Esiste una grande tradizione di fiabe e come sappiamo questi tipi di
racconto lungi dall'essere solamente "da bambini", in realtà
racchiudono significati universali, utilizzando modelli archetipali e simbolici
semplici e diretti, ma la semplicità non è più di questo mondo da parecchio
tempo e la fiaba viene interpretata in maniera superficiale e quasi mai in modo
pedagogico. Jung affermava che come altri prodotti della mente umana, quali i
sogni, i miti, le credenze, le fiabe sarebbero parte dell'inconscio collettivo
e apparterrebbero all'umanità intera, in quanto create dalla psiche, al pari di
altri archetipi o immagini primordiali, in un eterno susseguirsi,
indipendentemente dai luoghi e dal tempo.
Si tratterebbe, quindi, di creazioni universali che ritroviamo in ogni parte
del mondo pur con differenze e variabili diverse. Inoltre, in ogni fiaba che
non sia letta nella sua forma scritta, qualsiasi narratore tende ad aggiungere
od omettere qualcosa di proprio, contribuendo così a elaborare ogni volta una
nuova, personale narrazione di una storia appartenente a un lontanissimo
passato.
La figura del mostro è sicuramente uno dei personaggi che appare spesso
nella fiaba, anzi è una figura d’obbligo; mostro inteso come cattivo, come la
parte oscura della nostra psiche, le nostre paure che si materializzano e che
si possono incarnare nella strega cattiva di Hansel e Gretel, nel lupo in
cappuccetto rosso ecc. Il mostro si nasconde sempre, non è mai chi crediamo che
sia, crea un vero e proprio trauma al
protagonista della fiaba ed anche ai bambini che l’ascoltano, ma è un processo
di purificazione necessario, un primo passo per discernere il bene ed il male.
Ricordo ancora con vividezza come la mia insegnante in prima o seconda
elementare, ci raccontò la favola del pifferaio magico, ricordo che mi misi a
piangere, sconvolto per la fine che facevano i bambini. La credevo una storia
reale, piangevo e tremavo di paura e chiedevo conforto a mia madre, forse a
causa di quella fiaba che mi è nata una certa repulsione e paura per i topi.
Il 20 aprile 2013 l’Italia ha vissuto un evento archetipico che non ha
paragone e per questo molto traumatico, il lupo cattivo si è completamente
svelato o per usare un esempio più “pop”, gli alieni di “essi vivono” nascosti
sotto spoglie umane, si sono rivelati per quello che sono.
Nell’articolo “il fattore 11” e nei diversi articoli del
passato recente ho continuamente parlato di morte della politica, che almeno
fino ad oggi è stata per lo più simbolica e relegata soprattutto ai paesi dell’Europa
meridionale, Italia in primis, il nostro paese è infatti centro di diverse energie e laboratorio di
sperimentazione come già spiegato, simbolo del Sud dell’Occidente e luogo
simbolico dell’inizio del potere e dell’ideologia dell’Occidente insieme alla
Grecia (democrazia della polis greca e la sua controparte, ovvero l’impero
romano il cui diritto e tutt’oggi seguito e preso come modello di ispirazione).
l'aquila imperiale romana è tutt'oggi simbolo di potere ed infatti è il sigillo degli USA |
In questa giornata e mezza, milioni di italiani hanno visto i loro politici
appoggiare Berlusconi, riesumare per la prima volta nella storia della nazione
italiana un presidente della repubblica, mostrare la totale indifferenza e
lontananza dal popolo, non solo gli elettori di sinistra, ma anche di destra,
certo è che in genere chi vota sinistra sente in una maniera più passionale la
politica è maggiormente attivista, le grandi piazze sono per lo più riempite
sempre dai partiti di sinistra, quindi il maggior trauma è rivolto a loro.
Il 20 aprile 2013 per milioni di italiani è stato simile all’esperienza che
ho avuto io da bambino quando ho ascoltato la storia del cattivo pifferaio
magico, ma può essere paragonata anche a quando un bambino scopre che Babbo
Natale non esiste.
In più visto che gli ultimi miei articoli sono stati proprio sui corsi e
ricorsi storici, si è resa cosciente in milioni di persone la ciclicità della
storia e del potere che riesuma se stesso ciclicamente. La foto qui sotto,
che riporta un articolo di giornale datato 1992 (data che chi frequenta questo blog conosce bene), non ha bisogno di spiegazioni e sta facendo il giro della rete.
La novità sta nella presa di coscienza di milioni di elettori che si trovano
dispersi, illusi, spaventati e preda del lupo cattivo e che prendono coscienza
di una realtà inconsciamente già percepita, ovvero della falsa contrapposizione
“destra e sinistra” e della morte della politica, questa volta in technicolor,
che irrompe nel mainstream.
E così davanti alla foto traumatica di Bersani che abbraccia Alfano, di
Piero Ricca che si finge un attivista del pd di Torino, facendo confessare a
Fassino che Rodotà non è stato votato solamente perché lo ha proposto l’m5s e
solo quindi per motivi di tattica politica, la contestazione a Franceschini
davanti ad un ristorante da parte di persone appartenenti al suo stesso partito
(il pd), di Berlusconi ridente, che vota con entusiasmo uno dei più vecchi
comunisti d’Italia, lui platealmente anti-comunista e che fino a sette anni fa
insultava Napolitano, di un presidente che dovrebbe trovarsi ancora in carica a
95 anni, ecco di fronte all’assurdo, agli sforzi che la politica ed il potere
fanno per sopravvivere, milioni di italiani questi giorni si sono svegliati da
un incubo, hanno capito di essere cibo per il lupo cattivo, semplici numeri che
servono alle loro tattiche e manovre politiche.
Mondart nel suo blog afferma che sia una fase necessaria per rendere per
così dire l’m5s non corruttibile davanti alla gente, visto il prossimo collasso
finanziario e gli scandali che aumenteranno sempre di più ed in effetti vedendo
la politica suicida di questi signori, uno qualche domanda se la dovrebbe fare.
Io semplicemente senza andare al di là di questo pensiero, vedo il potere in
Italia per la prima volta nella sua storia chiudersi in un bunker (come
rilevato da molti pensatori), togliersi la maschera e mostrarsi nudo; rischiare
totalmente la sua credibilità, pur di guadagnare un po’ di tempo e non
consegnare il paese a forze che non sono state mai nei banchetti del potere nel
passato. Perché oramai anche il più cieco si rende conto che non solo in
Italia, ma nel mondo, ci troviamo davanti a trasformazioni epocali che stanno
riscrivendo completamente la nostra realtà.
Parlando di ciclicità storica, questo periodo oltre al 1992, ci riporta alla
repubblica di Salò, agli ultimi giorni del fascismo, che incurante della sua
sconfitta, continuava a tener vivo il conflitto in Italia e a cercare di
mantenere i suoi privilegi, pur se ridotti ad un minimo territorio. Purtroppo
il vecchio tenta sempre gli ultimi colpi di coda, non si arrende mai
spontaneamente.
Come affermato nella prima parte dell’articolo, l’Italia rappresenta il sud
dell’occidente ed il sud archetipicamente è quello più passionale, più
predisposto ai cambiamenti, riprendendo un concetto ben espresso nel blog
Thesynopticon. Al nord il sistema in auge funziona, ed in piccolo viene
riproposto in modo utopico e funzionante (i paesi Scandinavi, esempio di come
il nostro sistema liberista democratico attuale dovrebbe funzionare), il sud
invece essendo più “anarchico”, è portato a mostrare archetipicamente tutte le
contraddizioni di quel sistema (vedere Italia e Grecia che rappresentano tutta
la fallacia della società del debito, degli sprechi e della corruzione). L’occidente
soprattutto sta subendo un’incredibile trasformazione che non a caso ha come
centro l’Italia, che rappresenta non solamente il sud, quello che in un futuro prossimo rappresenterà
la salvezza dell’Occidente, ora ci chiamano Piigs, ma alla fine di ogni ciclo
si ritorna al principio, si rovescia la situazione, si ritorna alle origini
dell’Occidente, della costruzione del suo pensiero: Grecia e Italia,
democrazia, potere e diritto romano.
La trasformazione in realtà è più grossa e riguarderà anche l’Oriente (l’emisfero destro, il femminile), che dopo millenni di subordinazione sta emergendo e questo evento archetipale si manifesta nella sua ascesa economica e politica.
La trasformazione in realtà è più grossa e riguarderà anche l’Oriente (l’emisfero destro, il femminile), che dopo millenni di subordinazione sta emergendo e questo evento archetipale si manifesta nella sua ascesa economica e politica.
Vi lascio con un pensiero di Marco Fardin postato su Facebook sulla giornata
del 20 aprile 2013 secondo la visione del calendario Maya di Calleman:
“Oggi, 20 aprile 2013, nel Calendario
Maya profetico è il picco dell’8 Giorno dell’8 Onda (il femminile), il massimo
dell’energia di questo Giorno, quindi: non a caso oggi si chiude
definitivamente l’illusione della democrazia italiana.
Chiunque, oggi, a meno che non sia totalmente
obnubilato dalla programmazione mentale dei mezzi
di dis-informazione di massa,
vede che il potere, disperato, si è chiuso in se stesso.
Nessuno, credo, può dirsi contento della
situazione odierna, a meno che non risuoni con l’energia della 7 Onda, il
materialismo oscuro (potere), ben rappresentato dai politici che conosciamo (la
cosiddetta “partitocrazia”), i camerieri dei banchieri.
Dal punto di vista della 9 Onda, la Coscienza d’Unità,
invece e contemporaneamente, è possibile scorgere in questa situazione la fine
del credito dato a questo livello di Coscienza, il materialismo oscuro,
appunto, anche se esso – ma ancora per poco – gode della forza dello status
quo, l’occupazione delle leve del potere, che ora è completamente evidente.
Il re è nudo.”
Ecco Francesco Giuseppe d'Austria, un altro ottuagenario rimasto "fino alla fine" (del vecchio sistema, con tutti che s'aggrappavano a lui)
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Giuseppe_I_d'Austria#Gli_ultimi_anni:_la_prima_guerra_mondiale_e_morte
Ottime aggiunte!Corsi e ricorsi storici, anche perchè l'ascesa di Hitler fu preceduta dal peggior crollo della borsa americana, la famosa crisi del 29 e dalla prima vera crisi economica occidentale moderna, proprio come l'attuale crisi che viene spesso paragonata a quella del 29.
RispondiEliminaOltre ad Hitler- Grillo (in modo speculare ed archetipico naturalmente, i due personaggi per il resto non hanno nulla in comune), anche la Merkel nei vari corsi e ricorsi storici, rappresenta la Germania degli ultimi secoli, quella che con le sue manovre ha messo sempre in rischio e conflitto l'Europa, quella che ha scatenato esteriormente le due guerre mondiali, quelle della guerra di Prussia, ed ora accusata di dittatura economica, con Nigel Farage che in un discorso fa proprio questo paragone storico, del ritorno della Germania come causa scatenante dei conflitti.
A mio parere e vorrei la tua opinione, vedo che negli ultimi anni i corsi e ricorsi storici stanno aumentando vertiginosamente, come se ci trovassimo proprio alla punta della spirale di Mckenna e quindi il ripetersi ciclico è come dire più veloce e vertiginoso.
Mah, sai, possiamo ipotizzare si giunga a un periodo dove il ritorno di diversi archetipi storici di diversi tempi nello stesso tempo faccia sì che la coscienza collettiva cominci ad accorgersi che qualcosa di anomalo stia succedendo. Ma ciò sarà solo l'inizio. Prima di giungere al momento di non tempo, infinito presente, alfa e omega che coincidono. McKenna aveva teorizzato che nella famosa "punta della spirale", da lui chiamata "onda temporale zero", si sarebbe entrati in risonanza archetipa col momento della nascita della vita, o dell'uomo, sulla Terra, o addirittura del Big Bang. Penso c'avesse troppo "spaziato", io mi limito a pensare alla fine degli assetti di potere come li conosciamo da tremila anni, solo che mi domando come connettere diversi elementi su cui da un po' poniamo l'attenzione: la "fine ciclo", il "ristagno dell'occidente", la potenza esponenziale e sempre più capillare delle reti di comunicazione-informazione, questi flussi e riflussi, il "disclosure."
RispondiEliminaPer esempio, come si connettono questi flussi e riflussi con la sensazione di essere "alla viglia di qualcosa di grosso" che dura da un po' di anni (e in cui è stato sfortunatamente incluso il 21/12/12 per la gioia degli scettici) e cosa c'entrano con quelle cadute di imperi e crolli finanziari prossimi venturi?...
Voglio profetizzare, cambiando discorso, che tra breve vi sarà un altro marzo 1994, l' "uomo nuovo che avanza", la "novità in politica" che diventa presidente del consiglio: Matteo Renzi.
E, tra l'altro, questo momento, oltre che col 1992-93, risuona anche con l'inizio del 2008. Infatti, pensando ai nomi dei due più noti trombati, dopo Rodotà, alla presidenza della repubblica, Romano Prodi e Franco Marini, torno al febbraio-marzo 2008, quando cadde il governo Prodi e fu affidato all'allora presidente del senato Franco Marini l'incarico, non andato in porto, di formare un nuovo governo.
Chissà quante altre cose ci sfuggono.
A me piace pensare, come devo aver già detto, che non siano eventi che si assomigliano ma lo stesso evento che ritorna, visto da un'angolazione diversa, come la stessa cima di un monte vista da punti diversi.
Aggiungo: chissà quante cose ci sfuggono di avvenimenti analoghi risalenti ai secoli scorsi. Cioè, tanto per restare nella logica del discorso, lo stesso evento come era stato visto secoli fa. E' una specie di "reincarnazione" di avvenimenti.
RispondiEliminaAvevo pensato anche io al nuovo che avanza, al 1994 come ricorso storico. Quella crisi ci portò al ventennio berlusconiano e credo che hai fatto centro nell'indicare Renzi, da molti ritenuto il "Berlusconi di sinistra". Gli eventi sono gli stessi ma speculari a mio parere, hanno l'archetipo, il simbolo uguale, ma sono visti all'incontrario come in uno specchio. Forse per ora non dobbiamo tanto aspettarci l'evento grosso, ma tanti piccoli eventi che gradualmente ci porteranno al cambiamento. Già rispetto a 2 anni fa tenendo in conto solamente l'Italia è completamente cambiata la percezione del concetto di politica e persino di potere, un vero cambio culturale che si è svolto con piccoli grandi eventi che hanno due date come simbolo, due piccoli traumi: "l'ascesa di monti" e "il crollo del pd e del sistema partitico". Ogni crisi è sempre più destabilizzante rispetto alla precedente. Anche riguardo il Vaticano o anche gli Usa, più che aspettarci un evento che porti il loro crollo immediato, bisogna aspettarsi tanti piccoli traumi che porteranno alla loro fine, persino l'impero romano nonostante da molti sia indicata come data simbolica della sua fine il sacco di Roma, poi il processo di smantellamento è stato più graduale e così l'Urss, il muro di Berlino è stato un evento traumatico per l'Urss, ma solo tre anni dopo nel 92 ci fu la sua totale smantellazione, certo oggi è tutto più veloce e quindi pur seguendo le stesse dinamiche passate, questi piccoli grandi eventi si distanzierebbero tra di loro di pochi mesi, perchè come tutti rimarcano "non c'è più tempo", oramai le azioni di governo soprattutto di natura economica riguardano mesi, addio piani quinquennali alla Stalin
RispondiEliminaSi, ad ogni modo, penso che vi sarà comunque un momento di "tempesta" ben visibile, citando un tuo articolo precedente.
RispondiEliminaChe veste prenderà questa tempesta non è dato sapere bene, chi parla di guerra mondiale, di collassi di vario genere, ma può essere che ci ritroveremo dentro senza nemmeno rendercene conto, oppure sarà un forte trauma collettivo, mah, chi lo sa.
Voglio autocitarmi:
tra breve vi sarà un altro marzo 1994
No, seguendo il discorso che facevo prima, vi sarà DI NUOVO, il marzo 1994, visto "da un'altra angolazione." Oppure si può anche scrivere che PERCEPIREMO DI NUOVO il marzo 1994, chiamandolo in un altro modo, dandogli un'altra data.
La cosa dei corsi e ricorsi storici è così evidente che poche ore fa al tg5 parlavano di Amato come possibile candidato del governo e hanno detto proprio "corsi e ricorsi storici" affermando che Amato già nel 92 governò proprio per una situazione di crisi e che si è ripetuto nel 2000 sostituendo il governo d'Alema in crisi. Visto che l'articolo sui flussi e riflussi del 92 ha una foto con Monti e Amato insieme, sperò che la predittività finisca e non sia corretta in questo caso, o che l'evento sia uguale ma senza Amato eeh!
RispondiEliminaCredo che il tuo ultimo intervento sarà attuale molto presto!