domenica 10 ottobre 2021

RESET

Il grottesco 2020 è passato e questo 2021 non ha la necessità di toglierci dal caos e dall'assurdo iniziato più di un anno fa. Ricordo che durante il periodo di lockdown stavo completando un articolo sul Covid-19. Avevo già scritto un bel pò di paragrafi e stavo collegando quella sensazione oramai divenuta mainstream, di grande reset, con i cicli zodiacali, proprio perchè il 2020 è particolare anche per il fatto che vari cicli sono iniziati e sono finiti. 
Da quando da ultra profano mi informo di astrologia, non ho mai visto una situazione così caotica ed intensa, mai visto un cielo astrologico così portentoso dove non uno, ma più eventi epocali si intersecano. Cicli di 20 anni che si concludono ed iniziano ed a loro volta fanno partire un ulteriore ciclo di 200 anni (congiunzioni Giove - Saturno in segni d'aria), un nuovo ciclo Plutone - Saturno che conclude quello iniziato nel 1982 per iniziarne un altro e tanto, ma davvero tanto altro.
Avevo pensato inizialmente (sempre mesi fa), di fare un tradizionale (in questi lidi), articolo sulle varie sincronie del Covid, ma a che pro, visto che diverse persone (alcuni egregiamente come il solito blog gemello civiltascomparse) hanno già affrontato tutto ciò?
Si trovano pagine e pagine sui portentosi cicli che vanno ad intersecarsi e a concludersi su quello che è stato letteralmente un anno spartiacque.
Questa lunga pausa è dovuta al fatto che la realtà ha preso il sopravvento, tutti quanti quest'ultimo anno infatti siamo stati presi alla sprovvista da una quantità di caos e stress da farci apparire i tumultuosi anni '10 come una passeggiata al chiaro di luna con tuoni in lontananza. Infatti quest'ultimo decennio oramai passato è stato personalmente per me difficile, anche se sono capitate tante cose importanti e belle per la mia crescita ed ha avuto come tutti tanti momenti oscuri. Il 2020 si è caricato di tutte le distopie e le brutture emerse negli anni 10 per presentarcele interamente senza un attimo di respiro e di pausa, in modo tridimensionale e sulla nostra pelle.
Sono tutte cose che già sapete quindi parlarne ancora sarebbe un modo per imprimerle in questo spazio digitale, per dire a me stesso che questo non è un blog pronto alla chiusura, anche perché questo articolo lo sto aggiustando e scrivendo da mesi, quindi voglio fare qualcosa di diverso ovvero parlare di qualcosa strettamente collegato, ma da una prospettiva che pochi fanno. Quei pochi illuminati qui in Italia nei lidi internettiani, si sono dati purtroppo alla macchia, ma hanno lasciato indubitabilmente un segno importante in me e nelle persone che li seguivano.
Ci sarebbe bisogno di loro ma intanto accontentatevi del bignami, della materia ultragrezza e imperfetta al massimo, che serve a dare uno spunto e ad influenzare persone più portate a parlarne. Questa materia grezza è ispirata in parte proprio da un ex blogger (con sorpresa ho visto che ha rilasciato da poco un articolo dopo anni) che non scrive più purtroppo e che aveva un suo spazio chiamato synopticon. Il fatto che con lentezza stia scrivendo questo articolo da mesi senza volerlo concludere, un pò mi fa essere felice in questo caso, perchè in questo modo posso aggiungere qualche postilla all'ultimo articolo del blog The synopticon con cui sono abbastanza allineato, almeno nella vaga idea di futuro che ci aspetta. Di quello che parlerò in seguito purtroppo quasi nessuno parla e non perchè sono concetti astrusi e difficili, semplicemente perchè si ama la via facile delle favolette new age o dei cavalieri bianchi che distruggeranno il deep state, tutto questo spesso oscura i veri ricercatori che cercano di fare un'analisi un pò più profonda.

I Blog finché internet esisterà, non tramonteranno mai, perchè sono un sistema che utilizza sia la scrittura che forme più moderne di trasmissione di un messaggio, ma è chiaro che molti blog vecchio stile ad esempio nel campo sincromistico, si stanno spostando spesso verso contenuti per lo più video o addirittura verso contenuti blindati e a pagamento o proposti in forma o con l'aiuto dei social network, questo rende più mordi e fuggi l'informazione, rende il tutto anche meno sacro come dire, però molti dicevano lo stesso quando nacquero i blog ed i forum sostituirono l'agorà pubblica. La cosa assurda è che ora i blog, i forum ed i siti vecchio stile vengono visti quasi come le vecchie biblioteche del tipo "come facevate a scrivere e a leggere così tanto via computer?". Più si va avanti e più il materiale diventa immateriale e non è un caso che Giove - Saturno iniziano un ciclo di congiunzioni in aria dopo 200 anni avvenuti in segni di terra. Infatti l'informazione da materiale (carta stampata, boom di alfabetizzazione, con boom di libri letti e stampati in tutta la storia umana, riviste, fumetti, i precedenti secoli sono stati l'esplosione della carta come mezzo di ricerca-informazione - cultura) diventa immateriale, anche l'economia diventa immateriale. Quest'ultimo decennio, soprattutto questi ultimi anni, ha portato ad un aumento incredibile dei pagamenti non cartacei e le monete elettroniche sono al loro pieno boom e si comincia a parlare di abolire il contante (già nei prossimi anni alcuni tagli di monete piccolissime, tipo i centesimi, scompariranno). Siamo una civiltà che è passata dall'analogico al digitale in un periodo brevissimo e quindi mi veniva in mente che questo riguarda ogni campo dell'attività umana, ad esempio le emozioni.
Se c'è un elemento naturale che può essere associato alle emozioni questo è sicuramente l'acqua. Senza citare una famosa ricerca che ha fatto il giro del mondo, del giapponese Masaru Emoto, sul fatto che le emozioni avrebbero un certo impatto sull'acqua, questo elemento è usato spesso nel cinema ed in tv per mostrare come attraverso di essa si trasmettano le emozioni, basti pensare il film "Minority report" di Steven Spielberg, dove i precog (esseri preveggenti che riescono ad intercettare emozioni forti come ad esempio i tentativi di omicidio) sono immersi nell'acqua per intercettare le emozioni violente, ma anche concentrandoci sulla vita di tutti i giorni, il nostro corpo manifesta le varie emozioni proprio con i liquidi, ad esempio il sudore quando siamo in ansia, la saliva, liquido seminale ecc.

L'acqua è anche associata ad un passaggio dimensionale o verso luoghi distanti, basti pensare la serie ed il film Stargate che tratta di un reparto militare segreto del governo degli Stati Uniti che ha scoperto un portale tramite il quale è possibile arrivare immediatamente in vari pianeti lontani anni luce e quando il portale si attiva simula una corrente/specchio d'acqua pronto ad essere attraversato. Acqua ed emozioni sono strettamente collegate in tutte le tradizioni del nostro pianeta.
Il leitmotiv del 2020 è stato proprio la mancanza di mostrare il proprio affetto in maniera fisica e tangibile. Dapprima potevamo salutarci solo tramite gomiti, ora ci viene detto che anche il gomito può essere parte del corpo soggetta alla trasmissione del virus (sic). Parole come distanziamento, lockdown, sono divenute di uso comune. La stretta di mano o l'abbraccio vengono viste con sospetto o proibite in pubblico. La situazione epidemica ha costretto le persone a non vedere parenti stretti ed amici durante le feste, ad annullare grandi eventi di unione e assembramento come concerti, cinema e teatro, una situazione simile come paragone fa venire in mente solo la guerra ed ha una portata epocale, soprattutto in una generazione ultra-consumistica che ha sempre vissuto di viaggi low cost in giro per il mondo (il numero di vlogger che fanno soldi su youtube sui viaggi che fanno nel mondo oramai sono una marea), continui assembramenti dovuti anche al concetto di globalizzazione che tra i suoi lati positivi aveva quello di permettere la libera circolazione di mezzi e persone. Infatti questi ultimi decenni sono stati un'epoca dove quelli che oggi tristemente chiameremo assembramenti, sono aumentati in tutto il mondo. I turisti per via della fine della guerra fredda e dell'apertura dei confini sono triplicati dappertutto. Quel mondo precedente ci appare ora quasi un eldorado, mentre ora sembriamo vivere in un mondo chiuso, asettico, ecco proprio non emozionale, o meglio le emozioni ci sono e forse anche più forti di prima, ma non possono essere espresse se non a distanza o digitalmente, un periodo di emozioni in caduta.

Il simbolo del segno dell'Acquario come sappiamo è quello di un uomo che ha con se una brocca piena d'acqua, che diventa "il portatore d'acqua" e quindi seguendo la tradizione esso diviene il portatore di emozioni, attenzione però perchè nell'Acquario, essendo un segno invernale, anzi il segno freddo per eccellenza, le emozioni si dice siano in caduta, ed infatti nell'immagine del "portatore d'acqua", vediamo le emozioni (acqua) esternalizzate, addirittura sparse, fatte fuoriuscire dalla brocca.
Sappiamo tutti che astrologi e semplici ricercatori da decenni cercano di dare una data di inizio dell'era dell'acquario. Molti pensando alla fine del calendario Maya, in modo simbolico l'associavano al 2012, mentre in precedenza molti davano l'inizio al 2000, solamente perché si inaugurava il terzo millennio, insomma nulla di davvero affidabile. Se si va avanti con la ricerca uno si rende conto che rispondere a questa domanda è superfluo e tutto sommato inutile, come lo è sempre stato dare date precise nell'avverarsi di eventi, anche perché se si studia l'archetipo del segno dell'Acquario, ci rendiamo conto che in modo sempre più forte ha cominciato a farsi strada a partire dagli anni '80 rafforzandosi di decennio in decennio, tanto che i ricercatori più intuitivi hanno cercato di inquadrare i nostri tempi come un'età ibrida pesci-acquario. 
Il segno dei pesci è al contrario di quello dell'acquario, un segno potremo dire che ama sognare, che "sta tra le nuvole", che nei suoi tratti estremi e negativi si trasforma in un fanatico dell'ideologia, della religione, un superstizioso, ma sa essere anche molto compassionevole ed emotivo a differenza dell'acquario che è un segno più individualista e razionale (non a caso viene visto come il segno della Scienza). Sembra quasi che l'archetipo portato dall'acquario si sia cominciato timidamente ad affermarsi con la rivoluzione scientifica già da qualche secolo e solamente negli ultimi decenni ha cominciato a prendere il predominio anche nella cultura.

Il movimento culturale per eccellenza acquariano negli ultimi decenni è proprio il cyberpunk nato negli anni 80 (e ora vedremo come mai dal punto di vista astrologico si afferma in quegli anni), decennio dove si sono sviluppate le spinte individualiste sia in economia che in altri ambiti della società, tanto che sono stati proprio gli anni 80 ad aver ucciso il secolo più ideologico della storia (il cosiddetto finale dell'era dei pesci), ovvero il '900. Gli anni 80 provocano una così forte attrazione e repulsione proprio perché le varie spinte collettive e popolari nate con la rivoluzione francese, sembrano essersi fermate e trasformate per darci uno sguardo di futuro maggiormente individualista. In questo senso il cyberpunk unisce l'amore o meglio l'attrazione verso il futuro, la scienza e le nuove invenzioni tipiche del segno dell'acquario (dominato dal pianeta della rivoluzione Urano e da Saturno) e il rischio di progressi distopici in grado di eliminare l'individualità che è sacra nell'archetipo Acquariano, che ricordiamolo, non è asociale, tutt'altro, anzi è formato da forti spinte umanitariste che spesso sfociano in azioni collettive che non hanno però spinte ideologiche e passionarie, da cui il segno vuole liberarsi. L'acquario è il segno delle comunità sociali, più che delle masse popolari nell'accezione marxista. In questo senso le sue battaglie quando riescono sono molto più concrete.
Avrete notato come nella nostra discussione escono spesso fuori gli anni '80 e non è assolutamente un caso, infatti ad inizio articolo ma anche nei precedenti e in altri lidi si è parlato della congiunzione Giove - Saturno che, come già detto, dopo più di 200 anni in segni di terra (ascesa del materialismo), si è avuta nel 2020 a 0° nell'acquario, quindi per la prima volta in un segno d'aria e questo avverrà per i prossimi 200 anni, ovvero le congiunzioni Giove - Saturno avverranno sempre in segni d'aria, eppure in questi 200 anni passati vi è stata un'eccezione a questa regola, ovvero proprio negli anni 80 si è avuta una congiunzione Giove - Saturno in un segno d'aria (Bilancia), l'unica di questi ultimi secoli, ne consegue che gli anni '80 ideologicamente o meglio in un certo sentire hanno cercato di anticipare il futuro dei prossimi 200 anni, tutto torna.
Ecco qui uno schema comprensibile:

1821 a 250 di Ariete, ultima congiunzione in Triplicità di Fuoco.
1842 a 90 di Capricorno, inizio Triplicità di Terra.
1861 a 180 di Vergine.
1881 a 20 di Toro.
1901 a 14° di Capricorno.
1921 a 270 di Vergine.
1941 a 80 di Toro.
1961 a 250 di Capricorno.
1981 a 9° di Bilancia.
2000 a 23° di Toro.


Si capisce come molti abbiano fatto confusione sulla cosiddetta età dell'acquario, promulgata ai quattro venti per la prima volta negli anni '60 con l'avvento del peace and love degli hyppie, credenza poi rafforzata dalla new age negli anni seguenti. Come mai? A mio parere il blog secretsun da una risposta molto interessante, ovvero perchè negli anni '60 nessuno teneva in conto che l'Acquario rimane un segno dominato anche da Saturno e quindi tutti tendevano a rafforzare la sua vocazione progressista (Urano) tralasciando la sua forte influenza saturniana che è forte ed in ascesa come nel segno del Capricorno. Infatti Saturno domina solamente due segni, ovvero il Capricorno (protagonista indiscusso del 2020) e appunto Acquario.
Saturno è il pianeta più temuto dello zodiaco, simbolo del tempo, della morte, delle restrizioni, tanto che fu fatto persino un film di successo in Italia di Ferzan Ozpetek ovvero "Saturno contro", che rimane potremo dire la "posizione" più temuta dagli astrologi. 
Acquario

Infatti se ci rifacciamo ai famosi archetipi vediamo che l'Acquario come segno è opposto al Leone dominato dal Sole, simbolo di regalità, del potere che cerca di espandersi ed infatti nella tradizione, antropomorficamente, il Leone è simbolizzato da un uomo regale che emana potere, mentre l'Acquario in genere è stilizzato come un uomo con pochi stracci, potremo dire povero ed è proprio su questi due archetipi che sono nate tante fiabe, storie ed anche film sul "principe ed il povero" ed è in linea anche con le ispirazioni e le credenze dell'acquario che è un segno contro la gerarchia, anche per questo motivo la coscienza collettiva ha promulgato l'età dell'acquario come un'età "dell'amore" e della libertà, anche perchè se quella dei pesci è stata "l'età delle credenze", la successiva proprio per le caratteristiche del segno è un'età che supera tutte le ideologie o al massimo le usa in maniera utilitaristica e maggiormente concreta. E' un'età in cui c'è l'amore verso l'umanità che però viene traslato dal "noi", all' "io". Non è più una questione di credenze o classi sociali, ma di individualità che diviene sacra ed ecco del perché nel cyberpunk e le varie rappresentazioni da esso influenzate come i Borg di star trek, esseri cyberpunk con l'individualità eliminata, oppure Matrix, dove l'umanità è coltivata in campi sterminati ed usata come batteria, è fortemente presente il concetto di annullamento di individualità che è il vero terrore e sfida dei nostri giorni. 
Tutte le rappresentazioni del futuro essendo ispirate dallo spirito dell'acquario che è il segno della scienza e del progresso, sono tutte rappresentazioni spesso di un mondo distopico dove l'individualità è eliminata o resa violenta ed infantile (1984 di Orwell oppure Arancia meccanica) o regredita allo stato animale o tribale (Mad Max ad esempio). Persino nelle rappresentazioni più ottimiste (il mondo futuro di star trek dove l'individualità é sacra e si sono superate le guerre e le malattie), il mondo è semi-ateo e vede la spiritualità come qualcosa di individuale o misterioso. Ma anche nel mondo di star trek la federazione appare come un complesso militare con un autoritarismo progressista. 
La lotta tra macchine ed individualità e tutto il discorso sull'alienazione dei sentimenti sono tipiche sfide acquariane, infatti il famoso astrologo dell'antichità Retorio, vedeva il segno dell'acquario come nekrodes ovvero simile ad un morto, timido e riservato ed infatti se Acquario è il domicilio del signore del karma e del tempo Saturno, invece il Sole, quindi l'ego è in esilio in questo segno. Quindi altro che peace and love verrebbe da dire, nelle sue propaggini negative l'acquario è uno che tende ad esternalizzare i sentimenti, metterli in pubblica piazza (i social), per analizzarli sotto il microscopio e non farsene dominare. Potremo dire che ama una società senza germi che siano emozionali o batterici ed in effetti riflettendo su questo a me era salito uno sconforto enorme, riflettendoci però non sono forse le emozioni il mezzo in cui i demoni riescono a manipolare l'uomo e a tenerlo in schiavitù? Non è forse il loro cibo principale? Non sarebbe forse bene riuscire a dominarli senza naturalmente che questo processo assomigli a forme di psicopatia e cinismo, ma in realtà di saggezza ed analisi accurata degli eventi da cui non farsi travolgere? Forse è questo il motivo del perchè una società in cui il sole la nostra Star è in esilio, porterà al crollo di tutto lo star system e a forme artistiche legate all'esaltazione della personalità? Guardatevi un pò in giro, tralasciando la situazione dell'industria cinematografica ed in generale delle varie arti finita in una catastrofe incredibile nel 2020, anche se molto lentamente ad esempio l'industria cinematografica stava comunque perdendo sempre più presa e spettatori già da parecchi anni, ho fatto parecchi articoli su questo. La musica è da decenni che ha avuto questo sconvolgimento di distruzione di icone o al massimo ritorno al passato.
Hollywood Walk of Fame*

Apriamo una parentesi che riguarda l'estabilishment musicale perchè come detto in passato, ciò che avviene all'interno dell'industria musicale e ciò che avverrà in futuro a tutti gli altri ambiti artistici e non solo: il mercato musicale è artificialmente indotto, è un ologramma, quasi non esiste più. Si basa per lo più su passione e piccole etichette che decidono di andare avanti nonostante le major oramai prendano i "nuovi talenti" nei vari talent show, perchè in una società dove è possibile avere tutta la musica creata da mente umana in maniera gratuita disponibile con un clic, appunto che bisogno hanno le big tech e le grandi industrie di investire soldi su veri talenti e gente sconosciuta, di girare per locali ed altro? Preferiscono la pappa pronta, ovvero talenti solamente tecnici ed asettici con un successo già indotto e manipolato dalle tv, tutti dalle voci uguali, senza un vero messaggio, senza una spinta innovativa, se non guadagnare "mi piace". Hanno già le loro milioni di ragazzine/i che li seguono sui social e sui reality talent della tv, quindi non è neanche un investimento ma un guadagno sicuro che porta il mainstream a pubblicizzare gente costruita, che non ha fatto la minima gavetta e che non ha nessuna cognizione musicale media, quindi praticamente nel mercato musicale non esiste più concorrenza, è quasi sparito il concetto di mercato. Se almeno in passato esistevano i big ed anche i gruppi piccoli spesso aiutati dai grandi o dalla successiva nascita delle etichette indipendenti, oggi si è tutto appiattito, semplicemente perchè il mercato musicale è stato hackerato, distrutto dai pirati ma anche dalle nuove tecnologie, tanto che i nuovi movimenti e generi musicali che si formano sono sempre meno, spesso funzionano come meme o nostalgia del passato e sono dedicati a pochi eletti (ad esempio la vaporwave, forse uno dei pochi movimenti anche ideologici del mondo musicale che molti utilizzano come ascolto passivo, un pò social per creare contenuto più che per ascoltare dei brani).
Per farvi capire come le cose siano cambiate in maniera radicale e come l'industria musicale fino a qualche decennio fa era una specie di Babilonia, bisogna rendervi edotti che il giro di miliardi di dollari che c'era intorno a questo baraccone artistico non ha eguali neanche oggi. L'industria musicale raggiunse il picco nel biennio 1998-1999 (anno dell'inizio dell'allineamento al centro della galassia) con circa 28,5 miliardi di dollari di fatturato (senza contare tutto ciò che era in nero che probabilmente raddoppierebbe le cifre). L'industria musicale da par suo alimentava e dava lavoro all'industria cinematografica, a quella delle droghe, della ristorazione e dell'intrattenimento, veniva usata per ispirare ideologie, per distruggere Stati e nazioni, sembrava indistruttibile perchè le sue Star erano belle e maledette ed erano capaci di dominare platee di centinaia di migliaia di persone, in una maniera che i vecchi dittatori potevano solamente sognare.
Se teniamo in conto gli studi ufficiali, nel biennio 2012-2013 il fatturato si era già dimezzato a 14 miliardi di dollari, oggi dopo quasi 10 anni probabilmente si è dimezzato ulteriormente o quasi. 
Andiamo però ad un esempio concreto e simpatico che non ci farà andare assolutamente off-topic, tutt'altro.
Per farvi capire la marea di soldi che giravano anche in progetti di cui si sapeva erano destinati al fallimento, faccio l'esempio di una band per lo più sconosciuta ovvero i Signal, che facevano un genere che oggi è più underground del drone metal, ovvero l'Aor, che negli anni 80 al contrario occupava almeno metà della classifiche americane. Questo gruppo ai più sconosciuto, fu messo sotto contratto dalla Major EMI che spese 182mila dollari per fargli avere il suono più perfetto possibile, si parla di cifre che oggi neanche un gruppo medio-alto riceverebbe (anche per una questione tecnologica) ed attenzione qui non stiamo facendo un discorso di investimento, non è come al cinema che i costi di un film dipendono da cosa uno si aspetta da quel film. Appunto nel cinema, se uno si aspetta scarso responso di vendite e successo di un film, si ha logicamente prima della distribuzione della pellicola un budget striminzito tale da non andare in perdita, al contrario le grandi produzioni che avranno un sicuro successo tipo i cinefumetti marvel, hanno budget di centinaia di milioni di dollari perchè i produttori e chi sta dietro sanno che quei film con gli incassi guadagneranno il doppio. Nell'ambiente musicale non funzionava così perchè i soldi erano così tanti che si finanziavano a peso d'oro anche band sconosciute pur sapendo che poi neanche sarebbero stati sostenuti nei vari tour e live o per il commercio del disco e così capitò ai Signal, con un ingaggio da sceicchi, il disco poco dopo fu ritirato dagli scaffali dopo averne pubblicato solamente poche copie e la band naturalmente si sciolse subito dopo. Questo è un esempio su infiniti altri. Ricordiamoci che in quel periodo le band in media passavano mesi e qualcuna raggiungeva anche un intero anno in studio e lo studio, la band ed i suoi dipendenti si pagano a prezzo d'oro. Michael Jackson ci mise 8 mesi per registrare thriller (che costò 750mila dollari), Prince un anno e mezzo per registrare Sign o' Times. Da un certo punto di vista il grunge fu una reazione alla magniloquenza, ai lustrini e alla permanente piena di lacca degli '80, ma lo star system musicale era ancora una miniera d'oro ed una vera e propria Babilonia anche negli anni 90 (come visto il picco di fatturato è stato raggiunto alle porte del terzo millennio), l'ultimo decennio di potere assoluto dell'industria musicale, che può essere quasi paragonato a quello attuale delle Big Tech, anche perché la tecnologia che veniva utilizzata nell'industria musicale era qualcosa di davvero alieno rispetto a ciò che girava tra la gente comune. Molte delle sperimentazioni e genialate tecnologiche hanno avuto ampia diffusione grazie alla musica (per andare ai giorni nostri lo streaming e lo scambio di file digitali) sono dovute a quei pionieri alieni capaci di generare suoni ed atmosfere inconcepibili, con una tecnologia molto creativa e sciamanica. 
Nell'ultimo decennio d'oro della Babilonia musicale (i 90), divennero fondamentali anche i video musicali, che dopo il boom degli 80 grazie alla nascita di mtv, in alcune occasioni costavano anche più della produzione di un album. Nell'ultimo decennio del secondo millennio spesso i video musicali erano dei mini film. Tutto questo influenzò anche l'industria cinematografica.
Poi sappiamo tutti cosa è successo e sappiamo che come tipico nel crollo degli imperi, vi sono sempre quelli che recitano la parte dei conservatori e chi quella dei progressisti. Se gruppi più ragionevoli e saggi come i Radiohead ad esempio o i Marillion già da fine anni 90 cercarono di creare le prime piattaforme di crowdfunding e sfruttare il web per dare contenuti personalizzati o addirittura vendere la loro musica, quando molti ancora non concepivano qualcosa del genere, i Metallica si schierarono apertamente e ferocemente contro Napster, inutilmente perchè poi sappiamo come sono andate le cose.
Le Stars, i vari "soli" che illuminavano le platee, sono state oscurate nel mondo musicale che ha distrutto in poco tempo miliardi di guadagni e carriere. Ora toccherà agli altri stardom sparsi per il mondo. Questo naturalmente non sarà la fine della musica e del cinema, ma la loro rifondazione su basi opposte a quelle attuali, anche perchè stiamo parlando di forme d'arte che sono sempre esistite, ad esempio il vecchio cinema era il teatro, i racconti orali che si tramandavano da generazione a generazione, la narrazione, il concetto di attore che si lega al ruolo che ogni essere umano interiormente sente di avere in questo pianeta, stiamo parlando di pilastri della realtà, forme archetipali che cambiano solamente in base al contesto culturale e tecnologico. 

Il concetto di scarsità (ci dicono in continuazione che bisogna avere un'economia più Green, con meno consumi) è tipico dell'acquario dove l'archetipo del Sole, quindi dell'Ego, è oscurato, dove l'egocentrismo e l'opulenza sono visti con malevolenza. 
In privato ho ragionato e scritto anche in questo blog di come questa società, soprattutto in questi ultimi decenni, mi è sembrata una bolla artificiale indotta, piena di nuovi gingilli tecnologici in molti casi senza una vera innovazione se non quella di creare nuove articolazioni di ozio, che cresceva in continuazione, sempre più veloce, una società che andava a 200kmh senza un vero scopo e uno degli anni in cui questa cappa è divenuta insopportabile è stato il 2019. Proprio il 2019 è stato (parere personale) uno dei più superficiali e senza senso: nessun problema economico, nessun problema di salute, semplice vuoto in una società dove la cultura woke stava completamente annientando persino i franchising più duraturi, originali e creativi della pop culture; da un punto di vista delle arti, il rock sembrava effettivamente morto (per davvero questa volta) o comunque non mi attirava più, nel cinema la cultura woke si appropriava di vecchi successi per riproporli politically correct ed asettici, in campo politico i pochi che sembravano contro il cosiddetto sistema o meglio con un'idea un pò più alternativa di società, si appiattivano su posizioni democristiane dando il via all'appoggio dei partiti dell'establishment aprendo poi la strada all'attuale governo che fa quasi rimpiangere l'odiato governo Monti. A questo si aggiunge l'appiattimento di chi mi circonda riguardo il mondo, su posizioni accomodanti e di difesa senza vera creatività, senza la possibilità di un discorso articolato o comunque originale e così anche nel cosiddetto mondo dell'informazione e dei gruppi alternativi, così vitale e pieno di anime diverse specie nel decennio zero, o sei ripetevano le stesse cose o si faceva del fear porn (sport molto amato da certi complottisti). Un punto su cui si è sempre parlato in questo blog e che come al solito il blog synopticon ha espresso sinteticamente nel suo ultimo articolo è l'estremo relativismo attuale degli ultimi decenni, tanto che sembra mancarci la terra da sotto i piedi. Ognuno dice l'esatto contrario dell'altro, anche nell'attuale emergenza Covid e tutti sembrano aver perso il proprio centro di gravità permanente eppure come ben detto proprio nel blog synopticon a ripresa di un suo vecchio articolo

"Il relativismo, è l' arma utilizzata dall' uomo per rinnovare le vecchie convinzioni, non è uno stato d' essere perpetuo, è una fase temporanea che anticipa un nuovo assolutismo"

Si può aggiungere che è la tipica fase che si ha alla fine di un qualunque impero, ad esempio il più famoso impero della storia, quello romano, cominciò a decadere e a crollare proprio quando diversi fattori esterni resero non più accettabili le vecchie convinzioni, perché è vero ai nostri giorni il relativismo ha una portata globale, ma ogni vecchia società ha affrontato a modo suo la nostra attuale fase. L'etica e la legge romana ad esempio furono messi in discussione dal nascente cristianesimo e le varie correnti gnostiche associate, anche il concetto di indistruttibilità e inviolabilità dell'impero fu messo sottosopra dalle invasioni barbariche. Fu rifondata una nuova società ed una nuova etica. Naturalmente quello che stiamo vivendo attualmente per via della struttura attuale ha una portata molto più globale ed universale, ne abbiamo parlato ad inizio articolo sul fatto che siamo all'inizio e alla fine di cicli secolari e persino millenari ed il rinnovamento avrà una portata epocale tale da avere come paragone solo il vecchio mito di Atlantide.
Cristopher Knowles di Secret Sun in maniera molto intuitiva mostra come l'abbattimento in questo periodo di varie statue storiche abbia un'origine molto meno mondana e ribelle di quello che potrebbe sembrare e che in realtà introdurrebbe alla fondazione di una nuova mitologia, di nuove credenze e di nuovi Dei, un nuovo cielo ed una nuova terra. Tutto il parlare di Great reset e del simbolo di accensione e spegnimento che appare un pò ovunque nei social attualmente (e che il blog the synopticon con enorme preveggenza mostrò in un suo vecchio articolo di quasi 10 anni fa), mostra una volontà inconscia di ripartire da zero, ricominciare, fare tabula rasa di tutto ciò che credevamo, per questo il Covid si articola come epidemia che serve a rallentare i processi economici e di scambio persino emozionale tra gli umani, per questo motivo la cultura woke sta distruggendo tutti gli eroi della mitologia post-moderna, per questo motivo assistiamo ad un appiattimento in politica che si delinea in forme di autoritarismo e di grandi alleanze tra gente che nell'arena pubblica si presenta in competizione (perché nessuno avrà più una maggioranza assoluta o abbastanza alta) e di uguaglianza nei programmi nei punti generali. Guardate in Italia la parabola dei 5 stelle ed anche della lega (mai davvero anti-sistema, come può esserlo un partito alleato a Berlusconi e il cui leader è fidanzato con la figlia del collante delle grandi intese Verdini). Dall'alto riceviamo come naturale risposte sempre più conservatrici ed autoritarie, perché la nave sta affondando e naturalmente vogliono salvare il salvabile, dal basso invece ci ritroviamo sempre davanti a scaricamento di responsabilità e alle solite divisioni che creano sempre più caos e terrore.
Come ogni cosa questo periodo avrà una sua fine, anzi dovremo essere lieti di vivere in tempi di liquidità e di villaggio globale, quindi i processi di crollo e ricostruzione non avranno i tempi lunghi del passato. Sicuramente ci troveremo in un mondo nuovo, sarà a livello di coscienza uno degli step più importanti compiuti dall'umanità, però in questo senso smettiamola sempre di sperare e guardare il futuro perché qualcosa di anomalo sta succedendo ed è successo anche nei precedenti decenni. L'umanità rispetto al passato riesce a specchiarsi e a riconoscere molti demoni dell'inconscio. La guerra è iniziata già da molto tempo, non si sa ancora la sua fine. Molto più interessante sarà capire come sarà la società del futuro. Tenendo in conto tutti i discorsi sul green, la precarietà, la filosofia del km zero, la fine del concetto di Stardom, sarà una società che non andrà più a 200km/h come l'abbiamo conosciuta in questo ultimo secolo, dove abbiamo visto una continua crescita (per lo più materiale e quindi tecnologica) che neanche le varie guerre hanno rallentato, anzi semmai accelerato. Una società dai ritmi un pò più umani? Sicuramente, probabilmente con meno colossi e big tech. Potrebbe avvenire un'emigrazione ribaltata dalle città alle campagne (già sta avvenendo). Si raggiungerà Marte, le stelle? Avremo il teletrasporto ed il viaggio interspaziale come dicono in molti o si manderà al macero un certo scientismo e si starà con i piedi saldamente a terra come invece afferma Cristopher Knowles? Non lo so, certamente la scienza sarà uno dei rami del sapere che subirà le maggiori rivoluzioni, quindi potrebbero cambiare gli scopi ed i bisogni, in una maniera che noi ancora non possiamo comprendere del tutto, certamente se tutti gli enormi complessi burocratici e le super istituzioni attuali tenderanno a sparire o a riformarsi su basi completamente diverse e meno accentratrici, questo vorrà dire il mettere da parte per un bel pò diversi progetti faraonici e "superomistici", magari tante piccole cose molto più pratiche, meno tecnologia invasiva, più attenzione ad una certa simbiosi tra macchine e natura (nonostante le varie profezie distopiche, le città stanno diventando sempre più green, si punta dove si può a preservare parchi, a favorire i pedoni, nella mia città negli ultimi anni si sono piantati una marea di alberi e costruiti centinaia di km di piste ciclabili).
Tutto risponde ad un istinto naturale di pulizia che sentiamo tutti, quando ad esempio vediamo che abbiamo occupato la nostra casa e la nostra stanza di tanti oggetti inutili, prima o poi sentiamo l'incombenza di mettere un pò di ordine o addirittura di gettare cose inutili che diminuiscono il nostro spazio personale ed aumentano sporcizia e polvere. Questo avviene da sempre, alle volte in maniera localizzata, personale, legata ad un solo popolo ed altre volte in maniera globale, come ai nostri tempi.



note:
*foto di Ken Lund

2 commenti:

  1. Vivendo già pensando al mondo che, molto probabilmente, scaturirà da tutto questo: ovvero un mondo in cui i comportamenti e la realtà del mondo "on line" (iper-testualità e non gerarchismo-linearità) saranno proprie anche del mondo "off line", talvolta mi sembra di sentirmi intrappolato in mezzo a gente ancora troppo devota ai ritmi non relativistici legati ai secoli passati e quindi mi sembra di capire benissimo il fenomeno delle statue storiche negli USA fatte crollare a terra, sebbene veda ciò alla stregua di una reazione goffa/inadeguata/controproducente a stati d'animo probabilmente somiglianti a quelli ai quali ho accennato poco fa.
    Se la civiltà occidentale emersa intorno al 1760 (quindi la civiltà tecnologica) non si auto-distrugge prima, è certo che l'espansione nello spazio continuerà andando ben oltre i confini a cui siamo abituati: attualmente le premesse ci sono tutte: se tutto va bene, presumibilmente entro il 2050 esseri umani ammarteranno su Marte rimanendoci poi un bel po' e iniziando quindi quel "nuovo tempo con un nuovo calendario diverso da quello della Terra" come da tanto tempo fa notare Goro Adachi.) Presumibilmente, entro la fine della seconda metà del secolo, verranno cominciati anche i viaggi interstellari...Naturalmente uno slancio evolutivo tale avrà bisogno di premesse immense qui sulla Terra ovvero di crollo di sistemi di pensiero collettivi che hanno tenuto banco per secoli. Le prime missioni spaziali avvennero quando la fine del moderno era in dirittura di arrivo assieme alla fase finale dell'era dei pesci, la quale comunque era ancora ben presente con tutte le sue zavorre, le quali - diciamo così - scientistizzarono alquanto la conquista dello spazio. E' presumibile invece che i prossimi capitoli dell'era spaziale (Marte ma soprattutto il viaggio interstellare) avranno bisogno di una scienza molto meno legata a presupposti di tipo unicamente scientista classico e più invece sincretico-olistico, pensando anche alla possibilità che vengano adoperate tecnologie alternative tutt'oggi messe sotto "closure" e che farebbero parte consistente del segreto UFO il quale, tra un passo in avanti e tre indietro, timidissimamente, da una decina d'anni, continua a procedere in direzione di una certa declassificazione ufficiale.
    Però le masse dei paesi occidentali e occidentalizzati devono essere prima ben preparate ed essere comune per una bella fetta di popolazione un certo modo di vedere le cose oltre gli automatismi culturali che ancora intrappolano dovuti al proseguimento dei tempi storici lineari per inerzia e come "coazione a ripetere", perché manca ancora un "software" ben individuabile da tutti per vivere socialmente in modi diversi.
    In questi tempi, inoltre, per concludere ritornando sul discorso di prima riguardante lo spazio, mi ha colpito una cosa in cui mi sono imbattuto e che mostra quanto ciò comunemente giudicato "soltanto di fantasia" possa finire per produrre i suoi effetti anche nella "realtà concreta": William Shatner (cioè il capitano Kirk di "Star Trek") pare andrà nello spazio...non so se questo avverrà veramente (dovrebbe avvenire il 12 ottobre) ma...mi viene da associare questo a una foto dove l'astronauta Samantha Cristoforetti la si vedeva fare il saluto vulcaniano.

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  2. I periodi di transizione sono sempre pesanti proprio perché convivono ritmi vecchi ed oramai insostenibili con nuove idee e nuove mentalità. A differenza ad esempio di secretsun, tranne una distruzione globale all'"Atlantide" non riesco a concepire un futuro senza la conquista dello spazio, in questo sono più vicino a Goroadachi, però (come i film dispotici del zero ambiente) non ritengo realistico che la scienza e le nostre convinzioni seguiranno un percorso lineare e quindi sia la scienza che la filosofia che la sociologia si baseranno su assunti molto diversi da quelli attuali, quindi le varie conquiste future avverranno su presupposti diversi dagli attuali, perché come scritto nell'articolo, se le Corporation, le grandi organizzazioni, tutta la grandeur di questi ultimi secoli è destinata a scomparire, effettivamente chi finanzierà la conquista dello spazio? Forse ciò sarà dovuto ad un'opera volontaria e collettiva (nel senso globale) di investimento senza le zavorre delle organizzazioni internazionali attuali e delle nazioni? Riguardo Shatner è avvenuto, davvero significativo il tutto.

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