Nel passato ho citato spesso il calendario di Calleman, sul fatto di come ritenga la sua visione ciclica e delle ere umane la più precisa e competente che abbia mai letto, lontana da sensazionalismi e soprattutto con una conoscenza della storia e dello sviluppo umano davvero eccellente. Ciò che manca infatti spesso allo studio delle discipline storiche è la visione del fattore umano, tutto si riduce ad una cronaca cronologica di eventi
tenendo da se lontano il fattore uomo o una visione ampia su come gli eventi storici abbiano influito sulla psiche dell'uomo, sulla coscienza collettiva.Carl Johan Calleman |
Nel recente passato (fine 2011) si è discusso molto in internet di come quel periodo sarebbe stato una sorta di stargate. Il calendario di Calleman più che descrizione di eventi esterni é una descrizione di eventi interni, per questo nessuno deve meravigliarsi se ancora se ne continua a parlare, anche dopo la famigerata data del 28 ottobre 2011. Ho già descritto a grandi linee cosa è successo dopo quella data, che ha avuto una concretizzazione materiale verso l'11 novembre, ovvero una certa accelerazione frenetica e vertiginosa degli eventi esterni (culminata nel 2011), sembra essersi di netto fermata, con l'arrivo di governi tecnici, una UE sempre più forte nel suo intento a mantenere lo status quo e a proporre politiche di distruzione di quel poco che è rimasto di sovranità nazionale con la minaccia incombente di bancarotta, l'arresto di forza propulsiva di movimenti come occupy wall street, wikileaks ed anonymous che sono entrati in una routine che ci sa di già visto, simbolicamente vi è stata la morte della politica e della democrazia, almeno nella sua forma moderna (rappresentativa).
Se è vero che esternamente da novembre 2011 c'è una sorta di riflusso, di deja-vu insostenibile e di ristagno, internamente le cose sono sempre più frenetiche, perché se nel passato la velocità degli eventi esterni distaccava lo sguardo dall'interno, questo 2012 ci ha costretto a guardarci maggiormente interiormente e pur senza l'anarchia degli anni precedenti, stiamo vivendo (ditemi se sbaglio) una sorta di riepilogo della nostra intera vita personale, fatta di incontri con situazioni e persone legate ad un passato lontano persino gente con cui ho condiviso poche settimane significative della mia vita, si sono fatte vive, ad esempio vi fu un'estate del 1997 (anno di svolta nella mia vita), in cui ero ancora piccolino e conobbi un ragazzo con cui formammo una comitiva e passai diversi momenti divertenti, condividendo la nostra passione per fumetti e mistero, ebbene questo ragazzo che dopo quell'estate mai più ho incontrato, si è fatto risentire tramite la conoscenza che avevo con un altro mio amico, insomma la teoria del piccolo mondo (di cui ho parlato in passato) che si materializza nella mia piccola realtà.
In questo periodo (soprattutto a partire da fine agosto) sono successe cose davvero inconcepibili per me, diciamo che alcuni pilastri della mia vita sono stati abbattuti.
Facebook come detto in passato è una tecnologia che ci mette in contatto anche con persone di cui non avevamo notizia da anni o addirittura decenni e che nella vita lineare precedente, difficilmente avremmo incontrato, se non in circostanze particolari. Nomino Facebook semplicemente perché simbolicamente stiamo vivendo in una sorta di Facebook a tre dimensioni, fatta di incontri che nel passato sarebbero stati impossibili e sincronicamente magici, commenti sullo scibile umano e subire passivo di ciò che ci circonda, situazione molto più evidente proprio a partire da fine 2011. Questo naturalmente è solamente un mio parere sia chiaro, però non si può nascondere il fatto che se dovessimo parlare di 2011 con le sue varie "rivoluzioni" ed eventi e del 2012, il primo ci apparirebbe come un anno frenetico e rivoluzionario, il 2012 come l'anno della controriforma.
Quello che sta succedendo a mio parere è semplicemente questo:
prima di superare il nostro sistema di realtà attuale che dura da millenni, dopo i vari "semi" di futuro sparsi negli anni precedenti, ci sarà un periodo di ristagno e riflusso, che da un certo punto di vista serve anche a crearci un rigetto totale verso l'attuale sistema per poi abbandonarlo definitivamente (un pò come i vecchi carillon, per iniziare ad ascoltare di nuovo la musica si deve girare al massimo e con sforzo la levetta, anche quando c'è enorme pressione); questo rigetto oramai è quasi totale nella coscienza collettiva umana, cosa che se ci pensate bene prima del 2008 ad esempio, anno di inizio della crisi economica, non era assolutamente generalizzato, anzi i malumori verso il sistema, sempre forti in alcune frange, si sperava potessero essere curati con le armi del sistema stesso, ora la realtà ci impone di cambiare completamente mentalità è impossibile affrontare le attuali sfide con la vecchia mentalità. Questo periodo sta portando il famigerato nwo (per chi lo conosce in questo modo su internet, ovvero l'archetipo del potere onnipotente) a svilupparsi, per tutti gli altri ad un potere sempre più invasivo teso a mantenere status quo e ristagno e così anche nella cultura e nella musica ed in ogni ambito della realtà. Per fare un esempio, solo in questo modo si possono vedere l'ennesima ricandidatura di un personaggio politicamente morto come Berlusconi (che ieri ha negato tutto però dopo che tutto il 2012 prometteva il suo ritorno, Berlusconi che non è certamente ingenuo ha capito che i tempi sono cambiati) o di Renzi la cui novità e di non essere una novità o addirittura gli scandali sull'ex segreteria di Bersani e Vendola che è indagato. Vedete quanto sono patetici i vecchi partiti e vedete come la realtà è cambiata se fino a degli anni fa tutto ciò poteva essere visto come novità, ora è visto come costante fastidio e come vecchiume? Hanno persino paura di andare alle elezioni (sono tutti francamente impresentabili e vintage) e molti darebbero un mandato a vita a Monti, tipo Casini, non a caso tra gli eredi della Dc, è tra quelli che ha capito meglio che per sopravvivere ancora un pò, c'è bisogno di un mega inciucio generale che eviti vecchie contrapposizioni destra e sinistra e che tenga tutti uniti, da qui la sua allenza, fino a degli anni fa impensabile, con il pd. Atteggiamento questo che molti condividono anche per lo spauracchio Grillo, che con tutti i difetti che può avere, rappresenta una mentalità che ha superato la vecchia politica legata alla democrazia rappresentativa.
I politici sanno di essere al capolinea e di essere giunti ad un livello di farsa tale, che c'è il rischio che Grillo e gli astensionisti siano il primo partito, fatto epocale ed unico nella storia della politica italiana, non è un caso che le due regioni italiane più importanti, economicamente (la Lombardia), e simbolicamente (il Lazio), vedano crollare i loro consigli regionali per corruzione ed altro e siano costretti ad andare precocemente a nuove elezioni, da qui anche l'uscita di Bersani che vede bene un Monti-bis (come quasi tutti più o meno, tranne Lega e credo Idv), ma che se tutto si sfalda e non c'è una maggioranza, non potrà essere sostenuto, cioè Bersani è disponibile ad un governo di tecnici, ma manda messaggi in codice a Monti del tipo "stiamo tutti morendo, quindi ti sosteniamo, ma tu aiutaci che qui gli scandali ci stanno uccidendo".
Per capire meglio il nostro tempo facciamo l'esempio delle montagne russe (è il primo esempio stupido che mi è venuto in mente), pensiamo alle rotaie delle montagne russe come alla nostra storia attuale: come sappiamo prima di imboccare la famigerata discesa che ci provocherà emozioni di gioia e brividi che cambierà completamente il nostro stato emotivo, vi è la lenta e lunga salita che deve arrivare al punto più alto per fermarsi e poi ripartire.
Ora paragonando tutto alla nostra realtà, la lentezza ed il ristagno (la salita lenta del trenino) è il nostro periodo attuale, dove però più o meno tutti stiamo cominciando ad avere la sensazione di attesa che tutto sta per cambiare (l'emozione di chi sta sulle montagne russe e sa che la discesa sta per avvicinarsi). Quando partirà la discesa, paura, gioia, brivido ed adrenalina enorme si scatenerà, ma prima vi sarà quel breve attimo
quando il trenino si fermerà completamente, nel punto più alto, con la visione della discesa sotto di noi e della fine della salita dietro di noi, quel punto dove passato e futuro si incontrano, poco prima della ripartenza, del reset ed in quell'attimo capiremo il nostro scopo ed in base a come reagiremo e naturalmente anche a quando avremo seminato in precedenza, la discesa sarà pura gioia ed adrenalina o terrore ed addirittura potremo persino stare male e vomitare.
Ritornando a Calleman, io concordo con la sua visione che vede in futuro una fine delle contrapposizioni e dei dualismi. E' nel futuro dell'umanità nel suo dna tutto ciò, un piano molto più grande del cosiddetto nwo che non è altro che qualcosa di temporaneo e legato ai nostri tempi. Esiste un "piano" forse è sbagliata la parola, diciamo una meta in cui nonostante i vari intoppi e problematiche, l'umanità raggiungerà, nulla nell'universo è dominato dal caso, anche per questo mi sta molto simpatica la visione di Calleman.
Prima di raggiungere quello stato si deve sempre creare un equilibrio, quello ben espresso ad esempio nel finale della trilogia di Matrix, dove il sistema si autodistrugge per ripartire grazie all'immolazione del Messia Neo, Avatar di quella Matrix, come Gesù ed il cristianesimo lo sono stati dell'era dei pesci; insomma il sistema sarà immolato, autodistrutto e si creerà un nuovo equilibrio necessario per il ri-perpetuarsi del sistema, equilibrio che piano piano si sta realizzando in tutti gli ambiti della nostra realtà:
da un punto di vista storico, l'Oriente come potenza economica e culturale, per la prima volta si trova quasi alla pari con L'occidente che è ancora preponderante, ma in forte decadenza. Fino agli anni 80 (l'ultimo decennio di dominio totale dell'occidente nell'immaginario collettivo), anche la guerra fredda era una questione interna occidentale, con l'Urss che nonostante si estendesse anche all'Asia era comunque sia geograficamente (per una buona parte) che culturalmente, occidentale (marxismo, ateismo ecc.), diciamo con un leggero tocco di esotismo, ma comunque "ariani" puri al 100%.
Con l'avvento della globalizzazione e i vari slogan dei no global e tutta la lettura di protesta da Naomi Klein a Chomsky, è cominciato un requilibrio per far si che il 20% della popolazione mondiale, che si pappa l'80% delle risorse mondiali (motto che dagli anni 90 finisce sulla bocca di tutti gli alternativi), si riequilibri e cominci ad avere atteggiamenti meno predatori. E' il periodo delle tigri asiatiche e poi successivamente la forte ascesa economica della Cina e di personaggi contro le politiche monetaria occidentali che spuntano come funghi in Sudamerica (Chavez, Morales ecc.).
A mio parere questi eventi sono un riequilibrio e non porteranno al dominio dell'oriente, semplicemente abbiamo così dominato e depredato tutto il pianeta, che visto il riequilibrio che sta avvenendo, le strutture di dominio dell'occidente cadranno inesorabilmente rendendoci sicuramente più umili e collaborativi, ma non si potrà tornare indietro ad un mondo bipolare o al sistema delle nazioni. Il requilibrio in questa fase significa declino occidentale ed ascesa orientale, ma dopo il riequilibrio vi sarà la fusione, che a livello simbolico (come fa notare Marco Fardin nei suoi articoli) vuol dire equilibrio principio maschile e femminile (occidente ed oriente). Per Calleman questo riequilibrio è iniziato nel 1999 (e non riguarda solo i principi maschili e femminili, ma anche l'etica nelle relazioni sociali, soprattutto politiche, da qui l'aumentare degli scandali), anche questo evidentissimo da un principio femminile vituperato ed umiliato per millenni e che ora emerge nei posti di potere dell'occidente, nella cultura, grazie anche alla nascita di fenomeni come il femminismo.
Credo che per capire meglio come sia cambiato il mondo e come tutto si stia riequilibrando, possiamo fare un esempio pratico da vita di tutti i giorni, ovvero prendiamo una normale coppia attuale di fidanzati, faccio il mio esempio personale e vedo che la mia metà cerca lavoro e da per scontato che in quell'ambito debba avere le stesse opportunità dell'uomo. Oltretutto non mi permetterei mai di dire alla mia ragazza che è obbligata a cucinare, lavare i piatti e i vestiti, anche in queste quotidianità, la donna, se non è lei a volerlo, ai nostri giorni giustamente richiede collaborazioni nelle pulizie, nella cucina ecc. ecc. Giusto esempi banali per mostrare cose che diciamo fino a poche generazioni fa erano inconcepibili e che oggi sono la normalità, ecco appunto riequilibrio che in futuro si trasformerà in unione, in principio androgino che oggi vediamo distorto nei trans ad esempio e nella forte accoglienza nel politically correct e nella cultura ufficiale, dell'omosessualità e degli atteggiamenti mascolini nelle donne e femminili negli uomini, che non scandalizzano più nessuno. Anche la nazione più maschilista e teocratica del mondo (l'Arabia Saudita) è stata costretta nel 2011 a concedere alle donne l'entrata in politica e la possibilità di avere la patente.
Se il riequilibrio sta avvenendo in ogni elemento della realtà, non può esserne esclusa la categoria poveri e ricchi, che ad un livello più profondo diventa un riequilibrio anche tra uomo e Dio, espresso nella realtà con la caduta degli intermediari, delle religioni, lo svelamento delle dinamiche del potere, lo stesso riequilibrio tra l'elite occidentale (che domina da millenni) e quella orientale, il crollo della classe media e un appiattimento totale verso un'unica classe sociale che sarà completamente distinta dai ricchi che in una prima fase che già stiamo vivendo, diventeranno ancora più ricchi, ma chi troppo vuole nulla stringe e prima o poi anche in quell'ambito vi sarà un equilibrio. Questa fase di egalitè, fraternitè e liberté è ciò che ci attende in futuro, ma anche questa sarà una fase temporanea verso qualcosa di più solido, perchè l'equilibrio prima o poi si spezza e si ritrasforma in scontro...
Ritornerò i prossimi giorni con un nuovo articolo che probabilmente riguarderà il problema energetico; anche lì accennerò lo studio di Calleman, perchè vi sono delle significative sincronie che fanno pensare come la chiave del cambiamento della nostra società passerà prima di tutto in quell'ambito, che è anche il tema del finale del primo "ritorno al futuro", come visto nei miei articoli su quel film.
Mi è piaciuta molto l'immagine dell'ottovolante. Pur non essendoci mai stato sopra, mi viene bene in mente quando il trenino rallenta fino quasi a fermarsi del tutto prima della discesa a rotta di collo.
RispondiEliminaQuesto mi fa pensare a qualcosa che ho letto sul sito di Marco Vuyet, quando parla delle due piramidi: l'edificazione della piramide diritta (la gerarchia del potere della civiltà occidentale giudeo-cristiana) la quale ha avuto bisogno di secoli per essere edificata, e ha "preparato" l'umanità, cuocendola a puntino seguendo la triade problema/confusione-reazione/soluzione - alla piramide rovesciata, ovvero il crollo della civiltà occidentale (fatta estendere a tutto il globo) per preparare l'avvento del Nuovo Ordine - dopo secoli di ingiustizie - basato sulla cosiddetta "pace massonica", come la chiama Vuyet. Queste due piramidi sarebbero rappresentate dall'esagramma, altrimenti detto "sigillo di Salomone." A questo mi ha fatto pensare la tua metafora dell'ottovolante. La discesa equivarrebbe al crollo.
Ultimamente, il ristagno - almeno dal mio punto di vista - sembra assumere toni quasi "onirici"...per esempio, i manifesti pubblicitari sulle strade, mi sembrano sempre più banali, risaputi e semplificati, ma in maniera quasi "dolce"...
Il discorso sull'energia che fai alla fine, è vero, è centrale.
In effetti il ristagno sta assumendo toni farseschi e improponibili che rendono il tutto più che fastidioso, divertente, perché davvero siamo agli sgoccioli, specie in politica il panico aleggia, non sanno davvero che pesci prendere. C'è anche da dire che riguardo la politica, le nazioni mediterranee (ci metto anche quelle islamiche, ma da un altro punto di vista) sono pioniere e per ora nelle altre nazioni c'è un semplice risaputo che viene visto come sicurezza più che come ristagno, almeno questo sembra, o meglio, mentre da noi gli effetti dell'esaurirsi del ciclo si fanno più evidenti e teatrali (per via anche di una classe dirigente più antiquata),lì semmai è tutto ancora ad un forte livello simbolico, con la crisi che è più uno stato mentale.
RispondiEliminaToni farseschi e improponibili. Forse questo stato di cose sta facendo sempre più somigliare la realtà al mondo di http://nonciclopedia.wikia.com
RispondiEliminaA volte - e non sto scherzando - mi pare descriva meglio le cose di Wikipedia.