venerdì 25 gennaio 2019

LO ZEITGEIST UFOLOGICO - ascesa, morte e rinascita



Ogni anno il Time fa una classifica delle persone più influenti del mondo. La classifica dei 100 uomini e donne più potenti del mondo vede personaggi che effettivamente hanno un grosso seguito e generano forti reazioni contrastanti tra cui Donald Trump, Elon Musk, Emmanuel Macron e Kim Jong Un, fino a passare a personaggi dello spettacolo quali Jennifer Lopez e Rihanna. Altre riviste quali Forbes pubblicano (in un contesto più politico e meno pop) lo stesso tipo di classifiche.
E' un segno dei tempi effettivamente, ma nessuna di queste classifiche farà comprendere appieno dove effettivamente il mondo sta rivolgendosi verso il futuro, perché il singolo personaggio viene sempre giudicato in base alle proprie credenze, antipatie, simpatie e pregiudizi. Una bella classifica sarebbe invece quella degli zeitgeist più influenti o ancora di più sarebbe interessante investigare come essi si sono formati e da chi sono stati prodotti nel corso della storia umana. Questa analisi ci mostrerebbe incredibili sorprese, ovvero ci farebbe comprendere come lo status quo di ogni epoca e i personaggi considerati influenti storicamente o dalla contemporaneità, spesso in realtà o sono semplici fuochi fatui di un tal periodo storico, oppure personaggi indubbiamente influenti e potenti che però ad una più accurata analisi non sono altro che emanazioni e messa in pratica di un pensiero, di uno zeitgeist, di un'ideologia che è stata sempre anni luce lontana dallo status quo, dal mainstream, dalle luci della ribalta. Nella storia i veri personaggi influenti sono quelli che la maggioranza non calcola, a cui da poco spazio o che giudica in modo sbagliato. La materia storica ha sempre preferito concentrarsi maggiormente sugli esecutori, dedicando poco spazio, o meglio lasciando solo agli esperti del settore uno studio più serio sui creatori.
Lo abbiamo visto varie volte in questo blog, ad esempio quando abbiamo parlato delle vere origini della scienza, dei veri creatori di quella ideologia in questi due articoli (1 e 2 ); abbiamo accennato in passato come il vero creatore della pop culture ed una delle maggiori influenze culturali della parte ribelle e dionisiaca del rock, oltre che di alcuni dei più famosi romanzi del novecento (la figura del mago di oz è ispirata a Crowley ad esempio) sia appunto Aleister Crowley (personaggio che difficilmente troverete nei libri di scuola e di musica attuali). Come non troverete mai notizie di come la moderna spiritualità new age, l'esoterismo moderno, il sincretismo religioso e culturale tra oriente ed occidente, la fisica quantistica (tutti i più intimi conoscenti di Einstein erano ben consci che lui aveva sempre con se una copia della "dottrina segreta" della Blavatsky), la paleoastronautica ecc. ecc., sia stata enormemente influenzata dalla teosofia, personaggi che venivano derisi dall'ultra materialismo ingenuo ed elitario dell'ottocento.
Riallacciandomi agli ultimi articoli, lo zeitgeist così deriso e sottovalutato del complottismo, é dietro ideologicamente, ma anche praticamente, a tutti i fenomeni politici cosiddetti populisti, al nuovo scontro tra "sovranismo" e "globalismo", all'emergere in politica ed economia di temi fino a poco tempo fa taboo nel mainstream come la proprietà della moneta, big pharma, società del controllo con sistemi di spionaggio efficienti e di creazione di un'egualitarismo autoritario che elimina le differenze portando ad un eccesso di diritti civili tesi ad azzerare i diritti sociali e di comunità, il controllo degli stati da parte di entità sovranazionali non elette, sono tutti temi emersi e nell'arena pubblica grazie allo zeitgeist complottista di seconda metà anni 90 - primo decennio anni 2000 che ora fa il pieno di voti in politica. Anche gli attuali gilet gialli naturalmente ne sono una emanazione.
Fatta questa premessa, ritengo importante parlare di ciò che fu uno degli zeitgeist più sottovalutati e preda di fraintendimenti della storia, che anticipò il complottismo, di cui é il suo papà, la sua versione originale, ovvero lo zeitgeist ufologico.
Molti potrebbero pensare che questo tema è abbastanza demodé e poco interessante, in realtà oltre a farci comprendere l'origine del complottismo post-moderno e quindi parallelamente anche l'ascesa del "populismo-sovranista" (che è la principale novità politica degli ultimi decenni), in realtà mostrerà a noi tutti, un bello spaccato di storia passata, fungendo contemporaneamente da bussola per il futuro.
Io mi ritengo fortunato ad aver respirato ed essermi immerso totalmente in questo zeitgeist, mi rimanda a tempi ed atmosfere fascinose, ad un forte odore di libri, a soffitte e cantine, a ricerche clandestine, ma queste sono sensazioni personali, però chiunque si sia immerso anche solo per un pò all'interno dell'ufologia da fine anni 90 in giù, sa di cosa parlo.
Lo zeitgeist ufologico, il padre dello zeitgeist complottista post-moderno, nasce a fine anni 40, ovvero nel mondo post seconda guerra mondiale, un mondo ancora ibrido, dove la strutturata e mastodontica società della guerra fredda era ancora a livelli germinali, ma comunque si era già in piena Era atomica e si stava oramai entrando in una società planetaria, con problemi non più solamente locali, imperiali o continentali, ma globali, da qui anche la nascita di istituzioni sovranazionali come l'onu.
Diventa naturale che in un contesto come quello, nell'underground culturale si comincia ad essere consapevoli che bisogna non solo relazionare l'essere umano al suo mondo, ma anche all'universo che lo circonda. Gli alieni sarebbero quindi anche un bisogno inconscio di unire l'umanità per affrontare insieme problematiche universali, quella minaccia che il presidente Reagan in diversi suoi discorsi degli anni 80, si augurava per unire l'umanità in una cosa sola. Jung vedeva inizialmente gli Ufo come un mito moderno che mostrava la voglia di unione di una psiche distrutta e tutto sommato per chi non ha vissuto direttamente un'esperienza "ufologica", ma crede nel fenomeno, potrebbe essere in effetti questo il motivo della sua credenza, soprattutto in tempi post-moderni in cui la psiche è ancor più destrutturata che in passato. Naturalmente Jung si rese conto successivamente che il fenomeno era reale, anzi si rammaricò molto che vi erano diverse evidenze fisiche, anche perchè la sua versione era sicuramente molto più profonda ed intrigante.
Negli anni 50 il fenomeno divenne così diffuso e capillare negli Stati Uniti, tale da generare persino panico e diversi dibattiti politici, basti pensare che furono aperte persino diverse commissioni di investigazione e ricerche governative e paragovernative per cercare di tranquillizzare la gente ad esempio il progetto blue book gestito dall'aviazione americana (in queste settimane è uscita anche una serie americana ad esempio su questo tema), oltre ad una miriade di studi accademici che poi sono proseguiti nei successivi decenni. Negli anni 50 gli UFO erano una delle credenze, dei fenomeni culturali e delle esperienze più diffuse nel centro dell'impero che stava dominando il mondo politicamente, economicamente e culturalmente. Una pagina di storia così importante ridotta a piccoli accenni e trattata come curiosità culturale. Ogni personaggio famoso del pianeta doveva per forza dire la sua sul fenomeno per via dell'enorme mole di avvistamenti tra cui quello storico chiamato "carosello di Washington", una vera e propria flotta di sfere luminose viste in tutti gli Stati Uniti che misero in serie allarme radar e sistemi di difesa statunitensi per diversi giorni del luglio del 1952, con tanto di foto (alcuni dicono false ma poco importa) di sfere luminose sopra la casa bianca. Il vaso di pandora oramai era stato scatenato e nella pop culture tutto ciò si instaurò con un boom di film fantascientifici (la fantascienza cinematografica pur avendo rari ed importanti precedenti illustri, basti pensare Metropolis, ha la sua vera nascita e delineazione di massa a partire dagli anni 50) e con lo sdoganamento della fantascienza letteraria, che a differenza di quella cinematografica era già ben sviluppata, ma ebbe un ulteriore boom e maturazione nella scrittura proprio a partire dagli anni 50 (un nome su tutti, Asimov).
Accanto al fenomeno culturale degli avvistamenti a livelli tali da non poter essere nascosti (Roswell fu un evento da subito censurato e quindi la sua importanza ed il suo eco mediatico in quel periodo non fu fortissima), si aggiunse anche la cosiddetta prima ondata di contattisti, persone che non solamente dichiaravano di aver visto degli ufo, ma anche di aver parlato con coloro che li "guidavano".
George Adamski
Il più famoso fu sicuramente George Adamski poi pian piano seguito da altri personaggi più o meno famosi, tutti uniti in una sorta di agenda politica che in tempi di guerra fredda proponevano una società egualitaria dove la moneta, la guerra, la povertà non esistevano. C'è da dire che i contattisti, erano tra i più fieri propagatori del pericolo del nucleare in quel periodo di maccartismo, boom economico, in cui si scopriva che il nucleare in realtà poteva portare prosperità ed energia illimitata, un vero e proprio stato d'accusa ripreso alla grande da un film importante come fu "ultimatum alla terra". Negli anni 60 il fenomeno ufo, oramai ben impiantato nello zeitgeist, si cominciò a delineare in maniera più "cultista" e "new age", ispirata dal periodo pieno di rivolte e utopie e fu fondamentale nello sviluppo di varie sette come Heaven's Gate (famosa per uno dei peggiori suicidi di massa della storia a fine anni 90) o il Solar Temple ed una fortissima influenza e credenza negli hippie e nei vari movimenti pacifisti e neanche bisogna fare troppi sforzi per capire come molto dell'ambientalismo attuale debba molto a questo zeitgeist utile anche negli scettici nel porre l'umanità in un contesto planetario-galattico e non più localistico (dall'accusa dei contattisti verso il nucleare, alla preservazione di madre terra, non è difficile vedere in molti famosi ambientalisti attuali persone che in passato sguazzavano nella cultura ufologica).
Una delle più famose serie tv di tutti i tempi e padre del fandom moderno (in tutte le sue declinazioni), ovvero star trek, nacque grazie a questi influssi, così come molta musica pop e psichedelica fu influenzata moltissimo dagli "Ufo".
Non tutti i "contattisti" furono "progressisti" o comunque potremo dire di un'area più vicina alla sinistra. Con il passare del tempo emersero (anche se in forte minoranza) anche contattisti più legati agli ambienti di destra, ad esempio George Hunt Williamson era fortemente legato ai movimenti di estrema destra americani.
Questa descrizione da me fatta e molti altri eventi che per motivi di spazio e tempo non illustrerò completamente, mostrano come gli Ufo sia negli avvistamenti che nei messaggi dati dai loro "abitanti", andassero a braccetto con la cultura del periodo (per dirla come lo studioso francese Jacques Vallee che è la figura dello studioso francese a cui Spielberg si è ispirato per il successone "incontri ravvicinati del terzo tipo). Infatti almeno fino agli anni 70-80 per lo più vediamo una visione positiva del fenomeno, ovvero i cosiddetti extraterrestri sono buoni e vogliono salvarci dalla distruzione. Con la fine del boom economico, la violenza politica ed ideologica degli anni 70, il riflusso, il disimpegno e l'edonismo degli anni 80, cominciano ad emergere dettagli più scabrosi. I famosi rapimenti alieni hanno un primo boom negli anni 70, per poi stabilizzarsi nella letteratura ufologica negli anni 80 con i lavori pionieristici divenuti best seller in tutto il mondo di Budd Hopkins e del premio Pulitzer John Mack ed è tutta un'altra storia: non più alieni hippie o adombrati da una sorta di rosacrucianesimo cristiano o spirito collettivista comunista, ma parassiti (oltretutto non più umani nella forma, ma molto simili alle visioni che Crowley ebbe di un essere interdimensionale). L'antecedente del primo rapimento conosciuto o comunque ufficialmente riportato fu quello famoso di Barney e Betty Hill negli anni 60, periodo in cui lo zeitgeist ufologico era completamente opposto a ciò che i due coniugi riportavano e quindi bisognava aspettare solamente qualche decennio, ovvero l'inizio della notte oscura dell'anima, della società liquida dei revival, per far si che i rapimenti fossero accettati e studiati nella comunità ufologica.
L'ufologia ha portato anche alla nascita di un sotto-settore (che spesso cerca di discostarsi da esso, nonostante ne sia diretta emanazione) come la paleoastronautica, con eminenti studiosi come Graham Hancock che con i suoi studi (affiancati a quelli di altri ricercatori) sta molto influenzando l'archeologia ufficiale nella datazione della nascita delle prime civiltà, tanto che forse solo tra i pre millennials possiamo trovare persone che credono ancora che la prima civiltà in assoluto sia stata quella dei Sumeri, basti pensare le recenti ricerche sul sito archeologico di Gobekli Tepe.
Le ultime elezioni americane hanno (da parte democratica) cercato anche di cercare affiliati e votanti tra i numerosi "credenti negli ufo", solo in questo senso si possono vedere le dichiarazioni pre-elezioni del braccio destro della Clinton, Podesta, o la disclosure portata avanti dalla Cia tramite il famoso membro della band Blink 182, Tom DeLonge. Le influenze sono innumerevoli ed è impossibile farne una trattazione approfondita e completa in un articolo. La cosa importante ora è partire dal punto principale del mio articolo, ovvero come lo zeitgeist ufologico, fortissimo nella cultura alternativa fino agli anni 90, possa essere considerato il papà del complottismo moderno e come si configureranno in futuro questi zeitgeist visto che se il vecchio zeitgeist ufologico è apparentemente morto, anche quello complottista come visto nel precedente articolo non è in buona forma?
Andiamo con ordine e vediamo cosa successe a fine anni 90 ed inizio 2000, periodo che vide il culmine ed insieme la fine (almeno classica) di questo zeitgeist.
Il motto di x files insieme alla frase "la verità é la fuori"
Da una parte il successo planetario della serie tv X-files riportava in auge il fenomeno in un'ottica che anticipa di molto il complottismo post-moderno che tutti conosciamo, infatti se la mitologia principale della serie riguardava gli ufo e gli alieni, come fenomeno che il governo cercava di nascondere, la serie tv in realtà proponeva diversi racconti cospirativi che spaziavano da manipolazioni genetiche, esperimenti su ignari cittadini, guerre sotterranee ed influssi pop dati dalla trattazione di mostri classici quali vampiri, lupi mannari ecc. Il fenomeno ufo veniva visto in questa serie tv come fortemente manipolatorio e specie nelle stagioni 4 e 5, con una componente fortemente terrestre.

Oltre alla serie tv x-files, completamente allineata allo zeitgeist paranoide ed apocalittico degli anni 90, che presto avrebbe passato la staffetta all'attuale complottismo che si stava formando nei sottoboschi in quel periodo (Icke iniziò a scrivere i suoi primi best seller nei 90), altri importanti eventi fecero raggiungere al fenomeno ufo una popolarità che non si vedeva da decenni:
-l'apertura di un'indagine parlamentare sul caso Roswell nel 1994 portò l'aereonautica militare americana a cercare di mettere la parola fine una volta per tutti a questo fatto storico, pubblicando un primo rapporto nel 1995 ed il suo atto finale nel 1997. L'inchiesta come era prevedibile, escluse l'origine extraterrestre del fenomeno.
- Le rivelazioni del colonnello Philip Corso su Roswell che in un amalgama di farsa e verità, aprirono a molti gli occhi su quel periodo magico e senza tempo che furono gli anni post-seconda guerra mondiale, con un'ascesa tecnologica che con il senno di poi come detto molte volte in questo blog, si rivelò qualcosa di anomalo e con una tale accellerazione che va contro le leggi storiche ed evolutive, quasi come se in effetti si fosse svolta un'invasione aliena silenziosa che portò l'umanità in una dimensione completamente anomala ed inumana.
- Le rivelazioni di Bob Lazar sull'area 51 che rivelarono al pubblico l'esistenza di questa base segreta americana grazie ad una famosa intervista del maggio 1989 che tanto avrebbe fatto discutere ed influenzato lo zeitgeist ufologico degli anni 90.
- L'interesse ed il boom che ottenne il fenomeno dei rapimenti alieni, fenomeno così archetipico, tale da sopravvivere alla morte delll'ufologia classica che avvenne ad inizio terzo millennio e sopravvivere per un pò almeno per il successivo decennio. 
- La pubblicazione del filmato dell'autopsia aliena di Ray Santilli nel 1995 fu un evento così particolare ed insolito tale da poter essere in un certo qual modo paragonato, anche se con reazioni molto diverse (e sicuramente meno emotive), alla trasmissione degli anni 30, " la guerra dei mondi" di Orson Welles che sconvolse i vari radioascoltatori che credevano di stare assistendo ad un'invasione aliena in diretta. Il filmato di Santilli fu venduto per migliaia di dollari a svariate emittenti mondiali che fecero il boom di ascolti, pubblicando quasi come un trailer cinematografico o come un evento storico da sempre atteso, la sua messa in onda. Ricordo che persino la Rai, con la trasmissione "mistero", fece diversa pubblicità ed anteprime riguardo la pubblicazione del filmato, con tanto di studiosi che commentavano l'evento.
Un fotogramma del filmato dell'autopsia aliena di Ray Santilli
Il fenomeno era oramai divenuto così complesso e mondiale che come un impero nella sua fase di massima espansione, fu presto abbandonato per vari fattori: dall'ascesa del web che rendendo più diretta l'esperienza di ricerca e facile la fruizione dei contenuti, portò al paradosso e alla sua fase finale la desacralizzazione della realtà iniziata dagli anni 50 e naturalmente il fenomeno ufo (troppo classico, troppo yankee), non poteva essere risparmiato da questa fine; l'11 settembre naturalmente oltre a traumatizzare l'intero Occidente a causa di un potente archetipo messo in mostra, mostrò a tutti che la storia più che finita come affermava Francis Fukuyama, mostrava a tutti la sua natura ciclica e ripetitiva, oltre ad essere sempre più una farsa, assumendo connotazioni liquide e non più sacrali (la famosa ironia cinica e beffarda del web non ha risparmiato neanche gli eventi storici più sacri). Se un potere terrestre di qualunque colore, di Stato o clandestino, aveva il coraggio di uccidere migliaia di persone innocenti, a cosa serviva interrogarsi sugli ufo, quando i veri mostri li avevamo nel nostro pianeta? A che pro discutere di Ufo quando un'elite vuole distruggere il mondo in cui abiti?
Corrado Malanga
La notte dell'anima de-mitizzò il reale e l'impero dell'immaginario più potente della storia fu colpito al suo interno. Gli ufo erano troppo storici per sopravvivere ed infatti in Italia ad esempio questo cambio di Zeitgeist verso il fenomeno ufo fu ben simbolizzato dall'ascesa di Corrado Malanga che proponeva una visione del fenomeno molto più intimista che rifuggiva il classico approccio di "caccia agli avvistamenti", di catalogazione degli incontri ravvicinati di ogni tipo; l'ufologia di Malanga portò ad una guerra contro quella classica del CUN (centro ufologico nazionale) che cominciò ad essere accusato e sbeffeggiato da quello che era divenuto il nuovo fenomeno del web, capace di far breccia anche verso persone che mai si erano interessate agli ufo. I complottisti erano ammirati dalla sua visione e come ogni personaggio con forte personalità e con idee rivoluzionarie, fu odiato ed amato in maniera estrema.
Quando il fenomeno Malanga emerse dall'underground in cui si trovava, ma con una credibilità dovuta ad i suoi studi scientifici sul campo e a libri particolari, anomali e profondi in un Italia cattolicissima (come quello delle apparizioni mariane), io avevo già abbandonato l'interesse del fenomeno ufo in senso classico. Con i miei amici nel lontano 1997 (l'anno massimo di interessamento degli ufo per me personalmente) avevo creato un club sugli ufo, che mirava ad essere un centro di ricerca, in verità l'unico davvero interessato ero io ed alla fine quel club servì soprattutto per stare insieme e divertirsi, ma io respiravo gli ultimi scampoli di un campo di ricerca per così dire "classico" abbeverandomi con libri ed anche "riviste" scritti da "contattisti", con approccio tradizionale (i libri di Pinotti), approccio classico e post-moderno (diversi libri americani) e mix di cristianesimo e ufologia: ero in crisi mistica perchè il credere agli alieni metteva in dubbio tutto ciò che era il cristianesimo e quindi attirai a me mix di entrambe le visioni.
In quel periodo c'erano gli "ufo" e non gli "ufo e l'nwo" anche per questo motivo si conoscevano in maniera approfondità i minimi dettagli, i più importanti avvistamenti e contatti, lo studio era molto più meticoloso e scientifico e meno teorico-filosofico come invece è attualmente, c'era l'interrogarsi su cosa avrebbe significato per il nostro pianeta un contatto alieno, c'era la volontà di creare un paradiso in terra. Per quanto gli anni 90 furono apocalittici e paranoici, il nichilismo e la liquidità non erano ancora predominanti, prova ne sia che negli anni 90 la new age ebbe il suo boom. Era un periodo in cui si aveva paura del futuro, ma si aveva ancora una forte speranza perchè molti processi storici non erano completamente degenerati.
Dopo l'esperienza ufologica, come tutti i ricercatori ed i detrattori della realtà mainstream, fui affascinato dallo zeitgeist complottista e quando davo un'occhiata alla vecchia ufologia, vedevo che quella classica era morta e che in Italia il maggiore esponente era un chimico dapprima ateo, poi trasformatosi in una sorta di divulgatore gnostico (con tanto di teologia esposta) in cui gli alieni erano una parte importante, ma vista sotto una lente che rimandava agli arconti e demoni dell'antichità, quindi non più una visione universale del fenomeno, di catalogazione delle razze o tipica alla star trek, ovvero di federazione di pianeti, ma terracentrica, fortemente intimista e legata ad una battaglia di tipo spirituale.
Con l'avvento della crisi economica, gli ultimi scampoli classici di quello zeitgeist furono distrutti e pian piano il fenomeno ufo fu completamente invaso ed inghiottito dal complottismo, diventando una parte di esso (neanche la più importante). In un pianeta i cui problemi erano sempre più globali ed impellenti, dove le ideologie non attecchivano più, era questa una fase necessaria.
Il fenomeno ufo ora sta cercando di riemergere in una veste nuova, con diversi studiosi che dopo la fase del complottismo, ne escono più consapevoli e smaliziati verso il fenomeno. Dopo l'ufologia e il complottismo quale zeitgeist vedremo all'opera? Ed oggi il nuovo, l'informazione alternativa come si sta articolando? Quali poteri vi sono in gioco?
Se prestate attenzione questo mio articolo fa parte di una trilogia, di cui questo scritto è la seconda parte e quello sulla caduta del complottismo, la prima. Nel successivo articolo ci soffermeremo su qualcosa di particolare, parleremo del fenomeno Q, dell'alt right e forse mi toglierò anche qualche sassolino nella scarpa.

2 commenti:

  1. Caro Mediter, sei davvero un ottimo divulgatore degli argomenti che invece il sottoscritto tratta in una maniera forse meno precisa è più "artistica": riesci a riassumerli in una maniera piana comprensibile a tutti.
    Ricordo bene ovviamente l'ufo-mania degli anni novanta, io pure sono stato influenzato da quel milieu...forse devo avere già scritto da qualche parte quella specie di shock che mi prese quando a fine 1997 (lo stesso anno di super-avvistamenti e di quella roba dell'heaven's gate) vidi su rai due l'intervista a Philip Corso sulla retro-ingegnerizzazione della tecnologia aliena e ricordo pensai: "Cavolo, se ne parla un servizio giornalistico su rai due allora il tutto 'potrebbe essere vero' "
    Ad ogni modo, e lo si vede bene tenendo presente ciò che viene illustrato dai vari Joe from the Carolinas, CW Chanter, Dark Journalist e altri ricercatori di quel tipo, il fenomeno UFO è tra le cose più pullulanti di disinformazione che esistano (assieme alle vere strutture dei poteri gerarchici mondiali)...attendo con ansia il proseguio e spero che non tarderai troppo a inserirlo :)

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  2. si mi ricordo che accennasti riguardo a Corso la tua reazione, forse proprio ad un commento sotto un mio articolo. Spero di pubblicare il proseguo non troppo tardi.
    mediter

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