Nell’ultimo
articolo abbiamo parlato dei vari cambi generazionali di zeitgeist in
pochi decenni, di come generazioni che hanno una differenza temporale
di massimo 20 o anche 10 anni, hanno una visione completamente
opposta della realtà, di come un ragazzo del 2000, pur se in un
mondo millennials e virtuale-germinale (ma in cui gli adolescenti ed
i giovani erano ancora per lo più della generazione X), messo a
fianco ad un ragazzo che chiameremo high millennials (diciamo dal
2008 in poi), troverebbe pochi punti in comune, perché l’high
millennials si trova un un mondo post crisi- precarietà, web 2.0 e
social network ed anche post 11 settembre, con distruzione totale
dell’analogico, appunto il millennial di inizi anni 2000, questo
ragazzo ancora immerso nello zeitgeist dei 90 (perché gli anni 90
come atmosfera si sono chiusi proprio l’11 settembre 2001), abbia
poco in comune con l’ultima compagine di millennials. Un ragazzo
del 2000 che si trova a prendere una macchina del tempo per giungere
fino al 2013 ad esempio, senza per forza andare troppo in là, si
troverebbe spaesato come Martin Mcfly nel suo viaggio dal 1984 al
2015, ed in effetti proprio quel film, che ho analizzato in vari
articoli nel passato, mostra proprio come ogni viaggio del tempo di
Martin McFly, che sia negli anni 50, nel far west o nel 2015, possa
essere paragonato ad un vero e proprio viaggio in un mondo alieno, ne
ha tutte le caratteristiche (l’uso del fulmine, metafora della
velocità della luce, la macchina volante, i continui richiami alla
pura fantascienza). Abbiamo sottolineato come questi cambi di
zeitgeist siano una vera e propria anomalia quantistica, qualcosa di
unico nella storia mondiale.
una delle varie suddivisioni generazionali optate dalla sociologia americana |
Eppure in questi
ultimi decenni, diciamo da fine anni 90 in su, c’è un qualcosa che
tiene insieme queste ultime generazioni, ovvero parlo delle ultime
propaggini dei baby boomers o comunque le parti meno tradizionaliste
e legate al loro zeitgeist, la generazione X e i millennials, ovvero
una visione gnostica della realtà che per la prima volta dopo 2000
anni, ritorna nel mainstream.
E’ un fatto
storico-culturale, così epocale e profondo, che solo coloro abituati
a non pensare linearmente e paradossalmente al di fuori delle logiche
mainstream, riescono ad intravederne i contorni e l’incredibile
portata storica, tra questi Cristopher Knowles, del blog secret sun,
che dopo aver sconvolto il mondo culturale underground con i suoi
libri sulle assonanze tra culti misterici e mitologia verso le nuove
propaggini della pop-culture come rock e fumetti, dopo qualche anno
di silenzio a partire credo dal 2013-2014, ritornò a scrivere sul
suo blog in pianta stabile proprio per evidenziare l’epocalità di
questa sua visione.
Quando si è
pienamente dentro qualcosa, difficilmente la si riesce a storicizzare
o inserire in un contesto spazio-temporale preciso.
Uno dei segnali dell'avvento dello gnosticismo nei nostri tempi fu la scoperta di vari testi gnostici nel 1945 a Nag Hammadi.
Ma cosa si intende
per “tempi gnostici” e come si differenzia questa visione dal
mondo pre-gnostico? Perché si è sviluppata soprattutto nei giovani
una visione gnostica della realtà? Come mai temporalmente indichiamo
gli anni 90 come il nascere di questa nuova visione che probabilmente
sostituirà le ideologie e le religioni attuali? E’ qualcosa di
positivo o di negativo?
Dobbiamo fare un
passo indietro e soprattutto un excursus storico per capire cos’è
lo gnosticismo e cosa successe quando si manifestò per la prima
volta 2000 anni fa.
Il termine gnosi
deriva dalla parola greca “gnosis” che vuol dire “conoscenza”.
Fu persino usato dai
primi padri della Chiesa per significare che la vera gnosi era la
conoscenza del messaggio del Cristo. Quando il cristianesimo si
apprestò a diventare la religione ufficiale e dell’impero, il
termine assunse connotati negativi e fu associato alle varie eresie
cristiane e non, fino a sparire completamente dalla storia
mainstream.
In questo senso
esiste nel cristianesimo delle origini, anche uno gnosticismo
cristiano.
La gnosi era di
tradizione ellenistica e come particolarità aveva quella di vedere
il nostro mondo e più in generale il cosmo come parto di un demiurgo
malvagio. La creazione, il nostro pianeta quindi è una matrix, una
trappola in cui un demiurgo malvagio ci ha imprigionati, in cui la
nostra scintilla divina è stata esiliata. E’ stesso in quel
periodo quel demiurgo malvagio era visto come il Dio biblico. Quindi
si può capire il perché il cristianesimo abbia visto da sempre la
gnosi come un pericolo e come la responsabile di tutte le successive
eresie cristiane, dei vari movimenti esoterici e persino della genesi
del post-moderno, anche perché la gnosi è stata sempre contraria
all’abbandonarsi e alla “non-esperienza fattuale” della fede
che come sappiamo è lo
strumento principe con cui avvicinarsi ai misteri di Dio e alla
creazione, in questo caso per il cristianesimo, ma in senso lato per
tutte le religioni istituzionali.
Altra “bestemmia” dello gnosticismo era quella di vedere ogni
uomo come Dio: Dio siamo noi e noi siamo Dio. Dio si manifesta in
tutti noi e si divide nella manifestazione.
Il
male poi assume una vera e propria dimensione ontologica, esso
non è più visto come
l’insieme delle tragedie
che affliggono l’umanità e la sua sede non è neanche in un reame
ultraterreno (l’inferno). Vi è una teologia cosmogonica fatta dal
demiurgo ed i suoi arconti in cui il cosmo stesso ed il nostro stesso
contenitore (il corpo fisico), sono manifestazione del male. Una
teologia che descrive
soprattutto questo principio di schiavitù e di male che ci seguirà
anche nel dopo morte, ma che prima o poi sarà destinato alla
distruzione, in cui l’unico sopravvissuto sarà l’anima immortale
che ritornerà al vero Dio.
Ne consegue che la gnosi non può che vedere con sospetto ogni
manifestazione sistemica, ogni struttura, ogni tradizione, la gnosi è
l’anti-katekon per eccellenza e ne consegue che da una parte il
complottismo e (non sto scherzando), il testo gnostico moderno
ufficiale (il film matrix), siano coloro che hanno riportato nella
coscienza collettiva la gnosi ad un livello globale. Queste sono
alcune delle compagini più evidenti, ma in realtà in altre
dimensioni culturali si sta pienamente manifestando lo gnosticismo.
Nella stessa manifestazione del post-moderno vi è insito il suo
avvento.
Quando tutto è ritenuto un’illusione, tutto corrotto e
corruttibile e, nelle sue manifestazioni più negative ed estreme,
quando tra le giovani generazioni vi è apatia e nichilismo verso la
politica e le varie compagini culturali, proprio in questo tipo di
zeitgeist lo gnosticismo (non per forza come sentire spirituale), si
manifesta nell’inconscio collettivo come sentire principale.
Non è forse il crollo delle ideologie, l’apatia e l’estremo non
fidarsi verso ogni manifestazione mainstream un sintomo di
gnosticismo?
I vari fandom attuali e del recente passato, che siano musicali o
legati a qualche serie tv (i trekker ad esempio), sono tutte
rappresentazioni post moderne dei vecchi gruppi e culti gnostici del
passato, dove una creazione o evento culturale diviene un culto per
criticare il sistema attuale e far divenire la propria passione un
cammino di vita e solo chi è stato dentro questi fandom può capire
fino a dove possono spingersi filosoficamente e la piena affiliazione
mentale ed estetica che questi gruppi portano, ad esempio
personalmente (senza citare altre affiliazioni molto più underground
e persino più significative avute personalmente), anche se
musicalmente l’ho seguito per molto tempo e anche nel presente ho
una band metal, la mia affiliazione, la mia entrata nel vero culto
del metallaro é durata per un breve periodo, all’incirca più o
meno di 3 anni, diciamo dal 2001 al 2004 e quando si è davvero
dentro qualcosa ci si veste in un certo modo (per lo più, almeno per
i metallari della mia epoca, tutto nero e con maglie rappresentanti
le proprie band preferite), si ha una visione della commercialità e
del mainstream pessima e l’affiliazione al metal diventa una
critica verso le corporation televisive e musicali ree di trasmettere
merda e rimbecillire la gente, poi ci sono dettagli e sfumature
numerose delle quali non è importante parlarne in questo contesto,
giusto per far capire che se si è dentro un fenomeno culturale
post-moderno esso si configura come culto e non come moda, non sto
parlando infatti del semplice interesse temporaneo o della normale
partecipazione ad un evento, ma proprio di un culto, di un modo di
vivere. Tutti questi gruppi in un mondo ateo, edonista e
materialista, hanno sostituito i vecchi culti misterici e sono il
prologo ad una futura spiritualità che sarà il requiem dell’attuale
impero, però non tutto è oro ciò che luccica, infatti come
anticipato all’inizio di questo articolo, dobbiamo andare nel
passato per capire cosa potrà succedere nel futuro, perché come ben
sappiamo tutto è ciclico e tutto si ripete.
Quando lo gnosticismo si manifestò nelle forme a noi conosciute per
la prima volta nel mondo, l’Impero Romano dominava l’Occidente ed
era comunque la maggiore potenza mondiale. I Romani ruppero molte
tradizioni ed un po' come gli americani oggi verso la vecchia Europa,
cercarono di crearsi un passato culturale e storico che potesse
essere paragonabile al mondo greco, infatti l’Impero Romano si
sentiva inferiore culturalmente al mondo ellenistico, un po' come gli
americani oggi, erano i cugini tamarri e guerrafondai, ricordiamo
infatti che le prime legislazioni romane nacquero anche per una sorta
di diplomazia, scambi culturali e viaggi che gli antichi romani
facevano nel mondo greco per carpirne i segreti del buon governo e
della legislazione, almeno finché erano una Repubblica.
L’impero
Romano divenne probabilmente una delle più grandi anomalie ed
esperimenti della storia. Fortemente edonista e materialista nelle
azioni, la religione di riflesso era fondamentale nella società ma a
differenza di quella greca, aveva un carattere pratico ed
utilitaristico. Le solennità e le preghiere infatti traevano spunto
dalle guerre e dalla vita campestre. Le forze tradizionali nella
romanità assunsero una trasformazione anomala
e potremo dire oggi, quasi post-moderna post-litteram. Esso divenne
l’archetipo del potere e del concetto di impero, persino la sua
legislazione è tutt’oggi moderna (così
come i vizi) e tutti i
moderni imperi occidentali si sono ispirati o hanno cercato di
eguagliare l’impero romano. Fu
proprio l’impero romano quello che probabilmente per la prima volta
nella storia conosciuta, fece concentrare l’uomo sul benessere e
sui piaceri del corpo, rendendoli protagonisti della vita di un uomo.
Nonostante la sua carica avveniristica é
divenuto un katechon che si credeva invincibile ed imbattibile ed
infatti visto il suo carattere materialista, militarista, razionale,
chi poteva aspettarsi che la successiva epoca sarebbe stata
completamente opposta, un vero e proprio nuovo mondo? L’avvento
dello gnosticimo e del cristianesimo (entrambi
che delegittimavano chiaramente
per la prima volta nella
storia umana conosciuta,
l’impero ed il potere, il
cristianesimo però come concetto terrestre più che come vera e
propria idea) fecero crollare il potente impero romano.
Il
cristianesimo in realtà fu pian piano accettato dall’impero, che
ne capì la sua forza dirompente e soprattutto vide che la sua grande
forza era quella di unificare tutte le forze tradizionali passate
legate al culto del sole, di cui il cristianesimo era una
riproposizione in chiave giudaica-ellenistica, abbandonando
definitivamente la carica anarchica dello gnosticismo che fu
avversato e distrutto nonostante l’influenza e la carica culturale
dirompente che ebbe in quel periodo. L’impero romano infatti entrò
a patti e fece divenire il cristianesimo la religione di Stato, ma il
germe era oramai stato sparso e l’impero romano (senza citare
naturalmente le cause materiali della sua caduta), divenne storia
antica.
Oggi
la storia si sta ripetendo.
Lo gnosticismo e il cristianesimo lottarono ed ottennero i cuori e le
menti dell’impero e le
menti cosmopolite
e raffinate dell’impero abbandonarono gli Dei ed
i misteri senza rendersi
conto che la loro cultura ed eredità sarebbe stata cancellata dalla
faccia della terra.
Quello
che è successo dopo lo sappiamo purtroppo benissimo, infatti
l’impero è risorto sotto nuove forme o come affermò il grande
scrittore di fantascienza Philip Dick, l’impero non ha mai fine e
trova sempre nuove forme in cui incarnarsi.
C’è anche da dire che 2000 anni fa come afferma anche Cristopher
Knowles, il mondo non era ancora pronto per lo gnosticismo, quindi
chi erediterà il futuro? Il crollo dell’impero come avvenuto in
passato sarà semplicemente una morte temporanea che porterà ad una
resurrezione più adatta ai nuovi tempi?
Altra
cosa da tenere in conto, evitate chi predice con sicumera il futuro
basandosi sul nostro mondo attuale o su una progressione lineare
delle cose perché in passato la storia non si è mai svolta in
questo modo. Il crollo dell’impero romano portò ad un mondo
opposto a quello ellenistico-romano, ultra-religioso e denominato
"medievale" e quindi in decadenza e con valori ed una visione del mondo
completamente opposti. L’evoluzione vista come progressione lineare
è una illusione, quello che ci attende avrà probabilmente connotati
opposti alla nostra civiltà attuale come è sempre avvenuto dopo una
caduta dell’impero, quindi
è da illusi credere che il mondo futuro dovrà essere per forza
ultra tecnologico, con uomini schiavi delle macchine o uomini fusi
alle macchine, con città senza il minimo verde ed ultra-futuristiche
come quelle di Blade Runner, di cui posti distopici come Dubai,
tentano di riproporre la filosofia di controllo e de-umanizzazione
feudale.
Ed infatti persino un mondo denominato “democratico”,
libertario come il nostro, con infiniti difetti e mancanze di
libertà, ma dove la circolazione delle informazioni è ancora
attiva, potrebbe portare ad un feudalesimo di stampo high tecnology,
come detto la storia non è mai lineare, ed infatti la già citata
Dubai e la stessa Google ed Amazon, due corporation che sono già
molto diverse rispetto a 10 anni fa, articolandosi oramai come
corporation con logiche lavorative e filosofiche feudali, mostrano
come una certa elite prospetti un nuovo feudalesimo che in alcuni ambiti lavorativi-culturali ed oasi nel mondo, sono già presenti; la stessa deriva
di Roma, da Repubblica ad Impero: nel pieno del loro potere l’impero
romano soccombe ed una nuova realtà emerge.Dubai |
Diventa
naturale che con la sovrabbondanza di informazioni attuali resa
possibile da internet, lo gnosticismo, in varie forme
apparentemente opposte tra di loro, si diffonda.
Succederà
come nel passato dove il crollo dell’impero (certo e sicuro), portò
alla restaurazione di un nuovo culto religioso dogmatico rifondando
l’impero su nuove basi o ci libereremo definitivamente dalle
trappole sistemiche.
C’è
da dire che i primi cristiani avevano inizialmente una visione molto
religiosa e mistica e fortemente gnostica, quindi incompatibile
con l’impero. Successe che
dopo varie profezie che promettevano l’apocalisse, il paradiso in
terra ed il ritorno di Gesù, i cristiani si erano stufati di
attendere, perché il potere di Roma era un horror show crudele e senza pietà per i popoli assoggettati, l’impero era spietato con chi
non si sottometteva ed infatti i cristiani divennero i primi
guerrieri sociali, si spogliarono delle devianze gnostiche,
associarono a se diverse credenze pagane già nel loro dna ed entrarono a
patti con l’impero.
Lo
gnosticismo quindi apre a nuovi mondi, ma porta anche al caos se
mal-gestito. Quale tipo di religione si affiancherà allo
gnosticismo? Forse una sorta di neo-paganesimo? Per quelli che
pensano che il mondo futuro sarà senza spiritualità o religioni o
non ha studiato la storia e di come la religione è stata sempre uno
strumento unificatore e di stabilità, al contrario dell’ateismo
diffuso in genere in periodi di decadenza (non è un giudizio del
tipo buono o cattivo, ma un’evidenza che si è mostrata spesso
nella storia), oppure conosce poco l’uomo e la società umana.
Riallacciandomi
al precedente articolo, ciò che rende diverso oggi la diffusione
dello gnosticismo nel mainstream è proprio la sua portata di
diffusione, con strumenti di informazione infinitamente più potenti
del passato e soprattutto a differenza di 2000 anni fa, noi viviamo
in un villaggio globale. Ne risulta che è tutto una grossa incognita
che evidenzia sempre di più l’entrata in una sorta di anomalia, i
cui confini stiamo cominciando leggermente a tratteggiarsi solo oggi.