Questa storia è completamente di fantasia, prendetela come un divertimento e come una metafora dell'uomo e della sua storia, tanti infatti sono gli elementi presi dalla religione, dalla mitologia e dalle storie più archetipali tramandateci.
Buon divertimento...
L'uomo era una stupenda invenzione, ciò che più si avvicinava al divino... conteneva tutti i suoi aspetti manifestati microcosmicamente e aveva potenzialità infinite.
Tutti gioirono alla sua nascita, era l'essere perfetto che poteva esprimere individualità ed unità e trascendere le dimensioni. Diversi esseri di dimensioni superiori avevano contribuito a questa nascita, persino alcuni esseri che non avevano propriamente scopi positivi...
Prima dell'uomo non esisteva nessun essere capace di trascendere le dimensioni e raggiungere l'unità, a molti mancava la scintilla, la monade divina e nonostante fossero esseri dagli enormi poteri, quella loro condizione inferiore li fece incattivire e rendere gelosi, il loro ragionamento verteva su alcuni principi: "perché creare esseri con potenzialità del genere? Potrebbero in futuro dominarci e renderci schiavi,mai contenere tanta potenza in un solo essere".
Gli esseri che chiameremo Valar (in omaggio al Silmarillion di Tolkien che ha molto in comune con questa storia), non erano d'accordo con questa visione, anzi la nascità degli uomini avrebbe reso l'universo un posto più ricco e cambiato il tutto manifestato, era un'aspetto importante della divinità, ossia del tutto e quindi da rispettare. Tutti avevano dato un proprio contributo, l'uomo era una parte di tutti loro e forse la loro stessa salvezza.
Dapprima gli uomini non avevano ancora raggiunto una forma materiale, ma erano già progrediti in un'anima collettiva che aspettava di dare il suo contributo al mondo manifestato.
In una stella dell'immensa Via Lattea chiamata Sole, vi erano potenti esseri e pianeti rigogliosi, giovani e in cui vibrava forte la voglia di manifestazione.Quasi tutti erano d'accordo che l'uomo doveva poter esprimere la propria individualità ed i propri talenti, era un esperimento importantissimo che richiedeva un ambiente ricco e periferico della galassia, lontano da influenze dissonanti e potenti. Il sole era una stella piccola, vigorosa e giovane e si decise di rendere quel luogo la culla principale dell'umanità.
Gli esseri che cominciavano a veder con sospetto la nascita dell'uomo, li chiameremo Naras(comunque vedevano nell'uomo anche la possibilità di farselo alleato e sfruttarne i talenti), decisero che era necessario portare alcuni di loro da un'altra parte dell'universo ed in altre zone della galassia, perchè avere un'anima collettiva così potente racchiusa in un solo luogo poteva essere deleterio e più difficile da controllare. Il nucleo maggiore dell'anima collettiva umana, rimase però nei pianeti che giravano intorno alla stella chiamata Sole e cominciò ad abitare un grande pianeta chiamato Mallona, vicino al gigante gassoso Giove.
Nuclei minori si trasferirono su alcuni satelliti dei giganti gassosi e su alcuni pianeti più vicini al
Sole, come Venere, Terra e Marte, ma erano nuclei piccolissimi.
I Valar non poterono evitare la separazione dell'anima collettiva umana, ma furono sollevati dal fatto
che i Naras si allontanarono dal Sole, così che il nucleo umano rimasto lì, poté svilupparsi con tranquillità e senza impedimenti.
I Naras intanto erano felici del loro operato, l'immensa potenzialità umana rendeva gli stessi uomini dei perfetti centri da cui poter risucchiare energia,lo scopo dei Naras era trascendere le dimensioni e raggiungere l'unità
e l'uomo era la loro batteria, la loro benzina. Triste fu il destino di quegli uomini. Un numero
infinitamente piccolo di loro riusci a liberarsi dopo milioni di anni, quell'esiguo numero andò a formare
un gruppo di esseri potenti, i cosiddetti sciamani che incontreremo più avanti nella nostra storia.
Intanto nel sistema solare, i Valar vigilavano sui loro prediletti, senza mai interferire, rispettando
una delle leggi più alte e superiori del manifestato che era quella della non interferenza.
I Valar erano consci che era importante che gli uomini sviluppassero un'individualità e che l'individualità era un aspetto infinitesimale ed unico del divino e per questo doveva necessariamente svilupparsi con libertà e si doveva ad esso lo stesso rispetto che si dava ad un'anima collettiva.
Il sistema solare era un luogo giovane e quindi turbolento, e ogni pianeta aveva una sua particolare frequenza ed evoluzione. Questa particolare condizione, quasi unica nella galassia, fu anche il motivo della scelta di quel luogo, che cominciò a sviluppare miriadi di forme di vita come mai si era visto in nessun altro posto della galassia. Ciò portò però gli uomini di Mallona a differenziarsi dagli altri nuclei umani più piccoli ed infatti gli abitanti di Mallona furono i primi a manifestarsi nella terza dimensione.
I primi tempi gli uomini di Mallona riuscirono a creare una società equilibrata e potente, in equilibrio con il manifestato, ma molti di loro cominciarono ad inorgoglirsi e a creare divisioni tra di loro.
I Valar furono molto sorpresi da tutto ciò e si resero conto che questa condizione era dovuta ad una specie di trappola mentale, che si era formata con lo sviluppo dell'individualità. I vari cambi di frequenza e il poco equilibrio del sistema solare, rendevano poi questo luogo dell'universo, un'enorme attrattore per diversi esseri parassitari della galassia, che cominciarono a giungere numerosi da ogni parte dell'universo, attratti dall'energia dell'uomo. I Valar avevano sottovalutato questi attacchi, pensando che un essere dalle enormi potenzialità come l'uomo, potesse da solo liberarsi da questi parassiti ed anzi per i Valar era necessario che l'uomo affrontasse da solo questi esseri, per rafforzarsi e progredire, ma i parassiti, soprattutto i cosiddetti Luminosi, esseri che al vederli sembravano quasi fiamme dalle luci accecanti, riuscirono ad impadronirsi di molte menti umane. Ciò che successe agli abitanti di Mallona fu così tremendo, che l'anima collettiva umana ne riserba ancora il trauma, che spesso la blocca e la fa vivere tutt'oggi nella paura inconscia di un'apocalisse imminente: furono inventate armi terribili, tra cui un'arma capace di distruggere interi pianeti.
I luminosi e i loro alleati volevano completamente distruggere i pianeti del sistema solare. I Valar e altri esseri potenti che reggevano il sistema, pur non potendo interferire completamente, decisero che sarebbe stato deleterio
per tutta la galassia un evento del genere che poteva portare un forte disequilibrio nel manifestato. Era una condizione anomala e mai vista.
Ciò portò gli stessi Valar a mettere una quarantena sull'intero sistema e sullo stesso pianeta Mallona. I più potenti uomini di quel pianeta che sapevano di questa condizione, lanciarono maledizioni verso i Valar. La loro posizione porto gli stessi Luminosi vittima di quella quarantena, essi infatti non riuscirono più a lasciare il Sistema Solare e rimasero confinati in una dimensione superiore di esso.
Grande fu la loro rabbia e ancor più grandi i loro attacchi verso gli abitanti di Mallona, che cominciarono a vedere prodigi in cielo e fatti spaventosi creati dagli stessi Luminosi, che crearono paura ed apprensione e portarono i diversi popoli di quel pianeta ad armarsi ancor di più. Furono utilizzate diverse armi che cominciarono a rendere sterili ed inabitate diverse parti del pianeta, finchè fu premuto il famoso bottone dell'arma capace di distruggere
interi pianeti, lanciata contro il nucleo centrale del pianeta Mallona che fu distrutto completamente.
Oggi a testimonianza di quel pianeta rimane la fascia di asteroidi.... fine prima parte
In attesa della seconda parte...
RispondiEliminaCasualmente, avevo l'immagine dell'asteroide Vesta fino a poco tempo fa sulla coppa del nuovo blog civiltascomparse.wordpress.com.