venerdì 21 novembre 2014

MAGIA, PERCEZIONE E ZEITGEIST: il Seicento e la rivoluzione scientifica - prima parte

Questo è un articolo ispirato da "La stirpe di Caino, 007, John Dee e le due Elisabette" del blog Civiltà Scomparse del compagno internauta Rossano Segalerba, quindi per chi non lo ha già fatto, consiglio di leggere prima quell'articolo e poi successivamente il mio.



Cos'è la percezione? E' un processo che elabora i dati sensoriali che noi prendiamo dalla realtà (tramite i nostri cinque sensi) per dargli un significato. Da non confondere con la sensazione, spesso legata all'intuito o all'istinto, ad elaborazioni temporanee, infatti la percezione dà una struttura, organizza i dati che provengono dall'esterno, insomma è tramite la percezione che noi comprendiamo gli oggetti del mondo, tramite la percezione che noi riusciamo a muoverci ed interagire nel mondo. E' uno dei processi mentali più importanti compiuti dall'uomo, tanto che per chi lavora nel campo dell'informazione e per lo stesso potere è uno dei Sacri Graal da conquistare per avere successo, appoggio, per indirizzare una persona, un popolo, una nazione o l'intera umanità verso uno scopo, una credenza, una visione del mondo.
Attenzione però, la percezione rimane pur sempre una elaborazione soggettiva che non ha niente di oggettivo ed anche per questo la propaganda non può basarsi solamente su di essa per essere vittoriosa, anche se sicuramente senza una manipolazione percettiva la propaganda non potrebbe mai funzionare, anzi la percezione a mio parere occupa un 70-80% di ciò che noi chiamiamo propaganda. Ecco il motivo del perché ad esempio le multinazionali, i partiti politici, la pubblicità in generale ecc. ecc., si concentrano molto sui simboli, sulle forme, sui colori, sugli stessi protagonisti all'interno del loro gruppo, essi sono il loro biglietto d'ingresso, l'anticamera che deve attirare la gente nel loro gruppo.
La politica, i partiti politici, i leader e i potenti del mondo, non hanno nessun interesse a dire la verità, loro scopo è quello di farsi "percepire" come buoni, affidabili, dare una buona impressione (sensazione) e portar così alla convinzione (percezione) che non è mai realmente empirica e quindi basata sui fatti, o almeno lo è in piccola parte.
Una delle tragedie dell'essere umano è di essere per lo più "percettivo", ovvero di pensare che la sua esperienza personale basti per spiegare il mondo, che il proprio punto di vista è quello giusto, l'uomo vede il mondo, lo percepisce, ma non lo comprende.
Questo è anche uno dei motivi principali (ricollegandomi così al precedente articolo), del perchè le teorie illuministiche sono oltre ad una ingenua utopia, anche qualcosa che ci allontana paradossalmente dalla realtà delle cose. Certo l'Illuminismo da un certo punto di vista ha come scopo l'uso della ragione, quindi far si che la percezione si basi su costrutti il più oggettivi possibili del tipo una proposizione "X mi è antipatico, ergo X è antipatico" è assolutamente falsa per gli illuministi, perché X è antipatico ad Y per una sua esperienza personale, ma non ha un costrutto oggettivo questa proposizione.
La scienza delle origini in maniera certamente nobile, ha voluto soffermarsi su questi principi, ovvero di utilizzare la percezione, ma prenderla come un primo step che doveva essere seguito da una verifica sul campo, un approccio appunto neutrale e scientifico. Infatti la scienza moderna che nasce nel '600 (Royal society, Galileo, Copernico ecc.) era una vera e proprio bomba atomica capace di distruggere tutta l'impalcatura della propaganda delle elite di millenni basata su religione, diritto divino, legittimità del potere, superiorità delle linee nobiliari rispetto alla plebe ecc. ecc.
E' stato un momento fondamentale nella storia umana, pieno di pensatori sovversivi nel senso più estremo del termine, basti pensare Giordano Bruno e John Dee. Nel 1600 si è accesa una miccia pericolosa, perché per la prima volta si è messo in dubbio la percezione e come sappiamo il Potere senza percezione non ha legittimità ad esistere. Da quel periodo in poi (anche se in maniera germinale) sono sorti diversi pensatori che hanno traslato il metodo scientifico nell'analisi economica e politica della realtà, qualcosa di davvero sovversivo:


a partire dal '700 -' 800 un Governo per essere legittimo deve garantire il benessere della collettività (o almeno di un gruppo di persone, di una casta inteso non per forza in senso elitario), deve mirare all'ordine e alla stabilità, concetti che anche nel passato come è naturale che sia, erano importanti, ma strutturati in maniera percettiva, mentre nell'epoca moderna la validità deve essere garantita da un'analisi empirica, ne risulta che tutti i discorsi sul governo basato su linee di sangue e diritto divino, cadono catastroficamente. Ciò che diviene importante infatti è la competenza (meritocrazia) e la conoscenza del modo di governare, non il diritto divino o la linea di sangue. Il Re Caio può avere anche sangue blu, essere incoronato dal papa ed avere una legittimità sacra, ma a partire dal 1700 per lo più, sarà comunque considerato un incompetente se non fa bene il suo lavoro e se nel passato l'incompetenza del governante non trovava altri sbocchi (essendo un'affaire della nobiltà), dal 700 in poi può significare anche morte e cambio totale di forma di governo. Nel passato il potere elitario era visto come qualcosa di naturale, era una guerra tra nobili e non realmente ideologica, non vi era bisogno di manipolare il popolo (o almeno non in modo massiccio come avviene oggi), perché il popolo era fuori dai giochi visto il suo legittimare il potere come sacro e necessario. Le maschere dietro cui si nascondeva l'old order (diritto divino, di sangue e di casta), crollarono quindi inesorabilmente nella percezione comune. La religione cominciò sempre di più ad assumere un ruolo secondario e legato maggiormente alla morale ( e non più al potere), diventando un elemento della società e non la sua parte fondante e la nobiltà decade e perde completamente il ruolo di "unica destinataria nell'arte di governare". Nascono quindi gli Stati moderni laici e si dichiara l'uguaglianza di tutti gli uomini.
Il Socialismo Scientifico di Marx ed Engels è il risultato di questo paradigma, dove l'appropriazione di beni da parte di pochi non è più vista scientificamente come qualcosa di naturale. Il "materialismo storico", evoluzione naturale del grande bing bang portato dalla rivoluzione scientifica, diventa per Marx un metodo per valutare oggettivamente la realtà storica e soprattutto economica in maniera deterministica e scientifica, soffermandosi sui processi materiali e quindi mettendosi contro Hegel che metteva "l'Idea" in primo piano.
A partire dal 1600-1700, l'umanità ha avuto la possibilità di liberarsi dalle catene del passato. Il ruolo secondario delle religioni ha portato l'uomo a sviluppare la tecnica con la possibilità di liberarsi dal fardello del lavoro fisico e la competenza si è sostituita al diritto sacrale e di sangue o almeno sembrava che tutto dovesse portare a questo traguardo, in effetti avevamo tutte le basi ideologiche e pratiche per far divenire il mondo un paradiso, ma è successo un qualcosa tra il 700 e il 900 che ha bloccato completamente questo processo di liberazione.
Sicuramente la deriva prometeica, simil religiosa, ultra empirica e razionalista della scienza è stata tra i fattori che ha bloccato questo processo. In questa de-evoluzione continua, una grande mano almeno ideologicamente è stata sicuramente data dagli Illuministi e dai loro altari costruiti verso la dea Ragione verso la quale, per gli Illuministi appunto, tutta la realtà è interpretabile oggettivamente. Non è un caso che in pieno boom del pensiero scientifico associato al materialismo e all'ateismo, che ha il suo acme intellettuale nell'800, si sviluppino fenomeni di dogmatismo e fanatismo scientifico che rivelano la vera natura della scienza accademica allora giovane e ruspante, basti pensare una seminale figura come Auguste Comte, considerato il padre del Positivismo (movimento ideologico fondante del pensiero scientifico, che si articolava nell'elogio e fiducia del progresso che la Scienza poteva garantirci) e della Sociologia. Comte fondò una religione atea e scientifica (e la parola religione non è usata in modo dispregiativo, ma stesso lui utilizzava questo termine). Suo desiderio era creare una "chiesa positivista", con la scienza come nuova religione che doveva strutturarsi appunto come una chiesa, con le sue suddivisioni gerarchiche nei vari ruoli e quindi i vari sacerdoti e un'impronta ideologica dogmatica.

John Dee

Nel '600 (anche se molte basi furono fondate nel Rinascimento), si cercò di rifondare una spiritualità autentica (come ben spiega lo stesso McKenna che si interessò molto alla figura di John Dee ), infatti la magia, l'occultismo, l'esoterismo e soprattutto l'alchimia sono tutte materie che cominciano ad essere sdoganate proprio in quel secolo e la magia (vista dal cristianesimo come qualcosa di satanico), viene apprezzata anche da personaggi potenti ed istituzionali, tanto che Elisabetta I appoggia fortemente tutto il lavoro di John Dee. L'alchimia, la magia e tutti i movimenti esoterici sorti in quel secolo (come i Rosacroce), non sono altro che il preludio alla moderna scienza, sono i veri fondatori ideologici della scienza che per manifestarsi aveva bisogno di creare un'ideologia avversaria al cristianesimo e quindi uno spiritualismo di ricerca e non più di fede, un miglioramento alchemico dell'uomo tramite l'aiuto e la manipolazione di forze naturali ed extra-naturali e non più tramite intermediari umani e istituzionali, un percorso individuale e non più collettivo.
In questo clima di sdoganamento di materie magiche ed esoteriche, non è un caso che nella vecchia Inghilterra si sviluppi e nasca ciò che oggi chiamiamo Scienza, grazie alla fondazione di una delle più antiche accademie del mondo, la Royal Society, fondata nel 1645 da un insieme di studiosi e filosofi che si incontravano tra di loro per promuovere la conoscenza delle cose naturali tramite l'osservazione e la sperimentazione, ciò che appunto oggi è chiamato Scienza. L'irlandese Robert Boyle (1627-1691), considerato il fondatore della chimica moderna, accenna in una lettera scritta nel 1647, all'esistenza di un «Collegio Invisibile» che nonostante la sua giovane età e inesperienza, lo avrebbe degnato di attenzione. Questo perché i suoi membri sarebbero stati "persone che si sforzano di cacciare le meschinità di spirito, predicando una carità così vasta da includere tutto ciò che è umano e che si accontenta solo della buona volontà universale. Infatti sono così timorosi di venir meno al loro buon fine, che s'interessano a tutta l'umanità", una descrizione che calza a pennello al movimento dei Rosacroce (che ha sempre reclamato la paternità di questo collegio invisibile), o almeno a come si presentavano esternamente.
Il Collegio Invisibile in una rappresentazione
rosacruciana
Robert Moray fu uno tra i fondatori della Royal Society ed era così apprezzato che si diceva che il Re in persona spesso faceva visita al suo laboratorio. Il 20 maggio 1641 egli fu iniziato alla loggia massonica di Mary's Chapel a Edimburgo, evento acclarato che dimostra che molte logge erano pienamente operative in quel periodo, ben prima del 1717, anno in cui si indica la nascita della Massoneria. In quel periodo il simbolismo massonico era fortemente influenzato dall'alchimia e dal rosicrucianesimo continentale. Robert Moray faceva parte del cosiddetto "Collegio invisibile", che raccoglieva un insieme di studiosi e filosofi, molti dei quali avrebbero poi fondato la Royal Society, Collegio per il quale la mistica non era assolutamente separabile dalla scienza, come dimostrano anche i tanti lavori alchemici rimasti in ombra di Isaac Newton e lo stesso interesse che i membri avevano per le opere alchemiche, compreso John Dee che si può dire l'iniziatore ufficiale di tutto questo cambio di mentalità. 
Questa pratica era molto diffusa in ambienti massonici e rosacruciani. 007 era il numero utilizzato dalla corte di Elisabetta I e John Dee, per scambiarsi messaggi cifrati che usavano per comunicare tra di loro, numero che richiama gli agenti segreti. Da ricordare anche la leggenda che grazie a John Dee fu possibile sconfiggere l'Armada spagnola diretta verso le coste inglesi. Questi elementi mostrano l'importanza di un personaggio che ebbe un forte influsso ed influenza sulla corte reale inglese e nello sviluppo della Royal Society, eppure spesso sottovalutato dalla storiografia ufficiale.
Anche nella cerimonia di apertura delle olimpiadi del 2012 di Londra, vi sono dei richiami a John Dee, impersonificato da 007:



"...la “regina” paracadutata nel mezzo dei giochi olimpici, assieme a nientemeno che 007 stessoTutto ciò è messo in scena in un frammento – di qualità hollywoodiana – di sei minuti e mezzo interpretato  dalla regina d’Inghilterra e dall’attore Daniel Craig nella veste dell’agente 007. Molta gente, che ha trovato ciò divertente, non ebbe idea che c’era all’opera un simbolismo più grande qui. Lei stessa, l’elicottero e l’agente 007 che ci viaggiava dentro, venne salutato da tutti, perché apparentemente rappresentava il veicolo spaziale con cui gli “angeli caduti” sono…caduti. Il loro paracadutarsi finale nel mezzo dell’arena olimpica poteva proprio significare la rappresentazione della “caduta”, come in “Fallen Angels"estratto da Civiltascomparse

Ed in effetti come ho già scritto in questo blog, tutta la cerimonia dei giochi olimpici di Londra 2012 aveva un carattere come dire prometeico ed oltre a 007 vi erano altri riferimenti nascosti a John Dee.

Il tema predominante della cerimonia d'apertura si soffermava sul passaggio dalla civiltà contadina agreste, alla fondazione della nuova Torre di Babele. L'Inghilterra è la nazione dove è nata la moderna scienza e la società industriale attuale ed è stato il primo e vero impero mondiale della storia a noi conosciuta, con un potere ed un'influenza che si estendeva in tutti i continenti, tanto che oggi la lingua mondiale con cui interagiscono i diversi popoli, nell'economia e nella politica é l'inglese (e non solamente perché gli Stati Uniti, eredi dell'impero britannico, sono dominanti, ma anche per una questione di cultura e lingua imposta dall'impero britannico).
Grande importanza nella cerimonia d'apertura ha l'opera "la tempesta" di William Shakespeare, dove la figura del mago Prospero dominatore degli elementi è ispirata a John Dee. La figura di Dee è divenuta in tutta la letteratura seguente, l'archetipo con cui delineare il mago: l'utilizzo di sfere, specchi ed altri oggetti magici di cui lui faceva largo uso, ispireranno Tolkien nella scrittura di personaggi come Gandalf o Saruman.
Per molti dietro la figura di Shakespeare ci sarebbe nient'altro che Francis Bacon, il cui libro "la nuova Atlantide" ha forte assonanze con "La Tempesta". La nuova Atlantide per Bacon è una società che recupera il sapere originario e quindi anche la tecnica e la manipolazione della natura per migliorare la condizione umana, una riscoperta del sapere scientifico tramite la manipolazione delle percezioni umane che passano da una visione religiosa, mistica, simbolica della realtà, ad una visione empirica, scientifica, razionale, materialista ed ateo-agnostica. 
John Dee fu tra i maggiori promulgatori del metodo sperimentale scientifico in Inghilterra e tra coloro che riuscirono a traghettare la magia e l'alchimia verso i lidi attuali della scienza moderna, egli infatti affermava che la Magia deve essere vista come Scienza più che Arte ,"procede dalle esperienze e ricerca le cause". Anche l'importante "prefazione matematica alla Geometria di Euclide" di John Dee, testo che influenzerà molti matematici seguenti, ha l'approccio quantitativo della moderna scienza nei confronti dell'universo, pur se essendo stato scritto nel 600, in un periodo di rivoluzione percettiva e dello zeitgeist e quindi almeno nelle elite intellettuali, un periodo di percezione libera, "liquida" e quindi anarchica, John Dee affianco ad un approccio quantitativo, raccomandava anche uno qualitativo e quindi magico, perché lui nei numeri vedeva un significato mistico.
Ora avendo appurato l'importanza della figura di John Dee nell'Inghilterra Elisabettiana che si sarebbe apprestata a trascinare il mondo verso un cambio di mentalità, con la conseguente nascita del pensiero scientifico e della rivoluzione industriale, parliamo brevemente di contatti con entità non umane, perché il fulcro centrale della ricerca di Dee era proprio questo e forse spiega l'incredibile anomalia che rappresentava la nazione inglese nel mondo del diciassettesimo secolo.
Tutti i popoli del mondo hanno la loro storia di contatti con entità non umane che spesso venivano chiamati Dei e lungi da essere una questione prettamente religiosa, in realtà questi contatti avevano forte influenza nella società proprio da un punto di vista pratico, si uccidevano infatti spesso animali e persino esseri umani per ingraziarsi questi esseri.

In Letteratura, spesso ne troviamo traccia: sciamani e druidi da ogni parte del mondo, praticavano l'estasi per il contatto con questi esseri, tramite l'uso di fumigazioni ed allucinogeni, con rituali precisi tramite i quali ricercavano delle rivelazioni. Nella tradizione greco-romana (di tradizione medio-orientale) invece il sacerdote o il celebrante cercava di incarnare il Dio o lo spirito contattato per un tempo determinato, all'interno di un oggetto o di un animale. Tutti questi rituali avevano un carattere assolutamente pratico ed andavano oltre alla semplice credenza religiosa ed erano una parte fondamentale del loro sistema di vita.
Il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe con l’opera Faust (scritta tra il 1793 e il 1832) nel quale Faust si confronta con Mefistofele e altri demoni sancendo un patto di sangue, si è ispirato ad un personaggio realmente esistente nel cinquecento, tale Johann Georg Faust, vissuto tra il 1480 e il 1540, alquanto stravagante e dotato di grande cultura, era infatti un astrologo, un guaritore ed un medico, oltre ad un'esorcista e uno studioso esoterico. Le sue avventure furono messe nero su bianco nel libro Le storie e le avventure del dottor Johann Faust, stampato nel 1587, nel quale si narravano le peripezie e la vita di un maestro dell’occulto e il suo patto con il diavolo Mefistofele. 
Uno dei più importanti alchimisti della storia, Paracelso, istruiva come entrare in contatto con esseri Elementali, che rappresentavano i quattro elementi, quelli che le fiabe e le favole chiamavano fate e gnomi. Nel primo capitolo del De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus si precisa che queste creature, pur essendo molto simili all’uomo per caratteristiche fisiche e intelligenza, sarebbero prive dell’anima, che distingue l’uomo dagli animali. Afferma infatti Paracelso: “Per essere uomini non manca loro che l’anima. E poiché gli manca l’anima, non pensano né a servire Dio né a seguire i suoi comandamenti […] Così, come tra le creature terrestri l’uomo è quello che s’avvicina più a Dio[…], tra gli animali sono i nostri esseri quelli che s’avvicinano più all’uomo”. Molta letteratura dal seicento in poi contiene manuali d'istruzioni in cui si spiega tramite formule e rituali come contattare questi esseri, dimostrando che a partire dal seicento si recuperano misteri antichi andati persi e si aprono dei veri e propri stargate che mettono in contatto molti uomini con questi strani esseri. Che lo sviluppò rapido della tecnica sia dovuto al recupero di questa tradizione esoterica ed ermetica (con associato contatto con entità non umane), andata persa, paragrafando l'ultimo articolo di Matteo Pacilli, a causa del cristianesimo istituzionale, che ufficializzò il falso gnosticismo fatto di fede e assenza di ricerca spirituale?

Ai nostri giorni Aleister Crowley (il fondatore occulto della pop-culture) divenne uno dei primi, se non il primo contemporaneo a prendere contatto e a descrivere e mostrare graficamente un essere proveniente da un’altra dimensione (che stranamente ma non troppo ricorda i famosi alieni grigi che sono divenuti gli esseri intradimensionali del post-moderno). Egli aderì ad uno dei più importanti movimenti esoterici del nostro tempo, la Golden Dawn, dove una parte importante era dedicata all'evocazione e controllo degli spiriti. Giusto per citare l'importanza che la magia di Crowley e della Golden Dawn ebbe nella fondazione della pop culture e dell'immaginario del rock, possiamo citare il "mago di Oz", ispirato alla figura di Crowley, o basti pensare alla figura di Kennet Anger, regista d'avanguardia ed estremo fan dell'opera di Crowley (che ricordiamo è riportato nella copertina di Sgt Peppers dei Beatles, vedere figura sopra) che determinò una speciale presa sulla musica rock, poiché un suo film dal titolo "Evocazione di mio fratello il Demonio" si avvalse della colonna sonora di un giovanissimo Mik Jagger, tanto che molta letteratura afferma che queste esperienza fu fondamentale per Jagger nella fondazione insieme a Kate Richards dei Rolling Stones, cosa che in effetti appare costitutiva di molti loro successi rock (Sympathy for the devil, Their satanic majestic request, Goat's head soup, etc.), senza parlare dei Led Zeppelin la cui influenza di Crowley è stata fondamentale nel loro percorso artistico, basti pensare l'enorme memorabilia di oggetti di Crowley posseduti da Jimmy Page. La Golden Dawn collega il suo pensiero a quello tradizionale dei Rosacroce, la famosa fratellanza del seicento, si ritorna sempre in quel secolo.
Ritornando a John Dee, egli, come descritto nell'articolo del blog "Civiltà Scomparse", tentò più volte di contattare esseri disincarnati: 

Dee fu uno che praticò lo gnosticismo ermetico, una scuola di pensiero basata sugli antichi insegnamenti precristiani del dio greco Hermes. Hermes, infatti, fu una semplice copia di un molto più antico dio egizio della conoscenza e del linguaggio: Toth. In tal senso, tutto lo “gnosticismo ermetico” può essere visto come un culto degli insegnamenti di Toth. Secondo i miti egizi, Toth fu uno degli dei che scesero sulla Terra, assieme a Isis e Osiris, per portare i frutti della conoscenza, della civiltà e delle scienze al popolo egiziano. Nel 1581, usando la sua conoscenza di queste antiche pratiche, Dee iniziò una serie di tentativi di comunicare con “entità elevate”: il suo aiutante, Sir Edward Kelly, lo aiutò a canalizzare tali entità.estratto dal blog civiltascomparse

Tutti i più importanti cambiamenti della storia umana quindi, compreso l'avvento della scienza, si realizzano tramite il cambio della percezione che avviene spesso grazie a rituali, eventi e pratiche magiche e quindi per qualcosa di assolutamente soggettivo e nient'affatto oggettivo, perché la storia non è altro che un continuo cambio e manipolazione di percezioni, cosa che la scienza accademica, tutta concentrata nel mostrare qualcosa empiricamente e solo allora dargli la patente di autenticità, dimentica. La scienza accademica ed ufficiale a partire dagli Illuministi, dimentica il soggetto, l'uomo (elemento che una parte della fisica quantistica, per fortuna sta recuperando), perché il mondo viene considerato come oggettivo, comprensibile tramite la ragione, che esiste di per se. Facendo così la scienza accademica ha azzerato tutto il processo evolutivo del pensiero scientifico delle origini, diventando un'ideologia dominante ed utilizzata dal potere sia per motivi utilitaristici che ideologici, perché la scienza come la religione, assume il ruolo di materia che da risposta sulla vita e quindi unica vera fonte autentica del sapere umano, essa diviene nient'altro quindi che una nuova ideologia del potere.
La scienza ha quindi la sua origine nel magico, nel territorio percettivo dell'ignoto.
Nella seconda parte dell'articolo parleremo meglio di questo punto, ritorneremo brevemente su Dee e parleremo dei nostri giorni e quindi del 2012 ed argomenti connessi.

4 commenti:

  1. "La nuova Atlantide per Bacon è una società che recupera il sapere originario e quindi anche la tecnica e la manipolazione della natura per migliorare la condizione umana, una riscoperta del sapere scientifico tramite la manipolazione delle percezioni umane che passano da una visione religiosa, mistica, simbolica della realtà, ad una visione empirica, scientifica, razionale, materialista ed ateo-agnostica."

    Il processo che tu dici essersi bloccato tra il settecento e il novecento è l'integrazione della visione empirica, scientifica, razionale e la visione mistica e simbolica della realtà. Il problema - tuttora esistente, purtroppo - è quello di considerare la visione mistica e simbolica come risalente a un'epoca umana più immatura e sorpassata rispetto alla visione empirica scientifica. Nonostante vi siano fior di pensatori e studiosi del novecento che contastano quest'idea.
    Notare che in questa trappola ci cadono anche molti controinformatori e alternativi al sistema i quali, nonostante dicano di "combattere il sistema" hanno però la sua stessa forma mentis per ciò che riguarda l'idea di progresso umano e di percezione della realtà (materialismo scientifico.)

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  2. Purtroppo è così, molte persone confondono lo zeitgeist attuale con la verità, è successo in passato e succede ancora, ovvero credere che l'umanità sia arrivata al suo zenith per quanto riguarda il sapere, la conoscenza, il modo di comprendere l'universo, prima attraverso la religione (la fede cristiana è verità e vita), ora attraverso la scienza (tutto ciò che è al di fuori è superstizione), due facce della stessa medaglia. L'inquisizione che non voleva vedere dal cannocchiale di Galileo "perchè sono tutte frottole, sarebbe come dar retta ad un pazzo" è la stessa scienza accademica che bolla tutto ciò che è fuori dal suo piano di conoscenza come qualcosa di fiabesco e non vero. I debunker sono la faccia più popolare, i soldati, gli operai dello zeitgeist attuale che sta per sostituirsi a qualcosa di nuovo, ciò che parlerò nella seconda parte e wilcock e fulford ci sono dentro, non so se consapevolmente o meno.

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  3. Hai citato Galileo e il suo cannocchiale...in effetti la scienza materialista e riduzionista è una specie di "nuova inquisizione"...ha dalla sua - a differenza della Chiesa del XVII secolo - che le sue applicazioni (tecnologia) funzionano molto, molto bene (quando non ci sono errori), quindi si rimane come ipnotizzati dalla capacità della scienza applicata di influire così vantaggiosamente sul piano materiale, quello dello stato di coscienza standard (il vero Sistema.)
    Il punto è che i riduzionisti-minimizzatori-ridimensionatori si sentono un po' come la voce paternalista della ragione contro la superstizione e l'illusione...però li capisco: l'inconscio, l'ignoto possono incutere timore.
    Per fare un nome di coloro a cui ho accennato nell'altro commento; Noam Chomsky.

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  4. Infatti, credo che l'11 settembre sia stato uno spartiacque anche per questo motivo, perché ha mostrato definitivamente chi sono i veri informatori alternativi, ha fatto calare le maschere definitivamente. Nel passato leggevo molto i saggi di Chomsky. Almeno fino agli anni 90, in cui l'americanismo era inarrestabile e dilagante, lui era una specie di faro in un mare di informazione che specie dopo il post crollo muro di Berlino faceva gara a leccare il sedere all'America, poi alla fine si è dimostrato poca cosa, stesso discorso si può fare con Michael Moore.

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