mercoledì 8 maggio 2013

RESTAURAZIONE

L’attuale periodo che stiamo vivendo, partito all’incirca agli inizi di febbraio, più o meno intorno ai giorni in cui papa Ratzinger ha annunciato le sue dimissioni e che si concluderà forse alla fine di settembre come molti segnali ci indicano (li vedremo successivamente) è qualcosa che l’umanità ha vissuto molte volte in passato e va sotto il nome di RESTAURAZIONE.

Cosa significa questo termine? Come e perché si è manifestato in passato? Da cosa è stato preceduto? Da cosa è stato seguito?
RESTAURAZIONE è una parola a cui viene soprattutto attribuito un significato di tipo politico, ma viene usata non comunemente anche per indicare il restauro di un edificio, quindi il termine RESTAURAZIONE non rimanda alla creazione di qualcosa di nuovo, ma all’abbellimento, al mantenimento di qualcosa di già esistente che é in decadenza o rovinata e che quindi ha bisogno di un’opera di restauro. Il significato più standard però è di natura politica ed è associato strettamente ad un preciso periodo storico. Cito da Wikipedia:

"La Restaurazione, sul piano strettamente storico-politico, è il processo di ristabilimento del potere dei sovrani assoluti in Europa, ossia dell'Ancien Régime, in seguito alla sconfitta di Napoleone. Essa ha inizio nel 1814 con il Congresso di Vienna, convocato dalle grandi potenze per ridisegnare i confini europei (gli Imperi di Austria e Russia e i Regni di Prussia e Gran Bretagna).
In senso più ampio, per Restaurazione si intende il movimento reazionario teso a contrastare le idee della Rivoluzione francese, diffuse in tutta Europa dagli eserciti napoleonici"

Il Congresso di Vienna
Per questo motivo in questi ultimi giorni dopo l’insediamento del governo Letta sentiamo da ogni parte parlare di Restaurazione, perché con questa parola si tende oramai ad identificare un processo politico che tende a bloccare ed arginare le nuove tendenze della società, l’affacciarsi di nuove idee e poteri. Un’opera di restauro come stesso Beppe Grillo ha detto, ovvero un semplice imbiancare una parete già vecchia e logora. Non è un caso che il motto del famoso romanzo “il gattopardo” (citato molto in questi giorni) “cambiare tutto per non cambiare niente”, possa essere preso come simbolo dell’idea che hanno i protagonisti della RESTAURAZIONE.
Questo importante processo politico in genere avviene sempre dopo un periodo rivoluzionario o caotico e nonostante sia nato agli inizi del 1800, possiamo vedere come esso si sia manifestato sotto altri nomi anche in passato e questo sempre dopo periodi di fermento, di nuove idee, di delegittimazione del sistema del potere. Quest’ultimo proprio per non scomparire ha sempre tentato di arginare il nuovo con processi di RESTAURAZIONE. La stessa Chiesa Cattolica Romana nella prima metà del 1500 era fortemente impaurita dalle nuove confessioni cristiane che stavano emergendo nel nord Europa togliendo centralità e potere al Vaticano, basti pensare Lutero o l’anglicanesimo. Questo fu il motivo di uno dei più grandi incontri tra esponenti del clero della storia del Cristianesimo che va sotto il nome di Concilio di Trento, chiamato controriforma, ma potremo sostituire questo termine anche con RESTAURAZIONE, infatti in quel caso si cambiò tutto per non cambiare niente, fu una mossa per mostrare a tutti che la Chiesa era forte, autoritaria ed unita, un po’ come l’attuale opera di Restaurazione fatta con l’elezione a papa di Francesco I che è semplice restyling di una istituzione che se nell’immagine si è rinnovata, per il resto rimane sempre la stessa. L’attuale opera di Restaurazione è cominciata proprio con le dimissioni di Ratzinger e l’elezione del nuovo papa; nella politica italiana invece la Restaurazione si è manifestata nell’arginare gli impeti rivoluzionari dell’m5s con un governo di inciucio che ha provocato forte smarrimento politico negli italiani, visto da tutti come un ritornare indietro, una mossa così spudoratamente “gattopardesca” da risultare quasi comica nella rielezione di Napolitano come presidente della repubblica.
Nella politica internazionale vediamo riemergere il terrorismo (che si rifà vivo sempre in momenti reazionari e di crisi del potere) nell’attentato di Boston (o quello a Palazzo Chigi in Italia) o un accrescersi delle mire belliche ed espansionistiche, degli Usa ad esempio, che cominciano a ripetere la solfa già vista prima del secondo conflitto iracheno del 2003, cominciando ad accusare la Siria di utilizzo di armi chimiche e così anche Israele ne ha approfittato praticando la sua vecchia politica di bombardamento dei suoi vicini e violazione dei confini nazionali (che non praticava da un bel po’) bombardando alcune postazioni in Siria, per non parlare poi dell’aumentare dell’ostilità tra le due Coree con le varie potenze (Usa, Cina e Giappone) indirettamente collegate a questa escalation di tensione. Sempre in Italia il ritorno in pompa magna del berlusca è un altro segno di Restaurazione, come dire sembra di essere ritornati indietro. Però la Restaurazione è anche un periodo in cui il potere va all’attacco certamente, blocca il nuovo che avanza, ma comincia ad affievolirsi e a consumarsi pian piano, a chiudersi in un bunker chiudendo gli occhi di fronte ai tanti cambiamenti della nostra società, insomma la Restaurazione paradossalmente fa esaurire il potere ed infatti essa non dura più di tanto, gli storici fecero finire questo processo storico nel 1830-31 con i primi moti carbonari e rivoluzionari, anche se a mio parere la vera fine si ha con i vari moti e rivoluzioni europee del 1848.
Comunque sia la Restaurazione è un periodo fondamentale, senza il quale il nuovo non potrebbe sedimentarsi, infatti le nuove idee che entrano nella società, in una prima fase non hanno nulla di pratico, ma semplicemente ideale, certo mettono in subbuglio il vecchio sistema, ma non avendo un’organizzazione, non essendo strutturate, perdono sempre la loro spinta propulsiva iniziale. Così in questi periodi reazionari, il vecchio potere riemerge per l’ultima volta ed il nuovo ritorna sottotraccia nell’underground, ma ciò  permette ai nuovi ideali di organizzarsi meglio nella difesa, capire i propri punti deboli e cercare strategie per abbattere il vecchio; grazie infatti al rafforzarsi del nemico, il nuovo può sedimentarsi e strutturarsi. Senza il vecchio potere a contrastarlo, il nuovo sarebbe un insieme di ideali confusi, una semplice moda passeggera.



Vediamo come questo processo si è svolto nel passato e come si ripeta secondo la teoria dei flussi e riflussi storici. Prenderò come esempi tre periodi storici non casuali, ma allineati alla visione ciclica del calendario Maya proposta da Calleman, secondo cui dovremmo essere attualmente nella seconda notte:
il periodo storico conosciuto come Restaurazione e dove questo termine è nato, come abbiamo detto, copre un periodo che va all’incirca dal 1814-1815 (anno d’inizio del congresso di Vienna) al 1830-1831, meno di due decenni. Esso corrisponde guarda caso precisamente alla seconda notte del Planetary Underworld, l’era materialistica, seconda notte che ha una durata che va dal 1814 al 1834, la stessa notte in cui siamo noi da un punto di vista microcosmico attualmente, perché la Nona Onda per il resto ha come dire già concluso il suo “percorso”, ma questo lo vedremo meglio successivamente.
La rivoluzione francese è stato un fiume in piena che metteva in discussione una concezione di potere e rapporti tra gli uomini millenaria e nonostante fosse stata preceduta da una vasta letteratura di filosofi (Voltaire, Rousseau ecc.), da diversi seguaci e da un certo radicamento culturale (gli enciclopedisti, la nascita della massoneria), rimaneva sempre qualcosa di ideale e poco pratico e relegato sempre all’interno di un’elite. Queste personalità, un po’ come le persone che attualmente vedono l’assurdità del sistema in cui vivono, erano sicuri della fine del vecchio sistema, della sua ingiustizia, ma non erano organizzati e non facevano davvero breccia nel popolo, ma un seme era stato comunque gettato e ciò permise a molte società segrete e uomini influenti di prendere la palla al balzo e far scoppiare la miccia che esplose nel paese con la monarchia più opulenta e corrotta dell’epoca, ma anche culturalmente più influente dell’occidente del periodo, la Francia. Era un movimento così allineato con lo spirito dei tempi, ma ancora così idealista e poco pratico ed anche potremo dire, sfrontato nel voler affrontare monarchie e poteri millenari, che nonostante Napoleone, una delle figure più carismatiche della storia, fece sue le aspirazioni rivoluzionarie (imbastardendole e inciuciandole con il vecchio, così da renderle accettabili e facendo perdere loro, carica eversiva), l’aspirazione rivoluzionaria fu costretta ad essere messa in naftalina per diversi decenni ed i vecchi poteri dopo la sconfitta di Napoleone, si riorganizzarono e si garantirono ancora per un po’ la loro sopravvivenza o meglio i più furbi cercarono di guadagnare tempo per cercare di adattarsi al nuovo mondo che aspettava solamente di emergere. La Restaurazione una volta finita, non fece altro che far diventare più pratici e facilmente accettabili all’occidente, gli ideali rivoluzionari, che poterono finalmente sedimentarsi nella realtà, materializzandosi nella nascita dei moderni stati democratici laici che nacquero come funghi dappertutto, persino nella nostra Italia latifondista e clericale e successivamente nel ripudio del razzismo, nell’apertura delle frontiere e in un’evoluzione tecnologica vertiginosa, fino ad arrivare alla dichiarazione dei diritti dell’uomo, alle moderne costituzioni, al welfare state, il femminismo e la liberazione dei costumi, tutto conseguenza di quei nuovi ideali.
Tutto questo periodo rivoluzionario e di restaurazione che ha forgiato il mondo moderno, secondo la visione di Calleman, corrisponde al primo giorno e alla prima notte (rivoluzione- periodo dal 1755 al 1794) e al secondo giorno e seconda notte (restaurazione – periodo napoleonico, congresso di Vienna e ritorno dell’ ancien regime, 1794-1834) del planetary underworld.
Nel Galactic Underworld, il primo giorno e prima notte (rivoluzione) corrispondono agli anni 1999-2000 più o meno, gli anni dell’ascesa dei movimenti no-global, dell’accusa verso le multinazionali, di nuovi autori presi come guru, da Naomi Klein con il suo best-sellers “no logo”, a Noam Chomsky, tutte persone che fecero prendere consapevolezza alla gente dei pericoli di un mondo globalizzato, dello sfruttamento di manodopera giovanile delle multinazionali, multinazionali che si capì divenire le vere nuove potenze del nostro mondo, multinazionali spesso il cui pil era superiore a quello di molti stati nazionali, da qui nacque tutta una letteratura anche sul boicottaggio alimentare, sugli ogm, sulla possibilità di cambiare abitudini alimentari, si cominciò a chiedere trasparenza sul commercio delle armi e a boicottare le multinazionali che lo favorivano e lo slogan di accusa verso l’occidente che rappresenta il 20% della popolazione mondiale e utilizza l’80% delle risorse, divenne la frase slogan di tutti i giovani alternativi, i cosiddetti frichettoni. In quel periodo ricordo riemerse anche Grillo grazie a tele + che gli ridiede una seconda giovinezza grazie ad una riacquistata popolarità anche tra le nuove generazioni, infatti da quegli anni in poi comincerà la sua tradizione dei  “discorsi di fine anno”, parodiando quelli del presidente della repubblica.
Il secondo giorno e seconda notte (restaurazione) corrispondono alla fine di queste nuove spinte propulsive (che si stavano manifestando anche nell’ascesa di internet che usciva dalla sua era infantile con i primi programmi peer to peer di download e condivisione ecc.) e corrispondono agli anni 2001-2002. Nel 2001 a Genova si ebbe la fine simbolica dei No-global, che dopo la morte di Carlo Giuliani scomparirono letteralmente e personaggi come Angeletti e le tute bianche, che stavano cominciando ad avere forte influenza politica nella sinistra e ad orientare voti nell’elettorato, scomparvero dalla scena mainstream e cominciarono a venire ricordati ed associati ai fatti di Genova. L’11 settembre ricompattò il mondo, unito con l’America, favorendo politiche reazionarie e conservatrici e liberticide (patrioct act) e l’inizio delle guerre preventive (vedere Iraq). Tutto questo però non fermò ciò che si era sedimentato alla fine del secondo millennio, anzi rese le aspirazioni di quelle persone più pratiche e meno ideali e molte aspirazioni di quelle persone tutto sommato sono divenute realtà, infatti gli Ogm se sembravano la nuova frontiera dell’alimentazione, oggi sono dichiarati nocivi (ciò non vuol dire che non esistono più, ma non hanno più l’appoggio dell’opinione pubblica e di una gran parte della scienza) ed anche la conoscenza di ciò che mangiamo e la loro provenienza è un fatto fondamentale ed obbligatorio in ogni prodotto che acquistiamo. L’occidente poi sta perdendo sempre più potere e molte nazioni stanno ridiscutendo il concetto di democrazia e di etica del nostro sistema economico, in maniera molto più pratica (dovuta alla crisi) di quanto poteva fare un no global, anche grazie ad internet che permette di contrastare l’informazione mainstream dei media tradizionali che sono costretti ad adattarsi, riuscendo a loro sempre più difficile mentire senza essere scoperti, infatti i meccanismi di disinformazione (quelli tanto cari ai no-global) sono divenuti più o meno conosciuti da una buona parte di popolazione, almeno quella mediamente istruita.
E così arriviamo ai nostri giorni. La Nona Onda si è conclusa il 28 ottobre 2011, ma seguendo il ragionamento di Marco Fardin, in realtà per sedimentarsi, o meglio espandersi a livello microcosmico (uomo) per capirci, ha bisogno di tempo e così sempre a livello di percezione umana, il periodo che va dal 9 marzo 2011 al 28 ottobre 2011, in realtà sarebbe il primo giorno della nona onda, almeno a livello frattale e guarda caso è stato un periodo molto rivoluzionario, come ogni primo giorno, con gli indignados, il movimento occupy Wall Street e le varie proteste diffuse come mai accaduto prima a livello globale, per non parlare delle varie “rivoluzioni” del Nordafrica e dei paesi mediorientali, che hanno portato persino paesi teocratici e maschilisti come l’Arabia Saudita, a indire riforme che permettessero l’entrata delle donne in politica, proprio per paura di questa onda rivoluzionaria che sembrava dovesse spazzare in un batter d’occhio l’intero potere, in più l’abbandono e la messa in discussione da parte di alcune nazioni dell’energia nucleare a causa del disastro di Fukushima che nell’underground ha fatto emergere tantissimi personaggi con le loro proposte sulla free Energy che si sono cominciate a discutere anche a livello accademico. Per la verità con l’ascesa di Monti e la fine di spinta propulsiva degli indignados, di Occupy wall street, degli Anonymous e l’inizio di una fase maggiormente belligerante e scarsamente rivoluzionaria nei paesi arabi, questa spinta rivoluzionaria è sembrata cessare proprio alla fine del primo giorno (fine ottobre-inizio novembre 2011), ne già parlammo in passato, ma in realtà era una semplice pausa, una specie di sedimentazione, non certo restaurazione, perché nella prima notte (gran parte del 2012) ho cominciato a vedere una maggiore praticità anche tra i cosiddetti complottisti che cominciavano a parlare di disclosure e ad abbandonare il solito pessimismo cosmico. In Italia il 2012 per quanto apparentemente passivo e stagnante, in realtà ha permesso l’ascesa politica dell’M5s ed il suo trionfo alle elezioni di febbraio 2013.
Ecco cosa scrive Marco Fardin, a proposito, sulla pagina facebook riguardo questo nostro periodo, cito naturalmente Fardin perché è il principale esperto in Italia del calendario Calleman ed anche per questo consiglio di visitare il suo blog a cui potete accedere tra i link consigliati:

“Nella 9 Onda del Tun ci troviamo in una fase (tra l’8 febbraio e il 30 settembre 2013) corrispondente ad una 2 Notte, che è sempre il periodo della restaurazione. Nella 7 Onda questo fu il periodo 1814-1834: in quel caso, pur tornando al potere le vecchie monarchie dopo il periodo napoleonico, ormai gli ideali della rivoluzione erano stati seminati, tanto che nel 3 Giorno (1834-1854) ci furono le rivoluzioni del ’48. Il parallelo con quel periodo, stavolta per far emergere l’Unità o Co-creazione consapevole, è evidente: da un lato abbiamo la massima chiusura del potere costituito (come in Italia o negli U.S.), il trionfo delle corporations, dall’altra il risveglio progressivo di milioni di persone. Dobbiamo scegliere a quale “timeline” dare credito.”

Come già ho detto in passato, seguo questa visione ciclica ben esposta da Fardin, perché appurata la verità dei flussi e riflussi storici e della ciclicità del tempo, attualmente la visione ciclica della storia di Calleman mi sembra la più illuminante ed incredibilmente precisa che ci sia, sincronicamente perfetta. Molte tradizioni esoteriche hanno nel passato usato gli stessi strumenti che oggi utilizza ad esempio Calleman, ognuno ha i suoi metodi e nessuno è giusto o sbagliato per forza. La sincronicità del calendario di Calleman, come dire aggiornato ai tempi attuali, ha permesso ad esempio a Marco Fardin di scrivere l’8 febbraio 2013 ed in realtà affermare già i mesi precedenti (e ci sono video a dimostrarlo), che nella prima metà del 2013 l’Italia sarebbe stata tra i paesi protagonisti nella scena mondiale, con enormi cambiamenti, ma anche con apparenti passi indietro, ecco cosa ha scritto sempre Marco Fardin l’8 febbraio 2013:

“Oggi, 8 febbraio 2013, nel processo frattale di espansione della 9 Onda (13 periodi di 234 giorni ciascuno, la durata della 9 Onda stessa), entriamo nel quarto periodo, corrispondente alla 2 Notte: essa rappresenta la restaurazione, ma anche la stabilizzazione, la forma – l’esaurimento del vecchio al fine di aprire la strada al nuovo, per quanto riguarda il radicamento della Coscienza d’Unità. Aspettiamoci quindi un apparente “ritorno indietro” per i prossimi mesi, necessario però a far prendere concretezza e ad ancorare la capacità di creare insieme in base all’Unità Interiore: meno proclami e più azioni”.

Anch’io tenendo in conto questa visione, ecco cosa scrissi il 17 febbraio 2013 in un messaggio di risposta sotto un articolo dedicato a Ratzinger:


“…diversi studiosi di Calleman, tra cui naturalmente Marco Fardin, stanno prendendo in considerazione l'idea che se la nona onda ha concluso il suo ciclo, a livello frattale, microcosmico e quindi tenendo in riferimento l'uomo, ancora è lontana da concludersi e quindi il periodo che va dal 9 marzo al 28 ottobre 2011, della durata di 234 giorni è stato il primo giorno della nona onda e quindi dall'8 febbraio siamo nella seconda notte e le cose sembrano corrispondere. Insomma ogni giorno o notte durano 234 giorni, rispetto ai 360 del galactic (ha più senso così). Se il secondo giorno del galactic underworld abbiamo avuto l'11 settembre, nel secondo giorno dell'universal underworld abbiamo avuto un mini-11 settembre con uccisione dell'ambasciatore americano in Libia, 11 anni dopo il 2001, che ha avuto molti più effetti di quelli che si vedono all'esterno (probabilmente fine della carriera della Clinton e di Petraeus della cia che se non sbaglio erano indagati per quei fatti, insomma un cambio di vertice). Il secondo giorno e notte in genere e reazionario e violento e il nuovo è sottotraccia, nel planetary underwlrld infatti è stato l'anno della controriforma del congresso di Vienna, ma anche l'anno dei primi moti nazionali indipendentisti e della nascita della carboneria e sette segrete associate.”

L’assonanza con l’11 settembre poi si è manifestata ancor di più con i fatti di Boston e con alcuni flussi e riflussi storici che rimandano come visto in alcuni articoli precedenti, al 2001, secondo giorno del Galactic underworld secondo Calleman.
Come ho anticipato ad inizio articolo, nel mainstream ci sono alcuni segnali che indicano settembre (oltre a questa visione particolare della Nona Onda), come periodo in cui si concluderà questo periodo di Restaurazione. Beppe Grillo è uno di quelli ed infatti ha previsto a fine aprile, che questo governo di restaurazione crollerà entro settembre-ottobre o che almeno in quel periodo l’Italia entrerà in una crisi economica spaventosa che porterà il governo a non riuscire a pagare pensioni e stipendi.
A mio parere dopo quest'estate, inizierà un periodo di rivolte e come dire rivoluzionario, molto più pratico, destabilizzante e meno idealista di quello avvenuto nel 2011. La falsa pace politica raggiunta dai partiti con l'inciucio, terminerà. Specularmente è un periodo che richiama i moti del 1848 (terzo giorno planetary underworld) ed il periodo rivoluzionario italiano, prima della sua unità nazionale, quindi come dire nel terzo giorno finirà il periodo di restaurazione, ma vedremo lo straniero incazzarsi ancor di più e mostrare la sua vera faccia, in un riflusso storico dove i vecchi austriaci potrebbero attualmente essere la Germania o l'Ue. 
Insomma la visione di Calleman a mio parere risulta utile per districarci in questi caotici tempi e vedere al di là della nebbia un certo disegno, un certo processo, che anche se non sembra, nel caos attuale, ci sta portando dritti verso una meta ben precisa. Tutto è ciclico nell’universo.

2 commenti:

  1. Hai fatto bene a parlare di "restaurazione", e non di "reazione", dal momento che il primo termine si riferisce più a un "restyling" che a una difesa conservatrice dei propri privilegi. Anzi, a dir la verità, quest'ultima, quindi la reazione, è compresa nella restaurazione. E' un atto di mantenimento delle proprie posizioni di rendita, facendosi però "belli" agli occhi della pubblica opinione (e in questo non sfugge nemmeno il M5S di Grillo che, come sappiamo, non è certo rivoluzione allo stato puro...)
    C'è anche da dire che, data la serratezza dei tempi e la strettezza dei cicli, restaurazione e rivoluzione possono anche "accavallarsi" ed essere quasi al limite della contemporaneità. Di certo non i tempi dilatati dei secoli scorsi.
    Per quanto riguarda la situazione italiana, c'è da dire che la nostra italietta tanto dileggiata, dal punto di vista degli equilibri di potere del regime occidentale, è importantissima, come ben si sa, quanto gli USA e l'UK e, anzi, non mi stupirei di scoprire che lo è ancora di più. Se viene giù l'Italia mi sa che viene giù tutto l'occidente. Ecco perché viene così "puntellata" varando un governo Bilderberg dopo l'altro come niente fosse rieleggendo anti-costituzionalmente lo stesso presidente della repubblica, il quale, nella mia immaginazione , è sempre come nella seguente foto

    http://www.dagospia.com/img/foto/08-2012/giorgio-napolitano-giovane-183689.jpg

    Sempre pronto a consultarsi con chissà chi, a ricevere direttive, presidente di una repubblica con più di 100 basi militari USA-Nato, un record assoluto in Europa.

    RispondiElimina
  2. Commento condivisibile al 100%, oltretutto in Italia c'è anche il Vaticano, quindi l'ago della bilancia non solo dal punto di vista politico, ma anche spirituale.

    RispondiElimina