sabato 25 agosto 2012

INIZIO DEL VIAGGIO, FINE DEL TEMPO - sincronie sull'11 settembre e sul mondo attuale


Sono passati 11 anni dall'11 settembre. Da quel giorno ho avuto un forte interesse per l'argomento. Dopo tantissimi anni, visto l'enorme spartiacque che ha rappresentato per la nostra civiltà l'11 settembre, mi sono interessato molto al sincronismo che gira intorno a quella data soprattutto nella pop culture a 360°, questo mio interessamento è dovuto anche al fatto che attualmente sta avvenendo un fenomeno speculare a quello che avvenne nel 2001 come vedremo.
La pop culture è una branca in cui una larghissima parte della popolazione mondiale riversa le sue aspirazioni, la sua anima, le sue energie; ne conviene che come ogni ambito in cui è presente tanto investimento ed energia, l'inconscio collettivo lavora tramite questo mezzo utilizzandolo per lanciare messaggi persino divinatori. La pop culture è una creazione prettamente umana, dove i vari autori e creatori riversano il proprio intimo, la propria creatività, risulta logico da una prospettiva "non comune", che proprio la pop culture più di altre manifestazioni, attualmente, si faccia veicolo spesso dell'inconscio collettivo dell'umanità.
Questa introduzione serve semplicemente perché ho pensato molto al fatto che uno degli elementi preponderanti in molte big band e produzioni cinematografiche ed artistiche poco prima dell'11 settembre, era proprio il motivo del viaggio in aereo, della partenza dall'aeroporto.
Ad esempio due big bands, che hanno venduto milioni di dischi con i loro album usciti nel 2000 e rimasti in classifica fino al 2001, U2 e Backstreet Boys, hanno questo tema.


Gli U2 ad esempio hanno come sfondo della copertina del best sellers  All That You Can't Leave Behind (ben 12 milioni di copie vendute e vincitore del grammy 2001 "best rock album") proprio un aeroporto (in questo caso Charles de Gaulle di Parigi). Sul tabellone sullo sfondo leggiamo J33-3: si riferisce al capitolo 33, versetto 3 del libro di Geremia della Bibbia (che tratta proprio il tema dell'esilio e della lontananza da casa degli ebrei, un tema insomma alla Ulisse o Ercole) il quale recita: "Invocami e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci". Gli U2 stanno per partire verso una destinazione ignota nella copertina, come Ulisse o Ercole che vanno in viaggio a conoscere l'ignoto, ovvero cose "grandi ed impenetrabili che non si conoscono". Infatti il loro singolo più famoso "Beautiful Day", sarà ambientato proprio nello stesso aeroporto della copertina, dove si vedono tanti aerei atterrare e decollare. Altra curiosità sincronica, riguardo questo brano: se ricordate i due aerei che si sono abbattuti sulle torri gemelle sono partiti dall'aeroporto internazionale di Boston. Un mese prima dell'uscita dell'album degli U2, una versione dal vivo di "Beautiful Day" è stata girata a Dublino sul tetto dell'hotel The Clarence, ed è stato compreso fra i bonus del DVD Elevation 2001: Live from Boston.
Motivo del viaggio, dell'abbandono del mondo conosciuto, di tutto ciò "che non si può lasciare indietro" come direbbero gli U2, ovvero il mondo a noi conosciuto, tradizionale, il nostro cuscino di Linus, le nostre certezze che l'11 settembre abbatterà, facendoci attraversare i due pilastri gemelli di Ercole per arrivare alla terra ignota, alla terra promessa. Motivo che emerge in maniera sicuramente più superficiale anche nel famoso video dei Backstreet Boys "I want it that way", videoclip ultrafamoso persino oggetto di parodia (ricordo il gruppo pop punk Blink 182 che lo parodiarono molto insieme ad altri videoclip pop famosi). La canzone fu votata alla numero 10 nella MTV/Rolling Stone lista delle "100 Greatest Pop Songs Of All Time" nel 2000. Fu piazzata alla numero 16 su Blender Magazine nella lista delle 500 Greatest Songs Since You Were Born e alla numero 61 su VH1 100 Greatest Songs Of The Past 25 Years. (fonte Wikipedia).
Significativa la trama del videoclip. Sempre da wikipedia:

"Il video mostra i ragazzi in un aeroporto che sono pronti a partire per il loro tour. Durante il loro video, è ben notabile che i ragazzi sono vestiti di nero e bianco durante il ritornello. Quando inoltre inizia il ritornello, cominciano ad eseguire la coreografia della canzone. Il video finisce con i ragazzi che salutano le loro fan urlanti e piangenti".

Anche qui l'aereo, l'aeroporto come metafora del viaggio, del cambiamento, i ragazzi infatti devono partire per un "tour". I loro vestiti hanno un'alternanza che va dal bianco al nero. l'11 settembre è il passaggio ad un mondo dove il dualismo su cui è basato il nostro mondo viene messo in crisi. Dopo l'11 settembre, in un mondo ultra-globalizzato, senza ideologie, sempre più androgino e sincretista è richiesto equilibrio e parità tra il nero e bianco, un processo di cui ho parlato in tanti articoli (nella serie "giudizio universale" ad esempio), che ci porta ad equilibrare e ad accettare i nostri lati oscuri oltre ai nostri lati "chiari". Molto significativo il loro addio alle fan, metaforicamente è anche un addio al mondo dei lustrini, al mondo degli dei, al mondo gerarchico fatto di miti e divinità, che danno l'addio in un certo senso anche al periodo d'oro della musica (commercialmente parlando), che nel nuovo millennium (titolo dell'album dei Backstreet Boys) non esisterà più, visto che sarà praticamente un'impresa anche per le big band raggiungere i milioni di copie vendute, visto l'enorme rivoluzione del mercato musicale e culturale apportato da internet, che rende libera la circolazione delle opere creative, preparandoci ad un mondo senza limiti.
Forzato trovare tutto questo in un video dei Backstreet Boys? Certo che è forzato, ci stiamo semplicemente divertendo, sono semplicemente spunti che servono per riflettere.
Altro Videoclip di una big band ambientato in un aeroporto è quello dei Cranberries, la cui uscita era prevista nell'estate del 2001. Il videoclip a causa dell'11 settembre fu ritirato e fu distribuita una nuova versione, perché nella vecchia erano presenti degli aerei in volo tra i grattacieli e una sagoma di un cadavere. Anche in questo caso la trama è molto significativa. Sempre da Wikipedia:
Le riprese furono effettuate in parte nel quartiere finanziario di Londra , nella metropolitana e nei pressi di un aeroporto della capitale inglese. Protagonista del video è la sagoma completamente nera di un uomo che all'inizio si "stacca" da un cartello stradale e che poi esplora i dintorni in un ambiente fortemente urbanizzato e degradato fino a trovare una forma di consolazione sdraiandosi sull'erba di un prato di periferia. Un'idea del genere fu ripresa nel video clip della canzone Per me è importante degli italiani Tiromancino nel 2002. Nel video Dolores O'Riordan è spesso ripresa alla base di alti edifici e di grattacieli sorvolati da aeroplani di linea".
Come anche nel video dei Tiromancino (che hanno preso ispirazione dai Cranberries) e di molti altri, in questo caso la metafora del viaggio in cui viene usato l'aeroporto ed un aereo, riguarda il passaggio ad un nuovo mondo, in questo caso un mondo più umano, "naturale" oseremo dire, insomma un mondo al di fuori della "civiltà del dominio", civiltà che tenta di allontanare l'uomo e fargli provare rigetto e paura verso la natura.
Altro video in cui il Caffè (come da titolo dell'album dei Cranberries) è protagonista, insieme naturalmente al viaggio in aereo, forse perché stimola tutti i nostri sensi e ci tiene svegli come suggerisce lo stesso titolo dell'album ;-) (o magari ci tiene nervosi e agitati) è "Learn to fly" dei Foo Fighters. Uno dei videoclip più divertenti mai visti; ricordo che ebbe un così grande successo che pur se fu messo nei circuiti mtv a fine 1999, girò in tv per diversi anni, tanto che dopo l'11 settembre, anche a questo video toccò la sorte di essere censurato, scelta abbastanza contraddittoria visto che rimane uno dei video più conosciuti ed apprezzati dell'epoca, che conoscevano praticamente tutti.
Anche qui la trama, presa sempre da wikipedia, è molto significativa, la lascio alla vostra interpretazione:
"il videoclip si svolge su un aereo, ed è una parodia del film L'aereo più pazzo del mondo. Due meccanici di una compagnia aerea (interpretati dai Tenacious D di cui un giovanissimo Jack Black) nascondono nella macchina del caffè una bustina con scritto WORLD DOMINATION "EROTIC" Sleeping Powder, che causa allucinazioni e comportamenti strani in chiunque beva il caffè. I componenti della band, gli unici a bordo a non averlo bevuto, si trovano costretti a far atterrare l'aereo al posto dei piloti, impossibilitati a farlo. Nel video, ogni membro della band (Dave Grohl, Nate Mendel e Taylor Hawkins) interpreta sia sè stesso che altri ruoli".


Altro esempio è l'album live dei Dream Theater, divenuto tristemente famoso anche perché ritrae New York (precisamente la statua della libertà e le torri gemelle) sormontate dal fuoco. Indovinate quando è uscito l'album? l'11 settembre. Il live è basato soprattutto sul loro ultimo album dell'epoca "Metropolis PT.2 - Scenes from a memory" che narra di una vicenda di amore finita in tragedia a New York negli anni '20.
Nel cinema abbiamo esempi ancora più significativi: dal patriottico (ed anche per questo poco meritevole di analisi, forse perché rispetto ad altre opere non è così involontaria la sua uscita) "Pearl Harbour" (tutti penso conoscono le assonanze e il forte legame simbolico tra Pearl Harbour e l'11 settembre), non a caso uscito nell'estate del 2001.
C'è anche il film "Bounce" del 2000, sempre con Ben Affleck, protagonista anche di "Pearl Harbour", film che parla di un disastro aereo (la compagnia aerea ha nome infinity) a cui il protagonista sfugge per pura "fortuna" sentendosi in colpa per aver donato gratis il biglietto dell'aereo ad una persona che è morta in quel disastro. 
Uno degli episodi dei Simpson andato in onda in prima tv il 21 settembre 1997, intitolato "La città di New York contro Homer Simpson", il cui il set principale di azione è proprio il World Trade Center ed in cui c'è una scena significativa di cui posto l'immagine qui a lato e che non ha bisogno di commenti. Non vado oltre negli esempi che sono innumerevoli e davvero sorprendenti.
A mio parere molti film degli anni 90, da Fight Club, a Matrix, passando da Truman Show e alla serie tv X-Files  dove praticamente sono descritti i complottisti attuali, Mulder è il prototipo dell'attuale complottista. Tutti questi film e serie tv hanno un forte tema in comune: paranoia basata sulla paura che qualcuno gestisce la tua vita; sono film incredibilmente profetici che anticipano la forte informazione alternativa attuale, il complottismo e lo svelamento dei poteri forti, l'interconnessione delle informazioni e delle persone che inizierà con internet (matrix), l'uomo comune ed anonimo come risposta al cambiamento e al sovvertimento del mondo (da Fight club a Matrix che richiamano molto gli Anonymous attuali o movimenti come Occupy Wall Street), allo stesso Truman simbolo dell'uomo comune. La scena di Fight Club dove crollano i grattacieli a mio parere pur se richiama fortemente l'11 settembre, ha più assonanza con un certo anarchismo e crollo totale del sistema che si respira oggi più che nel 2001, dove invece della certezza del crollo del sistema, c'era consapevolezza della fragilità del mondo occidentale ed infatti il protagonista di Fight Club fa capire che vuole distruggere il sistema economico attuale, distruggendo praticamente la civiltà (cosa che sta succedendo nel nostro tempo, dove il sistema non è in una semplice crisi ciclica, ma proprio moribondo).

Attualmente invece i simboli, i messaggi inconsci nella pop culture e non solo, invece che sulla metafora del viaggio e del cambiamento (come avveniva alla fine degli anni '90 e inizio 2000 come abbiamo visto), si concentrano sul limite, su qualcosa di più definitivo, precisamente sul concetto di esaurimento del tempo (e della storia come ho ripetuto fino alla nausea in questo blog). 

Perché specie negli ultimi tempi Londra è nell'occhio del ciclone? Semplicemente perché è la città simbolo del tempo (come ben evidenziato da Marco di Thesynopticon), mentre New York è simbolo della nuova frontiera, la città multirazziale per eccellenza, simbolo del nostro mondo attuale e delle speranze future (quanti film abbiamo visto in cui New York veniva distrutta da disastri naturali, alieni o cos'altro?), big apple, la grande mela della conoscenza del bene e del male, simbolo della caduta dell'uomo che ha dato inizio al ciclo attuale, il Kaly Yuga. Londra entra nell'occhio del ciclone perché simbolicamente ci porterà alla fine del tempo, al reset della nostra realtà, all'attraversamento della soglia, a togliere il velo di Maya. Non è un caso che la cerimonia olimpica di apertura delle olimpiadi londinesi, abbia avuto come tema simbolico proprio l'intera storia umana, dal passaggio da una civiltà agreste e naturale, a quella industriale nata proprio in Inghilterra, fino al trionfo e alla celebrazione della post-modernità avvenuta nella seconda parte della cerimonia, dove si celebrava la musica ed il cinema e non certo la storia. Come mai? perchè come già ripetuto tante volte il post moderno non è storico, ma spettacolare, teatrale. La cultura attuale è la musica popolare, i film, i cartoni, questi sono il termometro della nostra cultura, una cultura che da una parte risucchia le nostre energie scatenando paure da poter utilizzare energeticamente e ritualmente (come mostrato nella cerimonia d'apertura nella sequenza in cui i vari mostri ed incubi entrano nei sogni dei bambini dell'ospedale, tema presente anche nel cartone della pixar monster and co), dall'altro è la nostra carta d'identità attuale.
L'albero della vita che sormonta la Torre di Babele su cui si fonderà
la nostra civiltà ed in cui a fine cerimonia saranno piantate tutte le bandiere
delle nazioni terrestri
Ritornando al simbolo del tempo che emerge un pò dappertutto nei nostri tempi, non avvertite tutti voi questa sensazione di esaurimento, che si traduce oltre ad una mancanza di novità in ogni ambito culturale, anche ad avere l'impressione di assaggiare la solita minestra riscaldata? L'uomo post-moderno è meno paziente dell'uomo della civiltà contadina, che era abituato maggiormente alla ciclicità della manifestazione, alla ripetizione rituale che si manifestava anche nella sua attività come contadino nell'orto, che doveva tener conto dei cicli stagionali e quindi temporali. Il post-moderno ci toglie questi bisogni donandoci un tempo caotico, sempre rituale, ma a differenza di quello passato, completamente artificiale.
L'esaurimento del tempo e della storia come avverrà? In questo blog ho cercato diverse volte di spiegare questo processo, ho parlato di riequilibriamento del manifestato, ovvero una realtà in cui ad esempio l'occidente avrebbe perso il suo predominio per lasciar spazio all'oriente (non è un caso che la crisi europea sia partita dalla Grecia, culla della civiltà occidentale) e ad un mondo maggiormente sviluppato a rete e nodi e non con rapporti gerarchici; come internet insomma, con il sapere, la conoscenza e le risorse completamente gratuite e disponibili per tutti, con la fine del potere e delle guerre perché obsolete e non più compatibili con il mondo futuro. Questo in una fase iniziale porterebbe al crollo del sistema economico attuale e quindi sicuramente una fase caotica che però potrebbe anche svolgersi in modo graduale e con piccoli traumi (come sta avvenendo attualmente, dove l'eutanasia verso l'euro e il sistema economico attuale procede a piccolissimi passi). L'esaurimento della storia è l'esaurimento del mondo in cui i protagonisti sono gli Dei e gli umani gli spettatori. La storia non è altro che dominio di pochi su molti, di personaggi mitici, eroici e psicopatici che influenzano e hanno in mano il destino di milioni di persone. Il futuro ribalterà questa situazione e porterà tutti noi ad essere ancora più responsabili delle nostre azioni e del nostro destino e a lasciare "Tutto questo dietro di noi". Ciò che lasciamo dietro di noi è sicuramente un posto confortevole e conosciuto, dove tutto sembrava più lineare ed anche più eccitante, ma era sempre Matrix, sempre una falsità. Chyper di Matrix come molti di noi, amano questo tipo di ignoranza felice, che ha permesso finora all'umanità di vivere in categorie confortevoli, con dolore certamente, ma che un mondo lineare rendeva non certo più sopportabile, ma comprensibile. Eravamo animali che accettavano quel destino perché tanto "Dio lo vuole" "così è la vita"; oggi abbiamo abbandonato questa zona confortevole che ci dava gioie certo, ma ci faceva vivere nell'ignoranza. Certo nessuno di noi ama conoscere i demoni che ci guidano dietro le quinte, ma meglio dell'immobilità che non fa altro che rimandare e non eliminare l'inevitabile pasto delle bestie, pronte a sfamarsi della nostra vitalità.

6 commenti:

  1. Curioso che tu abbia postato questo articolo il 25 agosto (che ho sempre considerato una data capitale dell'anno.) Lo scorso anno, proprio il 25 agosto, ho postato un articolo (http://civiltascomparse.wordpress.com/2011/08/25/sette-anni-prima/ che, in origine, avevo postato il 25 agosto di 7 anni prima sul blog Splinder che avevo allora. E si tratta di uno dei primissimi articoli che avevo scritto sulla "fine del tempo" legata anche alla percezione della musica pop nel corso degli anni. Cose che mi sembra di ritrovare in questo tuo ultimo articolo.

    ps: hai letto la mail su Paul McCartney che t'ho mandato qualche tempo fa?

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  2. eeH! Visto gli argomenti che trattiamo fa piacere sapere che anche i nostri articoli entrano nel flow generale, diventano anche più tridimensionali ;-)
    si ho letto l'articolo di McCartney. Purtroppo non ricordo di cosa parlava e attualmente ho un problema con l'e-mail che non mi fa accedere per questioni di sicurezza. Puoi riassumerlo?
    Mediter

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  3. si ora ricordo! Anche il tuo articolo con il collage di sue foto davvero divertente e che in un certo senso mostrava i vari cambiamenti di moda ed immagine avvenuti nella nostra liquida post-modernità. Anche riguardo il simbolismo dalla copertina di Abbey road ad alcuni testi tutto sembra indicare questa pista. Però ricordo anche un ottimo articolo addirittura di Corrado Malanga sul tema che stranamente non lo trovo più su internet, che parlando di complotti falsi e veri e sul fatto che lui non era tipo da accettare tutti i complotti acriticamente, fece proprio l'esempio di McCartney con un ottimo articolo pubblicato su sentistoria quando ancora Malanga era in quel sito, davvero approfondito e che mi convinse molto sul fatto che l'operazione morte di Mccartney, fosse un falso alimentato anche per ragioni di marketing e mistero, un'analisi dettagliata che da quel momento mi ha portato a non interessarmi più a questo fatto, poi tutto può essere. Molto più inquietanti sono altre morti nel rock (e sono state molte), invece abbastanza sbandierate e che si ricollegano ancor di più alla tematica da noi affrontata sui divi musicali come novelle divinità e tutto il discorso sulla decadenza della musica.
    Mediter

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  4. Il punto è che, nel mezzo del casino di immagini di PMcC, in diversi siti di analizzatori dell'ipotesi PID/PWR (Paul is dead/Paul was replaced), in contrapposizione ai PIA (Paul is alive), appare piuttosto chiaramente la presenza di perlomeno 2 persone diverse, come altezza, larghezza del cranio e della mascella, forma del naso)
    Bisogna farci un po' l'occhio (forse a me aiuta anche il fatto di avere una formazione artistica) ma, se uno dà retta fino in fondo a ciò che vedono i suoi occhi, la realtà di avere davanti più di una persona si fa strada.
    A meno che PMcC, seguendo un po' ciò che hai scritto, non si sia modificato apposta (ah ah ah), ma questo comunque sarebbe da escludere visto che i due esperti di antropometria forense, citati nell'articolo da me linkato, hanno sottolineato la differenza tra i due PMcC nella larghezza del PALATO - cosa pressochè impossibile da modificare - la diversa forma del trago dell'orecchio e la linea mandibolare.
    Io, personalmente, più che tutti gli indizi negli album (da Sgt Pepper in poi, tra l'altro album di rottura con i Beatles precedenti), mi fido di ciò che vedo, e vedo enigmatiche discontinuità fisioniomiche tra il PMcC pre 67 e post 66...a meno che la stessa sostituzione non sia stata voluta per creare la leggenda, e quindi il vecchio JPMcC non sia veramente morto, e magari si starà godendo una rendita d'oro in qualche atollo assieme a Elvis Presley :)

    Ad ogni modo, è indubbio che un forte cambiamento di stile, grafica, tematiche, look ci sia stato nei Beatles dal 67 in avanti. Prima di quell'anno sarebbero stati impensabili i legami con Aleister Crowley - citato tra i tanti personaggi sulla cover di Sgt Pepper - e Charles Manson - i cui atti orrendi furono ispirati dall'album, e soprattutto da un pezzo, Helter Shelter.

    Non sapevo minimamente che Malanga avesse stabilito che il PID/PWR fosse un falso complotto...personalmente Malanga m'ha dato sempre l'impressione di un personaggio poco chiaro, soprattutto nei suoi rapporti turbolenti con il centro ufologico nazionale, e nel suo grande impiego dell'ipnosi regressiva, lui che è un professore di chimica.

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  5. Su Malanga sono d'accordo con te, più che poco chiaro, mi è sembrato un tipo che si è perso per strada, trovandosi di fronte fatti ed eventi su cui non aveva preparazione e che la sua formazione scientifica-atea, ha diretto verso il tipico riduzionismo di chi vuol spiegare l'universo o come nel suo caso, creare teologie e cosmogonie, attraverso l'ipnosi regressiva, tipico di chi ha un approccio scientifico razionale e vuole avvicinarsi e dare risposta a temi spirituali, però le sue analisi sono sempre molto dettagliate e meticolose, per questo lessi con piacere quella riguardo Mc Cartney. I suoi battibecchi con il Cun li comprendo, quei personaggi in genere erano lì a riscaldare la poltrona, come molte organizzazioni del genere che ottengono spesso sostegni esterni, anche se ne sono uscite cose interessanti. Bisogna dar atto che Malanga ha svecchiato l'ufologia nostrana, superando il livello semplice catalogazione di un incontro ravvicinato o avvistamento.
    Riguardo sempre questo argomento volevo scriverti come il libro "ufo-visitatori da altrove" della nemesi di Malanga (eeh), Roberto Pinotti, da te citato in un recente articolo, sia stato il primo libro letto sugli ufo, quando ero ancora piccolino, più o meno tutto iniziò da lì (anche riguardo ricerche successive), un libro che usavo anche con gli amichetti con cui avevo aperto un club sugli ufo. E' un libro molto valido tutt'oggi e che proprio rispetto ai libri di oggi, porta tante testimonianze ed eventi avvenuti, senza che l'autore voglia darne un'opinione, crearne una filosofia o roba del genere, sta al lettore farsene un'idea, ecco forse oggi nascono troppi guru, o meglio persone che vengono fin troppo esaltate (e spesso queste persone si incazzano anche per come vengono idolatrate) che hanno la risposta pronta per tutto, quindi almeno agli albori la ricerca ufologica italiana ha avuto il merito di non far proliferare veri e propri culti e fanatismi come invece in America.
    Mediter

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  6. Il libro di Pinotti l'ho riletto proprio l'anno scorso. Istintivamente lo preferisco a Malanga. Come giustamente hai fatto notare tu, mi annoiano un po' tutte quelle sue teorie scientifiche-fantasy, cervellotiche, sull'estrazione dell'anima da parte degli alieni, e cose simili. Pinotti mi dà l'idea di una persona più sobria, che si limita a riportare i fatti senza ricamarci troppo sopra.
    Ad ogni modo, rispetto il lavoro di entrambi, com'è giusto che sia.

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