comica nella rielezione di
Napolitano come presidente della repubblica.
Nella politica internazionale vediamo riemergere il
terrorismo (che si rifà vivo sempre in momenti reazionari e di crisi del
potere) nell’attentato di Boston (o quello a Palazzo Chigi in Italia) o un
accrescersi delle mire belliche ed espansionistiche, degli Usa ad esempio, che
cominciano a ripetere la solfa già vista prima del secondo conflitto iracheno
del 2003, cominciando ad accusare la
Siria di utilizzo di armi chimiche e così anche Israele ne ha
approfittato praticando la sua vecchia politica di bombardamento dei suoi
vicini e violazione dei confini nazionali (che non praticava da un bel po’)
bombardando alcune postazioni in Siria, per non parlare poi dell’aumentare
dell’ostilità tra le due Coree con le varie potenze (Usa, Cina e Giappone)
indirettamente collegate a questa escalation di tensione. Sempre in Italia il
ritorno in pompa magna del berlusca è un altro segno di Restaurazione, come
dire sembra di essere ritornati indietro. Però la Restaurazione è
anche un periodo in cui il potere va all’attacco certamente, blocca il nuovo
che avanza, ma comincia ad affievolirsi e a consumarsi pian piano, a chiudersi
in un bunker chiudendo gli occhi di fronte ai tanti cambiamenti della nostra
società, insomma la
Restaurazione paradossalmente fa esaurire il potere ed
infatti essa non dura più di tanto, gli storici fecero finire questo processo
storico nel 1830-31 con i primi moti carbonari e rivoluzionari, anche se a mio
parere la vera fine si ha con i vari moti e rivoluzioni europee del 1848.
Comunque sia la Restaurazione è un periodo fondamentale, senza il
quale il nuovo non potrebbe sedimentarsi, infatti le nuove idee che entrano
nella società, in una prima fase non hanno nulla di pratico, ma semplicemente
ideale, certo mettono in subbuglio il vecchio sistema, ma non avendo
un’organizzazione, non essendo strutturate, perdono sempre la loro spinta
propulsiva iniziale. Così in questi periodi reazionari, il vecchio potere
riemerge per l’ultima volta ed il nuovo ritorna sottotraccia nell’underground,
ma ciò permette ai nuovi ideali di
organizzarsi meglio nella difesa, capire i propri punti deboli e cercare
strategie per abbattere il vecchio; grazie infatti al rafforzarsi del nemico, il
nuovo può sedimentarsi e strutturarsi. Senza il vecchio potere a contrastarlo, il nuovo
sarebbe un insieme di ideali confusi, una semplice moda passeggera.
il periodo storico conosciuto come Restaurazione e dove
questo termine è nato, come abbiamo detto, copre un periodo che va all’incirca
dal 1814-1815 (anno d’inizio del congresso di Vienna) al 1830-1831, meno di due
decenni. Esso corrisponde guarda caso precisamente alla seconda notte del Planetary
Underworld, l’era materialistica, seconda notte che ha una durata che va dal 1814
al 1834, la stessa notte in cui siamo noi da un punto di vista microcosmico
attualmente, perché la Nona
Onda per il resto ha come dire già concluso il suo “percorso”,
ma questo lo vedremo meglio successivamente.
La rivoluzione francese è stato un fiume in piena che
metteva in discussione una concezione di potere e rapporti tra gli uomini
millenaria e nonostante fosse stata preceduta da una vasta letteratura di
filosofi (Voltaire, Rousseau ecc.), da diversi seguaci e da un certo
radicamento culturale (gli enciclopedisti, la nascita della massoneria), rimaneva sempre qualcosa di ideale
e poco pratico e relegato sempre all’interno di un’elite. Queste personalità,
un po’ come le persone che attualmente vedono l’assurdità del sistema in cui
vivono, erano sicuri della fine del vecchio sistema, della sua ingiustizia, ma
non erano organizzati e non facevano davvero breccia nel popolo, ma un seme era
stato comunque gettato e ciò permise a molte società segrete e uomini influenti
di prendere la palla al balzo e far scoppiare la miccia che esplose nel paese
con la monarchia più opulenta e corrotta dell’epoca, ma anche culturalmente più
influente dell’occidente del periodo, la Francia. Era un
movimento così allineato con lo spirito dei tempi, ma ancora così idealista e
poco pratico ed anche potremo dire, sfrontato nel voler affrontare monarchie e
poteri millenari, che nonostante Napoleone, una delle figure più carismatiche
della storia, fece sue le aspirazioni rivoluzionarie (imbastardendole e
inciuciandole con il vecchio, così da renderle accettabili e facendo perdere
loro, carica eversiva), l’aspirazione rivoluzionaria fu costretta ad essere
messa in naftalina per diversi decenni ed i vecchi poteri dopo la sconfitta di
Napoleone, si riorganizzarono e si garantirono ancora per un po’ la loro
sopravvivenza o meglio i più furbi cercarono di guadagnare tempo per cercare di
adattarsi al nuovo mondo che aspettava solamente di emergere. La Restaurazione una
volta finita, non fece altro che far diventare più pratici e facilmente
accettabili all’occidente, gli ideali rivoluzionari, che poterono finalmente
sedimentarsi nella realtà, materializzandosi nella nascita dei moderni stati
democratici laici che nacquero come funghi dappertutto, persino nella nostra
Italia latifondista e clericale e successivamente nel ripudio del razzismo,
nell’apertura delle frontiere e in un’evoluzione tecnologica vertiginosa, fino
ad arrivare alla dichiarazione dei diritti dell’uomo, alle moderne
costituzioni, al welfare state, il femminismo e la liberazione dei costumi,
tutto conseguenza di quei nuovi ideali.
Tutto questo periodo rivoluzionario e di restaurazione che
ha forgiato il mondo moderno, secondo la visione di Calleman, corrisponde al
primo giorno e alla prima notte (rivoluzione-
periodo dal 1755 al 1794) e al secondo giorno e seconda notte (restaurazione – periodo napoleonico,
congresso di Vienna e ritorno dell’ ancien regime, 1794-1834) del planetary underworld.
Nel Galactic Underworld, il primo giorno e prima notte (rivoluzione) corrispondono agli anni
1999-2000 più o meno, gli anni dell’ascesa dei movimenti no-global, dell’accusa
verso le multinazionali, di nuovi autori presi come guru, da Naomi Klein con il
suo best-sellers “no logo”, a Noam Chomsky, tutte persone che fecero prendere
consapevolezza alla gente dei pericoli di un mondo globalizzato, dello
sfruttamento di manodopera giovanile delle multinazionali, multinazionali che
si capì divenire le vere nuove potenze del nostro mondo, multinazionali spesso
il cui pil era superiore a quello di molti stati nazionali, da qui nacque tutta
una letteratura anche sul boicottaggio alimentare, sugli ogm, sulla possibilità
di cambiare abitudini alimentari, si cominciò a chiedere trasparenza sul
commercio delle armi e a boicottare le multinazionali che lo favorivano e lo
slogan di accusa verso l’occidente che rappresenta il 20% della popolazione
mondiale e utilizza l’80% delle risorse, divenne la frase slogan di tutti i
giovani alternativi, i cosiddetti frichettoni. In quel periodo ricordo riemerse
anche Grillo grazie a tele + che gli ridiede una seconda giovinezza grazie ad
una riacquistata popolarità anche tra le nuove generazioni, infatti da quegli
anni in poi comincerà la sua tradizione dei
“discorsi di fine anno”, parodiando quelli del presidente della
repubblica.
Il secondo giorno e seconda notte (restaurazione) corrispondono alla fine di queste nuove spinte
propulsive (che si stavano manifestando anche nell’ascesa di internet che
usciva dalla sua era infantile con i primi programmi peer to peer di download e
condivisione ecc.) e corrispondono agli anni 2001-2002. Nel 2001 a Genova si ebbe la
fine simbolica dei No-global, che dopo la morte di Carlo Giuliani scomparirono
letteralmente e personaggi come Angeletti e le tute bianche, che stavano
cominciando ad avere forte influenza politica nella sinistra e ad orientare
voti nell’elettorato, scomparvero dalla scena mainstream e cominciarono a
venire ricordati ed associati ai fatti di Genova. L’11 settembre ricompattò il
mondo, unito con l’America, favorendo politiche reazionarie e conservatrici e
liberticide (patrioct act) e l’inizio delle guerre preventive (vedere Iraq).
Tutto questo però non fermò ciò che si era sedimentato alla fine del secondo
millennio, anzi rese le aspirazioni di quelle persone più pratiche e meno
ideali e molte aspirazioni di quelle persone tutto sommato sono divenute
realtà, infatti gli Ogm se sembravano la nuova frontiera dell’alimentazione,
oggi sono dichiarati nocivi (ciò non vuol dire che non esistono più, ma non
hanno più l’appoggio dell’opinione pubblica e di una gran parte della scienza) ed anche la conoscenza di ciò che
mangiamo e la loro provenienza è un fatto fondamentale ed obbligatorio in ogni
prodotto che acquistiamo. L’occidente poi sta perdendo sempre più potere e
molte nazioni stanno ridiscutendo il concetto di democrazia e di etica del
nostro sistema economico, in maniera molto più pratica (dovuta alla crisi) di
quanto poteva fare un no global, anche grazie ad internet che permette di
contrastare l’informazione mainstream dei media tradizionali che sono costretti
ad adattarsi, riuscendo a loro sempre più difficile mentire senza essere
scoperti, infatti i meccanismi di disinformazione (quelli tanto cari ai
no-global) sono divenuti più o meno conosciuti da una buona parte di
popolazione, almeno quella mediamente istruita.
E così arriviamo ai nostri giorni. La
Nona Onda si è conclusa il 28 ottobre 2011,
ma seguendo il ragionamento di Marco Fardin, in realtà per sedimentarsi, o
meglio espandersi a livello microcosmico (uomo) per capirci, ha bisogno di
tempo e così sempre a livello di percezione umana, il periodo che va dal 9
marzo 2011 al 28 ottobre 2011,
in realtà sarebbe il primo giorno della nona onda,
almeno a livello frattale e guarda caso è stato un periodo molto
rivoluzionario, come ogni primo giorno, con gli indignados, il movimento occupy
Wall Street e le varie proteste diffuse come mai accaduto prima a livello
globale, per non parlare delle varie “rivoluzioni” del Nordafrica e dei paesi
mediorientali, che hanno portato persino paesi teocratici e maschilisti come l’Arabia
Saudita, a indire riforme che permettessero l’entrata delle donne in politica,
proprio per paura di questa onda rivoluzionaria che sembrava dovesse spazzare
in un batter d’occhio l’intero potere, in più l’abbandono e la messa in
discussione da parte di alcune nazioni dell’energia nucleare a causa del
disastro di Fukushima che nell’underground ha fatto emergere tantissimi
personaggi con le loro proposte sulla free Energy che si sono cominciate a
discutere anche a livello accademico. Per la verità con l’ascesa di Monti e la
fine di spinta propulsiva degli indignados, di Occupy wall street, degli
Anonymous e l’inizio di una fase maggiormente belligerante e scarsamente
rivoluzionaria nei paesi arabi, questa spinta rivoluzionaria è sembrata cessare
proprio alla fine del primo giorno (fine ottobre-inizio novembre 2011), ne già
parlammo in passato, ma in realtà era una semplice pausa, una specie di
sedimentazione, non certo restaurazione, perché nella prima notte (gran parte
del 2012) ho cominciato a vedere una maggiore praticità anche tra i cosiddetti complottisti
che cominciavano a parlare di disclosure e ad abbandonare il solito pessimismo
cosmico. In Italia il 2012 per quanto apparentemente passivo e stagnante, in
realtà ha permesso l’ascesa politica dell’M5s ed il suo trionfo alle elezioni
di febbraio 2013.
Ecco cosa scrive Marco Fardin, a proposito, sulla pagina facebook
riguardo questo nostro periodo, cito naturalmente Fardin perché è il principale
esperto in Italia del calendario Calleman ed anche per questo consiglio di
visitare il suo blog a cui potete accedere tra i link consigliati:
“Nella 9 Onda del Tun
ci troviamo in una fase (tra l’8 febbraio e il 30 settembre 2013)
corrispondente ad una 2 Notte, che è sempre il periodo della restaurazione.
Nella 7 Onda questo fu il periodo 1814-1834: in quel caso, pur tornando al
potere le vecchie monarchie dopo il periodo napoleonico, ormai gli ideali della
rivoluzione erano stati seminati, tanto che nel 3 Giorno (1834-1854) ci furono
le rivoluzioni del ’48. Il parallelo con quel periodo, stavolta per far
emergere l’Unità o Co-creazione consapevole, è evidente: da un lato abbiamo la
massima chiusura del potere costituito (come in Italia o negli U.S.), il
trionfo delle corporations, dall’altra il risveglio progressivo di milioni di
persone. Dobbiamo scegliere a quale “timeline” dare credito.”
Come già ho detto in passato, seguo questa visione ciclica
ben esposta da Fardin, perché appurata la verità dei flussi e riflussi storici
e della ciclicità del tempo, attualmente la visione ciclica della storia di
Calleman mi sembra la più illuminante ed incredibilmente precisa che ci sia,
sincronicamente perfetta. Molte tradizioni esoteriche hanno nel passato usato
gli stessi strumenti che oggi utilizza ad esempio Calleman, ognuno ha i suoi
metodi e nessuno è giusto o sbagliato per forza. La sincronicità del calendario
di Calleman, come dire aggiornato ai tempi attuali, ha permesso ad esempio a
Marco Fardin di scrivere l’8 febbraio 2013 ed in realtà affermare già i mesi
precedenti (e ci sono video a dimostrarlo), che nella prima metà del 2013 l’Italia
sarebbe stata tra i paesi protagonisti nella scena mondiale, con enormi
cambiamenti, ma anche con apparenti passi indietro, ecco cosa ha scritto sempre
Marco Fardin l’8 febbraio 2013:
“Oggi, 8 febbraio
2013, nel processo frattale di espansione della 9 Onda (13 periodi di 234
giorni ciascuno, la durata della 9 Onda stessa), entriamo nel quarto periodo,
corrispondente alla 2 Notte: essa rappresenta la restaurazione, ma anche la
stabilizzazione, la forma – l’esaurimento del vecchio al fine di aprire la
strada al nuovo, per quanto riguarda il radicamento della Coscienza d’Unità.
Aspettiamoci quindi un apparente “ritorno indietro” per i prossimi mesi,
necessario però a far prendere concretezza e ad ancorare la capacità di creare
insieme in base all’Unità Interiore: meno proclami e più azioni”.
Anch’io tenendo in conto questa visione, ecco cosa scrissi
il 17 febbraio 2013 in
un messaggio di risposta sotto un articolo dedicato a Ratzinger:
“…diversi studiosi di
Calleman, tra cui naturalmente Marco Fardin, stanno prendendo in considerazione
l'idea che se la nona onda ha concluso il suo ciclo, a livello frattale,
microcosmico e quindi tenendo in riferimento l'uomo, ancora è lontana da
concludersi e quindi il periodo che va dal 9 marzo al 28 ottobre 2011, della
durata di 234 giorni è stato il primo giorno della nona onda e quindi dall'8
febbraio siamo nella seconda notte e le cose sembrano corrispondere. Insomma
ogni giorno o notte durano 234 giorni, rispetto ai 360 del galactic (ha più
senso così). Se il secondo giorno del galactic underworld abbiamo avuto l'11
settembre, nel secondo giorno dell'universal underworld abbiamo avuto un
mini-11 settembre con uccisione dell'ambasciatore americano in Libia, 11 anni
dopo il 2001, che ha avuto molti più effetti di quelli che si vedono
all'esterno (probabilmente fine della carriera della Clinton e di Petraeus
della cia che se non sbaglio erano indagati per quei fatti, insomma un cambio
di vertice). Il secondo giorno e notte in genere e reazionario e violento e il
nuovo è sottotraccia, nel planetary underwlrld infatti è stato l'anno della
controriforma del congresso di Vienna, ma anche l'anno dei primi moti nazionali
indipendentisti e della nascita della carboneria e sette segrete associate.”
L’assonanza con l’11 settembre poi si è manifestata ancor di
più con i fatti di Boston e con alcuni flussi e riflussi storici che rimandano
come visto in alcuni articoli precedenti, al 2001, secondo giorno del Galactic
underworld secondo Calleman.
Come ho anticipato ad inizio articolo, nel mainstream ci
sono alcuni segnali che indicano settembre (oltre a questa visione particolare
della Nona Onda), come periodo in cui si concluderà questo periodo di
Restaurazione. Beppe Grillo è uno di quelli ed infatti ha previsto a fine
aprile, che questo governo di restaurazione crollerà entro settembre-ottobre o
che almeno in quel periodo l’Italia entrerà in una crisi economica spaventosa
che porterà il governo a non riuscire a pagare pensioni e stipendi.
A mio parere dopo quest'estate, inizierà un periodo di rivolte e come dire rivoluzionario, molto più pratico, destabilizzante e meno idealista di quello avvenuto nel 2011. La falsa pace politica raggiunta dai partiti con l'inciucio, terminerà. Specularmente è un periodo che richiama i moti del 1848 (terzo giorno planetary underworld) ed il periodo rivoluzionario italiano, prima della sua unità nazionale, quindi come dire nel terzo giorno finirà il periodo di restaurazione, ma vedremo lo straniero incazzarsi ancor di più e mostrare la sua vera faccia, in un riflusso storico dove i vecchi austriaci potrebbero attualmente essere la Germania o l'Ue.
A mio parere dopo quest'estate, inizierà un periodo di rivolte e come dire rivoluzionario, molto più pratico, destabilizzante e meno idealista di quello avvenuto nel 2011. La falsa pace politica raggiunta dai partiti con l'inciucio, terminerà. Specularmente è un periodo che richiama i moti del 1848 (terzo giorno planetary underworld) ed il periodo rivoluzionario italiano, prima della sua unità nazionale, quindi come dire nel terzo giorno finirà il periodo di restaurazione, ma vedremo lo straniero incazzarsi ancor di più e mostrare la sua vera faccia, in un riflusso storico dove i vecchi austriaci potrebbero attualmente essere la Germania o l'Ue.
Insomma la visione di Calleman a mio parere risulta utile
per districarci in questi caotici tempi e vedere al di là della nebbia un certo
disegno, un certo processo, che anche se non sembra, nel caos attuale, ci sta
portando dritti verso una meta ben precisa. Tutto è ciclico nell’universo.
Hai fatto bene a parlare di "restaurazione", e non di "reazione", dal momento che il primo termine si riferisce più a un "restyling" che a una difesa conservatrice dei propri privilegi. Anzi, a dir la verità, quest'ultima, quindi la reazione, è compresa nella restaurazione. E' un atto di mantenimento delle proprie posizioni di rendita, facendosi però "belli" agli occhi della pubblica opinione (e in questo non sfugge nemmeno il M5S di Grillo che, come sappiamo, non è certo rivoluzione allo stato puro...)
RispondiEliminaC'è anche da dire che, data la serratezza dei tempi e la strettezza dei cicli, restaurazione e rivoluzione possono anche "accavallarsi" ed essere quasi al limite della contemporaneità. Di certo non i tempi dilatati dei secoli scorsi.
Per quanto riguarda la situazione italiana, c'è da dire che la nostra italietta tanto dileggiata, dal punto di vista degli equilibri di potere del regime occidentale, è importantissima, come ben si sa, quanto gli USA e l'UK e, anzi, non mi stupirei di scoprire che lo è ancora di più. Se viene giù l'Italia mi sa che viene giù tutto l'occidente. Ecco perché viene così "puntellata" varando un governo Bilderberg dopo l'altro come niente fosse rieleggendo anti-costituzionalmente lo stesso presidente della repubblica, il quale, nella mia immaginazione , è sempre come nella seguente foto
http://www.dagospia.com/img/foto/08-2012/giorgio-napolitano-giovane-183689.jpg
Sempre pronto a consultarsi con chissà chi, a ricevere direttive, presidente di una repubblica con più di 100 basi militari USA-Nato, un record assoluto in Europa.
Commento condivisibile al 100%, oltretutto in Italia c'è anche il Vaticano, quindi l'ago della bilancia non solo dal punto di vista politico, ma anche spirituale.
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