lo stesso", "il nostro stile di vita cambierà", frasi ripetute come un mantra continuamente da quella fatidica data.
In quest'articolo cercherò di coglierne gli aspetti simbolici, quelli meno evidenti, perchè per il resto c'è un enorme bibliografia o serie di articoli su internet,
che rende superfluo una trattazione di altro genere.
Il monolite nero vicino le torri gemelle
Cominciamo dal famoso film di Kubrick.Il titolo di questa pellicola rimanda all'odissea di Omero. L'odissea è un termine oramai comune, indica un peregrinare,
spesso senza una meta, ma non perchè non vi è un traguardo da raggiungere, scopo di Ulisse infatti era raggiungere la sua famiglia, sua moglie Penelope
nell'isola di Itaca, ma il suo peregrinare senza fine lo portava sempre lontano da casa, disperso e "vagabondo".
L'11 settembre certamente ha portato nel mondo e in ognuno di noi un'odissea personale che ha scardinato falsi miti e sicurezze.
"Ulisse nella terra di nessuno" dipinto di Leonardo Roperti
Basti pensare che poco prima di quella fatidica data si pubblicavano libri come questo a destra in cui si dichiarava la fine della storia: con la fine della guerra fredda persino la guerra era diventata obsoleta, nessuno poteva riuscire a competere
con gli Stati Uniti, l'economia aveva una crescita senza limiti, persino le ideologie erano crollate, la storia si era fermata ed aveva raggiunto un punto zero...
Si tutte stronzate però andavano di moda in quel periodo e quel libro era uno dei best sellers in quegli anni.
Ricordate (diciamo chi era un pò più grandicello o comunque già adolescente) le pubblicità sulla new economy? Il villaggio globale, l'economia come salvatrice dell'umanità? Furono pochi anni ma la pubblicità fu forte.
Il 2000 passò senza fine del mondo e il millenium bug si rivelò una bufala.
Intanto il g8 di Genova a luglio 2001 con i suoi allarmi terrorismi (e un accenno oscuro ad un certo Osama Bin Laden) gli scontri e la morte di un giovane
ragazzo, furono un primo segnale di risposta di alcuni poteri forti, poi successivamente la fine dell'ottimismo economico in agosto 2001 con diverse borse
in forte ribasso e poi l'11 settembre, da allora il mondo è entrato in un caos e in un disordine da cui ancora faticosamente stiamo uscendo fuori.
Una visione neo-conservatrice si è fatta sempre più spazio in politica, con uno stato che per "il bene dei cittadini" può spiarti e toglierti alcuni diritti fondamentali,
la crisi delle economie occidentali, l'attuale crisi economica, il debito infinito e la bancarotta di diversi stati (sempre nel 2001 l'Argentina fu un importante segnale),le catastrofi naturali sempre più estreme e globali anche a causa di un mondo sempre più interconnesso, basti pensare lo tsunami che
uccise gente di tantissime nazionalità diverse e che riguardò come intensità due continenti (Oceania e Asia,ma le onde dello tsunami raggiunsero anche l'Africa).
Il crollo d'immagine e prestigio degli Stati Uniti e l'affacciarsi di nuove potenze nella scena mondiale, le guerre preventive, l'aumentare del fenomeno
delle scie chimiche, apparso timidamente nelle cronache americane a fine anni 90 e divenuto fenomeno mondiale in quest'ultimo decennio, la crisi del Vaticano
che ottiene un attacco alla sua immagine grazie agli scandali dei preti pedofili, crollo di importanti banche ed aziende, lo svilupparsi di una
contro-informazione molto forte su internet, internet stesso che rispetto agli anni novanta si presenta come invenzione rivoluzionaria e che rompe barriere
e cambia i rapporti non solo personali, ma anche politici, culturali, riguardanti l'informazione e il modo in cui il potere interagisce con i cittadini.
L'elenco è lunghissimo ma spero abbiate capito cosa intendevo per odissea, ci siamo ancora dentro, ad esempio il nostro modello di vita che dal dopoguerra,
diciamo dagli anni 50 sembrava solidissimo,ora viene messo in discussione (altro mantra ripetuto "non possiamo continuare a sostenere questo stile di vita"),
in questo decennio si è messa in discussione anche la frottola del global warning, insomma molte certezze e molti pilastri su cui si basava la visione
della nostra civiltà crollano (mi vengono in mente anche i diversi libri che mettono in dubbio l'esistenza di Gesù e della religione cristiana intera),
il re è nudo ed i poteri ufficiali e persino quelli millenari, mostrano crepe profondissime.
Tutto questo mi ricorda il mito di Ercole, che vuole oltrepassare il confine del mondo (le colonne), oltre le quali c'è l'ignoto, un nuovo mondo, la nuova conoscenza.
rappresentazione delle colonne d'Ercole
Le colonne di Ercole (rappresentate graficamente quasi sempre come due) ricordano molto le due torri gemelle.
Abbiamo anche la carta dei tarocchi della torre in fiamme che guarda caso rappresenta il crollo imminente di una situazione, ma anche di una certezza,
di uno stato mentale.
La torre (come ci ricorda il mito della Torre di Babele), rappresenta anche la presunzione umana e l'ambizione umana e ci rimanda alla presunzione di Ercole di oltrepassare le colonne (o due torri). Chi legge i tarocchi sa che se la carta appare diritta essa è un monito a lasciare corso al destino, così da poter ricominciare tutto dall'inizio e l'11 settembre in effetti è un nuovo inizio.
Il mito della Torre di Babele ci dice che quando la torre fu distrutta, gli uomini cominciarono a parlare lingue diverse e a non capirsi più, fu il caos
o in questo caso dovremmo dire l'iniziò dell'odissea umana e l'entrata in una spirale di guerre, morte e distruzione.
Strettamente legato concettualmente al mito della Torre di Babele è quello di Prometeo che diede all'uomo la conoscenza del fuoco attirandosi
le ire degli Dei e Prometeo spesso è simbolo della volontà umana (prometeica) di sfidare gli dei e rendersi simili ad essi.
Fratello di Prometeo era Epimeteo che sposò Pandora che fu così stupida e sbadata che aprì il vaso che Epimeteo aveva chiuso gelosamente e che conteneva
tutti i mali (che Prometeo era riuscito a chiudere nel vaso), che potessero tormentare l'uomo: la fatica, la malattia, la vecchiaia, la pazzia,
la passione e la morte. Essi uscirono e immediatamente si sparsero tra gli uomini.
Prometeo spesso è associato all'angelo ribelle Lucifero. Prometeo rimanda alla tecnica, con la quale l'uomo prometeico resiste alla natura. Stesso la scienza ha visto in Prometeo l'emblema del propugnatore della ricerca umana di superare i propri limiti e di ergersi a dominatore della natura che lo circonda.
Prometeo è il donatore del fuoco, della tecnica, della macchina, con cui l'uomo spesso si relaziona più che con se stesso o con altri esseri umani
L'uomo di oggi è prometeico nel senso che dona tutto se stesso e la risoluzione dei suoi problemi alla tecnica. E' un uomo non spirituale,
ma questo sta cambiando, abbiamo oramai varcato le colonne d'Ercole e stiamo vagando nel caos dell'ignoto, sta a noi arrivare ad un approdo sicuro.
Ci starebbe bene anche una discussione su Lucifero alias Prometeo portatore di luce che tanto piace agli "Illuminati"
RispondiEliminain effetti l'argomento è molto vasto e pieno di spunti, ma già si capisce da ciò che rappresenta Prometeo, il retroterra culturale di chi lo pone come suo simbolo...
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