venerdì 4 maggio 2018

TEMPI GNOSTICI


Nell’ultimo articolo abbiamo parlato dei vari cambi generazionali di zeitgeist in pochi decenni, di come generazioni che hanno una differenza temporale di massimo 20 o anche 10 anni, hanno una visione completamente opposta della realtà, di come un ragazzo del 2000, pur se in un mondo millennials e virtuale-germinale (ma in cui gli adolescenti ed i giovani erano ancora per lo più della generazione X), messo a fianco ad un ragazzo che chiameremo high millennials (diciamo dal 2008 in poi), troverebbe pochi punti in comune, perché l’high millennials si trova un un mondo post crisi- precarietà, web 2.0 e social network ed anche post 11 settembre, con distruzione totale dell’analogico, appunto il millennial di inizi anni 2000, questo ragazzo ancora immerso nello zeitgeist dei 90 (perché gli anni 90 come atmosfera si sono chiusi proprio l’11 settembre 2001), abbia poco in comune con l’ultima compagine di millennials. Un ragazzo del 2000 che si trova a prendere una macchina del tempo per giungere fino al 2013 ad esempio, senza per forza andare troppo in là, si troverebbe spaesato come Martin Mcfly nel suo viaggio dal 1984 al 2015, ed in effetti proprio quel film, che ho analizzato in vari articoli nel passato, mostra proprio come ogni viaggio del tempo di Martin McFly, che sia negli anni 50, nel far west o nel 2015, possa essere paragonato ad un vero e proprio viaggio in un mondo alieno, ne ha tutte le caratteristiche (l’uso del fulmine, metafora della velocità della luce, la macchina volante, i continui richiami alla pura fantascienza). Abbiamo sottolineato come questi cambi di zeitgeist siano una vera e propria anomalia quantistica, qualcosa di unico nella storia mondiale.

una delle varie suddivisioni generazionali optate dalla sociologia americana

Eppure in questi ultimi decenni, diciamo da fine anni 90 in su, c’è un qualcosa che tiene insieme queste ultime generazioni, ovvero parlo delle ultime propaggini dei baby boomers o comunque le parti meno tradizionaliste e legate al loro zeitgeist, la generazione X e i millennials, ovvero una visione gnostica della realtà che per la prima volta dopo 2000 anni, ritorna nel mainstream.
E’ un fatto storico-culturale, così epocale e profondo, che solo coloro abituati a non pensare linearmente e paradossalmente al di fuori delle logiche mainstream, riescono ad intravederne i contorni e l’incredibile portata storica, tra questi Cristopher Knowles, del blog secret sun, che dopo aver sconvolto il mondo culturale underground con i suoi libri sulle assonanze tra culti misterici e mitologia verso le nuove propaggini della pop-culture come rock e fumetti, dopo qualche anno di silenzio a partire credo dal 2013-2014, ritornò a scrivere sul suo blog in pianta stabile proprio per evidenziare l’epocalità di questa sua visione.
Quando si è pienamente dentro qualcosa, difficilmente la si riesce a storicizzare o inserire in un contesto spazio-temporale preciso.
Uno dei segnali dell'avvento dello gnosticismo nei nostri tempi fu la scoperta di vari testi gnostici nel 1945 a Nag Hammadi.
Ma cosa si intende per “tempi gnostici” e come si differenzia questa visione dal mondo pre-gnostico? Perché si è sviluppata soprattutto nei giovani una visione gnostica della realtà? Come mai temporalmente indichiamo gli anni 90 come il nascere di questa nuova visione che probabilmente sostituirà le ideologie e le religioni attuali? E’ qualcosa di positivo o di negativo?
Dobbiamo fare un passo indietro e soprattutto un excursus storico per capire cos’è lo gnosticismo e cosa successe quando si manifestò per la prima volta 2000 anni fa.
Il termine gnosi deriva dalla parola greca “gnosis” che vuol dire “conoscenza”.
Fu persino usato dai primi padri della Chiesa per significare che la vera gnosi era la conoscenza del messaggio del Cristo. Quando il cristianesimo si apprestò a diventare la religione ufficiale e dell’impero, il termine assunse connotati negativi e fu associato alle varie eresie cristiane e non, fino a sparire completamente dalla storia mainstream.
In questo senso esiste nel cristianesimo delle origini, anche uno gnosticismo cristiano.
La gnosi era di tradizione ellenistica e come particolarità aveva quella di vedere il nostro mondo e più in generale il cosmo come parto di un demiurgo malvagio. La creazione, il nostro pianeta quindi è una matrix, una trappola in cui un demiurgo malvagio ci ha imprigionati, in cui la nostra scintilla divina è stata esiliata. E’ stesso in quel periodo quel demiurgo malvagio era visto come il Dio biblico. Quindi si può capire il perché il cristianesimo abbia visto da sempre la gnosi come un pericolo e come la responsabile di tutte le successive eresie cristiane, dei vari movimenti esoterici e persino della genesi del post-moderno, anche perché la gnosi è stata sempre contraria all’abbandonarsi e alla “non-esperienza fattuale” della fede che come sappiamo è lo strumento principe con cui avvicinarsi ai misteri di Dio e alla creazione, in questo caso per il cristianesimo, ma in senso lato per tutte le religioni istituzionali.
Altra “bestemmia” dello gnosticismo era quella di vedere ogni uomo come Dio: Dio siamo noi e noi siamo Dio. Dio si manifesta in tutti noi e si divide nella manifestazione.
Il male poi assume una vera e propria dimensione ontologica, esso non è più visto come l’insieme delle tragedie che affliggono l’umanità e la sua sede non è neanche in un reame ultraterreno (l’inferno). Vi è una teologia cosmogonica fatta dal demiurgo ed i suoi arconti in cui il cosmo stesso ed il nostro stesso contenitore (il corpo fisico), sono manifestazione del male. Una teologia che descrive soprattutto questo principio di schiavitù e di male che ci seguirà anche nel dopo morte, ma che prima o poi sarà destinato alla distruzione, in cui l’unico sopravvissuto sarà l’anima immortale che ritornerà al vero Dio.
Ne consegue che la gnosi non può che vedere con sospetto ogni manifestazione sistemica, ogni struttura, ogni tradizione, la gnosi è l’anti-katekon per eccellenza e ne consegue che da una parte il complottismo e (non sto scherzando), il testo gnostico moderno ufficiale (il film matrix), siano coloro che hanno riportato nella coscienza collettiva la gnosi ad un livello globale. Queste sono alcune delle compagini più evidenti, ma in realtà in altre dimensioni culturali si sta pienamente manifestando lo gnosticismo. Nella stessa manifestazione del post-moderno vi è insito il suo avvento.
Quando tutto è ritenuto un’illusione, tutto corrotto e corruttibile e, nelle sue manifestazioni più negative ed estreme, quando tra le giovani generazioni vi è apatia e nichilismo verso la politica e le varie compagini culturali, proprio in questo tipo di zeitgeist lo gnosticismo (non per forza come sentire spirituale), si manifesta nell’inconscio collettivo come sentire principale.
Non è forse il crollo delle ideologie, l’apatia e l’estremo non fidarsi verso ogni manifestazione mainstream un sintomo di gnosticismo?
I vari fandom attuali e del recente passato, che siano musicali o legati a qualche serie tv (i trekker ad esempio), sono tutte rappresentazioni post moderne dei vecchi gruppi e culti gnostici del passato, dove una creazione o evento culturale diviene un culto per criticare il sistema attuale e far divenire la propria passione un cammino di vita e solo chi è stato dentro questi fandom può capire fino a dove possono spingersi filosoficamente e la piena affiliazione mentale ed estetica che questi gruppi portano, ad esempio personalmente (senza citare altre affiliazioni molto più underground e persino più significative avute personalmente), anche se musicalmente l’ho seguito per molto tempo e anche nel presente ho una band metal, la mia affiliazione, la mia entrata nel vero culto del metallaro é durata per un breve periodo, all’incirca più o meno di 3 anni, diciamo dal 2001 al 2004 e quando si è davvero dentro qualcosa ci si veste in un certo modo (per lo più, almeno per i metallari della mia epoca, tutto nero e con maglie rappresentanti le proprie band preferite), si ha una visione della commercialità e del mainstream pessima e l’affiliazione al metal diventa una critica verso le corporation televisive e musicali ree di trasmettere merda e rimbecillire la gente, poi ci sono dettagli e sfumature numerose delle quali non è importante parlarne in questo contesto, giusto per far capire che se si è dentro un fenomeno culturale post-moderno esso si configura come culto e non come moda, non sto parlando infatti del semplice interesse temporaneo o della normale partecipazione ad un evento, ma proprio di un culto, di un modo di vivere. Tutti questi gruppi in un mondo ateo, edonista e materialista, hanno sostituito i vecchi culti misterici e sono il prologo ad una futura spiritualità che sarà il requiem dell’attuale impero, però non tutto è oro ciò che luccica, infatti come anticipato all’inizio di questo articolo, dobbiamo andare nel passato per capire cosa potrà succedere nel futuro, perché come ben sappiamo tutto è ciclico e tutto si ripete.
Quando lo gnosticismo si manifestò nelle forme a noi conosciute per la prima volta nel mondo, l’Impero Romano dominava l’Occidente ed era comunque la maggiore potenza mondiale. I Romani ruppero molte tradizioni ed un po' come gli americani oggi verso la vecchia Europa, cercarono di crearsi un passato culturale e storico che potesse essere paragonabile al mondo greco, infatti l’Impero Romano si sentiva inferiore culturalmente al mondo ellenistico, un po' come gli americani oggi, erano i cugini tamarri e guerrafondai, ricordiamo infatti che le prime legislazioni romane nacquero anche per una sorta di diplomazia, scambi culturali e viaggi che gli antichi romani facevano nel mondo greco per carpirne i segreti del buon governo e della legislazione, almeno finché erano una Repubblica.
L’impero Romano divenne probabilmente una delle più grandi anomalie ed esperimenti della storia. Fortemente edonista e materialista nelle azioni, la religione di riflesso era fondamentale nella società ma a differenza di quella greca, aveva un carattere pratico ed utilitaristico. Le solennità e le preghiere infatti traevano spunto dalle guerre e dalla vita campestre. Le forze tradizionali nella romanità assunsero una trasformazione anomala e potremo dire oggi, quasi post-moderna post-litteram. Esso divenne l’archetipo del potere e del concetto di impero, persino la sua legislazione è tutt’oggi moderna (così come i vizi) e tutti i moderni imperi occidentali si sono ispirati o hanno cercato di eguagliare l’impero romano. Fu proprio l’impero romano quello che probabilmente per la prima volta nella storia conosciuta, fece concentrare l’uomo sul benessere e sui piaceri del corpo, rendendoli protagonisti della vita di un uomo. Nonostante la sua carica avveniristica é divenuto un katechon che si credeva invincibile ed imbattibile ed infatti visto il suo carattere materialista, militarista, razionale, chi poteva aspettarsi che la successiva epoca sarebbe stata completamente opposta, un vero e proprio nuovo mondo? L’avvento dello gnosticimo e del cristianesimo (entrambi che delegittimavano chiaramente per la prima volta nella storia umana conosciuta, l’impero ed il potere, il cristianesimo però come concetto terrestre più che come vera e propria idea) fecero crollare il potente impero romano.
Il cristianesimo in realtà fu pian piano accettato dall’impero, che ne capì la sua forza dirompente e soprattutto vide che la sua grande forza era quella di unificare tutte le forze tradizionali passate legate al culto del sole, di cui il cristianesimo era una riproposizione in chiave giudaica-ellenistica, abbandonando definitivamente la carica anarchica dello gnosticismo che fu avversato e distrutto nonostante l’influenza e la carica culturale dirompente che ebbe in quel periodo. L’impero romano infatti entrò a patti e fece divenire il cristianesimo la religione di Stato, ma il germe era oramai stato sparso e l’impero romano (senza citare naturalmente le cause materiali della sua caduta), divenne storia antica.

Oggi la storia si sta ripetendo. Lo gnosticismo e il cristianesimo lottarono ed ottennero i cuori e le menti dell’impero e le menti cosmopolite e raffinate dell’impero abbandonarono gli Dei ed i misteri senza rendersi conto che la loro cultura ed eredità sarebbe stata cancellata dalla faccia della terra.
Quello che è successo dopo lo sappiamo purtroppo benissimo, infatti l’impero è risorto sotto nuove forme o come affermò il grande scrittore di fantascienza Philip Dick, l’impero non ha mai fine e trova sempre nuove forme in cui incarnarsi.
C’è anche da dire che 2000 anni fa come afferma anche Cristopher Knowles, il mondo non era ancora pronto per lo gnosticismo, quindi chi erediterà il futuro? Il crollo dell’impero come avvenuto in passato sarà semplicemente una morte temporanea che porterà ad una resurrezione più adatta ai nuovi tempi?
Altra cosa da tenere in conto, evitate chi predice con sicumera il futuro basandosi sul nostro mondo attuale o su una progressione lineare delle cose perché in passato la storia non si è mai svolta in questo modo. Il crollo dell’impero romano portò ad un mondo opposto a quello ellenistico-romano, ultra-religioso e denominato "medievale" e quindi in decadenza e con valori ed una visione del mondo completamente opposti. L’evoluzione vista come progressione lineare è una illusione, quello che ci attende avrà probabilmente connotati opposti alla nostra civiltà attuale come è sempre avvenuto dopo una caduta dell’impero, quindi è da illusi credere che il mondo futuro dovrà essere per forza ultra tecnologico, con uomini schiavi delle macchine o uomini fusi alle macchine, con città senza il minimo verde ed ultra-futuristiche come quelle di Blade Runner, di cui posti distopici come Dubai, tentano di riproporre la filosofia di controllo e de-umanizzazione feudale.
Ed infatti persino un mondo denominato “democratico”, libertario come il nostro, con infiniti difetti e mancanze di libertà, ma dove la circolazione delle informazioni è ancora attiva, potrebbe portare ad un feudalesimo di stampo high tecnology, come detto la storia non è mai lineare, ed infatti la già citata Dubai e la stessa Google ed Amazon, due corporation che sono già molto diverse rispetto a 10 anni fa, articolandosi oramai come corporation con logiche lavorative e filosofiche feudali, mostrano come una certa elite prospetti un nuovo feudalesimo che in alcuni ambiti lavorativi-culturali ed oasi nel mondo, sono già presenti; la stessa deriva di Roma, da Repubblica ad Impero: nel pieno del loro potere l’impero romano soccombe ed una nuova realtà emerge.
Dubai

Diventa naturale che con la sovrabbondanza di informazioni attuali resa possibile da internet, lo gnosticismo, in varie forme apparentemente opposte tra di loro, si diffonda.
Succederà come nel passato dove il crollo dell’impero (certo e sicuro), portò alla restaurazione di un nuovo culto religioso dogmatico rifondando l’impero su nuove basi o ci libereremo definitivamente dalle trappole sistemiche.
C’è da dire che i primi cristiani avevano inizialmente una visione molto religiosa e mistica e fortemente gnostica, quindi incompatibile con l’impero. Successe che dopo varie profezie che promettevano l’apocalisse, il paradiso in terra ed il ritorno di Gesù, i cristiani si erano stufati di attendere, perché il potere di Roma era un horror show crudele e senza pietà per i popoli assoggettati, l’impero era spietato con chi non si sottometteva ed infatti i cristiani divennero i primi guerrieri sociali, si spogliarono delle devianze gnostiche, associarono a se diverse credenze pagane già nel loro dna ed entrarono a patti con l’impero.
Lo gnosticismo quindi apre a nuovi mondi, ma porta anche al caos se mal-gestito. Quale tipo di religione si affiancherà allo gnosticismo? Forse una sorta di neo-paganesimo? Per quelli che pensano che il mondo futuro sarà senza spiritualità o religioni o non ha studiato la storia e di come la religione è stata sempre uno strumento unificatore e di stabilità, al contrario dell’ateismo diffuso in genere in periodi di decadenza (non è un giudizio del tipo buono o cattivo, ma un’evidenza che si è mostrata spesso nella storia), oppure conosce poco l’uomo e la società umana.
Riallacciandomi al precedente articolo, ciò che rende diverso oggi la diffusione dello gnosticismo nel mainstream è proprio la sua portata di diffusione, con strumenti di informazione infinitamente più potenti del passato e soprattutto a differenza di 2000 anni fa, noi viviamo in un villaggio globale. Ne risulta che è tutto una grossa incognita che evidenzia sempre di più l’entrata in una sorta di anomalia, i cui confini stiamo cominciando leggermente a tratteggiarsi solo oggi.