sabato 26 gennaio 2013

PERCEZIONE DEL TEMPO: FINE DELLA SPIRALE , FINE DEL FUTURO

Quando si parla di argomenti di frontiera in una società disequilibratrice come la nostra, dove la spiritualità, l'emisfero destro è messo da parte, il rischio è di diventare sensazionalisti o potremmo dire più terra terra, fuffari, gente che parla di asini volanti. Il guaio di una società razionale scettica disequilibrata è che quando si parla di argomenti che vanno al di là della normale percezione (o semplicemente di spiritualità) inevitabilmente si cade nella mera ipotesi, nel fanatismo, nel moralismo, nel dogmatismo, nel sensazionalismo e nel catastrofismo nei casi peggiori, quindi tenendo in mente che viviamo in una società razionale-scettica, tenterò di portare fatti ed eventi di cui si è a conoscenza per mostrare una verità che è lampante anche all'uomo comune, ma che viene presa sottogamba e considerata in maniera "evolutiva", ovvero il cambio totale di percezione del tempo.
Della ciclicità del tempo si è discusso in questo blog e in maniera più approfondità si può trovare tanto materiale in giro per il web o varia letteratura, ciò che però manca alla visione ciclica del tempo è un fattore importante che non rende conto dell'accellerarsi della storia, questo mi porta a pensare che il tempo sia più giusto se rappresentato a spirale, che poi è la forma più universale e naturale del nostro universo, il nostro stesso sistema solare insieme ad altri milioni é racchiuso nella spirale della Via Lattea (vedere il mio articolo coscienza galattica per il significato del simbolo della spirale che rimanda all'infinito, al tempo). McKenna ed altri ricercatori avevano intuito e mostrato nel passato questa significativa realtà. Solo la formazione a spirale del tempo mostra come mai da una realtà quasi immobile come era quella di millenni fa, dove le religioni, le culture non avevano la liquidità di oggi (per liquidità per chi non è avvezzo con questo termine, si intende la visione già descritta varie volte in questo blog, di Zygmunt Bauman vedere nota in basso), dove non vi era il cosiddetto gap generazionale attuale, l'avvento ed il crollo immediato di culture. Il passato è molto più ricco e sovversivo di quello che immaginiamo e tutto sommato riprendendo la visione ciclica del tempo "nulla è nuovo sotto questo sole", persino il rock and roll (vedere seconda nota in basso), ma è indubbio che nel passato i processi culturali, storici, i cambiamenti, le mode, anche per il forte isolamento dei popoli (non esisteva il telegrafo, il telefono, internet, la tv, i satelliti) erano molto più lenti, rigidi, i cambiamenti quasi impercettibili, anzi a differenza di quello che capita a noi oggi, in una vita era quasi impossibile assistere ad una continua staffetta tra mode ed ideologie diverse. Solo nel ventesimo secolo, non a caso definito come il "secolo breve", abbiamo avuto l'emergere ed il morire in breve tempo delle ideologie ad esempio fasciste e comuniste, seguita dalla vittoria nella coscienza collettiva della democrazia, del crollo culturale e d'immagine del comunismo a fine secolo (finito oramai nei libri di storia), all'emergere di una cultura sempre più tecnocratica e liberale. Tutto questo è avvenuto in meno di 100 anni, quando nel passato fenomeni del genere richiedevano secoli per realizzarsi.
Diversi giorni fa guardavo blob su rai3, uno di quei tipici geniali programmi post-moderni (anche se oramai è diventato la parodia di se stesso, perdendo la carica eversiva che aveva agli inizi), comunque blob è uno dei programmi simbolo della nostra epoca: la sua geniale intuizione era quella di mostrare un montaggio di spezzoni video ed audio provenienti dalle varie emittenti televisive, questo montaggio mostrava un invisibile legame che univa tutte le reti tv italiane, in veste satirica, in un certo senso smascherando l'enorme circo televisivo, un insieme di maschere che ci apparivano tronfie, ridicole ed anche pericolose, blob metteva nella giusta luce la tv, rivelandone soprattutto i suoi caratteri negativi e liquidi.
Ebbene ritornando alla puntata di blob a cui mi riferisco, il montaggio video genialmente metteva in ridicolo tutti i politici attuali, con il suo solito messaggio satirico. Come si sa la satira estremizza i contenuti e portandoli all'eccesso, mette in luce una profonda verità che non si potrebbe dire apertamente. In questo senso notevole il montaggio fatto a Bersani: dapprima lo si mostra mentre dice "noi siamo un partito liberale", seguito da risate provenienti dai presentatori di un altro programma tv diverso. Un seguente montaggio sempre su Bersani, ce lo mostra in un dietro le quinte di una festa, dove appare visibilmente brillo e viene ridicolizzato da un ragazzo che vuole fargli dire la parola Trotsky (il rivoluzionario marxista) quasi come uno scioglilingua. Il ragazzo poi cita un parere sempre di Trotsky che giudicava un libro scritto da Stalin, non ricordo le parole precise, ma suonavano tipo "disgustoso come mangiare le spatole del maiale" o roba del genere; in poche sequenze viene ridicolizzato e resa l'ipocrisia e la schizofrenia storica attuale e nello specifico della sinistra italiana, dove fino agli anni 90 bastava citare la parola "liberale" o dichiararsi tale, difendere il "mercato" o qualunque cosa annessa, negli ambienti di sinistra, per venire accusati di essere sobillatori e amici del capitale, ma come si sa questa schizofrenia tipica di un'epoca che va a livelli così veloci e frenetici da non poter essere seguita, provoca anche altre schizofrenie, tipo la NATO creata per combattere il comunismo e che ora vede gli stessi stati ex-comunisti come membri a combattere contro non si sa cosa (visto che l'Urss sembra essere crollato), qualche volta gli stati islamici integralisti, qualche volta non si sa.
Un osservatore esterno se dovesse notare tutto il percorso storico dell'umanità degli ultimi millenni (diciamo da quanto è emersa la parola scritta e le prime civiltà, insomma un periodo diciamo approssimativamente di cinque millenni), la prima cosa che noterebbe sarebbe l'accellerazione di questa immaginaria linea rappresentata dalla storia. Vedrebbe come da cambiamenti lenti ed impercettibili, si è passati ad una velocità vertiginosa, quasi come se l'umanità si trovasse dentro un imbuto, risucchiata da un vortice, che accellera nel suo fondo.
Si parlava di schizofrenia storica, di gente di sinistra che nel periodo semi-storico di qualche decennio fa si dichiarava contro il mercato, contro il liberalismo, mentre ora afferma il contrario; di organismi istituzionali creati per uno scopo che cambiano totalmente durante il percorso (la NATO), di dittatori amati ed appoggiati che poi dopo un pò si fa finta di non conoscerli (il caso Berlusconi - Gheddafi), di gente che nasconde le sue mode passate. Altro piccolo esempio potrebbe essere il modo in cui il cinema e le serie tv hanno dovuto cambiare improvvisamente atteggiamento verso i neri, gli indiani d'America e le altre "minoranze".
Consiglio a tutti di guardare la serie classica di Star Trek (nata poco prima del 68), da questo punto di vista avrete delle piacevoli sorprese, ad esempio la donna vista ancora come padrona del focolare (e stiamo parlando di una serie che aveva una visione utopica ed ottimista del futuro dell'umanità), di come nel corso della serie abbia dovuto affrontare il primo bacio interraziale della storia della tv (mostrato in modo angosciante, forzato e senza piacere), la guerra fredda, il razzismo, il cambio di genere sessuale (Kirk che entra in un corpo di donna), una puntata sugli hippie ed addirittura sulla sovrapopolazione. Poveri autori davvero, non è facile fare serie di questo tipo in tempi caotici come i nostri. Insomma risulta sempre più difficile tenere il passo degli eventi. Un'importante serie tv che mostra in modo crudo e reale la prima metà degli anni sessanta è Mad Men, dove viene messo in evidenza la condizione di sottomissione delle donne, usate come mobilio ed arredo dell'ambiente, sforna figli o al massimo puttane di alto borgo, oppure dei neri di America, esplicativa ad esempio una scena della prima puntata dove il capo-cameriere guarda storto il suo sottoposto nero perchè un bianco parla con lui. Nel telefilm molto realisticamente si fanno discorsi sessisti senza che poi ci sia una giustificazione o un retrofont politically correct.  Mad Men può essere descritta come un'opera che mostra la calma prima della tempesta, in maniera microscopica ciò che stiamo vivendo oggi, ovvero un gruppo di persone (precisamente un gruppo di pubblicitari che con le loro azioni stanno letteralmente forgiando il post-moderno) nei tempi pre-trauma statunitensi, prima dell'uccisione di Kennedy e delle rivolte razziali, l'ipocrita mondo alla Happy Days. La serie si sviluppa nei momenti precedenti, quando ancora vi era l'illusione storica, fino all'evento sgargiante del post moderno nella coscienza collettiva, con l'avvento della liquidità, il tempo accellerato e la morte del vecchio mondo.
Ian Xel Lungold durante la conferenza "Mayan Calendar Comes to north"
Il grande ricercatore Ian Xel Lungold, ispirato dal lavoro di Calleman, aveva anch'egli una visione a spirale del tempo, mostrata in modo lucidissimo in una serie di video oramai storici per chi segue la materia: "Mayan calendar comes to north"; sottotitolati anche da alcuni utenti del forum altrogiornale.org in italiano. Proprio in quei video si mostrava cosa quest'accellerazione avrebbe comportato per la psiche di una persona:
maggior stress a causa dell'incapacità di tenere il ritmo del tempo, aumento casi di cancro, aumento dei casi di depressione e in un certo senso emersione del lato oscuro, quell'acqua buttata in modo incontrollato, processo iniziato nel settecento, dove il male non è più represso, ma compreso ed accettato, in questo caso si spiega l'emersione della pornografia, del sesso estremo a livello collettivo e non più nascosto o praticato da un'elite, il fascino del cattivo, l'emergere della violenza come fiction esposta e presente in grandi quantità in ogni produzione culturale, tanto da divenire grottesca e fredda in molte produzioni filmiche o nei videogiochi. Una violenza ludica e oramai scontata ed esposta senza censura anche ai bambini. Ian Xel Lungold affermava appunto che in un certo senso per dirla in maniera terra terra, eravamo tutti fottuti, perchè la nostra mente, il nostro complesso psichico è tutto attaccato e legato al cervello che si appoggia totalmente all'ego. Il cervello può compiere dalle 10^12 alle 10^14 operazioni al secondo ed in una realtà in cui gli stimoli e i cambiamenti triplicano in continuazione, questo non può che portare ad un accumulo di stress incredibile che genera malattie, aumento di insensibilità, nichilismo. In quel caso paradossalmente, per le persone che non abbandonano le logiche dell'ego, viene in aiuto la parte ombra di ogni essere umano, che emerge proprio in situazioni di questo tipo, una parte ribelle che all'ego sempre più in crisi, risponde con il caos e la sopraffazione, ovvero l'egoismo, il vedersi separati.
Mappa di Gotham City del film "Dark Knight Rises" con
la zona di Sandy Hook indicata come uno
degli obiettivi "terroristici"
Non è un caso come il film "Dark Knight" pochi giorni dopo la sua uscita, sia entrato al primo posto dell'archivio più grande di film su internet, "IMDB", scalzando colossi come il Padrino ad esempio. Ricordo che se ne parlò anche nel blog Thesynopticon. Quando un film produce perfettamente lo zeitgeist di un'epoca, ecco che aumentano le sincronie, come ad esempio nell'ultimo film sempre della saga Batman di Nolan "The Dark Knight rises": dalla tremenda sparatoria avvenuta ad "Aurora" Colorado, il giorno della "prima" del film in America, alla strage di Sandy Hook che appariva in uno degli obiettivi da colpire nella mappa di Gotham city del film. Anche nell'ultimo film si parlava di una "tempesta" che stava per arrivare, portando la distruzione a Gotham City, tempesta portata guarda caso da un nemico che va contro i ricchi e potenti e vuole sterminarli.
La scena della piramide di banconote bruciate
in cui Joker spiega il suo gesto:
"it's not about money, it's about sending a message"
Ritornando al film precedente di Batman, "the Dark Knight", il Joker era una figura verso cui tutti inconsciamente tifavamo nel 2008, dove il caos portato appunto dal Joker, stava per scatenarsi nella peggiore crisi economica dal 29, portandoci all'anarchia finanziaria che proprio il Joker incarna nel film nella famosa scena in cui brucia un'intero ziggurat di banconote, ma tutto il film sincronicamente anticipa la crisi economica che si sarebbe scatenata diversi mesi dopo, inscenata nel film dallo scandalo che subisce una delle banche maggiori di Gotham City, rea di proteggere il denaro dei criminali che come molto sottilmente il film mostra, sono il motore, la benzina, ciò che fa andare avanti quella città. Interessante anche la figura dell'asiatico (la Cina, le nuove potenze orientali) che interviene come salvagente dei criminali di Gotham, spostando i soldi ad Hong Kong, ma nessuno ha tenuto in conto la variabile Joker, il caos, l'accellerazione del tempo, la fine della spirale che porta l'ordine verso il caos per poi instaurare un nuovo ordine, un nuovo tempo.Joker, il lato oscuro di Batman, l'altra faccia della medaglia, colui che fa del male e colpisce perchè vuole scatenare il caos, perchè "è equo e non fa distinzioni", rappresentava l'umanità che inconsciamente tifava per il caos, strumento in grado di distruggere questa inumana civiltà. Il Joker nei dialoghi del film incarna l'umanità di questo periodo e forse anche per questo motivo Heat Ledger, trovandosi a rappresentare forze cosmiche ed archetipali così forti e trovandosi chiuso al centro di esse, ne è uscito distrutto perdendo la vita. E' l'umanità che perde il senso della moralità in un mondo che non ha più misura, in cui l'accellerazione del tempo porta all'aumento del caos e la perdita dell'equilibrio:
"Per loro, sei solo un mostro, come me! Ora gli servi. Ma tra un po'...Ti cacceranno via. Come un lebbroso! La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo. Li mollano non appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene", si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso".
Batman (a cui le istituzioni cominceranno a dare la caccia a fine film, diventando lui il vero nemico di Gotham) verso la fine del film vuole creare una rete di controllo grazie ai chip installati nei cellulari, per dominare il caos, appunto Batman rappresenta le vecchie istituzioni, quelle che qualche volta davvero vorrebbero creare del bene creando un ordine che per loro è il migliore possibile, difendendo le vecchie istituzioni, il vecchio modo di agire, il vecchio mondo, tenendo in vita un cadavere. Sempre il Joker ancora incredibilmente allineato allo zeitgeist dei nostri tempi:
"Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani" ...Anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... Allora tutti perdono la testa!!! Se introduci un po' di anarchia... Se stravolgi l'ordine prestabilito... Tutto diventa improvvisamente caos. Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo".
Il Joker è il Giuda, il caos, colui che ci porta al nuovo mondo, con una pazzia purtroppo non controllata "perchè l'ego non riesce a capire e controllare la pazzia, la genialità, ne soccombe". Colui che aprirà la strada al futuro equilibrio, quello che sta aprendo gli ultimi strati del vaso di Pandora, quelli più estremi, quelli che toglieranno definitivamente le maschere e le varie falsità sparse. Questo caos, questa crisi dell'ego, il fuoriuscire di oscurità gratuita e senza contegno, l'estremizzazione delle mode e delle culture, la parodia e l'ipocrisia svelate a causa di una schizofrenia che emerge a causa dell'accellerarsi storico, parlavamo del "partito liberale" del compagno Bersani, ma anche del solito Berlusconi che in un'altra epoca avrebbe potuto nascondere tranquillamente o fregarsene delle sue scappatelle e le sue amicizie non proprio limpide, mentre vengono esposte in pubblica piazza e solamente il caos attuale ed il "peccato" collettivo congiunto non l'hanno fatto finire in carcere, "peccato congiunto" perchè Berlusconi è l'archetipo, lo stereotipo dell'italiano ed un personaggio del genere è difficile che scompaia così facilmente, anche per questo la sua scomparsa vorrà dire la morte dell'archetipo e dello stereotipo dell'italiano imbroglione, lassista, donnaiolo, superficiale, mammone.
Alla fine della spirale, l'accellerazione porta esternamente (gli eventi nel mondo) ed internamente (psiche dell'uomo) il caos. Prima di giungere al punto zero c'è questa battaglia tra l'ego (che esternamente si manifesta nei politici alla Monti che tentano in ogni modo di salvare il sistema proponendo una soluzione che in realtà è la continuazione del vecchio sistema, insomma coloro che difendono la vecchia visione del mondo) ed il caos, l'inconscio, entrambi tesi a spartirsi il bottino più prezioso, l'anima dell'uomo. Persino però in un film così scuro e pessimista come "The dark knight", emerge un segnale di speranza, nella oramai famosa scena dei battelli, dove i criminali in una nave e la gente comune dall'altra, secondo i piani di Joker che mette
a nudo completamente l'uomo, dovranno scegliere quale nave scoppierà prima o meglio cercare di salvarsi. Il Joker ha fatto imbottire di esplosivo  due traghetti utilizzati per l'evacuazione di Gotham; assegna il detonatore della prima imbarcazione all'equipaggio della seconda e viceversa. Nelle rispettive navi si genera il caos, ma, dopo lunghi minuti di esitazione, per lo stupore del clown, entrambe le folle non hanno cuore di trasformarsi in assassini.

La nave è un simbolo che emerge spesso per rappresentare la civiltà (Titanic), un'istituzione (la Chiesa) e Gotham sta per essere distrutta dal caos, ma a sorpresa la gente comune preferisce non alimentare la spirale di violenza e la pace si ristabilisce a Gotham.


   


Nella fase finale caotica presente, il futuro è un qualcosa impossibile da pronosticare o meglio non più progettabile. Fateci caso questo è un processo evidente dagli anni '70 del novecento quando sono nate le politiche dei limiti (Il famoso studio del club di Roma sulle energie non rinnovabili, la crisi petrolifera, lo sganciamento del dollaro dall'oro) ed il futuro e cominciato ad apparire non più come infinito e promettente, ma limitato. Oggi il futuro comincia a non interessarci più. L'emergere della precarietà, del crollo del sistema welfare-pensionistico, di politiche rivolte al futuro, stanno portandoci ed in gran parte ci siamo già, in un eterno presente. Questo è il vero stargate ed il perchè dell'emergere nell'etere di tutti questi simboli del tempo. La nostra concezione di esso è completamente cambiata. Da una parte questo ha portato alla fine della storia, della cultura in senso lato, la fine di politiche ideologiche ed utopistiche basate appunto su un futuro utopico (comunismo ad esempio, dove si prospettava una  temporanea dittatura proletaria che avrebbe poi portato ad un mondo anarchico futuro senza intermediari), la fine del lavoro come progetto di vita (fine appunto del contratto a vita). La rivoluzione punk con il suo "no future", fu uno dei primi "oracoli" ad aver previsto questo importante cambiamento. 
Alla fine della spirale, il tempo si restringe e tutto appare frenetico, senza senso, limitato, non più realizzabile finché si arriva alla fine del tempo e all'eterno presente. In un certo senso, il 21 dicembre 2012, simbolicamente per me rappresenta questo, la fine del futuro e l'inizio (per ora simbolico) dell'eterno presente e me ne accorgo da quello che sta succedendo a me e ad altri. Il "2012 è diventata in un certo senso la madre di tutte le profezie, riuscendo ad oscurare anche l'onnipresente Nostradamus. Se notate anche le profezie hanno seguito lo stesso percorso della storia, ovvero prima rivolte ad un futuro lontano, poi ad un presente vicino: ad esempio nel medioevo (tranne la piccola e temporanea eccezione dell'anno mille) le profezie erano rivolte ad un futuro lontano, la più famosa ed apprezzata in quel periodo era quella di Gioacchino Da Fiore in cui parlava di tre età della storia terrena:
Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo ad Ozia, re di Giuda (784-746);
Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall'avvento di Gesù, estesa nel tempo che va da Ozia fino al 1260;
Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 1260 fino alla fine del "millennio sabbatico", ovvero quel periodo in cui l'umanità attraverso una vita vissuta in un clima di purezza e libertà avrebbe goduto di una maggiore grazia.
Sempre da Wikipedia, viene specificato riguardo questa importante figura spirituale del medioevo, come il tempo della salvezza fosse esteso, infatti con tale teorema Gioacchino estende il tempo della storia, proponendo la dilazione del tempo della salvezza. Anche Nostradamus sappiamo che previde la fine del mondo o della civiltà oltre l'anno tremila (anche se questa data era probabilmente un codice nascosto, come sono concordi tutti gli studiosi di Nostradamus), rimandava comunque lontano nel futuro la data della fine; stesse date lontanissime nel tempo (molto oltre il 2000) troviamo ad esempio nelle profezie del Ragno Nero e di tanti altri, finchè poi si parla del duemila o anni intorno a quella data a partire dall'ottocento, fino ad arrivare al 21 dicembre che in un certo senso simbolicamente per chi sa cogliere questo messaggio, fa sua un'intuizione di Calleman, dove nella sua alternativa data di fine del calendario Maya (28 ottobre 2011), avvertiva la fine anche del tempo prestabilito, di un ordine prestabilito:
dopo il 28 ottobre 2011 (o 21 dicembre 2012), il tempo non può più essere previsto perchè è aperta ogni strada, reset, non vi è più un ciclo cosmico o un piano divino preciso a cui far riferimento, l'umanità ha accolto in se tutte le possibilità della creazione, ha in se tutte le potenzialità, ora é libera e le deve far fruttare. In un mondo dove domina l'eterno presente, la profezia diventerà obsoleta, folklore del vecchio mondo. Nell'eterno presente nulla è progettabile, ma tutto è possibile, perchè non esistendo futuro, non esisteranno diseguaglianze, perchè non esistendo progettualità non può esistere neanche un'organizzazione utopica che assegna un uomo per tutta la sua vita ad un ruolo. Con la percezione del tempo che si sta spostando verso un eterno presente senza più futuro, sarà possibile cambiare vita quotidianamente e le percezioni non saranno più dilatate nel tempo, ma dirette, pure.

PRIMA NOTA Zigmunt Bauman sulla liquidità afferma che la contemporaneità è liquida, ovvero ha perduto ogni criterio di rigidezza e perciò di possibile identificazione. In questa maniera, a mancare è la stessa possibilità di “società”, ovvero di gruppo fondato su una concreta condivisione di valori e di interessi.
Con internet, con la globalizzazione e l’assoluta libertà di trasmissione del sapere e di conoscenza, sembrerebbe che il mondo possa godere di una emancipazione planetaria; in realtà, afferma Bauman, in questa assoluta liquidità ciò di cui c’è bisogno è proprio l’affermazione di fondamenti sociali, di identità culturali, che infatti spesso vengono cercate (goffamente e inefficacemente) in fenomeni culturali promossi dal mercato e alquanto introversi, come le tifoserie di calcio o i fan club. Per una intercutluralità corretta e evoluta, c’è sempre bisogno di “riconsocersi” nell’identità; senza la coscienza di ciò che si è, è impossibile aprirsi all’altro, e così anche accettarlo e assimilare qualcosa da lui. Per una interculturalità è necessaria la molteplicità di culture; ma tali devono essere le culture, piuttosto che un indistinta liquidità che tutto accomuna e porta via con sè. Fonte: http://guide.supereva.it/filosofia/interventi/2009/07/la-liquidita-nella-contemporaneita-di-bauman
SECONDA NOTA Per le origini antiche del rock'n roll leggere il libro di Christhopher Knowles: Storia segreta del rock. Le misteriose origini della musica moderna Arcana Editore

mercoledì 12 dicembre 2012

SOGNI E RIFLESSIONI DI UNA NOTTE DI FINE AUTUNNO

Questo articolo sarà un pò diverso dagli altri. Rispetto ad altri miei articoli precedenti, partirà infatti da un mio sogno più che da una situazione esterna. Da premettere che non considero il mio sogno profetico, non lo considero mandato da un entità divina, extraterrestre o aggiungeteci chi volete voi, lo ritengo semplicemente illuminante.
Come sappiamo i sogni manifestano parte del nostro inconscio, così tutte le persone ed i contesti che incontriamo in esso, non sono altro che parti di noi stessi, ma non solo, l'esoterismo si spinge infatti più in là e così le varie culture tradizionali che già da tempo, prima della psicologia moderna, sapevano l'importanza del sogno come momento di riflessione sulla vita personale passata, presente e persino futura del sognatore, ma non solo, chi sgombrava la mente da pensieri preoccupanti ed ansia, poteva trovare le risposte che da svegli (a causa della vigilanza dell'ego e del superego) non si potevano trovare. La dimensione del sogno in alcuni casi può essere paragonata al programma "struttura" di Matrix, dove non a caso il "Dio del sonno" Morpheus, allena Neo per riuscire a farlo spostare in consapevolezza e senza più limiti fisici, in Matrix. L'arte del sogno coltivata dagli sciamani, da Castaneda e da tanti altri che affermavano l'importanza del sogno lucido e dell'acquisto di una totale consapevolezza quando dormiamo, perchè quando sogniamo entriamo più a fondo in noi stessi, ma anche in una vera e propria "altra dimensione", non solamente un luogo "intimo", ma da un certo punto di vista "concreto", solo che quasi sempre ci andiamo inconsapevoli. Ma quando capita di andarci consapevoli, allora davvero sembra di trovarsi nel film "inception" o in "matrix", versioni distorte di una realtà solidissima e che molti hanno vissuto.
Da quella che è soprattutto l'esperienza personale nel campo di questi fenomeni e anche da alcune letture, si può affermare che quando sogniamo possiamo raggiungere diversi livelli: da quello che chiameremo "struttura" dove ci possiamo divertire ad immaginare il contesto in cui muoverci e spesso i sogni lucidi si verificano in questo contesto, provocando quasi sempre delle "obe" (uscite fuori dal corpo) al proprio risveglio, a quello che ci fa arrivare a livelli più profondi. Non andrò oltre anche perchè nonostante significative esperienze personali, non sono un esperto, però questo preambolo lo ritenevo importante per mostrare come il sogno non è solamente la semplice manifestazione inconscia delle nostre preoccupazioni giornaliere e degli eventi avvenuti recentemente (questa è davvero la punta dell'iceberg). La lingua dei sogni essendo una lingua archetipale è legata all'inconscio collettivo, al nostro sé intimo, al divino dentro di noi, che anche se fa giungere messaggi a noi in forma distorta, piccolissime tracce impercettibili, non di meno esse giungono. Il sogno è nostro amico se lo sappiamo interpretare ed usarlo come un vero maestro, colui che non parla, ma mostra, che usa il vero linguaggio, quello archetipale. Così questo mio insignificante sogno, tutto sommato non sarà insignificante per chi segue il blog, perchè penso che il mio inconscio abbia risposto ad alcune domande che mi ponevo. Non è nulla di eccezionale, non troverete nessuna nuova rivelazione, semplicemente il sogno come manifestazione in se è grottesco, poetico ed ha espresso benissimo il tema di quest'articolo, ovvero il grande cambiamento che tutti stiamo aspettando, il punto zero, il punto omega, come avverrà? Sarà un processo? Un singolo evento? Ne ho parlato tante volte, ma per una volta il mio inconscio ha preferito raccontarmelo tramite una brevissima storia. Ripeto il sogno è un'esperienza personale, non una profezia, ma che parlandoci con il linguaggio simbolico e collegandoci con dimensioni meno illusorie, ci permette di fare maggior chiarezza in alcuni fatti. Avete sicuramente sentito il tal scienziato o musicista che affermava che l'ispirazione gli veniva in sogno? Ecco, semplicemente questo. E ora partiamo perchè poi l'articolo continuerà con una tradizionale seconda parte:

Mi trovavo a camminare in una via di una città con una mia conoscente; precedentemente (anche se nel sogno non ho vissuto questo evento), ero entrato per sbaglio in un edificio, una specie di municipio, dove si stava svolgendo una riunione probabilmente dei politici e potenti locali. A mia insaputa ed in modo indiretto probabilmente doveva aver creato imbarazzo quel mio ingresso in quel palazzo, forse perchè insieme erano riunite persone che non volevano farsi vedere insieme. Il tutto comunque aveva un qualcosa di assurdo, finto e molto teatrale come vedremo. Comunque sia stavo camminando per strada, finché mi accorgo che un poliziotto mi sta inseguendo. Per pochi momenti reputo assurdo che possa inseguire me (non avevo fatto assolutamente niente) e con la persona che era al mio fianco scherzavo su questo fatto, finché ho la certezza che il poliziotto, tra una grande folla, sta inseguendo proprio me ed allora in modo divertito e per nulla impaurito faccio notare a chi è al mio fianco che probabilmente il mio ingresso in quella specie di municipio doveva aver dato fastidio, perché avevo visto cose che non dovevo vedere e questo era il motivo di quell'inseguimento. Reputavo il tutto così assurdo, stupido e senza senso che non ero assolutamente preoccupato. Come usuale nei sogni, la scena si sposta istantaneamente in un altro luogo (saltando la logica cattura da parte del poliziotto) ed io mi trovo in una specie di centrale di polizia, interrogato praticamente sul nulla più assoluto. I poliziotti (ma non sembravano neanche tali, uso questa parola giusto per convenzione) cercavano di farmi avere una confessione di colpevolezza. Ero frustrato perchè ero stato fermato per un qualcosa di cui io non avvertivo neanche la pericolosità, per nulla, non posso neanche dire che la mia situazione era come quella del protagonista del romanzo "doppio sogno" o meglio del film "eyes wide shut", dove la sua curiosità, l'attrazione di superare un limite che alla fine ha sempre paura di superare, lo porta in guai grossi. Nel diverso tempo del sogno dovevano essere passate due, tre ore di continuo interrogatorio e chi mi interrogava cercava di stancarmi, rendermi docile, per fortuna non fisicamente e neanche verbalmente, ma semplicemente tenendomi lì, in un periodo di tempo che cominciai ad aver paura sarebbe diventato eterno. Ero annoiato, stressato ed incazzato ma non potevo andarmene di lì, ero bloccato in quell'interrogatorio che poteva rivelarsi infinito, seduto, davanti a persone che non mostravano la minima stanchezza e disponibilità a lasciarmi andare finché non confessavo la mia colpevolezza. 
Tutto questo finché avvenne l'inaspettabile: dietro di me vi era una finestra da cui si vedeva una specie di torre, che non so bene perché, era molto importante ed all'improvviso essa fu colpita da una specie di bolide infuocato proveniente dall'alto; forse un missile, forse un meteorite, chi lo sa e alla fine poco conta, perchè quell'evento, fece allarmare e fuggire via verso la torre le persone che mi stavano interrogando, quasi come se quegli esseri davanti a me fossero degli automi. Uscirono via senza degnarmi di uno sguardo, ora se ne fregavano altamente di me, era come se non fossi mai esistito per loro. Decisi di approfittarne fuggendo via anche io da quella centrale caso mai fossero tornati indietro; fuggì via felice e contento a nuoto per mare.
Come ho interpretato questo sogno? Tralasciando gli elementi personali, tentando un'analisi più divertente ed in linea con il blog,vediamo che si è parlato spesso di come la nostra realtà, la nostra civiltà abbia esaurito la sua spinta propulsiva e che ci stiamo avvicinando ad un punto zero che ci farà ripartire verso una nuova realtà. Probabilmente l'evento ci sarà, un pò come fu, chessò l'11 settembre 2001 che si verificò un mattino inaspettato lasciando il mondo a bocca aperta e cambiandolo in modi così profondi che allora non potevamo certo prevedere, ecco appunto un evento ci sarà, ma sarà qualcosa di catalizzatore, che darà il via ad un qualcosa che poi scatenerà un processo che è comunque già iniziato, insomma non un tabula rasa racchiuso in un solo evento, ma un evento che genera infiniti ed inaspettati processi.
La torre di Babele del sogno, il potere, la nostra realtà, sarà così impegnata a rimarginare le sue ferite mortali, che abbandonerà l'attenzione su di noi e così proveremo per la prima volta una così forte sensazione di libertà ed ignoto, che ci meraviglierà ma spaventerà anche, perchè non avremo costrizioni certo, ma neanche una via tracciata, ci troveremo davanti al mare sterminato, "aquario" ed una volta soli con noi stessi e con il mondo, probabilmente cominceremo a smettere di recitare. La scena dell'interrogatorio è quella che subiamo noi tutti i giorni, il teatro dell'assurdo e del grottesco, ansia e paura creata ad arte per mantenere il sistema e per far si che non allontaniamo l'attenzione da "loro", che rimaniamo ingabbiati nell'ingranaggio, nella ragnatela grottesca del sistema. Il tutto è avvenuto nel sogno in una situazione di forte quotidianeità, non avvertivo nulla di eccezionale, una normale giornata e un tremendo intoppo burocratico che sembrava finto e sembrava creato solamente perché "loro" volevano la mia attenzione, senza la quale forse sarebbero scomparsi. Il sistema, qualunque sistema, vive alla fine per via dei nostri pensieri rivolti ad esso, per la nostra attenzione e per nient'altro, anche per questo è duro a morire. Secondo voi perchè Berlusconi nonostante sia un fantasma, una chimera è tornato alla ribalta? Perchè la politica e i politici hanno perso così tanta credibilità, da non essere più legittimati dallo stesso sistema, sono morti viventi. Stiamo assistendo a semplici colpi di coda per mantenere vita un gioco che probabilmente solo il ritorno di Berlusconi può far rimanere in vita per un altro pò.
Siamo così ingabbiati dal sistema e dai problemi che genera e nonostante la sua distruzione e decadenza, esso continua a mostrarsi vitale ai ciechi, nonostante le varie "tempeste" che si stanno scatenando, da questo punto di vista posso dire che il mio articolo precedente "la tempesta" ha la sua dose di sincromisticismo predittivo, con la foto delle fabbriche, delle ciminiere che ricorda l'Ilva, infatti la prima foto che ho visto su internet il giorno della tromba d'aria che si è scatenata alle porte di Taranto è stata proprio quella di una ciminiera, proprio perchè giravano voci che alcune fossero crollate.
Tempeste apocalittiche, strane, grottesche, troppo particolari per essere dichiarate "normali" e che si infuriano sui posti e contesti simbolo della nostra società, da New York all'Ilva di Taranto, la fabbrica con più dipendenti d'Italia, la più grande ed una delle maggiori in Europa, ma anche la continua "tempesta" mediorientale.
Due sono gli eventi che accomunano la "tempesta" di New York e quella dell'Ilva; in entrambe le situazioni, la natura estrema del fenomeno ha reso pericolanti e distruttive delle gru:

   
Gru a New York





                                          
                                                                                              Gru crollata a Taranto

a New York l'evento simbolo dell'uragano Sandy è stata la gru col braccio spezzato, situata nel cantiere in cui si stava costruendo l'one 57, quello che nel 2015 è destinato a divenire l'edificio residenziale più alto, gru che ha messo in pericolo persone ed edifici e ha costretto un'intera area di Manhattan ad essere evacuata. Dopo un mese (più o meno preciso) a ridosso dell'Ilva, altra gru pericolante che cade in mare con un operaio all'interno e giorni dopo sempre all'Ilva, una gru si abbatte contro un cestello facendo cadere l'operaio che è rimasto appeso ad un'altezza di tre metri. Notizie simbolicamente collegate tra di loro, molto suggestiva quella ad esempio dell'operaio appeso, che rimanda alla carta dei tarocchi dell'appeso od impiccato che nonostante l'apparenza è una carta tutto sommato positiva, infatti nonostante la carta descrive un supplizio (in questo caso il lavoro come mezzo coercitivo senza il quale non è permessa la sopravvivenza sia fisica che mentale dell'uomo all'interno del sistema), il giovane rappresentato come appeso nella carta dei tarocchi ha un viso sereno, in preda all'estasi più che all'umiliazione (il giovane ha un'aureola) ed in cartomanzia riguarda l'armonia interiore o capacità di trascendere le emozioni, quello che servirebbe alla nostra società e all'uomo comune incastrato nel terrore della perdità del lavoro e della crisi.



11 settembre 2001
Il simbolismo archetipale si materializza nella realtà


   



















Da wikipedia:
La carta dell'appeso è l'immagine che chiude la storia dell'Orlando pazzo per amore, nel libro di Calvino "Il Castello dei destini incrociati". Orlando, il paladino impazzito e già rappresentato dal Matto, viene legato a testa in giù e, recuperato il senno, afferma: "Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all'incontrario. Tutto è chiaro".

Una volta che i cicli si sono completati, nasce l'illuminazione e secondo me l'umanità nell'attuale periodo ha questo possibilità che forse perderà, ma è un grande periodo di opportunità, di fine di diversi cicli; si discuteva di punto zero o di "ritorno al punto zero", parafrasando il video postato da Rossano Segalerba del film "Balle spaziali".
La carta dell'appeso simboleggia l'adattabilità e il desiderio di apprendere, porta con sè la conoscenza del futuro e una nuova comprensione del passato. Significa cambiamento improvviso, capovolgimento. Può anche alludere al compimento di una missione, portata avanti con abnegazione, disinteresse e distacco. Per gli esoterici la carta simboleggia il mito del Dio sacrificato che muore e risorge garantendo salvezza ai suoi fedeli. Il Dio che muore simboleggia la fine di un'era, di un sole e l'avvento di una nuova era, di una nuova realtà, credenza, religione. http://kriyayoga.altervista.org/tarots/XII-L'Appeso.html
Comunque sia elementi che si ripetono a distanza (il caso delle gru ad esempio) come nel già accennato passato "effetto werther", noi lo chiamiamo sincronismo alla Jung. Così sono andato a vedere la storia della gru e devo ammettere la forte ignoranza, pensavo fosse un macchinario moderno mentre in realtà è una delle macchine, degli strumenti di lavoro, di costruzione, più antichi nella storia dell'umanità. La gru si presta quindi tranquillamente ad essere utilizzata come simbolo dei cantieri di lavoro e del lavoro stesso, lavoro che oggi viene usato come mezzo di affermazione personale, di creazione di identità, creazione di personalità, modo per sopravvivere nella società, per mangiare, creare una famiglia, valore fondamentale, la stessa Repubblica Italiana si fonda sul lavoro, insomma lascio a voi l'ultima interpretazione di questi eventi in cui di contorno c'è una tempesta fin troppo estrema.

giovedì 15 novembre 2012

LA TEMPESTA


Tutto ha inizio alle olimpiadi del 2012 a Londra, precisamente alla cerimonia di apertura, che come tema simbolico predominante si soffermava sul passaggio dalla civiltà contadina, agreste (un epoca addirittura ante-civiltà, post-diluviana) alla fondazione della nuova torre di Babele. Il passaggio da un'umanità pura e innocente, alla moderna civiltà, al dominio della tecnica, alla nascita dell'uomo psicopatico, bipolare, ansioso, separato nel dualismo estremo. 
La storia dell'Inghilterra (patria della rivoluzione industriale), è in realtà la storia dell'intera umanità che ha scelto il dominio sulla natura, la predominanza della tecnica, il dominio dell'emisfero sinistro a discapito di una spiritualità trasformatasi in religione, superstizione, fanatismo, fino ad arrivare all'estremo relativismo, nichilismo, materialismo, ateismo ed edonismo dei nostri giorni, tutti valori nati da un disequilibrio e dal soffocamento del principio femminile nella storia.
Grande importanza in questa cerimonia è data all'ultima opera scritta da Shakespeare "La tempesta", di cui significativamente nella cerimonia d'apertura viene riproposto un estratto recitato dall'attore Kenneth Branagh:

”L’isola è piena di questi sussurri,

di dolci suoni, rumori, armonie…

A volte son migliaia di strumenti

che vibrando mi ronzano agli orecchi;

altre volte son voci sì soavi,

che pur se udite dopo un lungo sonno,

mi conciliano ancora con Morfeo,

e allora, in sogno, sembra che le nuvole si spalanchino e scoprano tesori

pronti a piovermi addosso; ed io mi sveglio,

nel desiderio di dormire ancora”



Nascita della civiltà prometeica

"La tempesta" ha tantissime assonanze con il romanzo di Bacon "La nuova Atlantide" (nella trama e nei significati) cui credo di aver già accennato in passato, Nuova Atlantide che per Bacon doveva essere rifondata negli Stati Uniti d'America, ovvero una nuova civiltà atlantidea e prometeica. Il legame con Atlantide presente nella nostra nuova civiltà è sottolineato nella cerimonia d'apertura dall'"ode a Nimrod" con cui si apre addirittura la manifestazione. I liberi muratori fanno riferimento a Nimrod come ad uno dei fondatori della massoneria. Era un potente monarca mesopotamico che fondò la città di Babilonia, costruì la prima città post – diluviana ed è tradizionalmente associato alla torre di Babele che proprio lui fece costruire, cercando di rifondare il prometeismo atlantideo "Dio non ha alcun diritto di scegliere il mondo di sopra per se stesso, e di lasciare a noi il mondo inferiore, quindi ci costruiremo una torre, con un idolo nella parte alta che impugna una spada, in modo che possa rappresentare la nostra dichiarazione di guerra a Dio".
 I suoni e i rumori che predominano sull'isola sono provocati da Prospero, il mago, lo stregone, che utilizza "migliaia di strumenti", oggi lo chiameremmo scienziato e che rendono schiavo Calibano. I rumori sono la tecnologia che ci ha tolto il contatto con la natura, con il silenzio praticamente inesistente nella civiltà industriale, specie per chi vive in grandi agglomerati urbani (cioè la maggior parte della popolazione umana), negandoci un rapporto interiore con noi stessi. Calibano come tutti noi ne è ammaliato e anzi i rumori lo conciliano con Morfeo, egli è schiavo oramai della "magia" di Prospero. La magia ha donato però anche dinamismo alla vita umana, ritmo, velocità, cambiamenti repentini, sottolineati dai tamburi che vengono suonati subito dopo l'apparizione delle fabbriche e delle macchine nella cerimonia.


L'Unione Europea è una novella Torre di Babele, un insieme di
culture e lingue diverse, forzatamente unite senza tener conto
delle diversità, ma basando il tutto sul denaro che diventa il
valore di riferimento dell'organizzazione.
Insomma in tutta la cerimonia c'è una grande esaltazione della nostra civiltà babelica in tutti i sensi, multiculturale, globale, capace di interconnettere tutto il mondo sotto lo sviluppo tecnologico e scientifico, anche se paradossalmente nella cerimonia emerge un contrasto tra l'antecedente società umana che ci appare come autentica ed innocente e le terribili torri fumanti che richiamano quasi il Saruman del signore degli anelli, insomma nonostante l'esaltazione, emerge anche il lato negativo della nostra attuale civiltà, con l'isola in cui "fumo e rumori si insinuano" sotto gli increduli e spaventati abitanti umani. La torre di Babele nella Bibbia crollerà, Prospero invece a fine commedia rinuncerà alla magia (il potere datogli dalla magia) per riconciliarsi con il fratello.

La tempesta simbolicamente rimanda ad uno stato interiore o esteriore rappresentato da shock, angoscia, cattivi presagi, insomma una condizione non propriamente tranquilla. La tempesta simbolicamente rimanda ad uno scoppio di sentimenti, emozioni e paure incontrollate. Mi sembra abbastanza aderente ai nostri tempi molto frenetici emotivamente, periodi così travagliati e pieni di paure per lo più artificiali. La nostra è la civiltà
dell'ansia e della paura, non potrebbe essere altrimenti, siamo in un periodo di transizione, di mancanza di valori, di relativismo, di mancanza di un "centro di gravità permanente" come mai avvenuto in precedenza, in effetti la metafora della tempesta è abbastanza aderente alla nostra situazione.

Bob Dylan in questo 2012, 11 anni dopo, pubblica nuovamente un album l'11 settembre intitolato "Tempest".
L'album di 11 anni fa era uscito durante la tragica giornata dell'11 settembre 2001 dal titolo "love and theft", tanto che maliziosamente ed ironicamente molti notavano questa macabra assonanza. La tempesta di Bob Dylan è quella che metaforicamente inabissa il Titanic, a cui il cantante dedica una canzone nell'album (la più lunga, supera i 10 minuti ed era da tanto che Bob Dylan non creava un pezzo dalla durata così estesa). Titanic simbolo di tecnica e fortemente presente nella cronaca culturale o meno del 2012.
Il menestrello Bob Dylan è il più famoso tra i cantanti contestatori ed impegnati, ma il suo atteggiamento è cambiato, in lui non vi è più rabbia e contestazione, non c'è più nessuno da incolpare del tracollo della società. Il suo Titanic si inabissa per fatalità.
New york subisce la sua "tempesta perfetta" letteralmente poche settimane fa, con l'uragano Sandy che provoca Black out e morti nella grande mela, forse la data di inizio della "tempesta" che distruggerà definitivamente gli ultimi pilastri che sostengono la nostra civiltà.
La tempesta è in tutta la nostra civiltà, con i rumori di guerra che si infiammano in un Medioriente aizzatosi proprio l'11 settembre, con un nuovo video provocatorio uscito quel giorno contro Maometto, che ha provocato l'uccisione di un ambasciatore americano in Libia e infiammato di collera quella regione. La tempesta emotiva di tutti noi che perdiamo pezzi e che non capiamo le ragioni del perché di queste politiche di austerità che invece di far crescere, tolgono ai meno abbienti scatenando rabbia fuori controllo in Grecia e Spagna soprattutto. Rabbia repressa e rabbia manifestata. Come nel nuovo video di Bob Dylan, del singolo "Duquesne Whistle" del nuovo album, accusato di essere violento. Ebbene guardatelo, penso sia simbolicamente rappresentativo della nostra vita emotiva e personale e della nostra civiltà attuale. Nel video infatti abbiamo un ragazzo che si invaghisce di una bella ragazza (rappresentata come distaccata, fredda ed austera). I suoi sinceri sentimenti sono travisati da un suo atteggiamento che alla ragazza appare da stalker. Ciò provocherà incidenti e violenza su di lui. La storia raccontata dal video è quella in cui in questi tempi di violenza e di sospetto, anche i sentimenti più sinceri non possono che essere male interpretati e la reazione di chi passa ed assiste a questa violenza (lo stesso Dylan, che cammina con passo da gang leader, accompagnato da una corte di personaggi dall’aria tra l’equivoco e lo sfrontato, molto post-moderni) non può essere che l’indifferenza. La canzone ha un motivo molto retrò, swing, da avanspettacolo, quasi ad ironizzare la nostra società tutta lustrini, pop culture, in cui anche la tragedia viene spettacolarizzata e non crea empatia. La violenza che subisce il protagonista del video contrasta beffardamente ed ironicamente con la musica allegra e spensierata. Duquesne è un servizio ferroviario (ma anche una cittadina) che porta da New York a Pittsburgh in Pennsylvania. Il Treno della nostra civiltà fuori controllo. Il fischio che apre il brano è il fischio di una fabbrica abbandonata, come quelle che un tempo erano l'orgoglio della città di Duquesne  (che da una rapida industrializzazione, ha subito una de-industrializzazione e un declino a partire dagli anni 60), ma anche il fischio della locomotiva di un treno-fantasma, che chiama a sé tutti quelli che incontra durante il suo percorso. Duquesne rappresenta il crollo personale dello stesso autore, del mondo interno ed esterno. Duquesne è il nostro mondo decadente pronto ad emettere gli ultimi rumori, gli ultimi fischi spazzati via dalla Tempesta che si "scatena sull'isola"; decadenza, violenza, tragedia (il Titanic), tutti temi che si raccolgono attorno alla "Tempesta" rappresentata da Bob Dylan.

Ascolta il fischio di Duquesne
Che soffia come se stesse per spazzar via il mio mondo
Voglio fermarmi a Carmangale e continuare su
Quel treno di Duquesne che mi dondolerà notte e giorno
Dici che sono un giocatore d’azzardo, dici che sono un magnaccia
Ma non sono nessuno dei due

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
E sembra che sia alla sua ultima corsa
Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se non avesse mai soffiato prima
Piccola luce lampeggiante, luce rosa brillante
Soffia come se fosse alla porta della mia stanza

Mi sorridi attraverso la recinzione
Come mi hai sempre sorriso prima

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se non dovesse soffiare mai più

Non senti quel fischio di Duquesne
Che soffia come se il cielo dovesse squarciarsi?
Sei la sola cosa viva che mi fa continuare
Sei come una bomba ad orologeria per il mio cuore

Sento una voce dolce che chiama incessantemente
Deve essere la madre del nostro folklore

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se la mia donna fosse a bordo

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se dovesse portar via la mia malinconia
Tu, vecchio furfante, so esattamente dove stai andando
Ti ci porterò io stesso sul far del giorno

Mi sveglio ogni mattina con quella donna nel letto
Tutti mi dicono che mi ha dato alla testa

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se dovesse farmi secco

Non senti quel fischio di Duquesne
Che soffia per un’altra città non buona?

Le luci brillano sulla terra della mia signora
Mi chiedo se mi conosceranno la prossima volta che passerò
Mi chiedo se quella vecchia quercia sarà ancora in piedi

Ascolta il fischio di Duquesne che soffia
Soffia come se stesse soffiando giusto in tempo





lunedì 12 novembre 2012

I, PET GOAT II - Il simbolismo esoterico - ANALISI VIDEO

Questa volta ho deciso di non pubblicare un articolo, ma di postare quattro video molto interessanti che danno un'analisi esoterica, che condivido quasi del tutto, del discusso è oramai famoso nei circuiti alternativi video, "I pet goat II". Non so chi abbia fatto quest'analisi ma vanno a lui i miei complimenti.
Di questo video si è detto tutto è il contrario di tutto:
il solito video che l'elite ha creato per donare la sua visione deviata ed antitradizionalista, per propagare una spiritualità deviata; un mezzo per salvare il mondo ecc.
A me queste diatribe hanno sempre annoiato, perché parlano giudicando senza conoscere minimamente chi sta dietro tutto ciò, parlando basandosi sulla visione della propria realtà, insomma cose inutili e che portano i soliti scontri, il solito complottismo superficiale o al contrario la solita visione new age ingenua; passiamo avanti a queste cose.
Il video gode di un'ottima computer grafica ed è questo uno dei principali motivi del perché ha destato interesse in tutto il mondo: un'operazione del genere richiede dei seri professionisti ed anche un certo investimento, per questo motivo il video non può essere tralasciato o far rimanere indifferente.
L'analisi di questi video non è la solita catastrofista, complottista o new age, su youtube infatti questo video gode di tantissimi video (in diverse lingue) con le solite analisi superficiali e senza il minimo bagaglio culturale per sostenerle, mentre al contrario l'analisi del simbolismo esoterico mostrato in questi video tiene conto di astrologia, cicli precessionali ed altre conoscente tradizionali, ovvero chi lo ha analizzato sa di che parla, quindi di nuovo complimenti a lui. Guardatelo attentamente, qualunque sia stato l'approccio a questo video in passato, negativo o positivo poco importa, esso mostra molto bene passato, presente e futuro della nostra civiltà.
Buona visione!


Prima parte



Seconda parte




Terza parte




Quarta parte

mercoledì 31 ottobre 2012

ENERGIA E CAMBIO DI PARADIGMA - il tutto è maggiore della somma delle sue parti


Quando nel passato ho parlato di sistema, mi sono sempre riferito ad un insieme di relazioni complesse che tengono in vita un organismo strutturato in modo complesso, ad esempio il corpo umano può essere riferito come un sistema, dove ogni sua parte direttamente e indirettamente è importante per la vita di quell'organismo.
Nel sistema però le piccole parti agiscono ognuno individualmente e con i propri scopi, ma questo poco importa, saranno sempre condizionati dal sistema e quelle singole parti pur se dotate di caratteristiche proprie, ed azioni individuali, dovranno giocare pur sempre secondo le regole generali di quel sistema, anche per questo Aristotele affermò che "il tutto è maggiore della somma delle parti".
Nella storia umana vi sono state tantissime diverse civiltà e se andiamo indietro al mondo pre-industriale o ancora meglio, millenni addietro, esse potevano vivere autonomamente senza il bisogno di avere contatti con altri agglomerati umani, infatti il "sistema" più basilare di matrice umana è quello basato semplicemente sulla raccolta dei frutti che donava la terra e quindi sulla semplice sopravvivenza. L'agricoltura e la pastorizia erano i mezzi con cui si giungeva a questo risultato. L'umanità si trovava di fronte a situazioni precedenti la civiltà come la conosciamo oggi. In quel caso l'uomo viveva un piccolo sistema artificiale, molto germinale, a sua volta subordinato al più ampio e forte Eco-Sistema.
L'avvento delle civiltà ha portato sempre di più i sistemi artificiali umani ad essere più complessi e non basati solamente sulla sopravvivenza, perché la civiltà portava per la prima volta l'uomo non più ad essere solamente una "parte" dell'Eco-sistema, ma anche una parte del sistema-civiltà ed il sistema civiltà non riunisce più solamente un piccolo gruppo, ma un grandissimo gruppo umano. 
L'uomo in se è un essere particolare, rispetto infatti agli animali che popolano questo pianeta, completamente assorti nel loro Eco-Sistema, ha avuto la "scintilla" ed in più la ragione che lo hanno portato nelle varie epoche a voler superare il sistema. Una vera e propria tragedia, perché l'uomo è strettamente legato all'eco-sistema e fortemente dipendente del sistema-civiltà, eppure con un sogno nel cassetto:
la libertà assoluta, l'in-dipendenza dal sistema, perché il sistema porta dipendenza e subordinazione. Non si sfugge ad un sistema, sia esso artificiale o naturale. Persino i più estremi sistemi repressivi ed autoritari hanno avuto come sogno nel cassetto quello di liberare il proprio gruppo umano dalle "cattive" dipendenze di madre natura, gli stessi sistemi artificiali umani passati e presenti sono nati tutti con questo scopo, certo una piccola minoranza ne ha sempre approfittato per vivere sulle spalle della grande massa, ma in ogni uomo c'è sempre stato il sogno di liberarsi dalle ferree leggi dell'eco-sistema che portano inevitabilmente a fame, morte, malattia, dipendenza dai bisogni del corpo, paura della furia distruttrice della natura.
Nel sistema artificiale umano, le civiltà divennero quindi una barriera contro la dipendenza dalla natura, un modo anche per ingraziarsi gli "dei", tentare di imitare lo stesso Eco-Sistema, adattandolo però ad esigenze più umane ed è andato avanti così fino alla rivoluzione industriale che ha avuto il suo corrispettivo ideologico nelle rivoluzioni francese ed americana. Ciò che successe fu così rivoluzionario che non ha eguali nella storia conosciuta, non è un caso che il "Planetary underworld" di Calleman, il ciclo materialista e legato al concetto di "potere", sia nato pochi anni prima di questi eventi, infatti il motto "Liberté, Egalité e Fraternité", è un qualcosa molto più pratico e meno astratto di quando si possa pensare, infatti grazie a queste due rivoluzioni, le monarchie ed il vecchio ancien regime, basate su una concezione feudale e latifondista nell'organizzazione delle terre, lasciano spazio alla più moderna borghesia, che porta all'avvento del materialismo, della nascita delle civiltà laiche e che hanno totale potere sulla natura. L'uomo diventa non più subordinato all'Eco-Sistema, non più in balia dei suoi capricci che nel passato portavano a periodi di forte prosperità intervallati a periodi di carestia. Il materialismo, il suo liberté lo basa soprattutto sulla libertà rispetto alla natura, ovvero importanza primaria del mercato che garantisce un'alimentazione più vasta e varia, sfruttamento intensivo e nuove tecniche per garantire ogni varietà di cibo in ogni momento dell'anno.

Ogni cambiamento umano è stato reso possibile solamente grazie al cambio di utilizzo delle risorse o meglio di energia. Nel passato infatti l'energia utilizzata per procurarsi cibo era totalmente umana (la forza delle braccia) ed anche per questo motivo le civiltà erano più strettamente gerarchiche. Poi con il passare del tempo, l'energia umana ha richiesto sempre meno investimento, cominciando gradualmente a gettare tutta l'energia nelle mani delle macchine e poi successivamente delle risorse naturali (petrolio e carbone in primis).
Immaginate per chi aveva una visione distaccata della realtà, cosa poteva significare il miglioramento della macchina e la ricerca di nuove risorse per alimentare la fabbrica; un'idealista di inizio ottocento avrebbe sicuramente visto il tutto come la possibilità di liberare l'uomo dal lavoro, di garantire maggior cibo, maggior comfort, minore dipendenza dalle forze della natura. Nonostante queste asserzioni siano vere, come in ogni cosa, vi è stato sempre anche un lato oscuro che se è vero che ha aumentato benessere materiale e sempre più indipendenza dall'eco-sistema, ha portato anche la famosa classe operaia ad essere fortemente sfruttata per mandare avanti l'intero sistema. Le lotte operaie che almeno in occidente hanno portato nel secondo dopoguerra a situazioni per quanto difficili, lontane da quelle ottocentesche, sono state un'ulteriore evoluzione di quel discorso riguardo la "libertà" dall'Eco-Sistema, libertà che nell'inconscio collettivo umano è libertà dall'intera matrice del reale, cosa che soprattutto nel secondo dopoguerra mondiale, ha portato diversi uomini a richiedere gli stessi diritti di una piccola minoranza che si godeva a discapito degli altri, il potere e il dominio sulla natura. 
Il fatto che tutta l'umanità sempre più interconnessa ( a partire dalla rivoluzione industriale), in un Sistema-umano che diventava sempre più unico ed interconnesso, richiedesse gli stessi privilegi di una piccola minoranza, ha portato nel secondo-dopo guerra mondiale, alla morte totale della civiltà contadina (dipendente dalla natura) e ad una civiltà prometeica basata totalmente sulla tecnica. 
Come in ogni fase decadente (come quella in cui siamo), però sta succedendo qualcosa di altrettanto devastante e rivoluzionario, molto più del cambiamento che si ebbe con le rivoluzioni americane e francese, prima di arrivarci però bisogna fare una sintesi, perché mi rendo conto che il discorso fatto fin'ora, può lasciar sfuggire una visione generale delle cose che io intendo dare:
sintetizzando, tutto il percorso dell'umanità avvenuto nella storia conosciuta, dall'epoca antecedente alla civiltà, fino alla nostra è stato tutto un cammino che si è soffermato ed ha portato l'uomo a dominare la natura, per sfuggire alla dipendenze dell'eco-Sistema, perché l'uomo non è Buddha, ma un essere molto imperfetto e quindi inevitabilmente dipendente da un Sistema. Per sfuggire quindi alle dipendenze di madre natura, all'Eco-Sistema, l'uomo ha preferito adottare, invece che un equilibrio tra i due emisferi sinistro e destro e lo sviluppo di una crescita spirituale, il "prometeismo", ovvero la predominanza della tecnica per il dominio dell'eco-sistema; ciò ha ingabbiato l'umanità sempre più strettamente nel sistema-civiltà, che ha raggiunto proporzioni elefantiache con l'avvento della società industriale, che ha portato ad aumento di burocrazia, e creazione di un sistema-mondo fortemente interconnesso, una parodia insomma dell'uomo liberato dalla matrix. L'uomo è riuscito a costruirsi un suo Sistema ma si è lasciato ingabbiare da quel Sistema.
Si possono fare ulteriori annotazioni, ad esempio ogni Sistema ha un'energia che lo manda avanti, un fluido, un elisir simbolicamente; nel corpo umano ad esempio, il sangue permette la funzione di tutte le parti del corpo, basti pensare che quando il sangue non arriva ad una parte del corpo, ad esempio un braccio, noi perdiamo la sensibilità in quella parte del corpo, o la mancanza di sangue al cervello può provocare svenimento o peggio ancora infarto ecc. In una macchina, parallelamente, senza la benzina il motore non può accendersi e far partire la macchina. Nel sistema artificiale creato dall'uomo qual'è quella cosa corrispettiva al sangue o alla benzina? L'energia, la forza lavoro, le risorse utilizzate e ogni volta che esse cambiano, il sistema si rivoluziona completamente.



Tenendo in conto l'idea ciclica dei periodi umani di Calleman quindi possiamo vedere il tutto da una prospettiva storica:

-nel 3114 a.C. inizia il "lungo computo" dei Maya, che si concluderà nel 2012 d.C. Il periodo è chiamato "National Underworld" ed è infatti il periodo che decreta la nascita delle civiltà, della scrittura, delle nazioni, della guerra, del dominio patriarcale. Senza l'agricoltura una civiltà (che richiede il sostentamento di una grande massa di persone) non potrebbe mai svilupparsi. 
Energia simbolo: la forza dell'uomo;

-nel 1755 d.C. inizia la fase del "Planetary underworld", in cui la coscienza diviene materialismo e dove conta maggiormente il possesso di beni materiali rispetto ai valori spirituali. Nell'ottimo sito coscienzacreativa.com , viene specificato come il motore di quest'epoca è il potere. Nel passato il concetto di potere era accettato e legittimato, in quest'epoca diventa generalizzato e universale. E' il periodo in cui si analizzano le dinamiche del potere, in cui si parla di potere dato al popolo e condiviso e soprattutto come detto precedentemente è il periodo in cui l'uomo riesce a dominare completamente la natura grazie alla rivoluzione industriale che porta ad una nuova riorganizzazione delle terre e soprattutto il cambio di energia utilizzata, non più solo la forza dell'uomo, ma le risorse fossili.
Energia simbolo: risorse fossili; macchine sempre più complesse;

-nel 1999 comincia il "Galactic underworld", teso a riportare l'etica nelle relazioni sociali e ad un ritorno del principio femminile che comincia da 
quest'epoca a riequilibrarsi con il principio maschile e quindi maggiore importanza ad intuito e creatività
Energia simbolo: energie rinnovabili, energia virtuale. In questo periodo infatti le varie organizzazioni mondiali cominciano a stabilire dei tetti obbligatori per la produzione di energia elettrica, ad esempio L'Ue ha stabilito che entro il 2020 il 20% dell'energia elettrica debba essere prodotta con energie pulite e rinnovabili. Le energie rinnovabili sono entrate negli ultimi anni nell'immaginario collettivo e soprattutto nella vita comune (non più come qualcosa di futuro e poco utilizzato, ma presente). Il computer invece da semplice macchina con una forte complessità di calcolo, diviene grazie alla rivoluzione dei processori ed anche ad internet, un'estensione del proprio cervello, in cui l'energia intellettiva e creativa dell'uomo viene potenziata in maniera equa, garantendo a tutti l'accesso e lo svolgimento di operazioni complesse in minor tempo.

Ed ora andiamo all'ultimo ciclo di coscienza, l'ultima attivazione, "l'Universal underworld" iniziato il 9 marzo 2011 e concluso (almeno l'attivazione) il 28 ottobre 2011, quale energia simbolo avrà?
Prima di tutto quali sono le caratteristiche di questo ciclo? Le informazioni sono sempre prese dal sito www.coscienzacreativa.com :
interconnessione, unità, comprensione del piano divino, amore universale, fine della schiavitù di un uomo su di un altro, co-creazione consapevole. 
Insomma la parola d'ordine è Unità e non è un caso che due giorni dopo l'attivazione di questo livello (11 marzo) vi sia stata la catastrofe di Fukushima che ha portato tutti ad interrogarsi sul pericolo dell'energia più pericolosa mai apparsa sul nostro pianeta, quella nucleare e molte nazioni ad abbandonarla, persino lo stesso Giappone.
L'energia nucleare prodotta sfrutta il processo di fissione, la separazione degli atomi, mentre la fusione nucleare è ancora in via di sperimentazione e quindi tutte le fabbriche hanno in se il processo di fissione, di divisione, di separazione.
Il 28 ottobre 2011 giorno di fine dell'attivazione dell'Universal underworld e fine del calendario Maya di Calleman, si chiude perfettamente il cerchio ed infatti l'E-Cat basato sul mitico principio di fusione fredda (opposto a quello di fissione) fa un primo test ufficiale rivolto al mondo proprio il 28 ottobre 2011 portando di nuovo la comunità scientifica mondiale ad interrogarsi sulla veridicità o meno della fusione fredda. E-cat di cui successivamente nel 2012 la Siemens ha acquistato un brevetto. Sulla scia di questo macchinario escono vari studi che parlano di energie illimitate e gratis, alcune che puzzano di sensazionalismo e truffa (Keshe almeno fino a prova contraria), altre invece molto probabili, come ad esempio il motore a Noble Gas Plasma che non consuma combustibile e che sarà mostrato al mondo il prossimo 11 dicembre al Power-Gen Conference, ad Orlando in Florida, insomma una nuova era, dove l'energia fin'ora utilizzata (fossile, limitata, inquinante e pericolosa) è stata causa di guerre, divisioni, lotte di potere; essa diventerà illimitata e gratuita.
Energia simbolo dell'Universal underworld: energia non più fossile, fine del lavoro tradizionale, investimento dell'energia umana nelle capacità creative ed intuitive dell'uomo. Futuro sviluppo probabile di poteri Esp.
L'energia umana finalmente sarà focalizzata non più sulla sopravvivenza e sul possesso dei beni, ma sull'equilibrio interiore e sull'unità che permetterà una maggiore creatività e la fine della dipendenza dell'uomo sull'uomo.
Il sistema come visto in precedenza è una costante nell'umanità. Se non esiste il sistema artificiale detto civiltà, esisterà l'eco-sistema, le influenze planetarie. Non siamo certo Buddha che riuscì ad annullarsi nell'infinito e neanche questa può essere la nostra ispirazione primaria, ma certamente un equilibrio maggiore e la conoscenza delle dinamiche dei vari sistemi. Questo é ciò che ci auguriamo raggiunga l'uomo in un futuro non lontano. Sicuramente questa è la nostra meta, sta a tutti noi raggiungerla al più presto.


Le informazioni sul calendario Maya secondo la visione di Calleman sono state prese dal sito www.coscienzacreativa.com, ma alcune speculazioni su di esso sono solamente una mia visione personale

giovedì 25 ottobre 2012

IL RIEQUILIBRARSI DELLA REALTA'


Nel passato ho citato spesso il calendario di Calleman, sul fatto di come ritenga la sua visione ciclica e delle ere umane la più precisa e competente che abbia mai letto, lontana da sensazionalismi e soprattutto con una conoscenza della storia e dello sviluppo umano davvero eccellente. Ciò che manca infatti spesso allo studio delle discipline storiche è la visione del fattore umano, tutto si riduce ad una cronaca cronologica di eventi
tenendo da se lontano il fattore uomo o una visione ampia su come gli eventi storici abbiano influito sulla psiche dell'uomo, sulla coscienza collettiva.
Carl Johan Calleman
Nel recente passato (fine 2011) si è discusso molto in internet di come quel periodo sarebbe stato una sorta di stargate. Il calendario di Calleman più che descrizione di eventi esterni é una descrizione di eventi interni, per questo nessuno deve meravigliarsi se ancora se ne continua a parlare, anche dopo la famigerata data del 28 ottobre 2011. Ho già descritto a grandi linee cosa è successo dopo quella data, che ha avuto una concretizzazione materiale verso l'11 novembre, ovvero una certa accelerazione frenetica e vertiginosa degli eventi esterni (culminata nel 2011), sembra essersi di netto fermata, con l'arrivo di governi tecnici, una UE sempre più forte nel suo intento a mantenere lo status quo e a proporre politiche di distruzione di quel poco che è rimasto di sovranità nazionale con la minaccia incombente di bancarotta, l'arresto di forza propulsiva di movimenti come occupy wall street, wikileaks ed anonymous che sono entrati in una routine che ci sa di già visto, simbolicamente vi è stata la morte della politica e della democrazia, almeno nella sua forma moderna (rappresentativa).
Se è vero che esternamente da novembre 2011 c'è una sorta di riflusso, di deja-vu insostenibile e di ristagno, internamente le cose sono sempre più frenetiche, perché se nel passato la velocità degli eventi esterni distaccava lo sguardo dall'interno, questo 2012 ci ha costretto a guardarci maggiormente interiormente e pur senza l'anarchia degli anni precedenti, stiamo vivendo (ditemi se sbaglio) una sorta di riepilogo della nostra intera vita personale, fatta di incontri con situazioni e persone legate ad un passato lontano persino gente con cui ho condiviso poche settimane significative della mia vita, si sono fatte vive, ad esempio vi fu un'estate del 1997 (anno di svolta nella mia vita), in cui ero ancora piccolino e conobbi un ragazzo con cui formammo una comitiva e passai diversi momenti divertenti, condividendo la nostra passione per fumetti e mistero, ebbene questo ragazzo che dopo quell'estate mai più ho incontrato, si è fatto risentire tramite la conoscenza che avevo con un altro mio amico, insomma la teoria del piccolo mondo (di cui ho parlato in passato) che si materializza nella mia piccola realtà.
In questo periodo (soprattutto a partire da fine agosto) sono successe cose davvero inconcepibili per me, diciamo che alcuni pilastri della mia vita sono stati abbattuti. 
Facebook come detto in passato è una tecnologia che ci mette in contatto anche con persone di cui non avevamo notizia da anni o addirittura decenni e che nella vita lineare precedente, difficilmente avremmo incontrato, se non in circostanze particolari. Nomino Facebook semplicemente perché simbolicamente stiamo vivendo in una sorta di Facebook a tre dimensioni, fatta di incontri che nel passato sarebbero stati impossibili e sincronicamente magici, commenti sullo scibile umano e subire passivo di ciò che ci circonda, situazione molto più evidente proprio a partire da fine 2011. Questo naturalmente è solamente un mio parere sia chiaro, però non si può nascondere il fatto che se dovessimo parlare di 2011 con le sue varie "rivoluzioni" ed eventi e del 2012, il primo ci apparirebbe come un anno frenetico e rivoluzionario, il 2012 come l'anno della controriforma.
Quello che sta succedendo a mio parere è semplicemente questo:
prima di superare il nostro sistema di realtà attuale che dura da millenni, dopo i vari "semi" di futuro sparsi negli anni precedenti, ci sarà un periodo di ristagno e riflusso, che da un certo punto di vista serve anche a crearci un rigetto totale verso l'attuale sistema per poi abbandonarlo definitivamente (un pò come i vecchi carillon, per iniziare ad ascoltare di nuovo la musica si deve girare al massimo e con sforzo la levetta, anche quando c'è enorme pressione); questo rigetto oramai è quasi totale nella coscienza collettiva umana, cosa che se ci pensate bene prima del 2008 ad esempio, anno di inizio della crisi economica, non era assolutamente generalizzato, anzi i malumori verso il sistema, sempre forti in alcune frange, si sperava potessero essere curati con le armi del sistema stesso, ora la realtà ci impone di cambiare completamente mentalità è impossibile affrontare le attuali sfide con la vecchia mentalità. Questo periodo sta portando il famigerato nwo (per chi lo conosce in questo modo su internet, ovvero l'archetipo del potere onnipotente) a svilupparsi, per tutti gli altri ad un potere sempre più invasivo teso a mantenere status quo e ristagno e così anche nella cultura e nella musica ed in ogni ambito della realtà. Per fare un esempio, solo in questo modo si possono vedere l'ennesima ricandidatura di un personaggio politicamente morto come Berlusconi (che ieri ha negato tutto però dopo che tutto il 2012 prometteva il suo ritorno, Berlusconi che non è certamente ingenuo ha capito che i tempi sono cambiati) o di Renzi la cui novità e di non essere una novità o addirittura gli scandali sull'ex segreteria di Bersani e Vendola che è indagato. Vedete quanto sono patetici i vecchi partiti e vedete come la realtà è cambiata se fino a degli anni fa tutto ciò poteva essere visto come novità, ora è visto come costante fastidio e come vecchiume? Hanno persino paura di andare alle elezioni (sono tutti francamente impresentabili e vintage)  e molti darebbero un mandato a vita a Monti, tipo Casini, non a caso tra gli eredi della Dc, è tra quelli che ha capito meglio che per sopravvivere ancora un pò, c'è bisogno di un mega inciucio generale che eviti vecchie contrapposizioni destra e sinistra e che tenga tutti uniti, da qui la sua allenza, fino a degli anni fa impensabile, con il pd. Atteggiamento questo che molti condividono anche per lo spauracchio Grillo, che con tutti i difetti che può avere, rappresenta una mentalità che ha superato la vecchia politica legata alla democrazia rappresentativa.
I politici sanno di essere al capolinea e di essere giunti ad un livello di farsa tale, che c'è il rischio che Grillo e gli  astensionisti siano il primo partito, fatto epocale ed unico nella storia della politica italiana, non è un caso che le due regioni italiane più importanti, economicamente (la Lombardia), e simbolicamente (il Lazio), vedano crollare i loro consigli regionali per corruzione ed altro e siano costretti ad andare precocemente a nuove elezioni, da qui anche l'uscita di Bersani che vede bene un Monti-bis (come quasi tutti più o meno, tranne Lega e credo Idv), ma che se tutto si sfalda e non c'è una maggioranza, non potrà essere sostenuto, cioè Bersani è disponibile ad un governo di tecnici, ma manda messaggi in codice a Monti del tipo "stiamo tutti morendo, quindi ti sosteniamo, ma tu aiutaci che qui gli scandali ci stanno uccidendo".
Per capire meglio il nostro tempo facciamo l'esempio delle montagne russe (è il primo esempio stupido che mi è venuto in mente), pensiamo alle rotaie delle montagne russe come alla nostra storia attuale: come sappiamo prima di imboccare la famigerata discesa che ci provocherà emozioni di gioia e brividi che cambierà completamente il nostro stato emotivo, vi è la lenta e lunga salita che deve arrivare al punto più alto per fermarsi e poi ripartire. 
Ora paragonando tutto alla nostra realtà, la lentezza ed il ristagno (la salita lenta del trenino) è il nostro periodo attuale, dove però più o meno tutti stiamo cominciando ad avere la sensazione di attesa che tutto sta per cambiare (l'emozione di chi sta sulle montagne russe e sa che la discesa sta per avvicinarsi). Quando partirà la discesa, paura, gioia, brivido ed adrenalina enorme si scatenerà, ma prima vi sarà quel breve attimo
quando il trenino si fermerà completamente, nel punto più alto, con la visione della discesa sotto di noi e della fine della salita dietro di noi, quel punto dove passato e futuro si incontrano, poco prima della ripartenza, del reset ed in quell'attimo capiremo il nostro scopo ed in base a come reagiremo e naturalmente anche a quando avremo seminato in precedenza, la discesa sarà pura gioia ed adrenalina o terrore ed addirittura potremo persino stare male e vomitare.
Ritornando a Calleman, io concordo con la sua visione che vede in futuro una fine delle contrapposizioni e dei dualismi. E' nel futuro dell'umanità nel suo dna tutto ciò, un piano molto più grande del cosiddetto nwo che non è altro che qualcosa di temporaneo e legato ai nostri tempi. Esiste un "piano" forse è sbagliata la parola, diciamo una meta in cui nonostante i vari intoppi e problematiche, l'umanità raggiungerà, nulla nell'universo è dominato dal caso, anche per questo mi sta molto simpatica la visione di Calleman.
Prima di raggiungere quello stato si deve sempre creare un equilibrio, quello ben espresso ad esempio nel finale della trilogia di Matrix, dove il sistema si autodistrugge per ripartire grazie all'immolazione del Messia Neo, Avatar di quella Matrix, come Gesù ed il cristianesimo lo sono stati dell'era dei pesci; insomma il sistema sarà immolato, autodistrutto e si creerà un nuovo equilibrio necessario per il ri-perpetuarsi del sistema, equilibrio che piano piano si sta realizzando in tutti gli ambiti della nostra realtà:
da un punto di vista storico, l'Oriente come potenza economica e culturale, per la prima volta si trova quasi alla pari con L'occidente che è ancora preponderante, ma in forte decadenza. Fino agli anni 80 (l'ultimo decennio di dominio totale dell'occidente nell'immaginario collettivo), anche la guerra fredda era una questione interna occidentale, con l'Urss che nonostante si estendesse anche all'Asia era comunque sia geograficamente (per una buona parte) che culturalmente, occidentale (marxismo, ateismo ecc.), diciamo con un leggero tocco di esotismo, ma comunque "ariani" puri al 100%.
Con l'avvento della globalizzazione e i vari slogan dei no global e tutta la lettura di protesta da Naomi Klein a Chomsky, è cominciato un requilibrio per far si che il 20% della popolazione mondiale, che si pappa l'80% delle risorse mondiali (motto che dagli anni 90 finisce sulla bocca di tutti gli alternativi), si riequilibri e cominci ad avere atteggiamenti meno predatori. E' il periodo delle tigri asiatiche e poi successivamente la forte ascesa economica della Cina e di personaggi contro le politiche monetaria occidentali che spuntano come funghi in Sudamerica (Chavez, Morales ecc.).
A mio parere questi eventi sono un riequilibrio e non porteranno al dominio dell'oriente, semplicemente abbiamo così dominato e depredato tutto il pianeta, che visto il riequilibrio che sta avvenendo, le strutture di dominio dell'occidente cadranno inesorabilmente rendendoci sicuramente più umili e collaborativi, ma non si potrà tornare indietro ad un mondo bipolare o al sistema delle nazioni. Il requilibrio in questa fase significa declino occidentale ed ascesa orientale, ma dopo il riequilibrio vi sarà la fusione, che a livello simbolico (come fa notare Marco Fardin nei suoi articoli) vuol dire equilibrio principio maschile e femminile (occidente ed oriente). Per Calleman questo riequilibrio è iniziato nel 1999 (e non riguarda solo i principi maschili e femminili, ma anche l'etica nelle relazioni sociali, soprattutto politiche, da qui l'aumentare degli scandali), anche questo evidentissimo da un principio femminile vituperato ed umiliato per millenni e che ora emerge nei posti di potere dell'occidente, nella cultura, grazie anche alla nascita di fenomeni come il femminismo. 
Credo che per capire meglio come sia cambiato il mondo e come tutto si stia riequilibrando, possiamo fare un esempio pratico da vita di tutti i giorni, ovvero prendiamo una normale coppia attuale di fidanzati, faccio il mio esempio personale e vedo che la mia metà cerca lavoro e da per scontato che in quell'ambito debba avere le stesse opportunità dell'uomo. Oltretutto non mi permetterei mai di dire alla mia ragazza che è obbligata a cucinare, lavare i piatti e i vestiti, anche in queste quotidianità, la donna, se non è lei a volerlo, ai nostri giorni giustamente richiede collaborazioni nelle pulizie, nella cucina ecc. ecc. Giusto esempi banali per mostrare cose che diciamo fino a poche generazioni fa erano inconcepibili e che oggi sono la normalità, ecco appunto riequilibrio che in futuro si trasformerà in unione, in principio androgino che oggi vediamo distorto nei trans ad esempio e nella forte accoglienza nel politically correct e nella cultura ufficiale, dell'omosessualità e degli atteggiamenti mascolini nelle donne e femminili negli uomini, che non scandalizzano più nessuno. Anche la nazione più maschilista e teocratica del mondo (l'Arabia Saudita) è stata costretta nel 2011 a concedere alle donne l'entrata in politica e la possibilità di avere la patente.
Se il riequilibrio sta avvenendo in ogni elemento della realtà, non può esserne esclusa la categoria poveri e ricchi, che ad un livello più profondo diventa un riequilibrio anche tra uomo e Dio, espresso nella realtà con la caduta degli intermediari, delle religioni, lo svelamento delle dinamiche del potere, lo stesso riequilibrio tra l'elite occidentale (che domina da millenni) e quella orientale, il crollo della classe media e un appiattimento totale verso un'unica classe sociale che sarà completamente distinta dai ricchi che in una prima fase che già stiamo vivendo, diventeranno ancora più ricchi, ma chi troppo vuole nulla stringe e prima o poi anche in quell'ambito vi sarà un equilibrio. Questa fase di egalitè, fraternitè e liberté è ciò che ci attende in futuro, ma anche questa sarà una fase temporanea verso qualcosa di più solido, perchè l'equilibrio prima o poi si spezza e si ritrasforma in scontro...
Ritornerò i prossimi giorni con un nuovo articolo che probabilmente riguarderà il problema energetico; anche lì accennerò lo studio di Calleman, perchè vi sono delle significative sincronie che fanno pensare come la chiave del cambiamento della nostra società passerà prima di tutto in quell'ambito, che è anche il tema del finale del primo "ritorno al futuro", come visto nei miei articoli su quel film.