lunedì 18 febbraio 2013

SMITIZZAZIONE DELLA POLITICA: 1989 - 2013, UN CONFRONTO VIDEO

Il primo video in basso é di Febbraio 1989, diversi mesi prima della caduta del muro di Berlino, un mondo ancora semplice da decifrare, sempre tenendo in conto i tempi attuali; si era ancora in pieno periodo ideologico (anche se come sta avvenendo attualmente da una diversa prospettiva, il tutto sapeva di risaputo e non scaldava più gli animi come una volta) e nessuno poteva immaginare la tempesta che avrebbe travolto l'Italia degli anni più in là, conseguenza proprio della fine della guerra fredda che avrebbe ridisegnato tutti i rapporti politici mondiali e avrebbe colpito l'Italia in particolare, da sempre punto geopolitico centrale nella guerra sotterranea combattuta tra URSS ed Usa ed altri poteri affiliati o meno.
Tangentopoli e la fine della prima repubblica erano ancora fantapolitica, l'avvento di Berlusconi in politica inimmaginabile, nonostante si affacciassero sulla cronaca giornalistica i primi scandali politici e soprattutto si rompessero alcuni taboo, come l'intoccabilità e la sacralità dei politici che ai nostri giorni è qualcosa di scontato ed accertato.
Fu proprio Beppe Grillo, colui che da molti commentatori a lui ostili è dichiarato non a caso rappresentante massimo dell'anti-politica, ad iniziare questo processo di smitizzazione del politico, con la famosa battuta contro i socialisti, fatta nel 1986 che gli costò addirittura la cacciata dalla Rai: 


La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha 
fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: "Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?". E Craxi ha detto: "Sì, perché?". "Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?



Una battuta che oggi fa sorridere pensando a quello che ci sorbiamo noi ogni giorno, dal giornalista Travaglio, al comico di secondo piano, le battute sui politici sono oramai una banalità.
A Beppe Grillo si aggiunge sempre a fine anni ottanta il Bagaglino con il programma Biberon trasmesso su Raiuno dal 1987, che con le imitazioni e l'eccesso nel rappresentare tic e difetti dei politici, contribuì anch'egli notevolmente e consapevolmente (come mostrato da diversi studiosi), al processo di smitizzazione del potere politico.
Confrontate l'intervento di Crozza a Sanremo 2013 (il secondo video) con quello di Grillo, comprese le polemiche iniziali contro Crozza (basta politica-viva Silvio), lascito di un vecchio mondo che dal comandare il palcoscenico ora è costretto a strumentalizzare e controllare un comico cercando di scatenare una polemica dagli spalti. Non è stato un intervento molto riuscito quello di Crozza, ma mostrarlo e compararlo a quello eversivo di Grillo per l'epoca (che fatto oggi apparirebbe qualunquista e dalla facile risata) mostra come sia cambiato il mondo e tutto sommato visto che questa illusione non può essere interpretata in nessun altro modo che non simbolicamente, mostra appunto il significato che Beppe Grillo ha nella nostra storia italiana, cosa simbolizza e perché si trova lì, un processo iniziato decenni fa, proprio negli anni 80 e che si sta concludendo nei nostri tempi.


    Beppe Grillo a Sanremo nel 1989



            Maurizio Crozza a Sanremo 2013

lunedì 11 febbraio 2013

SINCRONISMO E SIMBOLISMO DEL PONTIFICATO DI RATZINGER!

Per una volta mi allineo alle agenzie di stampa e sfrutto l'eccezionalità della notizia, per riportare uno stralcio di un mio vecchio articolo del 2010 dove analizzavo dal punto di vista simbolico il pontificato di Ratzinger, ciò che avrebbe significato per la chiesa, che come vado ripetendo da anni, si trova in forte tribolazione. Essendo la religione cristiana quella simbolicamente aderente all'età dei pesci, non sorprende che essa da diverso tempo stia avendo un declino che si sta accellerando da un bel pò visto che l'età dei pesci almeno simbolicamente è finita.
Mette inquietudine anche un articolo del giornale il fatto quotidiano precisamente di un anno fa (10 febbraio 2012), dove si prevedeva entro 12 mesi la morte dell'attuale papa, probabilmente un messaggio simbolico mandato a qualcuno e che in modo sempre "simbolico" in effetti si è avverato.
Riguardo il sincronismo, che dire, aumentano sempre di più casi di intuizione preveggente e di sincronismo: l'ultimo mio articolo (il nichilismo, uno dei temi maggiormente dibattuti dal vaticano e dai cristiani), con relativi commenti dell'amico Rossano, in un certo senso mostrano all'opera in modo microcosmico l'inconscio collettivo che manda vari segnali, in una realtà sottile in cui tutto è collegato e solo conoscendo i vari codici e segnali di interpretazione si riesce a districarsi nel caos attuale e ad interpretare il nostro mondo attuale.

La visita di Ratzinger nel 2009 tra le macerie della città
dell'Aquila in visita alla tomba di Celestino V "colui che per viltade
compì il gran rifiuto" come accenna Dante nella Divina Commedia,
ovvero l'unico Pontefice prima di Ratzinger ad aver spontaneamente
rinunciato al pontificato



Stralcio tratto dall'articolo "il contatto ed i due soli" di giugno 2010

"De labore solis" è il motto latino con cui san Malachia nella sua profezia ai papi indica Giovanni Paolo II.
La traduzione starebbe per "il travaglio o lavoro del sole". Il giorno in cui nacque Giovanni Paolo II si verificò un'eclissi di sole (anche se non nel suo luogo di nascita) e l'8 aprile 2005, giorno del suo funerale è avvenuta un'eclissi solare ibrida (non a Roma). In realtà il significato è più profondo, può rimandare alla sua provenienza, ovvero l'Europa orientale, l'oriente là dove sorge il sole (Giovanni Paolo II fu il primo papa straniero dopo ben 500 anni di papi italiani), ma anche al fatto che per la prima volta nella storia della chiesa, i suoi viaggi lo hanno portato in tutto il mondo, in tutti e quattro i continenti, è stato il papa viaggiatore, che come il sole, illumina tutte le parti del mondo e lui ha viaggiato in tutti i luoghi in cui batte il sole.
La traduzione travaglio starebbe a significare anche il suo difficile pontificato; dopo l'attentato subito nel 1981 dal turco Alì Agca, la salute del pontefice è sempre stata cagionevole ed è peggiorata di anno in anno.
L'altro lato della medaglia, Giovanni Paolo I che rappresenta la luna ("de medietate lunae" scrive Malachia) ed il cui pontificato è durato più o meno un ciclo lunare, cioè circa un mese (precisamente 33 giorni).
Luna e sole (Giovanni Paolo I- Giovanni Paolo II). Nell'oroscopo la luna ha un'influenza sicuramente minore e temporanea rispetto al sole, più legata ai cicli giornalieri e mensili, così
non sorprende che il pontificato del sole sia stato uno dei più lunghi nella storia del papato.
Ratzinger, ovvero Benedetto XVI, nominato da Malachia col motto latino "De gloria olivae" (la gloria dell'ulivo), da tutti indicato come il continuatore dell'opera del pontificato di Giovanni Paolo II, con cui ha lavorato sempre a stretto contatto e ne ha condiviso gli atti e gli scritti, tanto che alla sua elezione, quando per la prima volta si è affacciato a piazza san Pietro per presentarsi ai fedeli come nuovo papa, è avvenuto un fatto più unico che raro: un papa appena eletto quando si presenta ai fedeli in piazza San Pietro, lo fa esponendo il suo stemma e simbolo, ma Joseph Ratzinger (cosa a quanto so, mai avvenuta nella storia della chiesa almeno recente), si presenta con lo stemma di Giovanni Paolo II a indicazione di una contintuità di intenti e vedute e nomina il suo predecessore "il grande", dichiarandosi non degno di succedergli, fu anche lui a presiedere, come decano del Sacro Collegio, venerdì 8 aprile 2005, la cerimonia funebre per Giovanni Paolo II ("Messa esequiale del Romano Pontefice"), tanto che alcuni dopo questo evento dicevano impossibile che fosse eletto papa (perchè sembrava troppo scontato e netto e le elezioni di un nuovo papa in genere sono sempre sorprendenti nei risultati). Ratzinger specularmente potrebbe rappresentare il secondo sole, dopo il primo e più luminoso sole, vi è quello meno luminoso, ovvero quello che precede il crepuscolo, il sole che si appresta a tramontare.
Se il papa venuto dall'oriente, terra dove sorge il sole, ha riportato la chiesa agli antichi fasti, facendo splendere ed inondando con la sua presenza tutto il mondo, con Ratzinger vi è più sobrietà, meno appariscenza.
Gesù prima che calò la notte, prima di essere arrestato andò con i suoi discepoli sul monte degli ulivi. Il pontificato di Ratzinger potrebbe rappresentare anche questo, ovvero i momenti finali della storia della chiesa, la quale simbolicamente, attualmente si troverebbe sul monte degli ulivi aspettando la notte che sta per arrivare, dove sarà giudicata e crocifissa; dopo il sole, la notte. In questo starebbe il significato più profondo del motto"de gloria olivae", più che sul nome Benedetto XVI che rimanda ai monaci benedettini detti anche olivetani o allo stesso nome Benedetto simbolo di pace, spesso simboleggiato con un ramo d'ulivo.
Se il secondo sole della chiesa sta per tramontare (o presto ne verrà uno finto e luciferino), altri ne stanno per nascere, è tutta una questione di prospettiva. Dopo la notte comunque il sole ritorna sempre.

lunedì 4 febbraio 2013

COLLASSO DEL TEMPO E NICHILISMO- un video con dibattito tra diversi "esponenti temporali"

Quello che vi posto è un video a mio parere molto interessante, questo perchè tutto sommato chi si annoia a leggere i miei articoli sul blog, soprattutto quelli riguardanti il tempo (spesso lo ammetto abbastanza ripetitivi), potrà vedere questo video come un bignami che sintetizza (nella persona di uno dei relatori, cioè Galimberti) una grossa parte della mia visione della storia e del tempo, questo non perchè io conosco Galimberti e ho preso ispirazione dai suoi saggi o libri, tutt'altro, ma come dire, l'intuito accostato alla logica, senza preconcetti, unisce ogni uomo che con sincerità vuole conoscere ciò che lo circonda, uomini distanti e che non si conoscono.
Galimberti proprio ad inizio filmato svela il trucco della concezione del tempo occidentale, in un incontro tra un "greco" come lui si definisce e l'altro interlocutore Guzzi, un cristiano (insomma un incontro tra due diverse concezioni del tempo). Come spiega Galimberti il cristianesimo fonda un inizio, un patto iniziale, fa entrare nella coscienza collettiva la storia.
Scienza e religione (cristianesimo, ma potremo dire anche ebraismo e islamismo, insomma le tre più grandi religioni monoteiste) sono facce della stessa medaglia, legate dalla stessa medesima concezione del tempo.
Parlai già nel passato della rivoluzione incredibile apportata dal cristianesimo nel far entrare l'uomo nella storia, distruggendo la conoscenza gnostica, greca e ciclica del tempo che Galimberti appoggia. 
Il Cristianesimo porta la consapevolezza del passato, del presente e del futuro: il passato è oscuro e infestato dal peccato originale, il presente è visto come possibilità di redenzione ed il futuro come salvezza. La scienza erediterà questa concezione "evolutiva" vedendo il passato negativamente come il cristianesimo, in questo caso come ignorante, barbaro, il presente come ricerca ed il futuro come progresso, stesse idee del cristianesimo.
Ci rendiamo conto quindi che tutte le diatribe scienza/religione sono superficiali e fatte tutto sommato per prenderci per il culo e tenerci ingabbiati nella gabbia temporale, facce della stessa medaglia. Questa concezione del tempo deleteria nella nostra civiltà, si trova dappertutto nel nostro mondo: nel marxismo (il passato come sfruttatore, il presente come lotta, il futuro come liberazione dall'oppressore capitalista), nella psicologia (il passato come trauma ad esempio), in ogni ambiente di lavoro, in ogni visione del mondo, appena ci svegliamo e quando dormiamo ci troviamo davanti questo carcere temporale trinitario che ci condiziona in ogni azione, non ce ne rendiamo conto ma ogni nostro programma, ogni nostra azione è improgionata dai traumi passati, dall'azione del presente e dalla speranza del futuro, ne siamo coinvolti stesso ora mentre state leggendo questo mio articolo.
Nel video la riflessione si sofferma però soprattutto sul nichilismo in cui la nostra società sta sempre più affogando (ovvero mancanza di senso, indifferenza al senso) di cui è responsabile paradossalmente proprio la metafisica occidentale anche e soprattutto a causa della visione del tempo. Ma il nichilismo non si è manifestato  a causa della corruzione dei costumi o per il dominio del male (come ama dirci in modo rassicurante Ratzinger ad esempio), ma come emerge tra le righe all'interno del video, proprio perchè tutte le strutture di senso, le istituzioni del nostro mondo, collassano e si rivelano come illusioni, bugie; il nichilismo pur se malevolo, porta l'ego ed il mondo ad esser visto come un'unica bugia e diventa il rifugio più semplice soprattutto per i giovani che non si riconoscono giustamente nelle credenze false e rigide dei padri. Il Nichilismo con tutto il suo carico dissolutivo, fa paura anche perchè paradossalmente svela la bugia del tempo che dura da millenni e fa vedere il sistema come un teatrino. Il Nichilismo può essere visto come una specie di bestia apocalittica, ovvero un male che distrugge un altro male. Il Nichilismo diventa quindi "Rivelazione", "Apocalisse" e solo dopo di esso il senso ritornerà con il tempo non più padrone autoritario.
Buona visione!