Il primo video in basso é di Febbraio 1989, diversi mesi prima della caduta del muro di Berlino, un mondo ancora semplice da decifrare, sempre tenendo in conto i tempi attuali; si era ancora in pieno periodo ideologico (anche se come sta avvenendo attualmente da una diversa prospettiva, il tutto sapeva di risaputo e non scaldava più gli animi come una volta) e nessuno poteva immaginare la tempesta che avrebbe travolto l'Italia degli anni più in là, conseguenza proprio della fine della guerra fredda che avrebbe ridisegnato tutti i rapporti politici mondiali e avrebbe colpito l'Italia in particolare, da sempre punto geopolitico centrale nella guerra sotterranea combattuta tra URSS ed Usa ed altri poteri affiliati o meno.
Tangentopoli e la fine della prima repubblica erano ancora fantapolitica, l'avvento di Berlusconi in politica inimmaginabile, nonostante si affacciassero sulla cronaca giornalistica i primi scandali politici e soprattutto si rompessero alcuni taboo, come l'intoccabilità e la sacralità dei politici che ai nostri giorni è qualcosa di scontato ed accertato.
Fu proprio Beppe Grillo, colui che da molti commentatori a lui ostili è dichiarato non a caso rappresentante massimo dell'anti-politica, ad iniziare questo processo di smitizzazione del politico, con la famosa battuta contro i socialisti, fatta nel 1986 che gli costò addirittura la cacciata dalla Rai:
La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: "Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?". E Craxi ha detto: "Sì, perché?". "Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano? |
Una battuta che oggi fa sorridere pensando a quello che ci sorbiamo noi ogni giorno, dal giornalista Travaglio, al comico di secondo piano, le battute sui politici sono oramai una banalità.
A Beppe Grillo si aggiunge sempre a fine anni ottanta il Bagaglino con il programma Biberon trasmesso su Raiuno dal 1987, che con le imitazioni e l'eccesso nel rappresentare tic e difetti dei politici, contribuì anch'egli notevolmente e consapevolmente (come mostrato da diversi studiosi), al processo di smitizzazione del potere politico.
Confrontate l'intervento di Crozza a Sanremo 2013 (il secondo video) con quello di Grillo, comprese le polemiche iniziali contro Crozza (basta politica-viva Silvio), lascito di un vecchio mondo che dal comandare il palcoscenico ora è costretto a strumentalizzare e controllare un comico cercando di scatenare una polemica dagli spalti. Non è stato un intervento molto riuscito quello di Crozza, ma mostrarlo e compararlo a quello eversivo di Grillo per l'epoca (che fatto oggi apparirebbe qualunquista e dalla facile risata) mostra come sia cambiato il mondo e tutto sommato visto che questa illusione non può essere interpretata in nessun altro modo che non simbolicamente, mostra appunto il significato che Beppe Grillo ha nella nostra storia italiana, cosa simbolizza e perché si trova lì, un processo iniziato decenni fa, proprio negli anni 80 e che si sta concludendo nei nostri tempi.
Beppe Grillo a Sanremo nel 1989
Maurizio Crozza a Sanremo 2013